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martedì 29 settembre 2009

Ex Pumex. Lettera al direttore di Tirreno-sat. "Parli della nostra dignità lavorativa"

Una lettera è stata inviata dagli ex Pumex al direttore di Tirreno-sat. Per conoscenza è stata inviata anche alla nostra redazione. La pubblichiamo:
Gentile Direttore di Tirreno-sat,
mi chiamo Pietro Sturniolo e sono uno degli ex lavoratori della pomice di Lipari che, come Lei ben sa, hanno perso il lavoro per permettere a Lipari ed alle Eolie di diventare sito Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Ricordo benissimo gli innumerevoli, quasi quotidiani, servizi della televisione da Lei diretta, riguardanti la nostra sicura successiva sistemazione lavorativa che l'On Santi Formica, allora assessore regionale al lavoro, da Lei più volte intervistato, assicurava ci sarebbe stata per i lavoratori delle cave una volta che fossero stati licenziati dall'azienda nella quale lavoravano.
Puntualmente, il 30 novembre 2007, i lavoratori sono stati licenziati, ma altrettanto puntualmente niente é successo per ridare loro una nuova dignitosa e duratura sistemazione lavorativa, pari a quella che loro possedevano, per permettere, come dicevo prima, a Lipari ed alle isole Eolie di diventare sito Unesco.
Ricordo come Lei innumerevoli volte dichiarò che avrebbe seguito fino in fondo il processo di ricollocazione e stabilizzazione dei lavoratori licenziati e che la sua televisione avrebbe taciuto soltanto quando ciò fosse stato realizzato.
Mi scusi Direttore, ma debbo dirle che noi ex lavoratori, oltre che dalla Regione Sicilia e dal Comune di Lipari ci sentiamo traditi anche da Lei e da Tirreno-sat dato che praticamente quasi più nulla avete fatto per perorare la causa degli ex lavoratori della pomice di Lipari, contribuendo a fare calare sulla nostra probematica un silenzio molto dannoso e pericoloso.
Gradiremmo io ed i miei colleghi, che siamo stati defraudati del principale diritto sancito dalla Costituzione Italiana, e che é il diritto al lavoro, che Lei riprendesse, con la stessa intensità tenuta per gridare che per il bene di Lipari si dovevano chiudere le cave di pomice, a gridare che c'é ancora da ridare una dignità lavorativa a quei tanti lavoratori che dal lavoro nelle cave traevano il sostentamento per loro e per le loro famiglie e che gli Enti interessati, Comune di Lipari e Regione Sicilia, mantengano quindi gli impegni a suo tempo presi per evitare che a pagare debbano essere solamente gli ex lavoratori della pomice, smettendo di gridare solamente quando ciò si sia verificato.
Allego alla presente un promemoria che riepiloga l'evolversi della nostra problematica.
Certo di un Suo pronto riscontro, speranzoso, ringraziando La saluto.
Pietro Sturniolo