La Federalberghi Isole Eolie ha deciso di giocare un ruolo importante nel processo di riorganizzazione del trasporto marittimo alle Eolie, nella speranza che questo possa contribuire a portare al rinnovo della convenzione con la Siremar e al mantenimento/miglioramento del nostro sistema trasporti. Oltre a partecipare alla Commissione Trasporti del Comune di Lipari, Federalberghi si è prodigata direttamente per l’organizzazione del convegno tenutosi a Lipari lo scorso 15 novembre presso l’hotel La Filadelfia e soprattutto ha fornito un contributo essenziale nel rapporto tra maggioranza e opposizione affinché si arrivasse alla stesura di quel documento unico che ha consentito di incorporare le migliori istanze provenienti da una parte e dall’altra. Si tratta del documento approvato il 18 novembre dal Consiglio Comunale, poi presentato a Roma al Convegno tenutosi il 19 c.m. a Montecitorio e trasmesso alla Commissione Parlamentare Trasporti.
Federalberghi è stata ufficialmente ringraziata dal Sindaco di Leni, Podetti, per l’organizzazione (in collaborazione con l’Associazione Ama Le Eolie) del Convegno di Roma. L’importanza della presenza di Federalberghi è stata evidenziata dal Senatore Giovanni Pistorio che ne ha auspicato la partecipazione al tavolo tecnico assieme allo Stato, alla Regione e ai Comuni. Inoltre, nel corso del convegno di Montecitorio, Federalberghi ha voluto dare un segnale importante sia coinvolgendo direttamente gli Onorevoli Pistorio e Mantini sia garantendo, a proprie spese, la presenza di ben dieci associati. Oltre al Presidente ( Christian Del Bono ) e al Vicepresidente ( Alberto Oliviero ) erano infatti presenti: Caterina Conti , Nino Di Giovanni , Anselmo Urso , Eleonora Zagami , Augusto D'Albora , Alberto Oliviero , Pippo Raffiti e Franco Cotroneo.
Il Presidente di Federalberghi ha evidenziato che, nonostante ci si trovi spesso ad operare circondati da infrastrutture inadeguate, le Isole Eolie rappresentano un prodotto turistico “maturo” che si confronta quotidianamente con un mercato globale. Un quadro trasporti certo ed efficiente che consenta di programmare e rendere accessibili le Eolie a costi competitivi deve essere uno dei presupposti basilari della nostra politica di sviluppo turistico. Egli ha aggiunto che data l’irreversibilità del processo di privatizzazione, diventa a questo punto fondamentale ottenere da una parte una proroga adeguata della convenzione, dall’altra la possibilità di partecipare attivamente alla stesura del bando di affidamento dei servizi marittimi. La cui formulazione non potrà, ovviamente, prescindere da un’analisi dei costi di gestione e dei ricavi del sistema trasporti e dallo studio di una strategia che consenta di razionalizzarne le linee ed innovarne i servizi.
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venerdì 21 novembre 2008
Cimitero di Pianoconte: Il grazie del consigliere Biviano all'assessore China
Questa la lettera che il consigliere Giacomo Biviano ha inviato all’Assessore ai Servizi Cimiteriali Rag. Giulio China.
IL TESTO:
Affettuoso e garbato Assessore China,
I due aggettivi con i quali l’ho contraddistinta, mi creda, mai, politicamente parlando, forse sono stati è sono più appropiati per sottolineare la sua concreta affidabilità verso le genti da noi amministrate o rappresentate.
Con la presente, infatti, desidero renderle pubblico riconoscimento all’iniziativa da Ella intrapresa affinchè finalmente, si riesca ad ampliare il precario e minuscolo Camposanto di Pianoconte.
Ella, Assessore China, si è dimostrato “affettuoso”, proprio perchè con consapevolezza umana ha interpretato le esigenze della comunità pianicontara; “Garbato”, in virtù del fatto che garbatamente ma in modo deciso ha indirizzato un sollecito perentorio all’Amministrazione intera affinchè la stessa, in veste del Sindaco e per manovalanza dirigenziale, esiti pratiche di individuazione e quindi di esproprio di terreni deputati alla stessa opera.
A nome di quanti rappresento e di quanti si identificano nel problema stesso la ringrazio con infinita vicinanza. Fermo restando, caro Assessore China, di comprendere che la mia del 13/05/2008 ebbe soltanto lo scopo di rappresentarle un argomento unite ad esigenze a Lei particolarmente care, visto il suo approccio fattivo alla quotidianità di quanti ci circondano e di quanti, purtroppo, ci salutano.
Stimandola,
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)
L'assessore China, nei giorni scorsi, era intervenuto con una netta presa di posizione sulla delicata problematica. Ecco che cosa aveva scritto:
A seguito di molteplici lamentele ricevute dai residenti della frazione di Pianoconte e alle note dei consiglieri Gesuele Fonti, Francesco Megna e Giacomo Biviano, in merito alla inammissibilità di trovare nel cimitero della borgata loculi disponibili per la sepoltura dei defunti, considerato che nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010 è stata prevista la realizzazione dell'ampliamento del su menzionato cimitero e che non è stato approntato un progetto esecutivo rappresentativo dell'ampliamento, si invitano i dirigenti a provvedere alla nomina di un tecnico comunale che possa redigere la relativa progettazione, affinchè si proceda all'acquisto o esproprio del terreno confinante. Tale richiesta ha carattere d'urgenza.
Giulio China
Assessore ai cimiteri del Comune di Lipari
IL TESTO:
Affettuoso e garbato Assessore China,
I due aggettivi con i quali l’ho contraddistinta, mi creda, mai, politicamente parlando, forse sono stati è sono più appropiati per sottolineare la sua concreta affidabilità verso le genti da noi amministrate o rappresentate.
Con la presente, infatti, desidero renderle pubblico riconoscimento all’iniziativa da Ella intrapresa affinchè finalmente, si riesca ad ampliare il precario e minuscolo Camposanto di Pianoconte.
Ella, Assessore China, si è dimostrato “affettuoso”, proprio perchè con consapevolezza umana ha interpretato le esigenze della comunità pianicontara; “Garbato”, in virtù del fatto che garbatamente ma in modo deciso ha indirizzato un sollecito perentorio all’Amministrazione intera affinchè la stessa, in veste del Sindaco e per manovalanza dirigenziale, esiti pratiche di individuazione e quindi di esproprio di terreni deputati alla stessa opera.
A nome di quanti rappresento e di quanti si identificano nel problema stesso la ringrazio con infinita vicinanza. Fermo restando, caro Assessore China, di comprendere che la mia del 13/05/2008 ebbe soltanto lo scopo di rappresentarle un argomento unite ad esigenze a Lei particolarmente care, visto il suo approccio fattivo alla quotidianità di quanti ci circondano e di quanti, purtroppo, ci salutano.
Stimandola,
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)
L'assessore China, nei giorni scorsi, era intervenuto con una netta presa di posizione sulla delicata problematica. Ecco che cosa aveva scritto:
A seguito di molteplici lamentele ricevute dai residenti della frazione di Pianoconte e alle note dei consiglieri Gesuele Fonti, Francesco Megna e Giacomo Biviano, in merito alla inammissibilità di trovare nel cimitero della borgata loculi disponibili per la sepoltura dei defunti, considerato che nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010 è stata prevista la realizzazione dell'ampliamento del su menzionato cimitero e che non è stato approntato un progetto esecutivo rappresentativo dell'ampliamento, si invitano i dirigenti a provvedere alla nomina di un tecnico comunale che possa redigere la relativa progettazione, affinchè si proceda all'acquisto o esproprio del terreno confinante. Tale richiesta ha carattere d'urgenza.
Giulio China
Assessore ai cimiteri del Comune di Lipari
Ex Pumex e Mozione D'Alia sui trasporti. Gli articoli sulla Gazzetta del Sud di oggi
I lavoratori non hanno ricevuto l'indennità di fine rapporto
Alecci sollecita a Lombardo la stabilizzazione degli ex Pumex
Salvatore Sarpi
Alecci sollecita a Lombardo la stabilizzazione degli ex Pumex
Salvatore Sarpi
Lipari
Il prefetto Francesco Alecci interviene con una lettera al presidente della Regione Raffaele Lombardo sulla "delicatissima situazione che attiene le condizioni di vita dei lavoratori ex Pumex, ancora più significativa nella propria negatività in quanto rapportata alle anguste dimensioni dell'isola di Lipari sotto l'aspetto delle inesistenti soluzioni lavorative alternative".
Il prefetto ha auspicato, ove ritenuta necessaria, la convocazione presso la Presidenza della Regione di una apposita riunione, alla quale chiede di partecipare personalmente, con tutte le realtà istituzionali che sulla vicenda risultano titolari di proprie competenze affinchè da un esame congiunto possa derivare l'assunzione delle più opportune determinazioni da parte della Regione siciliana.
Il dottor Alecci ha evidenziato di aver ricevuto nei giorni scorsi, durante una sua visita a Lipari, una delegazione dei 38 lavoratori ex Pumex, l'azienda pomicifera liparese. «Questi – ha scritto il prefetto – sono impegnati quali LSU presso il comune di Lipari, in attività proprie dell'ente, originariamente per 6 ore al giorno, successivamente ridotte, mentre nei loro confronti era stato previsto da parte dell'assessorato regionale del Lavoro l'inserimento in strutture dell'assessorato regionale dei Beni Culturali già presenti o in fase di istituzione nell'arcipelago eoliano. Questa iniziativa non si è ad oggi realizzata. Nonostante le reiterate pressanti richieste a codesta Regione non si è infatti proceduto ad alcun atto determinativo da parte della giunta regionale per instaurare uno stabile rapporto di lavoro nel settore dei Beni Culturali. Nella riunione i lavoratori hanno ripetuto con forza la impossibilità di proseguire oltre in questa situazione che si è ulteriormente aggravata in quanto «nessuno di loro ha ricevuto dal precedente datore di lavoro l'indennità di fine rapporto».
Il prefetto Francesco Alecci interviene con una lettera al presidente della Regione Raffaele Lombardo sulla "delicatissima situazione che attiene le condizioni di vita dei lavoratori ex Pumex, ancora più significativa nella propria negatività in quanto rapportata alle anguste dimensioni dell'isola di Lipari sotto l'aspetto delle inesistenti soluzioni lavorative alternative".
Il prefetto ha auspicato, ove ritenuta necessaria, la convocazione presso la Presidenza della Regione di una apposita riunione, alla quale chiede di partecipare personalmente, con tutte le realtà istituzionali che sulla vicenda risultano titolari di proprie competenze affinchè da un esame congiunto possa derivare l'assunzione delle più opportune determinazioni da parte della Regione siciliana.
Il dottor Alecci ha evidenziato di aver ricevuto nei giorni scorsi, durante una sua visita a Lipari, una delegazione dei 38 lavoratori ex Pumex, l'azienda pomicifera liparese. «Questi – ha scritto il prefetto – sono impegnati quali LSU presso il comune di Lipari, in attività proprie dell'ente, originariamente per 6 ore al giorno, successivamente ridotte, mentre nei loro confronti era stato previsto da parte dell'assessorato regionale del Lavoro l'inserimento in strutture dell'assessorato regionale dei Beni Culturali già presenti o in fase di istituzione nell'arcipelago eoliano. Questa iniziativa non si è ad oggi realizzata. Nonostante le reiterate pressanti richieste a codesta Regione non si è infatti proceduto ad alcun atto determinativo da parte della giunta regionale per instaurare uno stabile rapporto di lavoro nel settore dei Beni Culturali. Nella riunione i lavoratori hanno ripetuto con forza la impossibilità di proseguire oltre in questa situazione che si è ulteriormente aggravata in quanto «nessuno di loro ha ricevuto dal precedente datore di lavoro l'indennità di fine rapporto».
Scorporarla dalla Tirrenia
D'Alia: evitare la privatizzazione della Siremar
«Il governo rinnovi la convenzione con la società Siremar per assicurare adeguati servizi di collegamento con le isole minori della Sicilia: il processo di privatizzazione che interessa l'azienda sta recando notevoli disagi ai cittadini e non assicura la mobilità e lo sviluppo economico delle comunità isolane».
Lo chiede una mozione presentata al Senato dal Gruppo Udc-Svp e Autonomie, a prima firma del presidente Gianpiero D'Alia e sottoscritta anche dal senatore del Pd Raffaele Ranucci. «La natura delle isole siciliane, tutte abitate per l'intero anno e collegate in zone decentrate del Paese, fa si -sostiene D'Alia- che non esistano le condizioni per garantire un'attività di cabotaggio privato.
«Bisogna bloccare il processo di privatizzazione della Siremar attraverso lo scorporo della privatizzazione della Tirrenia, con il conseguente avvio in sede europea del processo di deroga. Il Governo -chiede D'Alia- faccia con Tirrenia ciò che ha fatto con Alitalia: sono in ballo il principio della continuità territoriale, la domanda di mobilità dei cittadini e i loro stessi bisogni, nonchè l'uguaglianza sostanziale garantita dalla Costituzione».
«Ci aspettiamo poi un forte coinvolgimento della Regione Siciliana nel gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato, perchè siano stanziate risorse adeguate che mantengano inalterati i servizi e gli attuali livelli occupazionali».
Intanto ha provocato disagi limitatili lo sciopero dei marittimi delle navi del gruppo Tirrenia. Gli utenti sono stati preventivamente avvertiti e inoltre sulle stesse rotte servite dalla Tirrenia operano altri gruppi armatoriali privati.
I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno garantito i collegamenti marittimi nelle "fasce protette": di primo mattino e in tarda serata. Fermi dunque solo i traghetti ed i mezzi veloci in partenza dalle 12 di ieri e fino alle 12 di oggi. È il caso ad esempio, a Napoli, del traghetto Vincenzo Florio che, giunto ieri mattina da Palermo, ripartirà soltanto domani sera per il capoluogo siciliano.
D'Alia: evitare la privatizzazione della Siremar
«Il governo rinnovi la convenzione con la società Siremar per assicurare adeguati servizi di collegamento con le isole minori della Sicilia: il processo di privatizzazione che interessa l'azienda sta recando notevoli disagi ai cittadini e non assicura la mobilità e lo sviluppo economico delle comunità isolane».
Lo chiede una mozione presentata al Senato dal Gruppo Udc-Svp e Autonomie, a prima firma del presidente Gianpiero D'Alia e sottoscritta anche dal senatore del Pd Raffaele Ranucci. «La natura delle isole siciliane, tutte abitate per l'intero anno e collegate in zone decentrate del Paese, fa si -sostiene D'Alia- che non esistano le condizioni per garantire un'attività di cabotaggio privato.
«Bisogna bloccare il processo di privatizzazione della Siremar attraverso lo scorporo della privatizzazione della Tirrenia, con il conseguente avvio in sede europea del processo di deroga. Il Governo -chiede D'Alia- faccia con Tirrenia ciò che ha fatto con Alitalia: sono in ballo il principio della continuità territoriale, la domanda di mobilità dei cittadini e i loro stessi bisogni, nonchè l'uguaglianza sostanziale garantita dalla Costituzione».
«Ci aspettiamo poi un forte coinvolgimento della Regione Siciliana nel gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato, perchè siano stanziate risorse adeguate che mantengano inalterati i servizi e gli attuali livelli occupazionali».
Intanto ha provocato disagi limitatili lo sciopero dei marittimi delle navi del gruppo Tirrenia. Gli utenti sono stati preventivamente avvertiti e inoltre sulle stesse rotte servite dalla Tirrenia operano altri gruppi armatoriali privati.
I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno garantito i collegamenti marittimi nelle "fasce protette": di primo mattino e in tarda serata. Fermi dunque solo i traghetti ed i mezzi veloci in partenza dalle 12 di ieri e fino alle 12 di oggi. È il caso ad esempio, a Napoli, del traghetto Vincenzo Florio che, giunto ieri mattina da Palermo, ripartirà soltanto domani sera per il capoluogo siciliano.
Crisi occupazionale degli ex lavoratori Pumex. Il prefetto Alecci scrive al Presidente Lombardo
Questo il testo della lettera che il prefetto di Messina Francesco Alecci ha inviato nei giorni scorsi al Presidente della Regione Raffaele Lombardo sulla delicata situazione degli ex lavoratori Pumex.
"Ho presieduto una riunione presso il comune di Lipari in relazione all'attività connessa all'incarico di Commissario delegato per l'emergenza delle Isole Eolie conferitomi dal mese di Febbraio u.s. con apposita ordinanza del Presidente del consiglio dei ministri.
Nell'occasione, ho aderito di buon grado alla richiesta di ricevere una delegazione dei 38 lavoratori ex pumex, azienda operante nel settore della estrazione della pomice nell'isola di Lipari e che, a seguito di un provvedimento dell'autorità giudiziaria di sequestro dell'area dello stabilimento, non ha più potuto proseguire da circa un anno la propria attività ed ha dovuto quindi porre in mobilità i dipendenti in questione.
Dopo aver personalmente partecipato il giorno 15/10/2007, con una delegazione di esponenti sindacali dei lavoratori e della parte datoriale e con il sindaco, ad un'apposita riunione convocata a Roma, presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale che non ebbe però alcun utile sviluppo, la vicenda è stata successivamente seguita con attenzione dall'Assessorato del Lavoro della Regione Siciliana.
La situazione attuale vede le cennate 38 persone impegnate quali LSU presso il comune di Lipari in attività proprie dell'ente civico, originariamente per 6 ore al giorno successivamente ridotte, mentre nei loro confronti era stato previsto da parte dell'Assessorato Regionale del Lavoro, l'inserimento in strutture dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali già presenti o in fase di istituzione nell'arcipelago eoliano.
Questa iniziativa non si è ad oggi realizzata.
Nonostante le reiterate pressanti richieste a codesta Regione non si è infatti proceduto ad alcun atto determinativo da parte della Giunta Regionale per instaurare uno stabile rapporto di lavoro nel settore dei Beni Culturali.
Nella riunione di ieri i lavoratori hanno ripetuto con forza la impossibilità di proseguire oltre in questa situazione che si è ancora vieppiù aggravata atteso che nessuno di loro ha tutt'oggi ricevuto dal precedente datore di lavoro la indennità di fine rapporto. Impossibiole comunque risulta per i medesimi proseguire un'attività che in atto produce a loro benificio un reddito mensile di poche centinaia di euro, anche a causa della anzidetta riduzione del periodo orario di impiego giornaliero da 6 a 4 ore non ricevendo il comune di Lipari alcuna integrazione da altri Enti per sostenere la retribuzione in discorso.
Nel corso dell'incontro surrichiamato mi sono state pertanto rivolte vivissime premure per intervenire nei confronti di codesta Presidenza al fine di sollecitare il succitato atto determinativo da parte della Regione siciliana che consentirebbe una stabile attività occupazionale per i lavoratori interessati, i quali hanno precisato come nessuno dei medesimi possa essere definito “lavoratore precario” giacchè il loro precedente regolare rapporto di lavoro-che per taluni durava da decenni- è stato interrotto improvvisamente in seguito alla esecuzione di atti della competente Autorità Giudiziaria e non per cause connesse a crisi aziendale o di mercato.
Rassegno tutto quanto sopra alla personale attenzione della Signora Vostra, segnalando la delicatissima situazione che attiene le condizioni di vita dei lavoratori anzidetti, ancora più significativa nella propria negatività in quanto rapportata alle anguste dimensioni dell'isola di Lipari sotto l'aspetto delle inesistenti soluzioni lavorative alternative, rivolgendo l'auspicio che, ove ritenuta necessaria, possa essere indetta con urgenza presso codesta Presidenza una apposita riunione, alla quale chiedo sin d'ora di partecipare personalmente, con tutte le realtà istituzionali che sulla vicenda di cui trattasi risultano titolari di proprie competenze affinchè da un esame congiunto possa derivare la assunzione delle più opportune determinazioni da parte di codesta Regione Siciliana".
Nell'occasione, ho aderito di buon grado alla richiesta di ricevere una delegazione dei 38 lavoratori ex pumex, azienda operante nel settore della estrazione della pomice nell'isola di Lipari e che, a seguito di un provvedimento dell'autorità giudiziaria di sequestro dell'area dello stabilimento, non ha più potuto proseguire da circa un anno la propria attività ed ha dovuto quindi porre in mobilità i dipendenti in questione.
Dopo aver personalmente partecipato il giorno 15/10/2007, con una delegazione di esponenti sindacali dei lavoratori e della parte datoriale e con il sindaco, ad un'apposita riunione convocata a Roma, presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale che non ebbe però alcun utile sviluppo, la vicenda è stata successivamente seguita con attenzione dall'Assessorato del Lavoro della Regione Siciliana.
La situazione attuale vede le cennate 38 persone impegnate quali LSU presso il comune di Lipari in attività proprie dell'ente civico, originariamente per 6 ore al giorno successivamente ridotte, mentre nei loro confronti era stato previsto da parte dell'Assessorato Regionale del Lavoro, l'inserimento in strutture dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali già presenti o in fase di istituzione nell'arcipelago eoliano.
Questa iniziativa non si è ad oggi realizzata.
Nonostante le reiterate pressanti richieste a codesta Regione non si è infatti proceduto ad alcun atto determinativo da parte della Giunta Regionale per instaurare uno stabile rapporto di lavoro nel settore dei Beni Culturali.
Nella riunione di ieri i lavoratori hanno ripetuto con forza la impossibilità di proseguire oltre in questa situazione che si è ancora vieppiù aggravata atteso che nessuno di loro ha tutt'oggi ricevuto dal precedente datore di lavoro la indennità di fine rapporto. Impossibiole comunque risulta per i medesimi proseguire un'attività che in atto produce a loro benificio un reddito mensile di poche centinaia di euro, anche a causa della anzidetta riduzione del periodo orario di impiego giornaliero da 6 a 4 ore non ricevendo il comune di Lipari alcuna integrazione da altri Enti per sostenere la retribuzione in discorso.
Nel corso dell'incontro surrichiamato mi sono state pertanto rivolte vivissime premure per intervenire nei confronti di codesta Presidenza al fine di sollecitare il succitato atto determinativo da parte della Regione siciliana che consentirebbe una stabile attività occupazionale per i lavoratori interessati, i quali hanno precisato come nessuno dei medesimi possa essere definito “lavoratore precario” giacchè il loro precedente regolare rapporto di lavoro-che per taluni durava da decenni- è stato interrotto improvvisamente in seguito alla esecuzione di atti della competente Autorità Giudiziaria e non per cause connesse a crisi aziendale o di mercato.
Rassegno tutto quanto sopra alla personale attenzione della Signora Vostra, segnalando la delicatissima situazione che attiene le condizioni di vita dei lavoratori anzidetti, ancora più significativa nella propria negatività in quanto rapportata alle anguste dimensioni dell'isola di Lipari sotto l'aspetto delle inesistenti soluzioni lavorative alternative, rivolgendo l'auspicio che, ove ritenuta necessaria, possa essere indetta con urgenza presso codesta Presidenza una apposita riunione, alla quale chiedo sin d'ora di partecipare personalmente, con tutte le realtà istituzionali che sulla vicenda di cui trattasi risultano titolari di proprie competenze affinchè da un esame congiunto possa derivare la assunzione delle più opportune determinazioni da parte di codesta Regione Siciliana".
giovedì 20 novembre 2008
EOLIE: PER UNESCO NESSUN PROBLEMA, NON RISCHIANO CANCELLAZIONE
"Non esiste un 'problema Eolie' per l'Unesco". Lo ha assicurato, rispondendo ai giornalisti, il presidente della commissione nazionale italiana per l'Unesco Gianni Puglisi, in occasione dell'apertura della Giornata mondiale della Filosofia, promossa dall'Unesco, che si svolge a Palermo press la sede della Fondazione Banco di Sicilia.
Puglisi, parlando alla presenza del direttore generale dell'Unesco, Koichiro Matsuura, ha detto che "non c'e' un problema Eolie a meno che unilateralmente non si pensi di modificare il sito". Matsuura al riguardo ha puntualizzato che il comitato dell'Unesco "e' lieto delle misure che sono state adottate. Aspettiamo adesso un rapporto dal governo italiano per il febbraio 2009". Rispondendo a un'altra domanda dei giornalisti, Matsuura in precedenza aveva escluso che vi siano siti siciliani o italiani che rischiano di essere cancellati. Parlando poi dei nove siti siciliani tutelati dall'Unesco (cinque naturali e quattro culturali), Matsuura ha sottolineato: "E' importante che la comunita' locale si occupi della tutela di questi siti. Il rischio riguarda il loro stato di conservazione. E noi dobbiamo pensare alla loro salvaguardia per tramandarli alle future generazioni. Uno dei pericoli riguarda i disastri naturali come i terremoti e i maremoti. L'altro pericolo e' rappresentato dall'urbanizzazione dallo svilupo economico che non deve danneggiare i siti. Un'altra questione importante -ha aggiunto Matsuura- riguarda la ricettivita' dei siti: e' fondamentale garantire l'accesso ai turisti". Matsuura, in Sicilia per la prima volta, si e' detto molto lieto di visitare l'isola. Domani si rechera' alla Valle dei Templi di Agrigento.
Trasporti: Soddisfazione del sindaco Bruno per la nuova risoluzione "Valducci" e il testo di quest'ultima
Riceviamo dal sindaco di Lipari Mariano Bruno e pubblichiamo.
Con viva soddisfazione, Vi rimetto copia del nuovo testo approvato dalla IX Commissione della Camera dei Deputati, appena fattomi pervenire dall'On.le Garofalo, nel cui contesto potrete notare che, nell'impegnare il Governo,al punto 2 vengono recepite le istanze approvate all'unanimità dal Consiglio Comunale di Lipari nella seduta del 18/11/2008, e dai Sindaci delle isole Minori della Sicilia e della Campania nel corso dell'incontro tenutosi a Roma il giorno 19 c.
Con la collaborazione delle associazioni e della cittadinanza, si potranno conseguire risultati ancora migliori.
Il lavoro paga sempre.
Siamo solo all'inizio di una grande battaglia che tutti uniti dobbiamo affrontare nell'interesse delle nostre comunità insulari.(MARIANO BRUNO)
NUOVO TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
7-00033 Valducci: Nuove convenzioni tra lo Stato e le società del gruppo Tirrenia e privatizzazione delle società esercenti servizi di cabotaggio pubblico
La IX Commissione,
premesso che:
la Tirrenia e le società regionali da questa controllate (Caremar, Saremar, Siremar e Toremar) esercitano il servizio pubblico di cabotaggio marittimo fra la penisola e le isole maggiori e minori in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008;
la legge finanziaria per il 2007 (commi 998 e 999 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296) ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società del gruppo Tirrenia aventi scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di privatizzare le società esercenti servizi di cabotaggio pubblico;
il Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2009-2013, deliberato dal Consiglio dei ministri il 18 giugno 2008, ha confermato la volontà del Governo di attuare tempestivamente, in coerenza anche con quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2007, il processo di privatizzazione della Tirrenia;
il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e, successivamente, il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, hanno attribuito alle regioni le funzioni in materia di servizio pubblico di cabotaggio marittimo che si svolgono all’interno del loro territorio, prevedendo altresì la possibilità per le regioni Campania, Sardegna, Sicilia e Toscana di richiedere, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del dereto-legge, il trasferimento a titolo gratuito della partecipazione totalitaria detenuta da Tirrenia di navigazione Spa rispettivamente nelle società Caremar, Saremar, Siremar e Toremar; nessuna delle regioni interessate ha peraltro esercitato tale facoltà entro i termini previsti;
ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 novembre 1995, n. 481, il Consiglio dei ministri ha deliberato, nella seduta del 6 novembre 2008, la definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministro dell’economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di navigazione S.p.A.; il relativo schema di decreto sarà trasmesso alle Camere per l’espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari;
dall’ampia attività conoscitiva svolta dalla Commissione mediante audizioni informali dei soggetti interessati è emerso che:
a) gran parte dell’attività della società Tirrenia di navigazione S.p.A. può essere svolta come libera attività imprenditoriale, secondo condizioni di mercato;
b) le sovvenzioni a carico del bilancio dello Stato rappresentano una quota rilevante delle entrate del gruppo Tirrenia e i costi operativi risultano mediamente più elevati rispetto a quelli delle società private del settore;
c) deve essere realizzato un significativo recupero di efficienza della gestione, in linea con gli obiettivi individuati dal piano industriale del gruppo, definito nel 2007 e non ancora approvato, e con i criteri per la determinazione degli oneri di servizio pubblico e delle dinamiche tariffarie, di cui alla delibera CIPE del 9 novembre 2007;
risulta pertanto indispensabile completare rapidamente il processo di liberalizzazione del settore del cabotaggio pubblico e privatizzare le società esercenti i servizi di collegamento marittimo che rivestono carattere di pubblica utilità;
occorre al tempo stesso garantire la continuità e la qualità del servizio anche per le tratte che non rivestono interesse di mercato e, in particolare, assicurare la continuità territoriale e l’erogazione dei servizi essenziali per i collegamenti con le isole maggiori e minori, e tra le isole stesse;
impegna il Governo
a pervenire sollecitamente, se possibile entro il 30 giugno 2009, e comunque non oltre il 31 dicembre 2009, alla privatizzazione della società Tirrenia di navigazione S.p.A., da effettuarsi mediante ricorso a procedura competitiva, aperta, trasparente e non discriminatoria;
ad assumere sollecitamente, sentite le regioni e gli enti locali interessati, le opportune iniziative finalizzate al completamento, da parte delle amministrazioni competenti, dell’iter di approvazione delle nuove convenzioni con la Tirrenia e con le società regionali, almeno per quanto concerne le tratte che non rivestono interesse di mercato, ma che risultano indispensabili per assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini, con riferimento ai collegamenti con le isole maggiori e minori e tra le isole stesse;
a valutare la possibilità di prorogare le convenzioni in essere con il gruppo Tirrenia, qualora risulti indispensabile in vista della definizione delle nuove convenzioni e dell’attuazione della privatizzazione e, in ogni caso, per il tempo strettamente necessario al conseguimento di tali obiettivi;
ad assicurare, anche attraverso lo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie, che, per tutta la fase che precederà la privatizzazione, continuino ad essere prestati i servizi attualmente offerti;
ad individuare le misure opportune per garantire, anche oltre la scadenza delle nuove convenzioni, il mantenimento in esercizio dei collegamenti necessari ad assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini;
a prevedere altresì, nell’ambito della privatizzazione, adeguate misure di salvaguardia dei livelli occupazionali e di tutela nei confronti dei dipendenti del gruppo Tirrenia.
(8-00011) «Valducci, Moffa».
La IX Commissione,
premesso che:
la Tirrenia e le società regionali da questa controllate (Caremar, Saremar, Siremar e Toremar) esercitano il servizio pubblico di cabotaggio marittimo fra la penisola e le isole maggiori e minori in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008;
la legge finanziaria per il 2007 (commi 998 e 999 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296) ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società del gruppo Tirrenia aventi scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di privatizzare le società esercenti servizi di cabotaggio pubblico;
il Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2009-2013, deliberato dal Consiglio dei ministri il 18 giugno 2008, ha confermato la volontà del Governo di attuare tempestivamente, in coerenza anche con quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2007, il processo di privatizzazione della Tirrenia;
il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e, successivamente, il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, hanno attribuito alle regioni le funzioni in materia di servizio pubblico di cabotaggio marittimo che si svolgono all’interno del loro territorio, prevedendo altresì la possibilità per le regioni Campania, Sardegna, Sicilia e Toscana di richiedere, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del dereto-legge, il trasferimento a titolo gratuito della partecipazione totalitaria detenuta da Tirrenia di navigazione Spa rispettivamente nelle società Caremar, Saremar, Siremar e Toremar; nessuna delle regioni interessate ha peraltro esercitato tale facoltà entro i termini previsti;
ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 novembre 1995, n. 481, il Consiglio dei ministri ha deliberato, nella seduta del 6 novembre 2008, la definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministro dell’economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di navigazione S.p.A.; il relativo schema di decreto sarà trasmesso alle Camere per l’espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari;
dall’ampia attività conoscitiva svolta dalla Commissione mediante audizioni informali dei soggetti interessati è emerso che:
a) gran parte dell’attività della società Tirrenia di navigazione S.p.A. può essere svolta come libera attività imprenditoriale, secondo condizioni di mercato;
b) le sovvenzioni a carico del bilancio dello Stato rappresentano una quota rilevante delle entrate del gruppo Tirrenia e i costi operativi risultano mediamente più elevati rispetto a quelli delle società private del settore;
c) deve essere realizzato un significativo recupero di efficienza della gestione, in linea con gli obiettivi individuati dal piano industriale del gruppo, definito nel 2007 e non ancora approvato, e con i criteri per la determinazione degli oneri di servizio pubblico e delle dinamiche tariffarie, di cui alla delibera CIPE del 9 novembre 2007;
risulta pertanto indispensabile completare rapidamente il processo di liberalizzazione del settore del cabotaggio pubblico e privatizzare le società esercenti i servizi di collegamento marittimo che rivestono carattere di pubblica utilità;
occorre al tempo stesso garantire la continuità e la qualità del servizio anche per le tratte che non rivestono interesse di mercato e, in particolare, assicurare la continuità territoriale e l’erogazione dei servizi essenziali per i collegamenti con le isole maggiori e minori, e tra le isole stesse;
impegna il Governo
a pervenire sollecitamente, se possibile entro il 30 giugno 2009, e comunque non oltre il 31 dicembre 2009, alla privatizzazione della società Tirrenia di navigazione S.p.A., da effettuarsi mediante ricorso a procedura competitiva, aperta, trasparente e non discriminatoria;
ad assumere sollecitamente, sentite le regioni e gli enti locali interessati, le opportune iniziative finalizzate al completamento, da parte delle amministrazioni competenti, dell’iter di approvazione delle nuove convenzioni con la Tirrenia e con le società regionali, almeno per quanto concerne le tratte che non rivestono interesse di mercato, ma che risultano indispensabili per assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini, con riferimento ai collegamenti con le isole maggiori e minori e tra le isole stesse;
a valutare la possibilità di prorogare le convenzioni in essere con il gruppo Tirrenia, qualora risulti indispensabile in vista della definizione delle nuove convenzioni e dell’attuazione della privatizzazione e, in ogni caso, per il tempo strettamente necessario al conseguimento di tali obiettivi;
ad assicurare, anche attraverso lo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie, che, per tutta la fase che precederà la privatizzazione, continuino ad essere prestati i servizi attualmente offerti;
ad individuare le misure opportune per garantire, anche oltre la scadenza delle nuove convenzioni, il mantenimento in esercizio dei collegamenti necessari ad assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini;
a prevedere altresì, nell’ambito della privatizzazione, adeguate misure di salvaguardia dei livelli occupazionali e di tutela nei confronti dei dipendenti del gruppo Tirrenia.
(8-00011) «Valducci, Moffa».
Trasporti: con una mozione interviene l'on. D'Alia
Il senatore Giampiero D’Alia(UDC) ha presentato oggi una mozione al Governo per quanto riguarda il futuro dei trasporti marittimi. Dopo un'ampia premessa questo quanto si legge nel corpo della mozione dell'on. D'Alia
.......Impegna il Governo
-anzitutto a rispettare il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane al fine di garantire il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonchè l'uguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3 della costituzione e dei principi sanciti nel Trattato di Amsterdam;
-al rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012 così come previsto nel comma 998 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006,n.296, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari, che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane attraverso una necessaria fase di concertazione con le stesse;
-all'apertura di un tavolo di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione;
-ad attuare un aumento della spesa prevista dall'art.1, comma 998 della legge 27 dicembre 2006, n.296 per il sostegno della convenzione;
-a prevedere il blocco del processo di privatizzazione della Siremar, attraverso lo scorporo della privatizzazione della Tirrenia, con il conseguente avvio, presso l'Unione Europea, del processo di deroga alla privatizzazione;
-a dotare la nuova Siremar di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regioni in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi così essenziali, senza che nessuno intervenga in sostituzione;
-ad attuare il blocco della dismissione del naviglio, in atto avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia;
-al mantenimento degli attuali livelli occupazionali;
-a considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo;
-a far si che la Regione siciliana, nella questione dei trasporti marittimi, assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate.
.......Impegna il Governo
-anzitutto a rispettare il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane al fine di garantire il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonchè l'uguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3 della costituzione e dei principi sanciti nel Trattato di Amsterdam;
-al rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012 così come previsto nel comma 998 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006,n.296, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari, che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane attraverso una necessaria fase di concertazione con le stesse;
-all'apertura di un tavolo di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione;
-ad attuare un aumento della spesa prevista dall'art.1, comma 998 della legge 27 dicembre 2006, n.296 per il sostegno della convenzione;
-a prevedere il blocco del processo di privatizzazione della Siremar, attraverso lo scorporo della privatizzazione della Tirrenia, con il conseguente avvio, presso l'Unione Europea, del processo di deroga alla privatizzazione;
-a dotare la nuova Siremar di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regioni in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi così essenziali, senza che nessuno intervenga in sostituzione;
-ad attuare il blocco della dismissione del naviglio, in atto avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia;
-al mantenimento degli attuali livelli occupazionali;
-a considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo;
-a far si che la Regione siciliana, nella questione dei trasporti marittimi, assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate.
Detenzione ai fini di spaccio: 58enne arrestato a Lipari
Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Con questa accusa i carabinieri di Lipari hanno arrestato ieri sera un B.F.,58 enne del posto. Nella sua disponibilità gli uomini dell'Arma, a seguito di perquisizione veicolare e domiciliare, avrebbero trovato una trentina di grammi di droga già suddivisa in dosi.
Parcheggi regolamentati per soli motocicli sulla via Conti. Le richieste del consigliere Biviano
E' indirizzata all'assessore alla Viabilità Rag. Corrado Giannò e al Dirigente del IV Settore
Dott. Domenico Russo la nota del consigliere comunale Giacomo Biviano avente per oggetto: Parcheggi regolamentati, per soli motocicli, nei pressi dell’ Istituto Tecnico commerciale e per geometri. IL TESTO:
Gentili Signori,
Numerosi ragazzi e genitori hanno interessato il sottoscritto per segnalare la mancata regolamentazione o l’insufficienza di parcheggi, per soli motocicli, nei pressi dell’Istituto tecnico I.Conti .
Essendo il suddetto mezzo utilizzato dalla gran parte degli studenti, data la loro fascia d’età;
Vista l’assenza di parcheggi regolamentati, per soli motocicli, nei pressi del suddetto Istituto e i rimanenti spazi di sosta occupati da veicoli di ogni genere (macchine, cammion, furgoni, autobidoniere, muletti, ruspe, ect.), spesso anche per lunghi periodi;
Recepite, quindi, le enormi difficoltà che gli studenti incontrano nel trovare parcheggio, soprattutto la mattina, incorrendo a volte in giuste sanzioni amministrative per sosta vietata;
CHIEDO
Che si valuti l’opportunità di prevedere dei parcheggi regolamentati nella Via I.Conti, per i soli motocicli, lungo tutto il tratto di strada che costeggia l’attuale Istituto Tecnico;
Che si valutino, altresì, in alternativa, ulteriori soluzioni atte ad eliminare definitivamente il suddetto problema.
Certo di un immediato e positivo riscontro,
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott.Giacomo Biviano)
Dott. Domenico Russo la nota del consigliere comunale Giacomo Biviano avente per oggetto: Parcheggi regolamentati, per soli motocicli, nei pressi dell’ Istituto Tecnico commerciale e per geometri. IL TESTO:
Gentili Signori,
Numerosi ragazzi e genitori hanno interessato il sottoscritto per segnalare la mancata regolamentazione o l’insufficienza di parcheggi, per soli motocicli, nei pressi dell’Istituto tecnico I.Conti .
Essendo il suddetto mezzo utilizzato dalla gran parte degli studenti, data la loro fascia d’età;
Vista l’assenza di parcheggi regolamentati, per soli motocicli, nei pressi del suddetto Istituto e i rimanenti spazi di sosta occupati da veicoli di ogni genere (macchine, cammion, furgoni, autobidoniere, muletti, ruspe, ect.), spesso anche per lunghi periodi;
Recepite, quindi, le enormi difficoltà che gli studenti incontrano nel trovare parcheggio, soprattutto la mattina, incorrendo a volte in giuste sanzioni amministrative per sosta vietata;
CHIEDO
Che si valuti l’opportunità di prevedere dei parcheggi regolamentati nella Via I.Conti, per i soli motocicli, lungo tutto il tratto di strada che costeggia l’attuale Istituto Tecnico;
Che si valutino, altresì, in alternativa, ulteriori soluzioni atte ad eliminare definitivamente il suddetto problema.
Certo di un immediato e positivo riscontro,
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott.Giacomo Biviano)
Legambiente Lipari concorda con le idee del presidente Mottola
COMUNICATO
Legambiente ringrazia il Sig. Enzo Mottola, presidente C.A.S.T.A per la Sua sensibilità ambientale e concorda con lo stesso nel ritenere che i lavori di ripristino della viabilità di Acquacalda e della messa in sicurezza del litorale rivestano “carattere di somma urgenza” visto l’approssimarsi di nuove mareggiate che potrebbero vanificare ogni intervento.
Condivide appieno il pensiero del Sig. Mottola circa la tutela, da parte delle istituzioni, dell’incolumità degli abitanti di Acquacalda, e concorda con la richiesta di “consentire la prosecuzione dei lavori adoperando mezzi navali” che dovranno- possibilmente- operare con l’accortezza di arrecare il minor danno possibile all’habitat sottomarino, ricordando che le praterie di Poseidonie hanno molteplici funzioni: attenuano il moto ondoso proteggendo l’erosione dei litorali; sviluppano una ricca comunità biologica e contribuiscono all’ossigenazione delle acque.
Secondo le intenzioni dei promotori, Legambiente nasce «con l'idea di difendere e conservare il patrimonio ambientale anche per le generazioni future accomunando gente che ha valori universali come quello di avere a disposizione acqua, aria e terra pulite ». Legittima è quindi la richiesta degli abitanti di Acquacalda ed implicita la conservazione del patrimonio abitativo, il lavoro e la loro esistenza sul territorio.
Legambiente Lipari
Piero Roux
Condivide appieno il pensiero del Sig. Mottola circa la tutela, da parte delle istituzioni, dell’incolumità degli abitanti di Acquacalda, e concorda con la richiesta di “consentire la prosecuzione dei lavori adoperando mezzi navali” che dovranno- possibilmente- operare con l’accortezza di arrecare il minor danno possibile all’habitat sottomarino, ricordando che le praterie di Poseidonie hanno molteplici funzioni: attenuano il moto ondoso proteggendo l’erosione dei litorali; sviluppano una ricca comunità biologica e contribuiscono all’ossigenazione delle acque.
Secondo le intenzioni dei promotori, Legambiente nasce «con l'idea di difendere e conservare il patrimonio ambientale anche per le generazioni future accomunando gente che ha valori universali come quello di avere a disposizione acqua, aria e terra pulite ». Legittima è quindi la richiesta degli abitanti di Acquacalda ed implicita la conservazione del patrimonio abitativo, il lavoro e la loro esistenza sul territorio.
Legambiente Lipari
Piero Roux
Il convegno romano sui Trasporti sulla Gazzetta del sud di oggi
La missione degli amministratori
Si punta a salvare le "tratte sociali" Ancora fuori quella con Napoli
Sciopero dei marittimi Siremar oggi per la vertenza Tirrenia
Salvatore Sarpi
Lo Stato punta dritto alla privatizzazione della Tirrenia e per quanto riguarda i collegamenti con le isole minori si può ipotizzare la concessione di una proroga alle società regionali (nel caso della Sicilia alla Siremar) di quattro anni, e cioè sino al 2012. Una proroga, che è opportuno precisarlo, riguarderebbe solo quelle che lo Stato individua quali "tratte sociali". Nel caso delle Eolie "salterebbe" lo storico e fondamentale collegamento con Napoli. Questo è in sintesi quanto emerso dal convegno romano organizzato dai comuni eoliani e dall'associazione "Ama le Eolie" e che ha visto, oltre a quella degli amministratori e operatori turistici eoliani, anche la partecipazione di diversi deputati e senatori e di rappresentanti di altre isole minori. I delegati isolani hanno sottoscritto tra l'altro la mozione "salva Siremar" inviata ai Governi nazionale ed europeo. Fortemente critico nei confronti del Governo romano è stato l'on. Giovanni Pistorio (Mpa) che ha sottolineato come, nonostante le numerose note inviate al Governo dalla Regione siciliana per conoscere i conti della società di Stato, attività e passività, non è stata fornita alcuna risposta. Insomma tutto il contrario di quanto si sostiene da Roma e cioè che vi è stato il totale disinteresse da parte della Regione. Pistorio ha dato la sua disponibilità ad impegnarsi per un tavolo fra Stato-Regione siciliana e amministrazioni delle isole minori per tracciare un percorso condiviso e condivisibile nell'interesse delle collettività isolane. Linea condivisa, oltre che dagli amministratori isolani, anche dai parlamentari presenti in particolare da Fallica, Garofalo, Mantini che hanno seguito questa vicenda sin dagli albori. E a questo tavolo guarda con moderato ottimismo il sindaco di Lipari Mariano Bruno. «Quello odierno – ha dichiarato – è stato un ulteriore passo per far conoscere a tutti quella che è la realtà davanti alla quale si troverebbero le Eolie, ma più in generale tutte le isole, se al 31 dicembre si dovesse scrivere la parola fine non solo per la Tirrenia ma anche, e principalmente, per le società regionali, nel nostro caso la Siremar. Abbiamo "messo sul tavolo" la nostra mozione a sostegno delle legittime richieste della collettività ma è chiaro che dobbiamo guardare avanti, continuare a lavorare e, principalmente, non abbassare soprattutto per il collegamento con Napoli che per noi è a tutti gli effetti "tratta sociale". L'apertura di un tavolo di lavoro tra Stato-Regione e le nostre amministrazioni non può che trovarci d'accordo e, in questo senso, saremo a Palermo per chiedere che si parta al più presto. Anche perchè il 31 dicembre non è poi così lontano».
Intanto è stato confermato per oggi lo sciopero di 24 ore dei marittimi del gruppo Tirrenia e delle società controllate. Stop indetto da tutte le sigle sindacali: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Federmar-Cisal. In concomitanza con lo sciopero, a Roma, si terrà una conferenza stampa dei sindacati di categoria alla presenza del segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia e dei responsabili del settore marittimo della Filt Cgil, Roberto Scotti e della Fit Cisl, Beniamino Leone. I sindacati denunciano che "Tirrenia potrebbe subire una crisi aziendale come Alitalia e a rischio ci sono 3mila di posti lavoro con lavoratori che non avranno a disposizione gli ammortizzatori sociali".
Si punta a salvare le "tratte sociali" Ancora fuori quella con Napoli
Sciopero dei marittimi Siremar oggi per la vertenza Tirrenia
Salvatore Sarpi
Lo Stato punta dritto alla privatizzazione della Tirrenia e per quanto riguarda i collegamenti con le isole minori si può ipotizzare la concessione di una proroga alle società regionali (nel caso della Sicilia alla Siremar) di quattro anni, e cioè sino al 2012. Una proroga, che è opportuno precisarlo, riguarderebbe solo quelle che lo Stato individua quali "tratte sociali". Nel caso delle Eolie "salterebbe" lo storico e fondamentale collegamento con Napoli. Questo è in sintesi quanto emerso dal convegno romano organizzato dai comuni eoliani e dall'associazione "Ama le Eolie" e che ha visto, oltre a quella degli amministratori e operatori turistici eoliani, anche la partecipazione di diversi deputati e senatori e di rappresentanti di altre isole minori. I delegati isolani hanno sottoscritto tra l'altro la mozione "salva Siremar" inviata ai Governi nazionale ed europeo. Fortemente critico nei confronti del Governo romano è stato l'on. Giovanni Pistorio (Mpa) che ha sottolineato come, nonostante le numerose note inviate al Governo dalla Regione siciliana per conoscere i conti della società di Stato, attività e passività, non è stata fornita alcuna risposta. Insomma tutto il contrario di quanto si sostiene da Roma e cioè che vi è stato il totale disinteresse da parte della Regione. Pistorio ha dato la sua disponibilità ad impegnarsi per un tavolo fra Stato-Regione siciliana e amministrazioni delle isole minori per tracciare un percorso condiviso e condivisibile nell'interesse delle collettività isolane. Linea condivisa, oltre che dagli amministratori isolani, anche dai parlamentari presenti in particolare da Fallica, Garofalo, Mantini che hanno seguito questa vicenda sin dagli albori. E a questo tavolo guarda con moderato ottimismo il sindaco di Lipari Mariano Bruno. «Quello odierno – ha dichiarato – è stato un ulteriore passo per far conoscere a tutti quella che è la realtà davanti alla quale si troverebbero le Eolie, ma più in generale tutte le isole, se al 31 dicembre si dovesse scrivere la parola fine non solo per la Tirrenia ma anche, e principalmente, per le società regionali, nel nostro caso la Siremar. Abbiamo "messo sul tavolo" la nostra mozione a sostegno delle legittime richieste della collettività ma è chiaro che dobbiamo guardare avanti, continuare a lavorare e, principalmente, non abbassare soprattutto per il collegamento con Napoli che per noi è a tutti gli effetti "tratta sociale". L'apertura di un tavolo di lavoro tra Stato-Regione e le nostre amministrazioni non può che trovarci d'accordo e, in questo senso, saremo a Palermo per chiedere che si parta al più presto. Anche perchè il 31 dicembre non è poi così lontano».
Intanto è stato confermato per oggi lo sciopero di 24 ore dei marittimi del gruppo Tirrenia e delle società controllate. Stop indetto da tutte le sigle sindacali: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Federmar-Cisal. In concomitanza con lo sciopero, a Roma, si terrà una conferenza stampa dei sindacati di categoria alla presenza del segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia e dei responsabili del settore marittimo della Filt Cgil, Roberto Scotti e della Fit Cisl, Beniamino Leone. I sindacati denunciano che "Tirrenia potrebbe subire una crisi aziendale come Alitalia e a rischio ci sono 3mila di posti lavoro con lavoratori che non avranno a disposizione gli ammortizzatori sociali".
mercoledì 19 novembre 2008
Acquacalda: Da lunedì sondaggi e carotaggio. Domani al via la fase preparatoria per la "bretella"
Inizieranno lunedì i sondaggi e il carotaggio ad Acquacalda nell'area che sarà interessata alla realizzazione della bretella che, bypassando la parte della Provinciale oggetto della frana, collegherà le due parti della frazione consentendo il transito dei mezzi leggeri. Domani, comunque, la ditta di Angelino Biviano che eseguirà i lavori per conto della Provincia sarà sul posto per mettere in atto quella che è definita la fase preparatoria e che comprende anche la scarificazione.
Intanto si apprende che i massi necessari per il lavoro di protezione dell'abitato di San Gaetano continueranno ad arrivare via terra e a mezzo camion. Per superare il divieto posto dalla Provincia al transito sulle strade provinciali di mezzi che superino a pieno carico le 34 tonnellate, i camion viaggeranno a carico ridotto rispetto alle loro reali capacità.
Intanto si apprende che i massi necessari per il lavoro di protezione dell'abitato di San Gaetano continueranno ad arrivare via terra e a mezzo camion. Per superare il divieto posto dalla Provincia al transito sulle strade provinciali di mezzi che superino a pieno carico le 34 tonnellate, i camion viaggeranno a carico ridotto rispetto alle loro reali capacità.
Riunione sui trasporti a Roma: Cosa scrivono le agenzie
TIRRENIA: SINDACI ISOLE MINORI A ROMA, PROROGA SERVIZI AL 2012
(AGI) Una proroga fino al 2012 dei servizi marittimi garantiti dalla Tirrenia. La richiesta e’ stata ribadita dai sindaci delle isole minori siciliane, con in testa il primo cittadino di Lipari, Mariano Bruno, nella conferenza che si e’ tenuta a Roma nella sala di Montecitorio. Sono anche intervenuti i sindaci delle isole campane e una cinquantina tra operatori turistici, economici e albergatori. Hanno presenziato alcuni parlamentari nazionali che hanno assicurato il loro appoggio alla battaglia portata avanti da dagli amministratori comunali, dagli operatori e dagli abitanti sempre piu’ preoccupati perche’ a fine anno potrebbero essere sospesi i collegamenti con aliscafi e traghetti della Siremar, societa’ di Stato. Il sindaco Bruno ha ribadito la necessita’ di arrivare ad una proroga di almeno tre anni, dopo di che si potra’ parlare di privatizzazione. Ha annunciato che nei prossimi giorni ci sara’ un incontro con il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli e proseguiranno le audizioni con la commissione Trasporti. (AGI)
Sindaci Eolie chiedono il rinnovo della convenzione con Siremar fino a 2012
Le amministrazioni comunali delle isole dell'arcipelago delle Eolie hanno inviato una mozione al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ad altri rappresentanti delle istituzioni per chiedere, ''il rinnovo fino al 2012 e l'aumento del finanziamento della convenzione con la societa' Siremar, del gruppo Tirrenia'', che assicura i collegamenti fra le isole e il territorio nazionale.
(AGI) Una proroga fino al 2012 dei servizi marittimi garantiti dalla Tirrenia. La richiesta e’ stata ribadita dai sindaci delle isole minori siciliane, con in testa il primo cittadino di Lipari, Mariano Bruno, nella conferenza che si e’ tenuta a Roma nella sala di Montecitorio. Sono anche intervenuti i sindaci delle isole campane e una cinquantina tra operatori turistici, economici e albergatori. Hanno presenziato alcuni parlamentari nazionali che hanno assicurato il loro appoggio alla battaglia portata avanti da dagli amministratori comunali, dagli operatori e dagli abitanti sempre piu’ preoccupati perche’ a fine anno potrebbero essere sospesi i collegamenti con aliscafi e traghetti della Siremar, societa’ di Stato. Il sindaco Bruno ha ribadito la necessita’ di arrivare ad una proroga di almeno tre anni, dopo di che si potra’ parlare di privatizzazione. Ha annunciato che nei prossimi giorni ci sara’ un incontro con il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli e proseguiranno le audizioni con la commissione Trasporti. (AGI)
Sindaci Eolie chiedono il rinnovo della convenzione con Siremar fino a 2012
Le amministrazioni comunali delle isole dell'arcipelago delle Eolie hanno inviato una mozione al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ad altri rappresentanti delle istituzioni per chiedere, ''il rinnovo fino al 2012 e l'aumento del finanziamento della convenzione con la societa' Siremar, del gruppo Tirrenia'', che assicura i collegamenti fra le isole e il territorio nazionale.
Trasporti marittimi: Si è concluso il convegno di Roma. Verso un tavolo Stato-Regione-amministrazioni locali?
Si è concluso a Roma il convegno "Legge n° 296 del 27/12/2006 e successive determinazioni, la mobilità negata per le isole minori italiane, un passo indietro di trent’anni" e arrivano le notizie ufficiali. Alcune delle quali, ad onor del vero, abbastanza scontate.
Lo Stato punta dritto alla privatizzazione della Tirrenia e per quanto riguarda i collegamenti con le isole minori si può ipotizzare la concessione di una proroga alle società regionali(nel caso della Sicilia alla Siremar) di quattro anni e cioè sino al 2012. Una proroga, che è opportuno precisarlo, riguarderebbe solo quelle che lo Stato individua quali “tratte sociali”. Nel caso delle Eolie “salterebbe” lo storico e fondamentale collegamento con Napoli.
Lo Stato punta dritto alla privatizzazione della Tirrenia e per quanto riguarda i collegamenti con le isole minori si può ipotizzare la concessione di una proroga alle società regionali(nel caso della Sicilia alla Siremar) di quattro anni e cioè sino al 2012. Una proroga, che è opportuno precisarlo, riguarderebbe solo quelle che lo Stato individua quali “tratte sociali”. Nel caso delle Eolie “salterebbe” lo storico e fondamentale collegamento con Napoli.
Questo è in sintesi quanto sta emergendo dal convegno romano e che ha visto la partecipazione, oltre agli organizzatori, di diversi politici(anche se non troppi).
Fortemente critico nei confronti del Governo centrale è stato l'on. Giovanni Pistorio che ha sottolineato come, nonostante le numerose note inviate al Governo dalla Regione siciliana per conoscere i conti della società di Stato, attività e passività, non è stata fornita alcuna risposta. Pistorio ha dato la sua disponibilità ad un tavolo fra Stato-Regione siciliana e amministrazioni delle isole minori per tracciare un percorso condiviso e condivisibile nell'interesse delle collettività isolane.
Linea condivisa, oltre che dagli amministratori isolani, anche dai parlamentari presenti; in particolare da Fallica, Garofalo,Mantini che hanno seguito questa vicenda sin dagli albori. E a questo tavolo guarda con moderato ottimismo il sindaco di Lipari Mariano Bruno. “Quello odierno- ci ha dichiarato- è stato un ulteriore passo per far conoscere a tutti quella che è la realtà davanti alla quale si troverebbero le Eolie, ma più in generale tutte le isole, se al 31 dicembre si dovesse scrivere la parola fine non solo per la Tirrenia ma anche, e principalmente, per le società regionali, nel nostro caso la Siremar. Abbiamo “messo sul tavolo” la nostra mozione a sostegno delle legittime richieste della collettività ma è chiaro che dobbiamo guardare avanti, continuare a lavorare e, principalmente, non abbassare la guardia".
Tirrenia e controllate. Confermato per domani lo sciopero di 24 ore
E' stato confermato per domani lo sciopero di 24 ore dei marittimi del gruppo Tirrenia e delle societa' controllate. Lo stop e' stato indetto da tutte le sigle sindacali: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Federmar-Cisal. In concomitanza con lo sciopero, a Roma , presso l'hotel Nazionale in Piazza Montecitorio si terra' una conferenza stampa di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti , alla presenza del segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia e dei responsabili del settore marittimo della Filt Cgil, Roberto Scotti e della Fit Cisl, Beniamino Leone.
I sindacati denunciano che "Tirrenia potrebbe subire una crisi aziendale come Alitalia e a rischio ci sono 3mila di posti lavoro con lavoratori che non avranno a disposizione gli ammortizzatori sociali".
“Sono particolarmente interessato a conoscere nel dettaglio i criteri per la privatizzazione di Tirrenia – sostiene Caronia della Uiltrasporti- e voglio augurarmi che il primo criterio, ed a mio avviso il più importante, sia quello di escludere dalla “ procedura competitiva a trattativa diretta” tutte le compagnie di navigazione oggi concorrenti della Tirrenia. E’ difatti evidente che chi è già fortemente radicato nel cabotaggio nazionale con una propria flotta, con proprio personale e con proprie strutture, non ha interesse alcuno – precisa il segretario generale della Uil trasporti- ad acquisire Tirrenia nel suo complesso, ma ha invece quello di eliminarla dal mercato. Potrebbero semmai essere interessati ad acquisire ed a prezzi stracciati (il valore dell’azienda senza il rinnovo della Convenzione si riduce) le navi migliori e le linee più redditizie, scaricando così sulle spalle della collettività l’onere del mantenimento di tutte le tratte sociali, gli obblighi di servizio pubblico e della continuità territoriale alle popolazioni delle isole minori. Ho già detto in moltissime altre circostanze- prosegue il rappresentante sindacale- che ogni similitudine, ogni accostamento e quant’altro tra Tirrenia e Alitalia è assolutamente sbagliato, lo è sul piano finanziario, ma lo è in modo particolare se riferito alla sorte assai diversa delle migliaia di esuberi di marittimi che con la dismissione di Tirrenia si verrebbero a determinare, i quali, a differenza dei lavoratori di Alitalia che fortunatamente dispongono di adeguati ammortizzatori sociali, non godrebbero di alcun tipo di protezione e sarebbero quindi cacciati nell’inferno della disoccupazione certa ed irreversibile, considerato che sarebbero colpiti quasi esclusivamente lavoratori del Meridione e di quello più svantaggiato. Palazzo Chigi deve ascoltarci e il Governo deve sottoscrivere le nuove convenzioni fino al 2012/2014; deve integrare gli stanziamenti per garantire i servizi (circa 80 milioni per il 2008 e 108 milioni per il 2009); deve approvare il Piano Industriale che consentirà di completare il risanamento del gruppo, di aumentarne il valore e permettere una corretta, trasparente e vantaggiosa privatizzazione per lo Stato (fermo restando il criterio di esclusione prima richiamato); deve trasferire obbligatoriamente alle Regioni le Società regionali Caremar, Toremar, Siremar, Saremar, naturalmente a determinate condizioni. Domani ci sarà lo sciopero, mi auguro- continua ancora il sindacalista- che le nostre richieste vengano accolte sollecitamente . Ma si sappia che se ciò non dovesse avvenire e si dovesse insistere nel disegno di una incomprensibilmente accelerata dismissione della flotta pubblica senza regole e senza condizioni, le nostre legittime e sacrosante reazioni potrebbero essere particolarmente forti e non potremmo di certo garantire, da parte di chi sarebbe preso dalla disperazione, il rispetto di alcune regole che, a mio avviso, mal conciliano il diritto alla mobilità dei cittadini con quello ancor più sacrosanto dello sciopero in difesa della propria esistenza”.
Le Organizzazioni Sindacali si riservano di promuovere ulteriori iniziative, in occasione dell’incontro che si terrà presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il giorno 27 novembre alle ore 18.00.
I sindacati denunciano che "Tirrenia potrebbe subire una crisi aziendale come Alitalia e a rischio ci sono 3mila di posti lavoro con lavoratori che non avranno a disposizione gli ammortizzatori sociali".
“Sono particolarmente interessato a conoscere nel dettaglio i criteri per la privatizzazione di Tirrenia – sostiene Caronia della Uiltrasporti- e voglio augurarmi che il primo criterio, ed a mio avviso il più importante, sia quello di escludere dalla “ procedura competitiva a trattativa diretta” tutte le compagnie di navigazione oggi concorrenti della Tirrenia. E’ difatti evidente che chi è già fortemente radicato nel cabotaggio nazionale con una propria flotta, con proprio personale e con proprie strutture, non ha interesse alcuno – precisa il segretario generale della Uil trasporti- ad acquisire Tirrenia nel suo complesso, ma ha invece quello di eliminarla dal mercato. Potrebbero semmai essere interessati ad acquisire ed a prezzi stracciati (il valore dell’azienda senza il rinnovo della Convenzione si riduce) le navi migliori e le linee più redditizie, scaricando così sulle spalle della collettività l’onere del mantenimento di tutte le tratte sociali, gli obblighi di servizio pubblico e della continuità territoriale alle popolazioni delle isole minori. Ho già detto in moltissime altre circostanze- prosegue il rappresentante sindacale- che ogni similitudine, ogni accostamento e quant’altro tra Tirrenia e Alitalia è assolutamente sbagliato, lo è sul piano finanziario, ma lo è in modo particolare se riferito alla sorte assai diversa delle migliaia di esuberi di marittimi che con la dismissione di Tirrenia si verrebbero a determinare, i quali, a differenza dei lavoratori di Alitalia che fortunatamente dispongono di adeguati ammortizzatori sociali, non godrebbero di alcun tipo di protezione e sarebbero quindi cacciati nell’inferno della disoccupazione certa ed irreversibile, considerato che sarebbero colpiti quasi esclusivamente lavoratori del Meridione e di quello più svantaggiato. Palazzo Chigi deve ascoltarci e il Governo deve sottoscrivere le nuove convenzioni fino al 2012/2014; deve integrare gli stanziamenti per garantire i servizi (circa 80 milioni per il 2008 e 108 milioni per il 2009); deve approvare il Piano Industriale che consentirà di completare il risanamento del gruppo, di aumentarne il valore e permettere una corretta, trasparente e vantaggiosa privatizzazione per lo Stato (fermo restando il criterio di esclusione prima richiamato); deve trasferire obbligatoriamente alle Regioni le Società regionali Caremar, Toremar, Siremar, Saremar, naturalmente a determinate condizioni. Domani ci sarà lo sciopero, mi auguro- continua ancora il sindacalista- che le nostre richieste vengano accolte sollecitamente . Ma si sappia che se ciò non dovesse avvenire e si dovesse insistere nel disegno di una incomprensibilmente accelerata dismissione della flotta pubblica senza regole e senza condizioni, le nostre legittime e sacrosante reazioni potrebbero essere particolarmente forti e non potremmo di certo garantire, da parte di chi sarebbe preso dalla disperazione, il rispetto di alcune regole che, a mio avviso, mal conciliano il diritto alla mobilità dei cittadini con quello ancor più sacrosanto dello sciopero in difesa della propria esistenza”.
Le Organizzazioni Sindacali si riservano di promuovere ulteriori iniziative, in occasione dell’incontro che si terrà presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il giorno 27 novembre alle ore 18.00.
La "questione trasporti marittimi" sulla Gazzetta del Sud di oggi
Lipari-La difesa dei collegamenti e il mantenimento dei livelli occupazionali
I sindaci eoliani oggi a Roma per il salvataggio della Siremar
Propongono lo scorporo dalla Tirrenia e la proroga del servizio
Salvatore Sarpi
È' mobilitazione per portare sino a Roma la protesta e le proposte per evitare che il 31 dicembre, con la prevista cessazione della convenzione con la Siremar, le isole minori siciliane facciano un salto indietro di almeno trent'anni. Per partecipare al convegno nazionale sui trasporti marittimi delle isole minori che si terrà oggi a Roma, in una sala di Montecitorio e alla quale sono stati invitati tutti i parlamentari, hanno raggiunto la capitale gli amministratori dei quattro comuni eoliani, politici locali, imprenditori ed operatori del settore turistico-alberghiero.
La "trasferta romana" è stata preceduta dalla predisposizione e approvazione di una mozione unitaria "Sui trasporti marittimi essenziali per le isole siciliane" da inviare ai rappresentanti del Governo italiano ed Europeo- Mozione "partorita" dalle amministrazioni di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, dalle forze politiche locali rappresentate nei consigli comunali e dalle associazioni di categoria interessate, d´ intesa con l´ANCIM Sicilia. Si chiede "il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonché l'uguaglianza sostanziale di cui all'art. 3 della Costituzione e trattato di Amsterdam". Uno dei punti nodali è rapprresentato dalla richiesta di procedere al rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari e che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane attraverso una necessaria fase di concertazione.
"Considerata la mancata richiesta da parte della Regione siciliana per la cessione gratuita della Siremar – è scritto nella mozione – si chiede il blocco del processo di privatizzazione della stessa attraverso lo scorporo dalla privatizzazione della Tirrenia, sussistendo comprovate esigenze economiche sociali, ambientali". Per la Siremar si chiede di prevedere una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai comuni isolani interessati. Inoltre la nuova Siremar deve essere dotata di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regione in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi cosi essenziali senza che nessuno intervenga in sostituzione. Altri punti evidenziati nella mozione "il blocco della dismissione del naviglio, in atto avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia; il mantenimento degli attuali livelli occupazionali; di considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo; che la Regione nella questione dei trasporti marittimi, assuma un ruolo attivo dichiarando la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate».
I sindaci eoliani oggi a Roma per il salvataggio della Siremar
Propongono lo scorporo dalla Tirrenia e la proroga del servizio
Salvatore Sarpi
È' mobilitazione per portare sino a Roma la protesta e le proposte per evitare che il 31 dicembre, con la prevista cessazione della convenzione con la Siremar, le isole minori siciliane facciano un salto indietro di almeno trent'anni. Per partecipare al convegno nazionale sui trasporti marittimi delle isole minori che si terrà oggi a Roma, in una sala di Montecitorio e alla quale sono stati invitati tutti i parlamentari, hanno raggiunto la capitale gli amministratori dei quattro comuni eoliani, politici locali, imprenditori ed operatori del settore turistico-alberghiero.
La "trasferta romana" è stata preceduta dalla predisposizione e approvazione di una mozione unitaria "Sui trasporti marittimi essenziali per le isole siciliane" da inviare ai rappresentanti del Governo italiano ed Europeo- Mozione "partorita" dalle amministrazioni di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, dalle forze politiche locali rappresentate nei consigli comunali e dalle associazioni di categoria interessate, d´ intesa con l´ANCIM Sicilia. Si chiede "il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonché l'uguaglianza sostanziale di cui all'art. 3 della Costituzione e trattato di Amsterdam". Uno dei punti nodali è rapprresentato dalla richiesta di procedere al rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari e che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane attraverso una necessaria fase di concertazione.
"Considerata la mancata richiesta da parte della Regione siciliana per la cessione gratuita della Siremar – è scritto nella mozione – si chiede il blocco del processo di privatizzazione della stessa attraverso lo scorporo dalla privatizzazione della Tirrenia, sussistendo comprovate esigenze economiche sociali, ambientali". Per la Siremar si chiede di prevedere una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai comuni isolani interessati. Inoltre la nuova Siremar deve essere dotata di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regione in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi cosi essenziali senza che nessuno intervenga in sostituzione. Altri punti evidenziati nella mozione "il blocco della dismissione del naviglio, in atto avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia; il mantenimento degli attuali livelli occupazionali; di considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo; che la Regione nella questione dei trasporti marittimi, assuma un ruolo attivo dichiarando la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate».
Trasporti marittimi. Il punto di Gesuele Fonti
(Gesuele Fonti - ore o2.00 del 19 novembre) Siamo appena rientrati in albergo dopo una giornata intensa di incontri. Al gruppo si sono aggiunti nel pomeriggio il Dott. Nino Di Giovanni e il sindaco di S.Marina Salina Massimo Lo Schiavo.
Nel primo pomeriggio ho incontrato il Segretario Generale della UIL trasporti Dott. Peppino Caronia. L’incontro organizzato dal gruppo consiliare “IL FARO” è servito anche a valutare i risvolti che la chiusura della società Siremar potrebbe avere sull’occupazione: in atto il gruppo Tirrenia occupa 3000 unità di cui 2490 a tempo indeterminato tra cui molti eoliani.
Il Dott. Caronia si è detto molto preoccupato sostenendo che “questa volta la situazione potrebbe essere veramente grave”. Lo stesso, esprimendo solidarietà alle popolazioni isolane, condivide le richieste avanzate dal gruppo “IL FARO” circa la possibilità che la Siremar diventi una società regionale gestita dalla Regione Siciliana.
Successivamente, unitamente agli altri presenti a Roma, ci siamo recati alla Camera dei Deputati e incontrato l’On Garofalo. Questi, nel dichiararsi possibilista circa la proroga delle convenzioni, ha affermato che ormai il processo di privatizzazione dell’intero gruppo Tirrenia è irreversibile. Ovviamente la proroga riguarderebbe solo le tratte sociali. La linea C 1 Eolie-Napoli può essere ritenuta tratta sociale…?
Dopo l’incontro con l’On Garofalo l’ing Carnevale a Palazzo Madama ha incontrato il Sen. Giampoero D’Alia, lo stesso ha assicurato il suo impegno. Fin qui tutti hanno lamentato l’assoluto silenzio da parte della Regione Siciliana.
Anche a seguito dell’interessamento del dott Saverio Merlino si è avuto un incontro con il sen. Pistorio il quale ha pienamente focalizzato il problema e attivato un contatto con il Direttore del Dipartimento Trasporti delle Regione Siciliana dott. Vincenzo Falgares. Questi ha lamentato di avere inviato numerose note al Governo per conoscere i conti della società di Stato, attività e passività senza ricevere alcuna risposta.
In tarda serata ho ricevuto una telefonata dell’on. Carmelo Lo Monte, interessato alla questione dall’on. Fortunato Romano. Ha assicurato la sua presenza nella giornata di domani, mentre l’on. Romano, per impegni assunti in precedenza, non potrà essere presente. Da tutti i fronti è emersa la mancanza di informazione circa la manifestazione di oggi.
Nel primo pomeriggio ho incontrato il Segretario Generale della UIL trasporti Dott. Peppino Caronia. L’incontro organizzato dal gruppo consiliare “IL FARO” è servito anche a valutare i risvolti che la chiusura della società Siremar potrebbe avere sull’occupazione: in atto il gruppo Tirrenia occupa 3000 unità di cui 2490 a tempo indeterminato tra cui molti eoliani.
Il Dott. Caronia si è detto molto preoccupato sostenendo che “questa volta la situazione potrebbe essere veramente grave”. Lo stesso, esprimendo solidarietà alle popolazioni isolane, condivide le richieste avanzate dal gruppo “IL FARO” circa la possibilità che la Siremar diventi una società regionale gestita dalla Regione Siciliana.
Successivamente, unitamente agli altri presenti a Roma, ci siamo recati alla Camera dei Deputati e incontrato l’On Garofalo. Questi, nel dichiararsi possibilista circa la proroga delle convenzioni, ha affermato che ormai il processo di privatizzazione dell’intero gruppo Tirrenia è irreversibile. Ovviamente la proroga riguarderebbe solo le tratte sociali. La linea C 1 Eolie-Napoli può essere ritenuta tratta sociale…?
Dopo l’incontro con l’On Garofalo l’ing Carnevale a Palazzo Madama ha incontrato il Sen. Giampoero D’Alia, lo stesso ha assicurato il suo impegno. Fin qui tutti hanno lamentato l’assoluto silenzio da parte della Regione Siciliana.
Anche a seguito dell’interessamento del dott Saverio Merlino si è avuto un incontro con il sen. Pistorio il quale ha pienamente focalizzato il problema e attivato un contatto con il Direttore del Dipartimento Trasporti delle Regione Siciliana dott. Vincenzo Falgares. Questi ha lamentato di avere inviato numerose note al Governo per conoscere i conti della società di Stato, attività e passività senza ricevere alcuna risposta.
In tarda serata ho ricevuto una telefonata dell’on. Carmelo Lo Monte, interessato alla questione dall’on. Fortunato Romano. Ha assicurato la sua presenza nella giornata di domani, mentre l’on. Romano, per impegni assunti in precedenza, non potrà essere presente. Da tutti i fronti è emersa la mancanza di informazione circa la manifestazione di oggi.
In mattinata sono attesi il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il rag. Saverio Merlino e il prof. Luigi Megna, oltre a numerosi eoliani, almeno si spera.
Il gruppo “IL FARO”, sensibile alla problematica relativa ai trasporti marittimi, chiede con forza di conoscere la verità non essendo interessato a rimpalli di responsabilità tra Stato – Regione – Enti Locali.
Ci sentiamo domani, spero con notizie positive, in caso contrario, il gruppo da me rappresentato e pronto ad effettuare clamorose azioni di protesta.
Da giovane, anche politico, ho avuto modo oggi di apprezzare la forza, lo spirito, la determinazione della professoressa Caterina Conti che, nonostante l’età, ha difeso accoratamente i diritti degli isolani.
Il gruppo “IL FARO”, sensibile alla problematica relativa ai trasporti marittimi, chiede con forza di conoscere la verità non essendo interessato a rimpalli di responsabilità tra Stato – Regione – Enti Locali.
Ci sentiamo domani, spero con notizie positive, in caso contrario, il gruppo da me rappresentato e pronto ad effettuare clamorose azioni di protesta.
Da giovane, anche politico, ho avuto modo oggi di apprezzare la forza, lo spirito, la determinazione della professoressa Caterina Conti che, nonostante l’età, ha difeso accoratamente i diritti degli isolani.
martedì 18 novembre 2008
Gullo vs La Greca: Riunione calda del PD a Lipari
Non capita molto spesso che l'invitato venga "messo alla porta".
A Lipari stava per accadere domenica scorsa durante una riunione del PD.
"Stava" perchè poi a lasciare non è stato l'invitato ma, piuttosto, chi aveva posto perplessità o dubbi sulla sua presenza a quell'incontro e sulla "localizzazione " politica dell'ospite.
Il "dentro-fuori" ha visto protagonisti il dott. Riccardo Gullo, ex sindaco di Santa Marina e candidato alle scorse amministrative a Lipari, e il dott. Pino La Greca, ex segretario del PD, dei DS, amministratore del comune di Lipari, nonchè da sempre impegnato nell'area politica di sinistra. Una precisazione quest'ultima più che opportuna se si considera (così almeno riportano gli "spifferi" che arrivano dalla casa PD)che la "discussione" sarebbe nata su un interrogativo posto dal dott. Gullo nei confronti di La Greca. Un "Ma lei a che titolo politico è qui"(non sono queste le parole ma il senso si) che ha lasciato di stucco in molti e che ha "acceso" la seduta.
Che tra i due non corresse buon sangue o, perlomeno, che i rapporti fossero ridotti al minimo, era tutto sommato cosa risaputa. Che si arrivasse però a mettere in dubbio l'appartenenza politica di La Greca sembra decisamente un po troppo e inopportuno.
Lipari: Dal consiglio comunale via libera alla mozione sui trasporti marittimi
Il consiglio comunale di Lipari riunitosi oggi pomeriggio in sessiore urgente e straordinaria ha approvato all'unanimità dei presenti(12) la mozione da inviare ai rappresentanti del Governo italiano e europeo
Nella seduta del consiglio, presieduta dal rag. Pino Longo, è intervenuto il sindaco Mariano Bruno. Questi ha sottolineato come la battaglia che si sta conducendo è quasi solitaria. Anche il presidente dell'Ancim Catalina Schezzini ha infatti preso le distanze da quelle che sono le richieste contenute nella mozione partorita nelle Eolie.
Nella seduta del consiglio, presieduta dal rag. Pino Longo, è intervenuto il sindaco Mariano Bruno. Questi ha sottolineato come la battaglia che si sta conducendo è quasi solitaria. Anche il presidente dell'Ancim Catalina Schezzini ha infatti preso le distanze da quelle che sono le richieste contenute nella mozione partorita nelle Eolie.
Acquacalda: Mezzi navali per proseguire nell'opera di protezione dell'abitato
Una lettera è stata inviata da Enzo Mottola (nella foto) presidente del comitato C.A.S.T.A. al Dipartimento regionale protezione civile- Palermo, al Dipartimento Regionale Ambiente- Palermo, al Dipartimento Protezione Civile- Roma, al Dipartimento Protezione Civile-Messina, al Prefetto di Messina e al comune di Lipari. Ha attenzionato i rischi che si corrono ad Acquacalda se dovessero essere interrotti i lavori di protezione dell'abitato di San Gaetano.
IL TESTO:
Alla luce della disastrosa situazione in cui versa tutta la frazione di Acquacalda di Lipari, riteniamo doveroso richiamare l’attenzione delle competenti Istituzioni affinché si esamini con la dovuta imparzialità, lo stato attuale dell’intervento a protezione di una esigua zona del litorale. La necessaria limitazione di carico dei mezzi finora impiegati dalla ditta appaltatrice procurerà un rallentamento nei rifornimenti di pietrame e conseguentemente il raddoppio dei costi incidendo, ovviamente, sull’economia del lavoro.
Oppure la ditta esecutrice potrebbe sospendere i lavori in attesa di situazioni ambientali più favorevoli. Nell’uno o nell’altro caso i danni sarebbero incommensurabili. Si tenga ben conto che la forza di alcune mareggiate ha sollevato massi più che consistenti scaraventandoli sull’antistante strada e quindi sulle prospicienti abitazioni. Sarebbero più che sufficienti uno o due episodi di tale entità per vanificare quanto sin qui realizzato, con la pericolosa aggravante della gran quantità di pietrame che si abbatterebbe sull’abitato.
Invitiamo pertanto le Autorità preposte a consentire la prosecuzione dei lavori adoperando mezzi navali pur nel rispetto dell’ambiente marino in loco. È ben vero che salvaguardare l’ambiente in cui viviamo è impegno sociale rivolto al benessere dell’umanità. Ma è altrettanto inconfutabile e doveroso che le Istituzioni tutelino con fermezza l’incolumità del cittadino il suo patrimonio abitativo, il suo lavoro, la sua esistenza sul territorio.
Oppure la ditta esecutrice potrebbe sospendere i lavori in attesa di situazioni ambientali più favorevoli. Nell’uno o nell’altro caso i danni sarebbero incommensurabili. Si tenga ben conto che la forza di alcune mareggiate ha sollevato massi più che consistenti scaraventandoli sull’antistante strada e quindi sulle prospicienti abitazioni. Sarebbero più che sufficienti uno o due episodi di tale entità per vanificare quanto sin qui realizzato, con la pericolosa aggravante della gran quantità di pietrame che si abbatterebbe sull’abitato.
Invitiamo pertanto le Autorità preposte a consentire la prosecuzione dei lavori adoperando mezzi navali pur nel rispetto dell’ambiente marino in loco. È ben vero che salvaguardare l’ambiente in cui viviamo è impegno sociale rivolto al benessere dell’umanità. Ma è altrettanto inconfutabile e doveroso che le Istituzioni tutelino con fermezza l’incolumità del cittadino il suo patrimonio abitativo, il suo lavoro, la sua esistenza sul territorio.
Coppolina mobilita i vertici dell'MPA per i trasporti
Il segretario dell'MPA di Lipari Salvatore Coppolina ha scritto al Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, al senatore Giovanni Pistorio e all'onorevole Carmelo Lo Monte per sollecitare un intervento politico a sostegno della mozione sui trasporti.
IL TESTO:
Il sottoscritto Salvatore Coppolina, nella qualità di Segretario del Partito dell’MPA distretto di Lipari, approvando la Mozione redatta dalle Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, le Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e le Associazioni di Categoria interessate di intesa con l’ANCIM Sicilia, che allega alla presente,
CHIEDE
alle S.V. un intervento politico a sostegno della stessa.
Si coglie l’occasione della presente, per invitarvi al Convegno che si terrà Mercoledì 19 Novembre presso la Camera dei Deputati - Sala del Refettorio con il tema :
LEGGE N° 296 DEL 27/12/2006 E SUCCESSIVE DETERMINAZIONI, LA MOBILITA' NEGATA PER LE ISOLE MINORI ITALIANE, UN PASSO INDIETRO DI TRENT'ANNI.
Convinto di un vostro pronto intervento, si porgono i più cordiali saluti.
Il Segretario
Salvatore Coppolina
IL TESTO:
Il sottoscritto Salvatore Coppolina, nella qualità di Segretario del Partito dell’MPA distretto di Lipari, approvando la Mozione redatta dalle Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, le Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e le Associazioni di Categoria interessate di intesa con l’ANCIM Sicilia, che allega alla presente,
CHIEDE
alle S.V. un intervento politico a sostegno della stessa.
Si coglie l’occasione della presente, per invitarvi al Convegno che si terrà Mercoledì 19 Novembre presso la Camera dei Deputati - Sala del Refettorio con il tema :
LEGGE N° 296 DEL 27/12/2006 E SUCCESSIVE DETERMINAZIONI, LA MOBILITA' NEGATA PER LE ISOLE MINORI ITALIANE, UN PASSO INDIETRO DI TRENT'ANNI.
Convinto di un vostro pronto intervento, si porgono i più cordiali saluti.
Il Segretario
Salvatore Coppolina
Trasporti marittimi: In viaggio verso Roma di GESUELE FONTI
(Gesuele Fonti) Siamo partiti per Roma stamattina, contiamo oggi pomeriggio di incontrare qualche deputazione nazianale che ci possa dare una mano sulla questione dei trasporti marittimi. Il gruppo di coloro che sono partiti è composto da:
Amministratori- Antonio Podetti, Felice Mirabito, Gesuele Fonti;
Albergatori- Caterina Conti, Christian Delbono, Anselmo Urso, Eleonora Zagami, Pippo Raffiti
Spero di rendere un servizio utile per la comunità, tenendovi informati sugli eventi.
Brevi
UFFICIO DELLA PROVINCIA A LIPARI- L'ufficio della Provincia regionale di Messina a Lipari sarà ubicato nel centralissimo C.so. Vittorio Emanuele. Sabato scorso per definire la situazione e visualizzare il locale che sarà preso in affitto è stato effettuato un sopraluogo. Il presidente Ricevuto, tra l'altro, ha attivato una "task force" per le emergenze territoriali. Tecnico il geometra Vito Torre. Consulente del presidente il colonnello Peppino Di Lillo.
SAGRA A PIANOCONTE- Appuntamento a Pianoconte dal 21 al 23 novembre con la XXIII edizione della "Sagra del pane e del vino".
L'organizzazione è dell'associazione Terme di San Calogero. Il clou della festa, almeno dal punto di vista popolare, si avrà domenica sera con la salsicciata, accompagnata da vino e danze, nella piazza S. Croce.
SAGRA A PIANOCONTE- Appuntamento a Pianoconte dal 21 al 23 novembre con la XXIII edizione della "Sagra del pane e del vino".
L'organizzazione è dell'associazione Terme di San Calogero. Il clou della festa, almeno dal punto di vista popolare, si avrà domenica sera con la salsicciata, accompagnata da vino e danze, nella piazza S. Croce.
"Guardo da fuori quello che sta accadendo ad Acquacalda..." Lettera al direttore.
Riceviamo da Angela Luca e pubblichiamo.
Gentile sig. Salvatore Sarpi,
le scrivo questa mail, chiedendole gentilmente di renderla pubblica.
Guardo da fuori quello che sta succedendo da una settimana a questa parte sull’isola di Lipari. Mi riferisco precisamente alla frazione di Acquacalda e ai disagi che stanno affrontando i miei compaesani. Fortunatamente non mi trovo li, ma seguo costantemente l’evolversi della situazione. A mio avviso trovo che sia abbastanza vergognoso tutto questo e trovo ancora più squallido che il paese si sia dovuto ridurre in questo stato di declino per veder comparire (oserei dire finalmente) coloro che si definiscono “ i nostri rappresentanti”. Non ho dubbi riguardo al fatto che nessuno di loro poteva evitare l’accaduto prestando la sua forza fisica, ma mi sa tanto che si debba parlare di vera e propria strafottenza e assoluta incapacità nell’amministrare un comune così piccolo!
Durante il periodo delle elezioni dello scorso anno, il nostro primo cittadino e la sua sfilza di consiglieri e assessori erano soliti percorrere la S.P. 180 almeno 2 o più volte al dì, peccato che dalla fine del periodo di propaganda elettorale fino alla settimana scorsa da noi non si sia visto più nessuno tranne che per le feste “comandate” e per le sagre del pesce!
Il tratto della S.P. 180 su cui si affaccia l’abitazione del sig. Gaetano Saltalamacchia, se la memoria non mi inganna, è pericolante da almeno 3 anni. Mi sembra che 3 anni siano sufficienti, non dico per risolvere definitivamente il problema viste le difficoltà che la nostra amministrazione riscontra per questioni ben più banali, quantomeno per prevenire ulteriori danni che vanno sempre a discapito della popolazione.
Spero che prevalga il buonsenso, almeno questa volta, i nostri disagi sono sempre stati troppo sottovalutati da tutti coloro che ci hanno considerato solo come “parte del corpo elettorale”. Suggerisco inoltre al “primo cittadino” e alla sua sfilza di portaborse di non fare più affermazioni del tipo “ le signore di Acquacalda facevano le torte per le amministrazioni precedenti adesso non le fanno più” perché loro in faccia si meriterebbero ben altro che “torte”!
le scrivo questa mail, chiedendole gentilmente di renderla pubblica.
Guardo da fuori quello che sta succedendo da una settimana a questa parte sull’isola di Lipari. Mi riferisco precisamente alla frazione di Acquacalda e ai disagi che stanno affrontando i miei compaesani. Fortunatamente non mi trovo li, ma seguo costantemente l’evolversi della situazione. A mio avviso trovo che sia abbastanza vergognoso tutto questo e trovo ancora più squallido che il paese si sia dovuto ridurre in questo stato di declino per veder comparire (oserei dire finalmente) coloro che si definiscono “ i nostri rappresentanti”. Non ho dubbi riguardo al fatto che nessuno di loro poteva evitare l’accaduto prestando la sua forza fisica, ma mi sa tanto che si debba parlare di vera e propria strafottenza e assoluta incapacità nell’amministrare un comune così piccolo!
Durante il periodo delle elezioni dello scorso anno, il nostro primo cittadino e la sua sfilza di consiglieri e assessori erano soliti percorrere la S.P. 180 almeno 2 o più volte al dì, peccato che dalla fine del periodo di propaganda elettorale fino alla settimana scorsa da noi non si sia visto più nessuno tranne che per le feste “comandate” e per le sagre del pesce!
Il tratto della S.P. 180 su cui si affaccia l’abitazione del sig. Gaetano Saltalamacchia, se la memoria non mi inganna, è pericolante da almeno 3 anni. Mi sembra che 3 anni siano sufficienti, non dico per risolvere definitivamente il problema viste le difficoltà che la nostra amministrazione riscontra per questioni ben più banali, quantomeno per prevenire ulteriori danni che vanno sempre a discapito della popolazione.
Spero che prevalga il buonsenso, almeno questa volta, i nostri disagi sono sempre stati troppo sottovalutati da tutti coloro che ci hanno considerato solo come “parte del corpo elettorale”. Suggerisco inoltre al “primo cittadino” e alla sua sfilza di portaborse di non fare più affermazioni del tipo “ le signore di Acquacalda facevano le torte per le amministrazioni precedenti adesso non le fanno più” perché loro in faccia si meriterebbero ben altro che “torte”!
lunedì 17 novembre 2008
Trasporti marittimi essenziali. Documento unitario
"MOZIONE SUI TRASPORTI MARITTIMI ESSENZIALI PER LE ISOLE SICILIANE" approvata dalle Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, dalle Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e dalle Associazioni di Categoria interessate, d´ intesa con l´ANCIM Sicilia. Un grazie al rag. Saverio Merlino(PD) e al rag. Marco Giorgianni(UDC) che ci hanno inviato l'importante documento , dandoci la possibilità di portarlo a conoscenza dei lettori.
MOZIONE SUI TRASPORTI MARITTIMI ESSENZIALI PER LE ISOLE SICILIANE
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Signor Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Signor Ministro dello Sviluppo Economico
Al Signor Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
Al Signor Presidente dell’Unione Europea
Al Signor Commissario Europeo ai Trasporti
Al Signor Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati
Al Signor Presidente della Commissione Trasporti del Senato
Al Signor Presidente della Regione Siciliana
Al Signor Assessore Regionale ai Trasporti della Regione Sicilia
Le Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, le Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e le Associazioni di Categoria interessate di intesa con l’ANCIM Sicilia esprimono forte preoccupazione per la scadenza al 31/12/2008 della Convenzione con la quale la Siremar, facente parte del Gruppo Tirrenia, esercita il servizio pubblico di cabotaggio tra le isole Eolie ed il territorio nazionale.
Premesso
Che la Tirrenia con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008;
Che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
Che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
Che successivamente il Consiglio dei Ministri ha deliberato in data 18/6/2008 un documento di programmazione economico e finanziario per gli anni 2009-2013, nel quale ha confermato la volontà di attuare tempestivamente il processo di privatizzazione della Tirrenia;
Che il decreto legge n° 112 del 25 giugno 2008 art. 57 ha attribuito alle regioni le funzioni in materia di servizio pubblico di cabotaggio marittimo che si svolgono all’interno del loro territorio, stabilendo al comma 2 che le risorse attualmente previste nel bilancio dello Stato per il finanziamento dei contratti di servizio pubblico di cabotaggio marittimo sono altresì destinate alla compartecipazione dello Stato alla spesa sostenuta dalle regioni per l’erogazione di tali servizi;
Che lo stesso articolo ha stabilito, anche la cessione gratuita delle società regionali controllate dalla Tirrenia alle rispettive regioni di competenza su richiesta delle stesse da effettuarsi entro 120 giorni dalla entrata in vigore del suddetto decreto;
Che il Consiglio dei Ministri ha deliberato, nella seduta del 6 novembre 2008, la definizione dei criteri per il passaggio in mano privata della Tirrenia che avverrà in tempi non brevi, per cui lo stesso Governo avanzerà alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione con l’impegno di arrivare alla dismissione della società entro il 2009;
Che la commissione trasporti nella risoluzione Valducci 7-00033 impegna il Governo:
a pervenire sollecitamente, se possibile entro il 30/6/2009, alla privatizzazione della società Tirrenia, ad assumere sollecitamente le opportune iniziative finalizzate al completamento dell’iter di approvazione delle nuove convenzioni con la Tirrenia e con le società regionali, almeno per quanto concerne le tratte che non rivestono interesse di mercato, ma che risultano indispensabili per assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini, con particolare riferimento ai collegamenti con le isole minori;
a procedere tempestivamente alla notifica delle nuove convenzioni alla Commissione Europea, presentandone la stipula come elemento essenziale della privatizzazione e della liberalizzazione del cabotaggio marittimo pubblico;
a definire la procedura di privatizzazione e le clausole di cessione del gruppo in modo tale da assicurare il mantenimento in esercizio dei collegamenti sulle tratte di cui al n. 2 anche oltre la scadenza delle nuove convenzioni;
di prevedere, nell’ambito della privatizzazione, adeguate misure di tutela nei confronti dei dipendenti del gruppo Tirrenia.
- Che nella nota del Ministro dell’Economia e delle Finanze, in risposta alla risoluzione Valducci si precisa tra l’altro:
Che nell’attuale situazione, la procedura di privatizzazione che investe la capogruppo Tirrenia potrebbe dover ricomprendere anche società regionali marittime, qualora le regioni non esercitassero l’opzione suddetta
Che i servizi che dovranno essere oggetto di convenzione, di carattere locale sono in corso di Valutazione da parte delle Amministrazioni Centrali e Regionali;
Che per quanto riguarda la Tirrenia, solo alcuni collegamenti dovranno ancora essere oggetto di convenzione, essendo di preminente interesse pubblico;
Che le Convenzioni per quanto riguarda gli schemi predisposti secondo un’impostazione coerente con i più moderni ed efficienti criteri regolatori, approvati dal Nucleo di Analisi dei Servizi Pubblici, sono disponibili nella loro veste pressochè definitiva e verrà trasmesso alla Commissione Europea per le relative valutazioni;
Che la privatizzazione del Gruppo Tirrenia e la stipula delle nuove convenzioni , sono elementi interdipendenti ed assolutamente necessari per il successo dell’operazione.
Per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009.
Considerato
Che l'Unione Europea, che sollecita e sovrintende al processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato "Dichiarazione sulle regioni insulari" nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale.
Che quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
Che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
Che in ragione di ciò, la Commissione della Comunità Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private.
Che, in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato.
Ritenuto
Che in virtù del vigente quadro normativo :
i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate……….” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
“ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75);
Che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75).
Visto
la natura delle isole della regione Sicilia, tutte abitate per l’intero anno, collocate in zone decentrate del Paese che da qualche tempo hanno avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile caratterizzato, da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
che non esistono le condizioni per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, ma rimane necessario, almeno per un sufficiente numero d’anni, un sostegno pubblico a questo servizio decisivo sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo economico.
CHIEDONO
il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonché l’uguaglianza sostanziale di cui all’art. 3 della Costituzione e trattato di Amsterdam;
il rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari, che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74) attraverso una necessaria fase di concertazione con le stesse ;
l’apertura di un tavolo di concertazione tra il le Amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione;
l’aumento della spesa prevista nel comma 998 dell’art. n°1 della Legge n°296/2006 per il sostegno della convenzione, assolutamente non idonea a garantire le stesse;
considerata la mancata richiesta da parte della Regione siciliana per la cessione gratuita della Siremar, il blocco del processo di privatizzazione delle stessa attraverso lo scorporo dalla privatizzazione della Tirrenia, in quanto in contrasto con quanto stabilito dal 4° comma dell’art. 57 del DL n° 112/2008 che cita “ in deroga agli articoli 10, 17 e 18 del decreto legislativo n° 422 del 1997 e sussistendo comprovate esigenze economiche sociali, ambientali, anche al fine di assicurare il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, le Regioni possono affidare, l’esercizio di servizi di cabotaggio a società di capitale da esse interamente partecipate secondo le modalità stabilite dal diritto comunitario” con l’avvio presso l’Unione Europea del processo di deroga alla privatizzazione;
che per la Siremar si preveda una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni isolani interessati ;
che la nuova Siremar sia dotata di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regione in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi cosi essenziali senza che nessuno intervenga in sostituzione
il blocco della dismissione del naviglio, in atto avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia;
il mantenimento degli attuali livelli occupazionali;
di considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo.
che la Regione Siciliana, nella questione dei trasporti marittimi assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate.
Convinti che prevarranno le ragioni della giustizia e del buon senso ci appelliamo al Parlamento, al Governo, alla Comunità Europea e alla Regione Siciliana perché mettano in atto tutto quanto di loro competenza per soddisfare le suddette legittime richieste al fine di garantire alle popolazioni isolane quanto sancito dalla Nostra Costituzione.
Lipari, 17/11/2008
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Signor Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Signor Ministro dello Sviluppo Economico
Al Signor Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
Al Signor Presidente dell’Unione Europea
Al Signor Commissario Europeo ai Trasporti
Al Signor Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati
Al Signor Presidente della Commissione Trasporti del Senato
Al Signor Presidente della Regione Siciliana
Al Signor Assessore Regionale ai Trasporti della Regione Sicilia
Le Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, le Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e le Associazioni di Categoria interessate di intesa con l’ANCIM Sicilia esprimono forte preoccupazione per la scadenza al 31/12/2008 della Convenzione con la quale la Siremar, facente parte del Gruppo Tirrenia, esercita il servizio pubblico di cabotaggio tra le isole Eolie ed il territorio nazionale.
Premesso
Che la Tirrenia con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008;
Che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
Che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
Che successivamente il Consiglio dei Ministri ha deliberato in data 18/6/2008 un documento di programmazione economico e finanziario per gli anni 2009-2013, nel quale ha confermato la volontà di attuare tempestivamente il processo di privatizzazione della Tirrenia;
Che il decreto legge n° 112 del 25 giugno 2008 art. 57 ha attribuito alle regioni le funzioni in materia di servizio pubblico di cabotaggio marittimo che si svolgono all’interno del loro territorio, stabilendo al comma 2 che le risorse attualmente previste nel bilancio dello Stato per il finanziamento dei contratti di servizio pubblico di cabotaggio marittimo sono altresì destinate alla compartecipazione dello Stato alla spesa sostenuta dalle regioni per l’erogazione di tali servizi;
Che lo stesso articolo ha stabilito, anche la cessione gratuita delle società regionali controllate dalla Tirrenia alle rispettive regioni di competenza su richiesta delle stesse da effettuarsi entro 120 giorni dalla entrata in vigore del suddetto decreto;
Che il Consiglio dei Ministri ha deliberato, nella seduta del 6 novembre 2008, la definizione dei criteri per il passaggio in mano privata della Tirrenia che avverrà in tempi non brevi, per cui lo stesso Governo avanzerà alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione con l’impegno di arrivare alla dismissione della società entro il 2009;
Che la commissione trasporti nella risoluzione Valducci 7-00033 impegna il Governo:
a pervenire sollecitamente, se possibile entro il 30/6/2009, alla privatizzazione della società Tirrenia, ad assumere sollecitamente le opportune iniziative finalizzate al completamento dell’iter di approvazione delle nuove convenzioni con la Tirrenia e con le società regionali, almeno per quanto concerne le tratte che non rivestono interesse di mercato, ma che risultano indispensabili per assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini, con particolare riferimento ai collegamenti con le isole minori;
a procedere tempestivamente alla notifica delle nuove convenzioni alla Commissione Europea, presentandone la stipula come elemento essenziale della privatizzazione e della liberalizzazione del cabotaggio marittimo pubblico;
a definire la procedura di privatizzazione e le clausole di cessione del gruppo in modo tale da assicurare il mantenimento in esercizio dei collegamenti sulle tratte di cui al n. 2 anche oltre la scadenza delle nuove convenzioni;
di prevedere, nell’ambito della privatizzazione, adeguate misure di tutela nei confronti dei dipendenti del gruppo Tirrenia.
- Che nella nota del Ministro dell’Economia e delle Finanze, in risposta alla risoluzione Valducci si precisa tra l’altro:
Che nell’attuale situazione, la procedura di privatizzazione che investe la capogruppo Tirrenia potrebbe dover ricomprendere anche società regionali marittime, qualora le regioni non esercitassero l’opzione suddetta
Che i servizi che dovranno essere oggetto di convenzione, di carattere locale sono in corso di Valutazione da parte delle Amministrazioni Centrali e Regionali;
Che per quanto riguarda la Tirrenia, solo alcuni collegamenti dovranno ancora essere oggetto di convenzione, essendo di preminente interesse pubblico;
Che le Convenzioni per quanto riguarda gli schemi predisposti secondo un’impostazione coerente con i più moderni ed efficienti criteri regolatori, approvati dal Nucleo di Analisi dei Servizi Pubblici, sono disponibili nella loro veste pressochè definitiva e verrà trasmesso alla Commissione Europea per le relative valutazioni;
Che la privatizzazione del Gruppo Tirrenia e la stipula delle nuove convenzioni , sono elementi interdipendenti ed assolutamente necessari per il successo dell’operazione.
Per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009.
Considerato
Che l'Unione Europea, che sollecita e sovrintende al processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato "Dichiarazione sulle regioni insulari" nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale.
Che quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
Che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
Che in ragione di ciò, la Commissione della Comunità Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private.
Che, in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato.
Ritenuto
Che in virtù del vigente quadro normativo :
i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate……….” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
“ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75);
Che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75).
Visto
la natura delle isole della regione Sicilia, tutte abitate per l’intero anno, collocate in zone decentrate del Paese che da qualche tempo hanno avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile caratterizzato, da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
che non esistono le condizioni per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, ma rimane necessario, almeno per un sufficiente numero d’anni, un sostegno pubblico a questo servizio decisivo sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo economico.
CHIEDONO
il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonché l’uguaglianza sostanziale di cui all’art. 3 della Costituzione e trattato di Amsterdam;
il rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari, che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74) attraverso una necessaria fase di concertazione con le stesse ;
l’apertura di un tavolo di concertazione tra il le Amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione;
l’aumento della spesa prevista nel comma 998 dell’art. n°1 della Legge n°296/2006 per il sostegno della convenzione, assolutamente non idonea a garantire le stesse;
considerata la mancata richiesta da parte della Regione siciliana per la cessione gratuita della Siremar, il blocco del processo di privatizzazione delle stessa attraverso lo scorporo dalla privatizzazione della Tirrenia, in quanto in contrasto con quanto stabilito dal 4° comma dell’art. 57 del DL n° 112/2008 che cita “ in deroga agli articoli 10, 17 e 18 del decreto legislativo n° 422 del 1997 e sussistendo comprovate esigenze economiche sociali, ambientali, anche al fine di assicurare il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, le Regioni possono affidare, l’esercizio di servizi di cabotaggio a società di capitale da esse interamente partecipate secondo le modalità stabilite dal diritto comunitario” con l’avvio presso l’Unione Europea del processo di deroga alla privatizzazione;
che per la Siremar si preveda una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni isolani interessati ;
che la nuova Siremar sia dotata di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regione in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi cosi essenziali senza che nessuno intervenga in sostituzione
il blocco della dismissione del naviglio, in atto avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia;
il mantenimento degli attuali livelli occupazionali;
di considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo.
che la Regione Siciliana, nella questione dei trasporti marittimi assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate.
Convinti che prevarranno le ragioni della giustizia e del buon senso ci appelliamo al Parlamento, al Governo, alla Comunità Europea e alla Regione Siciliana perché mettano in atto tutto quanto di loro competenza per soddisfare le suddette legittime richieste al fine di garantire alle popolazioni isolane quanto sancito dalla Nostra Costituzione.
Lipari, 17/11/2008
Trasporti marittimi: la posizione dell’Ancim
COMUNICATO STAMPA ANCIM
Trasporti marittimi: la posizione dell’Ancim- L’associazione in audizione alla Commissione della Camera
Mercoledì 12 novembre una delegazione dell’Ancim – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori – è stata ricevuta dalla Commissione Trasporti della Camera in un’audizione sulla questione della privatizzazione della Tirrenia. Nell’occasione la Presidente Catalina Schezzini, Sindaco di Rio nell’Elba, ha presentato un documento in cui si esprime posizione dell’associazione sulla questione (in allegato).
La Schezzini, accompagnata dal Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, dalla Sindaca di Lacco Ameno, Restituta Irace, e dall’Assessore di Carloforte, Patrizia Congiu, nonché dalla Dott.ssa Giannina Usai, coordinatrice del Comitato Tecnico Ancim, ha esposto alla Commissione i temi più rilevanti ed ha risposto alle domande dei vari Deputati.
Ai lavori è intervenuta la Vicepresidente della Commissione On. Silvia Velo, che ha rimarcato e sostenuto le preoccupazioni delle amministrazioni locali e la necessità che il Governo garantisca sostegni economici per assicurare il futuro delle compagnie marittime del gruppo Tirrenia che effettuano i collegamenti con le piccole isole italiane.
Trasporti marittimi: la posizione dell’Ancim
Il diritto alla mobilità e alla libera circolazione è garantito dalla Costituzione Italiana e dalla Unione Europea.
I cittadini delle piccole e grandi isole italiane devono essere giustamente garantiti dallo Stato italiano nell’esercizio di questo fondamentale diritto.
Così come è affermato nell’art. 1 della legge 481/1995, i Comuni delle Isole minori chiedono che vengano garantiti i livelli di qualità dei servizi e che le tariffe siano coerenti e correlate agli interessi degli utenti e dei consumatori. Questi principi devono essere attuati nel rispetto della concorrenza e di un sistema tariffario compatibile per i soggetti esercenti il servizio.
In molti paesi dell’Unione Europea i traghetti, considerati come “naturale” prosecuzione di strade pubbliche, sono a costo zero per i residenti.
Riteniamo quindi doveroso da parte del Governo, nel momento in cui pone in essere gli atti per la vendita e lo spacchettamento di Tirrenia, di tener conto prima di tutto delle necessarie garanzie obbligatorie per i cittadini residenti nelle isole.
La continuità territoriale e tariffe assimilabili al sistema dei trasporti sulla terraferma devono essere i criteri ispiratori della definizione della nuova convenzione che è in via di adozione.
Questo elemento diventa ancora più importante alla luce della crisi economica che ha investito l’economia e le famiglie.
Inoltre si ritiene che questi provvedimenti vadano correlati all’approvazione del disegno di legge sul federalismo fiscale e soprattutto ai decreti amministrativi.
Abbiamo bisogno di servizi di trasporto marittimo alla stessa stregua di un servizio di trasporto pubblico locale. Per questo vanno garantite risorse in grado di mantenere, anzi migliorare, l’attuale livello di collegamenti.
Va garantita quindi quantità e qualità del servizio.
I cittadini isolani italiani sono poco meno di sette milioni, ma movimentano con il turismo l’economia nazionale, con notevoli benefici per i territori che sicuramente già penalizzati dalla crisi mondiale, subirebbero ulteriori gap, insormontabili sul piano della concorrenza europea e internazionale.
Le isole devono essere collegate per l’arco dell’intera giornata (h24) con un costo del biglietto per l’utenza realmente proporzionato al tempo di percorrenza.
La qualità dei vettori deve essere adeguata alle norme di sicurezza europea e quindi deve far parte delle condizioni di un eventuale gara anche la modernizzazione dei mezzi utilizzati.
Deve essere garantita una reale concorrenza, che dia risultati positivi a favore dell’utenza, tra le compagnie vecchie e nuove che operano nelle varie tratte.
Per quanto riguarda il rispetto dei principi comunitari, si evidenzia che la stessa Unione europea ha sempre affermato che le Isole e la montagna, proprio per la loro peculiarità e per i fattori di svantaggio che esprimono, necessitano di norme particolari anche in deroga.
Quindi, i Comuni delle Isole minori chiedono di rappresentare alla U.E. l’elemento della deroga per la definizione degli orari e delle tariffe.
Inoltre chiedono che venga costituito un tavolo di coordinamento in cui, a fianco alle Regioni, vengano chiamate anche le Autonomie locali in modo da garantire la rappresentanza dei cittadini primi fruitori del servizio.
Trasporti marittimi: la posizione dell’Ancim- L’associazione in audizione alla Commissione della Camera
Mercoledì 12 novembre una delegazione dell’Ancim – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori – è stata ricevuta dalla Commissione Trasporti della Camera in un’audizione sulla questione della privatizzazione della Tirrenia. Nell’occasione la Presidente Catalina Schezzini, Sindaco di Rio nell’Elba, ha presentato un documento in cui si esprime posizione dell’associazione sulla questione (in allegato).
La Schezzini, accompagnata dal Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, dalla Sindaca di Lacco Ameno, Restituta Irace, e dall’Assessore di Carloforte, Patrizia Congiu, nonché dalla Dott.ssa Giannina Usai, coordinatrice del Comitato Tecnico Ancim, ha esposto alla Commissione i temi più rilevanti ed ha risposto alle domande dei vari Deputati.
Ai lavori è intervenuta la Vicepresidente della Commissione On. Silvia Velo, che ha rimarcato e sostenuto le preoccupazioni delle amministrazioni locali e la necessità che il Governo garantisca sostegni economici per assicurare il futuro delle compagnie marittime del gruppo Tirrenia che effettuano i collegamenti con le piccole isole italiane.
Trasporti marittimi: la posizione dell’Ancim
Il diritto alla mobilità e alla libera circolazione è garantito dalla Costituzione Italiana e dalla Unione Europea.
I cittadini delle piccole e grandi isole italiane devono essere giustamente garantiti dallo Stato italiano nell’esercizio di questo fondamentale diritto.
Così come è affermato nell’art. 1 della legge 481/1995, i Comuni delle Isole minori chiedono che vengano garantiti i livelli di qualità dei servizi e che le tariffe siano coerenti e correlate agli interessi degli utenti e dei consumatori. Questi principi devono essere attuati nel rispetto della concorrenza e di un sistema tariffario compatibile per i soggetti esercenti il servizio.
In molti paesi dell’Unione Europea i traghetti, considerati come “naturale” prosecuzione di strade pubbliche, sono a costo zero per i residenti.
Riteniamo quindi doveroso da parte del Governo, nel momento in cui pone in essere gli atti per la vendita e lo spacchettamento di Tirrenia, di tener conto prima di tutto delle necessarie garanzie obbligatorie per i cittadini residenti nelle isole.
La continuità territoriale e tariffe assimilabili al sistema dei trasporti sulla terraferma devono essere i criteri ispiratori della definizione della nuova convenzione che è in via di adozione.
Questo elemento diventa ancora più importante alla luce della crisi economica che ha investito l’economia e le famiglie.
Inoltre si ritiene che questi provvedimenti vadano correlati all’approvazione del disegno di legge sul federalismo fiscale e soprattutto ai decreti amministrativi.
Abbiamo bisogno di servizi di trasporto marittimo alla stessa stregua di un servizio di trasporto pubblico locale. Per questo vanno garantite risorse in grado di mantenere, anzi migliorare, l’attuale livello di collegamenti.
Va garantita quindi quantità e qualità del servizio.
I cittadini isolani italiani sono poco meno di sette milioni, ma movimentano con il turismo l’economia nazionale, con notevoli benefici per i territori che sicuramente già penalizzati dalla crisi mondiale, subirebbero ulteriori gap, insormontabili sul piano della concorrenza europea e internazionale.
Le isole devono essere collegate per l’arco dell’intera giornata (h24) con un costo del biglietto per l’utenza realmente proporzionato al tempo di percorrenza.
La qualità dei vettori deve essere adeguata alle norme di sicurezza europea e quindi deve far parte delle condizioni di un eventuale gara anche la modernizzazione dei mezzi utilizzati.
Deve essere garantita una reale concorrenza, che dia risultati positivi a favore dell’utenza, tra le compagnie vecchie e nuove che operano nelle varie tratte.
Per quanto riguarda il rispetto dei principi comunitari, si evidenzia che la stessa Unione europea ha sempre affermato che le Isole e la montagna, proprio per la loro peculiarità e per i fattori di svantaggio che esprimono, necessitano di norme particolari anche in deroga.
Quindi, i Comuni delle Isole minori chiedono di rappresentare alla U.E. l’elemento della deroga per la definizione degli orari e delle tariffe.
Inoltre chiedono che venga costituito un tavolo di coordinamento in cui, a fianco alle Regioni, vengano chiamate anche le Autonomie locali in modo da garantire la rappresentanza dei cittadini primi fruitori del servizio.
Task force Eolie: Nominati ufficialmente Di Lillo e Torre
Il presidente della Provincia ha inviato una nota al sindaco Mariano Bruno, al dirigente Nico Russo, al Prefetto di Messina, alla Protezione Civile regionale, alle forze dell'ordine e alle altre amministrazioni locali delle Eolie nella quale evidenzia come “a Lipari e per tutte le isole Eolie, per interventi immediati di natura tecnica emergenziale, è stata istituita una “task force” coordinata dal geometra Vito Torre(nella foto) che è disponibile sul posto 24 ore su 24. A lui o al comandante Peppino Di Lillo, consulente delegato del Presidente per il monitoraggio di tutti i “problemi Eolie”, occorre rivolgersi per qualsiasi necessario intervento”.
ISOLE EOLIE: ASSEGNATI I LAVORI DI SOMMA URGENZA PER IL RIPRISTINO DEL TRANSITO STRADALE AD ACQUACALDA CON UN BAY-PASS AL KM. 10+100 DELLA S,P. 180.
Il presidente della Provincia on. Nanni Ricevuto ha, in sintonia con il dirigente del settore Lavori pubblici, ing. Giuseppe Celi, disposto i lavori di somma urgenza per il ripristino del transito stradale, mediante formazione del bay-pass, al km.10+100 circa della S.P. 180, causa frana del corpo stradale.
Un provvedimento immediato ed operativo per l’importo di novantanovemilaeuro settecentotrentanove, 50 che è stato già aggiudicato ad un’impresa di Angelino Biviano di Lipari (ribasso a base d’asta dell’11%).
Un provvedimento immediato ed operativo per l’importo di novantanovemilaeuro settecentotrentanove, 50 che è stato già aggiudicato ad un’impresa di Angelino Biviano di Lipari (ribasso a base d’asta dell’11%).
L’ordine si servizio è già stato firmato stamattina a Messina dal titolare della ditta, dal dirigente dei lavori pubblici e dal presidente della Provincia. L’impresa, secondo quanto stabilito, dovrà iniziare le opere entro tre giorni. Emanata anche un’ordinanza di limitazione al transito nelle strade provinciali di Lipari. Riguarda tutti i veicoli di massa a pieno carico superiore a 34 tonnellate, fermo restando le altre limitazioni più restrittive già esistenti. Il provvedimento scaturisce dalle caratteristiche geometriche e piano-altimetriche delle arterie stradali.
L'Ordine di servizio per i lavori di somma urgenza nella strada provinciale ad Acquacalda
Ordine di servizio per l'esecuzione dei lavori di Somma Urgenza ai sensi degli artt . 146 e 147 del D. P. R. 554/99.
LAVORI DI S. U. per il ripristino del transito stradale mediante formazione di bay-pass al Km 10+100 circa della S . P. 180, causa frana del corpo stradale .
All'Impresa di Angelino Biviano di Lipari.
ORDINE DI SERVIZIO
VISTO il processo verbale di Somma Urgenza redatto in data 9 novembre 2008, relativamente all'intervento in oggetto ;
VISTI gli artt . 146 e 147 del D.P.R. n. 554/999 ;
VISTO il preventivo di spesa e la perizia sommaria per il complessivo importo di £ 130 .000,00 LV.AA e spese tecniche comprese di cui £ . 99 .739,50 per lavori al lordo degli Oneri irriducibili per la sicurezza (pari ad £ 5 .984,37) e £. 30.260,50 per somme a disposizione dell'Amministrazione;
VISTO il verbale di trattativa privata ai sensi dell'art . 24 della L . 109/94 nel Testo Coordinato con le LL. RR. 7/2002, 7/2003 e ss. mm. ii. , a mezzo del quale si aggiudica provvisoriamente all'impresa in indirizzo che ha offerto il ribasso dell'11%
ACCERTATO che dal processo verbale di S .U. sopra richiamato si richiede l'immediata esecuzione dei lavori il cui importo risulta contenuto nel limite di cui al 1 ° comma del citato art. 147 del D.P.R. n. 554/999 ;
SI ORDINA All' Impresa in indirizzo, di dare inizio ai lavori suddetti per l'importo di £ . 99 .739,50, comprensivo di Oneri irriducibili per la sicurezza (pari ad £ 5 .984,37), secondo le disposizioni che verranno impartite dal Direttore dei Lavori, nella persona dell'ingegnere Anna Chiofalo, dipendente del 1 ° U. D. del 7° Dipartimento.
Con l'accettazione del presente ordine di servizio, codesta Ditta si obbliga :
1) a dare inizio ai lavori entro tre giorni dalla comunicazione, inclusa l'esecuzione di rilievi o indagini geognostiche che dovessero essere ritenuti necessari dalla D. L. ;
2) di accettare per ogni giorno di ritardo sull'inizio e/o sull'ultimazione dei lavori la penale di
£. 500,00;
3) di adempiere a tutti gli obblighi di legge derivanti dall'esecuzione dei lavori, comprese le prescrizioni del Capitolato e della Normativa vigente in materia di LL . PP e tutte le altre 14 norme tecniche relative alla corretta esecuzione dei lavori, che si intendono integralmente riportare nel presente Ordine di Servizio ;
4) di accettare tutte le prescrizioni del Foglio di Patti e Condizioni, allegato alla Perizia Sommaria, compreso l'onere dell'eventuale predisposizione e deposito dei calcoli statici ;
5) di accettare la conclusione dei lavori, qualunque sia l'ammontare dei lavori eseguiti (a prescindere dal quinto d'obbligo) qualora, per l'evoluzione del dissesto, l'opera non sia ritenuta più idonea dal R . U. P., su dichiarazione della D . L.
I lavori saranno contabilizzati con i prezzi previsti nella perizia di spesa redatta dall'Ufficio Tecnico ed il pagamento verra liquidato in unica soluzione in base allo stato di avanzamento emesso per l'ammontare dei lavori eseguiti, previa presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore dei Lavori e dal Dirigente del Dipartimento preposto .
Il presente Ordine di Servizio , in mancanza del relativo impegno finanziario, e da ritenersi nullo di diritto
In mancanza di ratifica di nomina da parte del Sig. Presidente, all'Impresa verra corrisposto l'importo relativo agli interventi realizzati e regolarmente contabilizzati, senza che la stessa possa accampare alcun diritto in merito alla prosecuzione degli ulteriori lavori in oggetto.
Ai sensi dell'art. 129 del D .P.R. n.554/999, la sua sottoscrizione per accettazione da parte di codesta Impresa, unitamente all'allegata perizia, è da ritenersi valida solo in caso d'uso e dopo registrazione di regolare contratto .
Si dichiara in base all'art .5 comma 2 del D.L.vo del 25/02/1995 n .77 che l'intervento è necessario per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'Ente .
In calce seguono le firme di:
Il Presidente Nanni Ricevuto, il Dirigente Responsabile del procedimento (Ingegner Giuseppe Celi), del titolare dell'impresa Angelino Biviano
LAVORI DI S. U. per il ripristino del transito stradale mediante formazione di bay-pass al Km 10+100 circa della S . P. 180, causa frana del corpo stradale .
All'Impresa di Angelino Biviano di Lipari.
ORDINE DI SERVIZIO
VISTO il processo verbale di Somma Urgenza redatto in data 9 novembre 2008, relativamente all'intervento in oggetto ;
VISTI gli artt . 146 e 147 del D.P.R. n. 554/999 ;
VISTO il preventivo di spesa e la perizia sommaria per il complessivo importo di £ 130 .000,00 LV.AA e spese tecniche comprese di cui £ . 99 .739,50 per lavori al lordo degli Oneri irriducibili per la sicurezza (pari ad £ 5 .984,37) e £. 30.260,50 per somme a disposizione dell'Amministrazione;
VISTO il verbale di trattativa privata ai sensi dell'art . 24 della L . 109/94 nel Testo Coordinato con le LL. RR. 7/2002, 7/2003 e ss. mm. ii. , a mezzo del quale si aggiudica provvisoriamente all'impresa in indirizzo che ha offerto il ribasso dell'11%
ACCERTATO che dal processo verbale di S .U. sopra richiamato si richiede l'immediata esecuzione dei lavori il cui importo risulta contenuto nel limite di cui al 1 ° comma del citato art. 147 del D.P.R. n. 554/999 ;
SI ORDINA All' Impresa in indirizzo, di dare inizio ai lavori suddetti per l'importo di £ . 99 .739,50, comprensivo di Oneri irriducibili per la sicurezza (pari ad £ 5 .984,37), secondo le disposizioni che verranno impartite dal Direttore dei Lavori, nella persona dell'ingegnere Anna Chiofalo, dipendente del 1 ° U. D. del 7° Dipartimento.
Con l'accettazione del presente ordine di servizio, codesta Ditta si obbliga :
1) a dare inizio ai lavori entro tre giorni dalla comunicazione, inclusa l'esecuzione di rilievi o indagini geognostiche che dovessero essere ritenuti necessari dalla D. L. ;
2) di accettare per ogni giorno di ritardo sull'inizio e/o sull'ultimazione dei lavori la penale di
£. 500,00;
3) di adempiere a tutti gli obblighi di legge derivanti dall'esecuzione dei lavori, comprese le prescrizioni del Capitolato e della Normativa vigente in materia di LL . PP e tutte le altre 14 norme tecniche relative alla corretta esecuzione dei lavori, che si intendono integralmente riportare nel presente Ordine di Servizio ;
4) di accettare tutte le prescrizioni del Foglio di Patti e Condizioni, allegato alla Perizia Sommaria, compreso l'onere dell'eventuale predisposizione e deposito dei calcoli statici ;
5) di accettare la conclusione dei lavori, qualunque sia l'ammontare dei lavori eseguiti (a prescindere dal quinto d'obbligo) qualora, per l'evoluzione del dissesto, l'opera non sia ritenuta più idonea dal R . U. P., su dichiarazione della D . L.
I lavori saranno contabilizzati con i prezzi previsti nella perizia di spesa redatta dall'Ufficio Tecnico ed il pagamento verra liquidato in unica soluzione in base allo stato di avanzamento emesso per l'ammontare dei lavori eseguiti, previa presentazione di fattura debitamente vistata dal Direttore dei Lavori e dal Dirigente del Dipartimento preposto .
Il presente Ordine di Servizio , in mancanza del relativo impegno finanziario, e da ritenersi nullo di diritto
In mancanza di ratifica di nomina da parte del Sig. Presidente, all'Impresa verra corrisposto l'importo relativo agli interventi realizzati e regolarmente contabilizzati, senza che la stessa possa accampare alcun diritto in merito alla prosecuzione degli ulteriori lavori in oggetto.
Ai sensi dell'art. 129 del D .P.R. n.554/999, la sua sottoscrizione per accettazione da parte di codesta Impresa, unitamente all'allegata perizia, è da ritenersi valida solo in caso d'uso e dopo registrazione di regolare contratto .
Si dichiara in base all'art .5 comma 2 del D.L.vo del 25/02/1995 n .77 che l'intervento è necessario per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'Ente .
In calce seguono le firme di:
Il Presidente Nanni Ricevuto, il Dirigente Responsabile del procedimento (Ingegner Giuseppe Celi), del titolare dell'impresa Angelino Biviano
Eolie: Frane su frane
Continua a franare il territorio eoliano. Una frana ieri si è verificata ad Alicudi in località Bazzina, già interessata da un movimento franoso precedente. Difficoltà per la movimentazione dei residenti nella zona.
Ieri a Lipari intorno alle 12.00 i vigili del fuoco sonmo intervenuti lungo la sp180 km 2 per akcuni massi di grandi dimensioni finiti sulla strada.
Verso le 15.00, poi, intervento sempre dei pompieri a Serra per una frana di terriccio che ostruiva una corsia.
Ieri a Lipari intorno alle 12.00 i vigili del fuoco sonmo intervenuti lungo la sp180 km 2 per akcuni massi di grandi dimensioni finiti sulla strada.
Verso le 15.00, poi, intervento sempre dei pompieri a Serra per una frana di terriccio che ostruiva una corsia.
Nominato il direttivo della Federalberghi delle Eolie
Si è riunito il Comitato Direttivo della Federalberghi Isole Eolie. Presenti 10 componenti su 11, il direttivo, per acclamazione, all’unanimità ha nominato:Vicepresidente, Alberto Oliviero (Capofaro, Salina)Segretario, Edoardo Zitelli (Hotel Conti, Vulcano)Tesoriere, Angelo Paino (Bernardi Group)La nomina a vicepresidente di Alberto Oliviero, oltre a premiare la dinamicità dimostrata dail’isola di Salina negli ultimi anni, testimonia la volontà della Federalberghi Eolie di operare nel massimo della pluralità con l’obiettivo di ottenere il massimo coinvolgimento da parte di tutti gli associati.Il direttivo ha altresì deliberato l’istituzione a breve di apposite commissioni di lavoro che vedranno coinvolti tutti gli associati sui temi principali dello sviluppo turistico dell’arcipelago.Come si ricorderà il nuovo presidente della Federalberghi delle Eolie è il giovane Christian Del Biono
"Amore e Vita. Il Respiro dell'anima". Prima pubblicazione di poesie di Samuele Amendola
"Amore e Vita. Il Respiro dell'anima." E' il titolo della prima raccolta poetica, pubblicata dalla casa editrice "Il Filo" di Roma, del giovane eoliano Samuele Amendola. Si tratta di quaranta componimenti inediti, che hanno suscitato l'interesse della nota Casa Editrice romana, che vanta come presidente onorario una delle maggiori voci del panorama poetico del 900 italiano, la poetessa Alda Merini. "La raccolta è un viaggio sentimentale in cui ricorre la sensazione di distrazione dalla contingenza (...). Si percepisce la leggerezza nella scrittura di Samuele Amendola, e un romanticismo fatto di piccoli gesti quotidiani a ricordare come i sentimenti,e in particolare l'amore che Samuele scrive con lettera maiuscola, siano il motore dell'esistenza, la spiegazione di quel desiderio che spinge a scrivere e a credere nelle emozioni. La natura è tema anch'esso centrale nell'ispirazione dell'autore che guarda al mondo che lo circonda con lo stupore di un bambino, con la meraviglia propria di chi scopre qualcosaper la prima volta; la luna, il sole, le stelle divengono così facilmentei soggetti di un dialogo interiore, personificazione di sentimenti e aspettative, voci che uniscono il singolo (Io lirico) a quel tutto, imperscrutabile e familiare insieme, che lo circonda." (dalla Prefazione )Numerosi sono i riferimenti alla vita personale, ai luoghi in cui Samuele vive: una poesia è interamente dedicata a Lipari, terra dai mille colori e profumi che sembrano uscir fuori dai versi per cantare la dolzezza e lo spirito di questa terra.Prossimamente il libro sarà presentato a Lipari, in tale occasione sarà invitata tutta la cittadinanza; verranno, inoltre, organizzati incontri con gli studenti, e nel mese di gennaio si terrà la presentazione ufficiale a Rom
domenica 16 novembre 2008
Lipari e il maltempo sulla Gazzetta del sud di oggi
Il tratto terminale di via Roma ricoperto di detriti e rifiuti trascinati a valle: scarse le manutenzioni a monte
Maltempo, Lipari "alluvionata". Frana ancora il costone di Acquacalda
In arrivo sei milioni di euro per riqualificare le aree costiere delle isole del Comune
Peppe Paino Salvatore Sarpi
Materassi, una bicicletta, terra e sassi. Non come, in occasione del nubifragio di settembre, quando nella lista comparve anche un divano "galleggiante", ma Via Roma ricorda ancora una volta che non è una comune stradella del centro storico di Lipari ma il tratto finale di un torrente in "incognito". E che quando piove intensamente, trascina a valle, cioè nel salotto di Marina corta, di tutto, tra la preoccupazione degli abitanti. La pioggia di ieri, caduta incessantemente dalle prime ore del mattino fino al tramonto, ha, per l'ennesima volta, messo a nudo antichi problemi dei quali nessuno a livello politico può osare stupirsi. Perchè quello di via Roma, nonostante il recente rifacimento della strada caratterizzata dai suoi bei lastroni in pietra, è un problema vecchio che va risolto. Ad esempio ricordando che in località Monte si trovano, le pressochè irraggiungibili vasche di contenimento che attendono di essere svuotate dalla sabbia depositata, in modo tale che si possano contenere gli effetti del classico fiume in piena. Dovrebbe trattarsi di opere di manutenzione ordinaria. Ma a Lipari, si sa, quello che ordinario è straordinario sistematicamente diventa. Come nel caso del Torrente Calandra. Alla fine di ottobre segnalammo il pieno di sabbia e pomice, circa 3000 metri cubi di materiale, della nuova vasca di contenimento, costata allo Stato 750 mila euro. Ancora deve essere svuotata. E in attesa degli interventi di rimozione di quel materiale che fa gola alle ditte edili locali ma che deve finire in mare, così come stabilito d'intesa tra il Comune e l'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente per il ripascimento dei fondali e delle spiagge, le acque che erodono il sovrastante costone trascinano la sabbia nuovamente sulla strada di Canneto provocando disagi per la circolazione verso Porticello, dove anche ieri si è assistito all'ormai classica invasione di fiumi di pomice in più punti della provinciale, comunque, ripuliti in giornata dal personale di Palazzo dei Leoni. E c'è un altro "torrente", finora sottovalutato: via Zinzolo, una strada tutta in discesa per cui la forza dell'acqua è facilmente immaginabile. Se i tecnici del comune intendono risolvere i problemi degli abitanti, così come fatto l'ultima volta, inviando il giorno dopo il maltempo un'impastatrice per gettare un po' di cemento qua e là per coprire le buche, si sbagliano di grosso.
Intanto continua a franare il costone di Acquacalda su cui si adagia quel che resta di uno dei tornanti della Provinciale. Nella notte, presumibilmente anche per l'azione delle acque meteoriche, un'altra consistente "porzione" di roccia e terriccio (circa 300 mc) è finita in mare. Il geologo e dirigente del IV settore del Comune di Lipari Domenico Russo, unitamente a tecnici della Provincia e all'impresa di Angelino Biviano, si è attivato per porre in essere interventi atti deviare il corso delle acque meteoriche che scorrono nei pressi di quella parte della Provinciale. Intanto un importante finanziamento di sei milioni di euro è in arrivo per il comune di Lipari dall'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente. Serviranno per finanziare nelle isole del comune quattro interventi mirati alla bonifica, al recupero e alla riqualificazione delle coste e delle aree prospicienti il mare. Si tratta della prima tranche di un finanziamento richiesto dall'amministrazione Bruno. «Interventi che – come ha sottolineato il primo cittadino liparese – avranno un doppio effetto: recuperare potenziali situazioni di rischio ambientale e, contestualmente, preservare, migliorare e rendere fruibili al meglio siti di notevole interesse collettivo e naturalistico». Con questi sei milioni di euro si effettueranno interventi a Lipari, Panarea, Stromboli e Vulcano. Assolutamente priva di fondamento, di conseguenza, la notizia che i sei milioni di euro fossero destinati agli interventi sulla frazione liparese di Acquacalda. Per il piccolo borgo liparese, ma più in generale, per l'intera area che inizia da Porticello, si è in attesa della proclamazione della giunta regionale dello stato di calamità e della susseguente destinazione di economie.
Maltempo, Lipari "alluvionata". Frana ancora il costone di Acquacalda
In arrivo sei milioni di euro per riqualificare le aree costiere delle isole del Comune
Peppe Paino Salvatore Sarpi
Materassi, una bicicletta, terra e sassi. Non come, in occasione del nubifragio di settembre, quando nella lista comparve anche un divano "galleggiante", ma Via Roma ricorda ancora una volta che non è una comune stradella del centro storico di Lipari ma il tratto finale di un torrente in "incognito". E che quando piove intensamente, trascina a valle, cioè nel salotto di Marina corta, di tutto, tra la preoccupazione degli abitanti. La pioggia di ieri, caduta incessantemente dalle prime ore del mattino fino al tramonto, ha, per l'ennesima volta, messo a nudo antichi problemi dei quali nessuno a livello politico può osare stupirsi. Perchè quello di via Roma, nonostante il recente rifacimento della strada caratterizzata dai suoi bei lastroni in pietra, è un problema vecchio che va risolto. Ad esempio ricordando che in località Monte si trovano, le pressochè irraggiungibili vasche di contenimento che attendono di essere svuotate dalla sabbia depositata, in modo tale che si possano contenere gli effetti del classico fiume in piena. Dovrebbe trattarsi di opere di manutenzione ordinaria. Ma a Lipari, si sa, quello che ordinario è straordinario sistematicamente diventa. Come nel caso del Torrente Calandra. Alla fine di ottobre segnalammo il pieno di sabbia e pomice, circa 3000 metri cubi di materiale, della nuova vasca di contenimento, costata allo Stato 750 mila euro. Ancora deve essere svuotata. E in attesa degli interventi di rimozione di quel materiale che fa gola alle ditte edili locali ma che deve finire in mare, così come stabilito d'intesa tra il Comune e l'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente per il ripascimento dei fondali e delle spiagge, le acque che erodono il sovrastante costone trascinano la sabbia nuovamente sulla strada di Canneto provocando disagi per la circolazione verso Porticello, dove anche ieri si è assistito all'ormai classica invasione di fiumi di pomice in più punti della provinciale, comunque, ripuliti in giornata dal personale di Palazzo dei Leoni. E c'è un altro "torrente", finora sottovalutato: via Zinzolo, una strada tutta in discesa per cui la forza dell'acqua è facilmente immaginabile. Se i tecnici del comune intendono risolvere i problemi degli abitanti, così come fatto l'ultima volta, inviando il giorno dopo il maltempo un'impastatrice per gettare un po' di cemento qua e là per coprire le buche, si sbagliano di grosso.
Intanto continua a franare il costone di Acquacalda su cui si adagia quel che resta di uno dei tornanti della Provinciale. Nella notte, presumibilmente anche per l'azione delle acque meteoriche, un'altra consistente "porzione" di roccia e terriccio (circa 300 mc) è finita in mare. Il geologo e dirigente del IV settore del Comune di Lipari Domenico Russo, unitamente a tecnici della Provincia e all'impresa di Angelino Biviano, si è attivato per porre in essere interventi atti deviare il corso delle acque meteoriche che scorrono nei pressi di quella parte della Provinciale. Intanto un importante finanziamento di sei milioni di euro è in arrivo per il comune di Lipari dall'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente. Serviranno per finanziare nelle isole del comune quattro interventi mirati alla bonifica, al recupero e alla riqualificazione delle coste e delle aree prospicienti il mare. Si tratta della prima tranche di un finanziamento richiesto dall'amministrazione Bruno. «Interventi che – come ha sottolineato il primo cittadino liparese – avranno un doppio effetto: recuperare potenziali situazioni di rischio ambientale e, contestualmente, preservare, migliorare e rendere fruibili al meglio siti di notevole interesse collettivo e naturalistico». Con questi sei milioni di euro si effettueranno interventi a Lipari, Panarea, Stromboli e Vulcano. Assolutamente priva di fondamento, di conseguenza, la notizia che i sei milioni di euro fossero destinati agli interventi sulla frazione liparese di Acquacalda. Per il piccolo borgo liparese, ma più in generale, per l'intera area che inizia da Porticello, si è in attesa della proclamazione della giunta regionale dello stato di calamità e della susseguente destinazione di economie.
Casilli chiede una scuola alberghiera a Lipari
Il consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia al comune di Lipari Antonino Casilli ha inviato una lettera al Presidente della Provincia Regionale di Messina, all'Assessore alla Cultura della Provincia Regionale di Messina , all' Assessore alla Pubblica Istruzione e Programmazione della Provincia Regionale di Messina, ai Consiglieri Provinciali della Provincia Regionale di Messina, ai Dirigenti Scolastici Provinciali e all’Onorevole Nino Germanà.
Oggetto la richiesta di una “ scuola alberghiera “ nell’isola di Lipari.
Oggetto la richiesta di una “ scuola alberghiera “ nell’isola di Lipari.
Il testo:
Il sottoscritto Casilli Antonino, nella qualità di Consigliere Comunale e per meglio esprimere le proprie funzioni nell’interesse della collettività Eoliana, alla luce degli ultimi accadimenti assurti alla cronaca, ovvero l’apertura di un altro centro di formazione alberghiera da parte di un’istituto del Messinese, con la presente chiede alle SS.LL. che venga attuato, nelle Isole Eolie, un indirizzo formativo per i giovani che si immettono nel campo lavorativo interessato al turismo.
Anche in forma di una sezione staccata come avvenuto per Brolo.
Dato che le Isole Eolie, polo di attrazione turistico provinciale, da decenni vocate al turismo settore trainante dell’economia eoliana, possano pretendere di mantenere e migliorare la loro posizione turistica nel panorama nazionale ed internazionale, sono tenuti ad investire anche sulla professionalità delle forze lavoro presenti in loco, formando ed indirizzando le loro potenzialità verso l’accoglienza e l’intrattenimento del turista, nazionale ed internazionale.
In considerazione anche, del progetto dei patti territoriali ormai prossimi al compimento, ovvero la creazione di diversi alberghi capaci di dare ospitalità di alto livello, una scuola alberghiera a Lipari costituisce una offerta formativa e di conoscenza del settore ricettivo, dell’intrattenimento, della comprensione di più lingue, ecc., da parte dei giovani che si avviano al lavoro, all’altezza della domanda sempre più esigente.
All’Onorevole Deputato Germanà che legge alla luce delle dichiarazioni fatte su IL GIORNALE ovvero “Il mio impegno e’ garantire un’adeguata istruzione ai giovani attraverso il reperimento di risorse finanziarie e umane”, “una scuola anche vicina alle imprese”,
attenzioni questa richiesta al fine di non inflazionare la nostra formazione scolastica territoriale creando “ragionieri eoliani”, e nello stesso tempo offrire un’ adeguata istruzione per conseguire un titolo spendibile nel nostro arcipelago.
Con la presente vogliano attivarsi ognuno per le proprie competenze e se riterranno opportuno coinvolgere il Consiglio comunale di Lipari per organizzare un piano attuativo.
Nel confidare che questa richiesta sia valutata con la dovuta considerazione si porgono ossequi.
Lipari15/11/2008
Casilli Antonino
Il sottoscritto Casilli Antonino, nella qualità di Consigliere Comunale e per meglio esprimere le proprie funzioni nell’interesse della collettività Eoliana, alla luce degli ultimi accadimenti assurti alla cronaca, ovvero l’apertura di un altro centro di formazione alberghiera da parte di un’istituto del Messinese, con la presente chiede alle SS.LL. che venga attuato, nelle Isole Eolie, un indirizzo formativo per i giovani che si immettono nel campo lavorativo interessato al turismo.
Anche in forma di una sezione staccata come avvenuto per Brolo.
Dato che le Isole Eolie, polo di attrazione turistico provinciale, da decenni vocate al turismo settore trainante dell’economia eoliana, possano pretendere di mantenere e migliorare la loro posizione turistica nel panorama nazionale ed internazionale, sono tenuti ad investire anche sulla professionalità delle forze lavoro presenti in loco, formando ed indirizzando le loro potenzialità verso l’accoglienza e l’intrattenimento del turista, nazionale ed internazionale.
In considerazione anche, del progetto dei patti territoriali ormai prossimi al compimento, ovvero la creazione di diversi alberghi capaci di dare ospitalità di alto livello, una scuola alberghiera a Lipari costituisce una offerta formativa e di conoscenza del settore ricettivo, dell’intrattenimento, della comprensione di più lingue, ecc., da parte dei giovani che si avviano al lavoro, all’altezza della domanda sempre più esigente.
All’Onorevole Deputato Germanà che legge alla luce delle dichiarazioni fatte su IL GIORNALE ovvero “Il mio impegno e’ garantire un’adeguata istruzione ai giovani attraverso il reperimento di risorse finanziarie e umane”, “una scuola anche vicina alle imprese”,
attenzioni questa richiesta al fine di non inflazionare la nostra formazione scolastica territoriale creando “ragionieri eoliani”, e nello stesso tempo offrire un’ adeguata istruzione per conseguire un titolo spendibile nel nostro arcipelago.
Con la presente vogliano attivarsi ognuno per le proprie competenze e se riterranno opportuno coinvolgere il Consiglio comunale di Lipari per organizzare un piano attuativo.
Nel confidare che questa richiesta sia valutata con la dovuta considerazione si porgono ossequi.
Lipari15/11/2008
Casilli Antonino
Franco 'a nonna su YouTube
Franco 'a nonna, un "personaggio" delle Eolie, è finito su YouTube grazie ad un video realizzato durante l'estate da ragazzi in vacanza a Lipari.
Per visualizzare il video cliccare sul link sottostante.
http://it.youtube.com/watch?v=EprXQcivdBc
Per visualizzare il video cliccare sul link sottostante.
http://it.youtube.com/watch?v=EprXQcivdBc
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