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venerdì 2 ottobre 2009
Nuovo piano di smaltimento rifiuti in Sicilia
Un nuovo piano di rifiuti in Sicilia. L’orientamento è emerso nel corso della riunione della giunta regionale che ha trattato il tema dello smaltimento sulla base di una relazione di Felice Crosta, presidente dell’Arra. Le conclusioni sono articolate in vari punti. Al primo posto lo sblocco, entro 15 giorni, dell’iter che dovrà consentire alle attuali discariche di accrescere la propria capacità in modo da consentire lo smaltimento per altri cinque anni, almeno fino all’agosto 2014. È stato poi deciso che gli advisor definiscano, entro il 15 ottobre, l’entità dei debiti degli Ato che si aggirano intorno a 700-800 milioni di euro. L’esatta conoscenza dell’esposizione finanziaria serve a dare corso al passaggio successivo: quello che vedrà il sistema bancario assumere il compito di prendere in carico i debiti e di procedere alla riscossione dei crediti. Sarà poi convocata una conferenza delle autonomie locali perché i sindaci, a cui è affidata la gestione dei nuovi Ato ridotti a nove, possano apprezzare il disegno di legge per la riforma del sistema. Ma la giunta ha anche stabilito di promuovere tutti gli accertamenti necessari perché si chiariscano le ragioni del fallimento del sistema attuale malgrado le ingenti risorse investite. L’obiettivo è quello di allineare l’efficienza del sistema agli standard europei. È stato poi deciso di rimuovere tutti i soggetti coinvolti nello smaltimento che risultino indagati o interessati a procedimenti giudiziari. E infine si formerà un pool di superesperti di fama almeno nazionale che metteranno mano al nuovo piano rifiuti.