Abbiamo letto, qualche giorno fa, il puntuale e attento articolo di Salvatore Sarpi a proposito del prolungamento del molo di Marina Corta nel quadro del più ampio programma di messa in sicurezza dei porti delle isole Eolie.
A tutti gli interessati non è certo sfuggita tutta la serie di intoppi e disavventure che hanno riguardato la realizzazione di quest'opera. La presenza di un molo opportunamente allungato avrebbe potuto già costruire un comodo attracco per pescatori e barconi, nonché una protezione migliore anche durante i mesi invernali.
Ora è sicuramente doveroso chiarire a tutti coloro che continuamente fanno domande, sicuramente in maniera legittima, sullo stato dei lavori e sul loro completamento, il perchè da oltre un anno, in realtà, non è stato fatto alcunchè.
Anzitutto è necessario avvertire della presenza di una frangia di popolazione, per fortuna sparuta, la quale, avversando comunque un qualsivoglia cambiamento, anche se portatore di evoluzione, lavoro e ricchezza per tutti, (è la stessa che è contraria al porto, all'eliporto, all'aereoporto ecc...) gioisce per qualunque cosa boicotti queste iniziative e cerca di imputarle all'incapacità della amministrazione, mentre è bene precisare che le opere in atto sono di “messa in sicurezza”, e ostruzionismi relativi, da qualunque parte vengano, fanno dell'amministrazione comunque una parte lesa.
In secondo luogo è bene che pescatori, proprietari di barconi, operatori turistici, e cittadini di Lipari in generale abbiano le idee chiare su a chi imputare polemiche e ritardi.
Non si vuole naturalmente entrare in merito al ritrovamento dei reperti archeologici ed alla loro naturale conservazione, ci mancherebbe, però è bene che i cittadini sappiano distinguere chi prende a pretesto questo argomento per gongolare e sperare che i lavori non si facciano, ed è bene che sappiano che se inadempienze o comportamenti scorretti sono stati posti in essere dalle ditte incaricate, si sta facendo tutto il possibile perchè vengano acclarati ed eventualmente sanzionati, ed è bene chiarire che c'è voluto oltre un anno perchè si potesse alfine effettuare la perizia sui cassoni a mare (purtroppo ancora una volta c'è da segnalare come i tempi della giustizia seguano un percorso indipendente dalle necessità della vita reale, non potendo tenere conto dell'interesse pubblico, anche laddove si mette a repentaglio il lavoro di tanti operatori o addirittura finanziamenti per opere di pubblico interesse).
L'amministrazione, in stretta collaborazione con Sovrintendenza e Capitaneria di Porto, in regime di controllo severissimo della Ditta incaricata, ed in attesa del definitivo pronunciamento della magistratura, assicura che si sta facendo di tutto perchè i disagi relativi alla interruzione dei lavori a Marina Corta non durino un giorno in più del necessario, e si invita ancora una volta a non dare ascolto a coloro che vorrebbero condannare Lipari a rinunciare a qualunque speranza di quei miglioramenti e di quelle opportunità di lavoro che sono le uniche che potrebbero assicurare nuove e più avanzate frontiere culturali ed economiche a tutti gli isolani.
Dott. Lelio Finocchiaro (delegato alla portualità del Comune di Lipari)
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi