Egr. sig. Sindaco,
mi dispiace dover prendere atto ogni giorno del verificarsi di sinistri stradali per la scarsa manutenzione delle nostre strade. Le assicuro che tra le tante lamentele raccolte nella qualità di consigliere comunale quella “dei fossi” ha il triste primato di essere puntualmente reiterata.
Purtroppo, non posso dissentire da chi giustamente contesta lo stato di abbandono delle pubbliche vie, anzi devo ammettere l’inerzia dell’Ente nell’adoperarsi per la manutenzione.
Più volte il sottoscritto ha sottoposto alla Sua attenzione situazioni insidiose per gli utenti (vedi interrogazioni in merito alla Via Sparanello, Via Stradale Pianoconte, Via I. Conti, Via Marina Garibaldi…..) al fine di adottare le opportune cautele utili a scongiurare sinistri stradali. Tuttavia, la ormai consolidata prassi degli interventi di emergenza (che contraddistingue la Sua amministrazione) fa si che si proceda di volta in volta a “tappare i fossi”. Anche quando apparentemente ci si appresta ad effettuare un lifting generale delle nostre strade, come nel caso della via I. V. Conti, ben presto si scopre che gli interventi sono di facciata e non idonei a scongiurare il verificarsi di pericoli. In tal senso mi chiedo come mai nessuno ha vigilato nel corso dell’esecuzione dei lavori. Lo stesso asfalto, ultimamente, a detta di molti tecnici, è stato passato in un periodo non idoneo ad una perfetta aderenza al manto stradale, oltre ai criteri, alquanto discutibili, di scelta delle strade da asfaltare, a discapito di altre che necessitavano maggiormente.
Ieri, volutamente, ho effettuato un giro dell’isola e sono veramente sconcertato dello stato di abbandono delle nostre strade. Arrivato all’altezza degli stabilimenti delle ex cave di pomice mi sono ritrovato davanti una transenna riversata per terra e un “pilastrone” di cemento, fortunatamente procedevo a bassa velocità altrimenti, stante l’assenza di illuminazione, avrei sicuramente subito un incidente. Forse il Comune di Lipari e la Provincia Regionale di Messina dimenticano che vi sono indagini in corso da parte della magistratura anche per casi di morte proprio per la mancata manutenzione delle strade e per la posa irregolare della segnaletica stradale. Mi riferisco al caso del sinistro occorso al sig. Saltalamacchia Vincenzo, in località Acquacalda, se ben ricordo, lo scorso ottobre.
Per fonte certa, so che vengono inoltrate al Comune di Lipari numerose richieste di risarcimento danni per sinistri avvenuti sulle strade, riscontrati con l’indicazione di accertamenti sui luoghi compiuti dal Corpo di Polizia Municipale.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di danni di poche centinaia di euro per il quale basterebbe che il Comune di Lipari si dotasse di assicurazione per garantire all’incolpevole utente della strada il risarcimento del danno patito.
Orbene, nel nostro Comune invece si è optato per una strada diversa, che danneggia chi ha subito il danno e sicuramente lo stesso Ente che subisce l’incremento del contenzioso giudiziario (con spese per i difensori) e rischia di dover affrontare condanne gravose nell’ipotesi di soccombenza. Infatti, il nostro Ente ha stipulato una polizza assicurativa con la compagnia Generali Assicurazioni, per l’importo annuo di circa € 50.000,00, tuttavia, con l’applicazione di una franchigia di € 2.000,00. In pratica, per i danni pari o inferiore ad € 2.000,00 risponde direttamente il Comune di Lipari, l’assicurazione opera esclusivamente per quelli di importo superiore agli € 2.000,00.
Ho sottoposto la questione a dei legali che mi hanno spiegato il meccanismo che applicano in casi in cui il danno è inferiore agli € 2.000,00. E’ necessario intentare sempre azione diretta nei confronti del Comune di Lipari con citazione davanti al Giudice di Pace. Naturalmente, il cittadino deve anticipare le spese per intentare l’azione giudiziaria, con tutti i rischi che comporta un giudizio e con i tempi lunghi (molto) della giustizia.
Alla luce di quanto sopra, non riesco a comprendere come mai deve sempre pagare il cittadino che subisce il danno e che deve attendere anni per ottenere il giusto risarcimento.
Inoltre, mi risulta che anche nei casi in cui la responsabilità del Comune emerge in modo netto non si opta mai per risoluzioni bonarie che eviterebbero, sicuramente, dispendiosi giudizi.
Basterebbe, Sindaco, intervenire prima di tutto per prevenire i sinistri stradali avendo cura di compiere i necessari interventi manutentivi e, successivamente, sarebbe giusto stipulare una polizza assicurativa che copra anche i danni inferiori ad euro 2000,00 e che abbia quale obiettivo quella di ristorare l’utente dal danno patito in tempi celeri.
Oltretutto, la interrogo per sapere:
Se tale procedura non comporta, di volta in volta, il generare di debiti fuori bilancio, visto che le suddette spese, derivanti dai sinistri stradali, non vengono mai previste nel Bilancio di Previsione.
Se è prevista nel nostro Comune la figura di un perito per accertare i sinistri in cui il risarcimento è imputato direttamente al nostro Comune.
Se esiste un ufficio per la concertazione dei suddetti sinistri, evitando, di fatto, che il cittadino sia ogni volta obbligato, anche nei casi in cui la responsabilità appare netta, ad intraprendere un'azione giudiziaria nei confronti del nostro Comune, con l'anticipazione di tutte le spese, con tutti i rischi che comporta un giudizio, con i tempi (molto) lunghi della giustizia e con un notevole incremento delle spese nel caso venga accertata la responsabilità del nostro Ente.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)