Lipari-La difesa dei collegamenti e il mantenimento dei livelli occupazionali
I sindaci eoliani oggi a Roma per il salvataggio della Siremar
Propongono lo scorporo dalla Tirrenia e la proroga del servizio
Salvatore Sarpi
È' mobilitazione per portare sino a Roma la protesta e le proposte per evitare che il 31 dicembre, con la prevista cessazione della convenzione con la Siremar, le isole minori siciliane facciano un salto indietro di almeno trent'anni. Per partecipare al convegno nazionale sui trasporti marittimi delle isole minori che si terrà oggi a Roma, in una sala di Montecitorio e alla quale sono stati invitati tutti i parlamentari, hanno raggiunto la capitale gli amministratori dei quattro comuni eoliani, politici locali, imprenditori ed operatori del settore turistico-alberghiero.
La "trasferta romana" è stata preceduta dalla predisposizione e approvazione di una mozione unitaria "Sui trasporti marittimi essenziali per le isole siciliane" da inviare ai rappresentanti del Governo italiano ed Europeo- Mozione "partorita" dalle amministrazioni di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, dalle forze politiche locali rappresentate nei consigli comunali e dalle associazioni di categoria interessate, d´ intesa con l´ANCIM Sicilia. Si chiede "il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonché l'uguaglianza sostanziale di cui all'art. 3 della Costituzione e trattato di Amsterdam". Uno dei punti nodali è rapprresentato dalla richiesta di procedere al rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari e che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane attraverso una necessaria fase di concertazione.
"Considerata la mancata richiesta da parte della Regione siciliana per la cessione gratuita della Siremar – è scritto nella mozione – si chiede il blocco del processo di privatizzazione della stessa attraverso lo scorporo dalla privatizzazione della Tirrenia, sussistendo comprovate esigenze economiche sociali, ambientali". Per la Siremar si chiede di prevedere una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai comuni isolani interessati. Inoltre la nuova Siremar deve essere dotata di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regione in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi cosi essenziali senza che nessuno intervenga in sostituzione. Altri punti evidenziati nella mozione "il blocco della dismissione del naviglio, in atto avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia; il mantenimento degli attuali livelli occupazionali; di considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo; che la Regione nella questione dei trasporti marittimi, assuma un ruolo attivo dichiarando la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate».