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mercoledì 30 settembre 2009

Disagio sociale causato dalla Siremar e ripristino "piano a 4". Lo Cascio scrive al sindaco

"Grave disagio sociale e attuale piano aliscafi della società Siremar" è l'oggetto della lettera inviata dal consigliere Pietro Lo Cascio al sindaco di Lipari. IL TESTO:
Gentile Signor Sindaco,
dal 14 settembre il quarto aliscafo della Siremar in servizio alle Eolie, il “Mantegna”, è stato “temporaneamente” dirottato a Trapani, con la conseguenza della riduzione del previsto “piano a 4” nell’attuale “piano a 3”. L’assenza di questo mezzo sta producendo gravi ripercussioni, che si riflettono principalmente – ma non esclusivamente – sulle tratte di maggiore valenza sociale, ossia sui collegamenti tra Lipari e le isole periferiche. Per gli studenti di Stromboli, Panarea, Salina, l’aliscafo distolto dal servizio nell’arcipelago avrebbe rappresentato infatti il mezzo più comodo per raggiungere le scuole secondarie, possibilmente in un orario compatibile con quello di inizio delle lezioni; ma, ironia della sorte, la società Siremar decide di destinarlo ad altra sede proprio il giorno di inizio dell’anno scolastico.
Il disagio sociale prodotto da questa decisione ha poi assunto livelli assolutamente intollerabili il 28 settembre, quando la concomitanza del “piano a 3” e dello sciopero dei marittimi ha determinato il completo isolamento di Alicudi e di Filicudi; nessun mezzo, a eccezione della m/n “Laurana” che ha toccato Filicudi per proseguire alla volta di Napoli, ha fatto scalo durante l’intera giornata nelle due isole. Questo è incivile, oltraggioso e lesivo della dignità di cittadini e di esseri umani dei componenti di queste comunità. Tale episodio, che con il permanere della attuale situazione e con le incertezze sul futuro dei marittimi della compagnia rischia certamente di ripetersi, costituisce la negazione del principio del servizio sociale minimo, elementare e di base che invece DEVE essere garantito, secondo le prospettive odierne, almeno fino al 31 dicembre di quest’anno.
Se la società Siremar non ha mezzi per garantire il “piano a 4” previsto promesso da autorevoli interventi governativi almeno fino a tale data, provveda a noleggiare mezzi supplementari, come abitualmente fanno le società nel momento in cui devono trarre profitto dai flussi turistici. È inammissibile che a pagare le spese di queste decisioni societarie assolutamente arbitrarie e in contrasto con gli accordi vigenti e conclamati, ma anche dell’indifferenza dei governi nazionale e regionale, debbano essere i cittadini che abitano Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea. Se esistono tratte sociali e se le linee di una società di navigazione sono finanziate per espletarle, queste devono essere rispettate e non boicottate in nome di emergenze che non hanno alcuna attinenza con la situazione dell’arcipelago. Le chiedo pertanto di intervenire in maniera chiara, immediata e decisa per pretendere l’immediato ripristino del “piano a 4”.
Distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà