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mercoledì 10 marzo 2010

Maggioranza unita. Il Piano casa passa con i 54 voti di Mpa, Sicilia e Pd. Riforma del sistema rifiuti: sono oltre 300 gli emendamenti

(Gazzetta del sud) Approvato dall'Ars il Piano casa. Hanno votato a favore i 54 deputati del Pdl-Sicilia, del Mpa e del Pd presenti in aula e l'Udc Totò Cintola, che si è ufficialmente dissociato dal suo gruppo. Contro, infatti, hanno votato i nove deputati dell'Udc, mentre i 12 deputati del Pdl presenti si sono astenuti. La votazione, giunta a tarda sera, dopo un interminabile dibattito, avviato dall'on. Nino Beninati, che pur essendo stato, nella qualità di assessore ai Lavori pubblici del secondo Governo Lombardo, l'autore del provvedimento si è dissociato per le modifiche apportate dall'aula, annunciando la propria astensione, si è svolta per appello nominale. Sulla scia di Beninati, anche la relatrice Marianna Caronia e il presidente della commissione Ambiente Fabio Mancuso, peraltro entrambi impegnati esponenti dell'opposizione, hanno fortemente criticato il testo definitivo del disegno di legge, pronunciandosi per l'astensione. Analoghe le prese di posizione del vice capogruppo Salvo Pogliese, di Salvino Caputo, Giuseppe Buzzanca, Marco Falcone e del capogruppo Innocenzo Leontini. A favore del disegno di legge, sebbene nei giorni scorsi ne abbia contestato alcune parti, ha, invece, dichiarato di votare Cateno De Luca, che ha però colto l'occasione per annunciare ufficialmente dalla tribuna le proprie dimissioni da vice capogruppo del Mpa. Dimissioni motivate con la necessità di "avere le mani libere", di non aver vincoli, nel corso del dibattito sul disegno di legge di riforma del sistema di raccolta dei rifiuti di cui non condivide alcune scelte del governo. A favore del disegno di legge sono, invece, intervenuti i deputati del Pd Giacomo Di Benedetto, Franco Rinaldi, Roberto De Benedictis, Bruno Marziano e il segretario regionale Giuseppe Lupo, i deputati del Mpa Fortunato Romano e Giuseppe Arena, nonché Toni Scilla del Pdl-Sicilia. "La legge sul Piano casa - ha dichiarato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, subito dopo il voto - è una riforma importantissima ed enormemente attesa, che servirà alla Sicilia per rimettere in moto l'edilizia, un settore importante che da lavoro a migliaia di persone nell'isola. Siamo stati attenti a fare in modo che la ripresa produttiva delle imprese di costruzione, ferma da tempo, fosse ben regolamentata: la legge, infatti,contribuirà a migliorare il nostro patrimonio edilizio. La norma, dunque, ottiene un doppio obiettivo: da un lato la riqualificazione degli immobili, anche per migliorarne la sicurezza da un punto di vista geologico; dall'altro permettere l'attivazione di investimenti privati che contribuiranno a far ripartire la nostra economia". "Il voto di questa sera - ha concluso Lombardo - segna il conseguimento di un altro degli obiettivi prioritari che il mio governo si è dato e che continuerà a perseguire con le altre leggi che sono pronte per la discussione in aula. Procederemo con lo stesso metodo, chiedendo il consenso per il reale interesse dei siciliani e non per schieramenti preconcetti".
La prima parte della seduta, alla cui presidenza si sono alternati gli onorevoli Francesco Cascio, Santi Formica e Camillo Oddo, era stata impegnata dal dibattito sul disegno di legge di riordino del sistema di raccolta dei rifiuti, per il quale sono stati presentati 324 emendamenti ed altri ne dovrà presentare il governo, dal momento che proprio in questi giorni alla Camera dei deputati è stato approvato un emendamento della Lega Nord che abolisce gli Ato. Alla fine, il presidente dell'Ars Cascio, dopo che la capogruppo di Pdl-Sicilia Giulia Adamo si era pronunciata per il rinvio in commissione del provvedimento, accogliendo l'invito dell'assessore all'Energia Pier Carmelo Russo, ne ha disposto il rinvio informale presso la commissione Ambiente per una "rilettura" degli emedamenti, in modo che già nel pomeriggio il disegno di legge possa essere riproposto all'attenzione dell'aula. "Il governo è contrario ad un ritorno formale che dilaterebbe i tempi - ha spiegato, infatti, Russo - ma l'aula è sovrana. Sia chiaro, però, che da oggi la Regione non autorizzerà più nessuna apertura della cassa per quei comuni che devono affrontare emergenze ambientali legate ai rifiuti".
L'Assemblea ha pure concluso la discussione generale del disegno di legge sull'ordinamento della professione di maestro di sci votando il passaggio all'esame dei singoli articoli del provvedimento. La seduta è stata quindi aggiornata a oggi con all'ordine del giorno anche l'esame del bilancio di previsione della regione per il 2010, quello per il triennio 2010-2012 e le disposizioni programmatiche e correttive per l'esercizio finanziario in corso. A margine dei lavori d'aula, è stato costituito l'Intergruppo parlamentare per la Famiglia e la sussidiarietà. Tra i promotori, il vicepresidente della Regione, Michele Cimino, i deputati Fortunato Romano, Giovanni Barbagallo, Nino Bosco e Rudy Maira. "L'iniziativa - ha spiegato Cimino - si inserisce nel contesto del dibattito attuale tra le forze politiche, sindacali, delle organizzazioni sociali, proprio per agevolare convergenze programmatiche e culturali nel confronto su temi di interesse comune: dalla formazione al sostegno alle famiglie, il welfare, l'inclusione sociale, economia, lavoro, solidarietà".