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mercoledì 19 novembre 2008

Trasporti marittimi: Si è concluso il convegno di Roma. Verso un tavolo Stato-Regione-amministrazioni locali?

Si è concluso a Roma il convegno "Legge n° 296 del 27/12/2006 e successive determinazioni, la mobilità negata per le isole minori italiane, un passo indietro di trent’anni" e arrivano le notizie ufficiali. Alcune delle quali, ad onor del vero, abbastanza scontate.
Lo Stato punta dritto alla privatizzazione della Tirrenia e per quanto riguarda i collegamenti con le isole minori si può ipotizzare la concessione di una proroga alle società regionali(nel caso della Sicilia alla Siremar) di quattro anni e cioè sino al 2012. Una proroga, che è opportuno precisarlo, riguarderebbe solo quelle che lo Stato individua quali “tratte sociali”. Nel caso delle Eolie “salterebbe” lo storico e fondamentale collegamento con Napoli.
Questo è in sintesi quanto sta emergendo dal convegno romano e che ha visto la partecipazione, oltre agli organizzatori, di diversi politici(anche se non troppi).
Fortemente critico nei confronti del Governo centrale è stato l'on. Giovanni Pistorio che ha sottolineato come, nonostante le numerose note inviate al Governo dalla Regione siciliana per conoscere i conti della società di Stato, attività e passività, non è stata fornita alcuna risposta. Pistorio ha dato la sua disponibilità ad un tavolo fra Stato-Regione siciliana e amministrazioni delle isole minori per tracciare un percorso condiviso e condivisibile nell'interesse delle collettività isolane.
Linea condivisa, oltre che dagli amministratori isolani, anche dai parlamentari presenti; in particolare da Fallica, Garofalo,Mantini che hanno seguito questa vicenda sin dagli albori. E a questo tavolo guarda con moderato ottimismo il sindaco di Lipari Mariano Bruno. “Quello odierno- ci ha dichiarato- è stato un ulteriore passo per far conoscere a tutti quella che è la realtà davanti alla quale si troverebbero le Eolie, ma più in generale tutte le isole, se al 31 dicembre si dovesse scrivere la parola fine non solo per la Tirrenia ma anche, e principalmente, per le società regionali, nel nostro caso la Siremar. Abbiamo “messo sul tavolo” la nostra mozione a sostegno delle legittime richieste della collettività ma è chiaro che dobbiamo guardare avanti, continuare a lavorare e, principalmente, non abbassare la guardia".