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giovedì 20 novembre 2008

Il convegno romano sui Trasporti sulla Gazzetta del sud di oggi

La missione degli amministratori
Si punta a salvare le "tratte sociali" Ancora fuori quella con Napoli
Sciopero dei marittimi Siremar oggi per la vertenza Tirrenia
Salvatore Sarpi
Lo Stato punta dritto alla privatizzazione della Tirrenia e per quanto riguarda i collegamenti con le isole minori si può ipotizzare la concessione di una proroga alle società regionali (nel caso della Sicilia alla Siremar) di quattro anni, e cioè sino al 2012. Una proroga, che è opportuno precisarlo, riguarderebbe solo quelle che lo Stato individua quali "tratte sociali". Nel caso delle Eolie "salterebbe" lo storico e fondamentale collegamento con Napoli. Questo è in sintesi quanto emerso dal convegno romano organizzato dai comuni eoliani e dall'associazione "Ama le Eolie" e che ha visto, oltre a quella degli amministratori e operatori turistici eoliani, anche la partecipazione di diversi deputati e senatori e di rappresentanti di altre isole minori. I delegati isolani hanno sottoscritto tra l'altro la mozione "salva Siremar" inviata ai Governi nazionale ed europeo. Fortemente critico nei confronti del Governo romano è stato l'on. Giovanni Pistorio (Mpa) che ha sottolineato come, nonostante le numerose note inviate al Governo dalla Regione siciliana per conoscere i conti della società di Stato, attività e passività, non è stata fornita alcuna risposta. Insomma tutto il contrario di quanto si sostiene da Roma e cioè che vi è stato il totale disinteresse da parte della Regione. Pistorio ha dato la sua disponibilità ad impegnarsi per un tavolo fra Stato-Regione siciliana e amministrazioni delle isole minori per tracciare un percorso condiviso e condivisibile nell'interesse delle collettività isolane. Linea condivisa, oltre che dagli amministratori isolani, anche dai parlamentari presenti in particolare da Fallica, Garofalo, Mantini che hanno seguito questa vicenda sin dagli albori. E a questo tavolo guarda con moderato ottimismo il sindaco di Lipari Mariano Bruno. «Quello odierno – ha dichiarato – è stato un ulteriore passo per far conoscere a tutti quella che è la realtà davanti alla quale si troverebbero le Eolie, ma più in generale tutte le isole, se al 31 dicembre si dovesse scrivere la parola fine non solo per la Tirrenia ma anche, e principalmente, per le società regionali, nel nostro caso la Siremar. Abbiamo "messo sul tavolo" la nostra mozione a sostegno delle legittime richieste della collettività ma è chiaro che dobbiamo guardare avanti, continuare a lavorare e, principalmente, non abbassare soprattutto per il collegamento con Napoli che per noi è a tutti gli effetti "tratta sociale". L'apertura di un tavolo di lavoro tra Stato-Regione e le nostre amministrazioni non può che trovarci d'accordo e, in questo senso, saremo a Palermo per chiedere che si parta al più presto. Anche perchè il 31 dicembre non è poi così lontano».
Intanto è stato confermato per oggi lo sciopero di 24 ore dei marittimi del gruppo Tirrenia e delle società controllate. Stop indetto da tutte le sigle sindacali: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Federmar-Cisal. In concomitanza con lo sciopero, a Roma, si terrà una conferenza stampa dei sindacati di categoria alla presenza del segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia e dei responsabili del settore marittimo della Filt Cgil, Roberto Scotti e della Fit Cisl, Beniamino Leone. I sindacati denunciano che "Tirrenia potrebbe subire una crisi aziendale come Alitalia e a rischio ci sono 3mila di posti lavoro con lavoratori che non avranno a disposizione gli ammortizzatori sociali".