Il Governo ha evitato la liquidazione di Tirrenia. Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, intervenendo all'Assemblea generale di Assoporti.
''Abbiamo evitato la messa in liquidazione di Tirrenia - ha detto il ministro - e garantito i servizi per la continuita' territoriale per tutto il 2009. Si e' trattato - ha concluso il ministro - di uno sforzo finanziario di 500 milioni di euro''.
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venerdì 2 ottobre 2009
Nuovo piano di smaltimento rifiuti in Sicilia
Un nuovo piano di rifiuti in Sicilia. L’orientamento è emerso nel corso della riunione della giunta regionale che ha trattato il tema dello smaltimento sulla base di una relazione di Felice Crosta, presidente dell’Arra. Le conclusioni sono articolate in vari punti. Al primo posto lo sblocco, entro 15 giorni, dell’iter che dovrà consentire alle attuali discariche di accrescere la propria capacità in modo da consentire lo smaltimento per altri cinque anni, almeno fino all’agosto 2014. È stato poi deciso che gli advisor definiscano, entro il 15 ottobre, l’entità dei debiti degli Ato che si aggirano intorno a 700-800 milioni di euro. L’esatta conoscenza dell’esposizione finanziaria serve a dare corso al passaggio successivo: quello che vedrà il sistema bancario assumere il compito di prendere in carico i debiti e di procedere alla riscossione dei crediti. Sarà poi convocata una conferenza delle autonomie locali perché i sindaci, a cui è affidata la gestione dei nuovi Ato ridotti a nove, possano apprezzare il disegno di legge per la riforma del sistema. Ma la giunta ha anche stabilito di promuovere tutti gli accertamenti necessari perché si chiariscano le ragioni del fallimento del sistema attuale malgrado le ingenti risorse investite. L’obiettivo è quello di allineare l’efficienza del sistema agli standard europei. È stato poi deciso di rimuovere tutti i soggetti coinvolti nello smaltimento che risultino indagati o interessati a procedimenti giudiziari. E infine si formerà un pool di superesperti di fama almeno nazionale che metteranno mano al nuovo piano rifiuti.
giovedì 1 ottobre 2009
I farisei di ieri e di oggi e l'impegno televisivo (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) E’ vero che oggi il senso della politica, della vita civica, della democrazia è fortemente in crisi. Se non si avverte a livello nazionale da parte del Capo del governo che strumentalizza i morti in Afganistan per attaccare ingiustamente l’opposizione, perché allora un Sindaco dovrebbe essere da meno?
Tutti quelli che lo criticano non hanno dignità e non meritano rispetto, come ha evidenziato ieri in coda ad una intervista. Non comprende che possa esserci un impegno di giornalismo che nasce dalla passione civile, che ci possa essere gente autonoma che risponde solo a sé stessa, che non ha padroni. Abituato a servire ed a non fare mai niente per niente, come fa a capire un mondo ed un modo di vivere che gli è così distante? Diceva Sant’Agostino “Ai puri tutto è puro” ed adombrava così il rovescio che invece per gli impuri tutto è impuro.
Ma a dispetto dei sordi e di quelli che non vogliono sentire ripetiamo alcune cose:
1. Ho accettato questo impegno per garantire che nelle Eolie ci sia ancora una informazione libera che è alla base di una coscienza civica. Garantirla soprattutto a quanti non hanno dimestichezza con i computer e non riescono a seguire i blog che svolgono ormai un puntuale e preciso lavoro di informazione. E purtroppo quelli che non navigano in internet sono ancora tanti, a mio avviso la maggioranza della popolazione eoliana.
2. La democrazia non è problema solo elettorale e finalizzato al risultato elettorale per cui raggiunto il risultato ci si rivede fra cinque anni. Democrazia è esperienza di tutti i giorni. Di ascolto e confronto quotidiano con la gente. Democrazia è innanzitutto partecipazione. Non capire questo vuol dire non capire niente della democrazia e coltivare una coscienza autoritaria, magari inconsapevolmente,.
3. Non siamo pregiudizialmente contro nessuno ma è chiaro che c’è un dovere di verifica critica che investe soprattutto chi governa. Poi, purtroppo, da noi i motivi non mancano (lavori pubblici, acqua, spazzatura, ecc.) e quando questi scarseggiano intervengono subito membri dell’Amministrazione ad alimentarli con dichiarazioni che sono dei veri e propri autogol .
4. L’autonomia di questo direttore e della redazione che dirige dall’editore non solo è massima ma proprio questa esperienza è nata con l’obiettivo di rendere la gestione indipendente dalla proprietà sulla base di un protocollo di intesa. Su questo si sta lavorando e si spera di ottenere un risultato positivo nella misura in cui c’è gente che decide di impegnarsi per la libertà di informazione, da qualunque parte sia schierata politicamente.
5. Non credo che sia il dott. Bruno in grado di dare lezioni di coerenza ma non voglio entrare in questo termitaio. Ognuno risponde della propria coerenza con la propria vita ed i propri comportamenti che sono più importanti delle persone con cui occasionalmente ci si accompagna.
A Gesù i farisei gli rimproveravano di frequentare i pubblicani e le prostitute. I farisei di ieri, quelli di oggi – si vede – che sono diventati più raffinati.
Michele Giacomantonio
Tutti quelli che lo criticano non hanno dignità e non meritano rispetto, come ha evidenziato ieri in coda ad una intervista. Non comprende che possa esserci un impegno di giornalismo che nasce dalla passione civile, che ci possa essere gente autonoma che risponde solo a sé stessa, che non ha padroni. Abituato a servire ed a non fare mai niente per niente, come fa a capire un mondo ed un modo di vivere che gli è così distante? Diceva Sant’Agostino “Ai puri tutto è puro” ed adombrava così il rovescio che invece per gli impuri tutto è impuro.
Ma a dispetto dei sordi e di quelli che non vogliono sentire ripetiamo alcune cose:
1. Ho accettato questo impegno per garantire che nelle Eolie ci sia ancora una informazione libera che è alla base di una coscienza civica. Garantirla soprattutto a quanti non hanno dimestichezza con i computer e non riescono a seguire i blog che svolgono ormai un puntuale e preciso lavoro di informazione. E purtroppo quelli che non navigano in internet sono ancora tanti, a mio avviso la maggioranza della popolazione eoliana.
2. La democrazia non è problema solo elettorale e finalizzato al risultato elettorale per cui raggiunto il risultato ci si rivede fra cinque anni. Democrazia è esperienza di tutti i giorni. Di ascolto e confronto quotidiano con la gente. Democrazia è innanzitutto partecipazione. Non capire questo vuol dire non capire niente della democrazia e coltivare una coscienza autoritaria, magari inconsapevolmente,.
3. Non siamo pregiudizialmente contro nessuno ma è chiaro che c’è un dovere di verifica critica che investe soprattutto chi governa. Poi, purtroppo, da noi i motivi non mancano (lavori pubblici, acqua, spazzatura, ecc.) e quando questi scarseggiano intervengono subito membri dell’Amministrazione ad alimentarli con dichiarazioni che sono dei veri e propri autogol .
4. L’autonomia di questo direttore e della redazione che dirige dall’editore non solo è massima ma proprio questa esperienza è nata con l’obiettivo di rendere la gestione indipendente dalla proprietà sulla base di un protocollo di intesa. Su questo si sta lavorando e si spera di ottenere un risultato positivo nella misura in cui c’è gente che decide di impegnarsi per la libertà di informazione, da qualunque parte sia schierata politicamente.
5. Non credo che sia il dott. Bruno in grado di dare lezioni di coerenza ma non voglio entrare in questo termitaio. Ognuno risponde della propria coerenza con la propria vita ed i propri comportamenti che sono più importanti delle persone con cui occasionalmente ci si accompagna.
A Gesù i farisei gli rimproveravano di frequentare i pubblicani e le prostitute. I farisei di ieri, quelli di oggi – si vede – che sono diventati più raffinati.
Michele Giacomantonio
Caccia, stop del Tar in 29 aree(tra cui le Eolie) e a 500 metri dalla costa
Il Presidente della I sezione del TAR di Palermo, con decreto urgente n. 922 del 30 settembre scorso, ha accolto la richiesta di sospensione sui ricorsi presentati dalle Associazioni ambientaliste ed animaliste Enpa, Lav, Legambiente, Man (Associazione Mediterranea Natura) e WwF contro il decreto del 31 agosto 2009 dell’Assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, on. Michele Cimino, che disciplinava la caccia nelle aree interessate dalle rotte migratorie degli uccelli e nelle “Zone di Protezione Speciale” individuate dall’Unione Europea in Sicilia. Il decreto assessoriale era stato emanato - a pochi giorni dall’apertura della stagione venatoria e avrebbe dovuto dare esecuzione alle precedenti decisioni dello stesso TAR che, con le ordinanze n. 730/09, 731/09, 732/09 relative ai ricorsi delle medesime Associazioni ambientaliste, aveva censurato il Calendario Venatorio regionale imponendo all’Assessore di proibire l’attività venatoria nelle “rotte migratorie”: aree dove si concentra il “passo” degli uccelli migratori. Questo avrebbe determinato il divieto di caccia, per esempio, in tutte le Isole minori siciliane, in parte delle zone umide ed in tutta la fascia costiera della regione per almeno mezzo chilometro dalla battigia. Al contrario il decreto dell’Assessore Cimino, invece di dare corretta esecuzione alla decisione della Magistratura amministrativa, la eludeva palesemente stabilendo che quelle rotte migratorie coincidono con aree già interdette alla caccia (riserve, demani forestali, fondi agricoli recintati). Insomma un decreto che di fatto non mutava nulla ed anzi continuava a consentire alle doppiette di sparare nelle aree attraversate dall’avifauna migratoria. Così adesso, a seguito di nuova impugnazione da parte di ENPA, LAV, LEGAMBIENTE, MAN e WWF, il TAR ha sospeso l’efficacia del decreto dell’Assessore all’Agricoltura in attesa dell’udienza del prossimo 13 ottobre. Le dirette conseguenze dello “stop” del TAR sono:
in applicazione dell’art. 21, comma 2, della legge statale sulla caccia n. 157 del 1992, è vietata la caccia in tutta la fascia costiera della Sicilia per almeno mezzo chilometro dalla battigia;
fino a quando la Regione non individuerà con precisione le rotte migratorie da sottoporre a tutela, qualsiasi forma di caccia è vietata in tutte le 29 ZPS siciliane (tra cui le isole Pelagie, le isole Egadi, le isole Eolie, Ustica, Pantelleria, Piana di Gela, Saline di Siracusa, Pantani della Sicilia sud orientale, etc…).
Per le Associazioni ambientaliste ed animaliste il nuovo provvedimento del TAR rappresenta un intervento di grande utilità per l’avifauna che, proprio da queste settimane, comincia ad attraversare la Sicilia e le sue Isole minori per il viaggio migratorio che milioni di uccelli intraprendono dal Nord Europa per svernare nel Mediterraneo e Nord Africa. Enpa, Lav, Legambiente, Man E Wwf chiedono alle Autorità competenti di approntare adeguati servizi di controllo e prevenzione, affinché venga garantito il rispetto del divieto di caccia lungo la fascia costiera e nelle aree Zps.
in applicazione dell’art. 21, comma 2, della legge statale sulla caccia n. 157 del 1992, è vietata la caccia in tutta la fascia costiera della Sicilia per almeno mezzo chilometro dalla battigia;
fino a quando la Regione non individuerà con precisione le rotte migratorie da sottoporre a tutela, qualsiasi forma di caccia è vietata in tutte le 29 ZPS siciliane (tra cui le isole Pelagie, le isole Egadi, le isole Eolie, Ustica, Pantelleria, Piana di Gela, Saline di Siracusa, Pantani della Sicilia sud orientale, etc…).
Per le Associazioni ambientaliste ed animaliste il nuovo provvedimento del TAR rappresenta un intervento di grande utilità per l’avifauna che, proprio da queste settimane, comincia ad attraversare la Sicilia e le sue Isole minori per il viaggio migratorio che milioni di uccelli intraprendono dal Nord Europa per svernare nel Mediterraneo e Nord Africa. Enpa, Lav, Legambiente, Man E Wwf chiedono alle Autorità competenti di approntare adeguati servizi di controllo e prevenzione, affinché venga garantito il rispetto del divieto di caccia lungo la fascia costiera e nelle aree Zps.
Lipari: Il sei ottobre sarà intitolata una strada al comm. Bartolo Zagami
Il prossimo sei ottobre l'amministrazione comunale di Lipari intitolerà una strada al Commendatore Bartolo Zagami (12/01/1900 – 30/09/1989). Si tratta della strada comunale di congiungimento tra la via Francesco Crispi e la via Falcone e Borsellino.
La cerimonia di intitolazione,in presenza dei familiari, dei cittadini e delle autorità religiose, civili e militari, si terrà alle ore 11,30 e sarà preceduta da una celebrazione liturgica commemorativa, presieduta da Mons. Gaetano Sardella, che avrà luogo nella Parrocchia “Maria SS. di Portosalvo” di Lipari, alle ore 10,30.
L’Amministrazione, aderendo anche alla proposta del Consiglio Direttivo del Rotary Club di Lipari - Arcipelago Eoliano, ha inteso attribuire il giusto riconoscimento che fonda motivazione nel profilo di grande spessore umano e professionale dell’illustre personaggio, connotato di particolari doti umane e meriti che, nel lungo esercizio della sua attività di industriale, ne hanno contraddistinto il proficuo operato sul piano sociale e civile.
La cerimonia di intitolazione,in presenza dei familiari, dei cittadini e delle autorità religiose, civili e militari, si terrà alle ore 11,30 e sarà preceduta da una celebrazione liturgica commemorativa, presieduta da Mons. Gaetano Sardella, che avrà luogo nella Parrocchia “Maria SS. di Portosalvo” di Lipari, alle ore 10,30.
L’Amministrazione, aderendo anche alla proposta del Consiglio Direttivo del Rotary Club di Lipari - Arcipelago Eoliano, ha inteso attribuire il giusto riconoscimento che fonda motivazione nel profilo di grande spessore umano e professionale dell’illustre personaggio, connotato di particolari doti umane e meriti che, nel lungo esercizio della sua attività di industriale, ne hanno contraddistinto il proficuo operato sul piano sociale e civile.
Salina: Soccorso a Monte Fossa delle Felci
Incidente sul Monte Fossa delle Felci a Salina per S. T. un turista tedesco di 46 anni. L'allarme è stato lanciato intorno alle 13 dal resto del gruppo di cui faceva parte il turista tedesco. A prestare i soccorsi sono stati i componenti della postazione isolana del 118 che hanno raggiunto la zona dell'incidente con il supporto di Elio Benenati che ha messo a disposizione il mezzo di servizio in uso alle guardie della riserva, visto che la strada non permette il transito dell'ambulanza.
Il malcapitato, che presumibilmente ha riportato una frattura alla gamba, è stato trasferito presso la sede del 118 dell'isola per i primi necessari interventi.
Il malcapitato, che presumibilmente ha riportato una frattura alla gamba, è stato trasferito presso la sede del 118 dell'isola per i primi necessari interventi.
Vacanza alle Eolie (di Gianfranco Costantini)
(Gianfranco Costantini) Da Stromboli a Panarea sono solo poche miglia. Peccato che si facciano anche queste in gran parte a motore, in mezzo a un traffico di motoscafi, aliscafi e barconi che portano i turisti da un’isola all’altra. In ogni caso, la distanza ci spinge a fermarci per un po’ vicino a uno dei gruppi di scogli a NE di Panarea: Lisca bianca. Ancoriamo su 13 metri di fondo in una piccola rada a sud dello scoglio, abbastanza lontani dalla folla che è a fare il bagno sulla costa Nord Ovest vicino al faraglione. Non è un bagno molto lungo. C’è risacca e l’ancoraggio è scomodo. In compenso è salita un po’ di brezza, così continuiamo a vela fino a Cala Milazzese. Come era immaginabile è affollatissima. Siamo costretti ad ammainare le vele e ad accendere il motore, ma passando tra le altre barche riusciamo comunque a trovare un posticino su un fondo di sabbia e 3 metri di profondità. La maggior parte delle barche nella rada sono più grandi della nostra. Ancora una volta l’essere piccoli si dimostra un vantaggio. Montiamo il tendalino e trascorriamo il pomeriggio inframezzando le letture (io un libro portoghese che racconta di Sao Tomé e Prince; Simonetta, una serie di racconti su brutti episodi nella cultura Pop; i bambini i loro libri e qualche giornalino di enigmistica) a con qualche tuffo. E’ piuttosto tardi quando le barche a motore iniziano ad andarsene, non senza disturbare almeno un’ultima volta riscaldando i motori per una mezz’ora o lasciando l’ormeggio a velocità sostenuta: probabilmente molti non si accorgono del fatto che producono onde. Oppure è diventata una pratica comune quella di non prestare la minima attenzione al disturbo che si può produrre. Non scendiamo a terra neanche la sera. Ormai sono rimaste soltanto poche barche a vela e si sta benissimo e nel silenzio. La mattina ci svegliamo presto. Ancora non ci sono motoscafi. Montiamo il fuoribordo sul gommoncino e andiamo a fare un giro: basta girare attorno a uno scoglio per arrivare in una delle cale più fotografate delle Eolie: Cala Junco. E’ talmente bella che il motorino viene spento e continuiamo a remi. L’ormeggio nella cala è proibito, se non in caso di evacuazione dell’isola. Nonostante questo, un grosso motoscafo è ancorato a qualche metro dalla spiaggia. Non ce ne curiamo e continuiamo il nostro giro, entrando nelle piccole grotte che si aprono nelle pareti di roccia e nuotando dietro gli scogli che chiudono delle vere e proprie piscine. E’ quasi pomeriggio quando torniamo in barca e issiamo l’ancora e apriamo le vele. La nostra prossima meta è Salina: ormai da qualche giorno siamo in rada, l’acqua per lavarsi inizia ad esser poca e così anche il cibo fresco. A Salina forse si potrebbe pensare di trovare un ormeggio in transito. Quando arriviamo ci accorgiamo che non è così: le banchine appaiono quasi tutte vuote, ma appena accenniamo ad avvicinarci ci gridano – non proprio in modo cortese - che sono tutte occupate. Cerchiamo un ancoraggio fuori del porto, ma invano: tutte le aree con un fondale ragionevolmente profondo sono occupate e non ci va di ormeggiare troppo vicini ad altre barche. Riprendiamo il largo e a vela ci dirigiamo verso Lipari, che è solo a poche miglia. La travesata è tranquilla: sembra ci siano poche barche. Anche stavolta non è così. Semplicemente le barche sono tutte sulla costa orientale e da Ovest non si vedono. Quando passiamo il capo ce ne accorgiamo. E’ evidente che anche qui non sarà facile trovare un ormeggio. Ci proviamo comunque, ma sia il porto, sia tutti i pontili galleggianti sono occupati. Di fronte ai due distributori di carburante che sono sulla costa la folla è ancora maggiore. Un po’ scuri in volto, rinunciamo. Proprio mentre stiamo allontanandoci da uno dei pontili un ragazzino ci grida che forse qualche posto si può trovare vicino Marina Corta, dall’altra parte del monastero. Proviamo. Intanto teniamo d’occhio lo scandaglio: i fondali restano sempre sopra i 10 metri, molto spesso sopra i 20. Troppi per le nostre schiene. Marina corta è composta da una specie di T, nello spazio a Nord – praticamente nel centro della città – sono ormeggiati pescherecci, in quello a Sud c’è qualche barca da diporto: ma sembrano di quelle stanziali o di quelle utilizzate per portare i turisti. Ci avviciniamo comunque alla ricerca di qualcuno che sia in grado di darci indicazioni. Apparentemente non c’è nessuno. Ma proprio mentre stiamo per allontanarci nuovamente un ragazzino ci insegue sul molo. Avrà meno di dieci anni, ma comunque riesce a farsi vedere e a chiamarci: c’è un posto per noi, ma dall’altra parte. Lentamente, con prudenza entriamo: non sappiamo quanto sia profondo, le barche ormeggiate sono per lo più gozzi e tutto è pieno di cime. I ragazzini sul molo ci dicono che possiamo stare lì. Costa solo 45 euro. Però, dobbiamo dare fondo alla nostra ancora nel centro del porto per poi arretrare fino alla banchina, tra un gommone e un gozzo. Una volta ormeggiato i ragazzini ci dicono che non è proprio regolare restare lì, ma si può perché c’è posto. Certo se arriva la Guardia costiera si deve andar via. Intanto, loro continuano ad offrire posti alle barche che si avvicinano: un paio di ragazzini fanno da vedetta e una percentuale sulla “mancia” spetta a chi ha avvistato e chiamato la barca che accetta di ormeggiare. In pochi minuti, i 45 euro della richiesta iniziale sono diventati 50, visto che non hanno da cambiare. Ma siamo ancora fortunati. Ai gommoni e ai motoscafi a fianco a noi ne chiedono altrettanti per rimanere un paio d’ore. Pagare i bambini invece di un ormeggiatore con il pontone galleggiante non mi dispiace, tanto più che siamo praticamente al centro del paese, affacciati su una piazza con due chiese medioevali e sotto il convento in cui è ospitato il Museo. Peccato, che dopo un po’ vediamo arrivare un ragazzo più grande, in motorino, che ritira dai bambini i soldi che hanno ottenuto da chi si è fermato. A terra ci aspettano le granite del bar sul porto, poi la spesa (il supermercato che è sulla via principale consegna i prodotti in barca), poi una cena in un piccolo ristorante chiamato la Cambusa. E’ tutto molto buono: tonno, involtini di melanzane, pesce alla griglia, involtini alla messinese, persino il vino della casa. Ciò che è rimasto veramente impresso nelle nostre memorie però sono i cannoli, riempiti sul momento. Un ormeggio tanto centrale non consente una grande privacy e non consente neanche di sottrarsi alla musica dei bar, che continua fino a notte fonda. La musica notturna non disturba però così tanto da non consentirci di visitare, quasi appena svegli, il museo. Sapevamo che era bello, ce ne avevano parlato in tanti. Ma si rivela comunque una sorpresa. Iniziamo visitando la chiesa, che ha all’interno un chiostro dell’XI secolo, poi continuiamo nelle sale, correndo - perché purtroppo sappiamo che dobbiamo al più presto tornare in barca e salpare – tra i resti di necropoli paleolitiche e neolitiche, vasi greci, statuette romane, maschere ellenistiche e gioielli e ceramiche medio-evali: la storia del bacino Mediterraneo è lì racchiusa tra le mura di un monastero.
Brevi dalle Eolie
Museo di Santa Marina, orari- La nuova sezione archeologica del circuito museale del Comune di Santa Marina Salina restera' aperta al pubblico fino al sette novembre, tutti i giorni di mattina dalle ore 09,30 alle ore 13,30.
Il pontile di Acquacalda- Grande fermento tra i cittadini di Acquacalda dopo che si è diffusa la notizia che a Palermo, durante una riunione all'Assessorato Territorio ed Ambiente, si sarebbe affermato che il pontile ex Italpomice non costitituisce pericolo e che non vi è nessuna intenzione da parte della proprietà di demolirlo. "Incredibile- si afferma. Ancora di più se si considera che vi sono dettagliate relazioni che evidenziano lo stato di pericolosità"
Il pontile di Acquacalda- Grande fermento tra i cittadini di Acquacalda dopo che si è diffusa la notizia che a Palermo, durante una riunione all'Assessorato Territorio ed Ambiente, si sarebbe affermato che il pontile ex Italpomice non costitituisce pericolo e che non vi è nessuna intenzione da parte della proprietà di demolirlo. "Incredibile- si afferma. Ancora di più se si considera che vi sono dettagliate relazioni che evidenziano lo stato di pericolosità"
Lo "sfascio" dei posti panoramici di Lipari e l'esempio positivo di Salina. Lettera aperta di Marco Manni
Riceviamo dal signo Marco Manni(autore della lettera aperta e delle foto allegate) e pubblichiamo:
Cari concittadini eoliani ed internauti,
ho avuto occasione di visitare in questi giorni diversi luoghi panoramici della nostra Lipari, in particolare Forgia Vecchia di Pirrera, uno degli ultimi vulcani attivi di Lipari (come sappiamo eruttato nell’alto medioevo), e monte Falcone(località detta più comunemente Semaforo) che al dire dei visitatori, è uno dei paesaggi più belli del pianeta.
Questi siti (e molti altri altrettanto belli purtroppo) risultano accomunati da un degrado assoluto.
Non posso esimermi dal fare la mia rimostranza nei confronti di quanti abbandonano rifiuti di ogni genere, tra il verde e le piazzole raggiungibili in auto.
Non è di certo gente educata e che ama l’isola a lasciare per strada e nei sentieri bottiglie, lattine, cartoni, profilattici, plastica etc.
Si tratta spesso di concittadini, o meglio di ragazzi che vanno li a divertirsi, a fumare e a colmare poi l’appetito con pizza e bevande, i cui avanzi (bottiglie di alcol, lattine e cartoni) puntualmente vengono lanciati tra il verde.
Comunque sia, bisogna però constatare anche che dallo scorso anno, da quando cioè il sig. Andrea ( vi ricorderete del filosofo e ambientalista, di cui parlò Teleisole), raccolse spontaneamente 5 sacchi stracolmi di spazzatura al Semaforo, nessuno evidentemente si è più premurato di organizzare una pulizia periodica ne straordinaria, ne sullo spiazzo del promontorio di m.te Falcone, ne in simili zone panoramiche.
Non esiste alcuna pattumiera, ne alcun invito al rispetto dell’ambiente, nessun segnale insomma che manifesti la presenza dell’amministrazione comunale e degli enti preposti sul territorio ed il loro impegno a tutela di queste aree, lasciate al proprio destino.
Ho il privilegio di visitare spesso per ragioni di lavoro, le Aree Protette di Salina, e ho constatato che anche laddove esiste una forte frequentazione di visitatori, per terra non esiste alcuna traccia di rifiuti, non una cartaccia, figuriamoci bottiglie, sedie sfasciate, tubi idraulici, buste di plastica …
Se questo è il modo si salvaguardare i siti naturali più affascinanti e indifesi delle altre 6 isole, allora che ben venga la riserva, W le Aree Protette,a Lipari ed in tutti i siti che meritano particolare riguardo per la loro valenza naturalistica, paesaggistica.
Agli scettici ricordo che in una riserva è consentito coltivare,cacciare, raccogliere funghi, organizzare scampagnate, cucinare, mangiare, edificare dove già è edificato (come ovunque del resto) e per gli amanti dell’igiene e della pulizia, godere dei nostri paesaggi senza dover incorre nel rischio di ferirsi o di infettarsi.
Prendiamo esempio da Salina… ai nostri amministratori non servirebbe neanche sforzarsi per trovar soluzioni a questo schifo!
Un caro saluto
Marco Manni
Lipari 1/10/09
Cari concittadini eoliani ed internauti,
ho avuto occasione di visitare in questi giorni diversi luoghi panoramici della nostra Lipari, in particolare Forgia Vecchia di Pirrera, uno degli ultimi vulcani attivi di Lipari (come sappiamo eruttato nell’alto medioevo), e monte Falcone(località detta più comunemente Semaforo) che al dire dei visitatori, è uno dei paesaggi più belli del pianeta.
Questi siti (e molti altri altrettanto belli purtroppo) risultano accomunati da un degrado assoluto.
Non posso esimermi dal fare la mia rimostranza nei confronti di quanti abbandonano rifiuti di ogni genere, tra il verde e le piazzole raggiungibili in auto.
Non è di certo gente educata e che ama l’isola a lasciare per strada e nei sentieri bottiglie, lattine, cartoni, profilattici, plastica etc.
Si tratta spesso di concittadini, o meglio di ragazzi che vanno li a divertirsi, a fumare e a colmare poi l’appetito con pizza e bevande, i cui avanzi (bottiglie di alcol, lattine e cartoni) puntualmente vengono lanciati tra il verde.
Comunque sia, bisogna però constatare anche che dallo scorso anno, da quando cioè il sig. Andrea ( vi ricorderete del filosofo e ambientalista, di cui parlò Teleisole), raccolse spontaneamente 5 sacchi stracolmi di spazzatura al Semaforo, nessuno evidentemente si è più premurato di organizzare una pulizia periodica ne straordinaria, ne sullo spiazzo del promontorio di m.te Falcone, ne in simili zone panoramiche.
Non esiste alcuna pattumiera, ne alcun invito al rispetto dell’ambiente, nessun segnale insomma che manifesti la presenza dell’amministrazione comunale e degli enti preposti sul territorio ed il loro impegno a tutela di queste aree, lasciate al proprio destino.
Ho il privilegio di visitare spesso per ragioni di lavoro, le Aree Protette di Salina, e ho constatato che anche laddove esiste una forte frequentazione di visitatori, per terra non esiste alcuna traccia di rifiuti, non una cartaccia, figuriamoci bottiglie, sedie sfasciate, tubi idraulici, buste di plastica …
Se questo è il modo si salvaguardare i siti naturali più affascinanti e indifesi delle altre 6 isole, allora che ben venga la riserva, W le Aree Protette,a Lipari ed in tutti i siti che meritano particolare riguardo per la loro valenza naturalistica, paesaggistica.
Agli scettici ricordo che in una riserva è consentito coltivare,cacciare, raccogliere funghi, organizzare scampagnate, cucinare, mangiare, edificare dove già è edificato (come ovunque del resto) e per gli amanti dell’igiene e della pulizia, godere dei nostri paesaggi senza dover incorre nel rischio di ferirsi o di infettarsi.
Prendiamo esempio da Salina… ai nostri amministratori non servirebbe neanche sforzarsi per trovar soluzioni a questo schifo!
Un caro saluto
Marco Manni
Lipari 1/10/09
Panarea: Demolita villa abusiva
(agi) Una villa panoramica abusiva e' stata demolita a Panarea, l'isola piu' mondana delle Eolie, dopo una luna controversia. L'immobile, di 180 metri quadrati, era stato realizzato da un un cittadino di Messina sette anni fa in localita' Drautto. Dopo i rilievi dei tecnici comunali e della polizia municipale di Lipari, era stata emessa ordinanza di demolizione ma il proprietario aveva fatto ricorso al Tar di Catania, che lo avva accolto. Per definire la 'querelle' la Regione aveva anche nominato un commissario straordinario, Mario Sacco. Il Comune aveva avviato poi l'iter di una nuova pratica per l'abbattimento della costruzione abusiva, conclusosi con l'emissione di un'altra ordinanza di demolizione, stavolta notificata entro i novanta giorni previsti dalla legge ed eseguita dal proprietario della villa 'fuorilegge' che ha provveduto all'abbattimento a sue spese. Sono in totale una quarantina i fabbricati abusivi demoliti finora nelle Eolie, inserite nella lista Unesco del patrimonio dell'umanita'. Per altri immobili 30 sono in corso le procedure amministrative.
mercoledì 30 settembre 2009
UNESCO: APPROVATO PROGETTO PER TUTELA E FRUIZIONE SITI SICILIANI
Un piano per la tutela e la fruizione dei siti Unesco siciliani. Il progetto, dal titolo “Servizi per la mobilità dolce e carte servizi nei siti Unesco regionali”, è stato approvato oggi, e inviato al Ministero per i Beni Culturali, dopo una riunione tra l’assessore regionale ai Beni Culturali, Nicola Leanza, e i responsabili dei cinque siti siciliani inseriti nella world heritage list.
Alla riunione erano presenti Mariella Muti, soprintendente per i Beni Culturali di Siracusa, per Pantalica e Siracusa; l’assessore di Lipari, Mimma Sparacino, per i comuni delle isole Eolie; il dirigente del museo archeologico della Villa del Casale di piazza Armerina, Costanza Lentini; il sindaco di Noto, Corrado Valvo, in rappresentanza dell’associazione Distretto Sud-est e Rosalia Camerata Scovazzo per l’ente parco archeologico di Agrigento.
Il progetto si propone di avviare una serie di interventi per la migliore conoscenza e fruibilità dei siti Unesco siciliani. Sarà realizzata una carta servizi che, attraverso un circuito di esercenti commerciali, artigiani e sfruttando anche la rete alberghiera e di ristorazione locale, intende creare un sistema di offerta turistica di qualità per una migliore promozione del territorio.
Allo stesso tempo saranno anche acquistate bici elettriche, dotate di Gps, rastrelliere e box di deposito che saranno messe a disposizione dei visitatori per una migliore fruizione e saranno attivati una serie di servizi online per rendere ancora più approfondita la conoscenza dei siti.
“Sono molto soddisfatto – ha spiegato l’assessore Leanza – perché è un progetto pilota che completa e rafforza quello che presentammo nel 2007 e che venne finanziato dal ministero Beni culturali con più risorse in assoluto rispetto alle altre regioni italiane. Il progetto, indirizzato verso una politica di miglioramento della qualità e dell’eco-sostenibilità della fruizione dei siti Unesco siciliani, anticipa nel metodo i contenuti dei bandi che verranno a breve emanati con le risorse del Por Fesr 2007-2013”.
Alla riunione erano presenti Mariella Muti, soprintendente per i Beni Culturali di Siracusa, per Pantalica e Siracusa; l’assessore di Lipari, Mimma Sparacino, per i comuni delle isole Eolie; il dirigente del museo archeologico della Villa del Casale di piazza Armerina, Costanza Lentini; il sindaco di Noto, Corrado Valvo, in rappresentanza dell’associazione Distretto Sud-est e Rosalia Camerata Scovazzo per l’ente parco archeologico di Agrigento.
Il progetto si propone di avviare una serie di interventi per la migliore conoscenza e fruibilità dei siti Unesco siciliani. Sarà realizzata una carta servizi che, attraverso un circuito di esercenti commerciali, artigiani e sfruttando anche la rete alberghiera e di ristorazione locale, intende creare un sistema di offerta turistica di qualità per una migliore promozione del territorio.
Allo stesso tempo saranno anche acquistate bici elettriche, dotate di Gps, rastrelliere e box di deposito che saranno messe a disposizione dei visitatori per una migliore fruizione e saranno attivati una serie di servizi online per rendere ancora più approfondita la conoscenza dei siti.
“Sono molto soddisfatto – ha spiegato l’assessore Leanza – perché è un progetto pilota che completa e rafforza quello che presentammo nel 2007 e che venne finanziato dal ministero Beni culturali con più risorse in assoluto rispetto alle altre regioni italiane. Il progetto, indirizzato verso una politica di miglioramento della qualità e dell’eco-sostenibilità della fruizione dei siti Unesco siciliani, anticipa nel metodo i contenuti dei bandi che verranno a breve emanati con le risorse del Por Fesr 2007-2013”.
SENTITE CONDOGLIANZE MISTER. Il messaggio di Capitan Currò e dei ragazzi della Ludica
Non conoscevo la signora Anna di persona, ma tutti me ne hanno sempre parlato bene.
Una donna capace di trasmettere ai suoi figli valori come la lealta’e il senso della famiglia merita rispetto e un attimo di riflessione.
Credo che piu’grandi si sia stati in vita piu’grande e’ il vuoto che si lascia quando non ci siamo piu’…..
Solo poche parole per esprimere al nostro caro mister Fulvio e a tutti i suoi familiari il nostro piu’sentito cordoglio.
Fabio e i ragazzi della Ludica Lipari
Una donna capace di trasmettere ai suoi figli valori come la lealta’e il senso della famiglia merita rispetto e un attimo di riflessione.
Credo che piu’grandi si sia stati in vita piu’grande e’ il vuoto che si lascia quando non ci siamo piu’…..
Solo poche parole per esprimere al nostro caro mister Fulvio e a tutti i suoi familiari il nostro piu’sentito cordoglio.
Fabio e i ragazzi della Ludica Lipari
Una strada per Edwin Hunziker: eoliano nato in Svizzera (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Il geom. Aldo Natoli ha proposto di intitolare a Edwin Hunziker una strada di Lipari. Mi sembra una idea seria da condividere e da rilanciare perché le Eolie della storia sono anche le Eolie della bellezza dei paesaggi e dagli ambienti stimolanti. Storia e ambiente due elementi forti di un nuovo modello di sviluppo. E se Bernabò Brera è l'uomo per antonomasia della storia eoliana, l'artista che ha saputo vedere le Eolie è Edwin Hunziker, meglio conosciuto come “lo Svizzero”.
“Svizzero lo era Hunziker – ha scritto il prof. Giuseppe Iacolino – ma solo a metà. Lo era perchè nato nel Cantone di Zurigo, ad Affoltern sull'Albis, nella bella fattoria di papà Rodolfo, il 3 aprile del 1901. Lo era per quel temperamento di puritana e quasi teutonica coerenza con certi suoi principi di etica e di arte. Per il resto, la sua psicologia e gran parte delle sue scelte e dei suoi comportamenti furono italici: anzi siculi e schiettamente isolani. E fu questa la ragione di fondo per cui Hunziker si protese e si aprì al sole mediterraneo sino a rimanerne stregato. Esattamente come era capitato ad altri spiriti nordici: a Goethe, per esempio, e a Byron.”
Frequentò la scuola elementare e secondaria nel suo paese natale e fin da piccolo dava una mano nella fattoria del padre perchè le condizioni di vita erano per la famiglia molto misere e difficoltose. Fin da allora il piccolo Edwin sognava di evadere da quell'ambiente ristretto e conoscere il mondo. Si cominciò a fare notare per il suo talento nel disegno e cominciò a parlare di voler fare il “pittore”. La Scuola Commerciale Cantonale di Zurigo non era per lui, la frequentava malvolentieri ma ubbidiente ai genitori prese il diploma (1920). Di intraprendere la carriera commerciale non voleva però sentirne nemmeno parlare e così si iscrisse all'università. Ma anche questa non va incontro alle sue esigenze e quindi convince il padre a fargli continuare i suoi studi a Roma. Qui partecipa alla scuola di pittura di Carlo Alberto Petrucci. Ma la sua famiglia non vedeva di buon occhio questo suo voler fare il “pittore”. “ Un morto di fame non è gradito in famiglia”, gli diceva il padre - e pretendeva almeno che si scrivesse ad una Accademia per diventare insegnante di disegno. Dopo Roma andrà a Monaco, poi a Firenze e quindi a Parigi. Conoscerà artisti, pittori, stringerè amicizie . A Lipari giunge occasionalmnete nel 1922. Tornò altre volte e nel 1924 volle mettervi radici invitando altri giovani colleghi a venire a scoprire questi luoghi d'incanto. Una colonia di tre quattro giovani che avevano a modello Henri Matisse e fra i quali primeggiava Max Gubler che eseguì la grande tela intitolata “Processione a Lipari”. Edwin dipinge Marina corta, le case di Lipari, la moglie e il figlioletto, Portinente, Mendolita ma anche le contrade lontane, partendosi di mattina con il cavalletto ed il seggiolino e raggiungendo Pianoconte, Capistello...
A quel tempo Lipari era una cittadina tranquilla ma questi giovani andarono ad abitare fuori dal paese a Diana.”Idillio quasi paradisiaco dei pittori nell'isola” ebbe a commentare Hunziker stesso. Un'isola non ancora devastata da un turismo troppo commercializzato. Arrivò però il confino politico voluto dal regime fascista e i forestieri dovettero andare via. Così gli amici, a cominciare da Max Gubler, ebbero il foglio di via, mentre Hunziker si salòa perchè il 21 novembre del 1925 aveva sposato una ragazza liparese, Clelia Gemmola, una compagna coraggiosa che avrà un ruolo importantissimo nella vita di Edwin sostenendo sempre la sua voglia d'arte e sollevandolo dai piccoli fastidi della quotidianeità.
Il confino procurò a Edwin la prima occasione di incontri con Ambrosini, Malaparte e Gualino e poi non pochi fastidi: sorveglianza attorno alla sua abitazione, mille difficoltà quando doveva viaggiare. Intanto , nel 1926,era nato il suo primogenito Sandro e nel 1931 andrà con la famiglia in Svizzera per organizzare una mostra alla galleria d'arte di Berna e poi l'anno dopo a Parigi, dove soggiornerà alcuni mesi. Nel 1932 torna a Lipari ma non sopporta il clima poliziesco che vi si respira :”Ho spesso considerato la mia situazione un'amara ironia del destino. Non ero emigrato per imparare il timore, ma per conquistare una libertà più grande di quella che ci poteva essere nella mia patria”. Inoltre nell'agosto del 1936 era nato il suo secondogenito, Donato, purtroppo colpito da un handicap fin dalla nascita.
Così nel giugno del 1940, ai primi venti di guerra, decide di tornare con la famiglia in Svizzera e vi rimane fino al 1947. A Lipari aveva lasciato e ritrovato grazie all'attenzione di alcuni amici fidati, una casa di campagna a Diana; comprata poco tempo prima dell'inizio della guerra. La casa fu, nell'immediato dopo guerra, ampliata e attrezzata con finalità di farne una pensione, l'attuale albergo “Villa Diana” di proprietà e gestito dalla famiglia.
A Lipari Hunziker prese a frequentare Bernabò Brea, Mons. Re, Isabella Conti… Per i contadini locali divenne una figura familiare da incontrare sotto gli ulivi di San Calogero o tra i fichi d'India del Salvatore. Ma la modernità che vedeva venire avanti non gli piaceva. Non gli piaceva quel turismo.”La cittadina di Lipari – diceva - è un unico grosso parcheggio. Edifici antichi e bellissimi devono fare spazio al traffico: l'edilizia soprattutto, è alimentata dall'incremento del turismo; ma anche molti italiani del continente si vogliono fare un'abitazione sicura nell'isola; e, in un certo senso, questi fatti si possono assomigliare ad eventi dei secoli passati quando all'interno dell'isola si cercava scampo dai pirati”.
C'è una ragione che spiega perchè, a cominciare dagli ultimi anni Cinquanta, abbandona le colorazioni tenui e si dà a comporre con pennellate più decise, più cariche e più vigorose, e perchè al paesaggio diafano o al nudo impersonale preferisca i soggetti banali ma innocenti del suo pollaio. E' proprio perchè reagisce al degrado che avanza e ripiega sulla sua realtà domestica, sulla esperienza del suo cortile.
Nel 1975 Hunziker viene colpito da un ictus che per molti mesi lo costringe a cure sia a Lipari che in Svizzera. Si riprenderà molto bene, anche se da allora camminerà con l'aiuto di un bastone. Riprenderà a dipingere recandosi nei luoghi amati e lontani dell'isola non più a piedi ma con la macchina ed accompagnato dalla moglie. Dopo la malattia riscopre la vita e così i colori diventano più intensi e sembra mettere sulle tele un entusiasmo ancora maggiore, “Mi sembrava di riscoprire la natura dopo una lunga e involontaria assenza. Le cose più semplici ripresero una nuova parvenza”.
Nel dicembre del 1985 muore il figlio Sandro. Da questo dolore Edwin , già ottantaquattrenne non si riprenderà più. Morirà il 13 marzo del 1986, ad appena tre mesi dalla morte del figlio.
“Svizzero lo era Hunziker – ha scritto il prof. Giuseppe Iacolino – ma solo a metà. Lo era perchè nato nel Cantone di Zurigo, ad Affoltern sull'Albis, nella bella fattoria di papà Rodolfo, il 3 aprile del 1901. Lo era per quel temperamento di puritana e quasi teutonica coerenza con certi suoi principi di etica e di arte. Per il resto, la sua psicologia e gran parte delle sue scelte e dei suoi comportamenti furono italici: anzi siculi e schiettamente isolani. E fu questa la ragione di fondo per cui Hunziker si protese e si aprì al sole mediterraneo sino a rimanerne stregato. Esattamente come era capitato ad altri spiriti nordici: a Goethe, per esempio, e a Byron.”
Frequentò la scuola elementare e secondaria nel suo paese natale e fin da piccolo dava una mano nella fattoria del padre perchè le condizioni di vita erano per la famiglia molto misere e difficoltose. Fin da allora il piccolo Edwin sognava di evadere da quell'ambiente ristretto e conoscere il mondo. Si cominciò a fare notare per il suo talento nel disegno e cominciò a parlare di voler fare il “pittore”. La Scuola Commerciale Cantonale di Zurigo non era per lui, la frequentava malvolentieri ma ubbidiente ai genitori prese il diploma (1920). Di intraprendere la carriera commerciale non voleva però sentirne nemmeno parlare e così si iscrisse all'università. Ma anche questa non va incontro alle sue esigenze e quindi convince il padre a fargli continuare i suoi studi a Roma. Qui partecipa alla scuola di pittura di Carlo Alberto Petrucci. Ma la sua famiglia non vedeva di buon occhio questo suo voler fare il “pittore”. “ Un morto di fame non è gradito in famiglia”, gli diceva il padre - e pretendeva almeno che si scrivesse ad una Accademia per diventare insegnante di disegno. Dopo Roma andrà a Monaco, poi a Firenze e quindi a Parigi. Conoscerà artisti, pittori, stringerè amicizie . A Lipari giunge occasionalmnete nel 1922. Tornò altre volte e nel 1924 volle mettervi radici invitando altri giovani colleghi a venire a scoprire questi luoghi d'incanto. Una colonia di tre quattro giovani che avevano a modello Henri Matisse e fra i quali primeggiava Max Gubler che eseguì la grande tela intitolata “Processione a Lipari”. Edwin dipinge Marina corta, le case di Lipari, la moglie e il figlioletto, Portinente, Mendolita ma anche le contrade lontane, partendosi di mattina con il cavalletto ed il seggiolino e raggiungendo Pianoconte, Capistello...
A quel tempo Lipari era una cittadina tranquilla ma questi giovani andarono ad abitare fuori dal paese a Diana.”Idillio quasi paradisiaco dei pittori nell'isola” ebbe a commentare Hunziker stesso. Un'isola non ancora devastata da un turismo troppo commercializzato. Arrivò però il confino politico voluto dal regime fascista e i forestieri dovettero andare via. Così gli amici, a cominciare da Max Gubler, ebbero il foglio di via, mentre Hunziker si salòa perchè il 21 novembre del 1925 aveva sposato una ragazza liparese, Clelia Gemmola, una compagna coraggiosa che avrà un ruolo importantissimo nella vita di Edwin sostenendo sempre la sua voglia d'arte e sollevandolo dai piccoli fastidi della quotidianeità.
Il confino procurò a Edwin la prima occasione di incontri con Ambrosini, Malaparte e Gualino e poi non pochi fastidi: sorveglianza attorno alla sua abitazione, mille difficoltà quando doveva viaggiare. Intanto , nel 1926,era nato il suo primogenito Sandro e nel 1931 andrà con la famiglia in Svizzera per organizzare una mostra alla galleria d'arte di Berna e poi l'anno dopo a Parigi, dove soggiornerà alcuni mesi. Nel 1932 torna a Lipari ma non sopporta il clima poliziesco che vi si respira :”Ho spesso considerato la mia situazione un'amara ironia del destino. Non ero emigrato per imparare il timore, ma per conquistare una libertà più grande di quella che ci poteva essere nella mia patria”. Inoltre nell'agosto del 1936 era nato il suo secondogenito, Donato, purtroppo colpito da un handicap fin dalla nascita.
Così nel giugno del 1940, ai primi venti di guerra, decide di tornare con la famiglia in Svizzera e vi rimane fino al 1947. A Lipari aveva lasciato e ritrovato grazie all'attenzione di alcuni amici fidati, una casa di campagna a Diana; comprata poco tempo prima dell'inizio della guerra. La casa fu, nell'immediato dopo guerra, ampliata e attrezzata con finalità di farne una pensione, l'attuale albergo “Villa Diana” di proprietà e gestito dalla famiglia.
A Lipari Hunziker prese a frequentare Bernabò Brea, Mons. Re, Isabella Conti… Per i contadini locali divenne una figura familiare da incontrare sotto gli ulivi di San Calogero o tra i fichi d'India del Salvatore. Ma la modernità che vedeva venire avanti non gli piaceva. Non gli piaceva quel turismo.”La cittadina di Lipari – diceva - è un unico grosso parcheggio. Edifici antichi e bellissimi devono fare spazio al traffico: l'edilizia soprattutto, è alimentata dall'incremento del turismo; ma anche molti italiani del continente si vogliono fare un'abitazione sicura nell'isola; e, in un certo senso, questi fatti si possono assomigliare ad eventi dei secoli passati quando all'interno dell'isola si cercava scampo dai pirati”.
C'è una ragione che spiega perchè, a cominciare dagli ultimi anni Cinquanta, abbandona le colorazioni tenui e si dà a comporre con pennellate più decise, più cariche e più vigorose, e perchè al paesaggio diafano o al nudo impersonale preferisca i soggetti banali ma innocenti del suo pollaio. E' proprio perchè reagisce al degrado che avanza e ripiega sulla sua realtà domestica, sulla esperienza del suo cortile.
Nel 1975 Hunziker viene colpito da un ictus che per molti mesi lo costringe a cure sia a Lipari che in Svizzera. Si riprenderà molto bene, anche se da allora camminerà con l'aiuto di un bastone. Riprenderà a dipingere recandosi nei luoghi amati e lontani dell'isola non più a piedi ma con la macchina ed accompagnato dalla moglie. Dopo la malattia riscopre la vita e così i colori diventano più intensi e sembra mettere sulle tele un entusiasmo ancora maggiore, “Mi sembrava di riscoprire la natura dopo una lunga e involontaria assenza. Le cose più semplici ripresero una nuova parvenza”.
Nel dicembre del 1985 muore il figlio Sandro. Da questo dolore Edwin , già ottantaquattrenne non si riprenderà più. Morirà il 13 marzo del 1986, ad appena tre mesi dalla morte del figlio.
Stromboli 2007: Filmati dell'eruzione
Ludica Lipari stretta attorno a mister Caruso e alla sua famiglia
Riceviamo dal presidente della Ludica Lipari, Peppe Cirino e pubblichiamo:
Tutta la dirigenza ed i calciatori della Ludica Lipari, si stringono intorno a mr. Fulvio Caruso ed alla sua famiglia, per la perdita della sua cara mamma sig.ra Anna Grimaldi in Caruso.
Ti esprimiamo il nostro cordoglio e vorremmo dirti mille parole per consolarti e lenire il dolore che, alcuni di noi ben conoscono, ma crediamo che sia più giusto restare vicino a te in silenzio, come molte volte ci fai fare quando negli spogliatoi ci inviti a riflettere. A parlare saranno i nostri cuori, che unendosi al tuo, rivolgono al cielo in un flebile bisbiglio una preghiera.
Le nostre più sentite condoglianze rivolgiamo anche a papà Ernesto, Maria Teresa, Fernando, Paola a Tindara, Ruben ed alla piccola Rebecca. Vi siamo vicini.
Coraggio MR Fulvio ti vogliamo bene.
A nome di tutta la dirigenza , della prima squadra e del settore giovanile.
Il presidente
Giuseppe Cirino
Tutta la dirigenza ed i calciatori della Ludica Lipari, si stringono intorno a mr. Fulvio Caruso ed alla sua famiglia, per la perdita della sua cara mamma sig.ra Anna Grimaldi in Caruso.
Ti esprimiamo il nostro cordoglio e vorremmo dirti mille parole per consolarti e lenire il dolore che, alcuni di noi ben conoscono, ma crediamo che sia più giusto restare vicino a te in silenzio, come molte volte ci fai fare quando negli spogliatoi ci inviti a riflettere. A parlare saranno i nostri cuori, che unendosi al tuo, rivolgono al cielo in un flebile bisbiglio una preghiera.
Le nostre più sentite condoglianze rivolgiamo anche a papà Ernesto, Maria Teresa, Fernando, Paola a Tindara, Ruben ed alla piccola Rebecca. Vi siamo vicini.
Coraggio MR Fulvio ti vogliamo bene.
A nome di tutta la dirigenza , della prima squadra e del settore giovanile.
Il presidente
Giuseppe Cirino
Pontile ex Italpomice. Bruno come Pilato? Il fotomontaggio di Anonimo eoliano
Lettere al Direttore. Area di sosta per i veicoli a due ruote. Ci scrive Michele Giacomantonio
Caro Direttore,
leggo che ti rivolgi all'Assessore Giannò per individuare un'area di sosta per i veicoli a due ruote degli studenti che frequentano l'istituto tecnico in via Conti e quelli nelle sezioni distaccate del seminario vescovile(che posteggiano normalmente nel vico Curtatone provocando gravi problemi agli abitanti di quel vicolo).
Qualche settimana fa avevo proposto, in un intervento a Teleisole, che si mettesse a disposizione degli studenti una parte del megaparcheggio visto che è abbastanza libero nei mesi scolastici. Che ne pensa l'Assessore Giannò? Grazie
Michele Giacomantonio
leggo che ti rivolgi all'Assessore Giannò per individuare un'area di sosta per i veicoli a due ruote degli studenti che frequentano l'istituto tecnico in via Conti e quelli nelle sezioni distaccate del seminario vescovile(che posteggiano normalmente nel vico Curtatone provocando gravi problemi agli abitanti di quel vicolo).
Qualche settimana fa avevo proposto, in un intervento a Teleisole, che si mettesse a disposizione degli studenti una parte del megaparcheggio visto che è abbastanza libero nei mesi scolastici. Che ne pensa l'Assessore Giannò? Grazie
Michele Giacomantonio
Servizio idrico. Prorogato termine per richiesta agevolazioni tariffarie
EOLIE PATRIMONIO DELL’UMANITA’
Servizio idrico
AVVISO AGLI UTENTI DEL SERVIZIO IDRICO
Oggetto: Proroga termine di presentazione richieste agevolazioni tariffarie consumi idrici anno 2009.
Con riferimento all’avviso agli utenti del servizio idrico nel quale si stabiliva la data del 30/09/2009 quale ultimo termine per la presentazione delle domande di agevolazioni tariffarie indicate in oggetto, si comunica che il suddetto termine è stato prorogato sino al 09/10/2009.
L’Assessore ai Servizi Idrici
Giulio China
Servizio idrico
AVVISO AGLI UTENTI DEL SERVIZIO IDRICO
Oggetto: Proroga termine di presentazione richieste agevolazioni tariffarie consumi idrici anno 2009.
Con riferimento all’avviso agli utenti del servizio idrico nel quale si stabiliva la data del 30/09/2009 quale ultimo termine per la presentazione delle domande di agevolazioni tariffarie indicate in oggetto, si comunica che il suddetto termine è stato prorogato sino al 09/10/2009.
L’Assessore ai Servizi Idrici
Giulio China
Lipari: Conclusi i lavori del consiglio. Approvati anche i debiti fuori bilancio. Dopo la riunione palermitana su Acquacalda, sindaco come Pilato?
Si è già concluso il consiglio comunale di Lipari. Dopo la salvaguardia degli equilibri di bilancio sono stati approvati,dai consiglieri di maggioranza, debiti fuori bilancio per circa 305 mila euro cosi' suddivisi: sentenze e atti esecutivi 117.921, rimborso spese processuali a dipendenti comunali 11.040,87 e pagamentio parcelle avvocati 174.903.11euro.
Subito dopo è caduto il numero legale e sono rimaste inesitate le mozioni di Centorrino che pure avevano trovato il via libera per essere inserite nell'ordine del giorno.
Non ci sono state in consiglio le dichiarazioni di fuoco preannunciate dal sindaco Mariano Bruno prima dell'inizio dei lavori.
In poche parole, per dare contezza d'informazione ai nostri lettori, il primo cittadino, reduce da una serie di riunioni a Palermo alle quali hanno preso parte, oltre agli assessori e agli organismi regionali competenti, sia l'Autorità marittima che l'imprenditore Enzo D'Ambra, è su tutte le furie in quanto in quella sede la proprietà dell'Italpomice avrebbe sostenuto che il pontile di Acquacalda è perfettamente agibile e quindi non vi è nessuna intenzione di rimuoverlo.
In conseguenza di ciò il primo cittadino- secondo quanto affermato, discutendo con alcuni consiglieri, prima che iniziasse il consiglio- declina ogni responsabilità per quanto dovesse accadere in quella zona.
Il principio, che avrebbe del "pilatesco", è: Chi ha affermato che la struttura è agibile si assuma eventuali responsabilità! Ma sarà sicuramente la rabbia e la delusione del momento!
A Palermo si è parlato anche degli ex Pumex. Anche questa volta, tante parole, pochi fatti. E potrebbe tornare in auge la "proposta Longo" cioè quella di inserire i lavoratori nell'ambito del settore dei beni culturali.
Una proposta che potrebbe essere valida. Peccato però che sono passati quasi due anni da quando venne partorita.
Subito dopo è caduto il numero legale e sono rimaste inesitate le mozioni di Centorrino che pure avevano trovato il via libera per essere inserite nell'ordine del giorno.
Non ci sono state in consiglio le dichiarazioni di fuoco preannunciate dal sindaco Mariano Bruno prima dell'inizio dei lavori.
In poche parole, per dare contezza d'informazione ai nostri lettori, il primo cittadino, reduce da una serie di riunioni a Palermo alle quali hanno preso parte, oltre agli assessori e agli organismi regionali competenti, sia l'Autorità marittima che l'imprenditore Enzo D'Ambra, è su tutte le furie in quanto in quella sede la proprietà dell'Italpomice avrebbe sostenuto che il pontile di Acquacalda è perfettamente agibile e quindi non vi è nessuna intenzione di rimuoverlo.
In conseguenza di ciò il primo cittadino- secondo quanto affermato, discutendo con alcuni consiglieri, prima che iniziasse il consiglio- declina ogni responsabilità per quanto dovesse accadere in quella zona.
Il principio, che avrebbe del "pilatesco", è: Chi ha affermato che la struttura è agibile si assuma eventuali responsabilità! Ma sarà sicuramente la rabbia e la delusione del momento!
A Palermo si è parlato anche degli ex Pumex. Anche questa volta, tante parole, pochi fatti. E potrebbe tornare in auge la "proposta Longo" cioè quella di inserire i lavoratori nell'ambito del settore dei beni culturali.
Una proposta che potrebbe essere valida. Peccato però che sono passati quasi due anni da quando venne partorita.
Lipari: Consiglio in corso. Megna pone l'accento sui troppi debiti fuori bilancio.
E' in pieno svolgimento il consiglio comunale di Lipari. Prima dell'inizio il sindaco Bruno ha annunciato forti dichiarazione sulla questione pontile ex Italpomice e sull'ostruzionismo in atto.
Per tornare al consiglio, all'ordine del giorno vi sono la salvaguardia degli equilibri di bilancio e i debiti fuori bilancio. In apertura, dopo una modifica apportata all'ordine del giorno a seguito di mozioni presentate dal consigliere Rosario Centorrino, è intervenuto il consigliere Francesco Megna (Il Faro) il quale annunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla "salvaguardia degli equilibri di bilancio" ha posto l'accento sui continui debiti fuori bilancio generati dal comune e che hanno "bruciato" di fatto la premialità concessa dalla regione. Critico anche l'intervento del consigliere Giacomo Biviano. Da qualche minuto il consiglio con 11 voti ha approvato la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Vi proponiamo l'intervista con Megna che esplicita quanto dichiarato in consiglio. IL VIDEO:
Per tornare al consiglio, all'ordine del giorno vi sono la salvaguardia degli equilibri di bilancio e i debiti fuori bilancio. In apertura, dopo una modifica apportata all'ordine del giorno a seguito di mozioni presentate dal consigliere Rosario Centorrino, è intervenuto il consigliere Francesco Megna (Il Faro) il quale annunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla "salvaguardia degli equilibri di bilancio" ha posto l'accento sui continui debiti fuori bilancio generati dal comune e che hanno "bruciato" di fatto la premialità concessa dalla regione. Critico anche l'intervento del consigliere Giacomo Biviano. Da qualche minuto il consiglio con 11 voti ha approvato la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Vi proponiamo l'intervista con Megna che esplicita quanto dichiarato in consiglio. IL VIDEO:
Brevi da Lipari e dintorni
Consiglio comunale a Lipari- Riunione alle dieci del consiglio comunale di Lipari sulla "Salvaguardia degli equilibri di bilancio". Dopo le "fumate nere" di ieri basta la presenza di otto consiglieri.
Da domani divieto di pesca nel Mediterraneo del pesce spada- Divieto di pesca del pesce spada nel Mar Mediterraneo, da domani 1 ottobre al 30 novembre. E’ quanto stabilito un provvedimento per la tutela del pesce, a rischio di estinzione. Come si ricorderà alla notizia del divieto sono però insorti i pescatori e i loro rappresentanti: “Quest’ultimo provvedimento- è stato detto- non tiene conto del fatto che, nei mesi autunnali, la pesca del pesce spada col palangaro è altamente selettiva, poiché l’armamento tipico dell’attrezzo è tale da garantire la cattura di esemplari di taglia regolare". Il divieto arriva direttamente dall'Unione Europea che secondo Forte "contribuisce a rendere ancora più fosco un quadro che già appare quanto mai preoccupante agli occhi degli operatori che, periodicamente, sono costretti ad assistere impotenti ai colpi di scure che l’Unione Europea sta abbattendo sulla pesca mediterranea”.
Da domani divieto di pesca nel Mediterraneo del pesce spada- Divieto di pesca del pesce spada nel Mar Mediterraneo, da domani 1 ottobre al 30 novembre. E’ quanto stabilito un provvedimento per la tutela del pesce, a rischio di estinzione. Come si ricorderà alla notizia del divieto sono però insorti i pescatori e i loro rappresentanti: “Quest’ultimo provvedimento- è stato detto- non tiene conto del fatto che, nei mesi autunnali, la pesca del pesce spada col palangaro è altamente selettiva, poiché l’armamento tipico dell’attrezzo è tale da garantire la cattura di esemplari di taglia regolare". Il divieto arriva direttamente dall'Unione Europea che secondo Forte "contribuisce a rendere ancora più fosco un quadro che già appare quanto mai preoccupante agli occhi degli operatori che, periodicamente, sono costretti ad assistere impotenti ai colpi di scure che l’Unione Europea sta abbattendo sulla pesca mediterranea”.
Lipari. Megna e Fonti chiedono proroga per presentazione istanze di agevolazione relative al servizio idrico
Una "richiesta di proroga dei termini per la presentazione delle istanze di agevolazione tariffaria del servizio idrico integrato" è stata presentata dai consiglieri Francesco Megna e Gesuele Fonti (Il Faro) all'assessore ai servizi idrici Giulio China.
IL TESTO:
Con Delibera n. 66 del 27 Maggio 2009, il Consiglio Comunale ha istituito 16 nuove fasce di consumo e previsto cospicue agevolazioni tariffarie per le utenze con redditi bassi, per i cittadini che versano in particolare condizioni mediche, per utenze familiari composte da ultrasessantacinquenni e/o soggetti con invalidità superiore al 66%.
È stata prevista una riduzione che oscilla, a seconda dei casi, tra il 20 ed il 30% in meno, della tariffa minima fissata per le unità abitative.
Nei giorni scorsi, in applicazione del Deliberato Consiliare, è stato pubblicato sul sito del Comune di Lipari un avviso pubblico rivolto a tutti gli utenti del servizio idrico, interessati ad ottenere le agevolazioni tariffarie previste per la fatturazione dei consumi dell’anno 2009. Il termine perentorio individuato per la presentazione delle istanze è stato il 30 Settembre 2009.
Grazie al prezioso servizio reso dai blog di informazione e dalla emittente televisiva locale, i contenuti dell’avviso pubblico sono stati diffusi alla popolazione. Tuttavia, nonostante la divulgazione a mezzo stampa e l’impegno degli scriventi a pubblicizzare con ogni mezzo le modalità di accesso alle agevolazioni tariffarie, si è rilevata l’oggettiva difficoltà di molti cittadini, in possesso dei requisiti previsti, a reperire la documentazione e le certificazioni che vanno obbligatoriamente allegate all’istanza, a causa della ristrettezza e perentorietà dei termini fissati nell’avviso pubblico.
Per tali motivazioni, con la presente, i sottoscritti Consiglieri Comunali
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
invitano la S.V., a voler disporre la PROROGA del termine fissato per la presentazione delle istanze (30 Settembre 2009), al fine di consentire ai cittadini interessati di poter presentare la documentazione richiesta (modello di domanda, certificazione ISEE, certificati ASL etc..) in tempo utile per poter accedere alle agevolazioni tariffarie.
Fiduciosi nell’accoglimento della presente istanza, si porgono distinti saluti.
Lipari lì 29/09/2009
Francesco MEGNA
Gesuele FONTI
IL TESTO:
Con Delibera n. 66 del 27 Maggio 2009, il Consiglio Comunale ha istituito 16 nuove fasce di consumo e previsto cospicue agevolazioni tariffarie per le utenze con redditi bassi, per i cittadini che versano in particolare condizioni mediche, per utenze familiari composte da ultrasessantacinquenni e/o soggetti con invalidità superiore al 66%.
È stata prevista una riduzione che oscilla, a seconda dei casi, tra il 20 ed il 30% in meno, della tariffa minima fissata per le unità abitative.
Nei giorni scorsi, in applicazione del Deliberato Consiliare, è stato pubblicato sul sito del Comune di Lipari un avviso pubblico rivolto a tutti gli utenti del servizio idrico, interessati ad ottenere le agevolazioni tariffarie previste per la fatturazione dei consumi dell’anno 2009. Il termine perentorio individuato per la presentazione delle istanze è stato il 30 Settembre 2009.
Grazie al prezioso servizio reso dai blog di informazione e dalla emittente televisiva locale, i contenuti dell’avviso pubblico sono stati diffusi alla popolazione. Tuttavia, nonostante la divulgazione a mezzo stampa e l’impegno degli scriventi a pubblicizzare con ogni mezzo le modalità di accesso alle agevolazioni tariffarie, si è rilevata l’oggettiva difficoltà di molti cittadini, in possesso dei requisiti previsti, a reperire la documentazione e le certificazioni che vanno obbligatoriamente allegate all’istanza, a causa della ristrettezza e perentorietà dei termini fissati nell’avviso pubblico.
Per tali motivazioni, con la presente, i sottoscritti Consiglieri Comunali
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
invitano la S.V., a voler disporre la PROROGA del termine fissato per la presentazione delle istanze (30 Settembre 2009), al fine di consentire ai cittadini interessati di poter presentare la documentazione richiesta (modello di domanda, certificazione ISEE, certificati ASL etc..) in tempo utile per poter accedere alle agevolazioni tariffarie.
Fiduciosi nell’accoglimento della presente istanza, si porgono distinti saluti.
Lipari lì 29/09/2009
Francesco MEGNA
Gesuele FONTI
Disagio sociale causato dalla Siremar e ripristino "piano a 4". Lo Cascio scrive al sindaco
"Grave disagio sociale e attuale piano aliscafi della società Siremar" è l'oggetto della lettera inviata dal consigliere Pietro Lo Cascio al sindaco di Lipari. IL TESTO:
Gentile Signor Sindaco,
dal 14 settembre il quarto aliscafo della Siremar in servizio alle Eolie, il “Mantegna”, è stato “temporaneamente” dirottato a Trapani, con la conseguenza della riduzione del previsto “piano a 4” nell’attuale “piano a 3”. L’assenza di questo mezzo sta producendo gravi ripercussioni, che si riflettono principalmente – ma non esclusivamente – sulle tratte di maggiore valenza sociale, ossia sui collegamenti tra Lipari e le isole periferiche. Per gli studenti di Stromboli, Panarea, Salina, l’aliscafo distolto dal servizio nell’arcipelago avrebbe rappresentato infatti il mezzo più comodo per raggiungere le scuole secondarie, possibilmente in un orario compatibile con quello di inizio delle lezioni; ma, ironia della sorte, la società Siremar decide di destinarlo ad altra sede proprio il giorno di inizio dell’anno scolastico.
Il disagio sociale prodotto da questa decisione ha poi assunto livelli assolutamente intollerabili il 28 settembre, quando la concomitanza del “piano a 3” e dello sciopero dei marittimi ha determinato il completo isolamento di Alicudi e di Filicudi; nessun mezzo, a eccezione della m/n “Laurana” che ha toccato Filicudi per proseguire alla volta di Napoli, ha fatto scalo durante l’intera giornata nelle due isole. Questo è incivile, oltraggioso e lesivo della dignità di cittadini e di esseri umani dei componenti di queste comunità. Tale episodio, che con il permanere della attuale situazione e con le incertezze sul futuro dei marittimi della compagnia rischia certamente di ripetersi, costituisce la negazione del principio del servizio sociale minimo, elementare e di base che invece DEVE essere garantito, secondo le prospettive odierne, almeno fino al 31 dicembre di quest’anno.
Se la società Siremar non ha mezzi per garantire il “piano a 4” previsto promesso da autorevoli interventi governativi almeno fino a tale data, provveda a noleggiare mezzi supplementari, come abitualmente fanno le società nel momento in cui devono trarre profitto dai flussi turistici. È inammissibile che a pagare le spese di queste decisioni societarie assolutamente arbitrarie e in contrasto con gli accordi vigenti e conclamati, ma anche dell’indifferenza dei governi nazionale e regionale, debbano essere i cittadini che abitano Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea. Se esistono tratte sociali e se le linee di una società di navigazione sono finanziate per espletarle, queste devono essere rispettate e non boicottate in nome di emergenze che non hanno alcuna attinenza con la situazione dell’arcipelago. Le chiedo pertanto di intervenire in maniera chiara, immediata e decisa per pretendere l’immediato ripristino del “piano a 4”.
Distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Gentile Signor Sindaco,
dal 14 settembre il quarto aliscafo della Siremar in servizio alle Eolie, il “Mantegna”, è stato “temporaneamente” dirottato a Trapani, con la conseguenza della riduzione del previsto “piano a 4” nell’attuale “piano a 3”. L’assenza di questo mezzo sta producendo gravi ripercussioni, che si riflettono principalmente – ma non esclusivamente – sulle tratte di maggiore valenza sociale, ossia sui collegamenti tra Lipari e le isole periferiche. Per gli studenti di Stromboli, Panarea, Salina, l’aliscafo distolto dal servizio nell’arcipelago avrebbe rappresentato infatti il mezzo più comodo per raggiungere le scuole secondarie, possibilmente in un orario compatibile con quello di inizio delle lezioni; ma, ironia della sorte, la società Siremar decide di destinarlo ad altra sede proprio il giorno di inizio dell’anno scolastico.
Il disagio sociale prodotto da questa decisione ha poi assunto livelli assolutamente intollerabili il 28 settembre, quando la concomitanza del “piano a 3” e dello sciopero dei marittimi ha determinato il completo isolamento di Alicudi e di Filicudi; nessun mezzo, a eccezione della m/n “Laurana” che ha toccato Filicudi per proseguire alla volta di Napoli, ha fatto scalo durante l’intera giornata nelle due isole. Questo è incivile, oltraggioso e lesivo della dignità di cittadini e di esseri umani dei componenti di queste comunità. Tale episodio, che con il permanere della attuale situazione e con le incertezze sul futuro dei marittimi della compagnia rischia certamente di ripetersi, costituisce la negazione del principio del servizio sociale minimo, elementare e di base che invece DEVE essere garantito, secondo le prospettive odierne, almeno fino al 31 dicembre di quest’anno.
Se la società Siremar non ha mezzi per garantire il “piano a 4” previsto promesso da autorevoli interventi governativi almeno fino a tale data, provveda a noleggiare mezzi supplementari, come abitualmente fanno le società nel momento in cui devono trarre profitto dai flussi turistici. È inammissibile che a pagare le spese di queste decisioni societarie assolutamente arbitrarie e in contrasto con gli accordi vigenti e conclamati, ma anche dell’indifferenza dei governi nazionale e regionale, debbano essere i cittadini che abitano Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea. Se esistono tratte sociali e se le linee di una società di navigazione sono finanziate per espletarle, queste devono essere rispettate e non boicottate in nome di emergenze che non hanno alcuna attinenza con la situazione dell’arcipelago. Le chiedo pertanto di intervenire in maniera chiara, immediata e decisa per pretendere l’immediato ripristino del “piano a 4”.
Distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
martedì 29 settembre 2009
Lipari: Recuperare area di sosta per i mezzi a due ruote degli studenti
Recuperare l'area stradale limitrofa all'Istituto superiore Conti, dove tra l'altro già esiste un non rispettato divieto di sosta (ad esclusione dei mezzi a due ruote) alla sua funzione originaria. Cioè permettere, non consentendo la sosta delle auto, la sosta dei mezzi a due ruote degli studenti che frequentano il Conti che, in questo momento, incontrano grosse difficoltà a posteggiare i loro mezzi.
Lo richiedono gli stessi studenti che frequentano l'istituto liparese. Alcuni dei quali si sono rivolti alla nostra redazione.
Analoga richiesta di spazi per posteggiare i mezzi a due ruote arriva dagli studenti della sezione distaccata del Liceo scientifico ubicata al palazzo vescovile.
Giriamo la questione all'assessore alla viabilità Corrado Giannò.
Lo richiedono gli stessi studenti che frequentano l'istituto liparese. Alcuni dei quali si sono rivolti alla nostra redazione.
Analoga richiesta di spazi per posteggiare i mezzi a due ruote arriva dagli studenti della sezione distaccata del Liceo scientifico ubicata al palazzo vescovile.
Giriamo la questione all'assessore alla viabilità Corrado Giannò.
Quando le compagnie di linea sono ferme ed interviene il privato. A proposito della vicenda della “Lipari Island”.(di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio)Ieri abbiamo letto una nota del Comandante Massimo Merenda relativa ad un viaggio effettuato il 24 scorso dall’imbarcazione “Lipari Island” nella quale veniva sollevato un problema: molta gente che avevano richiesto il servizio quando a Milazzo ha visto che il catamarano della Ustica Lines aveva deciso di effettuare la traversata aveva dimenticata la prenotazione ed era corsa ad imbarcarsi sul mezzo di linea. Da qui la protesta del sig. Merenda per questo comportamento e la decisione di non effettuare più questi viaggi sostitutivi.
Già a questo livello di informazione il fatto ci poneva due interrogativi:
1. Come le compagnie di linea Siremar ed Ustica Lines decidono o non decidono di fare un viaggio in caso di condizioni meteomarine avverse visto poi che questi viaggi i privati li fanno senza problemi?
2. Il chiedere il pagamento di una tariffa di 50 euro per l’andata Lipari-Milazzo e 40 per il ritorno Milazzo Lipari è congruo o eccessivo?
Naturalmente il punto più significativo è il primo. Spesso Siremar ed Ustica Lines rifiutano di viaggiare quando il mare è agitato ma non impossibile. Molti comandanti temono che possa accadere qualcosa al loro mezzo – magari un attracco difficile con danni al naviglio – e così rimangono in porto. Ed il comandante è alla fine quello che decide. Non lo può obbligare né la compagnia né tantomeno la Capitaneria. Il suo giudizio è praticamente insindacabile ed è difficile metterlo in discussione. Così i viaggiatori sono costretti a subirlo, volenti o nolenti, assumendosi i costi di una nottata a Milazzo ed il disaggio di dovere attendere ore ed ore sulla banchina rifugiati in un bar perché mancano le sale d’aspetto.
Ecco allora che quando c’è qualche privato che si avventura la gente si fa i conti. Quanto costa una notte a Milazzo fra albergo e ristorante? Anche cento euro a persona. E così pagarne 40 è un risparmio che si tollera ma non si accetta; e qualcuno che può è disposto anche a pagarne di più com’è per i 120 euro dell’elicottero che sempre il 24 ha fatto diversi viaggi fra Milazzo e Lipari.. Ma pagarne 40 quando improvvisamente apprendi che un mezzo di linea parte e che ti costa solo 6 euro è un delitto contro la tua famiglia e quindi preferisci rimangiarti la prenotazione e prendere il catamarano.
A questi problemi di tasca e di coscienza che gli eoliani vivono tutte le volte che c’è il mare forte si aggiungono poi i problemi che denuncia la signora Lucia Favaloro in una lettera ai blog di Lipari. La signora è a Milazzo e viene a sapere che c’è una barca che va a Lipari(ndr. la tratta interessata è la Lipari-Milazzo) e si informa quanto costa. ”Alcuni giovani marinai del mezzo della ditta Merenda Navigazione a terra – scrive la signora - mi comunicavano che il costo del biglietto sarebbe stato 20 /25 euro. Ma a bordo di questo mezzo che si autoincaricava delle mansioni di pubblico servizio,la bigliettazione avveniva in modo alquanto strano. Nulla da dire – continua la Favaloro - che presumibilmente il comandante ospitasse gratuitamente alcuni viaggiatori. Si tocca il fondo con le tre o quattro categorie di biglietto che essendo la tipologia del servizio unica e gli ambienti talmente ristretti rispondevano ad una classificazione soggettiva del comandante.Infatti avevamo:TURISTI 50 euro; RESIDENTI SIMPATICI 20 o 25 EURO; RESIDENTI COSI' COSI' 30 EURO; RESIDENTI ANTIPATICI 40 EURO. E ancora di piu' si perfora il fondo raggiunto con la gabbia di bigliettazione, quando, come da comunicazione ricevuta prima di imbarcarmi, ho consegnato 20 euro. Il comandante,invece, inveisce ed urla contro di me che se non avessi pagato 40 euro mi avrebbe sbarcato a Vulcano svergognandosi o, secondo lui, svergognandomi di fronte a tutti i malcapitati che condividevano questa triste esperienza.”.
Naturalmente la signora Favaloro si definisce “eoliana antipatica da 40 euro” e conclude dicendo:” il biglietto consegnatomi recava una vistosa correzione da 20 a 40 euro,non capisco come la societa' può giustificare fiscalmente parlando biglietti diversi a fronte di un unico servizio reso” ..
Così ai due problemi da cui eravamo partiti –la discrezionalità delle compagnie di linea e la congruità del costo richiesto dalla compagnia privata – se ne aggiunge un terzo: è giusto applicare tariffe diverse stabilite con discrezionalità dal proprietario del mezzo.
Si può dire : ognuno a casa sua si comporta come crede e il Lipari Island è un mezzo privato. Ma è un mezzo privato che accetta di svolgere un servizio pubblico e quindi dovrebbe sottostare a regole pubbliche e ufficializzate.
Già a questo livello di informazione il fatto ci poneva due interrogativi:
1. Come le compagnie di linea Siremar ed Ustica Lines decidono o non decidono di fare un viaggio in caso di condizioni meteomarine avverse visto poi che questi viaggi i privati li fanno senza problemi?
2. Il chiedere il pagamento di una tariffa di 50 euro per l’andata Lipari-Milazzo e 40 per il ritorno Milazzo Lipari è congruo o eccessivo?
Naturalmente il punto più significativo è il primo. Spesso Siremar ed Ustica Lines rifiutano di viaggiare quando il mare è agitato ma non impossibile. Molti comandanti temono che possa accadere qualcosa al loro mezzo – magari un attracco difficile con danni al naviglio – e così rimangono in porto. Ed il comandante è alla fine quello che decide. Non lo può obbligare né la compagnia né tantomeno la Capitaneria. Il suo giudizio è praticamente insindacabile ed è difficile metterlo in discussione. Così i viaggiatori sono costretti a subirlo, volenti o nolenti, assumendosi i costi di una nottata a Milazzo ed il disaggio di dovere attendere ore ed ore sulla banchina rifugiati in un bar perché mancano le sale d’aspetto.
Ecco allora che quando c’è qualche privato che si avventura la gente si fa i conti. Quanto costa una notte a Milazzo fra albergo e ristorante? Anche cento euro a persona. E così pagarne 40 è un risparmio che si tollera ma non si accetta; e qualcuno che può è disposto anche a pagarne di più com’è per i 120 euro dell’elicottero che sempre il 24 ha fatto diversi viaggi fra Milazzo e Lipari.. Ma pagarne 40 quando improvvisamente apprendi che un mezzo di linea parte e che ti costa solo 6 euro è un delitto contro la tua famiglia e quindi preferisci rimangiarti la prenotazione e prendere il catamarano.
A questi problemi di tasca e di coscienza che gli eoliani vivono tutte le volte che c’è il mare forte si aggiungono poi i problemi che denuncia la signora Lucia Favaloro in una lettera ai blog di Lipari. La signora è a Milazzo e viene a sapere che c’è una barca che va a Lipari(ndr. la tratta interessata è la Lipari-Milazzo) e si informa quanto costa. ”Alcuni giovani marinai del mezzo della ditta Merenda Navigazione a terra – scrive la signora - mi comunicavano che il costo del biglietto sarebbe stato 20 /25 euro. Ma a bordo di questo mezzo che si autoincaricava delle mansioni di pubblico servizio,la bigliettazione avveniva in modo alquanto strano. Nulla da dire – continua la Favaloro - che presumibilmente il comandante ospitasse gratuitamente alcuni viaggiatori. Si tocca il fondo con le tre o quattro categorie di biglietto che essendo la tipologia del servizio unica e gli ambienti talmente ristretti rispondevano ad una classificazione soggettiva del comandante.Infatti avevamo:TURISTI 50 euro; RESIDENTI SIMPATICI 20 o 25 EURO; RESIDENTI COSI' COSI' 30 EURO; RESIDENTI ANTIPATICI 40 EURO. E ancora di piu' si perfora il fondo raggiunto con la gabbia di bigliettazione, quando, come da comunicazione ricevuta prima di imbarcarmi, ho consegnato 20 euro. Il comandante,invece, inveisce ed urla contro di me che se non avessi pagato 40 euro mi avrebbe sbarcato a Vulcano svergognandosi o, secondo lui, svergognandomi di fronte a tutti i malcapitati che condividevano questa triste esperienza.”.
Naturalmente la signora Favaloro si definisce “eoliana antipatica da 40 euro” e conclude dicendo:” il biglietto consegnatomi recava una vistosa correzione da 20 a 40 euro,non capisco come la societa' può giustificare fiscalmente parlando biglietti diversi a fronte di un unico servizio reso” ..
Così ai due problemi da cui eravamo partiti –la discrezionalità delle compagnie di linea e la congruità del costo richiesto dalla compagnia privata – se ne aggiunge un terzo: è giusto applicare tariffe diverse stabilite con discrezionalità dal proprietario del mezzo.
Si può dire : ognuno a casa sua si comporta come crede e il Lipari Island è un mezzo privato. Ma è un mezzo privato che accetta di svolgere un servizio pubblico e quindi dovrebbe sottostare a regole pubbliche e ufficializzate.
Salina: L'attività del Centro sociale
COMUNICATO STAMPA
Nell’ambito del Piano di Zona della prima triennalità, il Distretto socio-sanitario 25 – formato dai quattro comuni eoliani, ha programmato una serie di iniziative finalizzate all’integrazione dei servizi sociali e socio-sanitari per la realizzazione di un sistema di welfare finalizzato a migliorare la qualità di vita della comunità.
Tra queste si colloca la realizzazione di un centro sociale nell’isola di Salina, che ha preso avvio nel mese di maggio 2009.
Il Centro , che utilizza i locali della scuola materna ed elementare di Lingua – frazione del Comune di Santa Marina – si avvale della collaborazione di operatori qualificati, tra cui uno psicologo, un assistente sociale, un educatore ed un animatore.
Le iniziative prevedono, tra l’altro, attività di sostegno scolastico, laboratori di creatività, attività sportive e socio-ricreative.
Gli incontri e le attività realizzate e programmate si propongono la costruzione di nuovi modelli di relazione e partecipazione : a tale scopo sono state privilegiate le attività manuali, i giochi di squadra ed i lavori di gruppo, che hanno dato la possibilità ai ragazzi di esprimersi e di imparare divertendosi.
Con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività didattiche, il Centro continuerà ad operare in diretto contatto con le istituzioni scolastiche e le famiglie , avvalendosi della partecipazione di tutta la comunità, e degli anziani in particolare, per la trasmissione di esperienze e competenze tese ad arricchire la conoscenza del territorio, della sua storia e delle sue tradizioni.
Il Coordinatore del Gruppo Piano
Distretto socio-sanitario 25 isole Eolie
Dott.ssa Matilde Pajno
Nell’ambito del Piano di Zona della prima triennalità, il Distretto socio-sanitario 25 – formato dai quattro comuni eoliani, ha programmato una serie di iniziative finalizzate all’integrazione dei servizi sociali e socio-sanitari per la realizzazione di un sistema di welfare finalizzato a migliorare la qualità di vita della comunità.
Tra queste si colloca la realizzazione di un centro sociale nell’isola di Salina, che ha preso avvio nel mese di maggio 2009.
Il Centro , che utilizza i locali della scuola materna ed elementare di Lingua – frazione del Comune di Santa Marina – si avvale della collaborazione di operatori qualificati, tra cui uno psicologo, un assistente sociale, un educatore ed un animatore.
Le iniziative prevedono, tra l’altro, attività di sostegno scolastico, laboratori di creatività, attività sportive e socio-ricreative.
Gli incontri e le attività realizzate e programmate si propongono la costruzione di nuovi modelli di relazione e partecipazione : a tale scopo sono state privilegiate le attività manuali, i giochi di squadra ed i lavori di gruppo, che hanno dato la possibilità ai ragazzi di esprimersi e di imparare divertendosi.
Con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività didattiche, il Centro continuerà ad operare in diretto contatto con le istituzioni scolastiche e le famiglie , avvalendosi della partecipazione di tutta la comunità, e degli anziani in particolare, per la trasmissione di esperienze e competenze tese ad arricchire la conoscenza del territorio, della sua storia e delle sue tradizioni.
Il Coordinatore del Gruppo Piano
Distretto socio-sanitario 25 isole Eolie
Dott.ssa Matilde Pajno
Intitolare una strada di Lipari a Hunziker
Riceviamo dal geometra Aldo Natoli e pubblichiamo:
Apprendo con grande piacere dell’iniziativa del Consigliere comunale Adolfo Sabatini, che sollecita l’intestazione di una strada al compianto cittadino Leonida Bongiorno, uomo di grande prestigio. Colgo l’occasione per formulare anch’io una richiesta all’Amministrazione Comunale, e cioè quella di intitolare una strada al maestro-pittore Edwin Hunziker , che con le sue opere ha raccontato in tutto il mondo gli angoli più suggestivi e reconditi delle nostre isole e spaccati di vita quotidiana.
Aldo Natoli
Apprendo con grande piacere dell’iniziativa del Consigliere comunale Adolfo Sabatini, che sollecita l’intestazione di una strada al compianto cittadino Leonida Bongiorno, uomo di grande prestigio. Colgo l’occasione per formulare anch’io una richiesta all’Amministrazione Comunale, e cioè quella di intitolare una strada al maestro-pittore Edwin Hunziker , che con le sue opere ha raccontato in tutto il mondo gli angoli più suggestivi e reconditi delle nostre isole e spaccati di vita quotidiana.
Aldo Natoli
Presenti!....sempre!
Viaggio del 24 settembre sul "Lipari Island". "Tariffe varianti da soggetto a soggetto". Ci scrive Lucia Favaloro
Riceviamo da Lucia Favaloro e pubblichiamo:
Il 24 settembre dovendo andare a Messina per motivi di salute ho avuto la disavventura di assistere a fatti veramente incresciosi.
E' gia' increscioso che mezzi che stipulano una convenzione con la regione diano forfait per avverse condizioni meteomarine(?!).
Ancora piu' deleterio ,che un mezzo destinato al turismo ,non so sino a che punto legittimamente,decida di viaggiare sulla tratta Lipari,Vulcano,Milazzo.
Alcuni giovani marinai del mezzo della ditta Merenda Navigazione a terra mi comunicavano che il costo del biglietto sarebbe stato 20 /25 euro. Ma a bordo di questo mezzo che si autoincaricava delle mansioni di pubblico servizio,la bigliettazione avveniva in modo alquanto strano. Nulla da dire che presumibilmente il comandante ospitasse gratuitamente alcuni viaggiatori. Si tocca il fondo con le tre o quattro categorie di biglietto che essendo la tipologia del servizio unica e gli ambienti talmente ristretti rispondevano ad una classificazione soggettiva del comandante.Infatti avevamo:
TURISTI 50 euro;
RESIDENTI SIMPATICI 20 o 25 EURO
RESIDENTI COSI' COSI' 30 EURO
RESIDENTI ANTIPATICI 40 EURO.
E ancora di piu' si perfora il fondo raggiunto con la gabbia di bigliettazione, quando, come da comunicazione ricevuta prima di imbarcarmi, ho consegnato 20 euro. Il comandante,invece, inveisce ed urla contro di me che se non avessi pagato 40 euro mi avrebbe sbarcato a Vulcano svergognandosi o, secondo lui, svergognandomi di fronte a tutti i malcapitati che condividevano questa triste esperienza.
Ma la solidarieta' eoliana dovè?
Rimane solo la ricerca del facile,piratesco arricchimento e della cafonaggine gratuita che impera come principio primario e viene ostentato anche di fronte ai turisti che sicuramente non vorrano ripetere l'esperienza.
L'eoliana antipatica da 40 euro Lucia Favaloro.
P.S. il biglietto consegnatomi recava una vistosa correzione da 20 a 40 euro ,non capisco come la societa' puo giustificare fiscalmente parlando biglietti diversi a fronte di un unico servizio reso
Il 24 settembre dovendo andare a Messina per motivi di salute ho avuto la disavventura di assistere a fatti veramente incresciosi.
E' gia' increscioso che mezzi che stipulano una convenzione con la regione diano forfait per avverse condizioni meteomarine(?!).
Ancora piu' deleterio ,che un mezzo destinato al turismo ,non so sino a che punto legittimamente,decida di viaggiare sulla tratta Lipari,Vulcano,Milazzo.
Alcuni giovani marinai del mezzo della ditta Merenda Navigazione a terra mi comunicavano che il costo del biglietto sarebbe stato 20 /25 euro. Ma a bordo di questo mezzo che si autoincaricava delle mansioni di pubblico servizio,la bigliettazione avveniva in modo alquanto strano. Nulla da dire che presumibilmente il comandante ospitasse gratuitamente alcuni viaggiatori. Si tocca il fondo con le tre o quattro categorie di biglietto che essendo la tipologia del servizio unica e gli ambienti talmente ristretti rispondevano ad una classificazione soggettiva del comandante.Infatti avevamo:
TURISTI 50 euro;
RESIDENTI SIMPATICI 20 o 25 EURO
RESIDENTI COSI' COSI' 30 EURO
RESIDENTI ANTIPATICI 40 EURO.
E ancora di piu' si perfora il fondo raggiunto con la gabbia di bigliettazione, quando, come da comunicazione ricevuta prima di imbarcarmi, ho consegnato 20 euro. Il comandante,invece, inveisce ed urla contro di me che se non avessi pagato 40 euro mi avrebbe sbarcato a Vulcano svergognandosi o, secondo lui, svergognandomi di fronte a tutti i malcapitati che condividevano questa triste esperienza.
Ma la solidarieta' eoliana dovè?
Rimane solo la ricerca del facile,piratesco arricchimento e della cafonaggine gratuita che impera come principio primario e viene ostentato anche di fronte ai turisti che sicuramente non vorrano ripetere l'esperienza.
L'eoliana antipatica da 40 euro Lucia Favaloro.
P.S. il biglietto consegnatomi recava una vistosa correzione da 20 a 40 euro ,non capisco come la societa' puo giustificare fiscalmente parlando biglietti diversi a fronte di un unico servizio reso
Lipari: Slittano a domani i lavori del consiglio comunale. Sabatini stila la graduatoria delle presenze
Come da noi anticipato è stato rinviato a domani il consiglio comunale di Lipari, previsto per stamani, che aveva all'ordine del giorno: "Salvaguardia degli equilibri di bilancio".
Alla prima chiamata erano presenti il vice-presidente Francesco Megna e i consiglieri Nunziatina D'Alia, Mario Paino e Adolfo Sabatini.
Proprio quest'ultimo, in una nota inviata alla redazione, ha stilato un elenco delle presenze in consiglio dei vari consiglieri comunali* dall'inizio del mandato.
Numeri, a nostro avviso, abbastanza eloquenti e che dimostrano una certa "allergia" di una parte dei consiglieri ad una presenza costante. Il più presente risulta essere il consigliere Sarino Centorrino(Eolie nel cuore). Il meno presente Mario Cincotta(PDL).
IL DETTAGLIO DELLE PRESENZE:
Centorrino 78
Biviano 74
Fonti 72
Sabatini 70
Longo 70 (Presidente del Consiglio Comunale)
Megna 67
Gugliotta 63
Casilli 61
Mirabito 59
Lauria 56
D’alia 56
Corda 56
Guarino 56
Lo Cascio 52
Paino 49
Finocchiaro 46
Famularo 39
Rifici 35
Giuffrè 35
Cincotta 20
*salvo errori
Alla prima chiamata erano presenti il vice-presidente Francesco Megna e i consiglieri Nunziatina D'Alia, Mario Paino e Adolfo Sabatini.
Proprio quest'ultimo, in una nota inviata alla redazione, ha stilato un elenco delle presenze in consiglio dei vari consiglieri comunali* dall'inizio del mandato.
Numeri, a nostro avviso, abbastanza eloquenti e che dimostrano una certa "allergia" di una parte dei consiglieri ad una presenza costante. Il più presente risulta essere il consigliere Sarino Centorrino(Eolie nel cuore). Il meno presente Mario Cincotta(PDL).
IL DETTAGLIO DELLE PRESENZE:
Centorrino 78
Biviano 74
Fonti 72
Sabatini 70
Longo 70 (Presidente del Consiglio Comunale)
Megna 67
Gugliotta 63
Casilli 61
Mirabito 59
Lauria 56
D’alia 56
Corda 56
Guarino 56
Lo Cascio 52
Paino 49
Finocchiaro 46
Famularo 39
Rifici 35
Giuffrè 35
Cincotta 20
*salvo errori
Lipari: Furto con scasso al "Conti". Asportati tre computer
Furto con scasso nella notte ai danni dell'Istituto d'istruzione superiore "Isa Conti" di Lipari.
Ignoti hanno asportato dalla segreteria della sede centrale tre computer completi di tastiera e blocco. I ladruncoli per penetrare all'interno hanno forzato una finestra che immette all'interno dell'ufficio alunni. Presumibilmente, prima, per introdursi nel cortile interno, hanno scavalcato la recinzione dell'edificio scolastico.
Ad accorgersi del furto stamani, all'apertura della scuola, sono stati gli impiegati. Il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile ha immediatamente informato dell'accaduto i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo ed avviato le indagini. Nessun danno per l'archivio scolastico poichè tutto il materiale che passava attraverso i computer asportati era stato memorizzato nel server centrale
Ignoti hanno asportato dalla segreteria della sede centrale tre computer completi di tastiera e blocco. I ladruncoli per penetrare all'interno hanno forzato una finestra che immette all'interno dell'ufficio alunni. Presumibilmente, prima, per introdursi nel cortile interno, hanno scavalcato la recinzione dell'edificio scolastico.
Ad accorgersi del furto stamani, all'apertura della scuola, sono stati gli impiegati. Il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile ha immediatamente informato dell'accaduto i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo ed avviato le indagini. Nessun danno per l'archivio scolastico poichè tutto il materiale che passava attraverso i computer asportati era stato memorizzato nel server centrale
Ex Pumex. Lettera al direttore di Tirreno-sat. "Parli della nostra dignità lavorativa"
Una lettera è stata inviata dagli ex Pumex al direttore di Tirreno-sat. Per conoscenza è stata inviata anche alla nostra redazione. La pubblichiamo:
Gentile Direttore di Tirreno-sat,
mi chiamo Pietro Sturniolo e sono uno degli ex lavoratori della pomice di Lipari che, come Lei ben sa, hanno perso il lavoro per permettere a Lipari ed alle Eolie di diventare sito Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Ricordo benissimo gli innumerevoli, quasi quotidiani, servizi della televisione da Lei diretta, riguardanti la nostra sicura successiva sistemazione lavorativa che l'On Santi Formica, allora assessore regionale al lavoro, da Lei più volte intervistato, assicurava ci sarebbe stata per i lavoratori delle cave una volta che fossero stati licenziati dall'azienda nella quale lavoravano.
Puntualmente, il 30 novembre 2007, i lavoratori sono stati licenziati, ma altrettanto puntualmente niente é successo per ridare loro una nuova dignitosa e duratura sistemazione lavorativa, pari a quella che loro possedevano, per permettere, come dicevo prima, a Lipari ed alle isole Eolie di diventare sito Unesco.
Ricordo come Lei innumerevoli volte dichiarò che avrebbe seguito fino in fondo il processo di ricollocazione e stabilizzazione dei lavoratori licenziati e che la sua televisione avrebbe taciuto soltanto quando ciò fosse stato realizzato.
Mi scusi Direttore, ma debbo dirle che noi ex lavoratori, oltre che dalla Regione Sicilia e dal Comune di Lipari ci sentiamo traditi anche da Lei e da Tirreno-sat dato che praticamente quasi più nulla avete fatto per perorare la causa degli ex lavoratori della pomice di Lipari, contribuendo a fare calare sulla nostra probematica un silenzio molto dannoso e pericoloso.
Gradiremmo io ed i miei colleghi, che siamo stati defraudati del principale diritto sancito dalla Costituzione Italiana, e che é il diritto al lavoro, che Lei riprendesse, con la stessa intensità tenuta per gridare che per il bene di Lipari si dovevano chiudere le cave di pomice, a gridare che c'é ancora da ridare una dignità lavorativa a quei tanti lavoratori che dal lavoro nelle cave traevano il sostentamento per loro e per le loro famiglie e che gli Enti interessati, Comune di Lipari e Regione Sicilia, mantengano quindi gli impegni a suo tempo presi per evitare che a pagare debbano essere solamente gli ex lavoratori della pomice, smettendo di gridare solamente quando ciò si sia verificato.
Allego alla presente un promemoria che riepiloga l'evolversi della nostra problematica.
Certo di un Suo pronto riscontro, speranzoso, ringraziando La saluto.
Pietro Sturniolo
Gentile Direttore di Tirreno-sat,
mi chiamo Pietro Sturniolo e sono uno degli ex lavoratori della pomice di Lipari che, come Lei ben sa, hanno perso il lavoro per permettere a Lipari ed alle Eolie di diventare sito Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Ricordo benissimo gli innumerevoli, quasi quotidiani, servizi della televisione da Lei diretta, riguardanti la nostra sicura successiva sistemazione lavorativa che l'On Santi Formica, allora assessore regionale al lavoro, da Lei più volte intervistato, assicurava ci sarebbe stata per i lavoratori delle cave una volta che fossero stati licenziati dall'azienda nella quale lavoravano.
Puntualmente, il 30 novembre 2007, i lavoratori sono stati licenziati, ma altrettanto puntualmente niente é successo per ridare loro una nuova dignitosa e duratura sistemazione lavorativa, pari a quella che loro possedevano, per permettere, come dicevo prima, a Lipari ed alle isole Eolie di diventare sito Unesco.
Ricordo come Lei innumerevoli volte dichiarò che avrebbe seguito fino in fondo il processo di ricollocazione e stabilizzazione dei lavoratori licenziati e che la sua televisione avrebbe taciuto soltanto quando ciò fosse stato realizzato.
Mi scusi Direttore, ma debbo dirle che noi ex lavoratori, oltre che dalla Regione Sicilia e dal Comune di Lipari ci sentiamo traditi anche da Lei e da Tirreno-sat dato che praticamente quasi più nulla avete fatto per perorare la causa degli ex lavoratori della pomice di Lipari, contribuendo a fare calare sulla nostra probematica un silenzio molto dannoso e pericoloso.
Gradiremmo io ed i miei colleghi, che siamo stati defraudati del principale diritto sancito dalla Costituzione Italiana, e che é il diritto al lavoro, che Lei riprendesse, con la stessa intensità tenuta per gridare che per il bene di Lipari si dovevano chiudere le cave di pomice, a gridare che c'é ancora da ridare una dignità lavorativa a quei tanti lavoratori che dal lavoro nelle cave traevano il sostentamento per loro e per le loro famiglie e che gli Enti interessati, Comune di Lipari e Regione Sicilia, mantengano quindi gli impegni a suo tempo presi per evitare che a pagare debbano essere solamente gli ex lavoratori della pomice, smettendo di gridare solamente quando ciò si sia verificato.
Allego alla presente un promemoria che riepiloga l'evolversi della nostra problematica.
Certo di un Suo pronto riscontro, speranzoso, ringraziando La saluto.
Pietro Sturniolo
Rutelli: «Eolie a rischio Unesco» (Dalla gazzetta del sud di oggi)
(Lipari- Salvatore Sarpi) Eolie fuori dall'Unesco in caso di prolungata inottemperanza alla piena reintegrazione lavorativa degli ex lavoratori della Pumex. Che l'arcipelago corra questo rischio lo ha evidenziato il senatore Francesco Rutelli in una interrogazione indirizzata ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i rapporti con le Regioni e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Nella parte finale dell'interrogazione l'esponente del PD, che ha ripercorso tutto il calvario degli ex lavoratori della pomice che va dalla dismissione delle cave all'impiego in lavori socialmente utili per conto del comune di Lipari, ha sottolineato come «la piena reintegrazione dei lavoratori ex pomice in attività professionalmente qualificanti rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie. una prolungata non ottemperanza rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List». Rutelli, al quale si era rivolto con un'accorata e dettagliata mail l'ex lavoratore Pumex Pietro Sturniolo, ha anche evidenziato che «la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita».
Brevi da Lipari
Consiglio comunale a Lipari- E' convocato per stamani il consiglio comunale di Lipari con all'ordine del giorno: "Salvaguardia degli equilibri di bilancio". Il civico consesso dovrebbe, quasi certamente, slittare a domani
Una strada da intitolare a Leonida Bongiorno. L'interrogazione di Sabatini- "Durante la presentazione del libro di Marcello Sorgi intitolato Edda Ciano e il Comunista, Lei si è pubblicamente impegnato ad individuare una strada da intitolare al nostro concittadino Leonida Bongiorno.
Nel confermarle che condivido l'iniziativa, con la presente la INTERROGO per sapere se è già stata individuata la strada ed in che tempi ritiene questo possa avvenire.-
Con l'auspicio che quanto da lei dichiarato possa avere al più presto definizione, le porgo cordiali saluti.-"
Adolfo Sabatini (consigliere comunale di Nuovo Giorno)
Una strada da intitolare a Leonida Bongiorno. L'interrogazione di Sabatini- "Durante la presentazione del libro di Marcello Sorgi intitolato Edda Ciano e il Comunista, Lei si è pubblicamente impegnato ad individuare una strada da intitolare al nostro concittadino Leonida Bongiorno.
Nel confermarle che condivido l'iniziativa, con la presente la INTERROGO per sapere se è già stata individuata la strada ed in che tempi ritiene questo possa avvenire.-
Con l'auspicio che quanto da lei dichiarato possa avere al più presto definizione, le porgo cordiali saluti.-"
Adolfo Sabatini (consigliere comunale di Nuovo Giorno)
Portualità: Gli interventi urgenti da approntare. La nota del presidente della Federalberghi Eolie a sindaco e Circomare
(Christian Del Bono) Non volendo, in questa occasione, entrare nel merito delle operazioni di messa in sicurezza necessarie a rendere più efficiente il sistema portuale delle Isole Eolie, desideriamo richiamare la Vostra attenzione su alcuni interventi urgenti e di modesto impegno finanziario che consentirebbero ad aliscafi e catamarani di non dover cancellare dai propri itinerari alcuni dei servizi programmati, in presenza di mare apparentemente poco mosso. È il caso dei collegamenti ad alcuni scali delle Eolie, dove per mancanza di una regolare manutenzione, in presenza di risacca, l’attracco diventa pressoché impossibile se non a rischio di compromettere la sicurezza dei passeggeri e dei mezzi stessi. In particolare, all’attracco dell’isola di Vulcano, da 15 giorni, occorre ripristinare un respingente in quanto ne è saltata una saldatura. Da due anni è necessario dragare il lato nord dell’attracco di Stromboli. Nelle stesse condizioni versano il versante sud di quello di Panarea e quelli di Alicudi e Filicudi. A completamento di questi interventi basilari basterebbe, infine, sostituire alcuni respingenti ormai maciullati. Considerato l’enorme disagio che tali mancanze stanno causando a visitatori e residenti e visto che tali segnalazioni sembra siano già state regolarmente effettuate dalle compagnie di navigazione, si richiede ai destinatari della presente di voler intervenire con sollecitudine per porre in essere gli interventi che riterranno più opportuni.
lunedì 28 settembre 2009
Un pò di umiltà nell'amministrare non farebbe male (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) “Ho già precisato e l’ho fatto durante la riunione del 18, con ciò non ho difficoltà alcuna a portarlo a conoscenza di tutti, che l’intento meramente populista della Casta era miseramente fallito, in quanto io stessa in poco meno di un mese ero riuscita ad ottenere molto più di quanto essi stessi immaginavano, ma questo naturalmente si omette come si omette di citare la prima, la seconda e la terza e forse la quarta riunione che seguono quella del 16/6 e tutto ciò che da quelle riunioni e dal mio lavoro ne è derivato!”.
E’ un passaggio della nota on line con cui l’Assessore Sparacino ha creduto di rispondere al Presidente dell’Associazione Casta di Acquacalda. E’ da un po’ di tempo che esponenti e dirigenti di questa Amministrazione comunale pensano di reagire alle segnalazioni ed alle proteste dei cittadini, aggredendo. Aggredendo si intende verbalmente, ma comunque sempre di aggressione si tratta se è vero, come è stato detto, che spesso le parole sono pietre.
Non ci eravamo ancora ripresi dalla nota “riluttante” del Comandante dei vigili ai cittadini dall’”esasperato senso civico” che ora arriva questa comunicazione. Questa oltre a essere un altro momento della battaglia –come è stato giustamente detto–“per far tacere il cittadino”, ha qualcosa di più. In tanti anni di vita pubblica non avevo mai visto in poche righe una autoesaltazione così convinta e perentoria. Nessun pudore, nessun dubbio: Casta non ha riconosciuto il grande operato dell’assessore che in poco meno di un mese è riuscita ad ottenere quello che loro nemmeno immaginavano. Io, io, io ripetuto almeno dieci volte in sole quattro righe. Ma quali sono queste cose portentose ottenute? Quali, di grazia, se la falesia pericolante è ancora lì ed il progetto fatto sulla disponibilità di pochi spiccioli non è stato ancora varato? Quali, di grazia, se i lavori della protezione a mare di San Gaetano sono ancora fermi e l’inverno avanza a grandi passi? Quali, di grazia, se il pontile è sempre lì rotto e sul suo destino ci risulta che non sia mai stata interpellatà nemmeno la proprietà che dovrebbe essere ancora l’Italpomice?
Certo l’amministrazione ha bisogno di tempi lunghi perché dipende da tanti comportamenti e spesso i cittadini non comprendono e sembra loro che si perda tempo. Ma la forza(e il dovere) di un’amministrazione sta nel lavorare con i cittadini, nel rimanere in costante dialogo con loro, nel proporre e stare ad ascoltare non nel metterli in riga e bacchettarli come tanti scolaretti irrequieti. E poi oggi non si bacchettano più nemmeno gli scolaretti, figuriamoci i cittadini.
Un po’ di umiltà nell’amministrare non farebbe male.
E’ un passaggio della nota on line con cui l’Assessore Sparacino ha creduto di rispondere al Presidente dell’Associazione Casta di Acquacalda. E’ da un po’ di tempo che esponenti e dirigenti di questa Amministrazione comunale pensano di reagire alle segnalazioni ed alle proteste dei cittadini, aggredendo. Aggredendo si intende verbalmente, ma comunque sempre di aggressione si tratta se è vero, come è stato detto, che spesso le parole sono pietre.
Non ci eravamo ancora ripresi dalla nota “riluttante” del Comandante dei vigili ai cittadini dall’”esasperato senso civico” che ora arriva questa comunicazione. Questa oltre a essere un altro momento della battaglia –come è stato giustamente detto–“per far tacere il cittadino”, ha qualcosa di più. In tanti anni di vita pubblica non avevo mai visto in poche righe una autoesaltazione così convinta e perentoria. Nessun pudore, nessun dubbio: Casta non ha riconosciuto il grande operato dell’assessore che in poco meno di un mese è riuscita ad ottenere quello che loro nemmeno immaginavano. Io, io, io ripetuto almeno dieci volte in sole quattro righe. Ma quali sono queste cose portentose ottenute? Quali, di grazia, se la falesia pericolante è ancora lì ed il progetto fatto sulla disponibilità di pochi spiccioli non è stato ancora varato? Quali, di grazia, se i lavori della protezione a mare di San Gaetano sono ancora fermi e l’inverno avanza a grandi passi? Quali, di grazia, se il pontile è sempre lì rotto e sul suo destino ci risulta che non sia mai stata interpellatà nemmeno la proprietà che dovrebbe essere ancora l’Italpomice?
Certo l’amministrazione ha bisogno di tempi lunghi perché dipende da tanti comportamenti e spesso i cittadini non comprendono e sembra loro che si perda tempo. Ma la forza(e il dovere) di un’amministrazione sta nel lavorare con i cittadini, nel rimanere in costante dialogo con loro, nel proporre e stare ad ascoltare non nel metterli in riga e bacchettarli come tanti scolaretti irrequieti. E poi oggi non si bacchettano più nemmeno gli scolaretti, figuriamoci i cittadini.
Un po’ di umiltà nell’amministrare non farebbe male.
Auguri a.....
Preg.mo Direttore
mi permetto di inviare la presente per far porgere tramite il vs. sito auguri alla mia cara amica Veronica Costanzo al marito Sebastiano Puglisi ed al figliolo Giacomo per la nascita avvenuta oggi alle ore 10.00 presso l'ospedale di Lipari del figlioletto Giuseppe.
Loredana Saltalamacchia
mi permetto di inviare la presente per far porgere tramite il vs. sito auguri alla mia cara amica Veronica Costanzo al marito Sebastiano Puglisi ed al figliolo Giacomo per la nascita avvenuta oggi alle ore 10.00 presso l'ospedale di Lipari del figlioletto Giuseppe.
Loredana Saltalamacchia
Eolie fuori dall'Unesco se non saranno stabilizzati gli ex Pumex. Lo afferma Rutelli in Senato
Tutto prende il via con questa mail che Pietro Sturniolo, ex dipendente Pumex. ha inviato lunedì 21 settembre al senatore Francesco Rutelli.
"Gent.mo sen. Francesco Rutelli,
sono Pietro Sturniolo, ho 55 anni e sono un ex lavoratore delle cave di pomice di Lipari. Cave che come Lei sa benissimo sono state fatte chiudere per permettere a Lipari ed alle isole Eolie di entrare a far parte della lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
La stessa Unesco aveva raccomandato agli Enti interessati (Stato italiano, Regione Sicilia e comune di Lipari) di provvedere alla sistemazione dei lavoratori che, a causa della cessazione dell'attività di estrazione della pomice, avrebbero perso il lavoro.
Così però non è avvenuto, per cui le Eolie sono sì diventate Patrimonio dell'Umanità, ma decine di lavoratori sono stati abbandonati al loro destino di disoccupati, senza più avere la possibilità di poter contare su un reddito certo per loro e le loro famiglie.
Mi rivolgo quindi a Lei, gentile sen. Rutelli, che oltre ad essere assiduo e radicato frequentatore delle nostre isole, ha avuto una parte importantissima nell'appoggiare l'inserimento delle Eolie nella lista dei siti Unesco, per farle un accorato appello perchè faccia un intervento deciso presso le autorità competenti affinchè venga restituita a me ed agli altri lavoratori interessati quella dignità lavorativa che possedavamo e che ci è stata tolta in nome di un bene collettivo, assolutamente da raggiungere, quale è stato considerato l'inserimento dell'arcipelago eoliano nella lista Unesco.
Mi chiedo però se sia giusto che, per ottenere ciò, debbano pagare solo gli ex lavoratori della pomice e le loro famiglie.
Allego alla presente un promemoria abbastanza dettagliato, dell'evolversi della problematica che così drammaticamente ci sta interessando.
Speranzoso, cordialmente La saluto.
Pietro Sturniolo
A seguito di questa mail il senatore Rutelli nella seduta del Senato n. 256 del 23 settembre scorso ha presentato questa interrogazione, nella quale, proprio nella parte finale viene evidenziato il rischio per le Eolie di andare fuori dall'Unesco in caso di mancata reintegrazione dei lavoratori ex pomice in attività professionalmente qualificanti.
IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE DEL SEN. FRANCESCO RUTELLI
Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i rapporti con le Regioni e del lavoro, della salute e delle politiche sociali -
Premesso che:
l'Italia è oggi il Paese al mondo con il maggior numero di siti tutelati dall'Unesco. Con il recente inserimento nella World Heritage List della catena delle Dolomiti essi salgono a 44, contro i 40 della Spagna;
prima dell'iscrizione delle Dolomiti, le isole Eolie erano l'unico sito naturale tutelato dall'Unesco. Un riconoscimento che ha aperto la strada all'estensione anche alle bellezze naturali dello status di appartenenza all'umanità;
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie risale all'anno 2000. Sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della Regione Siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto. Le cave sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
ad oggi, i lavoratori delle ex cave di pomice vengono utilizzati come LSU presso il Comune di Lipari, percepiscono l'indennità di mobilità dell'INPS e non hanno alcuna certezza occupazionale; ciò, oltre a mortificare una tradizione di maestranza e di professionalità, mette seriamente a rischio la capacità di sussistenza di numerose famiglie;
la piena reintegrazione dei lavoratori in attività professionalmente qualificanti rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie; una prolungata non ottemperanza rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List,
si chiede di sapere:
con quali azioni di competenza i Ministri in indirizzo intendano sollecitare la Regione Siciliana e l'amministrazione comunale di Lipari affinché si possa giungere, con la massima urgenza, alla definizione di una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice;
se non si ritenga necessario, d'intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali ed il Ministro per il turismo, provvedere alla riqualificazione dei siti delle ex cave di pomice, anche nel quadro di iniziative di potenziamento dell'offerta turistica e di valorizzazione del patrimonio paesaggistico dell'isola e dell'arcipelago eoliano.
"Gent.mo sen. Francesco Rutelli,
sono Pietro Sturniolo, ho 55 anni e sono un ex lavoratore delle cave di pomice di Lipari. Cave che come Lei sa benissimo sono state fatte chiudere per permettere a Lipari ed alle isole Eolie di entrare a far parte della lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
La stessa Unesco aveva raccomandato agli Enti interessati (Stato italiano, Regione Sicilia e comune di Lipari) di provvedere alla sistemazione dei lavoratori che, a causa della cessazione dell'attività di estrazione della pomice, avrebbero perso il lavoro.
Così però non è avvenuto, per cui le Eolie sono sì diventate Patrimonio dell'Umanità, ma decine di lavoratori sono stati abbandonati al loro destino di disoccupati, senza più avere la possibilità di poter contare su un reddito certo per loro e le loro famiglie.
Mi rivolgo quindi a Lei, gentile sen. Rutelli, che oltre ad essere assiduo e radicato frequentatore delle nostre isole, ha avuto una parte importantissima nell'appoggiare l'inserimento delle Eolie nella lista dei siti Unesco, per farle un accorato appello perchè faccia un intervento deciso presso le autorità competenti affinchè venga restituita a me ed agli altri lavoratori interessati quella dignità lavorativa che possedavamo e che ci è stata tolta in nome di un bene collettivo, assolutamente da raggiungere, quale è stato considerato l'inserimento dell'arcipelago eoliano nella lista Unesco.
Mi chiedo però se sia giusto che, per ottenere ciò, debbano pagare solo gli ex lavoratori della pomice e le loro famiglie.
Allego alla presente un promemoria abbastanza dettagliato, dell'evolversi della problematica che così drammaticamente ci sta interessando.
Speranzoso, cordialmente La saluto.
Pietro Sturniolo
A seguito di questa mail il senatore Rutelli nella seduta del Senato n. 256 del 23 settembre scorso ha presentato questa interrogazione, nella quale, proprio nella parte finale viene evidenziato il rischio per le Eolie di andare fuori dall'Unesco in caso di mancata reintegrazione dei lavoratori ex pomice in attività professionalmente qualificanti.
IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE DEL SEN. FRANCESCO RUTELLI
Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i rapporti con le Regioni e del lavoro, della salute e delle politiche sociali -
Premesso che:
l'Italia è oggi il Paese al mondo con il maggior numero di siti tutelati dall'Unesco. Con il recente inserimento nella World Heritage List della catena delle Dolomiti essi salgono a 44, contro i 40 della Spagna;
prima dell'iscrizione delle Dolomiti, le isole Eolie erano l'unico sito naturale tutelato dall'Unesco. Un riconoscimento che ha aperto la strada all'estensione anche alle bellezze naturali dello status di appartenenza all'umanità;
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie risale all'anno 2000. Sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della Regione Siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto. Le cave sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
ad oggi, i lavoratori delle ex cave di pomice vengono utilizzati come LSU presso il Comune di Lipari, percepiscono l'indennità di mobilità dell'INPS e non hanno alcuna certezza occupazionale; ciò, oltre a mortificare una tradizione di maestranza e di professionalità, mette seriamente a rischio la capacità di sussistenza di numerose famiglie;
la piena reintegrazione dei lavoratori in attività professionalmente qualificanti rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie; una prolungata non ottemperanza rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List,
si chiede di sapere:
con quali azioni di competenza i Ministri in indirizzo intendano sollecitare la Regione Siciliana e l'amministrazione comunale di Lipari affinché si possa giungere, con la massima urgenza, alla definizione di una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice;
se non si ritenga necessario, d'intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali ed il Ministro per il turismo, provvedere alla riqualificazione dei siti delle ex cave di pomice, anche nel quadro di iniziative di potenziamento dell'offerta turistica e di valorizzazione del patrimonio paesaggistico dell'isola e dell'arcipelago eoliano.
Lipari: Assemblea ex Pumex, in discussione le novità dell'ultima ora
Assemblea stamattina degli ex dipendenti Pumex per discutere e decidere le iniziative da intraprendere alla luce delle novità emerse nelle ultime ore. Novità sulle quali vi ragguaglieremo a breve attraverso una ampia documentazione. All'assemblea, tenutasi nella sala convegni del Palacongressi, hanno partecipato una ventina di lavoratori. Vi proponiamo un breve video realizzato durante la riunione:
Francesco Ziino. Il sacrista di Lipari
(da idea radio portale news)(di Mariangela Pastore) E’ il più giovane sacrista della provincia di Messina,Francesco Ziino 26 anni, nell’era dell’eterogeneità dei lavori legati alla tecnologia, ha scelto uno dei mestieri più antichi. Ha iniziato la sua carriera a 7 anni come chierichetto ed una volta conseguito il diploma di ragioniere è stato assunto dalla Curia Messinese come Sacrista del culto della Cattedrale e di altre 8 chiese del centro storico di Lipari, succedendo dopo circa 70 anni alla famiglia Pastore. Donna Angelina è stata la sua maestra, grazie a lei ha imparato ad organizzare le grandi celebrazioni eucaristiche,a “vestire” S.Bartolo ed a preparare i sepolcri. Un mestiere antico quanto pesante e di grande responsabilità.
Non si tratta solo di aprire e chiudere i luoghi di culto ma anche organizzare la pulizia di grandi ambienti, e poi lucidare l’argento ,sistemare gli addobbi , lavare e stirare le tovaglie copri altare e i paramenti eucaristici ed inoltre vigilare su i tesori delle chiese e sull’immenso patrimonio che queste custodiscono.Ore ed ore di lavoro, alle volte prettamente femminile, che sono spesso rinuncia a divertimenti,io amo il mio lavoro -dice Francesco- ed ho accettato i sacrifici che ne comporta. Per don Gaetano Sardella la sua presenza è indispensabile, il suo impegno e la sua devozione sono insostituibili .Grazie a lui sono stati rispolverati vecchi paramenti e vecchie usanze come il camice rosso da cerimoniere che, viene indossato durante le processioni di S.Bartolo e poi i cuori votivi del Santo patrono che lucidati dono stati sistemati nei velieri diventando un importante arredo per la “varetta”. Nonostante la sua giovane età Francesco è un libro aperto non si può non interrogarlo e non sapere particolari notizie sulla storia delle chiese e sulla vita ecclesiale dell’isola e le tradizioni popolari nonché detti ed avvenimenti che fanno la storia dell’isola. Francesco è ormai diventato un personaggio, la sua simpatia poi attira i turisti che visitano i luoghi sacri ma chiunque si reca in chiesa per qualsiasi richiesta o informazione chiede di lui. Come mai hai scelto di fare questo lavoro?
Lipari non offre molto e poi io in chiesa ci sono cresciuto, non è un lavoro facile ma mi da soddisfazioni nonostante alcune volte è veramente pesante correre da un capo all’altro del paese .
Riesci a trovare tempo per te stesso?
Non sempre, qualche volta vado a cena fuori con gli amici ed in estate mi concedo una passeggiata ma non riesco ad andare a mare.
Non si tratta solo di aprire e chiudere i luoghi di culto ma anche organizzare la pulizia di grandi ambienti, e poi lucidare l’argento ,sistemare gli addobbi , lavare e stirare le tovaglie copri altare e i paramenti eucaristici ed inoltre vigilare su i tesori delle chiese e sull’immenso patrimonio che queste custodiscono.Ore ed ore di lavoro, alle volte prettamente femminile, che sono spesso rinuncia a divertimenti,io amo il mio lavoro -dice Francesco- ed ho accettato i sacrifici che ne comporta. Per don Gaetano Sardella la sua presenza è indispensabile, il suo impegno e la sua devozione sono insostituibili .Grazie a lui sono stati rispolverati vecchi paramenti e vecchie usanze come il camice rosso da cerimoniere che, viene indossato durante le processioni di S.Bartolo e poi i cuori votivi del Santo patrono che lucidati dono stati sistemati nei velieri diventando un importante arredo per la “varetta”. Nonostante la sua giovane età Francesco è un libro aperto non si può non interrogarlo e non sapere particolari notizie sulla storia delle chiese e sulla vita ecclesiale dell’isola e le tradizioni popolari nonché detti ed avvenimenti che fanno la storia dell’isola. Francesco è ormai diventato un personaggio, la sua simpatia poi attira i turisti che visitano i luoghi sacri ma chiunque si reca in chiesa per qualsiasi richiesta o informazione chiede di lui. Come mai hai scelto di fare questo lavoro?
Lipari non offre molto e poi io in chiesa ci sono cresciuto, non è un lavoro facile ma mi da soddisfazioni nonostante alcune volte è veramente pesante correre da un capo all’altro del paese .
Riesci a trovare tempo per te stesso?
Non sempre, qualche volta vado a cena fuori con gli amici ed in estate mi concedo una passeggiata ma non riesco ad andare a mare.
E' arrivata Sabrina ! Fiocco rosa in casa Currò
Merenda navigazione. Stop ai viaggi d'emergenza. Decisione maturata dopo la richiesta di "gratuità" nell'ultimo viaggio sulla Lipari- Milazzo
Riceviamo da Massimo Merenda, amministratore unico della "MERENDA NAVIGAZIONE" e pubblichiamo:
Egregio direttore,
desidero fare alcune puntualizzazioni circa il viaggio da Lipari per Milazzo e ritorno effettuato con la ns. imbarcazione Lipari Island in data 24 c.m..
Fin dalla sera precedente siamo stati tempestati da telefonate di albergatori e singoli eoliani che chiedevano la ns. disponibilità ad effettuare il giorno successivo un viaggio alla volta di Milazzo nell'eventualità che i mezzi di linea non effettuassero regolarmente i collegamenti.
Il giorno 24, come previsto, le società SIREMAR e USTICA LINES hanno sospeso i collegamenti da e per Milazzo a causa delle avverse condizioni meteo-marine; ciò ha fatto si che tutti coloro i quali avevano necessità di raggiungere la terraferma per impegni improrogabili continuassero incessantemente a telefonare per chiedere la ns. disponibilità ad effettuare il viaggio da Lipari a Milazzo.
Intorno alle ore 13.30, avendo verificato direttamente le condizioni del mare e ritenendo fattibile la traversata si è deciso di fissare la partenza alle ore 14.15 dal molo di Sottomonastero.
Nel frattempo anche da Vulcano sono giunte richieste da parte di cittadini che dovevano raggiungere Milazzo. Contemporaneamente, alcuni eoliani che si trovavano a Milazzo e altre persone che dovevano raggiungere Lipari per partecipare ad un matrimonio ci hanno contattato telefonicamente per chiedere conferma della ns. partenza e si sono "prenotati"per il viaggio di ritorno. Abbiamo informato i passeggeri che il costo del biglietto Lipari - Milazzo era di E. 50.00, quello Milazzo - Lipari di E. 40.00 (si consideri il costo del carburante e 4 persone di equipaggio). Siamo quindi partiti per Vulcano e Milazzo alle ore 14.15 effettuando una traversata regolare. Giunti a Milazzo accolti da applausi e ringraziamenti, abbiamo sbarcato i passeggeri e iniziato le operazioni di imbarco. Mentre i passeggeri salivano a bordo, il catamarano della società USTICA LINES, avendo deciso di effettuare la corsa per Lipari all'improvviso, si è diretto al pontile per l'imbarco. Improvvisamente molti di coloro, eoliani e non, che ci avevano tempestato di telefonate per chiederci di riportarli a casa, si sono avviati di corsa verso l'agenzia USTICA LINES. Finito l'imbarco dei pochi passeggeri rimasti, siamo partiti per Lipari seguiti a pochi minuti di distanza dal catamarano USTICA LINES. Giunti a Lipari abbiamo ricevuto ringraziamenti da parte di un gruppo di turisti formato da 34 ragazzi e 2 professori e lamentele da parte di alcuni isolani che hanno ritenuto esagerato il costo del biglietto. Per completezza di informazione è opportuno che si sappia che il sottoscritto e l'equipaggio hanno passato la notte a bordo della Motonave in Località "Valle Muria"insieme alle M/N: "Ariston", "Lipari M" e "Green Lipari" poichè non è stato possibile ormeggiare nel porto di Pignataro visto il gran numero di imbarcazioni che vi si erano rifugiati. L'amara conclusione della vicenda ci induce a prendere una drastica decisione: per il futuro non saremo più disponibili ad effettuare collegamenti verso Milazzo e/o la terraferma per colpa dei residenti "Liparoti"che per la seconda volta pretendevano di essere trasferiti a Lipari o a Milazzo "Gratis"o pagando soltanto € 6.00 , ad eccezione dei gruppi che usufruiscono dei ns. servizi.
Distinti saluti.
MERENDA NAVIGAZIONE
Amministratore Unico
Egregio direttore,
desidero fare alcune puntualizzazioni circa il viaggio da Lipari per Milazzo e ritorno effettuato con la ns. imbarcazione Lipari Island in data 24 c.m..
Fin dalla sera precedente siamo stati tempestati da telefonate di albergatori e singoli eoliani che chiedevano la ns. disponibilità ad effettuare il giorno successivo un viaggio alla volta di Milazzo nell'eventualità che i mezzi di linea non effettuassero regolarmente i collegamenti.
Il giorno 24, come previsto, le società SIREMAR e USTICA LINES hanno sospeso i collegamenti da e per Milazzo a causa delle avverse condizioni meteo-marine; ciò ha fatto si che tutti coloro i quali avevano necessità di raggiungere la terraferma per impegni improrogabili continuassero incessantemente a telefonare per chiedere la ns. disponibilità ad effettuare il viaggio da Lipari a Milazzo.
Intorno alle ore 13.30, avendo verificato direttamente le condizioni del mare e ritenendo fattibile la traversata si è deciso di fissare la partenza alle ore 14.15 dal molo di Sottomonastero.
Nel frattempo anche da Vulcano sono giunte richieste da parte di cittadini che dovevano raggiungere Milazzo. Contemporaneamente, alcuni eoliani che si trovavano a Milazzo e altre persone che dovevano raggiungere Lipari per partecipare ad un matrimonio ci hanno contattato telefonicamente per chiedere conferma della ns. partenza e si sono "prenotati"per il viaggio di ritorno. Abbiamo informato i passeggeri che il costo del biglietto Lipari - Milazzo era di E. 50.00, quello Milazzo - Lipari di E. 40.00 (si consideri il costo del carburante e 4 persone di equipaggio). Siamo quindi partiti per Vulcano e Milazzo alle ore 14.15 effettuando una traversata regolare. Giunti a Milazzo accolti da applausi e ringraziamenti, abbiamo sbarcato i passeggeri e iniziato le operazioni di imbarco. Mentre i passeggeri salivano a bordo, il catamarano della società USTICA LINES, avendo deciso di effettuare la corsa per Lipari all'improvviso, si è diretto al pontile per l'imbarco. Improvvisamente molti di coloro, eoliani e non, che ci avevano tempestato di telefonate per chiederci di riportarli a casa, si sono avviati di corsa verso l'agenzia USTICA LINES. Finito l'imbarco dei pochi passeggeri rimasti, siamo partiti per Lipari seguiti a pochi minuti di distanza dal catamarano USTICA LINES. Giunti a Lipari abbiamo ricevuto ringraziamenti da parte di un gruppo di turisti formato da 34 ragazzi e 2 professori e lamentele da parte di alcuni isolani che hanno ritenuto esagerato il costo del biglietto. Per completezza di informazione è opportuno che si sappia che il sottoscritto e l'equipaggio hanno passato la notte a bordo della Motonave in Località "Valle Muria"insieme alle M/N: "Ariston", "Lipari M" e "Green Lipari" poichè non è stato possibile ormeggiare nel porto di Pignataro visto il gran numero di imbarcazioni che vi si erano rifugiati. L'amara conclusione della vicenda ci induce a prendere una drastica decisione: per il futuro non saremo più disponibili ad effettuare collegamenti verso Milazzo e/o la terraferma per colpa dei residenti "Liparoti"che per la seconda volta pretendevano di essere trasferiti a Lipari o a Milazzo "Gratis"o pagando soltanto € 6.00 , ad eccezione dei gruppi che usufruiscono dei ns. servizi.
Distinti saluti.
MERENDA NAVIGAZIONE
Amministratore Unico
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