
Non si tratta solo di aprire e chiudere i luoghi di culto ma anche organizzare la pulizia di grandi ambienti, e poi lucidare l’argento ,sistemare gli addobbi , lavare e stirare le tovaglie copri altare e i paramenti eucaristici ed inoltre vigilare su i tesori delle chiese e sull’immenso patrimonio che queste custodiscono.Ore ed ore di lavoro, alle volte prettamente femminile, che sono spesso rinuncia a divertimenti,io amo il mio lavoro -dice Francesco- ed ho accettato i sacrifici che ne comporta. Per don Gaetano Sardella la sua presenza è indispensabile, il suo impegno e la sua devozione sono insostituibili .Grazie a lui sono stati rispolverati vecchi paramenti e vecchie usanze come il camice rosso da cerimoniere che, viene indossato durante le processioni di S.Bartolo e poi i cuori votivi del Santo patrono che lucidati dono stati sistemati nei velieri diventando un importante arredo per la “varetta”. Nonostante la sua giovane età Francesco è un libro aperto non si può non interrogarlo e non sapere particolari notizie sulla storia delle chiese e sulla vita ecclesiale dell’isola e le tradizioni popolari nonché detti ed avvenimenti che fanno la storia dell’isola. Francesco è ormai diventato un personaggio, la sua simpatia poi attira i turisti che visitano i luoghi sacri ma chiunque si reca in chiesa per qualsiasi richiesta o informazione chiede di lui. Come mai hai scelto di fare questo lavoro?
Lipari non offre molto e poi io in chiesa ci sono cresciuto, non è un lavoro facile ma mi da soddisfazioni nonostante alcune volte è veramente pesante correre da un capo all’altro del paese .
Riesci a trovare tempo per te stesso?
Non sempre, qualche volta vado a cena fuori con gli amici ed in estate mi concedo una passeggiata ma non riesco ad andare a mare.