Si è già concluso il consiglio comunale di Lipari. Dopo la salvaguardia degli equilibri di bilancio sono stati approvati,dai consiglieri di maggioranza, debiti fuori bilancio per circa 305 mila euro cosi' suddivisi: sentenze e atti esecutivi 117.921, rimborso spese processuali a dipendenti comunali 11.040,87 e pagamentio parcelle avvocati 174.903.11euro.
Subito dopo è caduto il numero legale e sono rimaste inesitate le mozioni di Centorrino che pure avevano trovato il via libera per essere inserite nell'ordine del giorno.
Non ci sono state in consiglio le dichiarazioni di fuoco preannunciate dal sindaco Mariano Bruno prima dell'inizio dei lavori.
In poche parole, per dare contezza d'informazione ai nostri lettori, il primo cittadino, reduce da una serie di riunioni a Palermo alle quali hanno preso parte, oltre agli assessori e agli organismi regionali competenti, sia l'Autorità marittima che l'imprenditore Enzo D'Ambra, è su tutte le furie in quanto in quella sede la proprietà dell'Italpomice avrebbe sostenuto che il pontile di Acquacalda è perfettamente agibile e quindi non vi è nessuna intenzione di rimuoverlo.
In conseguenza di ciò il primo cittadino- secondo quanto affermato, discutendo con alcuni consiglieri, prima che iniziasse il consiglio- declina ogni responsabilità per quanto dovesse accadere in quella zona.
Il principio, che avrebbe del "pilatesco", è: Chi ha affermato che la struttura è agibile si assuma eventuali responsabilità! Ma sarà sicuramente la rabbia e la delusione del momento!
A Palermo si è parlato anche degli ex Pumex. Anche questa volta, tante parole, pochi fatti. E potrebbe tornare in auge la "proposta Longo" cioè quella di inserire i lavoratori nell'ambito del settore dei beni culturali.
Una proposta che potrebbe essere valida. Peccato però che sono passati quasi due anni da quando venne partorita.