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sabato 8 marzo 2025
Roma, presentazione antologia "Pane e poesia" contiene versi del poeta Davide Cortese
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (98° puntata: deceduti a gennaio - febbraio 2025) (durata video 4:04)
In questo video: Antonina Mirabile ved. Rao, Antonino Cortese detto Pagetta, Carmelo Cataliotti detto Elio, Grazia Biviano in Cataliotti, Rosaria Corda, Claudio Tomasello, Eugenio Murciano, Francesca La Macchia ved. Basile, Francesco Giunta, Gaetano Mirabito, Giuseppe Cariello, Giuseppe Giardina, Lidia Mantineo in Zagami, Liliana Musicò, Lino Ferlazzo, Michele Caccetta, Mimmo Lo Surdo, Nunzio Cappadona, Olimpia Amato ved. Fonti, Onofrio Cipicchia, Paola Naccari ved. Fichera, Patrizia Calderone, Rosa De Losa ved. Merlino, Rosaria Mandarano in Sgroi, Salvatore Furnari, Santino Profilio, Tina Zuggera ved. Ofria, Tiziana Finocchiaro
I.Dee vi da appuntamento con 8 Marzo e... dintorni. Quest'anno "Il tempo dell'incanto"
COMUNICATO
Anche
quest’anno l’associazione Culturale I.Dee celebra la Giornata Internazionale
della Donna con “8 marzo e…dintorni”,
un evento che – giunto alla XVIII edizione – è diventato ormai un vero e proprio
laboratorio di ricerca ed approfondimento sulle tematiche femminili.
Il tempo dell’incanto è il filo narrativo che ci
guida nel nostro percorso: il racconto di figure straordinarie di curandere e
medichesse che hanno segnato la storia dell’umanità.
Il racconto si snoda
attraverso le storie delle prime guaritrici, considerate maghe o perseguitate
come streghe, delle favolose medichesse dell’antichità e delle alchimiste
rinascimentali fino alle prime donne laureate in medicina, tra la fine
dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento.
In questo viaggio narrativo ci
guida Virdimura Iudea, vissuta a Catania nel XIV secolo, che per prima riuscì
ad ottenere la licentia curandi e
dedicò la sua vita alla cura dei poveri e degli emarginati, insegnando alle
donne l’arte della medicazione.
Vi aspettiamo al Gattopardo Hotel – Sala Convegni (ingresso da Via Isa Conti ) sabato 8 marzo 2025 ore 18,30
Ingresso
libero
Tanti auguri!
Santo del giorno: San Giovanni di Dio
Nato nel 1495 da poveri ma piissimi genitori, trascorse una giovinezza innocente, piena di semplicità.Aveva però grande smania di viaggiare; e a questo fine abbandonò casa e patria.
Caduto in estrema miseria, fu costretto a mettersi a servizio del conte d'Oropesa (Castiglia), dal quale fu arruolato nella fanteria.
Nella vita militare perdette l'innocenza e la semplicità della vita.
Nel 1536, mentre era in Ungheria a combattere contro í Turchi, la compagnia di Giovanni fu congedata ed egli, ritornato nell'Andalusia, si mise a servizio di una ricca signora in qualità di pastore.
Nella pace di questa nuova occupazione l'attendeva Iddio per farlo rientrare in se stesso. La sua mente, nella quiete della campagna, ritornò sulla vita trascorsa: pianse i suoi peccati e si diede ad una vita di austera penitenza.
Sentendo il bisogno di soddisfare la divina giustizia, propose in cuor suo di dedicarsi totalmente al servizio degli infelici.
Su questa strada, guidato e illuminato da Dio, giunse a eroismo di carità e di abnegazione.
In Granata, dove aveva fondato il primo ospedale, trovò i primi benefattori, che largheggiando di mezzi materiali, gli dettero possibilità di svolgere la sua azione di bene.
Molti attirati dalla santità della sua vita, si proposero di seguirlo e di ubbidirlo. In questo modo egli si trovò padre d'una comunità, che dopo la sua morte si pose sotto una regola stabile e professò i voti religiosi. Sorsero così i « Fatebenefratelli ».
Le opere a cui pose mano il Santo sono innumerevoli. Ebbe vasto campo di apostolato. Operò moltissime conversioni, anche fra quelle giovani che per penuria di mezzi si erano date ad una vita peccaminosa. Soprattutto però incontrarono la generosità del suo cuore i poveri derelitti e gli ammalati.
Consunto dalle eroiche fatiche e colpito da grave malattia, fu soccorso da una ricca signora affinché potesse avere tutti i rimedi della scienza e della medicina, ma dopo inutili tentativi se ne volava pieno di meriti al cielo.
Favorito da Dio del dono dei miracoli, nell'incendio del suo ospedale potè salvare tutti i ricoverati, passando incolume attraverso le fiamme.
Dal Papa Alessandro VIII fu canonizzato nel 1690.
PRATICA. Cerchiamo di diventare più misericordiosi e caritatevoli verso il prossimo indigente: in esso dobbiamo mirare Gesù che soffre.
PREGHIERA. O Signore, che il beato Giovanni, acceso del tuo amore, facesti camminare illeso fra le fiamme e per suo mezzo arricchisti la tua Chiesa di nuova prole, fa' per sua intercessione, che il fuoco della sua carità guarisca i nostri mali.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Granata, nella Spagna, san Giovanni di Dio, Confessore, Fondatore dell'Ordine dei Fratelli Ospedalieri degli infermi, rimasto celebre per la misericordia verso i poveri e per il disprezzo di se stesso: dal Papa Leone decimoterzo fu proclamato Patrono celeste di tutti gli ospedali ed infermi.
venerdì 7 marzo 2025
Tanti auguri!
Buon compleanno a Samanta Marzo, Carmelo Beninati, Katia Marzo, Federica Bambaci, Sara Quadara, Simona Tunesi, Beatrice Fassi, Gianluca Famularo, Simonetta Longo
E' deceduto Egidio Falanga
Giornata dei beni culturali siciliani, il 10 marzo eventi e ingressi gratuiti nei musei regionali. Scarpinato: «Celebriamo Sebastiano Tusa»
Ingressi gratuiti nei musei e nei luoghi della cultura regionali in occasione del sesto anniversario della tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, avvenuta nel disastro aereo del 2019 in Etiopia. Anche quest’anno, lunedì 10 marzo la Regione proporrà numerose iniziative per celebrare la giornata dedicata al grande archeologo e assessore regionale.
«Un’occasione per ricordare i suoi inestimabili lasciti, per proseguire nel solco da lui tracciato e trasmettere alle nuove generazioni l’amore per la storia e per l’archeologia – commenta l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Attingere dal passato per reinventare il futuro: questo il messaggio che la sua eredità ci affida».
Per conoscere le iniziative e i siti che aderiscono, è possibile consultare la sezione “Eventi” del portale regionale Sicilia Archeologica (https://parchiarcheologici.regione.sicilia.it) oppure i siti web delle singole istituzioni culturali.
Tra gli eventi più significativi si segnalano:
Parco archeologico Naxos Taormina: visita guidata gratuita con un racconto a due voci a cura dell'archeologa del parco Maria Grazia Vanaria e della guida Martine Fender, con la partecipazione degli accompagnatori turistici della provincia di Messina. La visita inizierà alle 9 per una durata di tre ore e includerà il museo e le aree di scavo dell'antica Naxos. Inoltre, il museo archeologico MaFra di Francavilla di Sicilia, d’accordo con il Comune, effettuerà un'apertura straordinaria dalle 10 alle 14, sempre con ingresso gratuito.
Museo Salinas di Palermo: alle 17 CoopCulture organizzerà "Una vita dedicata alla cultura", visita guidata gratuita alle collezioni del museo più antico della Sicilia per approfondire lo straordinario contributo di Sebastiano Tusa all’archeologia. In particolare, il focus sarà sulla vita dello studioso, oltre che sul lavoro pionieristico e l’amore per il mondo antico.
Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo: apertura straordinaria dalle 9 alle 13 e visite guidate alle 10 e alle 12 alle collezioni e alla mostra “Attraversamenti – Il Trionfo della Morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso”.
Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo: prevista l’apertura straordinaria dalle 9 di alcuni siti ovvero palazzo della Cuba, Palazzina cinese, castello della Zisa (fino alle 12,30), chiostro di Santa Maria Nuova a Monreale (fino alle 18), castello della Favara a Maredolce (visita limitata alla cappella e ai due ambienti collegati fino alle 13), villa Napoli con parco e cappella, preesistenze normanne e piccola Cuba (fino alle 13) e piano terra dell’ex convento della Magione (fino alle 13).
Museo Riso di Palermo: alle 11.30 visita guidata gratuita a cura di CoopCulture dedicata al percorso espositivo della galleria, che ospita opere rappresentative di circa sessant'anni di storia dell'arte contemporanea con lavori di artisti siciliani e internazionali. La visita comprende le nuove acquisizioni, unite dal tema comune "Percorsi di memoria”. Alle 16,30 il direttore del Riso, Evelina De Castro, presenterà "Cicero" di William Kentridge, importante opera che entra a far parte della collezione. Realizzata nel 2014, la creazione è inclusa nella serie di lavori realizzati dall’artista sudafricano per il suo progetto Triumphs and Laments (2016) sul Lungotevere a Roma. Ispirata al busto di Cicerone del I secolo a.C. conservato ai Musei Capitolini, l’opera scompone il volto del grande oratore sovrapponendolo a frammenti di mappe geografiche e documenti storici, insieme a parole, numeri date e lettere, evocando non solo la complessa storia della colonizzazione italiana in Nord Africa agli inizi del Novecento ma anche l’esperienza personale dell’artista sulla storia del Sudafrica e dell’apartheid. L’acquisizione è frutto del progetto curato da Rosaria Raffaele Addamo con cui il museo Riso ha vinto un bando pubblico del Pac – Piano per l'Arte Contemporanea, promosso dalla direzione generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura.
Museo regionale di Storia naturale di Palazzo d'Aumale a Terrasini: in collaborazione con il Centro regionale per il catalogo e la documentazione, sono previste alle 10 e alle 16 le proiezioni di documentari del ciclo "Tra natura e memoria" a cura della filmoteca dell’ente.
Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato: insieme all’associazione nazionale Archeoclub d’Italia, sono previste numerose iniziative. Domenica 9 marzo alle 10 al museo “Pirro Marconi” si terrà il convegno nazionale “Il ruolo del volontariato nei beni culturali” in memoria di Sebastiano Tusa. Lunedì, nel corso dell’iniziativa “A Himera con l’Archeoclub d’Italia”, i soci dell’associazione delle sedi locali di Cefalù, Gratteri, Palermo e Termini Imerese, accoglieranno i visitatori con visite guidate alle 9,30 all’antiquarium progettato da Franco Minissi e alle 11 al tempio della Vittoria e al museo “Pirro Marconi”.
Parco archeologico di Selinunte: alle 10.30 inizierà la visita guidata “L’archeologo racconta: i segreti dei templi di Selinunte” condotta dagli esperti di Coopculture tra i resti monumentali sulla collina orientale. L’esperienza sarà anche un’occasione per scoprire i segreti che si celano dietro la costruzione di questi edifici di culto. Durante il percorso, infatti, sarà possibile apprendere le diverse fasi della costruzione: dalla cava fino alla messa in opera dei blocchi lapidei, il trasporto, i macchinari, i sistemi di elevazione e di misurazione.
Parco archeologico di Segesta: alle 10.30 si terrà “L’archeologo racconta: il tempio dorico di Segesta”. Al termine dell’introduzione storico-archeologica dell’antica città, i visitatori raggiungeranno l’area del santuario, guidati da un archeologo di CoopCulture che spiegherà gli elementi architettonici dello stile dorico e tutta una serie di accorgimenti che rendono il tempio un monumento esemplare tra gli edifici sacri del suo tipo. Ascoltati i risultati delle ultime e rilevanti scoperte circa l’attribuzione del culto all’interno dell’edificio, i visitatori saranno liberi di continuare la loro esperienza di visita in autonomia.
Museo “Agostino Pepoli” di Trapani: alle 10 e alle 12 visite guidate gratuite delle collezioni. La struttura sarà aperta al pubblico dalle 9 alle 18, con ultimo ingresso alle 17.
Parco Lilibeo di Marsala: a partire dalle 11 conversazione sulle anfore e i materiali di bordo provenienti dai relitti a cura di Maria Grazia Griffo e Filippo Pisciotta per promuovere la fruizione del patrimonio subacqueo esposto al museo, materia di studio e ricerca da parte di Sebastiano Tusa.
Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci: visite guidate attraverso le opere dei pittori e degli argentieri messinesi in esposizione presso la chiesa gesuitica di San Francesco Borgia dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’apertura gratuita riguarderà, sempre nel capoluogo etneo, anche il teatro antico.
Parco Archeologico di Tindari: visite guidate alla scoperta dei siti archeologici di Milazzo, Tindari e Capo d’Orlando con dimostrazione delle tecniche di restauro dalle 9 alle 14.
Carnevale eoliano 2025...breve riflessione
Non è stato uno degli indimenticabili Carnevali del passato... e chi scrive li ha vissuti, spesso, in prima persona... ma c'è stato.
C'è stato grazie all'abnegazione del giovane Gianluca Muleta, coadiuvato dal suo gruppo, che non si è voluto arrendere all'idea che il Carnevale eoliano morisse del tutto;
C'è stato grazie all'organizzazione del Magazzino del Mutuo Soccorso Eolie che, seppure coinvolto all'ultimo momento, è riuscito nell'intento di dare allegria e spensieratezza...almeno per questi giorni;
C'è stato grazie alle diverse iniziative che hanno coinvolto le scuole, le associazioni, la Chiesa.
C'è stato anche grazie ai sacrifici e alla fresca vivacità e bravura dei componenti l'ASD Twirling Lipari
Bravi e complimenti!
Fare paragoni con i Carnevali del passato, oltre che improponibile, sarebbe irrispettoso nei confronti di chi si è speso, si è esposto in questa edizione.
L'auspicio è che il Carnevale 2025 sia un punto di partenza per esperienze future, da programmare per tempo e tenendo conto dei tempi che cambiano, anche per una manifestazione come il Carnevale.
PS. A questa edizione del Carnevale, nei giorni a seguire, dedicheremo ampio spazio con diverse foto pubblicate dal Magazzino del Mutuo Soccorso Eolie
Santo del giorno: Sante Perpetua e Felicita.
Perpetua nacque in Cartagine da nobile casato sulla fine del secondo secolo. Nel 203, giovane sposa di ventidue anni e madre di un bambino ancora lattante, fu arrestata con altri quattro compagni dal proconsole Minucio Firminiano, perché cristiana. Rinchiusa in una orrida prigione ebbe a sostenere le più dure lotte contro il padre prima, contro le bestie feroci poi, fino a che la spada le troncò il capo.
Il padre, uomo attaccato alla religione dell'impero, l'amava di un tenero amore; venuto a trovarla in prigione, mise in opera tutto il suo amore per indurre la figlia a rinnegare la fede ed esser così liberata.
Ecco come Perpetua racconta queste lotte con il genitore: « ...Se è vero ch'io t'abbia educata fino a questa età e che tu abbia avuto il primo luogo nell'amor mio innanzi ai tuoi fratelli, deh, non fare che per te io sia svergognato. Getta uno sguardo sui tuoi fratelli, sulla madre, sul tuo figlioletto che non potrà vivere senza di te. Deponi ormai questa tua durezza che sarebbe l'eccidio di tutti noi, perchè nessuno di noi oserà mostrarsi in pubblico se tu sarai condannata come donna rea. Dicendo queste cose egli mi baciava le mani; poi mi si gettava ai piedi e mi chiamava non più figlia, ma signora... ».
Qual sia stato il dolore che trafisse la coraggiosa martire in questi colloqui, ce lo dice ancora ella stessa: « Confesso ch'io, provava un'estrema pena, quando mi faceva a considerare mio padre ».
Ma fu forte. Superò il sentimento della natura, e ascoltò impavida, lieta di offrire la sua vita per l'amore di Gesù Cristo, la condanna alle bestie feroci. Il Signore in premio di questa sua fortezza la consolò con sublimi visioni.
Con S. Perpetua, si trovava pure nel carcere S. Felicita. giovane sposa anch'essa, prossima a divenire madre.
Essendo legge romana che le donne gravide non venissero condannate avanti il parto, Felicita con insistenti orazioni ottenne da Dio di poter partorire avanti la data prefissa per il martirio. Fu nell'anfiteatro accanto a Perpetua, lieta di potere raccogliere insieme ad essa e altri tre uomini di nome Saturnino, Revocato e Secondulo la palma del martirio.
Al giorno stabilito l'anfiteatro è gremito di popolo avido di truci spettacoli. Le due eroine. esultanti, lasciano la prigione in cui avevano già tanto sofferto e si portano nel circo. Un toro furioso le attende. Non appena sono poste in balia della belva, sono assalite e straziate dalle acute corna dell'animale. Le candide carni delle intrepidi martiri si squarciano e stillano copioso sangue. Il popolo però riconoscendo le giovani madri ha un senso di compassione per esse e domanda che la spada ponga termine a quella scena selvaggia.
Così fu fatto. Rinchiusa la fiera scesero i carnefici e le colpirono col ferro. Il loro martirio si scolpì profondo nelle menti dei Cristiani, i quali ogni anno ne celebrarono con grande solennità la fausta data. I nomi delle due sante sono stati inseriti nel canone della S. Messa.
PRATICA. Nelle prove della vita, il Crocifisso e l'orazione siano il nostro conforto.
PREGHIERA. Deh! Signore Dio nostro, fa' che veneriamo con incessabile devozione il martirio delle tue sante Perpetua e Felicita e presentiamo loro sovente nostri umili omaggi.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Cartagine il natale delle sante Perpètua e Felicita Martiri: di esse, Felicita, essendo gravida (come racconta sant'Agostino) e aspettandosi, secondo le leggi, che partorisse, nei dolori del parto si lamentava, ma gettata alle fiere era lieta. Con esse patirono il martirio anche Sàtiro, Saturnino, Revocato e Secóndolo, l'ultimo dei quali morì in carcere, e tutti gli altri furono maltrattati da varie fiere, ed infine uccisi a colpi di spada sotto il Principe Sevèro. Ma la festa delle sante Perpètua e Felicita si celebra nel giorno precedente.