Il tratto terminale di via Roma ricoperto di detriti e rifiuti trascinati a valle: scarse le manutenzioni a monte
Maltempo, Lipari "alluvionata". Frana ancora il costone di Acquacalda
In arrivo sei milioni di euro per riqualificare le aree costiere delle isole del Comune
Peppe Paino Salvatore Sarpi
Materassi, una bicicletta, terra e sassi. Non come, in occasione del nubifragio di settembre, quando nella lista comparve anche un divano "galleggiante", ma Via Roma ricorda ancora una volta che non è una comune stradella del centro storico di Lipari ma il tratto finale di un torrente in "incognito". E che quando piove intensamente, trascina a valle, cioè nel salotto di Marina corta, di tutto, tra la preoccupazione degli abitanti. La pioggia di ieri, caduta incessantemente dalle prime ore del mattino fino al tramonto, ha, per l'ennesima volta, messo a nudo antichi problemi dei quali nessuno a livello politico può osare stupirsi. Perchè quello di via Roma, nonostante il recente rifacimento della strada caratterizzata dai suoi bei lastroni in pietra, è un problema vecchio che va risolto. Ad esempio ricordando che in località Monte si trovano, le pressochè irraggiungibili vasche di contenimento che attendono di essere svuotate dalla sabbia depositata, in modo tale che si possano contenere gli effetti del classico fiume in piena. Dovrebbe trattarsi di opere di manutenzione ordinaria. Ma a Lipari, si sa, quello che ordinario è straordinario sistematicamente diventa. Come nel caso del Torrente Calandra. Alla fine di ottobre segnalammo il pieno di sabbia e pomice, circa 3000 metri cubi di materiale, della nuova vasca di contenimento, costata allo Stato 750 mila euro. Ancora deve essere svuotata. E in attesa degli interventi di rimozione di quel materiale che fa gola alle ditte edili locali ma che deve finire in mare, così come stabilito d'intesa tra il Comune e l'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente per il ripascimento dei fondali e delle spiagge, le acque che erodono il sovrastante costone trascinano la sabbia nuovamente sulla strada di Canneto provocando disagi per la circolazione verso Porticello, dove anche ieri si è assistito all'ormai classica invasione di fiumi di pomice in più punti della provinciale, comunque, ripuliti in giornata dal personale di Palazzo dei Leoni. E c'è un altro "torrente", finora sottovalutato: via Zinzolo, una strada tutta in discesa per cui la forza dell'acqua è facilmente immaginabile. Se i tecnici del comune intendono risolvere i problemi degli abitanti, così come fatto l'ultima volta, inviando il giorno dopo il maltempo un'impastatrice per gettare un po' di cemento qua e là per coprire le buche, si sbagliano di grosso.
Intanto continua a franare il costone di Acquacalda su cui si adagia quel che resta di uno dei tornanti della Provinciale. Nella notte, presumibilmente anche per l'azione delle acque meteoriche, un'altra consistente "porzione" di roccia e terriccio (circa 300 mc) è finita in mare. Il geologo e dirigente del IV settore del Comune di Lipari Domenico Russo, unitamente a tecnici della Provincia e all'impresa di Angelino Biviano, si è attivato per porre in essere interventi atti deviare il corso delle acque meteoriche che scorrono nei pressi di quella parte della Provinciale. Intanto un importante finanziamento di sei milioni di euro è in arrivo per il comune di Lipari dall'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente. Serviranno per finanziare nelle isole del comune quattro interventi mirati alla bonifica, al recupero e alla riqualificazione delle coste e delle aree prospicienti il mare. Si tratta della prima tranche di un finanziamento richiesto dall'amministrazione Bruno. «Interventi che – come ha sottolineato il primo cittadino liparese – avranno un doppio effetto: recuperare potenziali situazioni di rischio ambientale e, contestualmente, preservare, migliorare e rendere fruibili al meglio siti di notevole interesse collettivo e naturalistico». Con questi sei milioni di euro si effettueranno interventi a Lipari, Panarea, Stromboli e Vulcano. Assolutamente priva di fondamento, di conseguenza, la notizia che i sei milioni di euro fossero destinati agli interventi sulla frazione liparese di Acquacalda. Per il piccolo borgo liparese, ma più in generale, per l'intera area che inizia da Porticello, si è in attesa della proclamazione della giunta regionale dello stato di calamità e della susseguente destinazione di economie.