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martedì 13 giugno 2023
E' deceduto Gaspare Vadalà detto "Bartolino"
Giovedì "Gran galà del museo del calcio di Salina" con Krol e Protti. Presentazione di una decina di nuove "reliquie"
IL 15 GIUGNO 2023 AL RISTORANTE A CANNATA SI SVOLGERÀ "IL GRAN GALA' DEL MUSEO DEL CALCIO DELL’ISOLA DI SALINA" CON UNA SERATA ALL'INSEGNA DEI RICORDI, DELL'ALLEGRIA E DELLA SPENSIERATEZZA. GRANDI OSPITI IN CARTELLONE:
RUUD KROL CHE CON IL NAPOLI ACCAREZZO' IL SOGNO SCUDETTO NEL CAMPIONATO 1980/81 E IL BOMBER IGOR PROTTI CAPOCANNONIERE DELLA SERIE A NEL 1995/96. SARA' PRESENTE ALLA SERATA ANCHE GAETANO RIZZO PRESIDENTE DELL'USSI SICILIA.
PRESENTERANNO IL GRAN GALA' L'ATTRICE MARINA SUMA, NELLE VESTI ANCHE DI MADRINA DELLA MANIFESTAZIONE, E L'ARTISTA ROBERTO VALENTINO.
Queste alcune delle “reliquie” che saranno presentate il 15 giugno e che da quella data arricchiranno il museo del calcio di Salina:
La prima coppa Internazionale vinta dal Milan nella sua storia
La tessera Juventus del 1898 di Francesco Daprà uno dei soci fondatori e primi calciatori della “vecchia signora”
Una maglia di Gianni Rivera indossata con l’Alessandria
Una lettera su carta intestata F. C. Internazionale del Giugno 1963 a firma del mago Helenio Herrera contenente le disposizioni e imposizioni riguardanti dieta, partecipazioni ad eventi, scelta della località di vacanza, esercizi fisici da eseguire giornalmente e abitudini quotidiane da avere.
La maglia con cui Marco Van Basten debuttò in coppa Campioni con il Milan
La maglia della Lazio indossata da Giorgio Chinaglia contro la Juventus nel campionato 1970/71
La maglia del Napoli del capitano Amos Mariani con la coccarda della Coppa Italia utilizzata nella gara di Coppa delle Coppe 1962/63 Napoli-OFK Belgrado 3-1 in cui la guizzante ala azzurra segnò la terza rete
PER INFO E PRENOTAZIONI CHIAMARE I NUMERI 0909843161 E 3395754240
Auguri di...
E' uscito il nuovo album degli Alcool Etilico "1996 Perchè suonavo il rock n' roll"
E’ già uscito il nuovo album degli ALCOOL ETILICO, intitolato
“1996
PERCHE’ SUONAVO IL ROCK N’ ROLL”.
Il disco è composto da 9 canzoni,
scritte e suonate dal periodo che va dal lontano 1996 al 1997.
“Abbiamo,
quindi, messo mano al vecchio materiale per farlo rinascere
sotto
una nuova luce”.
Inoltre la band sta già lavorando ad
altri tre dischi.
L’intero lavoro LA TETRALOGIA DEL TEMPO, è composto da ben 4 album, che completerà un cammino iniziato nel lontano 1996.
(Usciranno negli anni a venire).
In ordine:
(2022) 1996 Perché suonavo il Rock n’ Roll. IL PRIMO PASSO (già uscito)
(2023) Metamorfosi. IL CAMBIAMENTO
(2024) La strada di mezzo. LA PAUSA
(2025) La farfalla nera. LA RINASCITA
Gli ALCOOL ETILICO ringraziano tutti i “vecchi” fans che li seguono ormai da diversi anni e tutte le nuove generazioni che si uniranno alla loro “grande famiglia”.
STATE ROCK!
P.S.
NOVITA’!!! A BREVE ARRIVERANNO I DISCHI PRONTI PER ESSERE DISTRIBUITI.
Scende a giallo il livello di allerta per lo Stromboli
Scende a livello giallo l'allerta per il vulcano Stromboli. Così è stato disposto dal Dipartimento della Protezione Civile in giornata. “Tale decisione è stata adottata, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, alla luce delle valutazioni dei Centri di competenza emerse durante la riunione dell'8 giugno 2023 che hanno evidenziato una sostanziale stabilità dei parametri geofisici e geochimici, denotando uno stato del vulcano caratterizzato da attività eruttiva da bassa a media” si legge nella nota del Dpc nazionale.
Centri di competenza
Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino.
Il monitoraggio continua
Proseguiranno, come di consueto, le attività del sistema di monitoraggio del vulcano e il raccordo informativo tra la comunità scientifica e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. “Occorre tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell'attività, anche del tutto impreviste” ricorda infine il Dipartimento di Protezione Civile .
La Chiesa festeggia oggi Sant'Antonio da Padova
"Grazie per aver condiviso con me i tuoi ricordi". Marilena Maffei in memoria di Antonino Criscillo
Soprattutto però Antonino mi aveva raccontato della madre. Era orgoglioso di quello che lei aveva fatto durante la prima guerra mondiale per fare arrivare con regolarità la posta da Ginostra a Stromboli, come si legge nel brano che segue:
“A Ginostra non c’era il medico e non
c’era nemmeno la nave! La nave non c’era e c’era un servizio [postale] che c’è
stato specialmente durante la guerra del ’15-18, e l’incarico di raccogliere la
posta e di fare il procaccia con Stromboli l’aveva mio nonno.
E io ricordo che nella casa di mio nonno
c’era proprio la buca [della posta] sul fianco della casa che dava sulla
strada, che poi era un piccolo stipetto con la chiave però di sopra aveva la
pensilina per la posta. E allora mio nonno prendeva questa posta, la metteva in
un sacchetto e quattro di loro, della famiglia, marito e moglie sempre presenti
e poi due figli, quand’era buon tempo con la loro barca [chiamata] Roma dovevano andare a Stromboli a
portare il plico della posta.
E dovevano andare di buon mattino perché
la nave andava via e lui poi alle dieci già doveva essere all’ufficio postale
[di Ginostra]. Quando questo non era possibile perché il mare era mosso, allora
mio nonno doveva andare a piedi. Ma non andava! Ha scelto mia mamma che era la
più intelligente e la più capace, - per cui mia mamma quando lo raccontava si
esaltava dicendo che lei era una persona speciale -, perché doveva fare un
sentiero, sai, terribile! Io l’ho fatto […], era un tragitto che a piedi durava
tre ore con il mare mosso […].
E
sua mamma come faceva? Lungo la
spiaggia, sugli scogli. Saltare scoglio scoglio scoglio scoglio scoglio e
quando il mare minacciava doveva andare su in alto, fare qualche girata sulla
montagna. Ma proprio posti rischiossimi! A me per esempio se arrivava un’ondata
e mi portava via nessuno mi avrebbe più ritrovato
[…].
Mia mamma faceva questo lavoro, l’ha
fatto per tutto il periodo della guerra, dal ’15 al ’18.
Quanti
anni aveva? Mia mamma era
giovanissima, non era ancora sposata, era agilissima, si sentiva un’autorità! E
diciamo che nel fare questo lavoro - arrivando a Stromboli c’era più cultura:
c’era l’ufficio postale, c’era il direttore, c’era il maresciallo dei carabinieri,
c’era il maresciallo della Marina perché Stromboli era una specie di
piattaforma [militare], c’erano i semafori, c’era la Finanza, i carabinieri,
c’era tanto personale militare - lei vedendo e parlando si era erudita, diceva
lei no?” (da “La
maga e il velo. Incantesimi,
riti e poteri del mondo magico eoliano”, 2021,
Roma, CISU, p.161)
Così raccontava Antonino Criscillo una mattina del 22 agosto 2011 nella sua casa di Lipari sulla piazza di Marina Corta. Gli ridevano gli occhi mentre mi spiegava che la madre era talmente agile e veloce che riusciva a percorrere il lungo e pericoloso cammino da Ginostra a Stromboli in un tempo brevissimo, soltanto un’ora e mezza. Mentre lui per coprire quel tragitto accidentato e impervio impiegava ben tre ore, il doppio del tempo! Mi è rimasta nella mente la sua ammirazione per la madre, che traboccava anche dietro a quel fare un po’ canzonatorio con cui, si rammentava, le rispondeva quando lei con grande fierezza raccontava ciò che era riuscita a fare in quegli anni difficili della guerra. Sono trascorsi più di cento anni da quegli eventi di una storia minore che tuttavia rende unico un territorio.
Non dimenticherò Antonino Criscillo che ha voluto condividere con
me i suoi ricordi.
Marilena Maffei
lunedì 12 giugno 2023
Passaggio di consegne al Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”
Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”
SM - Ufficio OAIO
COMUNICATO STAMPA
Oggi 12 giugno 2023, nel corso della mattinata, a Messina, all’interno della caserma “A. Bonsignore”, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Interregionale tra il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, e il Generale di Divisione Giovanni Truglio.
La cerimonia, a cui hanno
preso parte Autorità civili, militari e religiose di Sicilia e Calabria, ha
visto lo schieramento della Bandiera di
guerra e della Fanfara del 12°
Reggimento Carabinieri “Sicilia” e di un Reggimento di formazione, composto
da militari dell’Arma territoriale, della
Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”
e del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, nonché dai Carabinieri degli
Squadroni Eliportati Cacciatori “Sicilia” e “Calabria”, che hanno reso gli
onori militari. Alla manifestazione hanno preso parte anche i rappresentanti
dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali.
Il Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo
d’Armata Riccardo Galletta, nel lasciare l’incarico di Comandante Interregionale “Culqualber” per
assolvere in via esclusiva quello di Vice Comandante Generale dell’Arma, ha rievocato
l’intensa attività svolta, per circa un anno e mezzo, a fianco dei Carabinieri del
Comando Interregionale e delle 14 province siciliane e calabresi, ai quali ha rivolto
il suo ringraziamento per l’alta dedizione al servizio con cui hanno sempre
operato, dai Comandanti delle Legioni “Sicilia” e “Calabria” ai militari delle
più lontane Stazioni, a quelli della Rappresentanza Militare e delle Associazioni
a carattere sindacale, senza dimenticare il personale in congedo; dopo aver
ricordato i Caduti dell’Arma, l’Alto Ufficiale ha poi evidenziato la sinergica
collaborazione con le altre Istituzioni, dai Prefetti ai rappresentanti delle
Amministrazioni Regionali e degli Enti locali, all’Autorità Giudiziaria, alle
Forze Armate e di Polizia, alle Università, alla Stampa, che ha sentitamente
ringraziato.
Il Gen. Galletta ha, quindi, ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per il costante sostegno offertogli e ha rivolto i suoi più fervidi auguri al Generale Truglio.
Il Generale di Divisione Giovanni Truglio, nell’assumere il comando, dopo aver ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per la fiducia accordatagli nell’assegnargli un incarico così prestigioso e importante, ha salutato tutte le Autorità intervenute e si è detto desideroso di aggiornarsi al più presto sul contesto socio ambientale delle due bellissime Regioni che costituiscono il territorio del Comando Interregionale “Culqualber”; ha sottolineato l’importanza di mantenere forte ed efficiente la capillare struttura territoriale dell’Arma; ha proseguito salutando anche i rappresentanti degli Organi d’informazione, quindi il personale in congedo, della Rappresentanza Militare e delle Associazioni a carattere Sindacale, nonché i Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”; dopo aver ricordato i Caduti dell’Arma, ha poi rivolto un affettuoso saluto a tutti i Carabinieri e al personale civile in servizio nei Reparti dipendenti dal Comando Interregionale.
Infine, il Generale Truglio ha ringraziato il Generale Galletta, formulandogli i propri auguri per il nuovo, rilevantissimo incarico ricoperto.
Il Comandante Generale dell’Arma,
Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, dopo aver salutato il Prefetto di Messina e quelli
delle altre province siciliane e calabresi, i rappresentanti degli enti locali,
gli esponenti della Magistratura presenti e le autorità religiose, ha inteso
sottolineare che la cerimonia militare costituisce un momento di condivisione e
di sinergia tra le Istituzioni, per dare alla gente un segnale di efficienza
dello Stato, con riferimento all’azione di contrasto alla criminalità. Inoltre,
il Generale LUZI ha evidenziato il ruolo importante dei Carabinieri nelle terre
di Sicilia e Calabria, con particolare riguardo alle realtà periferiche, dove, le
Stazioni dell’Arma, disseminate sul territorio, rappresentano l’unico segno
tangibile di presenza dello Stato.
In conclusione il Comandante Generale dell’Arma ha inteso ringraziare il Generale GALLETTA per i prestigiosi risultati raggiunti nel suo incarico, sicuro che, anche nell’incarico di Vice Comandante Generale, continuerà a portare alto il prestigio dell’Arma, mentre al Generale TRUGLIO, che ha assunto l’incarico di Comandante Interregionale Culqualber, ha rivolto i più sentiti auguri, nella considerazione che, con la sua esperienza, saprà dare continuità e ulteriore spinta propulsiva all’attività dell’Arma.
DISCORSO DI
CESSIONE
COMANDO INTERREGIONALE “CULQUALBER”
Signor Comandante
Generale, Onorevoli membri del Parlamento, distinte Autorità civili, militari e
religiose, gentili ospiti, Delegati della Rappresentanza Militare e componenti
delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, Ufficiali,
Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, lascio oggi, con sincera e
profonda emozione, la guida del Comando Interregionale “Culqualber”.
Sono stato al vostro
fianco, miei Carabinieri, per circa 1 anno e mezzo; un periodo di intenso
lavoro volto a garantire la sicurezza delle nostre 14 meravigliose province.
Ho compiuto,
credetemi, ogni sforzo per onorare l’impegno assunto all’inizio del mio
mandato: conoscervi nelle vostre sedi di servizio, ascoltarvi, portarvi il mio
sostegno ed il mio incoraggiamento.
Ci siamo incontrati
nelle lontane Stazioni dei Monti Sicani, dei Nebrodi, delle Madonie, della Sila,
delle Serre e dell’Aspromonte, nelle più piccole Isole minori, nell’alto
cosentino ionico, nelle estese periferie cittadine, lungo le splendide zone
costiere e nei più incantevoli luoghi d’arte.
Dovunque, vi ho
trovato fortemente motivati, altamente professionali, costantemente animati da
sincero spirito di servizio.
In ogni circostanza,
vi ho visto lavorare con grande generosità, senza risparmio di energie, per
garantire il rispetto della legge e la tranquillità delle popolazioni
affidatevi.
A voi, quindi, il mio
più sincero ringraziamento per quanto avete fatto, accompagnato dalla
consapevolezza di aver mantenuto il rendimento dei nostri Reparti in linea con
le migliori tradizioni dell’Arma.
Vivere con voi,
vedervi operare quotidianamente con generoso impegno e grande professionalità e
condividere i vostri successi mi ha fatto sempre sentire orgoglioso di essere
il vostro Comandante.
Un pensiero
particolare per i vostri familiari che condividono le ansie del servizio e che
ogni giorno attendono il vostro ritorno a casa.
Nell’inchinarmi riverente
di fronte alla nostra Bandiera, stringo in un forte abbraccio i congiunti di
tutti i nostri Caduti.
Il vuoto incolmabile
che essi hanno lasciato ci impegna ad essere affettuosamente vicini alle loro
famiglie.
Desidero, poi,
rivolgere un apprezzamento sincero al mio COIR, che ha svolto con grande
passione il suo delicato compito, contribuendo efficacemente a migliorare il
benessere dei nostri militari.
A tutti i delegati,
che hanno condiviso con me questo importante servizio, desidero esprimere un
grazie sentito e sincero.
Grazie anche ai
Carabinieri in congedo della Sicilia e della Calabria; se oggi l’Arma è amata
ed apprezzata lo dobbiamo anzitutto a loro, a coloro che ci hanno preceduto.
In questo anno e
mezzo, ho avvertito il forte sostegno e la convinta collaborazione di tutte le
Istituzioni: i Signori Prefetti, i rappresentanti delle Amministrazioni
Regionali e degli Enti locali, i Vertici della Magistratura Ordinaria,
Amministrativa e Contabile, a molti dei quali sono profondamente legato da un
“antico” e consolidato rapporto di stima ed affetto, quelli delle Forze Armate
e di Polizia, le Università, la Stampa.
A ciascuno di loro
giunga il mio più sentito ringraziamento e quello di tutti i Carabinieri di
Sicilia e di Calabria.
Signor Comandante
Generale, carissimo Teo, a Te un ringraziamento particolare, e si mi consenti
carico di sincero, “antico” affetto, per avermi dato la possibilità di vivere
con entusiasmo e passione questa straordinaria esperienza professionale e di
vita.
Grazie per la Tua illuminata e premurosa azione di sostegno
ai reparti del Comando Interregionale “Culqualber”. E’ per me un privilegio ed
un onore poter collaborare al Tuo fianco nelle nuove vesti di Vice Comandante
Generale dell’Arma, incarico nel quale continuerò ad offrirTi, facendo ricorso
a tutte le mie energie ed ai miei modesti talenti, il mio più leale,
incondizionato e fedele sostegno.
Ai Signori Comandanti
di Legione, al Signor Vice Comandante Interregionale, ai Comandanti Provinciali
ed ai componenti del mio Stato Maggiore e della mia Segreteria, fedeli e
pazienti compagni di viaggio, permettetemi di porgere una carezza, a parziale
riparazione delle sempre più prolungate assenze dalle mura familiari che
talvolta ho richiesto loro.
Ed è proprio a loro
che vorrei rivolgere un ultimo pensiero che sintetizzo con le parole del
Cardinal Federico Borromeo a Don Abbondio: “Tale è la misera e terribile nostra
condizione. Dobbiamo esigere rigorosamente dagli altri quello che Dio sa se noi
saremmo pronti a dare!”.
Gli auguri più
fervidi, infine, sono per il Generale Giovanni Truglio, amico di sempre,
Ufficiale di straordinarie qualità umane e professionali.
Sono certo carissimo
Gianni, che i Carabinieri di Sicilia e di Calabria, sotto la tua sapiente guida, continueranno a
sempre meglio operare per il bene della nostra amata Patria.
L’austerità del rito non celi
l’intensità delle emozioni che la presenza di ciascuno di voi suscita in me.
Riecheggiano, in questo momento, nella mia mente e nel mio animo, le parole di San Paolo apostolo nella sua seconda lettera a Timoteo:
“Ho combattuto la
buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede!”.
Lascio l’incarico di
Comandante Interregionale “Culqualber” con la serena consapevolezza di aver
compiuto sempre il mio dovere, nell’esclusivo interesse dell’Istituzione, che
ho sempre immensamente amato, e ringrazio Iddio per aver costantemente
illuminato il mio cammino, in modo tale da poter discernere, in ogni
circostanza, quale fosse il mio dovere.
Ricorrendo, ancora una
volta, al Manzoni, ed in particolare al suo celebre “addio ai monti”, mi
verrebbe da dire: “quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne
allontana!”.
Non vi dimenticherò mai. Resterete
sempre nel mio cuore, così come i suoni, gli odori e le luci delle amate terre
di Calabria e di Sicilia.
Che Iddio vi protegga.
Auguri a tutti.
Viva l’Arma dei
Carabinieri. Viva La Repubblica!
Lipari si candida ad organizzare la prossima edizione del Festival del Cinema italiano. L'annuncio durante Set - Eolie

Da sx: Riccardo Gullo, Elvira Amata, Nino Saltalamacchia e Franco Arcoraci
Problemi, risorse e prospettive del settore , a livello regionale, discussi in un incontro nella maggiore isola dell’arcipelago alla ribalta della settima arte dal dopoguerra e che si candida ad ospitare il Festival del Cinema Italiano 2024.

L’assessore regionale Elvira Amata: “ Facciamo rete per abbattere le criticità ”
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Parterre dell'evento |
Il patron della manifestazione, Franco Arcoraci apre le porte : “ Quella di Lipari è una idea che valutiamo seriamente. L’unicità dei luoghi non si discute e le collaborazioni locali sono di ottimo livello per cui tutto è possibile”. D’accordo , ovviamente, anche il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo nonostante il compito “arduo”. Ma c’è la disponibilità ad offrire l’assistenza necessaria. Il primo cittadino isolano ha incantato la platea descrivendo il museo archeologico ed esaltando la storia e la bellezza di questi luoghi.
Alla serata, per tracciare una rapida analisi dei problemi accusati dalle case di produzione che investono massicciamente in Sicilia, sull’effetto “ The White Lotus” è intervenuto , tra gli altri, Marcello Foti già direttore del Centro Sperimentale di cinematografia e ora del CeSAM di Potenza . “ Serve – ha dichiarato-che le istituzioni territoriali facciano rete altrimenti è come se avessimo una bella Ferrari senza pilota”. Nel mirino la burocrazia: “ se si chiede un suolo pubblico non si possono perdere 20 giorni per un timbro”. Ma- osserva ancora Foti- “ occorre fare sistema con gli operatori turistici, migliorare i trasporti e valorizzare le risorse umane locali, formando le maestranze, creando lavoro e consentendo a chi investe di risparmiare”.
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L'attrice Alfre Woodard |
Per l’attore Pino Ammendola “ non si può parlare in questo momento di cinema in senso stretto ma, piuttosto, bisognerebbe creare un rapporto diretto con le piattaforme televisive”.
Roberta Ammendola, presentatrice Rai, ha sottolineato l’importanza del Festival del Cinema Italiano che racconta il territorio auspicando che sia l’inizio di un percorso che possa portare la manifestazione in tutto il mondo. “ Siamo stimati, creduti e apprezzati ovunque per il lavoro che facciamo. Se riusciamo a portare il cinema a quello di una volta, alla sua allure, saremo sempre vincenti”.
L’assessore Elvira Amata , consapevole delle difficoltà, ma fiduciosa sul lavoro intrapreso ha invitato tutti gli “attori” a fare rete per abbattere le criticità perché le potenzialità sono straordinarie. Pare anche che “la luce naturale che abbiamo in Sicilia sia una delle migliori per girare film”. “ Bisogna- ha spiegato- offrire servizi oltre alle locations, eliminare i problemi creati dalla burocrazia perché i produttori hanno dei tempi e devono andare veloci. Spendono tanti soldi già per il primo ciak per cui vanno sostenuti”. Ecco quindi l’idea del “ cineporto a Palermo con servizi alle case produttrici per realizzare un set al chiuso” tanto amato dagli americani . E per abbattere i costi ricorda che, ogni anno, c’è il bando “Film Commission” col credito sportivo ( che si occupa anche di cultura) e che consente alle case produttrici di accedere immediatamente all’anticipo delle somme, per il primo ciak .
“ E dobbiamo- ha concluso- insieme alle amministrazioni , alle associazioni, alle Pro Loco e a coloro che hanno interesse a vendere questo nostro prodotto, sapere accogliere i turisti cercando di risolvere i problemi legati ai rifiuti e ai collegamenti marittimi.”
L'ufficio postale di Pianoconte e il "Principio della rana bollita" (di Francesco Coscione)
Intanto vorrei far presente che da qualche tempo, tra l'assoluta indifferenza generale, lo sportello bancomat dell' Ufficio Postale di Pianoconte è stato disattivato e chiuso, a tempo indeterminato, con un pannello metallico. Vorrei ricordare che quello sportello serve un'utenza di quasi duemila abitanti (Pianoconte, Quattropani e zone limitrofe) e che è uno degli unici tre esistenti nell'isola (quello posto all'interno dell'Ufficio di Lipari funziona soltanto durante gli orari di apertura dello stesso).
Leggetevi il link sotto e ditemi se anche voi cominciate a sentire un certo... calore.
https://www.tragicomico.it/il-principio-della-rana-bollita-noam-chomsky/
E' deceduto Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi è morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì: aveva da tempo una leucemia e nelle scorse settimane aveva già trascorso 45 giorni in ospedale per curarsi. Berlusconi, che aveva 86 anni, è stato tre volte presidente del Consiglio e uno degli imprenditori più famosi e di successo in Italia. È stato anche il politico più controverso, discusso, influente e divisivo degli ultimi trent’anni di storia del paese.
Era stato ricoverato una prima volta a inizio aprile per alcune complicazioni respiratorie collegate a una leucemia mielomonocitica cronica. I suoi medici avevano in seguito spiegato che l’ex presidente del Consiglio era malato da tempo e che era sottoposto a chemioterapia.
E' deceduta Letteria Giuffrè in Iacono
Auguri di...
La Chiesa venera oggi Sant'Onofrio
Secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla "prova del fuoco", ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e trascorse con lui gli ultimi giorni di vita di Onofrio a cui dette sepoltura in una grotta.
Pafnuzio riportò la sua esperienza nel libro La Vita che ebbe larga diffusione in Oriente dando l'avvio al culto di sant'Onofrio che si estese per tutta l'Asia minore.
MARTIROLOGIO ROMANO. In Egitto sant'Onófrio Anacoreta, il quale passò religiosamente la vita per sessant'anni in un vasto deserto, e, illustre per grandi virtù e per meriti, volò al cielo. Le sue opere insigni furono narrate dall'Abate Pafnùzio.
È, assieme a Santa Rosalia e Benedetto il Moro, uno dei patroni della città di Palermo, nella quale è ritenuto, assieme a Sant'Antonio da Padova e San Graziano di Tours, protettore di chi cerca oggetti smarriti, nonché delle donne che cercano marito e degli studenti che hanno problemi di studio. Una delle preghiere tipiche, a Palermo, per ottenere l'intercessione del Santo, recita:
Testo siciliano | Traduzione italiana |
---|---|
Santu Nofriu pilusu-pilusu | Sant'Onofrio peloso-peloso |
Santu Nofriu pilusu-pilusu | Sant'Onofrio peloso-peloso |
Santu Nofriu pilusu-pilusu | Sant'Onofrio peloso-peloso |
domenica 11 giugno 2023
Iacolino e i materassi di Vico Sparviero: "Interveniamo e verbalizziamo ma è difficile cambiare le abitudini"
Caro direttore,
Leggo lo stupore giustificato alla vista dell'abbandono dei rifiuti ingombranti in vico Sparviero, zona Marina Corta, ma devo precisare che non è vero che nessuno li vede. Vengono abbandonati puntualmente dallo stesso cittadino ( si fa per dire ) e puntualmente vengono rimossi.
Siamo, credo , al quarto verbale nei suoi confronti , prova che gli interventi si fanno ma per molti è difficile se non impossibile cambiare abitudini.
OFFSHORE: SCHEPICI E PETRONI, SUL "TOMMY ONE", CONQUISTANO RECORD MONDIALE SULLA MESSINA-VULCANO-MESSINA
La cerimonia di premiazione dei piloti si è svolta al Marina del Nettuno alla presenza di esponenti del Comune di Messina, tra i quali il sindaco Federico Basile.
Torna da oggi la "Sagra della ginestra"
Un cartellone ricco di eventi che iniziano oggi con il torneo di calcetto “memorial Maria Tindara” e il concorso di fotografia.
Auguri di...
In memoria di Antonino Criscillo (di Gianni Iacolino)
La Chiesa celebra oggi il Corpus Domini
« Così Dio amò il mondo, da darci il suo Figlio Unigenito ».
Queste mirabili parole le vediamo brillare sulla capanna dell'Infante di Betlemme ove Cristo nacque su di un giaciglio di foglie.
Le vediamo impresse sulla povera casetta di Nazaret ove Gesù lavorò per amor nostro.
Le vediamo là nel pretorio di Caifa, di Erode, di Pilato, ove l'innocente Gesù soffrì per amor nostro.
Senza dubbio se Nostro Signore ci avesse amato soltanto fino alla croce, fino a dare la vita per noi, sarebbe già stata una prova di immenso amore, ma il Signore volle far più. Il Cuore di Gesù è Cuore divino, e Dio è eterno ed anche il suo amore non può morire: « Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli ».
Ma in che modo, o Gesù, resterai con noi? Se tu stesso hai predetto la tua morte, la tua partenza da questa terra?
Nella notte stessa nella quale uno dei suoi amici più intimi, un suo apostolo, Giuda, lo tradiva, nella notte in cui i suoi nemici aizzavano la plebe, radunavano falsi accusatori, armavano soldati per la sua cattura, mentre i Giudei gridavano : « Non deve regnare sopra di noi, è degno di morte... dobbiamo toglierlo dal mondo... », Gesù, là, nel Cenacolo, circondato dai suoi Apostoli dà una prova solenne di tutto il suo amore per gli uomini.
« Non vi lascerò orfani, esclama, ma sarò sempre con voi ». Ancora una volta quel Cuore adorabile, pieno d'amore, si commuove, pensa alle anime che avranno bisogno di nutrimento spirituale; che avranno bisogno di Lui e della sua forza ed allora decide di darsi come cibo.
Verso la metà della cena, prese il pane, alzò gli occhi al cielo, lo benedisse, lo spezzò e lo distribuì agli Apostoli dicendo: « Prendete e mangiate; questo è il mio Corpo ». Similmente fece del vino che distribuì dicendo: « Prendete e bevete, questo è il mio Sangue; ogni qualvolta farete questo, fatelo in mia memoria ».
Ecco compiuta l'istituzione del Sacramento dell'amore, l'Eucarestia, il Sacramento che fa vivere in mezzo a noi Gesù, anche dopo la sua ascesa al cielo.
I nemici uccisero Gesù, suscitarono persecuzioni di ogni genere, cercarono ogni mezzo per toglierlo di mezzo agli uomini, ma tutto fu inutile.
Cristiani, quante volte là da quel tabernacolo Gesù ci invita al banchetto divino! accostiamoci a lui. Rallegriamoci di essere nel numero dei fedeli convitati che il Padrone ha introdotto nella sua casa. Là dimenticheremo le nostre tristezze ed ascolteremo dal Cuore di Cristo i suoi divini consigli, là riceveremo la forza, il vigore per vincere i nostri nemici e camminare più speditamente per la via della virtù.
Gesù Eucaristico, sole splendente ed ardente d'amore, brilla nella nostra mente, nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nel mondo intero, e facci amare Iddio sopra ogni cosa e il prossimo come noi medesimi!
Il dottor Compagno direttore della Chirurgia generale dell'ospedale di Lipari
Con delibera del 6 giugno il Commissario Straordinario dell'ASP di Messina, dottor Bernardo Alagna, ha nominato il dottore Vincenzo Compagno, direttore della Chirurgia Generale dell'ospedale di Lipari.
NDD - Al dottor Compagno le nostre congratulazioni