Riceviamo e pubblichiamo:
Mi complimento per il sondaggio "sulla gestione da parte dei nostri amministratori della stagione estiva" che attraverso il tuo sito giornalistico hai fatto, dando la possibilità ai tanti di poter dire e raccontare delle tante inefficienze e problematiche che noi tutti con preoccupazione ogni giorno viviamo.
Personalmente parlo molto con i nostri ospiti, quest'estate sono stati molto meno degli anni scorsi, ed è proprio da queste persone che ci arriva la giusta risposta. In sintesi: "Isole meravigliose con un patrimonio naturalistico invidiabile ma una gestione pubblica assente e incapace, lasciate ormai all'anarchia e alla arroganza dei singoli". In poche parole non esistono più le regole.
La domanda finale che mi pongono "ma da chi siete amministrati?" e la risposta su questo l'ha data perfettamente la signora Foti Bartola.
La nostra " Eolianità ", elemento prezioso e insostituibile per l'economia turistica, purtroppo la gran parte dei cittadini eoliani, come dice la signora Foti se la sono venduta o peggio ancora non interessa più, perchè si sono convinti e/o li hanno convinti che le isole devono divenire territorio di metropoli (vedere le scelte politiche futuristiche).
Su questo punto sono convinto che l'elemento vitale per queste isole " l'eolianità " vada ricercata in coloro che per scelta di vita o per godere di una vacanza ancora esclusiva scelgono di venire in queste isole, nonché in tutti gli eoliani che per una scelta di lavoro a volte obbligata, sono dovuti andare fuori dall'arcipelago e tutti sappiamo l'enorme comunità eoliana che risiede non solo in Italia ma in particolare all'estero.
Eoliani che,ogni anno, sempre numerosi ritornano per riallacciare rapporti familiari lasciati e a volte persi e godere dei luoghi e tradizioni paesane. Quindi a voi tutti dico scrivete, fate sentire la vostra voce, perchè sono convinto che le Isole Eolie oggi appartengono più a voi che a noi che li abitiamo
Lipari 24/08/ 2009
Salvatore Agrip.
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lunedì 24 agosto 2009
Lipari: Pontificale in Cattedrale con le autorità civili e militari
Si è da poco concluso nella Cattedrale di Lipari il solenne pontificale per la festività del Patrono San Bartolomeo. Al pontificale, presieduto dall'arcivescovo Mons. Calogero La Piana, hanno presenziato tutte le autorità civili e militari dell'isola. Stasera alle 19,00 dalla Cattedrale si snoderà la processione del simulacro argenteo del Santo e del Vascelluzzo. Vi proponiamo un breve video realizzato stamani in Cattedrale durante una delle celebrazioni:
Nelle mattonelle delle antiche case il gusto degli abitanti di Salina nell'800
(gazzetta del sud) Una passione durevole, una mostra del 2002 e una conservatrice. Questi sono i tre elementi che hanno consentito la realizzazione del Catalogo "Mattonelle delle antiche case di Salina" edito da Publisicula e presentato nel Centro culturale di Rinella. Una pubblicazione patrocinata dall'Assessorato regionale beni culturali e dai tre Comuni dell'Isola di Salina (Leni, Malfa e Santa Marina Salina). Tutto si è mosso dalla volontà di uno dei collezionisti, Felice Lopes, che grazie al sostegno dell'ex Sindaco Giuseppe Lo Po ha dato luogo alla mostra "Mattonelle d'epoca" tenutasi a Leni nel 2002. Naturale conseguenza la successiva catalogazione, poi la pubblicazione con l'obiettivo di far conoscere, attraverso le immagini, quasi 300 mattonelle, il gusto degli abitanti dell'Isola di Salina che, nel Settecento e nell'Ottocento, hanno investito parte dei loro guadagni proventi dell'agricoltura e del commercio per abbellire le dimore dimostrando di guardare al mondo come orizzonte culturale cui uniformarsi. La passione di Lopes nasce dal desiderio di tutelare e conservare una forma d'arte applicata, spesso considerata secondaria e marginale in rapporto ad altre forme di produzioni artistico-artigianali coeve.
La presentazione del volume porta le firme dei sindaci Antonio Podetti di Leni, Salvatore Longhitano di Malfa e Massimo Lo Schiavo di Santa Marina Salina.
La curatrice, Elvira Valentina Resta, si sofferma su ciò che le mattonelle hanno comunicato attraverso l'osservazione e lo studio: la loro provenienza, l'importanza dei marchi rilevati (più di 100), i decori. Non mancano citazioni storiche e l'accento posto sull'importanza delle azulejos spagnole. Le importazioni dalla Spagna, sostiene, sono state determinanti per la nascita delle numerose fabbriche di maioliche in tutta la Sicilia.
La Resta dedica la prima parte alle fabbriche stefanesi, e la seconda a quelle napoletane. Nel raccontare delle antiche fabbriche di Santo Stefano di Camastra inserisce notizie inedite riguardo alcuni documenti da lei ritrovati presso l'Archivio della Camera di Commercio di Messina. L'aspetto rilevante è proprio l'esiguità della documentazione. La curatrice sostiene che la mancanza di ulteriori documenti è dovuta alla catastrofe di Messina del 1908 che causò anche la distruzione degli archivi. Per ciò che riguarda gli opifici ha rilevato che i produttori di ceramiche si sono iscritti nuovamente alla Camera di Commercio tra il 6 e l'8 giugno 1911. Seguono notizie relative alle fabbriche napoletane che maggiormente esportarono nell'Isola di Salina.
L'ultimo capitolo si caratterizza di una carrellata fotografica su mattonelle antiche presenti in situ in alcune case dell'Isola. Mattonelle poste nei bisuòli, nei cufulàra, nelle pavimentazioni e in alcune sepolture. Da un'attenta osservazione ha riconosciuto mani diverse nella realizzazione di uno dei decori più famosi in tutta l'Isola, ovvero quello della chiesa di S. Onofrio a Pollara e a Valdichiesa a "casa Fiorella", decoro scelto per la copertina della pubblicazione. (m. c.)
La presentazione del volume porta le firme dei sindaci Antonio Podetti di Leni, Salvatore Longhitano di Malfa e Massimo Lo Schiavo di Santa Marina Salina.
La curatrice, Elvira Valentina Resta, si sofferma su ciò che le mattonelle hanno comunicato attraverso l'osservazione e lo studio: la loro provenienza, l'importanza dei marchi rilevati (più di 100), i decori. Non mancano citazioni storiche e l'accento posto sull'importanza delle azulejos spagnole. Le importazioni dalla Spagna, sostiene, sono state determinanti per la nascita delle numerose fabbriche di maioliche in tutta la Sicilia.
La Resta dedica la prima parte alle fabbriche stefanesi, e la seconda a quelle napoletane. Nel raccontare delle antiche fabbriche di Santo Stefano di Camastra inserisce notizie inedite riguardo alcuni documenti da lei ritrovati presso l'Archivio della Camera di Commercio di Messina. L'aspetto rilevante è proprio l'esiguità della documentazione. La curatrice sostiene che la mancanza di ulteriori documenti è dovuta alla catastrofe di Messina del 1908 che causò anche la distruzione degli archivi. Per ciò che riguarda gli opifici ha rilevato che i produttori di ceramiche si sono iscritti nuovamente alla Camera di Commercio tra il 6 e l'8 giugno 1911. Seguono notizie relative alle fabbriche napoletane che maggiormente esportarono nell'Isola di Salina.
L'ultimo capitolo si caratterizza di una carrellata fotografica su mattonelle antiche presenti in situ in alcune case dell'Isola. Mattonelle poste nei bisuòli, nei cufulàra, nelle pavimentazioni e in alcune sepolture. Da un'attenta osservazione ha riconosciuto mani diverse nella realizzazione di uno dei decori più famosi in tutta l'Isola, ovvero quello della chiesa di S. Onofrio a Pollara e a Valdichiesa a "casa Fiorella", decoro scelto per la copertina della pubblicazione. (m. c.)
Lettere al direttore. Gli ambulanti(pochi) di Santa Marina e alcuni quesiti
Riceviamo da Cristina Arena e pubblichiamo:
Da Santa Marina Salina vi leggo e ho seguito un po' la querelle relativa agli ambulanti a Lipari. Qui, in effetti, gli ambulanti sono pochissimi, due nella piazza di Santa Marina, e uno che si fa vivo nelle feste con una "opportuna" bancarella piazzata proprio all'uscita del Lungomare Giuffrè di modo da doverci saltare sopra per poter proseguire sul marciapiede (non comprendo come possano dargli spazio pubblico proprio lì).
In ogni caso, dicevo, gli ambulanti sono proprio pochi e, soprattutto, non sono di colore o quelli che chiamiamo "cugini"... sarà perchè proprio in piazza Santa Marina fa bella mostra un cartello stradale (allegata foto) su cui è scritto "vietata la vendita agli ambulanti non residenti in questo comune"?!
Mi domando e vi domando per alimentare il forum spontaneo che ne è nato su Eolnet. Gli ambulanti cosa hanno a che fare con la residenza? E se non sono residenti in un comune perchè mai non potrebbero esercitare la loro attività in quel comune (a patto di ottenere un permesso per occupare il suolo pubblico, ovviamente)?
Grazie per l'attenzione
Cristina Arena
Da Santa Marina Salina vi leggo e ho seguito un po' la querelle relativa agli ambulanti a Lipari. Qui, in effetti, gli ambulanti sono pochissimi, due nella piazza di Santa Marina, e uno che si fa vivo nelle feste con una "opportuna" bancarella piazzata proprio all'uscita del Lungomare Giuffrè di modo da doverci saltare sopra per poter proseguire sul marciapiede (non comprendo come possano dargli spazio pubblico proprio lì).
In ogni caso, dicevo, gli ambulanti sono proprio pochi e, soprattutto, non sono di colore o quelli che chiamiamo "cugini"... sarà perchè proprio in piazza Santa Marina fa bella mostra un cartello stradale (allegata foto) su cui è scritto "vietata la vendita agli ambulanti non residenti in questo comune"?!
Mi domando e vi domando per alimentare il forum spontaneo che ne è nato su Eolnet. Gli ambulanti cosa hanno a che fare con la residenza? E se non sono residenti in un comune perchè mai non potrebbero esercitare la loro attività in quel comune (a patto di ottenere un permesso per occupare il suolo pubblico, ovviamente)?
Grazie per l'attenzione
Cristina Arena
domenica 23 agosto 2009
Le esternazioni dell'assessore Sparacino sul Centro Studi. "Il sindaco chiarisca a che titolo"
Nei giorni scorsi l'assessore Sparacino ha "sparato" sul Centro Studi di Lipari e su alcuni dei suoi esponenti.
Considerando quanto accaduto e la gravità delle affermazioni il presidente del Centro Studi Nino Saltalamacchia ha inviato una lettera al sindaco di Lipari Mariano Bruno. Questo il testo:
Le assurde esternazioni dell'assessore Sparacino ci hanno lasciato allibiti ed esterefatti e non meritano commento alcuno. Ci chiediamo, tuttavia, visto il silenzio dell'amministrazione, se esse sono state fatte a titolo esclusivamente personale o sono espressione del pensiero della giunta comunale.
Nino Saltalamacchia (Presidente del Centro Studi)
Considerando quanto accaduto e la gravità delle affermazioni il presidente del Centro Studi Nino Saltalamacchia ha inviato una lettera al sindaco di Lipari Mariano Bruno. Questo il testo:
Le assurde esternazioni dell'assessore Sparacino ci hanno lasciato allibiti ed esterefatti e non meritano commento alcuno. Ci chiediamo, tuttavia, visto il silenzio dell'amministrazione, se esse sono state fatte a titolo esclusivamente personale o sono espressione del pensiero della giunta comunale.
Nino Saltalamacchia (Presidente del Centro Studi)
....... Fino al collo
"Fino al collo" è una canzone del 1980, che ai tempi di Radio e Video Eolie utilizzavamo quale sigla per evidenziare tutto ciò che non andava. Una canzone, purtroppo oggi, più attuale che mai, specie se sposata con una carrellata di quanto abbiamo visto e sopportato in questa estate.
Una carrellata fatta di alcune immagini (ma ne avremmo potuto usare decine e decine ancora) di questa estate decisamente da dimenticare sotto tanti, troppi punti di vista. Una carrellata che parla di abbandono, degrado,arroganza, disinteresse, vandalismo ed inciviltà imputabili a tutti: dalla pubblica amministrazione (spesso assente) ai cittadini(incivili), a tutti coloro preposti al controllo (latitanti). Una carrellata di immagini e musica, che al di là degli scudi che si leveranno dai benpensanti o da chi è parte in causa,vuole rappresentare uno stimolo per evitare un'altra stagione di c...a
In caso contrario altro che ..... fino al collo!
IL VIDEO:
Una carrellata fatta di alcune immagini (ma ne avremmo potuto usare decine e decine ancora) di questa estate decisamente da dimenticare sotto tanti, troppi punti di vista. Una carrellata che parla di abbandono, degrado,arroganza, disinteresse, vandalismo ed inciviltà imputabili a tutti: dalla pubblica amministrazione (spesso assente) ai cittadini(incivili), a tutti coloro preposti al controllo (latitanti). Una carrellata di immagini e musica, che al di là degli scudi che si leveranno dai benpensanti o da chi è parte in causa,vuole rappresentare uno stimolo per evitare un'altra stagione di c...a
In caso contrario altro che ..... fino al collo!
IL VIDEO:
Privatizzazioni. Caronia (uilt): «Vogliono lo spezzatino di Tirrenia"
La vera intenzione degli armatori è lo spezzatino di Tirrenia. Lo afferma in una nota il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia. «Le smentite dei più importanti armatori del settore cabotiero circa il loro interesse ad acquisire Tirrenia attraverso un corretto processo di privatizzazione cosí come indicato dal governo e dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli - dice Caronia - è la riprova di quanto siano concrete e giustificate le preoccupazioni sin qui espresse dal sindacato». «Personalmente - aggiunge - sono convinto che alcune di queste indisponibilità siano legate alla crisi economica, che se pur tende ad attenuarsi, non permette, anche per le attuali difficoltà del sistema bancario, una corretta acquisizione di uno dei più grossi gruppi europei che si occupano di cabotaggio quale è Tirrenia».
«Vengono invece allo scoperto - prosegue - le vere intenzioni di qualche armatore e cioè l’interesse non ad acquisire ma a far sparire Tirrenia, salvo la disponibilità a raccattarne a prezzi stracciati alcuni pezzi. Emblematica appare in questo senso la dichiarazione del direttore generale Moby Lines Gigi Parenti, anche se prontamente corretta dal suo armatore Vincenzo Onorato». «Ci dica quindi esplicitamente il presidente Confitarma Nicola Coccia - conclude Caronia - quale sarebbe la sbandierata cordata ed il ministro Matteoli sulla base di quale dato reale e concreto ha costruito la sua ipotesi di privatizzazione a suo dire quasi definita».
«Vengono invece allo scoperto - prosegue - le vere intenzioni di qualche armatore e cioè l’interesse non ad acquisire ma a far sparire Tirrenia, salvo la disponibilità a raccattarne a prezzi stracciati alcuni pezzi. Emblematica appare in questo senso la dichiarazione del direttore generale Moby Lines Gigi Parenti, anche se prontamente corretta dal suo armatore Vincenzo Onorato». «Ci dica quindi esplicitamente il presidente Confitarma Nicola Coccia - conclude Caronia - quale sarebbe la sbandierata cordata ed il ministro Matteoli sulla base di quale dato reale e concreto ha costruito la sua ipotesi di privatizzazione a suo dire quasi definita».
Biglietto da visita (di Nando Bianchi)
(Nando Bianchi) La forza di uno stato si dimostra con la democrazia che esercita egualmente sui suoi cittadini.
Abbiamo osservato come, a stagione quasi finita, i nostri “cugini “ (loro ci definiscono cosi forse perché non vedono o non possono aspirare a gradi di parentela più stretti) non rappresentino un bel biglietto da visita per chi ha deciso di trascorrere le vacanze alle Eolie.
Deduco quindi che per noi non faccia differenza in quanto oramai abitiamo con loro da oltre un decennio e loro stessi sanno che siamo in uno stato democratico e che tra un paio di giorni potranno ritornare alle loro postazioni o a quelle che possono occupare se non già di” proprietà “ di chi qui ci è nato o che non proviene da terzo mondo .
Certo in uno Stato non democratico li avrebbero “ ghettizzati” affidando loro un’area dove poter vendere le loro “ mercanzie “, divenire regolari , pagare le loro tasse, e notare facilmente le facce nuove. Ma chi è capace di rinunciare alla democrazia???
Reputo, invece, dato che non si è vista nessuna reazione, che:
passeggiare nel centro storico di Lipari, entrare per negozi e qualche volta anche negli uffici a petto nudo, o in costume da bagno, sia un bel biglietto da visita; permettere di scorazzare, disturbare con suoni schiamazzi e bravate notturne sia un bel biglietto da visita;
trovare spazzatura e attrezzature varie che noi isolani depositiamo anche se non dovremmo, sia un bel biglietto da visita;
che appena sbarcati a Lipari i nostri ospiti non trovino, cosi come succede da loro, le bancarelle dei “ vu cumprà”.
Da ultimi dati sembra che la nostra popolazione incominci a frequentarli sempre più spesso in quanto non possiamo permetterci altri negozi, e nessuno a riconoscerci quali attenzioni siamo capaci di offrire ai nostri ai nostri ospiti??
Cordiali saluti
Nando Bianchi
Abbiamo osservato come, a stagione quasi finita, i nostri “cugini “ (loro ci definiscono cosi forse perché non vedono o non possono aspirare a gradi di parentela più stretti) non rappresentino un bel biglietto da visita per chi ha deciso di trascorrere le vacanze alle Eolie.
Deduco quindi che per noi non faccia differenza in quanto oramai abitiamo con loro da oltre un decennio e loro stessi sanno che siamo in uno stato democratico e che tra un paio di giorni potranno ritornare alle loro postazioni o a quelle che possono occupare se non già di” proprietà “ di chi qui ci è nato o che non proviene da terzo mondo .
Certo in uno Stato non democratico li avrebbero “ ghettizzati” affidando loro un’area dove poter vendere le loro “ mercanzie “, divenire regolari , pagare le loro tasse, e notare facilmente le facce nuove. Ma chi è capace di rinunciare alla democrazia???
Reputo, invece, dato che non si è vista nessuna reazione, che:
passeggiare nel centro storico di Lipari, entrare per negozi e qualche volta anche negli uffici a petto nudo, o in costume da bagno, sia un bel biglietto da visita; permettere di scorazzare, disturbare con suoni schiamazzi e bravate notturne sia un bel biglietto da visita;
trovare spazzatura e attrezzature varie che noi isolani depositiamo anche se non dovremmo, sia un bel biglietto da visita;
che appena sbarcati a Lipari i nostri ospiti non trovino, cosi come succede da loro, le bancarelle dei “ vu cumprà”.
Da ultimi dati sembra che la nostra popolazione incominci a frequentarli sempre più spesso in quanto non possiamo permetterci altri negozi, e nessuno a riconoscerci quali attenzioni siamo capaci di offrire ai nostri ai nostri ospiti??
Cordiali saluti
Nando Bianchi
23/08/08 - 23/08/09
E' già passato un anno. Ed oggi, come allora, non ci sono... non bastano le parole... per spiegare quanto pesa la tua assenza, quanto ci manchi... nelle piccole e grandi cose...nella serenità e nelle difficoltà... nei momenti di gioia e in quelli di tristezza.
Ci consola sapere che sicuramente, da quell'immenso e radioso cielo dove non puoi non essere, ci guardi, ci guidi, ci aiuti..come se fossi qui...come se non fossi mai andata via.
E tu con noi lo sei. Lo sei oggi, lo sarai domani.. sarai per sempre nei nostri cuori!
Ciao Mamma, ciao Mina!
Silvia e Salvo
E' già passato un anno. Ed oggi, come allora, non ci sono... non bastano le parole... per spiegare quanto pesa la tua assenza, quanto ci manchi... nelle piccole e grandi cose...nella serenità e nelle difficoltà... nei momenti di gioia e in quelli di tristezza.
Ci consola sapere che sicuramente, da quell'immenso e radioso cielo dove non puoi non essere, ci guardi, ci guidi, ci aiuti..come se fossi qui...come se non fossi mai andata via.
E tu con noi lo sei. Lo sei oggi, lo sarai domani.. sarai per sempre nei nostri cuori!
Ciao Mamma, ciao Mina!
Silvia e Salvo
L'estate sta finendo e con essa anche "l'onda anomala"
L’ESTATE STA FINENDO di Aurora Beninati
Da un pò di tempo, si assiste nel nostro territorio, allo stravolgimento delle parole..così che, il termine ambientalista diventa sinonimo di: “colui che fa demolire i pollai”, mentre con il termine programmazione vuole intendersi: “prepararsi alla fuoriuscita di una situazione emergenziale spesso con la fuga”.
La programmazione si fa con gli strumenti: piano regolatore generale, piano regolatore dei porti, piano spiagge, piano del suolo pubblico etc.
Senza gli strumenti di programmazione, si sa, si vive in continua emergenza..ma si può fare clientelismo che, nello stravolgimento delle parole, assume il significato di “aiutare il povero elettore nelle difficoltà”.
Ma l'abilità più grande che il nostro "sindaco amico" è riuscito furbescamente a mettere in atto è quella di affrontare le critiche della gente di Quattropani.. sedendosi tra la gente del posto e criticando, con loro, l'operato dei suoi assessori...ecco un caso di applicazione del nuovo significato del termine "programmazione".
E cosi, un bel giorno, improvvisa come un’onda anomala, arriva l’estate…. ed è subito emergenza…
Si chiude l’accesso ai motorini -con dissuasori -in via Marconi, per evitare che possano disturbare i clienti dell’albergo del consigliere amico, tralasciando il fatto che tutti gli altri alberghi lamentano problemi di rumori notturni dovuti allo sciamare di motoscooters in tutti i vicoli e vicoletti del centro storico… Il 2 di agosto si chiude l’area del porticciolo di Marina Corta, lato sud, ove viene scaricato il materiale per il riempimento dei cassoni, silos..e quant’altro; tutto questo per...per sospendere i lavori il giorno dopo.. Potrei continuare all’infinito..ma non serve… poiché, come dice una vecchia canzone: “l’estate sta finendo” e con essa anche “l’onda anomala”.
Aurora Beninati
Da un pò di tempo, si assiste nel nostro territorio, allo stravolgimento delle parole..così che, il termine ambientalista diventa sinonimo di: “colui che fa demolire i pollai”, mentre con il termine programmazione vuole intendersi: “prepararsi alla fuoriuscita di una situazione emergenziale spesso con la fuga”.
La programmazione si fa con gli strumenti: piano regolatore generale, piano regolatore dei porti, piano spiagge, piano del suolo pubblico etc.
Senza gli strumenti di programmazione, si sa, si vive in continua emergenza..ma si può fare clientelismo che, nello stravolgimento delle parole, assume il significato di “aiutare il povero elettore nelle difficoltà”.
Ma l'abilità più grande che il nostro "sindaco amico" è riuscito furbescamente a mettere in atto è quella di affrontare le critiche della gente di Quattropani.. sedendosi tra la gente del posto e criticando, con loro, l'operato dei suoi assessori...ecco un caso di applicazione del nuovo significato del termine "programmazione".
E cosi, un bel giorno, improvvisa come un’onda anomala, arriva l’estate…. ed è subito emergenza…
Si chiude l’accesso ai motorini -con dissuasori -in via Marconi, per evitare che possano disturbare i clienti dell’albergo del consigliere amico, tralasciando il fatto che tutti gli altri alberghi lamentano problemi di rumori notturni dovuti allo sciamare di motoscooters in tutti i vicoli e vicoletti del centro storico… Il 2 di agosto si chiude l’area del porticciolo di Marina Corta, lato sud, ove viene scaricato il materiale per il riempimento dei cassoni, silos..e quant’altro; tutto questo per...per sospendere i lavori il giorno dopo.. Potrei continuare all’infinito..ma non serve… poiché, come dice una vecchia canzone: “l’estate sta finendo” e con essa anche “l’onda anomala”.
Aurora Beninati
Lipari: "Nessuno tocchi l'assessora" (il fotomontaggio e le riflessioni di Piero Roux)
(Piero Roux) La "defunta principessa Sissy" alias Assessora Sparacino è giustamente "arraggiata" quando si fà notare - in presenza di personaggi istituzionali- che la "cosa pubblica" - a Lipari -viene gestita con piglio molto (ma molto) personale.
Essendo di natura un mite, rigetto il concetto che un eoliano possa mai adottare un sistema simil-mafioso; non è nella nostra natura anche se, la natura è debole di fronte alle tentazioni.
Diciamo che un mix di: carenza di idee, incapacità gestionale, salvaguardia di privilegi, arroccamento di potere, proselitismo clientelare possono - a volte - essere scambiate, da frange oppositorie al regime, come atti illeciti o possono -addirittura- partorire azioni al limite della legalità.
Certo è che le azioni messe in atto -nel tempo -dall'attuale amministrazione sono quanto meno censurabili sia per la forma sia per i contenuti. Questo è un dato certo: basta leggere gli atti dell'approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche nel quale si inserisce - in sordina- il megaporto; basta guardare il progetto del Piano regolatore ove si giustifica l'inserimento di un aeroporto facendolo passare come richiesta ( poi smentita) della Protezione Civile; basta vedere il sistema di assunzioni temporanee del comune; il sistema degli appalti locali ecc..
Alle Eolie si naviga a vista e si vive alla giornata....senza considerare che la carenza o totale assenza di programmazione portano allo sfascio. .
E lo sfascio è visibile a tutti mentre le azioni per "metterci una pezza" inesistenti.
Si indignino meno i nostri amministratori "traffichini" per le critiche che li sommergono e abbiano un guizzo di orgoglio per riportare le "eolie" allo splendore che le sono dovute. Incomincino a lavorare, a tempo pieno, nelle sedi opportune ( e non al bar) producendo progetti seri al fine di dare un futuro a queste- ormai- disgraziate e martoriate isole.
Piero Roux
Essendo di natura un mite, rigetto il concetto che un eoliano possa mai adottare un sistema simil-mafioso; non è nella nostra natura anche se, la natura è debole di fronte alle tentazioni.
Diciamo che un mix di: carenza di idee, incapacità gestionale, salvaguardia di privilegi, arroccamento di potere, proselitismo clientelare possono - a volte - essere scambiate, da frange oppositorie al regime, come atti illeciti o possono -addirittura- partorire azioni al limite della legalità.
Certo è che le azioni messe in atto -nel tempo -dall'attuale amministrazione sono quanto meno censurabili sia per la forma sia per i contenuti. Questo è un dato certo: basta leggere gli atti dell'approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche nel quale si inserisce - in sordina- il megaporto; basta guardare il progetto del Piano regolatore ove si giustifica l'inserimento di un aeroporto facendolo passare come richiesta ( poi smentita) della Protezione Civile; basta vedere il sistema di assunzioni temporanee del comune; il sistema degli appalti locali ecc..
Alle Eolie si naviga a vista e si vive alla giornata....senza considerare che la carenza o totale assenza di programmazione portano allo sfascio. .
E lo sfascio è visibile a tutti mentre le azioni per "metterci una pezza" inesistenti.
Si indignino meno i nostri amministratori "traffichini" per le critiche che li sommergono e abbiano un guizzo di orgoglio per riportare le "eolie" allo splendore che le sono dovute. Incomincino a lavorare, a tempo pieno, nelle sedi opportune ( e non al bar) producendo progetti seri al fine di dare un futuro a queste- ormai- disgraziate e martoriate isole.
Piero Roux
Feste di paese da ripensare (di Luca Chiofalo)
Arrangiate e miserelle come sempre, anche quest'anno a MARINA CORTA, hanno fatto la loro comparsa le bancarelle della festa...
Credo che neanche nelle sagre popolari del più sperduto paese di campagna sia tollerato lo spettacolo indecente di venditori a torso nudo che dormono e bivaccano tutto il giorno nella piazza centrale; nel nostro caso "il salotto", come molti, ritengo sarcasticamente, definiscono MARINA CORTA.
Ognuno sbarca il lunario come può, per carità, ma Lipari, che di turismo vuole vivere e prosperare, non può più permettersi cadute di stile come questa.
Va ripensata, insomma, l'organizzazione delle nostre feste tradizionali, che pur conservando dal punto di vista religioso il loro fascino e la loro importanza, hanno comunque bisogno di un "contorno" diverso, più adatto ai tempi e all'immagine che del nostro paese vogliamo dare.
Altra carne al fuoco per il "caldo" inverno di seria programmazione che ci attende...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Credo che neanche nelle sagre popolari del più sperduto paese di campagna sia tollerato lo spettacolo indecente di venditori a torso nudo che dormono e bivaccano tutto il giorno nella piazza centrale; nel nostro caso "il salotto", come molti, ritengo sarcasticamente, definiscono MARINA CORTA.
Ognuno sbarca il lunario come può, per carità, ma Lipari, che di turismo vuole vivere e prosperare, non può più permettersi cadute di stile come questa.
Va ripensata, insomma, l'organizzazione delle nostre feste tradizionali, che pur conservando dal punto di vista religioso il loro fascino e la loro importanza, hanno comunque bisogno di un "contorno" diverso, più adatto ai tempi e all'immagine che del nostro paese vogliamo dare.
Altra carne al fuoco per il "caldo" inverno di seria programmazione che ci attende...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Deflusso dalle Eolie (Dalla Gazzetta del sud di oggi)
Gli imbarcaderi delle "sette sorelle" invasi da migliaia di vacanzieri
Massiccio deflusso ma le Eolie prevedono il tutto esaurito anche a settembre
Si spera in un turismo di qualità dopo l'ondata del "mordi e fuggi". Più collegamenti con Napoli
Salvatore Sarpi
Lipari
Alle Eolie è già cominciato il deflusso turistico di una stagione estiva decisamente sotto tono, piena di caos e confusione e dove l'unica eccezione sembra essere rappresentata da Salina e dalle remote e, quindi, più difficili da raggiungere Alicudi e Filicudi. Una stagione, tra l'altro, riferendosi ai pienoni, ancora più breve delle solite.
Da ieri mattino gli aliscafi di linea, in partenza da Lipari, ma anche dalle altre isole verso Napoli, Palermo, Reggio, Messina e Milazzo viaggiano a pieno carico. Lunghe file sui moli, sotto un sole cocente, e nelle biglietterie. Lo stesso dicasi per quanto riguarda i traghetti di linea dove, vedi ad esempio a Lipari, ieri intorno alle undici, la fila delle auto si dipartiva dal distributore Esso con le conseguenti difficoltà per la circolazione autoveicolare nonostante l'impegno e la presenza di ben tre vigili. Continuano, invece, a sbarcare centinaia di turisti "mordi e fuggi" provenienti con le imbarcazioni private dalla costa calabra e sicula. Una stagione sicuramente da non incorniciare non solo dal punto di vista delle presenze ma anche dal punto di vista dell'accoglienza. Le isole, Lipari in particolare, hanno lasciato alquanto a desiderare dal punto di vista della pulizia con un servizio di smaltimento rifiuti che ha lasciato intravedere più di una crepa. Se a questo si aggiunge l'inciviltà di quanti, ad ogni ora e fuori luogo, depositano ogni genere di rifiuti (anche quelli speciali) la "frittata" è fatta. Il caos poi è regnato sovrano nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine. Schiamazzi, musica al di là degli orari consentiti (anche in pieno centro), "motorino selvaggio" e occupazione abusiva di spazi ed aree pubbliche sono le "perle" da non mostrare e a fronte delle quali se davvero si vuole invertire la rotta bisogna cominciare a lavorare da subito. Emblematica potrebbe essere in tal senso, se non resterà un granello di sabbia nel deserto, l'operazione anti-baraccopoli a Lipari e Canneto messa in atto ieri mattino, su disposizione del dirigente-comandante Domenico Russo, dagli uomini della polizia municipale supportati dagli operai comunali. Operazione che ha interessato l'area di Marina Lunga, diventata praticamente invivibile e a forte rischio per la presenza dei numerosi "accampamenti" di ambulanti che hanno invaso la strada crando non poch problemi ai pedoni, e la Marina Garibaldi di Canneto.
In attesa di un confronto sul futuro turistico di queste isole, al quale nessuno può sottrarsi senza ammettere le proprie responsabilità, si guarda al mese di settembre per un movimento turistico più sereno e si spera di qualità. In questo una lettera è stata inviata da Christian Del Bono (Presidente Federalberghi delle Eolie) alla Alilauro, alla Snav e per conoscenza all'assessore regionale ai Trasporti Nino Strano e ai sindaci di Lipari Mariano Bruno, di Leni Riccardo Gullo, di Malfa Salvatore Longhitano e di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo. Con essa si richiede l'estensione del servizio con mezzi veloci sulla Eolie-Napoli fino alla prima settimana di ottobre, con particolare riferimento ai weekend.
Ciò a seguito delle numerose richieste pervenute e a fronte di una riduzione dei trasporti a mezzo navi Siremar e dalla mancata previsione di un collegamento con mezzi veloci integrativi a contributo Regionale.
Massiccio deflusso ma le Eolie prevedono il tutto esaurito anche a settembre
Si spera in un turismo di qualità dopo l'ondata del "mordi e fuggi". Più collegamenti con Napoli
Salvatore Sarpi
Lipari
Alle Eolie è già cominciato il deflusso turistico di una stagione estiva decisamente sotto tono, piena di caos e confusione e dove l'unica eccezione sembra essere rappresentata da Salina e dalle remote e, quindi, più difficili da raggiungere Alicudi e Filicudi. Una stagione, tra l'altro, riferendosi ai pienoni, ancora più breve delle solite.
Da ieri mattino gli aliscafi di linea, in partenza da Lipari, ma anche dalle altre isole verso Napoli, Palermo, Reggio, Messina e Milazzo viaggiano a pieno carico. Lunghe file sui moli, sotto un sole cocente, e nelle biglietterie. Lo stesso dicasi per quanto riguarda i traghetti di linea dove, vedi ad esempio a Lipari, ieri intorno alle undici, la fila delle auto si dipartiva dal distributore Esso con le conseguenti difficoltà per la circolazione autoveicolare nonostante l'impegno e la presenza di ben tre vigili. Continuano, invece, a sbarcare centinaia di turisti "mordi e fuggi" provenienti con le imbarcazioni private dalla costa calabra e sicula. Una stagione sicuramente da non incorniciare non solo dal punto di vista delle presenze ma anche dal punto di vista dell'accoglienza. Le isole, Lipari in particolare, hanno lasciato alquanto a desiderare dal punto di vista della pulizia con un servizio di smaltimento rifiuti che ha lasciato intravedere più di una crepa. Se a questo si aggiunge l'inciviltà di quanti, ad ogni ora e fuori luogo, depositano ogni genere di rifiuti (anche quelli speciali) la "frittata" è fatta. Il caos poi è regnato sovrano nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine. Schiamazzi, musica al di là degli orari consentiti (anche in pieno centro), "motorino selvaggio" e occupazione abusiva di spazi ed aree pubbliche sono le "perle" da non mostrare e a fronte delle quali se davvero si vuole invertire la rotta bisogna cominciare a lavorare da subito. Emblematica potrebbe essere in tal senso, se non resterà un granello di sabbia nel deserto, l'operazione anti-baraccopoli a Lipari e Canneto messa in atto ieri mattino, su disposizione del dirigente-comandante Domenico Russo, dagli uomini della polizia municipale supportati dagli operai comunali. Operazione che ha interessato l'area di Marina Lunga, diventata praticamente invivibile e a forte rischio per la presenza dei numerosi "accampamenti" di ambulanti che hanno invaso la strada crando non poch problemi ai pedoni, e la Marina Garibaldi di Canneto.
In attesa di un confronto sul futuro turistico di queste isole, al quale nessuno può sottrarsi senza ammettere le proprie responsabilità, si guarda al mese di settembre per un movimento turistico più sereno e si spera di qualità. In questo una lettera è stata inviata da Christian Del Bono (Presidente Federalberghi delle Eolie) alla Alilauro, alla Snav e per conoscenza all'assessore regionale ai Trasporti Nino Strano e ai sindaci di Lipari Mariano Bruno, di Leni Riccardo Gullo, di Malfa Salvatore Longhitano e di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo. Con essa si richiede l'estensione del servizio con mezzi veloci sulla Eolie-Napoli fino alla prima settimana di ottobre, con particolare riferimento ai weekend.
Ciò a seguito delle numerose richieste pervenute e a fronte di una riduzione dei trasporti a mezzo navi Siremar e dalla mancata previsione di un collegamento con mezzi veloci integrativi a contributo Regionale.
I risultati di un breve sondaggio sulla "gestione" della stagione estiva
Abbiamo proposto venerdì sera un veloce sondaggio (da effettuarsi in 24 ore) tra gli amici di facebook. Sondaggio allargato poi, sul finire, anche ai lettori di eolienews.
Questo il tema: Estate a Lipari come è stata gestita dalla pubblica amministrazione? Siete soddisfatti o no?
Le risposte(eloquenti e che non meritano commenti):
1) Ciao Salvatore,
la tua idea del sondaggio è davvero ammirevole e mi auguro che in tanti risponderanno.
Per quanto mi riguarda, io credo che non sia stata gestita bene, soprattutto sotto l'aspetto viabilità. Io non sono una vagabonda, lo ammetto. Esco poco, ma abito a Canneto e lavoro a Lipari e non ti nascondo che spesso ho avuto paura con lo scooter, soprattutto la sera al rientro a casa. Se finora non mi è successo nulla è solo perchè sono molto previgente. Sul lungomare di Canneto ci sono stati dei giorni in cui pregavo che nessun bambino attraversasse la strada.
Sembrava che quel tratto di strada trasmettesse adrenalina ai ragazzi con motorini, moto e auto. Invece di rallentare, accellerevano come matti. Non un vigile, non un posto di blocco. A volte mi chiedevo, ma ci deve per forza scappare il morto per poter fare qualcosa a Lipari?
Sai benissimo che a Canneto in estate sia bar che ristoranti hanno tavoli e sedie anche sulla spiaggia e che per passare da una parte all'altra bisogna attraversare la strada. Bene a me è capitato spesso di vedere che nonostante le strisce pedonali, i camerieri della Bussola, i turisti che dalla spiaggia andavano al bar Papisca per un gelato o altro....se non tornavano indietro sarebbero andati sotto a qualche moto o auto. Mai nessuno che rallentava e mai nessuno che dava la precedenza.
Io, che mi fermavo, ero prima insultata e poi sorpassata anzichè essere presa da esempio.
Mi auguro che questa mia piccola osservazione, vanga presa in considerazione in futuro, non perchè lo dico io, ma perchè sembra piccola ma ti assicuro che non lo è.
Un abbraccio
Daniela Russo
2) "Turismo? Ma se siamo all'abbandono più completo, già da quando si arriva in aliscafo al porto si capisce in che posto si arriva.........lo stesso porto , il cui manto stradale è stato rattoppato perchè si vedevano (e si vedranno ancora ) i ferri dell'armatura arrugginita, le stesse strade rattoppate o lasciate in costruzione, i pontili ex Pumex lasciati a marcire a porticello e ad Acquacalda, il centro storico lasciato all'abbandono più totale. Non parliamo dei collegamenti marittimi perchè è fiato sprecato, escrementi di cani "spalmati" a ripetizione sul corso principale.... ecc. ecc. ecc., e vogliamo fare TURISMO?
Oramai è una cantilena che si sente di anno in anno, ma il tempo passa e tutto cambia per non cambiare niente, è questione di mentalità, mentalità turistica che non c'è e non ci sarà mai, punto e basta"
Sanni Villari
3) "L'estate delle Eolie dura 10 giorni di Agosto. Con le potenzialità che madre natura ci ha dato l'estate a Lipari dovrebbe durare 6 mesi pieni. Io non credo che Rimini, Capri e la Sardegna siano meglio di noi...eppure li la stagione dura 6 mesi se non di più....SVEGLIAAAAAAAAA!!!!!!!!!!"
Marco Mazza
4) Caro direttore,
siamo stati in vacanza alle Eolie grazie anche alle meraviglie che abbiamo potuto intravedere grazie al suo sito. Non rimpiangiamo nulla. Le isole sono stupende(paesaggisticamente), la gente (con qualche mela marcia che c'è dappertutto) cortese ed accogliente ma... fare turismo è un'altra cosa.
Non si possono accogliere i visitatori con l'immondizia sulla strade (risiedevamo a Lipari centro ma ci spostavamo al mare a Canneto), con frigoriferi e materassi abbandonati, con un caos viario degno della nostra Milano e con controlli quasi inesistenti, con i pulman di linea che, nella migliore delle ipotesi (siamo stati lì i primi di agosto e per dieci giorni), trasportavano "solo" una decina di persone in più del previsto. Tra odori di ascelle sudate e altri...sai che goduria!
Non disperdete il vostro patrimonio!
Vorremmo tornarci ma..vorremmo trovare un'altra isola...ovviamente non dal punto di vista paesaggistico
Con stima
Federica e Lorenzo Cascina
5) "Gestite? Soddisfatti? Non ho visto nessuna gestione, credo che le nostre isole non siano mai state cosi' SPORCHE, CAOTICHE, DISORDINATE,PUZZOLENTI. Il malcontento generale tra residenti ed vacanzieri e' unisono. Per niente soddisfatta , non si puo' amministrare col pensiero una comunita'. I fatti!! Ci vogliono i fatti e la coscienza di riconoscere se si e' in grado di AMMINISTRARLE le isole. Si debbono risolvere i problemi esistenti prima di pensare alle grandi " opere". Spero in un cambiamento, anche politico se e' necessario .Le nostre isole debbono risorgere da tutta questa sporca onda.
Rossella Profilio
6) "CHE DIRE? la nostra amministrazione è perennemente in vacanza.. nulla viene fatto per rendere piacevole il soggiorno qui alle Eolie. I "grandi al potere" se ne fregano altamente della nostra isola, non fanno e non hanno mai fatto nulla per cercare di fare quanche passo avanti. Mi viene da pensare a quello che mi dice sempre mia nonna... "SI STAVA MEGLIO PRIMA".
Eh si.. ha proprio ragione, si stava meglio prima. Almeno le vecchie generazioni potevano camminare a testa alta, invece noi no... abbiamo eletto (avete eletto) persone incapaci di ricoprire la loro carica (a parte qualcuno...s'intende). E' una vergogna... con tutta la fortuna che abbiamo ad abitare qui, vi sembra giusto che l'unico pensiero di noi giovani sia quello di finire la scuola è andarcene? Quale futuro ci state dando?
Non meravigliatevi se quando vi incontriamo per strada ci giriamo dall'altro lato.. è la forma più educata per rispondervi. Con che faccia esigete il nostro rispetto?!"
Mariangela Andaloro
7) "Sono stata a Lipari in giugno,come l'anno scorso; mi piacerebbe che ci fossero iniziative culturali anche in questo mese, visto che i turisti sono tanti già in giugno.Comunque,sto bene a Lipari,ho gradito molto lo spettacolo del 18 giugno e credo che l'amministrazione sia sensibile ai problemi dei cittadini, ho raccolto molti pareri in questo senso."
Grazia Zucconelli
8) "Assolutamente uno schifo. L'amministazione comunanale è assolutamente assente. L'isola è totalmente all'abbandono, mancano servizi come bagni pubblici, parcheggi. Degrado completo, una discarica a cielo aperto.
Complimenti Sig. Sindaco, continui così"
Antonino Amato
9) "Assolutamente no!" Samuele Amendola
10) "per niente..." Mario Profilio
11) Come è stata gestita l'estate....? Con arroganza,presunzione e tra l'anarchia più assoluta....di cosa dovremmo essere soddisfatti? Forse dei commenti negativi dei turisti schifati che non verrano più a trovarci o di tutto il lordume che si vede in giro, o del biglietto da visita che mostriamo a chi è appena arrivato con l'aliscafo tra suk arabi e caos totale ? Per un posto dove l'economia primaria è il turismo, c'è veramente da essere soddisfatti.....sinceramente mi vergogno"
Lucio Raffaele
12) "Tanto non si risolve mai niente!! Ognuno fa come gli pare...! Qui tutti cercano turismo, vogliono soldi..non si rendono conto che già solo le spiagge fanno pena. Ci sono tanti hotel che alla fine non servono a niente. Perchè non si pensa ad abbellire le strade con delle piante...perchè non sistemano le spiagge che sonp una demenza! Ma per favore e dopo si lamentano che non viene nessuno, che non c'è turismo! Ma grazie al cavolo!!"
Roberta Cannistrà
13) "Qualche giorno fa, camminando sulla spiaggia di Porticello, mi sono ferito con un chiodo tutto arrugginito lungo circa 10 cm, che mi ha bucato la ciabatta da mare e si è infilzato nella pianta del piede. Ho passato uno splendido pomeriggio tra pronto soccorso e guardia medica. Questo è solo un episodio per parlare dello stato delle spiagge, spesso sporche e non curate. Alcune spiaggette, cui si accede solo via mare, sono diventate dei veri immondezzai. E purtroppo a volte anche il mare lascia a desiderare, con schifezze galleggianti che tolgono la voglia di farsi il bagno."
Massimo Giacomantonio
14)Molti problemi li create voi stessi isolani, perché non collaborate. Ognuno pensa al suo senza pensare mai che se tutti lavoraste uniti potreste fare delle isole eolie una grande fortuna e comunque già ci pensa la natura stessa a farlo, senza alcun aiuto dell'uomo, che rovina piu' che aiuta.
Sono praticamente di Lipari a metà e negli anni ho visto gente che nemmeno si degnava di pulire le spiagge dopo avervi trascorso una nottata.
Quest'anno io e la mia famiglia abbiamo dovuto ripulire lo schifo lasciato dai ragazzini di Canneto dopo un falo'. Sia chiaro l'ho fatto volentieri per il rispetto di tutti, ma la gente era furiosa a vedere luoghi cosi' splendidi lasciati nella totale immondizia dove ci sono bambini, mio figlio stesso che giocava tra le schifezze...
Prendete esempio dalla Sardegna, dalla Toscana, ma anche da Panarea, dove gli stessi turisi abbeliscono le strade, le curano.. questo parte tutto tda una mentlità che si sviluppa nell'infanzia. Fate qualcosa"
Elena Tarlato
15) Caro Salvatore,
ma perché l´amministrazione ha gestito l´estate? Ovviamente è una battuta sarcastica!
Meno male che le bellezze naturali "tengono colpo", ma prima o poi mi sa che saremo capaci di rovinare anche queste, alcune le abbiamo già distrutte!
Non posso giudicare l´amministrazione non "vivendo le isole", ma non per questo non posso fare una riflessione obiettiva rispetto a quanto si può notare girando per le isole e sugli articoli apparsi sui siti eoliani, direi che di certo non abbiamo un buon biglietto da visita per fare turismo, mantenerlo e soprattutto qualificarlo come turismo di classe, non credo bastino i Vip, Politici ed i lussuosi yacht per fare questo.
Su tutti i siti sono apparsi articoli in merito a: spazzatura, caos sulle strade e parcheggi, schiamazzi notturni, abusivismo di suolo demaniale e spiagge sporche, occupazione di suolo pubblico da parte di bancarelle e che dire poi dei trasporti sia via terra che marittimi, cani randagi e chissà cos´altro sto dimenticando, insomma come potrei dire che l´amministrazione abbia lavorato bene?
Però, come sempre c´è un però, siamo sicuri che la colpa sia solo dell´amministrazione comunale, personalmente credo che sicuramente l´amministrazione può avere e sono certo potranno ammetterle le loro "colpe" ma di sicuro la popolazione deve ammettere che di certo il comportamento "rilassato" o quello di nascondersi dietro un falso nome o schierarsi per interessi personali, sia il maggior danno si possa commettere nei confronti dell´arcipelago ed è questo a mio vedere il rischio maggiore per il turismo.
Detto questo che vuole essere solo una mia personale riflessione, direi che non mi ritengo soddisfatto dalla gestione, anche se capisco che magari per tanti "turisti" magari non è così, del resto chi visita le isole per una settimana o due forse non si accorge di questo.
Bella iniziativa quella di un sondaggio come questo, ma in senso provocatorio vorrei suggerire, perché non lanciarlo in maniera più organizzata e gestita perché no direttamente dall´amministrazione o organizzazione a latere proprio nello spirito di migliorare e confrontarsi con i turisti e gli isolani?
Buon proseguimento
Carmelo Gallo
16) E' vero che anche noi facciamo la nostra parte ma Lipari è diventata un immondezzaio ovunque. Non cè organizzazione su nulla cè solo turismo da .... E questo grazie a quello che offrono il comune e i suoi amministratori che non pensano a curare l'isola
Michela e Peppe Favaloro
16) Meglio stendere un velo pietoso!!
Lorenzo Profilio
17) Avete provato a fare un giro sul corso a tarda sera e sino alle prime ore del mattino? E' la risposta "dal vivo" alla domanda sulla gestione e organizzazione dell'estate da parte dell'amministrazione. E meno male che c'era un limite orario per la musica.
Avete fatto un giro nei vicoli? Avete mai provato a contare quanti mezzi attraversano il corso e le vie limitrofe in contromano e a tutto gas di notte e di pomeriggio? Tutto "frutto" di gestione e programmazione.
La verità è che non c'è più un limite per l'indecenza o la vergogna!
Un gruppo di cittadini del Corso V.E.
18) Gestione dell'estate? Ma che cosa è questa brutta parola? Qui l'unica cosa che si è gestita è la "munnizza"...tanta! Altro che bancarellopoli è stata mondezzopoli. in tutti i sensi!
Marco Biviano
19) Caro direttore,
l'unica cosa che ha funzionato in questa estate è stata l'istituzione del parcheggio a disco orario. Finalmente si trovava posto. Per il resto....il nulla..
Francesca Ziino
20)Tutta a sciarra è pa cutra. Molti (e ne salvo qualcuno), fanno l"amministratore(di amici e parenti) perchè ,quando gli capita più di SISTEMARLI e sistemarsi?.
Le nostre isole sono MERAVIGLIOSE, ma noi eoliani, la nostra eolianità ce la siamo venduta.
SVEGLIAMOCI, non permettiamo ai nostri amministratori di pensare che le isole glieli hanno lasciato i loro genitori, ne sono custodi(per fortuna) solo a termine.E' proprio vero quel detto:SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO
Bartola Foti
21)Alle prossime fiere turistiche saremo presentati come ... L'ISOLA CHE NON C'E' ... Non ho mai visto Lipari combianata cosi male... chi dice di volere un turismo migliore dovrebbe incominciare a preoccuparsi di rendere migliore un'isola che ormai è al degrado totale, mentre per gli operatori turistici o per chi si sente tale... non svendete l'isola ed i suoi servizi... cosi attiriamo solo la "MUNNIZZA" come la maggior del turismo di quest'anno.
Che Dio ce la mandi buona..."
Francesca Casamento
Questo il tema: Estate a Lipari come è stata gestita dalla pubblica amministrazione? Siete soddisfatti o no?
Le risposte(eloquenti e che non meritano commenti):
1) Ciao Salvatore,
la tua idea del sondaggio è davvero ammirevole e mi auguro che in tanti risponderanno.
Per quanto mi riguarda, io credo che non sia stata gestita bene, soprattutto sotto l'aspetto viabilità. Io non sono una vagabonda, lo ammetto. Esco poco, ma abito a Canneto e lavoro a Lipari e non ti nascondo che spesso ho avuto paura con lo scooter, soprattutto la sera al rientro a casa. Se finora non mi è successo nulla è solo perchè sono molto previgente. Sul lungomare di Canneto ci sono stati dei giorni in cui pregavo che nessun bambino attraversasse la strada.
Sembrava che quel tratto di strada trasmettesse adrenalina ai ragazzi con motorini, moto e auto. Invece di rallentare, accellerevano come matti. Non un vigile, non un posto di blocco. A volte mi chiedevo, ma ci deve per forza scappare il morto per poter fare qualcosa a Lipari?
Sai benissimo che a Canneto in estate sia bar che ristoranti hanno tavoli e sedie anche sulla spiaggia e che per passare da una parte all'altra bisogna attraversare la strada. Bene a me è capitato spesso di vedere che nonostante le strisce pedonali, i camerieri della Bussola, i turisti che dalla spiaggia andavano al bar Papisca per un gelato o altro....se non tornavano indietro sarebbero andati sotto a qualche moto o auto. Mai nessuno che rallentava e mai nessuno che dava la precedenza.
Io, che mi fermavo, ero prima insultata e poi sorpassata anzichè essere presa da esempio.
Mi auguro che questa mia piccola osservazione, vanga presa in considerazione in futuro, non perchè lo dico io, ma perchè sembra piccola ma ti assicuro che non lo è.
Un abbraccio
Daniela Russo
2) "Turismo? Ma se siamo all'abbandono più completo, già da quando si arriva in aliscafo al porto si capisce in che posto si arriva.........lo stesso porto , il cui manto stradale è stato rattoppato perchè si vedevano (e si vedranno ancora ) i ferri dell'armatura arrugginita, le stesse strade rattoppate o lasciate in costruzione, i pontili ex Pumex lasciati a marcire a porticello e ad Acquacalda, il centro storico lasciato all'abbandono più totale. Non parliamo dei collegamenti marittimi perchè è fiato sprecato, escrementi di cani "spalmati" a ripetizione sul corso principale.... ecc. ecc. ecc., e vogliamo fare TURISMO?
Oramai è una cantilena che si sente di anno in anno, ma il tempo passa e tutto cambia per non cambiare niente, è questione di mentalità, mentalità turistica che non c'è e non ci sarà mai, punto e basta"
Sanni Villari
3) "L'estate delle Eolie dura 10 giorni di Agosto. Con le potenzialità che madre natura ci ha dato l'estate a Lipari dovrebbe durare 6 mesi pieni. Io non credo che Rimini, Capri e la Sardegna siano meglio di noi...eppure li la stagione dura 6 mesi se non di più....SVEGLIAAAAAAAAA!!!!!!!!!!"
Marco Mazza
4) Caro direttore,
siamo stati in vacanza alle Eolie grazie anche alle meraviglie che abbiamo potuto intravedere grazie al suo sito. Non rimpiangiamo nulla. Le isole sono stupende(paesaggisticamente), la gente (con qualche mela marcia che c'è dappertutto) cortese ed accogliente ma... fare turismo è un'altra cosa.
Non si possono accogliere i visitatori con l'immondizia sulla strade (risiedevamo a Lipari centro ma ci spostavamo al mare a Canneto), con frigoriferi e materassi abbandonati, con un caos viario degno della nostra Milano e con controlli quasi inesistenti, con i pulman di linea che, nella migliore delle ipotesi (siamo stati lì i primi di agosto e per dieci giorni), trasportavano "solo" una decina di persone in più del previsto. Tra odori di ascelle sudate e altri...sai che goduria!
Non disperdete il vostro patrimonio!
Vorremmo tornarci ma..vorremmo trovare un'altra isola...ovviamente non dal punto di vista paesaggistico
Con stima
Federica e Lorenzo Cascina
5) "Gestite? Soddisfatti? Non ho visto nessuna gestione, credo che le nostre isole non siano mai state cosi' SPORCHE, CAOTICHE, DISORDINATE,PUZZOLENTI. Il malcontento generale tra residenti ed vacanzieri e' unisono. Per niente soddisfatta , non si puo' amministrare col pensiero una comunita'. I fatti!! Ci vogliono i fatti e la coscienza di riconoscere se si e' in grado di AMMINISTRARLE le isole. Si debbono risolvere i problemi esistenti prima di pensare alle grandi " opere". Spero in un cambiamento, anche politico se e' necessario .Le nostre isole debbono risorgere da tutta questa sporca onda.
Rossella Profilio
6) "CHE DIRE? la nostra amministrazione è perennemente in vacanza.. nulla viene fatto per rendere piacevole il soggiorno qui alle Eolie. I "grandi al potere" se ne fregano altamente della nostra isola, non fanno e non hanno mai fatto nulla per cercare di fare quanche passo avanti. Mi viene da pensare a quello che mi dice sempre mia nonna... "SI STAVA MEGLIO PRIMA".
Eh si.. ha proprio ragione, si stava meglio prima. Almeno le vecchie generazioni potevano camminare a testa alta, invece noi no... abbiamo eletto (avete eletto) persone incapaci di ricoprire la loro carica (a parte qualcuno...s'intende). E' una vergogna... con tutta la fortuna che abbiamo ad abitare qui, vi sembra giusto che l'unico pensiero di noi giovani sia quello di finire la scuola è andarcene? Quale futuro ci state dando?
Non meravigliatevi se quando vi incontriamo per strada ci giriamo dall'altro lato.. è la forma più educata per rispondervi. Con che faccia esigete il nostro rispetto?!"
Mariangela Andaloro
7) "Sono stata a Lipari in giugno,come l'anno scorso; mi piacerebbe che ci fossero iniziative culturali anche in questo mese, visto che i turisti sono tanti già in giugno.Comunque,sto bene a Lipari,ho gradito molto lo spettacolo del 18 giugno e credo che l'amministrazione sia sensibile ai problemi dei cittadini, ho raccolto molti pareri in questo senso."
Grazia Zucconelli
8) "Assolutamente uno schifo. L'amministazione comunanale è assolutamente assente. L'isola è totalmente all'abbandono, mancano servizi come bagni pubblici, parcheggi. Degrado completo, una discarica a cielo aperto.
Complimenti Sig. Sindaco, continui così"
Antonino Amato
9) "Assolutamente no!" Samuele Amendola
10) "per niente..." Mario Profilio
11) Come è stata gestita l'estate....? Con arroganza,presunzione e tra l'anarchia più assoluta....di cosa dovremmo essere soddisfatti? Forse dei commenti negativi dei turisti schifati che non verrano più a trovarci o di tutto il lordume che si vede in giro, o del biglietto da visita che mostriamo a chi è appena arrivato con l'aliscafo tra suk arabi e caos totale ? Per un posto dove l'economia primaria è il turismo, c'è veramente da essere soddisfatti.....sinceramente mi vergogno"
Lucio Raffaele
12) "Tanto non si risolve mai niente!! Ognuno fa come gli pare...! Qui tutti cercano turismo, vogliono soldi..non si rendono conto che già solo le spiagge fanno pena. Ci sono tanti hotel che alla fine non servono a niente. Perchè non si pensa ad abbellire le strade con delle piante...perchè non sistemano le spiagge che sonp una demenza! Ma per favore e dopo si lamentano che non viene nessuno, che non c'è turismo! Ma grazie al cavolo!!"
Roberta Cannistrà
13) "Qualche giorno fa, camminando sulla spiaggia di Porticello, mi sono ferito con un chiodo tutto arrugginito lungo circa 10 cm, che mi ha bucato la ciabatta da mare e si è infilzato nella pianta del piede. Ho passato uno splendido pomeriggio tra pronto soccorso e guardia medica. Questo è solo un episodio per parlare dello stato delle spiagge, spesso sporche e non curate. Alcune spiaggette, cui si accede solo via mare, sono diventate dei veri immondezzai. E purtroppo a volte anche il mare lascia a desiderare, con schifezze galleggianti che tolgono la voglia di farsi il bagno."
Massimo Giacomantonio
14)Molti problemi li create voi stessi isolani, perché non collaborate. Ognuno pensa al suo senza pensare mai che se tutti lavoraste uniti potreste fare delle isole eolie una grande fortuna e comunque già ci pensa la natura stessa a farlo, senza alcun aiuto dell'uomo, che rovina piu' che aiuta.
Sono praticamente di Lipari a metà e negli anni ho visto gente che nemmeno si degnava di pulire le spiagge dopo avervi trascorso una nottata.
Quest'anno io e la mia famiglia abbiamo dovuto ripulire lo schifo lasciato dai ragazzini di Canneto dopo un falo'. Sia chiaro l'ho fatto volentieri per il rispetto di tutti, ma la gente era furiosa a vedere luoghi cosi' splendidi lasciati nella totale immondizia dove ci sono bambini, mio figlio stesso che giocava tra le schifezze...
Prendete esempio dalla Sardegna, dalla Toscana, ma anche da Panarea, dove gli stessi turisi abbeliscono le strade, le curano.. questo parte tutto tda una mentlità che si sviluppa nell'infanzia. Fate qualcosa"
Elena Tarlato
15) Caro Salvatore,
ma perché l´amministrazione ha gestito l´estate? Ovviamente è una battuta sarcastica!
Meno male che le bellezze naturali "tengono colpo", ma prima o poi mi sa che saremo capaci di rovinare anche queste, alcune le abbiamo già distrutte!
Non posso giudicare l´amministrazione non "vivendo le isole", ma non per questo non posso fare una riflessione obiettiva rispetto a quanto si può notare girando per le isole e sugli articoli apparsi sui siti eoliani, direi che di certo non abbiamo un buon biglietto da visita per fare turismo, mantenerlo e soprattutto qualificarlo come turismo di classe, non credo bastino i Vip, Politici ed i lussuosi yacht per fare questo.
Su tutti i siti sono apparsi articoli in merito a: spazzatura, caos sulle strade e parcheggi, schiamazzi notturni, abusivismo di suolo demaniale e spiagge sporche, occupazione di suolo pubblico da parte di bancarelle e che dire poi dei trasporti sia via terra che marittimi, cani randagi e chissà cos´altro sto dimenticando, insomma come potrei dire che l´amministrazione abbia lavorato bene?
Però, come sempre c´è un però, siamo sicuri che la colpa sia solo dell´amministrazione comunale, personalmente credo che sicuramente l´amministrazione può avere e sono certo potranno ammetterle le loro "colpe" ma di sicuro la popolazione deve ammettere che di certo il comportamento "rilassato" o quello di nascondersi dietro un falso nome o schierarsi per interessi personali, sia il maggior danno si possa commettere nei confronti dell´arcipelago ed è questo a mio vedere il rischio maggiore per il turismo.
Detto questo che vuole essere solo una mia personale riflessione, direi che non mi ritengo soddisfatto dalla gestione, anche se capisco che magari per tanti "turisti" magari non è così, del resto chi visita le isole per una settimana o due forse non si accorge di questo.
Bella iniziativa quella di un sondaggio come questo, ma in senso provocatorio vorrei suggerire, perché non lanciarlo in maniera più organizzata e gestita perché no direttamente dall´amministrazione o organizzazione a latere proprio nello spirito di migliorare e confrontarsi con i turisti e gli isolani?
Buon proseguimento
Carmelo Gallo
16) E' vero che anche noi facciamo la nostra parte ma Lipari è diventata un immondezzaio ovunque. Non cè organizzazione su nulla cè solo turismo da .... E questo grazie a quello che offrono il comune e i suoi amministratori che non pensano a curare l'isola
Michela e Peppe Favaloro
16) Meglio stendere un velo pietoso!!
Lorenzo Profilio
17) Avete provato a fare un giro sul corso a tarda sera e sino alle prime ore del mattino? E' la risposta "dal vivo" alla domanda sulla gestione e organizzazione dell'estate da parte dell'amministrazione. E meno male che c'era un limite orario per la musica.
Avete fatto un giro nei vicoli? Avete mai provato a contare quanti mezzi attraversano il corso e le vie limitrofe in contromano e a tutto gas di notte e di pomeriggio? Tutto "frutto" di gestione e programmazione.
La verità è che non c'è più un limite per l'indecenza o la vergogna!
Un gruppo di cittadini del Corso V.E.
18) Gestione dell'estate? Ma che cosa è questa brutta parola? Qui l'unica cosa che si è gestita è la "munnizza"...tanta! Altro che bancarellopoli è stata mondezzopoli. in tutti i sensi!
Marco Biviano
19) Caro direttore,
l'unica cosa che ha funzionato in questa estate è stata l'istituzione del parcheggio a disco orario. Finalmente si trovava posto. Per il resto....il nulla..
Francesca Ziino
20)Tutta a sciarra è pa cutra. Molti (e ne salvo qualcuno), fanno l"amministratore(di amici e parenti) perchè ,quando gli capita più di SISTEMARLI e sistemarsi?.
Le nostre isole sono MERAVIGLIOSE, ma noi eoliani, la nostra eolianità ce la siamo venduta.
SVEGLIAMOCI, non permettiamo ai nostri amministratori di pensare che le isole glieli hanno lasciato i loro genitori, ne sono custodi(per fortuna) solo a termine.E' proprio vero quel detto:SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO
Bartola Foti
21)Alle prossime fiere turistiche saremo presentati come ... L'ISOLA CHE NON C'E' ... Non ho mai visto Lipari combianata cosi male... chi dice di volere un turismo migliore dovrebbe incominciare a preoccuparsi di rendere migliore un'isola che ormai è al degrado totale, mentre per gli operatori turistici o per chi si sente tale... non svendete l'isola ed i suoi servizi... cosi attiriamo solo la "MUNNIZZA" come la maggior del turismo di quest'anno.
Che Dio ce la mandi buona..."
Francesca Casamento
sabato 22 agosto 2009
Incredibile ma vero! E' di nuovo bancarellopoli! di Aldo Natoli
(di Aldo Natoli) Questa mattina mi sono fermato in un noto bar dell’isola, e mentre assaporavo un buon caffè, il collega giornalista Sarpi ci ha raccontato di alcuni interventi compiuti dalla Polizia Municipale. Tra questi lo sgombero di tutte le bancarelle collocate in prossimità del Terminal degli aliscafi nel Porto di Sottomonastero, che non sono soltanto quelle degli extracomunitari.
Il commento di tutti i presenti, tra questi l’Assessore Giannò, l’Assessore China, i Consiglieri comunali Megna e Guarino, l’imprenditore Coppolina, il Dottore Bianchieri, e naturalmente del sottoscritto, è stato unanime: finalmente!!! Ma intorno alle ore 14 mi sono recato Sottomonastero per ammirare il nuovo assetto dato alla zona, che occorre ribadire è il biglietto di visita per tutti i villeggianti, ed ho ritrovato collocate le bancarelle. Tutto era tornato come prima.
Capisco che ormai dal comportamento del Palazzo comunale non bisogna più meravigliarsi di niente, mi è stato raccontato di un’ordinanza di chiusura di un locale fatta la sera e revocata la mattina seguente, ma questa di Sottomonastero, e spero che gli assessori ed i consiglieri comunali presenti siano d’accordo, è veramente grossa. Naturalmente per il rispetto che dobbiamo avere nei confronti dei cittadini extracomunitari, magari anche residenti a Lipari e con famiglia, dobbiamo chiederci chi ha dato l’autorizzazione ad occupare quegli spazi, se bisognava aspettare il 22 di Agosto per rimuovere le mercanzie, e perché soltanto quelle degli extracomunitari. Se non sia più logico reperire un’area da attrezzare a mercato per consentire anche a loro di lavorare, e perchè non vengono rimosse tutte le occupazioni abusive di suolo pubblico che abbondano nelle strade e nei vicoli. Eppure oggi, oltre al Regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche è entrata in vigore una Legge dello Stato.
NDD- La lettera del collega Aldo Natoli precede, di fatto, una analoga constatazione che abbiamo fatto qualche ora fa quando ci siamo ritrovati a transitare a Marina Lunga.
Ma c'è ancora di più. I "diffidati" e "verbalizzati" ambulanti della frutta, tali poichè presenti in giorni non previsti dall'ordinanza sindacale, sono ritornati tranquillamente a vendere la loro mercanzia dopo l'incursione dei vigili urbani. Come dire: Qui facciamo quello che vogliamo! Qualcuno sarà in grado di bloccare (ma non per minuti o ore) l'arroganza, l'illegalità e la prepotenza?
Speriamo e...dubitiamo!
Il commento di tutti i presenti, tra questi l’Assessore Giannò, l’Assessore China, i Consiglieri comunali Megna e Guarino, l’imprenditore Coppolina, il Dottore Bianchieri, e naturalmente del sottoscritto, è stato unanime: finalmente!!! Ma intorno alle ore 14 mi sono recato Sottomonastero per ammirare il nuovo assetto dato alla zona, che occorre ribadire è il biglietto di visita per tutti i villeggianti, ed ho ritrovato collocate le bancarelle. Tutto era tornato come prima.
Capisco che ormai dal comportamento del Palazzo comunale non bisogna più meravigliarsi di niente, mi è stato raccontato di un’ordinanza di chiusura di un locale fatta la sera e revocata la mattina seguente, ma questa di Sottomonastero, e spero che gli assessori ed i consiglieri comunali presenti siano d’accordo, è veramente grossa. Naturalmente per il rispetto che dobbiamo avere nei confronti dei cittadini extracomunitari, magari anche residenti a Lipari e con famiglia, dobbiamo chiederci chi ha dato l’autorizzazione ad occupare quegli spazi, se bisognava aspettare il 22 di Agosto per rimuovere le mercanzie, e perché soltanto quelle degli extracomunitari. Se non sia più logico reperire un’area da attrezzare a mercato per consentire anche a loro di lavorare, e perchè non vengono rimosse tutte le occupazioni abusive di suolo pubblico che abbondano nelle strade e nei vicoli. Eppure oggi, oltre al Regolamento comunale per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche è entrata in vigore una Legge dello Stato.
NDD- La lettera del collega Aldo Natoli precede, di fatto, una analoga constatazione che abbiamo fatto qualche ora fa quando ci siamo ritrovati a transitare a Marina Lunga.
Ma c'è ancora di più. I "diffidati" e "verbalizzati" ambulanti della frutta, tali poichè presenti in giorni non previsti dall'ordinanza sindacale, sono ritornati tranquillamente a vendere la loro mercanzia dopo l'incursione dei vigili urbani. Come dire: Qui facciamo quello che vogliamo! Qualcuno sarà in grado di bloccare (ma non per minuti o ore) l'arroganza, l'illegalità e la prepotenza?
Speriamo e...dubitiamo!
Il culto di San Bartolomeo a Lipari di Giuseppe Iacolino
Si avvicina ormai il 24 agosto una delle date in cui la comunità liparese festeggia il suo Patrono San Bartolomeo. Per certi versi, senza nulla volere togliere alle altre date, quella più partecipata non fosse altro per la presenza di tanti emigrati che tornano a Lipari in questo periodo e per la presenza dei turisti.
Sul culto di San Bartolomeo vi proponiamo uno scritto del professore Iacolino
(Giuseppe Iacolino)La comunità cristiana di Lipari fu una delle prime, in Occidente, ad aprirsi al culto dei Martiri, ad esigere un Tutelare tutto per se e ad assicurarsene la presenza fisica in loco attraverso l'appropriazione delle sue spoglie mortali. I Liparei non avevano martiri concittadini da onorare (come quelli di Catania che nel 251 adottarono la loro S. Agata, o come quelli di Cartagine che nel 258 riportarono in città il corpo del santo vescovo Cipriano), e perciò ripiegarono su uno degli Apostoli di Gesù. Ed era anche questo un motivo di vanto, perché, tutto sommato, un Apostolo era considerato martire in sommo grado e per essere egli stato un testimone diretto delle opere del Maestro e per avere accettato, in nome di Lui, l'estremo olocausto di se.
Prescindendo dai SS. Pietro e Paolo - che di già i Romani tenevano in «proprietà» esclusiva -, la preferenza dei Liparei non potè non cadere che su S. Bartolomeo. E la ragione è quanto mai ovvia: tra tutti gli altri Apostoli, S. Bartolomeo dovette avere esercitato un'attività così eccezionalmente feconda e avventurosa e, inoltre, gli era toccata una morte così disumana e complessa che si finì col non sapere più in quali regioni egli avesse realmente predicato e in che maniera fosse stato martirizzato. Fu decapitato? Fu condannato al rogo? Fu decoriato vivo? Una sola cosa si può affermare: che la vocazione e la dedizione di S. Bartolomeo al servizio del suo Signore dovette essere di tal fervore e di tale compiutezza che il suo apostolato destò vivissima ammirazione tra i primitivi fedeli e la sua figura di martire piacque oltre ogni dire. Si potrebbe aggiungere che con ogni probabilità fu anche un certo orgoglio isolano e un certo spirito corporativistico che guidò i fedeli di Lipari alla scelta di questo Santo. Forse i Liparei di allora, quasi tutti uomini di mare, subirono il fascino del nome, un nome che in aramaico-siriaco suonava Nathanael Bar-Tholmài e la cui significazione era questa: Dono di Dio, figlio di colui che smuove le acque. Non poteva non essere pure Lui dotato dei medesimi poteri di dominio sulle forze cieche della natura.
Sul culto di San Bartolomeo vi proponiamo uno scritto del professore Iacolino
(Giuseppe Iacolino)La comunità cristiana di Lipari fu una delle prime, in Occidente, ad aprirsi al culto dei Martiri, ad esigere un Tutelare tutto per se e ad assicurarsene la presenza fisica in loco attraverso l'appropriazione delle sue spoglie mortali. I Liparei non avevano martiri concittadini da onorare (come quelli di Catania che nel 251 adottarono la loro S. Agata, o come quelli di Cartagine che nel 258 riportarono in città il corpo del santo vescovo Cipriano), e perciò ripiegarono su uno degli Apostoli di Gesù. Ed era anche questo un motivo di vanto, perché, tutto sommato, un Apostolo era considerato martire in sommo grado e per essere egli stato un testimone diretto delle opere del Maestro e per avere accettato, in nome di Lui, l'estremo olocausto di se.
Prescindendo dai SS. Pietro e Paolo - che di già i Romani tenevano in «proprietà» esclusiva -, la preferenza dei Liparei non potè non cadere che su S. Bartolomeo. E la ragione è quanto mai ovvia: tra tutti gli altri Apostoli, S. Bartolomeo dovette avere esercitato un'attività così eccezionalmente feconda e avventurosa e, inoltre, gli era toccata una morte così disumana e complessa che si finì col non sapere più in quali regioni egli avesse realmente predicato e in che maniera fosse stato martirizzato. Fu decapitato? Fu condannato al rogo? Fu decoriato vivo? Una sola cosa si può affermare: che la vocazione e la dedizione di S. Bartolomeo al servizio del suo Signore dovette essere di tal fervore e di tale compiutezza che il suo apostolato destò vivissima ammirazione tra i primitivi fedeli e la sua figura di martire piacque oltre ogni dire. Si potrebbe aggiungere che con ogni probabilità fu anche un certo orgoglio isolano e un certo spirito corporativistico che guidò i fedeli di Lipari alla scelta di questo Santo. Forse i Liparei di allora, quasi tutti uomini di mare, subirono il fascino del nome, un nome che in aramaico-siriaco suonava Nathanael Bar-Tholmài e la cui significazione era questa: Dono di Dio, figlio di colui che smuove le acque. Non poteva non essere pure Lui dotato dei medesimi poteri di dominio sulle forze cieche della natura.
Estate a Lipari. Soddisfatti per come è stata gestita dalla pubblica amministrazione? Il sondaggio
Abbiamo lanciato su facebook da ieri sera un sondaggio della durata di un giorno (si concluderà stasera alle 21) dal titolo:
Estate a Lipari come è stata gestita dalla pubblica amministrazione? Siete soddisfatti o no?
Tante le risposte che sono arrivate dagli amici di fb. Chiunque volesse prendere parte a questo sondaggio, pur non essendo su fb, può farlo indirizzando una mail a ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it (non si accettano anonimi)
Le risposte saranno pubblicate su questo sito.
Estate a Lipari come è stata gestita dalla pubblica amministrazione? Siete soddisfatti o no?
Tante le risposte che sono arrivate dagli amici di fb. Chiunque volesse prendere parte a questo sondaggio, pur non essendo su fb, può farlo indirizzando una mail a ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it (non si accettano anonimi)
Le risposte saranno pubblicate su questo sito.
Eolie. Urgono corse aggiuntive. Appello di Federalberghi
Una lettera è stata inviata da Christian Del Bono (Presidente Federalberghi delle Eolie)all' ALILAURO SPA, alla SNAV SPA e p.c. all' Assessorato Regionale ai Trasporti On. Nino Strano e Dott.ssa Salvatrice Severino, ai sindaci di Lipari Dott. Mariano Bruno,di Leni Dott. Riccardo Gullo,di Malfa Dott. Salvatore Longhitano e di Santa Marina Salina Dott. Massimo Lo Schiavo.
Ha per oggetto: richiesta di estensione servizio con mezzi veloci Eolie-Napoli
IL TESTO:
Ci pervengono numerose richieste per il collegamento Eolie-Napoli, fortemente penalizzato da una riduzione dei trasporti a mezzo navi Siremar dalla mancata previsione (da noi per altro segnalata) di un collegamento con mezzi veloci integrativi (in passato svolto da Usticalines) a contributo Regionale.
Con la presente si richiede, pertanto, la possibilità di valutare un'estensione del servizio da Voi attualmente reso (SNAV fino al 6 e da ALILAURO fino al 7 settembre) fino alla prima settimana di ottobre, con particolare riferimento ai weekend.
In attesa di un gradito riscontro, occasione mi è gradita per porgere i miei
più cordiali saluti.
Christian De Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
Ha per oggetto: richiesta di estensione servizio con mezzi veloci Eolie-Napoli
IL TESTO:
Ci pervengono numerose richieste per il collegamento Eolie-Napoli, fortemente penalizzato da una riduzione dei trasporti a mezzo navi Siremar dalla mancata previsione (da noi per altro segnalata) di un collegamento con mezzi veloci integrativi (in passato svolto da Usticalines) a contributo Regionale.
Con la presente si richiede, pertanto, la possibilità di valutare un'estensione del servizio da Voi attualmente reso (SNAV fino al 6 e da ALILAURO fino al 7 settembre) fino alla prima settimana di ottobre, con particolare riferimento ai weekend.
In attesa di un gradito riscontro, occasione mi è gradita per porgere i miei
più cordiali saluti.
Christian De Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
Lipari: E' cominciato il "grande deflusso"
Alle Eolie è già cominciato il deflusso turistico. Gli aliscafi di linea, in partenza da Lipari, ma anche dalle altre isole, viaggiano a pieno carico. Lunghe file sui moli e nelle biglietterie. Lo stesso dicasi per quanto riguarda i traghetti di linea dove, vedi ad esempio a Lipari, stamani intorno alle undici, la fila delle auto si dipartiva dal distributore Esso con le conseguenti difficoltà per la circolazione nonostante l'impegno e la presenza di ben tre vigili. Continuano, invece, a sbarcare centinaia di turisti "mordi e fuggi" provenienti con le imbarcazioni private dalla costa calabra e sicula.
Lipari. Comunicato del dottor La Greca: "Grazie al fondamentale ruolo del Centro Studi"
Comunicato stampa del 22 agosto 2009
Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente e pubblicamente Barbara Brundu, Clara Raimondi ed Angelo Raffa per la brillante partecipazione alla presentazione dei mie volumi ieri sera al Centro Studi. Un sentito ringraziamento anche al Presidente del Centro Studi, Nino Saltalamacchia, per la collaborazione ed il sostegno costante alle diverse iniziative editoriali già fatte ed in corso di preparazione per il 2010Il ruolo del Centro studi è di anno in anno sempre più fondamentale per la cultura nelle Isole Eolie di fronte alla latitanza di altre istituzioni deputate a questo settore fondamentale del nostro sviluppo turistico e culturale. Con il mio lavoro mi auguro di aver contributo ancor più a rafforzare questo ruolo fondamentale all’interno della nostra comunità.
Informo infine i cittadini, residenti e non, che le opere esposte nel corso della presentazione dell’artista Massimo Liparulo, sono esposte presso l’albergo “Casajanca” di Canneto, per maggiori informazioni ed eventuali acquisto si può contattare l’art consulting . Michele Postiglione, al 3355730081.
Giuseppe La Greca
Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente e pubblicamente Barbara Brundu, Clara Raimondi ed Angelo Raffa per la brillante partecipazione alla presentazione dei mie volumi ieri sera al Centro Studi. Un sentito ringraziamento anche al Presidente del Centro Studi, Nino Saltalamacchia, per la collaborazione ed il sostegno costante alle diverse iniziative editoriali già fatte ed in corso di preparazione per il 2010Il ruolo del Centro studi è di anno in anno sempre più fondamentale per la cultura nelle Isole Eolie di fronte alla latitanza di altre istituzioni deputate a questo settore fondamentale del nostro sviluppo turistico e culturale. Con il mio lavoro mi auguro di aver contributo ancor più a rafforzare questo ruolo fondamentale all’interno della nostra comunità.
Informo infine i cittadini, residenti e non, che le opere esposte nel corso della presentazione dell’artista Massimo Liparulo, sono esposte presso l’albergo “Casajanca” di Canneto, per maggiori informazioni ed eventuali acquisto si può contattare l’art consulting . Michele Postiglione, al 3355730081.
Giuseppe La Greca
"Note d'agosto" notevole riscontro per l'iniziativa del comune di Santa Marina Salina. Ospite d'onore il ministro La Russa
(Domenico Arabia) Si è svolto ieri sera, nella caratteristica cornice della piazza di S.Marina, la III edizione dell’evento “Note d’Agosto”,serata dedicata alla musica corale e d’orchestra promossa dal Comune di S.Marina Salina. Il coro diocesano “Laetare”di Locri(RC), diretto dal Maestro Natale Femia si è esibito con musiche di Verdi,Bizet,Mascagni ed ha proposto colonne sonore composte da grandi maestri, come Bacalov e Piovani, senza tralasciare un repertorio più popolare formato daigrandi classici della musica napoletana, da “Marinariello” a “Marechiare”, da “Santa Lucia” a “O’surdato ‘nnamurato, deliziando i numerosi presenti con melodiose sonorità e coinvolgendo tutta la piazza, che ha espresso il proprio gradimento attraverso i numerosi applausi.
Ospite d’onore della serata è stato il Ministro delle Difesa,On. La Russa,presente nel porticciolo turistico del piccolo Comune, che come il suo collega della Giustizia, On. Alfano, qualche giorno addietro ha scelto le Eolie come meta per le proprie vacanze, scegliendo Salina come tappa principale. Presenti anche il Sindaco di Catania, Avv. Stancanelli, che , sentite le interpretazioni musicali del coro e dopo essersi complimentato con il Sindaco Lo Schiavo per le scelte effettuate, si è reso disponibile a fare esibire a Catania tutta l’orchestra, e il Sindaco di Malfa, Dott. Longhitano, oltre ai rappresentanti dei Carabinieri e delle Guardie Provinciali. Si sarebbe potuto assistere,inoltre, ad un’improvvisazione musicale con il musicista Sergio Cammariere, anch’egli presente in porto, che appena riconosciuti i suoi conterranei calabresi del Coro si era proposto a fine serata per suonare qualche pezzo, ma alla fine si è limitato ad ascoltare le melodiose musiche proposte.
Il Sindaco Lo Schiavo nel ringraziare i numerosi presenti e le numerose personalità importanti presenti in piazza, si è detto soddisfatto di come si è sviluppata la terza edizione, nonostante qualche piccolo intoppo tecnico avrebbe potuto comprometterla, e ha ricordato anche in questa occasione,c così come aveva fatto in occasione della festa patronale i 17 luglio, l’importanza per le Isole eolie di continuare a far parte della World Heritage List dell’Unesco, ringraziando pubblicamente il Dott. Alberto La Volpe, cittadino onorario di S.Marina Salina e artefice, ai tempi in cui ricopriva la carica di Sottosegretario ai Beni Culturali, insieme all’Ambasciatore Fulci dell’inserimento delle Isole Eolie nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Ospite d’onore della serata è stato il Ministro delle Difesa,On. La Russa,presente nel porticciolo turistico del piccolo Comune, che come il suo collega della Giustizia, On. Alfano, qualche giorno addietro ha scelto le Eolie come meta per le proprie vacanze, scegliendo Salina come tappa principale. Presenti anche il Sindaco di Catania, Avv. Stancanelli, che , sentite le interpretazioni musicali del coro e dopo essersi complimentato con il Sindaco Lo Schiavo per le scelte effettuate, si è reso disponibile a fare esibire a Catania tutta l’orchestra, e il Sindaco di Malfa, Dott. Longhitano, oltre ai rappresentanti dei Carabinieri e delle Guardie Provinciali. Si sarebbe potuto assistere,inoltre, ad un’improvvisazione musicale con il musicista Sergio Cammariere, anch’egli presente in porto, che appena riconosciuti i suoi conterranei calabresi del Coro si era proposto a fine serata per suonare qualche pezzo, ma alla fine si è limitato ad ascoltare le melodiose musiche proposte.
Il Sindaco Lo Schiavo nel ringraziare i numerosi presenti e le numerose personalità importanti presenti in piazza, si è detto soddisfatto di come si è sviluppata la terza edizione, nonostante qualche piccolo intoppo tecnico avrebbe potuto comprometterla, e ha ricordato anche in questa occasione,c così come aveva fatto in occasione della festa patronale i 17 luglio, l’importanza per le Isole eolie di continuare a far parte della World Heritage List dell’Unesco, ringraziando pubblicamente il Dott. Alberto La Volpe, cittadino onorario di S.Marina Salina e artefice, ai tempi in cui ricopriva la carica di Sottosegretario ai Beni Culturali, insieme all’Ambasciatore Fulci dell’inserimento delle Isole Eolie nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Operazione anti-baraccopoli dei vigili urbani a Lipari e Canneto ma...
Operazione anti-baraccopoli a Lipari e Canneto messa in atto stamattina, su disposizione del dirigente-comandante Domenico Russo, dagli uomini della polizia municipale supportati dagli operai comunali.
L'operazione è scattata alle 6 e 15 nell'area di Marina Lunga, diventata praticamente invivibile e a forte rischio per la presenza dei numerosi "accampamenti" degli ambulanti extracomunitari. Sono stati rimossi 7 ombrelloni e 4 carrelli.
La squadra, composta dagli ispettori Ficarra, Natoli e Palazzotto e dagli operai Acquaro,Favata, Lo Schiavo e Iacono, si è poi spostata a Canneto dove sono state rimossi 1 ombrellone e 3 strutture per la vendita.
L'intera operazione, effettuata nel rispetto dell'ordinanza dirigenziale del 23 agosto 2006, si è conclusa intorno alle 8,00 con il trasferimento del materiale nel deposito della polizia municipale. Non sappiamo, ma ci è sembrato di capire che ciò accadrà nei prossimi giorni, se il materiale rimosso sarà restituito agli extracomunitari. L'importante è che, una volta effettuato questo intervento di pulizia e di ripristino del decoro, non si ricreino le condizioni per una nuova baraccopoli. Ribadiamo. Nulla contro gli extracomunitari che hanno il diritto di lavorare ma nel rispetto delle regole e senza creare disagi o peggio alla collettività. Un passaggio fondamentale potrebbe essere destinare a tutti coloro che sono in regola un'apposita area.
Farli proliferare di nuovo in maniera "selvaggia" non serve a nessuno, tanto meno a loro. La "repressione" se ci deve essere va preceduta dall'educazione.
I vigili urbani, ancora, sono intervenuti nell'area adiacente il megaparcheggio di Lipari per contravvenzionare gli ambulanti della frutta che stavano operando in violazione di quanto disposto dall'ordinanza sindacale. E' stata contestata a qualcuno la vendita senza licenza.
Anche qui è augurabile una azione costante che non si limiti al verbale.
Nelle foto: "Baraccopoli" prima e dopo l'intervento
L'operazione è scattata alle 6 e 15 nell'area di Marina Lunga, diventata praticamente invivibile e a forte rischio per la presenza dei numerosi "accampamenti" degli ambulanti extracomunitari. Sono stati rimossi 7 ombrelloni e 4 carrelli.
La squadra, composta dagli ispettori Ficarra, Natoli e Palazzotto e dagli operai Acquaro,Favata, Lo Schiavo e Iacono, si è poi spostata a Canneto dove sono state rimossi 1 ombrellone e 3 strutture per la vendita.
L'intera operazione, effettuata nel rispetto dell'ordinanza dirigenziale del 23 agosto 2006, si è conclusa intorno alle 8,00 con il trasferimento del materiale nel deposito della polizia municipale. Non sappiamo, ma ci è sembrato di capire che ciò accadrà nei prossimi giorni, se il materiale rimosso sarà restituito agli extracomunitari. L'importante è che, una volta effettuato questo intervento di pulizia e di ripristino del decoro, non si ricreino le condizioni per una nuova baraccopoli. Ribadiamo. Nulla contro gli extracomunitari che hanno il diritto di lavorare ma nel rispetto delle regole e senza creare disagi o peggio alla collettività. Un passaggio fondamentale potrebbe essere destinare a tutti coloro che sono in regola un'apposita area.
Farli proliferare di nuovo in maniera "selvaggia" non serve a nessuno, tanto meno a loro. La "repressione" se ci deve essere va preceduta dall'educazione.
I vigili urbani, ancora, sono intervenuti nell'area adiacente il megaparcheggio di Lipari per contravvenzionare gli ambulanti della frutta che stavano operando in violazione di quanto disposto dall'ordinanza sindacale. E' stata contestata a qualcuno la vendita senza licenza.
Anche qui è augurabile una azione costante che non si limiti al verbale.
Nelle foto: "Baraccopoli" prima e dopo l'intervento
Stromboli. Aperitivo strombolano a sorpresa per gli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana. Sotto il vulcano è vippoli
(CRISTINA CENNAMO- Il tirreno.it) Aperitivo strombolano a sorpresa per gli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana, arrivati nella loro casa eoliana con mega yacht e amici al seguito per una brevissima parentesi all’insegna del divertimento. Toccata e fuga, poche ore, giusto il tempo di un drink e un passaggio in discoteca. Il primo ad avvistarli, stavolta, è stato infatti il dj messinese del Tartana, Leo Lippolis, che per i loro balli scatenati sui muretti, già selezionati tra le dieci località estive più belle d’Italia dalla guida al divertimento di Piccinelli, ha dato il via alla sua selezione con un inno di Mameli che gli aficionados del mattatore del Pashà di Sharm el Sheikh ricorderanno senz’altro come l’apripista più insolito dell’estate. In pista, con l’atletico Dolce, che la mattina invece si dilettava in una corroborante corsa sul lungomare di Ficogrande, c'erano anche tanti altri volti noti che nella «terra di Dio» celebrata da Roberto Rossellini trascorrono lentamente le proprie vacanze tra bouganville e fichi d'india, pescate all'alba, cene a Piscità e rari eventi come l'entusiasmante «vocata» tra gozzi in legno nelle acque di Strombolicchio. È questa del resto la doppia faccia dell'isola che anche quest'anno è tornata ad ospitare Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Luca Zingaretti e Vanessa Incontrada, che qui erano di casa già prima di girare il film «Tutte le donne della mia vita». O dove, ancora, l'attrice Angela Finocchiaro, la scrittrice Lidia Ravera, la gallerista Lia Rumma, il comunicatore Claudio Velardi così come gli eredi Fiorucci e tanti altri volti noti da tempo hanno scelto e arredato la propria residenza estiva e talvolta invernale, personaggi che spesso si incontrano in giro tra gli appuntamenti letterari della libreria dell'isola e l'annuale mostra fotografica di Salvatore Renda, ormai per tutti il fotografo ufficiale dell'isola e dei suoi abitanti. Se infatti oggi pomeriggio tutti si daranno appuntamento tra la boutique di Gioacchino, meta dello shopping radical chic, e la terrazza della «Sirenetta» per la maratona dell'isola, da quest'anno anche il by night ricopre un ruolo di primo piano. Appena pochi giorni fa infatti è stato inaugurato dopo svariati annunci e non meno polemiche il «Megà», la più grande discoteca delle Eolie con quattro terrazze affacciate sullo specchio d'acqua di Scari. E sulle note selezionate dal dj napoletano Luca Pellegrini sono già tanti quelli che ne hanno approfittato. Tra questi anche l'attrice Patrizia Zappa Mulas, ospite spesso anche degli aperitivi del «Barbablù» dove nei giorni scorsi si è affacciata anche la presentatrice Maria Amelia Monti. Partito il presidente Giorgio Napolitano, da trent'anni fedele all'appuntamento con gli amici siciliani, in banchina si sono visti anche il socio di Bill Gates Paul Allen a bordo del suo «Octopus», uno yacht talmente grande da coprire quasi lo Strombolicchio, numerosi esponenti della politica nazionale come Giovanna Melandri e imprenditori come Corrado Ferlaino, arrivato a sua volta a bordo di un bellissimo Riva e, a quanto pare, interessato all'acquisto di una nuova casa alternativa a quella di Capri. La stessa idea del resto è venuta anche allo stilista Giorgio Armani che, già dallo scorso luglio, starebbe cercando una villa degna di nota sull'isola e che, a detta di qualche abitante, potrebbe essere quella in passato è appartenuta all'artista Mimmo Paladino.
"Spero di essere stata la voce di tanti isolani ! ". Nota della giovane Andaloro all'indirizzo di Sabatini.
Riceviamo dalla giovane Mariangela Andaloro e pubblichiamo:
Carissimo consigliere Sabatini,
colgo l’occasione di questa lettera per trasmetterle la mia stima. Trovo in lei una delle poche, ormai rimaste, persone capaci di dire quello che pensano senza subdoli giri di parole.
Sono contenta che la mia lettera abbia suscitato interesse.
Mi auguro che queste mie parole, non rimangano solo tali… anche se, la vedo alquanto dura!
Ormai conviviamo con questa amministrazione da troppo tempo e, da altrettanto tempo, siamo il riflesso di una società ormai allo sbando.
Sinceramente mi vergogno per alcuni versi di essere “il riflesso” di quest’isola. Viviamo in un paradiso naturale che, a poco a poco, sia per mani dell’uomo che per il gratuito ed inesauribile menefreghismo dell’amministrazione, sta precipitando in un abisso.
Ormai non penso ci sia di peggio… abbiamo TOCCATO IL FONDO!
E non mi capacito di come “il sindaco amico” se ne possa fregare così altamente della sua isola... specchio del suo operato. Che immagine avranno di noi nel mondo se non siamo capaci neppure di garantire un regolare disboscamento delle strade o, meglio, di come non siamo capaci di dare accoglienza ai nostri ospiti. Viviamo di turismo, ma cosa accadrà fra poco?... la risposta è alquanto semplice, fra poco le “Isole Eolie saranno solo un ricordo...”
Vivranno integre nella loro bellezza, solo nelle fotografie e nelle cartoline dei visitatori di un tempo.
Ma lasciamo stare… visto che ormai, a quanto pare, farsi il “sangue amaro” non serve!
Ho letto con molto interesse la sua nota, inviata all'amministrazione comunale e, non mi sono per niente meravigliata nel leggere che non le è pervenuta alcuna risposta.
Mi trovo pienamente d’accordo con lei, su quanto scritto.
Inoltre, come mi ha scritto lei, ho scritto quello che tanta gente pensa ma che, solo pochi, hanno il coraggio di dire. Anche se la mia paura era quella di essere bollata come razzista: cosa che non sono assolutamente. Anzi io sono con loro e per loro. Ma sono sollevata dal fatto che tutto ciò non è accaduto.
La ringrazio ancora per le parole spese… incrociando le dita!
Ringrazio anche tutti coloro che mi hanno contattato congratulandosi con me… e ringrazio sentitamente Salvatore Sarpi per la sua prefazione alla mia lettera aperta, per avermi permesso di pubblicarla, e per le belle parole usate per descrivere la mia voglia di urlare che qualcosa non và!
Spero di essere stata la voce di tanti isolani…
Vi saluto.
Mariangela Andaloro
Carissimo consigliere Sabatini,
colgo l’occasione di questa lettera per trasmetterle la mia stima. Trovo in lei una delle poche, ormai rimaste, persone capaci di dire quello che pensano senza subdoli giri di parole.
Sono contenta che la mia lettera abbia suscitato interesse.
Mi auguro che queste mie parole, non rimangano solo tali… anche se, la vedo alquanto dura!
Ormai conviviamo con questa amministrazione da troppo tempo e, da altrettanto tempo, siamo il riflesso di una società ormai allo sbando.
Sinceramente mi vergogno per alcuni versi di essere “il riflesso” di quest’isola. Viviamo in un paradiso naturale che, a poco a poco, sia per mani dell’uomo che per il gratuito ed inesauribile menefreghismo dell’amministrazione, sta precipitando in un abisso.
Ormai non penso ci sia di peggio… abbiamo TOCCATO IL FONDO!
E non mi capacito di come “il sindaco amico” se ne possa fregare così altamente della sua isola... specchio del suo operato. Che immagine avranno di noi nel mondo se non siamo capaci neppure di garantire un regolare disboscamento delle strade o, meglio, di come non siamo capaci di dare accoglienza ai nostri ospiti. Viviamo di turismo, ma cosa accadrà fra poco?... la risposta è alquanto semplice, fra poco le “Isole Eolie saranno solo un ricordo...”
Vivranno integre nella loro bellezza, solo nelle fotografie e nelle cartoline dei visitatori di un tempo.
Ma lasciamo stare… visto che ormai, a quanto pare, farsi il “sangue amaro” non serve!
Ho letto con molto interesse la sua nota, inviata all'amministrazione comunale e, non mi sono per niente meravigliata nel leggere che non le è pervenuta alcuna risposta.
Mi trovo pienamente d’accordo con lei, su quanto scritto.
Inoltre, come mi ha scritto lei, ho scritto quello che tanta gente pensa ma che, solo pochi, hanno il coraggio di dire. Anche se la mia paura era quella di essere bollata come razzista: cosa che non sono assolutamente. Anzi io sono con loro e per loro. Ma sono sollevata dal fatto che tutto ciò non è accaduto.
La ringrazio ancora per le parole spese… incrociando le dita!
Ringrazio anche tutti coloro che mi hanno contattato congratulandosi con me… e ringrazio sentitamente Salvatore Sarpi per la sua prefazione alla mia lettera aperta, per avermi permesso di pubblicarla, e per le belle parole usate per descrivere la mia voglia di urlare che qualcosa non và!
Spero di essere stata la voce di tanti isolani…
Vi saluto.
Mariangela Andaloro
Protestare contro le cose che non vanno non è un diritto è un dovere
(Michele Giacomantonio) Abbiamo letto la lettera di una ragazza di Lipari, inviata a Eolnet, che esprime le sue critiche, rivolgendosi al Sindaco, e poi si firma col nome e cognome. In un’isola in cui l’emblema sembra essere sempre più quello delle famose tre scimmiette : “non vedo, non sento e non parlo” anche se tutti si lamentano, se tutti hanno qualcosa da dire, ma per carità, nell’anonimato…, fa veramente bene leggere una lettera come quella di Mariangela Andaloro. Non per le cose che dice che sono purtroppo deprimenti, ma per il coraggio civile che dimostra.
Io non so se Lipari ha toccato il fondo. Bisogna sempre rifuggire da assolutizzazioni anche perché poi si scopre che dopo un fondo ne esiste sempre un altro. Ma si può certamente dire che la situazione è divenuta gravissima fra legalità calpestate, abusivismi dilaganti, caos e confusione, degrado disseminato in ogni dove. Ci sono responsabilità nella classe dirigente ma c’è anche la responsabilità dei cittadini. Quella che mi fa più paura è l’acquiescenza: la responsabilità di chi vede e tace perché ha una trasgressione da farsi condonare o rimane in attesa di un favore da farsi fare. C’è tanto bisogno e quindi bisogna chinare la testa.
Poniamo ad esempio il famoso bando per i 5 vigili, se non vado errato, non diceva che la selezione riguardava le isole minori, né tantomeno che erano avvantaggiati i residenti nelle singole isole. Il bando era generico, diceva che i vigili potevano essere utilizzati “in tutte le isole senza alcun onere per la gestione del Funzionario delegato”. Se non vado errato , che dovevano essere inviati ciascuno in un’isola salvo Lipari, lo si seppe qualche giorno prima della prova ma anche allora non si parlò di particolare attenzione per chi risiedeva in un’isola. Ma tutto quello che non viene previsto nel bando e poi lasciato alla discrezionalità dell’esecutivo finisce con inficiare la trasparenza dell’atto stesso. Come è stata una mancanza di trasparenza ed anche di rispetto nei confronti dei cittadini partecipanti, non avere spiegato che fine abbia fatto il primo concorso per cinque vigili trimestrali indetto a giugno e di cui non si è saluto più l’esito.
Problemi piccoli? Forse, ma problemi che qualificano la nostra comunità e creano un rapporto fra cittadini ed amministratori che non è democratico ma piuttosto quello fra il monarca ed il suddito.
“I manovratori - ha scritto Lino Natoli - reclamano il loro potere assoluto di fare e disfare senza dover rendere conto a nessuno. Insofferenti a qualsiasi critica, vedono nemici e complotti dappertutto. Anche la segnalazione di un minuscolo problema diviene una provocazione… Anche se sono diventati particolarmente nervosi e non si controllano più. Il rischio non è che ci portino a sbattere contro qualche muro, ormai lo sfascio è fatto, il vero dramma è che stiamo precipitando tutti nel ridicolo”.
Ebbene io ritengo che bisogna tornare a protestare anche per un piccolo abuso. Ho paura delle società remissive. E bisogna protestare certamente per l’abuso che viene fatto a me ma anche per quello che viene fatto al mio vicino e magari anche a chi non è proprio amico mio e mi è pure antipatico.
Ricordo una poesia di Bertold Brecht, grande drammaturgo tedesco, scrisse riferendosi al periodo nazista:
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perchè mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare”.
Io non so se Lipari ha toccato il fondo. Bisogna sempre rifuggire da assolutizzazioni anche perché poi si scopre che dopo un fondo ne esiste sempre un altro. Ma si può certamente dire che la situazione è divenuta gravissima fra legalità calpestate, abusivismi dilaganti, caos e confusione, degrado disseminato in ogni dove. Ci sono responsabilità nella classe dirigente ma c’è anche la responsabilità dei cittadini. Quella che mi fa più paura è l’acquiescenza: la responsabilità di chi vede e tace perché ha una trasgressione da farsi condonare o rimane in attesa di un favore da farsi fare. C’è tanto bisogno e quindi bisogna chinare la testa.
Poniamo ad esempio il famoso bando per i 5 vigili, se non vado errato, non diceva che la selezione riguardava le isole minori, né tantomeno che erano avvantaggiati i residenti nelle singole isole. Il bando era generico, diceva che i vigili potevano essere utilizzati “in tutte le isole senza alcun onere per la gestione del Funzionario delegato”. Se non vado errato , che dovevano essere inviati ciascuno in un’isola salvo Lipari, lo si seppe qualche giorno prima della prova ma anche allora non si parlò di particolare attenzione per chi risiedeva in un’isola. Ma tutto quello che non viene previsto nel bando e poi lasciato alla discrezionalità dell’esecutivo finisce con inficiare la trasparenza dell’atto stesso. Come è stata una mancanza di trasparenza ed anche di rispetto nei confronti dei cittadini partecipanti, non avere spiegato che fine abbia fatto il primo concorso per cinque vigili trimestrali indetto a giugno e di cui non si è saluto più l’esito.
Problemi piccoli? Forse, ma problemi che qualificano la nostra comunità e creano un rapporto fra cittadini ed amministratori che non è democratico ma piuttosto quello fra il monarca ed il suddito.
“I manovratori - ha scritto Lino Natoli - reclamano il loro potere assoluto di fare e disfare senza dover rendere conto a nessuno. Insofferenti a qualsiasi critica, vedono nemici e complotti dappertutto. Anche la segnalazione di un minuscolo problema diviene una provocazione… Anche se sono diventati particolarmente nervosi e non si controllano più. Il rischio non è che ci portino a sbattere contro qualche muro, ormai lo sfascio è fatto, il vero dramma è che stiamo precipitando tutti nel ridicolo”.
Ebbene io ritengo che bisogna tornare a protestare anche per un piccolo abuso. Ho paura delle società remissive. E bisogna protestare certamente per l’abuso che viene fatto a me ma anche per quello che viene fatto al mio vicino e magari anche a chi non è proprio amico mio e mi è pure antipatico.
Ricordo una poesia di Bertold Brecht, grande drammaturgo tedesco, scrisse riferendosi al periodo nazista:
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perchè mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare”.
venerdì 21 agosto 2009
TRASPORTI: STRANO, “SU TIRRENIA CONDIVIDIAMO LINEA MINISTRO MATTEOLI”
“Apprendo con soddisfazione della dichiarazione del ministro Matteoli che il bando su Tirrenia sarebbe in via di definizione. Condividiamo la linea del ministro perchè la garanzia di una cessione di Tirrenia in mani sicure, sia sotto l'aspetto finanziario che della solidità, coincide con la volontà di recuperare la Siremar per garantire la continuità territoriale e i collegamenti con gli arcipelaghi di Sicilia. Decideremo poi come Regione se gestirla in proprio o cederla, con tutte le garanzie del caso, a privati, come ritengo auspicabile. La prima settimana di settembre è già fissato un incontro a Roma al ministero delle infrastrutture, sulla scia della volontà espressa dal presidente Lombardo”.
Lo ha dichiarato l'assessore ai Trasporti della Regione siciliana, Nino Strano.
Lo ha dichiarato l'assessore ai Trasporti della Regione siciliana, Nino Strano.
Tirrenia, Matteoli assicura: "Avviata procedura di vendita, alle Regioni le collegate"
"La procedura di vendita di Tirrenia é stata avviata e prevede che le società regionali collegate siano cedute alle Regioni di riferimento, alle quali lo Stato garantirà, tramite apposite convenzioni, un contributo annuale per i collegamenti essenziali con le isole minori". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, a proposito della gara per la privatizzazione delle società di navigazione.
"Un contributo sarà devoluto anche a chi rileverà Tirrenia per i collegamenti da effettuare obbligatoriamente per garantire la continuità territoriale". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli annunciando a breve il bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia. Tramite convenzioni, lo Stato garantirà anche alle Regioni - cui verranno trasferite le controllate - un contributo del valore complessivo di oltre 170 milioni. "Essere riusciti a confermare per tutto il 2009 i collegamenti e sostanzialmente la situazione del 2008 è frutto di uno sforzo finanziario encomiabile del Governo. Adesso bisognerà procedere speditamente- conclude il ministro-per mettere in atto un nuovo assetto di Tirrenia come l'Europa ci chiede, garantendo il servizio pubblico e i livelli occupazionali".
"Un contributo sarà devoluto anche a chi rileverà Tirrenia per i collegamenti da effettuare obbligatoriamente per garantire la continuità territoriale". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli annunciando a breve il bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia. Tramite convenzioni, lo Stato garantirà anche alle Regioni - cui verranno trasferite le controllate - un contributo del valore complessivo di oltre 170 milioni. "Essere riusciti a confermare per tutto il 2009 i collegamenti e sostanzialmente la situazione del 2008 è frutto di uno sforzo finanziario encomiabile del Governo. Adesso bisognerà procedere speditamente- conclude il ministro-per mettere in atto un nuovo assetto di Tirrenia come l'Europa ci chiede, garantendo il servizio pubblico e i livelli occupazionali".
"Hai scritto quello che tanta gente pensa...". Lettera aperta del consigliere Sabatini alla giovane Mariangela Andaloro
Dopo la "lettera aperta" che la signorina Mariangela Andaloro ha inviato tramite il nostro sito al sindaco di Lipari dobbiamo registrare una nota che il consigliere Adolfo Sabatini, invia alla giovane, tramite nostro.
IL TESTO:
Gentile Mariangela,
scusa se mi rivolgo a te chiamandoti per nome.-
Ho molto apprezzato la tua lettera perché hai scritto quello che pensa tanta gente Eoliana e tanti villeggianti che solo per grazia di Dio che ha creato le isole Eolie meravigliose, hanno trascorso qui le loro vacanze(non certo per competenze/programmazione di questa Amministrazione).
Tu hai avuto il coraggio di evidenziare la questione degli immigrati senza il timore che in modo demagogico venissi tacciata per razzista.
Io come te ho evidenziato la vergogna con cui questa Amministrazione specula politicamente sugli immigrati.
Ti prego di leggere una nota che ho inviato poco tempo fa, ma niente è stato fatto e nessuno dell’Amministrazione ha preso iniziative.-
Con stima.
Adolfo Sabatini
AGLI AMICI “CUGINI” BASTA UN’AREA COMUNALE….…..
So che non è facile affrontare la questione degli immigrati che svolgono l’attività di ambulanti e so che è più facile fare populismo che essere propositivi.-
Per paura di essere tacciati per intolleranti, non affrontiamo la diversità di pensiero, di religione e di razza.-
Certo, è più facile e politicamente più conveniente.-
Ma è proprio a chi non condividerà la mia presa di posizione che mi rivolgo ed a cui chiedo che siano i primi ad insistere affinché l’Amministrazione si attivi per imporre regole chiare e inderogabili, al fine di dare al più presto possibile il rispetto umano ed a mio avviso anche professionale ai cosiddetti “cugini”.-
Molta demagogia si è fatta su di essi e su chi cercava di porre attenzione al problema, ma molto poco si è fatto per dare loro la possibilità di diventare commercianti regolari, magari ambulanti a posto fisso con la possibilità di emettere scontrino fiscale, non essere sballottati da un posto all’altro, evitare che qualcuno approfitti delle loro “generosità” e, non per ultimo, avere così la possibilità di chiamarli per nome e non “cugino”.-
Ieri sera mi è stato riferito di una rissa con feriti e il conseguente intervento dei Carabinieri.-
Mi dicono che la rissa è nata perché qualche immigrato intende imporre delle regole o delle prelazioni sui posti migliori che, vivendo a Lipari da oltre 20 anni, gli stessi conoscono bene.-
Adesso basta, a mio avviso proprio perché da moltissimi anni vivono a Lipari e sono regolarmente residenti, e proprio perché la Legge riconosce l’attività di ambulante a posto fisso (cosa che adesso svolgono del tutto abusivamente), suggerisco di individuare un’area Comunale e assegnargli ufficialmente un posto.-
Infatti il Comune, individuato l’area, in qualità di proprietario dell’area potrebbe assegnarla in comodato e rilasciare una licenza, regolarizzando di fatto il commercio svolto.-
Eviteremmo le liti, pagherebbero le tasse, non sarebbero sempre sballottati e, ancor di più, potremmo rivolgerci a loro con più rispetto e chiamandoli per nome e non più “cugino”.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
IL TESTO:
Gentile Mariangela,
scusa se mi rivolgo a te chiamandoti per nome.-
Ho molto apprezzato la tua lettera perché hai scritto quello che pensa tanta gente Eoliana e tanti villeggianti che solo per grazia di Dio che ha creato le isole Eolie meravigliose, hanno trascorso qui le loro vacanze(non certo per competenze/programmazione di questa Amministrazione).
Tu hai avuto il coraggio di evidenziare la questione degli immigrati senza il timore che in modo demagogico venissi tacciata per razzista.
Io come te ho evidenziato la vergogna con cui questa Amministrazione specula politicamente sugli immigrati.
Ti prego di leggere una nota che ho inviato poco tempo fa, ma niente è stato fatto e nessuno dell’Amministrazione ha preso iniziative.-
Con stima.
Adolfo Sabatini
AGLI AMICI “CUGINI” BASTA UN’AREA COMUNALE….…..
So che non è facile affrontare la questione degli immigrati che svolgono l’attività di ambulanti e so che è più facile fare populismo che essere propositivi.-
Per paura di essere tacciati per intolleranti, non affrontiamo la diversità di pensiero, di religione e di razza.-
Certo, è più facile e politicamente più conveniente.-
Ma è proprio a chi non condividerà la mia presa di posizione che mi rivolgo ed a cui chiedo che siano i primi ad insistere affinché l’Amministrazione si attivi per imporre regole chiare e inderogabili, al fine di dare al più presto possibile il rispetto umano ed a mio avviso anche professionale ai cosiddetti “cugini”.-
Molta demagogia si è fatta su di essi e su chi cercava di porre attenzione al problema, ma molto poco si è fatto per dare loro la possibilità di diventare commercianti regolari, magari ambulanti a posto fisso con la possibilità di emettere scontrino fiscale, non essere sballottati da un posto all’altro, evitare che qualcuno approfitti delle loro “generosità” e, non per ultimo, avere così la possibilità di chiamarli per nome e non “cugino”.-
Ieri sera mi è stato riferito di una rissa con feriti e il conseguente intervento dei Carabinieri.-
Mi dicono che la rissa è nata perché qualche immigrato intende imporre delle regole o delle prelazioni sui posti migliori che, vivendo a Lipari da oltre 20 anni, gli stessi conoscono bene.-
Adesso basta, a mio avviso proprio perché da moltissimi anni vivono a Lipari e sono regolarmente residenti, e proprio perché la Legge riconosce l’attività di ambulante a posto fisso (cosa che adesso svolgono del tutto abusivamente), suggerisco di individuare un’area Comunale e assegnargli ufficialmente un posto.-
Infatti il Comune, individuato l’area, in qualità di proprietario dell’area potrebbe assegnarla in comodato e rilasciare una licenza, regolarizzando di fatto il commercio svolto.-
Eviteremmo le liti, pagherebbero le tasse, non sarebbero sempre sballottati e, ancor di più, potremmo rivolgerci a loro con più rispetto e chiamandoli per nome e non più “cugino”.-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
"Critiche inopportune. Non disturbate i manovratori" di Lino Natoli
(Lino Natoli) Non disturbate i manovratori. Anche se sono diventati particolarmente nervosi e non si controllano più. Il rischio non è che ci portino a sbattere contro qualche muro, ormai lo sfascio è fatto, il vero dramma è che stiamo precipitando tutti nel ridicolo.
I manovratori reclamano il loro potere assoluto di fare e disfare senza dover rendere conto a nessuno. Insofferenti a qualsiasi critica, vedono nemici e complotti dappertutto. Anche la segnalazione di un minuscolo problema diviene una provocazione.
Uno dice, magari in buona fede, e comunque tra tante altre cose più gravi ed interessanti, che l'assessore sarebbe proprietario di un pallone gonfiato? Attento! Si profila il ricorso nelle sedi opportune. Opportune? Si, opportune, perchè lamentarsi è sempre inopportuno.
Fischi al sindaco durante uno spettacolo di comici? Inopportuni, ovviamente. Lagnanze di ragazzotti intemperanti e inconsapevoli.
Annunci ad effetto di clamorose iniziative culturali che si risolvono nell'esibizione di cartoni stampati? Giudizi ingenerosi, evidentemente inopportuni.
Pubblica preoccupazione per la possibilità che certi atti amministrativi possano essere non proprio impermeabili se non dal punto di vista della legittimità almeno dell'opportunità? Critiche ingiuste ed inopportune, appunto, perchè manifestate in consessi che non ammettono il contraddittorio ma solo il consenso. Insomma, si dice, è proprio necessario farci riconoscere da tutti?
I manovratori, inquieti, si autocelebrano, rivendicano meriti, indicano progressi ed iniziative, talvolta si giustificano individuando perfidi nemici. Fatto sta che ormai non ci crede più nessuno.
Ricordo, quasi a memoria, tutti quei cari concittadini che il giorno della rielezione dell'attuale sindaco, sfilarono ammassati su un camion per le vie del paese. Molti di loro oggi sibilano fischi e critiche feroci. Per pudore, verrebbe da dire per oppurtunità, farebbero meglio a criticare prima che gli altri se stessi. Perchè il pentimento è lecito ed apprezzabile, ma tutti - dico tutti - sapevamo già da allora come sarebbe andata a finire.
Ora tocca assistere allo spettacolo di manovratori che si agitano smanettano sulle leve di un potere inesistente, urlano a chiunque di sgombrare le rotaie ma non si accorgono che il tram è ormai fermo da tempo su un binario morto.
Qualcuno dovrebbe pur dirglielo, se non fosse inopportuno.
I manovratori reclamano il loro potere assoluto di fare e disfare senza dover rendere conto a nessuno. Insofferenti a qualsiasi critica, vedono nemici e complotti dappertutto. Anche la segnalazione di un minuscolo problema diviene una provocazione.
Uno dice, magari in buona fede, e comunque tra tante altre cose più gravi ed interessanti, che l'assessore sarebbe proprietario di un pallone gonfiato? Attento! Si profila il ricorso nelle sedi opportune. Opportune? Si, opportune, perchè lamentarsi è sempre inopportuno.
Fischi al sindaco durante uno spettacolo di comici? Inopportuni, ovviamente. Lagnanze di ragazzotti intemperanti e inconsapevoli.
Annunci ad effetto di clamorose iniziative culturali che si risolvono nell'esibizione di cartoni stampati? Giudizi ingenerosi, evidentemente inopportuni.
Pubblica preoccupazione per la possibilità che certi atti amministrativi possano essere non proprio impermeabili se non dal punto di vista della legittimità almeno dell'opportunità? Critiche ingiuste ed inopportune, appunto, perchè manifestate in consessi che non ammettono il contraddittorio ma solo il consenso. Insomma, si dice, è proprio necessario farci riconoscere da tutti?
I manovratori, inquieti, si autocelebrano, rivendicano meriti, indicano progressi ed iniziative, talvolta si giustificano individuando perfidi nemici. Fatto sta che ormai non ci crede più nessuno.
Ricordo, quasi a memoria, tutti quei cari concittadini che il giorno della rielezione dell'attuale sindaco, sfilarono ammassati su un camion per le vie del paese. Molti di loro oggi sibilano fischi e critiche feroci. Per pudore, verrebbe da dire per oppurtunità, farebbero meglio a criticare prima che gli altri se stessi. Perchè il pentimento è lecito ed apprezzabile, ma tutti - dico tutti - sapevamo già da allora come sarebbe andata a finire.
Ora tocca assistere allo spettacolo di manovratori che si agitano smanettano sulle leve di un potere inesistente, urlano a chiunque di sgombrare le rotaie ma non si accorgono che il tram è ormai fermo da tempo su un binario morto.
Qualcuno dovrebbe pur dirglielo, se non fosse inopportuno.
Come si combatte veramente la mafia (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) La presentazione del libro “Per non morire di mafia” ha visto al Centro Studi il pieno delle grandi occasioni. Ogni posto occupato, gente in piedi, arrampicate sulle scale. Molta attesa ed anche molta tensione. E dobbiamo dire che le attese non sono andate deluse.
Pietro Grasso oltre ad illustrare alcuni punti più stimolanti del libro-intervista ha risposto puntualmente alle varie domande che gli ha posto il pubblico. Alberto La Volpe ha incentrato il suo intervento sul fatto sorprendente che l’opinione pubblica ha “digerito” la macroevasione degli Agnelli senza grandi scandali e sorprese. E come l’opinione pubblica hanno fatto i politici ed anche i magistrati.
Ma forse per molti aspetti inaspettata ed inedita è stata la dialettica che si è innescata, a margine, fra il Sindaco di Lipari e il sottoscritto.
Certo, io ho parlato dopo il Sindaco, che non si è limitato ad un indirizzo di saluto ma ha fatto un vero e proprio intervento di presentazione: dimostrando di avere letto con buona attenzione il libro e cercando di far vedere come tutta la sua opera di amministratore sia in linea col proposito di lotta alla mafia.
Ma se il Sindaco ha indubbiamente letto il libro , a mio avviso, non ne ha colto lo spirito profondo. Perché proprio il suo intervento era centrato sul sostenere che si fa a Lipari opera di prevenzione verso rischi di infiltrazioni mafiose dall’esterno. E dall’interno? Se proprio la tesi di fondo del libro di Grasso è quella che la mafia non è una realtà esterna ma cresce nella società civile e si rafforza grazie ai comportamenti proprio delle amministrazioni locali: soprattutto comuni e regioni, il Sindaco non ha proprio niente da rimproverarsi per quello che sta avvenendo nella nostra comunità? E se il procuratore fra i rischi di alimentazione di una cultura mafiosa pone la mancanza di trasparenza negli appalti e nelle assunzioni del personale e il diffondersi del metodo clientelare che divide la comunità fra cittadini comuni ed cittadini “amici”, non abbiamo da dire proprio niente rispetto a quello che sta accadendo a Lipari? O, visto che c’è il Procuratore, bisogna essere omertosi e fare finta che trasparenza voglia dire pubblicare i bandi sul sito internet del Comune?
Così quando è stato il mio turno io ho espresso questo mio pensiero, con calma e con determinazione. Naturalmente al Sindaco il mio intervento, che è invece è parso essere apprezzato ampiamente dall’assemblea, non è piaciuto. E lo ha detto chiaramente prendendo la parola alla fine e sostenendo che quello che avevo detto era sbagliato ed inopportuno. Sbagliato perché ho detto che a proposito dell’approvazione dell’opera più importante del nostro comune degli ultimi dieci anni, il megaporto, non c’era stata trasparenza nella proposta e nel voto del consiglio comunale? Sbagliato perché ho detto che nella vicenda dell’assunzione dei cinque vigile urbani trimestrali realizzata attraverso due ordinanze che si contraddicevano a vicenda ( tanto è vero che non si conoscono ancora gli esiti del primo bando) non c’è stata trasparenza? Sbagliato perché ho detto che in questi dieci anni il clientelismo ha dilagato nelle nostre isole ed è ormai diventato un luogo comune che gli “amici” sono tutelati e i cittadini comuni vengono lasciati allo sbaraglio? Bene, è la mia opinione. Si dia, se la si ha, una versione diversa. Ma non si può cercare di chiudere la bocca alla gente con la favola “del non è il momento opportuno”. E quando sarebbe questo momento? Nelle campagne elettorali, una volta ogni cinque anni? Nelle sedi politiche che non esistono se non per poche persone ( i consiglieri comunali). Ogni dibattito pubblico è la sede opportuna per discutere dei problemi della nostra comunità. Soprattutto dei suoi mali.
Pietro Grasso oltre ad illustrare alcuni punti più stimolanti del libro-intervista ha risposto puntualmente alle varie domande che gli ha posto il pubblico. Alberto La Volpe ha incentrato il suo intervento sul fatto sorprendente che l’opinione pubblica ha “digerito” la macroevasione degli Agnelli senza grandi scandali e sorprese. E come l’opinione pubblica hanno fatto i politici ed anche i magistrati.
Ma forse per molti aspetti inaspettata ed inedita è stata la dialettica che si è innescata, a margine, fra il Sindaco di Lipari e il sottoscritto.
Certo, io ho parlato dopo il Sindaco, che non si è limitato ad un indirizzo di saluto ma ha fatto un vero e proprio intervento di presentazione: dimostrando di avere letto con buona attenzione il libro e cercando di far vedere come tutta la sua opera di amministratore sia in linea col proposito di lotta alla mafia.
Ma se il Sindaco ha indubbiamente letto il libro , a mio avviso, non ne ha colto lo spirito profondo. Perché proprio il suo intervento era centrato sul sostenere che si fa a Lipari opera di prevenzione verso rischi di infiltrazioni mafiose dall’esterno. E dall’interno? Se proprio la tesi di fondo del libro di Grasso è quella che la mafia non è una realtà esterna ma cresce nella società civile e si rafforza grazie ai comportamenti proprio delle amministrazioni locali: soprattutto comuni e regioni, il Sindaco non ha proprio niente da rimproverarsi per quello che sta avvenendo nella nostra comunità? E se il procuratore fra i rischi di alimentazione di una cultura mafiosa pone la mancanza di trasparenza negli appalti e nelle assunzioni del personale e il diffondersi del metodo clientelare che divide la comunità fra cittadini comuni ed cittadini “amici”, non abbiamo da dire proprio niente rispetto a quello che sta accadendo a Lipari? O, visto che c’è il Procuratore, bisogna essere omertosi e fare finta che trasparenza voglia dire pubblicare i bandi sul sito internet del Comune?
Così quando è stato il mio turno io ho espresso questo mio pensiero, con calma e con determinazione. Naturalmente al Sindaco il mio intervento, che è invece è parso essere apprezzato ampiamente dall’assemblea, non è piaciuto. E lo ha detto chiaramente prendendo la parola alla fine e sostenendo che quello che avevo detto era sbagliato ed inopportuno. Sbagliato perché ho detto che a proposito dell’approvazione dell’opera più importante del nostro comune degli ultimi dieci anni, il megaporto, non c’era stata trasparenza nella proposta e nel voto del consiglio comunale? Sbagliato perché ho detto che nella vicenda dell’assunzione dei cinque vigile urbani trimestrali realizzata attraverso due ordinanze che si contraddicevano a vicenda ( tanto è vero che non si conoscono ancora gli esiti del primo bando) non c’è stata trasparenza? Sbagliato perché ho detto che in questi dieci anni il clientelismo ha dilagato nelle nostre isole ed è ormai diventato un luogo comune che gli “amici” sono tutelati e i cittadini comuni vengono lasciati allo sbaraglio? Bene, è la mia opinione. Si dia, se la si ha, una versione diversa. Ma non si può cercare di chiudere la bocca alla gente con la favola “del non è il momento opportuno”. E quando sarebbe questo momento? Nelle campagne elettorali, una volta ogni cinque anni? Nelle sedi politiche che non esistono se non per poche persone ( i consiglieri comunali). Ogni dibattito pubblico è la sede opportuna per discutere dei problemi della nostra comunità. Soprattutto dei suoi mali.
"Per non morire di mafia". Il comunicato post-evento del Centro Studi
COMUNICATO STAMPA
“Ho trascorso delle giornate davvero felici qui alle Eolie”. Queste le parole di commiato del Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, che ieri alle h. 16,00 ha lasciato l'isola(assieme ai suoi “angeli custodi”) sull'elicottero della polizia, salutato dai soci fondatori del Centro Studi Nino Saltalamacchia, Nino Paino e Nino Allegrino. Il procuratore Grasso, dopo due giornate intense trascorse a Lipari, parlando con i soci, ha ribadito il suo impegno verso le Eolie e l'impegno di tornare a Lipari, ha detto inoltre di essere stato molto contento ed ammirato dell'accoglienza ricevuta e che grazie a questa visita, che non resterà isolata, ha passato due giorni sereni e un po' spensierati (visto la vita blindata che deve condurre, ricordiamo che vive sotto scorta da 24 anni). Grande la soddisfazione per la serata della presentazione del libro “Per non morire di mafia”, scritto a quattro mani dal Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e dal giornalista Rai Alberto La Volpe, impegnato giornalisticamente e politicamente in difesa della legalità che da anni collabora col Centro Studi e che ricordiamo essere stato l'ultimo giornalista ad avere avuto contatti con il giudice Falcone. Il libro, edito dalla Sperling & Kupfer, è un testo biografico in cui il Procuratore Grasso parla delle sue esperienze di giovane e di magistrato, del suo arrivo a Palermo, dell'incarico di giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa nostra, della nomina come consulente della Commissione antimafia, dei suoi rapporti con Giovanni Falcone, dalla nomina di consigliere al Ministero di Grazia e Giustizia a quella a procuratore capo di Palermo e della nomina, nel 2005 a Roma, di Procuratore Nazionale Antimafia. Alla fine del libro, che oltre ad essere di grande interesse è anche molto avvincente, dopo aver ripercorso le stagioni della guerra alla mafia, troviamo le riflessioni del Procuratore Grasso.
La serata è stata di certo l'appuntamento più significativo della stagione dei pomeriggi culturali del Centro Studi, la presentazione è stata aperta dall'intervento del Presidente Nino Saltalamacchia, che ha sottolineato l'importanza della serata sia per la presentazione di un libro di notevole interesse ed attualità sia per la presenza di un uomo che, rispondendo alla legge, ci dice che esistono strade e strumenti per far si che si possa “non morire di mafia”.
Il presidente del Centro Studi, nel suo discorso di apertura, ha inoltre detto che << la mafia non è qualcosa di ineluttabile, di insito nella cultura dei siciliani e quindi da subire, ma qualcosa di molto pericoloso, forte e capace di adattarsi alle situazioni ed ai tempi. Le Eolie sembrano un paradiso lontano da queste problematiche ma anch’esse risentono di scelte politiche condizionate, di latitanza delle istituzioni, di assenza di impegno a livello locale e centrale. Queste denuncie gli eoliani devono farle e devono altresì adoperarsi anche a livello singolo per non farsi schiacciare da poteri paralleli allo stato>>.
Hanno presieduto la serata oltre a Pietro Grasso ed Alberto La Volpe, Michele Giacomantonio e Giuseppe Costa. L'incontro è stato molto appassionante, ricco di partecipazione, non sono di certo mancate le discussioni, parecchi gli interventi del pubblico. Inutile dire di come la gente abbia ascoltato rapita la voce ed i racconti del procuratore Grasso.
E' stato emozionante, ieri, per i soci fondatori del Centro Studi, trascorrere una giornata con lui, avere avuto l'onore di conoscere una persona di tanto spessore, di tanta umanità ed umiltà. Quando si ha il piacere di incontrare gente come quest'uomo, si viene ripagati dalle fatiche a cui si va incontro ogni anno nel cercare di portare avanti da soli le proprie iniziative. L'essere riusciti a coinvolgere nel proprio paese gente come lui ci da speranza e stimolo a portare avanti sempre al meglio, con impegno e soprattutto passione, la nostra attività.
Lipari, 21 Agosto 2009
Paola Centurrino
A. S. Centro Studi
“Ho trascorso delle giornate davvero felici qui alle Eolie”. Queste le parole di commiato del Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, che ieri alle h. 16,00 ha lasciato l'isola(assieme ai suoi “angeli custodi”) sull'elicottero della polizia, salutato dai soci fondatori del Centro Studi Nino Saltalamacchia, Nino Paino e Nino Allegrino. Il procuratore Grasso, dopo due giornate intense trascorse a Lipari, parlando con i soci, ha ribadito il suo impegno verso le Eolie e l'impegno di tornare a Lipari, ha detto inoltre di essere stato molto contento ed ammirato dell'accoglienza ricevuta e che grazie a questa visita, che non resterà isolata, ha passato due giorni sereni e un po' spensierati (visto la vita blindata che deve condurre, ricordiamo che vive sotto scorta da 24 anni). Grande la soddisfazione per la serata della presentazione del libro “Per non morire di mafia”, scritto a quattro mani dal Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e dal giornalista Rai Alberto La Volpe, impegnato giornalisticamente e politicamente in difesa della legalità che da anni collabora col Centro Studi e che ricordiamo essere stato l'ultimo giornalista ad avere avuto contatti con il giudice Falcone. Il libro, edito dalla Sperling & Kupfer, è un testo biografico in cui il Procuratore Grasso parla delle sue esperienze di giovane e di magistrato, del suo arrivo a Palermo, dell'incarico di giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa nostra, della nomina come consulente della Commissione antimafia, dei suoi rapporti con Giovanni Falcone, dalla nomina di consigliere al Ministero di Grazia e Giustizia a quella a procuratore capo di Palermo e della nomina, nel 2005 a Roma, di Procuratore Nazionale Antimafia. Alla fine del libro, che oltre ad essere di grande interesse è anche molto avvincente, dopo aver ripercorso le stagioni della guerra alla mafia, troviamo le riflessioni del Procuratore Grasso.
La serata è stata di certo l'appuntamento più significativo della stagione dei pomeriggi culturali del Centro Studi, la presentazione è stata aperta dall'intervento del Presidente Nino Saltalamacchia, che ha sottolineato l'importanza della serata sia per la presentazione di un libro di notevole interesse ed attualità sia per la presenza di un uomo che, rispondendo alla legge, ci dice che esistono strade e strumenti per far si che si possa “non morire di mafia”.
Il presidente del Centro Studi, nel suo discorso di apertura, ha inoltre detto che << la mafia non è qualcosa di ineluttabile, di insito nella cultura dei siciliani e quindi da subire, ma qualcosa di molto pericoloso, forte e capace di adattarsi alle situazioni ed ai tempi. Le Eolie sembrano un paradiso lontano da queste problematiche ma anch’esse risentono di scelte politiche condizionate, di latitanza delle istituzioni, di assenza di impegno a livello locale e centrale. Queste denuncie gli eoliani devono farle e devono altresì adoperarsi anche a livello singolo per non farsi schiacciare da poteri paralleli allo stato>>.
Hanno presieduto la serata oltre a Pietro Grasso ed Alberto La Volpe, Michele Giacomantonio e Giuseppe Costa. L'incontro è stato molto appassionante, ricco di partecipazione, non sono di certo mancate le discussioni, parecchi gli interventi del pubblico. Inutile dire di come la gente abbia ascoltato rapita la voce ed i racconti del procuratore Grasso.
E' stato emozionante, ieri, per i soci fondatori del Centro Studi, trascorrere una giornata con lui, avere avuto l'onore di conoscere una persona di tanto spessore, di tanta umanità ed umiltà. Quando si ha il piacere di incontrare gente come quest'uomo, si viene ripagati dalle fatiche a cui si va incontro ogni anno nel cercare di portare avanti da soli le proprie iniziative. L'essere riusciti a coinvolgere nel proprio paese gente come lui ci da speranza e stimolo a portare avanti sempre al meglio, con impegno e soprattutto passione, la nostra attività.
Lipari, 21 Agosto 2009
Paola Centurrino
A. S. Centro Studi
Povera Lipari: Siamo nelle mani di nessuno. Tra illegalità, arroganza e permessivismo
Abbiamo titolato "Povera Lipari....." perchè ormai è un dato di fatto, una constatazione, un accavallarsi di situazioni e di eventi che dimostrano come ognuno in quest'isola fa quello che vuole senza che nessuno controlli, verifichi o reprima.
Oggi abbiamo raccolto altre "perle da aggiungere alla collezione "vergognosa" di questa estate. "Perle" ma ne avremmo potuto raccogliere ben altre ancora ma, credeteci, a volte ci viene il "voltastomaco" a vedere, a segnalare, quello che altri come noi vedono e ignorano.
Ma andiamo per ordine.
Prima Perla: Area antistante l'ex ufficio di collocamento e l'ex sip. Quindi in pieno centro, a pochi passi dall'ufficio postale. Area diventata rifugio-dormitorio di venditori ambulanti di colore. A terra cartoni che fanno da giaciglio, accanto alla fontana qualcuno impegnato a lavarsi(vedi foto). Ci chiediamo è possibile tutto ciò. Dove espletano i loro bisogni. Forse nell'ex edificio sip? Invitiamo gli amministratori a provare ad entrarci noi ci abbiamo rinunciato. Non c'è un pericolo per la pubblica incolumità, per la salute pubblica.
Seconda perla: Canneto ore 10 e 15 una bella e mastodontica imbarcazione da diporto posteggiata in pieno centro, davanti alla chiesa di San Cristoforo, ad ostruire un traffico di già caotico. Dopo circa un quarto d'ora di sosta viene poi messa in mare. Domanda? Ma è una operazione che si deve fare a quell'ora?
Oggi abbiamo raccolto altre "perle da aggiungere alla collezione "vergognosa" di questa estate. "Perle" ma ne avremmo potuto raccogliere ben altre ancora ma, credeteci, a volte ci viene il "voltastomaco" a vedere, a segnalare, quello che altri come noi vedono e ignorano.
Ma andiamo per ordine.
Prima Perla: Area antistante l'ex ufficio di collocamento e l'ex sip. Quindi in pieno centro, a pochi passi dall'ufficio postale. Area diventata rifugio-dormitorio di venditori ambulanti di colore. A terra cartoni che fanno da giaciglio, accanto alla fontana qualcuno impegnato a lavarsi(vedi foto). Ci chiediamo è possibile tutto ciò. Dove espletano i loro bisogni. Forse nell'ex edificio sip? Invitiamo gli amministratori a provare ad entrarci noi ci abbiamo rinunciato. Non c'è un pericolo per la pubblica incolumità, per la salute pubblica.
Seconda perla: Canneto ore 10 e 15 una bella e mastodontica imbarcazione da diporto posteggiata in pieno centro, davanti alla chiesa di San Cristoforo, ad ostruire un traffico di già caotico. Dopo circa un quarto d'ora di sosta viene poi messa in mare. Domanda? Ma è una operazione che si deve fare a quell'ora?
Gianmarco, Andrea e Cristina del GF 9 ....stretti... stretti
Filicudi l'isola dei reperti nascosti. Nuovi ritrovamenti davanti ai turisti. E proliferano i vip
(stralcio dalla Gazzetta del sud) Il mare di Filicudi è una miniera di reperti storici. Le correnti marine lo hanno disseppellito dalla sabbia, che continua a coprire fortunatamente anfore e il resto dei carichi dei relitti che giacciono fino a 75 metri, nei fondali di Capo Graziano. Si tratta di un particolare piattino di ceramica a vernice nera risalente alla metà del II secolo a.C.. È stato rinvenuto, perfettamente integro, da Gaetano Giuffrè, sub e custode del Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari. Giuffrè porterà stamane il reperto al museo di Lipari per l'avvio di tutte quelle procedure che, come da prassi, serviranno nel prossimo futuro ad arricchire la già corposa collezione del primo piano del museo archeologico di Filicudi. Il piattino faceva parte del carico del relitto "Roghi" che ha già "donato" alla fruizione pubblica ceppi d'ancora in piombo, decorati con delfini, astragali ed altri motivi a rilievo. Il"Roghi" era una delle navi naufragate in cerca di rifugio dal maltempo, dopo l'impatto con la secca "trappola" di Capo Graziano. Sono passati, ovviamente, millenni ma l'isola quella caratteristica di rifugio in un certo senso non ha smesso di perderla.
Ora è un'oasi che affascina i suoi visitatori per la tranquillità e per la bellezza del suo mare e dei suoi paesaggi. Un rifugio soprattutto per vip che non amano i riflettori anche perché li avranno materialmente puntati contro tutto l'anno. Come nel caso di Alessio Vinci. Il conduttore di "Matrix" di Canale 5 si sta godendo le meritate vacanze con la figlioletta e la moglie prima di rituffarsi, a partire da settembre, nel pieno dei dibattiti giornalistici offerti in seconda serata dall'ammiraglia delle reti Mediaset. Abbronzatissimo, trascorre le sue giornate in barca tra Pecorini, la Canna e l'incantevole grotta del bue marino. Un pò lo stesso itinerario che quasi giornalmente compie l'attore Massimo D'Apporto che comunque sull'isola ha casa, e che quest'anno ha ammaliato anche il cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi. Vacanze che continuano per l'on. Luca Barbareschi, anch'egli un semiresidente. Finita, invece, per Francesco Rutelli e Barbara Palombelli da ieri tornati a Roma.
Ora è un'oasi che affascina i suoi visitatori per la tranquillità e per la bellezza del suo mare e dei suoi paesaggi. Un rifugio soprattutto per vip che non amano i riflettori anche perché li avranno materialmente puntati contro tutto l'anno. Come nel caso di Alessio Vinci. Il conduttore di "Matrix" di Canale 5 si sta godendo le meritate vacanze con la figlioletta e la moglie prima di rituffarsi, a partire da settembre, nel pieno dei dibattiti giornalistici offerti in seconda serata dall'ammiraglia delle reti Mediaset. Abbronzatissimo, trascorre le sue giornate in barca tra Pecorini, la Canna e l'incantevole grotta del bue marino. Un pò lo stesso itinerario che quasi giornalmente compie l'attore Massimo D'Apporto che comunque sull'isola ha casa, e che quest'anno ha ammaliato anche il cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi. Vacanze che continuano per l'on. Luca Barbareschi, anch'egli un semiresidente. Finita, invece, per Francesco Rutelli e Barbara Palombelli da ieri tornati a Roma.
"Grazie “sindaco amico” per esserci sempre…! " Lettera aperta al sindaco Bruno di una giovane eoliana!
"Grazie “sindaco amico” per esserci sempre…! " Lettera aperta al sindaco Bruno di una giovane eoliana! - Questo il titolo che abbiamo scelto ma avremmo anche potuto titolare "Il disinteresse, l'abbandono, il permessivismo.... sotto la lente d'ingrandimento di una giovanissima e attenta eoliana".
Prima di questa lettera aperta consentiteci però una considerazione e un plauso. La considerazione è "Ci vorrebbero tanti cittadini attenti come questa ragazza per sperare di invertire la rotta".
Il plauso, ovviamente, va a Mariangela "per avere avuto il coraggio civile di segnalare lo stato di anarchia e di abbandono che regna in quest'isola e di non nascondersi dietro una mail o uno pseudonimo come purtroppo fanno in molti quando scrivono in redazione".
Una lettera aperta che, dopo averla letta, ci fa sentire un pò meno soli nell'affrontare i tanti troppi problemi di quest'isola!
Questo il testo della lettera aperta:
Alla cortese attenzione del sindaco di Lipari.
“Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.” Così scrive Alessandro Morandotti storico d’arte italiano.
Ed è proprio con questa sua citazione, che intendo presentare uno degli innumerevoli problemi, presenti ahimè… da ormai troppo tempo!
Precisando che tutti devono lavorare, senza arrecare danno all’ordine pubblico e/o alla vivibilità sull’isola.
Trovo alquanto oltraggioso e non molto decoroso, per noi eoliani, ma anche per i nostri ospiti, non poter riuscire a percorrere una delle principali strade di Lipari, in totale serenità. Siamo in piena stagione turistica e come ogni anno, sulla nostra isola sbarcano centinaia di auto oltre ai mezzi pubblici presenti. Bene, ora mi chiedo come un autobus possa riuscire in tutta tranquillità a percorrere Via Francesco Crispi ( Marina Lunga) senza "scontrarsi" con le, ormai, decine di ambulanti che, oltre a creare un enorme disagio ai passanti motorizzati, hanno impropriamente occupato metri e metri di strada… aprendo un vero e proprio “mercato” a cielo aperto.
Come mai la nostra amministrazione non fa nulla per scongiurare questo problema? Come mai i controlli vengono applicati solo saltuariamente e in alcune zone?
Come mai permettiamo e permettete senza indugio questo fenomeno ormai divenuto routine?... e perché non si riesce a trovare un luogo dove far spostare gli ambulanti in modo che con “ il loro lavoro” non creino disordine?
Anche se il caldo estivo offusca le vostre menti bisognerebbe fare un piccolo sforzo da parte vostra e, soprattutto, da parte sua Sindaco. Trovare una soluzione non è tanto difficile!
Si deve solo farli spostare anche di qualche metro indietro… facendoli lavorare lo stesso, perché quello è il loro modo di guadagnarsi da vivere. Questa mia lettera non è una denuncia agli ambulanti, ma è un modo per informarla, visto che evidentemente nessuno ci fa caso…
Sono persone come me e lei, come noi, che esercitano nel loro piccolo e che purtroppo non riescono a trovare il luogo adatto dove esercitare.
Mi trovo qui a scrivere anche per difendere la loro (degli ambulanti s’intende) persona. Persona, che a volte proprio per la scomoda posizione del loro mercatino, sono soggetti ad insulti da parte di qualche, a mio parere, insulso individuo che non riesce a transitare con la propria auto o con un mezzo più grande e già ingombrante di suo.
Anche se, c’è da dire, gli ambulanti non sono l’unico problema. Anzi, forse sono il più piccolo dei problemi… visto che stiamo assistendo al deprimente degrado dell’isola.
Parola d’ordine di questa estate: “SPAZZATURA E SUDICIUME” o più comunemente chiamata “Munnizza”.
Bhe! non ci sarebbe neppure da aprire l’argomento. Basterebbe un po’ di buon senso soltanto per capire in che condizioni versano alcuni angoli dell’isola.
I nostri visitatori, che aggiungerei sono quelli che permettono a molti di noi di vivere, possono, facendo un breve tour turistico, ammirare le montagne di spazzatura presenti in molti angoli delle strade e non solo in prossimità dei cassonetti… poi il tour continua per le “piscine” o meglio “acquitrini maleodoranti” presenti vicino ai cassonetti della chiesetta del Purgatorio di Marina Corta. Si rimane estasiati da quella fragranza… e poi ci chiediamo come mai i turisti stanno diminuendo?!! C’è da farsi una risata….
Tappa successiva del nostro tour è la zona di San Nicola, dove da innumerevoli anni, la strada presenta un rilevante dorso discosceso e peraltro pericoloso, visto che è una strada soggetta al transito di mezzi pesanti.
E per ultimo.. ma non di minore importanza, le nuove montagne russe liparote!!!
E si.. perché di questo si tratta… ormai. Le strade non sono più piene di semplici buche. Queste ultime si sono evolute, camminare per strada a piedi o in auto non ha più importanza, basta inciampare in un fosso per rompersi una gamba o per andare a sbattere contro un muro. E volgendo lo sguardo all’ormai prossimo inverno, non oso immaginare le immense pozzanghere che si verranno a creare.
Ma come fa una donna con il proprio pargolo a percorrere queste strade? E se il bimbo è ancora troppo piccolo e ha bisogno del passeggino?... sarà un impresa anche solo uscire a fare la spesa!
Prendiamo per esempio Vico Barone, (più precisamente in prossimità dell’hotel Bouganville fino a giungere all’hotel Aktea) dove gli abitanti si sono già in precedenza mobilitati firmando una petizione inviata all’amministrazione comunale, dove espongono con chiarezza il problema.
La risposta?... Semplicemente inesistente!
Grazie “sindaco amico” per esserci sempre…!
Sarcasticamente la saluto.
Mariangela Andaloro
Prima di questa lettera aperta consentiteci però una considerazione e un plauso. La considerazione è "Ci vorrebbero tanti cittadini attenti come questa ragazza per sperare di invertire la rotta".
Il plauso, ovviamente, va a Mariangela "per avere avuto il coraggio civile di segnalare lo stato di anarchia e di abbandono che regna in quest'isola e di non nascondersi dietro una mail o uno pseudonimo come purtroppo fanno in molti quando scrivono in redazione".
Una lettera aperta che, dopo averla letta, ci fa sentire un pò meno soli nell'affrontare i tanti troppi problemi di quest'isola!
Questo il testo della lettera aperta:
Alla cortese attenzione del sindaco di Lipari.
“Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.” Così scrive Alessandro Morandotti storico d’arte italiano.
Ed è proprio con questa sua citazione, che intendo presentare uno degli innumerevoli problemi, presenti ahimè… da ormai troppo tempo!
Precisando che tutti devono lavorare, senza arrecare danno all’ordine pubblico e/o alla vivibilità sull’isola.
Trovo alquanto oltraggioso e non molto decoroso, per noi eoliani, ma anche per i nostri ospiti, non poter riuscire a percorrere una delle principali strade di Lipari, in totale serenità. Siamo in piena stagione turistica e come ogni anno, sulla nostra isola sbarcano centinaia di auto oltre ai mezzi pubblici presenti. Bene, ora mi chiedo come un autobus possa riuscire in tutta tranquillità a percorrere Via Francesco Crispi ( Marina Lunga) senza "scontrarsi" con le, ormai, decine di ambulanti che, oltre a creare un enorme disagio ai passanti motorizzati, hanno impropriamente occupato metri e metri di strada… aprendo un vero e proprio “mercato” a cielo aperto.
Come mai la nostra amministrazione non fa nulla per scongiurare questo problema? Come mai i controlli vengono applicati solo saltuariamente e in alcune zone?
Come mai permettiamo e permettete senza indugio questo fenomeno ormai divenuto routine?... e perché non si riesce a trovare un luogo dove far spostare gli ambulanti in modo che con “ il loro lavoro” non creino disordine?
Anche se il caldo estivo offusca le vostre menti bisognerebbe fare un piccolo sforzo da parte vostra e, soprattutto, da parte sua Sindaco. Trovare una soluzione non è tanto difficile!
Si deve solo farli spostare anche di qualche metro indietro… facendoli lavorare lo stesso, perché quello è il loro modo di guadagnarsi da vivere. Questa mia lettera non è una denuncia agli ambulanti, ma è un modo per informarla, visto che evidentemente nessuno ci fa caso…
Sono persone come me e lei, come noi, che esercitano nel loro piccolo e che purtroppo non riescono a trovare il luogo adatto dove esercitare.
Mi trovo qui a scrivere anche per difendere la loro (degli ambulanti s’intende) persona. Persona, che a volte proprio per la scomoda posizione del loro mercatino, sono soggetti ad insulti da parte di qualche, a mio parere, insulso individuo che non riesce a transitare con la propria auto o con un mezzo più grande e già ingombrante di suo.
Anche se, c’è da dire, gli ambulanti non sono l’unico problema. Anzi, forse sono il più piccolo dei problemi… visto che stiamo assistendo al deprimente degrado dell’isola.
Parola d’ordine di questa estate: “SPAZZATURA E SUDICIUME” o più comunemente chiamata “Munnizza”.
Bhe! non ci sarebbe neppure da aprire l’argomento. Basterebbe un po’ di buon senso soltanto per capire in che condizioni versano alcuni angoli dell’isola.
I nostri visitatori, che aggiungerei sono quelli che permettono a molti di noi di vivere, possono, facendo un breve tour turistico, ammirare le montagne di spazzatura presenti in molti angoli delle strade e non solo in prossimità dei cassonetti… poi il tour continua per le “piscine” o meglio “acquitrini maleodoranti” presenti vicino ai cassonetti della chiesetta del Purgatorio di Marina Corta. Si rimane estasiati da quella fragranza… e poi ci chiediamo come mai i turisti stanno diminuendo?!! C’è da farsi una risata….
Tappa successiva del nostro tour è la zona di San Nicola, dove da innumerevoli anni, la strada presenta un rilevante dorso discosceso e peraltro pericoloso, visto che è una strada soggetta al transito di mezzi pesanti.
E per ultimo.. ma non di minore importanza, le nuove montagne russe liparote!!!
E si.. perché di questo si tratta… ormai. Le strade non sono più piene di semplici buche. Queste ultime si sono evolute, camminare per strada a piedi o in auto non ha più importanza, basta inciampare in un fosso per rompersi una gamba o per andare a sbattere contro un muro. E volgendo lo sguardo all’ormai prossimo inverno, non oso immaginare le immense pozzanghere che si verranno a creare.
Ma come fa una donna con il proprio pargolo a percorrere queste strade? E se il bimbo è ancora troppo piccolo e ha bisogno del passeggino?... sarà un impresa anche solo uscire a fare la spesa!
Prendiamo per esempio Vico Barone, (più precisamente in prossimità dell’hotel Bouganville fino a giungere all’hotel Aktea) dove gli abitanti si sono già in precedenza mobilitati firmando una petizione inviata all’amministrazione comunale, dove espongono con chiarezza il problema.
La risposta?... Semplicemente inesistente!
Grazie “sindaco amico” per esserci sempre…!
Sarcasticamente la saluto.
Mariangela Andaloro
Lipari: I festeggiamenti per San Bartolo. Da Frassica agli emergenti Alcool Etilico (dalla Gazzetta del sud di oggi)
Festa del patrono, San Bartolomeo, a Lipari sino al 24. Sono state presentate le manifestazioni in programma. Erano presenti il sindaco Mariano Bruno; l'assessore allo Spettacolo Ivan Ferlazzo; il dott. Armando Casetti, responsabile Enti della Direzione Sicilia Orientale del Banco di Sicilia e il dott. Antonio Torre. direttore della locale filiale. Il sindaco ha espresso notevole apprezzamento per l'intesa raggiunta col Banco di Sicilia, che ha sponsorizzato buona parte degli eventi. «Un istituto – ha detto il Sindaco – che rappresenta sicuramente un punto di riferimento per l'economia eoliana, e che darà sicuramente modo di sviluppare nel futuro tutta una serie di idee che insieme Comune ed istituto di credito porteranno avanti. La collaborazione ha permesso di arricchire il programma delle manifestazioni». Alla conferenza stampa è intervenuto fra gli altri Armando Casetti, sottolineando il ruolo svolto ancora una volta nel territorio dalla banca retail del gruppo UniCredit. Il Banco di Sicilia – ha detto Casetti – vuole condividere insieme alla gente anche momenti così importanti e sentiti dalla collettività quali sono i festeggiamenti per San Bartolomeo. Per quanto riguarda poi i nostri compiti più strettamente operativi a breve saranno avviate ulteriori iniziative insieme con il Comune di Lipari per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria eoliana».
E da ieri sera le manifestazioni in onore del Patrono San Bartolomeo hanno preso il via. Tra gli appuntamenti sicuramente più attesi vi è l'esibizione di Nino Frassica e della Los Plaggers Band (21 agosto). Tra i giovani grande attesa per l'esibizione (23 agosto) della emergente band rock liparese degli Alcool Etilico che, tra l'altro, ad ottobre immetteranno sul mercato il primo lavoro musicale. Di rilievo anche lo spettacolo dei Cantori popolari delle Eolie (24 agosto). Il clou della cinque giorni dedicata al Patrono si avrà ovviamente giorno 24 con la processione del simulacro del Santo e del Vascelluzzo e con i sempre spettacolari giochi pirotecnici che, per certi versi, chiudono il grosso della stagione estiva.
E da ieri sera le manifestazioni in onore del Patrono San Bartolomeo hanno preso il via. Tra gli appuntamenti sicuramente più attesi vi è l'esibizione di Nino Frassica e della Los Plaggers Band (21 agosto). Tra i giovani grande attesa per l'esibizione (23 agosto) della emergente band rock liparese degli Alcool Etilico che, tra l'altro, ad ottobre immetteranno sul mercato il primo lavoro musicale. Di rilievo anche lo spettacolo dei Cantori popolari delle Eolie (24 agosto). Il clou della cinque giorni dedicata al Patrono si avrà ovviamente giorno 24 con la processione del simulacro del Santo e del Vascelluzzo e con i sempre spettacolari giochi pirotecnici che, per certi versi, chiudono il grosso della stagione estiva.
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