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sabato 22 febbraio 2025
Carnevale nel Comune di Lipari. Emessa ordinanza con i vari divieti
E' vietato, inoltre, lanciare oggetti contundenti e/o atti ad offendere ed in ogni caso lanciare qualsiasi oggetto con modalità che non garantiscano la sicurezza del pubblico presente (lanci con forza), accedere all’area interclusa ove si svolge il Carnevale, con bombolette spray di qualsiasi genere, inchiostro simpatico, farina e simili, nonché lo scoppio di petardi.
Lipari: Il tribunale che c'è ma non c'è. Tar di Catania conferma il decreto sulla sua soppressione ma...
da am.notizie.it Resta in vigore il decreto del Presidente del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto del 2013, con cui è stata disposta la soppressione della sezione distaccata di Lipari. Così hanno deciso i giudici della quarta sezione del Tar di Catania, nonostante, a livello formale, sia stato disposto da poco il differimento della soppressione al 2026.
Oggi, 22 febbraio: Cattedra di San Pietro Apostolo
* Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
S. Pietro, prima di portare il Vangelo a Roma, stabili la sua sede in Antiochia. Era giusto che la capitale dell'Oriente avesse per primo vescovo il Principe degli Apostoli, a cui Gesti aveva detto: « Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle ». E colà S. Pietro suscitò in breve tempo una eletta schiera di convertiti che per i primi ebbero l'onore di portare il titolo di Cristiani, ossia seguaci di Cristo.
Non si sa precisamente quanto tempo S. Pietro governasse la Chiesa di questa città. Tuttavia la festa di questa Cattedra è antichissima. Nella primitiva Chiesa i Cristiani e quelli d'Oriente in modo speciale, celebravano l'anniversario della loro rigenerazione spirituale. Non si davano ai diletti corporali, ma rinnovavano solennemente i voti fatti nel Battesimo, e ringraziavano Dio di averli ricevuti per sua misericordia nel novero dei suoi figliuoli. Questo lo chiamavano il giorno della loro rinascita spirituale. I vescovi, conforme a questa pia pratica, celebravano anche l'anniversario della loro consacrazione, e il popolo si univa a loro. Tale fu l'origine delle festa della cattedra di S. Pietro.
« Noi dobbiamo celebrare la festa della Cattedra di S. Pietro, scriveva già S. Leone Papa, colla stessa gioia con cui celebreremo il martirio del Principe degli Apostoli. Con ciò noi richiamiamo alla memoria contemporaneamente e la sua entrata in cielo, e l'innalzamento alla dignità di primo pastore della Chiesa militante ». Nelle lezioni del Breviario sono riportate le belle parole di S. Agostino: « Il Signore ha eletto Pietro a fondamento della sua Chiesa stessa; perciò la Chiesa onora questo fondamento sopra il quale si erige l'altezza dell'edificio ecclesiastico. Onde convenientemente il salmo dice: Lo esalteranno nella Chiesa della plebe e lo loderanno nella cattedra dei seniori". Sia benedetto il Dio che si degnò di esaltare nella Chiesa il beato Apostolo, poiché è giusto che sia onorato questo fondamento per mezzo del quale si può salire al cielo ».
Sappiamo le parole che il Divino Maestro disse ai Capo degli Apostoli: « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ». Commenta S. Agostino: « Sei pietra, perché la mia virtù che ti consolida cosicché quelle cose che sono di mia proprietà sono pure tue per partecipazione ». Ecco la dignità conferita a Pietro, per cui merita tutta la nostra venerazione.
PRATICA. Ricordiamoci nelle nostre preghiere del successore di S. Pietro, il Papa, perché il Signore lo conservi, lo vivifichi, e gli dia la grazia di estendere il suo regno fino ai confini del inondo.
PREGHIERA. Dio, che istruisti la moltitudine delle nazioni con la predicazione del beato Pietro apostolo, fa' che, come ne veneriamo la memoria, così ne risentiamo il patrocinio presso di Te.
MARTIROLOGIO ROMANO. La Cattedra di san Piétro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.
Tanti auguri
Iniziate in Marocco le riprese dell'Odissea. Le 5 foto in esclusiva del nostro Matteo Greco. Il film sarà girato anche alle Eolie
Sono iniziate a Aït Ben Haddou in Marocco, le riprese del film "L'Odyssée" di Christopher Nolan che, come risaputo, sarà girato anche alle Eolie.
Tra gli attori principali Matt Damon e Charlize Theron, con uscita del film prevista per il 17 luglio 2026
Grazie a Matteo Greco vi proponiamo 5 foto del set allestito nella città marocchina
venerdì 21 febbraio 2025
Da Francesco Coscione due "Inviti"
Francesco Coscione
"Eoliani che non ci sono più" ( Riproposizione 37° video, deceduti a giugno 2018: durata 1 minuto e 10)
1) Bartolo Tomarchio ; 2) Umberto Amato ; 3) Angelino Taranto; 4) Giovanna Bonino ; 5) Bartolo Tesoriero ; 6) Bartolo Ziino ; 7) Grazia Merlino ; 8)Guazzino ; 9) Pino Furnari ; 10) Iolanda Di Pietro
Casa di comunità a Lipari in località San Giorgio: colpo di scena arriva Permesso di costruire
Colpo di scena nella “telenovela” legata alla costruzione di una “Casa di comunità – tipo hub” nell’isola di Lipari. Il dirigente del IV settore, architetto Mirko Ficarra, in un documento, controfirmato, dal responsabile del II servizio, geometra Salvatore Spartà, ha rilasciato il permesso di costruire all' Azienda Sanitaria Provinciale di Messina come da richiesta del 22 novembre 2024. L’area, viene evidenziato dal documento, ricade in quella che viene definita “Zona per attrezzature di interesse comune” nel vigente Piano regolatore generale e non ricade in area di riserva o preriserva.
Il documento integrale è visibile e scaricabile dall'albo pretorio del Comune di Lipari www.comunelipari.it o da
https://servizi.comunelipari.it/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=46196
Tanti auguri!
Oggi è il 21 febbraio: San Pier Damiani

Glorioso collaboratore di S. Gregorio VII e come lui figlio di S. Benedetto. S. Pier Damiani è una delle glorie più fulgide della Chiesa nel secolo xi. Nacque a Ravenna verso l'anno 988 da buona famiglia, ma poco favorita dai beni di fortuna. Perduti i genitori quando era ancor fanciullo, ebbe come tutore un suo fratello maggiore di nome Damiano. E Pietro, in riconoscenza di tutte le sollecitudini che questi usò verso di lui, prese in seguito il soprannome di Damiano.
Studiò a Faenza dove eccelse per sapere e per illibatezza di costumi. Ma un giorno la Divina Provvidenza volle che incontrasse due eremiti camaldolesi, ai quali confidò il suo desiderio di vivere in solitudine. Accolto nel loro ordine, si ritirò nel monastero di Fonte Avellana in diocesi di Gubbio, divenendone presto abate. Divideva il tempo nella preghiera, nello studio della Sacra Scrittura e nella penitenza, mostrandosi ai giovani figli modello sublime in ogni virtù. Quando l'attrattiva del comodo vivere veniva ad istigarlo andava prontamente a tuffarsi nell'acqua gelata e vi rimaneva finché le membra fossero intirizzite dal freddo. Il suo amore alla povertà gli faceva preferire le vesti più sdruscite. Fondò vari romitaggi, dai quali uscirono eminenti figure di santi che servirono egregiamente a risollevare la moralità di quei tempi, così decaduta. S. Pier Damiani. nonostante la sua vita ritirata, non potè sottrarsi ai disegni che Papa Stefano IX aveva su di lui: lo creò difatti cardinale e vescovo di Ostia. Iddio lo aveva suscitato per rendere grandi servigi alla Chiesa: in quel tempo la simonia era molto in voga e causava grande scandalo ai fedeli. Pietro, con instancabile opera e prolungate penitenze, riuscì a poni un argine; il fascino del suo esempio e della sua loquela, piegava principi e dignitari ecclesiastici. Ebbe importanti e delicate missioni in Francia ed in Germania: quivi riuscì a distogliere l'imperatore Enrico IV dal proposito di divorzio. Intanto moveva continue suppliche al S. Pontefice, pregandolo di volere accettare le sue dimissioni dalla carica prelatizia e concedergli il ritorno nella pace solitaria del monastero. Dopo tanto, ottenne ciò che desiderava. Chiusosi in una cella, spese i suoi giorni a combattere colla penna certi abusi che offendevano la santità monastica. Ebbe in tale modo occasione di lasciare al mondo cristiano dottissimi libri di ascetica che rivelano nell'autore l'uomo di talento perspicace, squisito, santo. Ha uno stile facile e dilettevole e le sue poesie sono giudicate piene di grazia e d'eleganza. Il Santo spirò a Faenza nel 1072. La Chiesa, riconoscente per i suoi grandi meriti, l'annoverò tra i suoi Dottori.
giovedì 20 febbraio 2025
Apparire per esistere ma non per essere. La riflessione di Francesco Coscione
Riceviamo e pubblichiamo:
Sabato i funerali della cara Rosaria Corda
Ginostra: Enel al lavoro per risolvere criticità sulla rete
Enel al lavoro, da stamattina. a Ginostra per superare le criticità che, negli ultimi tempi, hanno lasciato il piccolo borgo dell'isola di Stromboli, senza energia elettrica, in occasione di intensi temporali.
In particolare si sta procedendo allo spostamento di una centralina di distribuzione, ubicata in prossimità di un torrente, che veniva "investita" dalle acque meteoriche, quando queste cadevano in una certa quantità. Si sta procedendo anche a sotterrare i cavi elettrici "volanti" che vi erano, sino ad oggi, in alcune zone.
I lavori in corso stanno comportando una interruzione, programmata, dell’erogazione di energia elettrica nel borgo
Differenziata. Incontri con gli studenti della media "Santa Lucia" di Lipari
Si è voluto sottolineare come la pulizia di un ambiente incida sullo spirito di comunità, sulla fiducia nelle autorità e sul benessere personale, nonché sul livello di rispetto degli individui per sé stessi e per gli altri, rimarcando l'importanza di collaborare nel tenere pulito il paese e l'ambiente che ci circondano, sensibilizzando gli studenti, al rispetto delle regole, per un corretto conferimento dei rifiuti in ambito di raccolta differenziata.
Continua l'impegno nel fornire un'educazione, una formazione al fine di preparare e formare i nostri giovani, a diventare cittadini responsabili e consapevoli del loro impatto sull'ambiente. Altri e futuri incontri si terranno nelle frazioni.
Nel ricordo di Rosaria e Mina. Dal nostro archivio: Snoopy basket femminile 1983
Tanti auguri!
Buon compleanno a Maria De Feo, Rossella Sciacchitano, Laura Alessi, Ilaria Raffiti, Martina Costanzo, Fatima Taranto, Rachele Sciacchitano, Roberta Rando.
Oggi, 20 febbraio: Santa Giacinta Marto
Jacinta de Jesus Marto, settima figlia di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus, era una pastorella nata ad Aljustrel, in Portogallo l'11 marzo 1910, ma è diventata famosa, assieme a suo fratello Francisco e alla loro cuginetta Lucia, per essere stata testimone di alcuni eventi miracolosi: le apparizioni della Madonna.
Giacinta era una bambina come le altre e conduceva una vita semplice: le piaceva giocare e ballare quando possibile.
Ma la sua esistenza cambiò quel 13 maggio 1917 quando, in un luogo chiamato Cova da Iria, nei pressi di Fatima, assistè alla prima apparizione di quella conosciuta in seguito come Madonna di Fatima.
Nonostante la sua giovanissima età il cambiamento fu radicale, ella infatti si fece seria e modesta, e il suo spirito di sacrificio divenne parte integrante della sua giovane vita: si privava anche della merenda per aiutare i bambini di due famiglie bisognose, e la sua preoccupazione più grande era la salvezza delle anime dei peccatori, per le quali pregava ininterrottamente.
Per i successivi sei mesi da quella prima apparizione, così come aveva loro annunciato la “Signora più brillante del sole” tornarono in quel luogo ogni 13 del mese fino per raccogliere il Suo messaggio.
Nella sua semplicità capì che l'inferno era una realtà terribilmente seria e che a lei era chiesto di impegnarsi perché tante persone potessero evitare un castigo così severo. Continuava a chiedere a Lucia: «Non si esce mai di là?» «No». «E dopo tanti e tanti anni?» «No, l'inferno non finisce mai». «E se noi preghiamo molto per i peccatori, Nostro Signore li libererà di lì? Poverini! Dobbiamo fare tanti sacrifici».
Giacinta fu vittima dell'epidemia di febbre spagnola che la colpì assieme a tante altre persone e morì all'età di 9 anni il 20 febbraio 1920. Beatificata da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000, è stata proclamata santa da Papa Francesco il 13 maggio 2017, in occasione del centenario della prima apparizione. Il suo corpo attualmente è conservato nel Santuario di Fatima.
«Un giorno, quando Giacinto e Francesco avevano ormai contratto la malattia che li costringeva a letto, la Vergine Maria venne a visitarli in casa, come racconta Giacinta: "A me ha chiesto se volevo ancora convertire peccatori. Le ho detto di sì: E, quando si avvicina il momento della dipartita di Francesco, la piccola gli racco-manda: "Da parte mia porta tanti saluti a nostro Signore alla Madonna e di' loro che sono disposta a sopportare tutto quanto vorranno per convertire i peccatori". Giacinto potrebbe benissimo esclamare con san Paolo: "Mi rallegro di soffrire per voi, completando in me stesso quello che manca alle tribolazioni di Cristo a vantaggio del suo corpo che è la Chiesa"» (Giovanni Paolo li).
MARTIROLOGIO ROMANO. In località Aljustrel vicino a Fatima in Portogallo, Santa Giacinta Marto, che, sebbene ancora fanciulla di tenera età, sopportò con pazienza il tormento della malattia da cui era affetta e testimoniò con fervore la sua devozione alla beata Vergine Maria.
Ciao Rosaria...
Alle figlie Consuelo e Martha, alla mamma Antonietta, ai fratelli Giacomo e Massimiliano e ai familiari tutti un grande abbraccio e le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews