Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Giorgia che oggi compie 2 anni
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giovedì 7 novembre 2013
Trizzino (M5S): Entro gennaio ddl isole minori in aula all'ARS
E’ stato incardinato in commissione Ambiente e Territorio dell’Ars il ddl del M5S Stelle che punta a cambiare tutto nelle isole minori. Il progetto di legge quadro, che vede come primo firmatario Giampiero Trizzino è stato condiviso anche dai deputati firmatari dell’altro ddl sulle isole (294), tra i quali Giorgio Assenza, componente della quarta commissione e molto impegnato nella causa delle isole minori.Il Movimento 5 Stelle spera di portare prestissimo in aula il ddl. “Contiamo di farlo entro gennaio – afferma Trizzino – in modo da dare risposte certe agli abitanti delle isole, dove ogni problema ordinario si trasforma in un’emergenza”. Il ddl – elaborato in collaborazione con l’associazione nazionale comuni isole minori (in testa la professoressa Giampiera Usai) e con docenti delle università, tra cui la professoressa Wanda Cortese – mira a cambiare il volto praticamente a tutti i settori della vita isolana, dalla salute, al paesaggio, dal turismo alle altre attività economiche.
Pietra miliare del progetto è la previsione di un fondo che assicuri alle isole autonomia finanziaria, garantendo loro una più accurata programmazione degli investimenti in qualsiasi settore. “Non è più tempo – afferma Giampiero Trizzino – di provvedimenti sporadici, di agevolazioni fiscali episodiche e frammentarie che spesso assumono la parvenza di vera e propria elemosina, piccoli atti di magnanimità che certo non sono sufficienti a sanare l’economia insulare né a risolvere il problema delle casse dei Comuni, quasi sempre vuote. Le isole devono godere di un’autonomia finanziaria, che consenta loro di amministrarsi e di poter affrontare tempestivamente, o quanto meno temporaneamente, qualsiasi emergenza che si presenti loro”. Ma nel ddl c’è di tutto, dalla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, alla garanzia di un adeguato rifornimento idrico, dal recupero del patrimonio edilizio alla promozione dell’artigianato e della pesca.
Il disegno di legge prevede anche interventi sul piano della fiscalità di sviluppo, e l’introduzione di un’imposta di sbarco con il tetto massimo di 1,50 euro, come misura alternativa alla tassa di soggiorno. Allo scopo di favorire un più razionale ed adeguato utilizzo del patrimonio esistente e per potenziare i servizi turistici ed alberghieri, i comuni delle isole minori potranno anche autorizzare, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, mutamenti delle destinazioni d’uso degli immobili, purché non comportino aumento di cubature e nel rispetto delle caratteristiche architettoniche del luogo.
Il ddl prevede anche il rafforzamento e il potenziamento degli ospedali per assicurare pronte risposte alle emergenze sanitarie anche con il mantenimento, in deroga alla normativa vigente, dei punti nascita. Misure sono previste pure a sostegno del sistema scolastico, incentivando la dimora abituale del personale attraverso indennità per sede disagiata e con altre misure.
Pietra miliare del progetto è la previsione di un fondo che assicuri alle isole autonomia finanziaria, garantendo loro una più accurata programmazione degli investimenti in qualsiasi settore. “Non è più tempo – afferma Giampiero Trizzino – di provvedimenti sporadici, di agevolazioni fiscali episodiche e frammentarie che spesso assumono la parvenza di vera e propria elemosina, piccoli atti di magnanimità che certo non sono sufficienti a sanare l’economia insulare né a risolvere il problema delle casse dei Comuni, quasi sempre vuote. Le isole devono godere di un’autonomia finanziaria, che consenta loro di amministrarsi e di poter affrontare tempestivamente, o quanto meno temporaneamente, qualsiasi emergenza che si presenti loro”. Ma nel ddl c’è di tutto, dalla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, alla garanzia di un adeguato rifornimento idrico, dal recupero del patrimonio edilizio alla promozione dell’artigianato e della pesca.
Il disegno di legge prevede anche interventi sul piano della fiscalità di sviluppo, e l’introduzione di un’imposta di sbarco con il tetto massimo di 1,50 euro, come misura alternativa alla tassa di soggiorno. Allo scopo di favorire un più razionale ed adeguato utilizzo del patrimonio esistente e per potenziare i servizi turistici ed alberghieri, i comuni delle isole minori potranno anche autorizzare, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, mutamenti delle destinazioni d’uso degli immobili, purché non comportino aumento di cubature e nel rispetto delle caratteristiche architettoniche del luogo.
Il ddl prevede anche il rafforzamento e il potenziamento degli ospedali per assicurare pronte risposte alle emergenze sanitarie anche con il mantenimento, in deroga alla normativa vigente, dei punti nascita. Misure sono previste pure a sostegno del sistema scolastico, incentivando la dimora abituale del personale attraverso indennità per sede disagiata e con altre misure.
mercoledì 6 novembre 2013
Riunione sul depuratore. Era presente anche il consigliere Sgroi
Rileggendo il pezzo che abbiamo pubblicato ieri sera ci siamo accorti che nel riportare i nomi dei consiglieri comunali di Lipari presenti alla riunione sul depuratore abbiamo omesso di scrivere (non per colpa nostra) che era presente anche il consigliere Claudio Sgroi.
Partylandia augura Buon Compleanno a Martina La Greca
Lo staff di Partylandia
Bilancio Regione. Di Mauro (PdS-MpA) "Crocetta prepara Natale amaro"
"Con il sostanziale blocco della spesa già scattato da alcuni giorni,Crocetta sta preparando il Natale amaro per migliaia di siciliani, perle imprese che hanno rapporti con la Regione, con i tanti Enti del Terzo settore che da mesi, se non da anni aspettano i fondi per i progetti sociali già realizzati, per tutti quei professionisti che hanno rapporti di lavoro con l'Amministrazione regionale e che, nella migliore delle ipotesi, dovranno aspettare ora i primi mesi del 2014 per incassare i propri soldi."
Lo denuncia Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani MPA all'ARS prendendo spunto dall'approvazione ieri sera in Commissionedelle Variazioni di Bilancio, che, afferma "confermano quanto già visto durante il dibattito sulla mozione di sfiducia al Presidentedella Regione: non esiste una maggioranza politica a sostegno del Governo e la risicata maggioranza numerica che ha votato contro la sfiducia non ha, al pari del Governo, alcun progetto comune e alcuna idea su come rilanciare l'economia e lo Stato sociale in Sicilia."
"La variazione di Bilancio mira sostanzialmente soltanto a garantire il pagamento degli stipendi, che è certamente un atto dovuto e sacrosanto, ma non può essere l'unica finalità di un'Amministrazione regionale che ha decine di migliaia di dipendenti e che dovrebbe agire da vero motore dell'economia.
Se per i primi mesi, il Governatore ha potuto straparlare a proposito della situazione che ha trovato, questo è il primo, vero bilancio firmato da lui e dal suo Governo e certifica il fallimento dell'annunciata rivoluzione, la totale mancanza di progettualità, l'assoluta assenza di fondi e stanziamenti per lo sviluppo."
Lo denuncia Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani MPA all'ARS prendendo spunto dall'approvazione ieri sera in Commissionedelle Variazioni di Bilancio, che, afferma "confermano quanto già visto durante il dibattito sulla mozione di sfiducia al Presidentedella Regione: non esiste una maggioranza politica a sostegno del Governo e la risicata maggioranza numerica che ha votato contro la sfiducia non ha, al pari del Governo, alcun progetto comune e alcuna idea su come rilanciare l'economia e lo Stato sociale in Sicilia."
"La variazione di Bilancio mira sostanzialmente soltanto a garantire il pagamento degli stipendi, che è certamente un atto dovuto e sacrosanto, ma non può essere l'unica finalità di un'Amministrazione regionale che ha decine di migliaia di dipendenti e che dovrebbe agire da vero motore dell'economia.
Se per i primi mesi, il Governatore ha potuto straparlare a proposito della situazione che ha trovato, questo è il primo, vero bilancio firmato da lui e dal suo Governo e certifica il fallimento dell'annunciata rivoluzione, la totale mancanza di progettualità, l'assoluta assenza di fondi e stanziamenti per lo sviluppo."
Sabato presentazione del romanzo ‘Notte a Stromboli’ di Antonio Prestifilippo
Sabato 9 novembre alle ore 18 a Lamezia Terme presso la Libreria Gioacchino Tavella (via Crati 17/18), si terrà la presentazione del romanzo ‘Notte a Stromboli’ di Antonio Prestifilippo, Armando Siciliano Editore. A intervistare l’autore ci sarà la giornalista Raffaella Natale. Nel corso della presentazione l’attrice Roberta Renda leggerà dei brani tratti dal romanzo.
La ‘Ndrangheta, un’inchiesta della procura di Lamezia Terme, un attentato sulla Salerno-Reggio Calabria, la crisi di un giornalista, che decide di partire per un viaggio dentro sé stesso e, incontrando l’amore, approda a Stromboli.
Sono questi gli elementi principali intorno ai quali si sviluppa il romanzo ‘Notte a Stromboli’ di Antonio Prestifilippo, giornalista che tutti ricordano per il successo dei suoi libri ‘Morte di un giudice solo – Il delitto Scopelliti’ e ‘A Sud – La mafia, la ‘ndrangheta, la massoneria e i servizi deviati’.
Un viaggio nei ricordi, per sciogliere i nodi di una trama familiare fatta di antichi dolori e per cercare nuove vie. E con queste idee che il protagonista del romanzo, il giornalista Sandro Sarti, lascia la redazione del giornale di Roma per il quale lavora per un anno sabbatico.
Comincia così, in un’afosa notte di agosto, una fuga, un vagabondaggio che punta a una meta precisa: ritornare in Sicilia, nei luoghi della sua adolescenza, per riaprire la casa di famiglia chiusa e disabitata da più di vent’anni.
Il lungo, lento viaggio-romanzo diventa così per Sarti una seduta di autoanalisi, un mezzo per ripercorrere tutta la vita, gli incontri, le opportunità mancate, quelle perdute, quelle che cercherà di recuperare. Volti, voci, persone, emergono via via da quel passato che tanto ha cercato di seppellire in un eterno presente senza pause.
L’AUTORE
Antonio Prestifilippo è giornalista. Già inviato de Il Mattino di Napoli e collaboratore di quotidiani italiani e esteri, è attualmente capo servizio della Gazzetta del Sud. Ha scritto i racconti Attimi di Uomo (Samperi, Messina 1982) e i saggi Morte di un giudice solo – Il delitto Scopelliti (Periferia, Cosenza 1995) e A Sud – La mafia, la ‘ndrangheta, la massoneria e i servizi deviati (Memoria, Co senza 1998). Questo è il suo primo romanzo.
La ‘Ndrangheta, un’inchiesta della procura di Lamezia Terme, un attentato sulla Salerno-Reggio Calabria, la crisi di un giornalista, che decide di partire per un viaggio dentro sé stesso e, incontrando l’amore, approda a Stromboli.
Sono questi gli elementi principali intorno ai quali si sviluppa il romanzo ‘Notte a Stromboli’ di Antonio Prestifilippo, giornalista che tutti ricordano per il successo dei suoi libri ‘Morte di un giudice solo – Il delitto Scopelliti’ e ‘A Sud – La mafia, la ‘ndrangheta, la massoneria e i servizi deviati’.
Un viaggio nei ricordi, per sciogliere i nodi di una trama familiare fatta di antichi dolori e per cercare nuove vie. E con queste idee che il protagonista del romanzo, il giornalista Sandro Sarti, lascia la redazione del giornale di Roma per il quale lavora per un anno sabbatico.
Comincia così, in un’afosa notte di agosto, una fuga, un vagabondaggio che punta a una meta precisa: ritornare in Sicilia, nei luoghi della sua adolescenza, per riaprire la casa di famiglia chiusa e disabitata da più di vent’anni.
Il lungo, lento viaggio-romanzo diventa così per Sarti una seduta di autoanalisi, un mezzo per ripercorrere tutta la vita, gli incontri, le opportunità mancate, quelle perdute, quelle che cercherà di recuperare. Volti, voci, persone, emergono via via da quel passato che tanto ha cercato di seppellire in un eterno presente senza pause.
L’AUTORE
Antonio Prestifilippo è giornalista. Già inviato de Il Mattino di Napoli e collaboratore di quotidiani italiani e esteri, è attualmente capo servizio della Gazzetta del Sud. Ha scritto i racconti Attimi di Uomo (Samperi, Messina 1982) e i saggi Morte di un giudice solo – Il delitto Scopelliti (Periferia, Cosenza 1995) e A Sud – La mafia, la ‘ndrangheta, la massoneria e i servizi deviati (Memoria, Co senza 1998). Questo è il suo primo romanzo.
Confronto sul depuratore fra comune di Lipari e struttura commissariale. Comunicato del comune.
COMUNICATO STAMPA
Oltre
tre ore e mezza di confronto sereno nel tono e nel modo ma anche stringente, appassionato, fermo e determinato,
in particolare nelle dichiarazioni finali del Sindaco. Il confronto è avvenuto
fra, da una parte, il Sindaco Marco Giorgianni, il Presidente del Consiglio
Sabatini, la Commissione consiliare Rifiuti, reflui e acqua con il suo
Presidente Russo e la Commissione consiliare Urbanistica col
Presidente Profilio, i Consiglieri Orifici, Casilli, Carnevale,
Gugliotta, Biviano, Fonte, D’Alia, Lo Cascio, Portelli e Berté i tecnici
comunali geom. Spartà e geom. Sulfaro, dall’altra l’equipe del Commissario con
l’ing. Antonio Cirati responsabile del procedimento, l’ing. Pietro Certo,
direttore dei lavori e i suoi supporti
ing. Agrestini e dott. Nico Russo, i progettisti ing. Fabrizio Parboni Arquati
e ing. Pietro Agnello.
L’ing.
Cirati e l’ing. Parboni Arquati illustrano il punto di vista del Commissario.
Si parte con l’ing. Cirati dal progetto definitivo approvato nella
conferenza di servizio del dicembre 2010 con tutte le autorizzazioni necessarie
fra cui quelle del Comune di Lipari ed alcune prescrizioni affidate a chi
vincerà l’appalto e dovrà redigere la progettazione esecutiva. Fra
queste prescrizioni ci sono le migliorie che vengono apportate nella redazione
del definitivo e quindi non possono essere considerate –viene chiarito -
innovative rispetto al definitivo ma solo una sua attualizzazione. Successiva
alla conferenza di servizi è arrivata solo la richiesta del Genio Civile che ha
voluto riconoscere il depuratore di Lipari come opera strategica cioè
come opera che anche in fase critica
deve mantenere la sua operatività. Quindi ribadisce l’ing. Cirati, rispondendo
ad una precisa richiesta del Sindaco, la progettazione esecutiva si è mossa
rigorosamente all’interno delle scelte fatte nel definitivo pur con alcune
modifiche già previste in sede di conferenza che si sono rivelate necessarie e
migliorative ma non tali da modificare significativamente il progetto che aveva
ottenuto le autorizzazioni e le approvazioni.
Delle
modificazioni ne parla l’ing. Parboni Acquaro. Esse sono soprattutto tre:
quelle riguardanti la vasca di Marina lunga collocata inizialmente nella zona
della stazione aliscafi, la vasca di Canneto collocata ad Unci e l’impianto
centrale di Canneto dentro. La vasca di Marina lunga viene in un primo momento
eliminata per trasferire i reflui all’impianto di sollevamento del Cimitero in
località Santa Caterina, in un secondo momento viene eliminata definitivamente
e l’impianto di Santa Caterina è stato sostituito da una struttura che conduce
direttamente all’impianto di depurazione di Canneto dentro. Anche la vasca di
Unci nel progetto esecutivo è stata eliminata definitivamente ed è stata integrata nell’impianto di Canneto
dentro.
Infine
il depuratore di Canneto dentro. Nel progetto esecutivo è stato reso più
compatto e spostato più a valle in modo da ridurre significativamente la
cementificazione della parete montuosa sostituendo gran parte della escavazione
con iniezioni di cemento. Inoltre si è trasferita ogni tipo di attività di
depurazione dall’esterno all’interno eliminando rumori ed odori. Proprio per
questo l’area di rispetto intono all’impianto può essere ridotta al minimo
permettendo la realizzazione, in prospettiva, dell’area artigianale.
Diversi
gli interventi dei Consiglieri che, pur riconoscendo i miglioramenti apportati
dal progetto esecutivo rispetto al progetto definitivo, hanno ribadito le
critiche rispetto alla scelta della località e soprattutto la preoccupazione
circa l’onerosità della gestione di questa struttura ed il rischio che una
gestione che non sia a norma finisca col fare riemergere quei difetti, come i
rumori e gli odori, che oggi sulla carta sembrano scongiurati.
Concludendo
i lavori il Sindaco ha voluto sintetizzare il giudizio dell’Amministrazione a
questo punto della procedura di realizzazione dell’opera e allo stato
dell’informazione. Innanzitutto ha voluto ribadire che pur tenendo conto di
tutte le migliorie apportate al progetto e le rassicurazioni date dal
responsabile del procedimento e dai progettisti continua a non condividere la collocazione scelta probabilmente da
imputare più che al Commissario alla dirigenza che ha gestito l’Amministrazione
liparese negli anni passati. Comunque, il Sindaco, si è dichiarato
altrettanto convinto che l’opera non può più essere rinviata come si è visto
chiaramente quest’estate quando la chiusura per sequestro giudiziario dello
scolmatore di Santa Caterina e l’impedimento di accesso ai tecnici comunali
anche per la sola manutenzione, creò disagi notevoli nella popolazione con
rigurgiti di liquami per le strade sia a Lipari che a Canneto.
“Per questo, più che avviarci per la strada
avventurosa – visto che a quanto risultava vi erano dal punto di vista formale
e legale i poteri per agire - della contrapposizione aprioristica all’azione
del Commissario, come pure molti sollecitavano, abbiamo scelto la strada del
confronto e verificare con la struttura commissariale se ci fossero la
possibilità e le condizioni per portare delle migliorie ad un progetto che
aveva ormai tutti i pareri necessari. Oggi, sulla base di quanto ci è stato
illustrato possiamo dire che delle migliorie significative sono state apportate
come l’abolizione definitiva delle vasche di Marina lunga a Lipari e di Unci a
Canneto, l’abolizione di ogni impianto di trattamento esterno dei liquami, la
compattazione dell’impianto che ne riduce la dimensione e sembra renderlo
compatibile con la progettata area artigianale, le dimensioni ridotte dello
sbancamento della parete montuosa a fianco del progettato depuratore.
Di contro, ha
continuato il Sindaco, non sono per niente
tranquillo su alcuni aspetti che non risultano per nulla chiariti in questo
incontro a cominciare dalla gestione di questo impianto ed in particolare dei
costi di gestione. Già abbiamo un gravissimo problema col costo idrico che
facciamo fatica a sostenere se, a questa criticità, dobbiamo aggiungere anche
un costo esorbitante del sistema fognario temo fortemente che non riusciremo a
sostenere questo peso malgrado i successi riportati, sul piano delle entrate,
con l’approvazione (ancora solo per decreto) della nuova imposta di sbarco. Per
questo chiedo formalmente, afferma il Sindaco, una perizia sul costo di gestione dei due impianti di depurazione di
Lipari e Vulcano visto che, se pur approssimativamente, ci comunicate che il
costo di realizzazione dei depuratori di
Lipari e di Vulcano compreso il dissalatore di Vulcano si aggirerà sui
19 milioni di euro e quello del dissalatore di Lipari sui 16 milioni ( compresi
i cinque milioni) della centralina fotovoltaica di Monte Sant’Angelo. Forse
proprio il costo di gestione dell’impianto rappresenterà in futuro il vero
terreno di confronto visto che ben poco si potrà fare ormai in ordine alla sua
collocazione.
Inoltre, aggiunge
il Sindaco, ci si aspetta di conoscere
una proposta per lo smaltimento del terreno che verrà rimosso a Canneto dentro
che, se anche in volume ridotto rispetto a quanto previsto nel progetto
definitivo ( dai 70 mila mc del definitivo ai 16 mila dell’esecutivo), rimane
comunque consistente. Per questo non ci risultano deroghe a favore del Commissario
e l’Amministrazione non intende abdicare alle sue competenze sul territorio.
Infine, dichiara
il Sindaco, non posso non deplorare
quanto è venuto alla luce nel corso di questa seduta. La documentazione circa
il progetto esecutivo presentata a firma del Commissario Pelaggi nel corso del
mese di ottobre, malgrado quanto dichiarato dallo stesso Commissario nella
lettera ufficiale di trasmissione, non era né completa né quella definitiva che
ci è stata invece consegnata nel corso della riunione, brevi manu, su dischetto
dal progettista ing. Parboni Acquaro. Giudico questo un fatto grave perché
indica scarso rispetto dell’organo commissariale nei confronti delle autorità
locali”.
TURISMO, LA SICILIA AL WORLD TRAVEL MARKET
Scoprire la Sicilia come nuova esperienza turistica. A questo passo “oltre” gli stereotipi e i luoghi comuni legati alla vecchia iconografia dell’Isola invita Michela Stancheris, assessore al Turismo di una Regione che, forte e orgogliosa della sua storia millenaria, è impegnata in un processo di profondo rinnovamento che della legalità e di un nuovo dinamismo imprenditoriale sta facendo la sua bandiera e il suo nuovo volto.
Se la Sicilia è infatti il Paese, straordinariamente ospitale, in cui si concentra il più alto numero di siti monumentali e archeologici iscritti alla World Heritage List, la Villa del Casale, la Valle dei Templi, le Isole Eolie, le Città tardo barocche del Val di Noto, Siracusa, la Necropoli Rupestre di Pantalica, il vulcano Etna, recentemente inserito, quale unicum culturale e naturalistico, essendo uno dei quattro parchi regionali insieme al Parco delle Madonie, al Parco dei Nebrodi e al Parco Fluviale dell’Alcantara. La Sicilia è allo stesso tempo una regione aperta all’innovazione, all’arte contemporanea e alla land-art dal Cretto di Gibellina alle opere della Fiumara d’Arte.
Terra di grandi tradizioni e di straordinarie manifestazioni rituali, scenograficamente uniche, che coniugano l’interesse antropologico alla devozione popolare: i Misteri di Trapani, la Festa di Sant’Agata a Catania e quella di Santa Rosalia a Palermo.
La Sicilia ha saputo ospitare quest’anno il Pride LGBT nazionale con quella festosa disponibilità all’accoglienza che da sempre la contraddistingue.
Mèta dei più raffinati cultori del gusto e dei sapori così come di chi sa apprezzare la Dieta Mediterranea fin dalle più vivaci e semplici manifestazioni dello street-food popolare nei tanti mercati popolari, dalla Vuccirìa di Palermo alla Pescheria di Catania, la Sicilia si apre al visitatore con Strade del vino e percorsi di enogastronomia unici, attraverso paesaggi da scoprire.
La incredibile varietà di microclimi unita alla millenaria tradizione alimentare, consentono infatti la produzione di assolute eccellenze del cibo, mentre i vini siciliani stanno scalando le classifiche mondiali e sono apprezzati nei mercati di tutto il mondo.
La Sicilia e le sue isole – Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria, Ustica – costituiscono un unico arcipelago fantastico, inventore di combinazioni sempre diverse, irripetibili e dal fascino unico. Atmosfere e luoghi nati dalla forza creatrice dei quattro elementi naturali e dal loro incontro con il mito che, come scrigni preziosi, custodiscono inestimabili tesori da scoprire e da cui lasciarsi conquistare.
E raggiungere la Sicilia oggi è sempre più agevole, grazie ai tanti vettori che quotidianamente la collegano alle più svariate destinazioni europee ed extraeuropee. Molto ampia è l’offerta dei voli low-cost.
La Sicilia è particolarmente interessata al mercato inglese: numerose sono le tratte che ogni giorno collegano gli aeroporti siciliani con Londra e altre città inglesi.
La recente apertura dell’aeroporto di Comiso e la nuova tratta Comiso-Londra consentirà inoltre ai turisti inglesi di raggiungere agevolmente il Sud-Est dell’isola: l’incantevole terra del Barocco siciliano, tra Ragusa, Noto e Siracusa, caratterizzata dalle location cinematografiche utilizzate per le riprese della fiction “Il commissario Montalbano”, la cui programmazione sui canali della BBC ha ottenuto un notevole successo di audience presso il pubblico inglese.
La realizzazione di eventi di respiro internazionale risulta sempre più apprezzata da un pubblico attento alle manifestazioni di qualità.
Su tutti piace citare “Le rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa”, di cui ricorre il Centenario, promosse nei mesi di maggio e giugno dal prestigioso Istituto Nazionale del Dramma Antico, il Festival di Taormina con i grandi appuntamenti di cinema, teatro e musica, e il “Cous-cous festival di San Vito Lo Capo”, vero crocevia dei sapori del Mediterraneo, che si tiene a fine settembre.
Un’offerta turistica capace di soddisfare esigenze assai diverse, attenta e rispettosa delle varie culture in arrivo, che grazie alla mitezza del suo clima può consentire una piena fruizione turistica per tutto l’anno, ben “oltre” la tradizionale – e comunque irrinunciabile – stagione balneare.
Se la Sicilia è infatti il Paese, straordinariamente ospitale, in cui si concentra il più alto numero di siti monumentali e archeologici iscritti alla World Heritage List, la Villa del Casale, la Valle dei Templi, le Isole Eolie, le Città tardo barocche del Val di Noto, Siracusa, la Necropoli Rupestre di Pantalica, il vulcano Etna, recentemente inserito, quale unicum culturale e naturalistico, essendo uno dei quattro parchi regionali insieme al Parco delle Madonie, al Parco dei Nebrodi e al Parco Fluviale dell’Alcantara. La Sicilia è allo stesso tempo una regione aperta all’innovazione, all’arte contemporanea e alla land-art dal Cretto di Gibellina alle opere della Fiumara d’Arte.
Terra di grandi tradizioni e di straordinarie manifestazioni rituali, scenograficamente uniche, che coniugano l’interesse antropologico alla devozione popolare: i Misteri di Trapani, la Festa di Sant’Agata a Catania e quella di Santa Rosalia a Palermo.
La Sicilia ha saputo ospitare quest’anno il Pride LGBT nazionale con quella festosa disponibilità all’accoglienza che da sempre la contraddistingue.
Mèta dei più raffinati cultori del gusto e dei sapori così come di chi sa apprezzare la Dieta Mediterranea fin dalle più vivaci e semplici manifestazioni dello street-food popolare nei tanti mercati popolari, dalla Vuccirìa di Palermo alla Pescheria di Catania, la Sicilia si apre al visitatore con Strade del vino e percorsi di enogastronomia unici, attraverso paesaggi da scoprire.
La incredibile varietà di microclimi unita alla millenaria tradizione alimentare, consentono infatti la produzione di assolute eccellenze del cibo, mentre i vini siciliani stanno scalando le classifiche mondiali e sono apprezzati nei mercati di tutto il mondo.
La Sicilia e le sue isole – Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria, Ustica – costituiscono un unico arcipelago fantastico, inventore di combinazioni sempre diverse, irripetibili e dal fascino unico. Atmosfere e luoghi nati dalla forza creatrice dei quattro elementi naturali e dal loro incontro con il mito che, come scrigni preziosi, custodiscono inestimabili tesori da scoprire e da cui lasciarsi conquistare.
E raggiungere la Sicilia oggi è sempre più agevole, grazie ai tanti vettori che quotidianamente la collegano alle più svariate destinazioni europee ed extraeuropee. Molto ampia è l’offerta dei voli low-cost.
La Sicilia è particolarmente interessata al mercato inglese: numerose sono le tratte che ogni giorno collegano gli aeroporti siciliani con Londra e altre città inglesi.
La recente apertura dell’aeroporto di Comiso e la nuova tratta Comiso-Londra consentirà inoltre ai turisti inglesi di raggiungere agevolmente il Sud-Est dell’isola: l’incantevole terra del Barocco siciliano, tra Ragusa, Noto e Siracusa, caratterizzata dalle location cinematografiche utilizzate per le riprese della fiction “Il commissario Montalbano”, la cui programmazione sui canali della BBC ha ottenuto un notevole successo di audience presso il pubblico inglese.
La realizzazione di eventi di respiro internazionale risulta sempre più apprezzata da un pubblico attento alle manifestazioni di qualità.
Su tutti piace citare “Le rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa”, di cui ricorre il Centenario, promosse nei mesi di maggio e giugno dal prestigioso Istituto Nazionale del Dramma Antico, il Festival di Taormina con i grandi appuntamenti di cinema, teatro e musica, e il “Cous-cous festival di San Vito Lo Capo”, vero crocevia dei sapori del Mediterraneo, che si tiene a fine settembre.
Un’offerta turistica capace di soddisfare esigenze assai diverse, attenta e rispettosa delle varie culture in arrivo, che grazie alla mitezza del suo clima può consentire una piena fruizione turistica per tutto l’anno, ben “oltre” la tradizionale – e comunque irrinunciabile – stagione balneare.
martedì 5 novembre 2013
Depuratore di Canneto Dentro. Riunione al Comune
Sul nuovo depuratore di Canneto Dentro riunione straordinaria questo pomeriggio al comune di Lipari delle commissioni lavori pubblici e idrico-fognaria indetta dai presidenti Luciano Profilio e Nuccio Russo.
All'ordine del giorno l'esame del progetto esecutivo che il commissario Luigi Pelaggi ha inviato al comune.
Presenti anche il sindaco Marco Giorgianni e i componenti l'amministrazione, i tecnici- progettisti, il direttore dei lavori, il responsabile del procedimento.
Presenti, oltre ai presidenti delle commissioni, i consiglieri Carnevale, Lo Cascio, Orifici, Biviano, Portelli, Fonti, D'Alia, Casilli, Gugliotta e Bertè.
I tecnici, oltre ad illustrare il progetto, avrebbero risposto alle domande formulate dai presenti, garantendo la funzionalità dell'impianto.
Un incontro sicuramente importante che- comunque- a detta di alcuni consiglieri presenti non avrebbe fugato del tutto le perplessità.
Nella riunione è stata "ufficializzata" una notizia che noi vi avevamo anticipato già in estate e cioè che sono "saltate" le vasche inizialmente previste a Unci-Canneto e a Sottomonastero. Come da noi anticipato si procederà a potenziare le pompe posizionate quasi all'ingresso del torrente Boccetta di Canneto(lato Marina Garibaldi). A Lipari la vasca sarà realizzata, interrata, nell'area dove adesso sorge l'impianto di pre-trattamento liquami.
All'ordine del giorno l'esame del progetto esecutivo che il commissario Luigi Pelaggi ha inviato al comune.
Presenti anche il sindaco Marco Giorgianni e i componenti l'amministrazione, i tecnici- progettisti, il direttore dei lavori, il responsabile del procedimento.
Presenti, oltre ai presidenti delle commissioni, i consiglieri Carnevale, Lo Cascio, Orifici, Biviano, Portelli, Fonti, D'Alia, Casilli, Gugliotta e Bertè.
I tecnici, oltre ad illustrare il progetto, avrebbero risposto alle domande formulate dai presenti, garantendo la funzionalità dell'impianto.
Un incontro sicuramente importante che- comunque- a detta di alcuni consiglieri presenti non avrebbe fugato del tutto le perplessità.
Nella riunione è stata "ufficializzata" una notizia che noi vi avevamo anticipato già in estate e cioè che sono "saltate" le vasche inizialmente previste a Unci-Canneto e a Sottomonastero. Come da noi anticipato si procederà a potenziare le pompe posizionate quasi all'ingresso del torrente Boccetta di Canneto(lato Marina Garibaldi). A Lipari la vasca sarà realizzata, interrata, nell'area dove adesso sorge l'impianto di pre-trattamento liquami.
Idea "Mercatino di Natale" a Lipari
Riceviamo e pubblichiamo:
Abbiamo intenzione organizzare un mercatino di Natale. Per la sua organizzazione vorremmo riunire gli artigiani locali e/o persone che non hanno mai fatto un mercatino ma che, magari fanno dei lavori in casa e li vendono a privati.
Chi è interessato si rivolga, entro giovedì mattina, a Claudia Gugliotta presso il negozio "Piccole e grandi idee" di via Garibaldi a Lipari
Galisoledisicilia. Avviso pubblico proroga.
Si comunica, che i termini per la presentazione delle domande di aiuto, attraverso il sistema informatico SIAN, relativi alle Misure 312 – Azione B, Azione C e Azione D; 313 Azione A, 323 Azione B - sotto riportate sono prorogati al 22/11/2013:
- Misura 312 “Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese” - Azione C “Incentivazione di microimprese nel settore dei servizi strettamente collegati alle finalità delle Misure 312 e 313 - Azione D “Incentivazione di microimprese nel settore del commercio, con priorità per la commercializzazione di prodotti tipici locali” - Azione B “Produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili”- Misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” - Azione A – “Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali”; - Misura 323 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” – Azione B “Realizzazione di interventi di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale”.
Bandi pubblicati nella GURS n. 1 del 04/01/2013 – Parte I e nella GURS n. 37 del 09/08/2013 - Parte I. Per maggiori informazioni consultare il sito del Gal: www.galisoledisicilia.it.
- Misura 312 “Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese” - Azione C “Incentivazione di microimprese nel settore dei servizi strettamente collegati alle finalità delle Misure 312 e 313 - Azione D “Incentivazione di microimprese nel settore del commercio, con priorità per la commercializzazione di prodotti tipici locali” - Azione B “Produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili”- Misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” - Azione A – “Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali”; - Misura 323 “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” – Azione B “Realizzazione di interventi di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale”.
Bandi pubblicati nella GURS n. 1 del 04/01/2013 – Parte I e nella GURS n. 37 del 09/08/2013 - Parte I. Per maggiori informazioni consultare il sito del Gal: www.galisoledisicilia.it.
Quattropani. Nota di Cannistrà e Giuffrè sui disservizi di telefonia
A causa dell’incendio del 1° febbraio 2013 alla centralina Telecom, situata nella zona di Castellaro, tutta la frazione di Quattropani è rimasta per parecchie settimane priva di linea telefonica e per parecchi mesi senza traffico dati (ADSL).
Considerato che a distanza di due mesi permanevano disfunzioni alla rete si è tenuto in data 10/04/2013, nella stessa frazione, una riunione al fine di discutere dei disservizi di telefonia che affliggevano gli utenti. Durante l’incontro sono stati distribuiti dei moduli per chiedere alla Telecom l’indennizzo per il prolungato ritardo nella riparazione del guasto. Contestualmente s’inoltrava al Ministero competente, richiesta per l’immediata attivazione del servizio ADSL, l’adeguamento della velocità di connessione agli standard previsti da contratto o in alternativa la riduzione del canone ADSL.
Attualmente, a distanza di diversi mesi, il servizio voce e ADSL sembrano del tutto ripristinati.
Molti degli utenti interessati dal disservizio, hanno lamentato un indennizzo inadeguato e addirittura in certi casi l’indennizzo non è stato riconosciuto in quanto Telecom, sostenendo l’origine dolosa dell’incendio, si dichiarava esente da ogni responsabilità.
A proposito di ciò, si informano gli interessati che su istanza del Sig. Daniele Cannistrà, si è acquisito il verbale di intervento dei Vigili del Fuoco di Lipari in seguito all’incendio della centralina in zona Castellaro, ove non si evidenziano elementi utili per poter risalire alle cause dell’incendio. Da ciò si desume che le motivazioni addotte dalla Telecom sono assolutamente infondate.
Per tale ragione rimangono a disposizione per qualsiasi chiarimento i responsabili di zona Daniele Cannistrà e Fabrizio Giuffrè.
Altresì, si riconferma la più assoluta disponibilità per chi fosse interessato, ai fini di delucidazioni e assistenza da parte degli avv. Francesco Rizzo, Avv. Gaetano Orto e della dott.ssa Annarita Gugliotta.
Daniele Cannistrà
Fabrizio Giuffrè
Depuratore ed espropri. "Salviamo almeno l'onore" (di Aldo Natoli)
In una accorata omelia Mons. Gaetano Sardella ebbe a definire il Cimitero " la Citta dei dormienti". Dinanzi alle tragiche affermazioni del sig. Antonino Mirabito che viene spogliato del suo terreno che con tanto duro lavoro ha dissodato, zappato e piantumato, trasformandolo in un "eden" per garantirsi con la propria famiglia il diritto alla vita; dinanzi alla rassegnazione dell'Amministrazione Comunale e delle varie associazioni, ma soprattutto al silenzio della "Città dei vivi", ritengo che la "Città dei dormienti" non sia aldilà delle mura di "Faraci" ma al di qua.
Abbiamo lasciato in silenzio che ci togliessero il punto nascita ed il Tribunale, che ci imponessero la localizzazione del depuratore in un'area ritenuta non idonea da tutti noi abitanti con un progetto che lascia molti dubbi sul suo perfetto funzionamento, ma non possiamo restare indifferenti dinanzi ad un nostro concittadino che viene spogliato del suo diritto alla proprietà e del vivere in maniera dignitosa con il proprio lavoro, con atti di esproprio ritenuti da illustri avvocati non regolari.
Quindi svegliamoci! Che venga interessata subito l'Autorità Giudiziaria ed il Prefetto! Che vengano chiamate a Lipari le "Jene" e la Gabanelli!
Probabilmente tutto nelle "stanze del potere" è stato già deciso. Ma almeno salviamo l'onore!
Aldo Natoli
Abbiamo lasciato in silenzio che ci togliessero il punto nascita ed il Tribunale, che ci imponessero la localizzazione del depuratore in un'area ritenuta non idonea da tutti noi abitanti con un progetto che lascia molti dubbi sul suo perfetto funzionamento, ma non possiamo restare indifferenti dinanzi ad un nostro concittadino che viene spogliato del suo diritto alla proprietà e del vivere in maniera dignitosa con il proprio lavoro, con atti di esproprio ritenuti da illustri avvocati non regolari.
Quindi svegliamoci! Che venga interessata subito l'Autorità Giudiziaria ed il Prefetto! Che vengano chiamate a Lipari le "Jene" e la Gabanelli!
Probabilmente tutto nelle "stanze del potere" è stato già deciso. Ma almeno salviamo l'onore!
Aldo Natoli
Le nuove norme sull’imposta di sbarco, decisive per le economie delle isole minori
COMUNICATO STAMPA
“Le
nuove norme – varate dal Governo –
sull’imposta di sbarco sono decisive per l’economia delle isole minori. In
qualche modo può essere paragonata a quella che fu la legge per l’imposta sulla
pomice la famosa legge n.10 dell’5 gennaio 1908 per l’economia del Comune che
permise di esonerare per molti anni gli abitanti di Lipari dei tributi locali.
Oggi questo non è possibile ma certamente essa contribuirà a contenerli non
facendo pesare sui residenti alcuni costi come la pulizia delle spiagge, il
diserbamento dei sentieri, i doppi turni di spazzatura in estate, il lavaggio
delle strade, ecc.”.
E’ uno dei passaggi centrali delle dichiarazioni che il
Sindaco, Marco Giorgianni, ha rilasciato ieri sera in un incontro informale con
un gruppo di albergatori non solo per metterli a conoscenza dell’importanza del
decreto legge n. 126 del 31.10.2013 “Misure
finanziarie urgenti in favore di regioni
ed enti locali
ed interventi localizzati nel territorio” pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n.256 del 31-10-2013), ma
anche del fatto che, se pur i provvedimenti sono immediatamente esecutivi, per
essere realmente acquisiti devono essere convertiti in legge dal Parlamento
entro 60 giorni altrimenti decadono. E siccome le resistenze non mancano è bene
che ciascuno si attivi presso le proprie parti politiche perché il
provvedimento che è stato già presentato al Senato nella giornata di ieri 4
novembre, giunga a buon fine.
Abbiamo già detto come questo decreto sia il frutto di
un’azione determinata e attenta della nostra Amministrazione ed in particolare
de Sindaco Giorgianni che ha avuto al suo fianco il sen. Gianpiero D’Alia,
Ministro per la Pubblica Amministrazione, sempre attento alle esigenze delle
nostre isole. Il Sindaco su questo progetto è riuscito a coinvolgere prima
l’ANCIM della Sicilia che lo ha fatto proprio e quindi a sensibilizzare il Ministro Del Rio titolare del dicastero
delle autonomie locali e quindi lo stesso Presindente Enrico Letta.
Come si potrà
comprendere leggendo i commi del decreto che ci riguardano (commi 19 e 20
articolo 2) viene superato il precedente provvedimento non solo perché alza la
percentuale di imposta fino al 2.30 per centro ordinariamente ed a 5 per cento
per periodi di tempo determinati ( il riferimento è ai cosiddetti “barconi” operanti
nei periodi estivi) ma anche perché amplia la platea a cui può essere applicata
l’imposta: non più solo le “ compagnie
di navigazione che
forniscono collegamenti di linea” ma anche “ imbarcazioni che
svolgono servizio di trasporto di persone a fini commerciali,
abilitati e autorizzati ad effettuare
collegamenti marittimi verso
l'isola”. Cioè anche le navi da crociera.
Naturalmente la norma lascia ai
Comuni, tramite l’approvazione di un apposito regolamento da approvare in Consiglio
comunale, di stabilire aliquote e navigli soggetti all’imposta.
Infine la norma consente ai Comuni
di utilizzare il gettito del tributo non
solo a finanziare – come precedentemente - interventi in materia di turismo ma anche “ interventi di fruizione e recupero dei
beni culturali e ambientali
locali ed altresì interventi in materia di polizia locale
e sicurezza, di mobilità e viabilità,
di raccolta e
smaltimento dei rifiuti, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
Ma di quanto potrà essere questo
gettito per il nostro Comune? Certo tutto dipenderà da quello che deciderà il
Consiglio Comunale in ordine alle aliquote ed ai soggetti che verranno
interessati. Ma per le entrate relative ai mezzi pubblici di linea si può
pensare che si arrivi anche a 500 mila euro, un altro milione di euro potrebbe
ricavarsi dai “barconi” e qualche centinaio di migliaia di euro dai croceristi
se si deciderà di applicare anche ad essi il tributo.
Infine il Sindaco ha ricordato che
quella di cui discutiamo è una tassa di scopo che prima di essere movimentata
va incassata. Per quanto riguarda l’anno in corso sebbene questa l’entrata di
questa imposta fosse stata prevista in bilancio per finanziare le feste del
Santo Patrono e per la manifestazione delle Vele nere, ad essa si è ricorso
solo in piccola parte giacché a queste iniziative si è fatto fronte per lo più
con contributi volontari dei privati e con un contributo della Presidenza del
Consiglio regionale, ma siccome devono essere utilizzate per l’anno in corso
andranno a riequilibrare il Bilancio consuntivo.
“19. Il comma
3-bis dell'articolo 4 del decreto legislativo 14 marzo
2011, n. 23, e' sostituito dal seguente:
"3-bis: I comuni che hanno sede giuridica nelle isole minori e i
comuni nel cui territorio insistono isole minori possono
istituire,
con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo
52 del decreto
legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive
modificazioni, in
alternativa all'imposta di soggiorno di cui al comma
1 del
presente
articolo, un'imposta di sbarco, da applicare fino
ad un
massimo di
euro 2,50, ai
passeggeri che sbarcano
sul territorio dell'isola
minore, utilizzando compagnie
di navigazione che
forniscono
collegamenti
di linea o
imbarcazioni che svolgono
servizio di
trasporto di persone a fini commerciali, abilitati
e autorizzati ad
effettuare
collegamenti marittimi verso
l'isola. L'imposta e'
riscossa,
unitamente al prezzo
del biglietto, da
parte delle
compagnie di navigazione o dei soggetti
che svolgono servizio
di
trasporto di persone a fini commerciali e che
sono responsabili del
pagamento dell'imposta, con diritto di rivalsa sui
soggetti passivi,
della presentazione della dichiarazione e degli
ulteriori adempimenti
previsti dalla legge
e dal regolamento
comunale, ovvero con le
diverse modalita' stabilite dal comune con regolamento
ai sensi
del
predetto articolo 52 del decreto legislativo n.
446 del 1997,
in
relazione alle particolari modalita'
di accesso alle
isole. Per
l'omessa o infedele presentazione della
dichiarazione da parte
del
responsabile d'imposta si applica la sanzione
amministrativa dal 100
al 200 per cento
dell'importo dovuto. Per
l'omesso, ritardato o
parziale
versamento dell'imposta si
applica la sanzione
amministrativa di cui all'articolo 13
del decreto legislativo
18
dicembre 1997, n. 471, e successive modificazioni.
Per tutto quanto
non previsto dalle disposizioni del
presente articolo si applica
l'articolo 1, commi da 158 a 170, della legge 27 dicembre
2006, n.
296. L'imposta non e' dovuta dai soggetti residenti
nel comune, dai
lavoratori, dagli studenti pendolari,
nonche' dai componenti
dei
nuclei familiari dei soggetti che risultino
aver pagato l'imposta
municipale propria e che sono
parificati ai residenti.
I comuni
possono prevedere nel regolamento modalita'
applicative del tributo,
nonche' eventuali esenzioni e riduzioni per
particolari fattispecie o
per determinati periodi di
tempo; possono altresi'
prevedere un
aumento dell'imposta fino ad un massimo di euro 5,00
in relazione a
determinati periodi di tempo. Il gettito del tributo
e' destinato a
finanziare interventi in materia di turismo e
interventi di fruizione
e recupero
dei beni culturali
e ambientali locali
ed altresi'
interventi in materia di polizia locale e sicurezza,
di mobilita' e
viabilita',
di raccolta e
smaltimento dei rifiuti, nonche' dei
relativi servizi pubblici locali.".
20. I
regolamenti comunali adottati alla data di entrata in vigore
del presente decreto sono fatti salvi nella parte
in cui sono
in
linea con le disposizioni introdotte dal comma 19
e sono,
comunque,
resi
conformi alle medesime
disposizioni, entro il
termine di
approvazione del
bilancio di previsione,
pendente alla data
di
entrata in vigore della presente disposizione.
Art. 3
Entrata in vigore
1. Il
presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana e
sara' presentato alle Camere per la conversione in
legge.
Il presente
decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella
Raccolta ufficiale degli
atti normativi della
Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di
osservarlo e di farlo
osservare.”
Il Movimento 5stelle di Lipari informa: Reddito di cittadinanza, 600 euro a chi non ha lavoro: il disegno di legge M5S
Riceviamo dagli amici del Movimento 5stelle di Lipari e pubblichiamo:
La bozza è stata depositata a Camera e Senato e verrà presentata pubblicamente nei prossimi giorni. Il fattoquotidiano.it ha potuto ricostruirne gli aspetti fondamentali. Il modello è la Francia e l'erogazione dei fondi per i maggiorenni residenti in Italia dipende dalla volontà del singolo di lavorare. Il costo per lo Stato è di circa 20 miliardi. L'ostacolo più difficile sarà quello di riuscire a farla entrare nell'agenda politica del Parlamento
La bozza è stata depositata a Camera e Senato e verrà presentata pubblicamente nei prossimi giorni. Il fattoquotidiano.it ha potuto ricostruirne gli aspetti fondamentali. Il modello è la Francia e l'erogazione dei fondi per i maggiorenni residenti in Italia dipende dalla volontà del singolo di lavorare. Il costo per lo Stato è di circa 20 miliardi. L'ostacolo più difficile sarà quello di riuscire a farla entrare nell'agenda politica del Parlamento
L’hanno trovata. La copertura finanziaria per il reddito di cittadinanza esiste ed è realizzabile. O almeno è quello che promette il Movimento 5 Stelle, che dopo sei mesi di lavoro annuncia “abbiamo un disegno di legge”. Costa 20 miliardi e prevede un contributo di massimo 600 euro per chi ha perso il lavoro o si trova sotto la soglia di povertà. E’ il punto numero uno del programma elettorale, promosso da Beppe Grillo nelle piazze di tutta Italia e la proposta che non possono mancare. Il modello è la Francia, e non la Svizzera come aveva detto il leader, e soprattutto il sostegno è legato ad una riorganizzazione dei centri dell’impiego. Tecnicamente andrebbe chiamato “reddito minimo garantito” e non “reddito di cittadinanza”, perché quest’ultimo indica l’erogazione di fondi ai cittadini maggiorenni a prescindere che lavorino o no, ma resta una forma di contributo.
La presentazione sarà fatta in via ufficiale nei prossimi giorni, ilfattoquotidiano.it ha potuto ricostruire gli aspetti fondamentali del disegno di legge. E’ un progetto a cui guardano con interesse Pd e Sel, ma il rischio è quello di vederlo accantonato alla prima votazione, dimenticato insieme alle altre centinaia di leggi studiate dal Movimento e che non trovano i voti necessari per essere discusse. “I soldi ci sono”, assicura il senatore a 5 Stelle Alberto Airola, “Non ci vengano a dire che non si può realizzare perché 20 miliardi li possiamo ricavare senza problemi. Noi, a differenza degli altri partiti, siamo preoccupati per la situazione sociale italiana. Enrico Letta invece l’ha definito un progetto ‘divisivo’”.
E’ il loro terreno e tra discussioni politiche e malumori interni, sanno che questa è la prova che non possono sbagliare. Il progetto, elaborato da gruppi di lavoro locali e nazionali, prevede uno schema di reddito minimo garantito del “costo di 19-20 miliardi”, agganciato ad una riforma del mercato del lavoro. Se Grillo in campagna elettorale parlava di un sostegno di 1.000 euro per i disoccupati, ora le cifre cambiano. In base alla proposta, avranno diritto al reddito tutti i cittadini residenti in Italia. Potrà beneficiarne chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia di povertà: nel primo caso verrà erogato il contributo massimo di 600 euro; nel secondo caso lo Stato provvederà ad integrare il reddito fino a quota 600. L’importo sarà calcolato sulla base del nucleo familiare, ma l’aiuto verrà erogato ad ogni membro. Esempio: una famiglia è composta da due persone, una percepisce un reddito di 400 euro al mese e l’altra non ha entrate. Il primo componente riceverà 200 euro (per arrivare a quota 600), il secondo riceverà il contributo pieno e per ogni figlio a carico aumenterà l’importo del sostegno. Che andrà ad integrare anche le pensioni minime. Nessuna notizia ancora della copertura finanziaria: i modi e i tempi verranno svelati una volta che la bozza sarà presentata ufficialmente.
Il reddito ideato dal M5S è basato sul riordino dei centri per l’impiego. “Le riforme che si sono susseguite negli anni hanno esternalizzato parte dei servizi – spiega la senatrice Nunzia Catalfo, membro del team che ha elaborato il progetto – finendo per paralizzare il sistema perché non c’è un ente che coordina il lavoro delle strutture pubbliche con quello delle agenzie private. In base alla nostra proposta sarà il ministero del Lavoro a farlo”. I centri per l’impiego offriranno a chi è disoccupato fino a 3 offerte di lavoro “congrue”, ovvero adatte al suo curriculum: “Se uno è laureato in ingegneria non gli si può chiedere di fare il giardiniere”. Al terzo rifiuto, si perde il diritto al reddito.
In Francia esiste qualcosa di simile: è il Revenu de Solidarité Active, introdotto nel 2009. Ne ha diritto chi risiede nel paese da più di 5 anni, ha più di 25 anni, chi è più giovane ma ha un figlio a carico o 2 anni di lavoro sul curriculum. Un singolo percepisce 460 euro mensili, una coppia con 2 figli 966 euro. L’importo cresce con l’aumentare della prole ed è modulare: man mano che cresce il reddito da lavoro, diminuisce il sussidio ma in questo modo il reddito disponibile aumenta. Differente il progetto di reddito di cittadinanza che presto sarà sottoposto a referendum in Svizzera, indicato da Beppe Grillo come modello per la proposta del M5S. Oltreconfine il comitato popolare Grundeinkommen ha presentato al Parlamento una petizione con 126 mila firme per assicurare 2.500 franchi al mese (2.064 euro) a ogni cittadino maggiorenne e 500 franchi (412 euro) a ciascun minorenne a prescindere dal fatto che lavorino o siano disposti a farlo.
In Italia l’ostacolo più grande, oltre ogni proclamo, è quello di riuscire a far entrare il disegno di legge nell’agenda politica italiana. Sulla carta, anche Pd e Sel chiedono il reddito minimo di cittadinanza. I democratici hanno presentato una proposta di legge alla Camera, assegnata il 24 giugno alle commissioni riunite Lavoro e Affari sociali, ma l’esame non è ancora iniziato. L’ipotesi del Pd prevede un contributo di 500 al mese, per coloro che hanno un Isee non superiore a 6.880 euro annui. Il partito di Nichi Vendola invece eleva la soglia a a 600 euro ciascuno da destinare a chi ha un reddito personale imponibile non superiore a 8.000 euro.
Ma dalle proposte ai fatti, la strada è lunga. Il Movimento 5 Stelle aveva presentato in Senato una mozione: il 26 giugno l’Aula l’ha bocciata con 181 voti di Pd, Pdl e Scelta Civica. E non solo. “In Commissione”, racconta Sara Paglini, una delle referenti del gruppo di lavoro , “ci è stato bocciato l’ordine del giorno per poter discutere di reddito minimo garantito. Solo Sel si è astenuta, dicono che vogliono prima vedere la nostra bozza. Ma la verità è che non vogliono affrontare l’argomento. Manca la volontà politica“. La speranza dei 5 Stelle è quella di poter avere più influenza se il progetto risulterà effettivamente realizzabile. “Abbiamo le coperture ed è la strada per far ripartre la nostra economia”, ha commentato la senatrice Catalfo, “in un momento in cui le esportazioni danno segnali di ripresa ma cala il consumo interno, e quindi il Pil, perché le famiglie non hanno soldi da spendere, occorre sostenerle per metterle in condizione di consumare e far lavorare di conseguenza le aziende italiane. Oltre ad aiutare chi non riesce a vivere una vita dignitosa“.
Da Partylandia Buon Compleanno a Michele Mandile e benvenuto a Gabriel Zanca
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Michele Mandile che compie 8 anni e da il benvenuto al neonato Gabriel Zanca.
Depuratore e terreni: Mirabito colto da malore
Da www.giornaledilipari.it
Nino Mirabito è stato ricoverato all’ospedale di Lipari. Nel pomeriggio, l’anziano che ha dovuto cedere il terreno che coltivava a Canneto Dentro alla Ati che dovrà realizzare il depuratore, è stato colto da un malore ed è svenuto allo stesso nosocomio.
A Mirabito, ovviamente, gli auguri per una pronta guarigione
Nino Mirabito è stato ricoverato all’ospedale di Lipari. Nel pomeriggio, l’anziano che ha dovuto cedere il terreno che coltivava a Canneto Dentro alla Ati che dovrà realizzare il depuratore, è stato colto da un malore ed è svenuto allo stesso nosocomio.
A Mirabito, ovviamente, gli auguri per una pronta guarigione
lunedì 4 novembre 2013
Il presidente dell'Arcigay Makwan Messina "ricorda" al PD il promesso convegno sul registro delle unioni civili e coppie di fatto
Al PD di Lipari
Agli organi di stampa
Messina 04/11/013
Vi ricordate la “presa di distanza” dell’allora Segretario locale PD, Avv. Peppe Cincotta? titolo su tutti i giornali locali one-line: “PD favorevole all'istituzione del registro delle unioni civili. La nota del segretario Cincotta che parla "di grave errore" dei 2 consiglieri Orto e Biviano” per poi proseguire, “Vorrei tranquillizzare quanti attualmente accusano il Partito Democratico sulla questione…., Il partito democratico è assolutamente favorevole all’istituzione del registro dell’unioni civili….., proseguendo……, e ritengo eccessive le critiche ricevute in data odierna…………, A prova di ciò, e nella speranza che tutti quelli che in questo momento sono indignati diano il proprio contributo, Vi informo che sarà organizzato a Lipari un convegno in cui si parlerà del registro delle unioni civili e delle coppie di fatto dove per primi saranno invitati i consiglieri comunali che hanno votato contro per sensibilizzarli sulla questione, ….. i “nostri consiglieri” oggi hanno commesso un errore grave, ….anteponendo impegni precedentemente assunti ad una tematica così importante e qualificante per il Partito Democratico e soprattutto per la crescita culturale della società eoliana…..,
L’istituzione del registro delle unioni civili è un segno di civiltà ed è il primo tassello per dare cittadinanza ai sentimenti di tutti ……., finendo il comunicato, “……..colloca il nostro paese in una posizione arretrata rispetto alle forti esigenze di eguaglianza che la cittadinanza sente come fondamentali” bla bla bla ecc.
-----------------------------------------------
Dopo questa presa di posizione assunta sull’onda della polemica dal Segretario Cincotta, il nulla. Ancora siamo in attesa o non siamo a conoscenza di alcun convegno fatto in merito all’oggetto. Abbiamo voluto aspettare quasi un anno sperando che magari ora alcuni consiglieri hanno risolto le urgenze e ritengono che tutti i cittadini debbano essere ascoltati e scoprano alla luce anche della costituzione che “tutti/e i cittadini/e hanno pari diritti dignità………… Pertanto chiediamo al PD di Lipari quanto dobbiamo aspettare per questo convegno promesso o la ridiscussione della proposta in consiglio comunale? Già ad aprile 2013 un cittadino Isolano ha sollecitato il consiglio Comunale ed ho voluto ricopiare ed incollare parte del suo intervento che trovate nella prima parte della lettera fino alla parte tratteggiata, il nostro amico ha voluto ricordare le parole dette in conferenza stampa da Cincotta, io le riutilizzate così come dal nostro amico espresse, questo a dimostrazione che nel Comune di Lipari che comprende 6 delle 7 Isole eolie la sensibilità su questo argomento è diffusa, peccato non sia stato così il 21/11/2012 in consiglio comunale da parte dei consiglieri del PD e di altre forze.
Oggi sollecitiamo il PD a voler mantenere l’impegno preso con la cittadinanza o meglio col proprio elettorato delle Isole ricadenti nel Comune. Arcigay Makwan Messina è disponibile ad essere presente ad un eventuale dibattito che gradiremmo aperto al pubblico pur di compiere quell’atto di civiltà tanto decantato, ma stranamente con facilità ignorato o dimenticato.
Presidente
Rosario Duca
Agli organi di stampa
Messina 04/11/013
Vi ricordate la “presa di distanza” dell’allora Segretario locale PD, Avv. Peppe Cincotta? titolo su tutti i giornali locali one-line: “PD favorevole all'istituzione del registro delle unioni civili. La nota del segretario Cincotta che parla "di grave errore" dei 2 consiglieri Orto e Biviano” per poi proseguire, “Vorrei tranquillizzare quanti attualmente accusano il Partito Democratico sulla questione…., Il partito democratico è assolutamente favorevole all’istituzione del registro dell’unioni civili….., proseguendo……, e ritengo eccessive le critiche ricevute in data odierna…………, A prova di ciò, e nella speranza che tutti quelli che in questo momento sono indignati diano il proprio contributo, Vi informo che sarà organizzato a Lipari un convegno in cui si parlerà del registro delle unioni civili e delle coppie di fatto dove per primi saranno invitati i consiglieri comunali che hanno votato contro per sensibilizzarli sulla questione, ….. i “nostri consiglieri” oggi hanno commesso un errore grave, ….anteponendo impegni precedentemente assunti ad una tematica così importante e qualificante per il Partito Democratico e soprattutto per la crescita culturale della società eoliana…..,
L’istituzione del registro delle unioni civili è un segno di civiltà ed è il primo tassello per dare cittadinanza ai sentimenti di tutti ……., finendo il comunicato, “……..colloca il nostro paese in una posizione arretrata rispetto alle forti esigenze di eguaglianza che la cittadinanza sente come fondamentali” bla bla bla ecc.
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Dopo questa presa di posizione assunta sull’onda della polemica dal Segretario Cincotta, il nulla. Ancora siamo in attesa o non siamo a conoscenza di alcun convegno fatto in merito all’oggetto. Abbiamo voluto aspettare quasi un anno sperando che magari ora alcuni consiglieri hanno risolto le urgenze e ritengono che tutti i cittadini debbano essere ascoltati e scoprano alla luce anche della costituzione che “tutti/e i cittadini/e hanno pari diritti dignità………… Pertanto chiediamo al PD di Lipari quanto dobbiamo aspettare per questo convegno promesso o la ridiscussione della proposta in consiglio comunale? Già ad aprile 2013 un cittadino Isolano ha sollecitato il consiglio Comunale ed ho voluto ricopiare ed incollare parte del suo intervento che trovate nella prima parte della lettera fino alla parte tratteggiata, il nostro amico ha voluto ricordare le parole dette in conferenza stampa da Cincotta, io le riutilizzate così come dal nostro amico espresse, questo a dimostrazione che nel Comune di Lipari che comprende 6 delle 7 Isole eolie la sensibilità su questo argomento è diffusa, peccato non sia stato così il 21/11/2012 in consiglio comunale da parte dei consiglieri del PD e di altre forze.
Oggi sollecitiamo il PD a voler mantenere l’impegno preso con la cittadinanza o meglio col proprio elettorato delle Isole ricadenti nel Comune. Arcigay Makwan Messina è disponibile ad essere presente ad un eventuale dibattito che gradiremmo aperto al pubblico pur di compiere quell’atto di civiltà tanto decantato, ma stranamente con facilità ignorato o dimenticato.
Presidente
Rosario Duca
Partylandia da il benvenuto a Lipari al piccolo Alex Belletti
Lo staff di Partylandia da il benvenuto a Lipari al piccolo Alex Belletti
Il presidente di CittadinanzAttiva interviene sul "caso" Humanitas
Il presidente regionale di CittadinanzAttiva, Giuseppe Pracanica, a proposito del caso Humanitas, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Siamo così convinti dell’integrità morale della dott.ssa Lucia Borsellino, che non abbiamo dubitato ,neppure un istante, di lei ed, inoltre, per principio non siamo contro le strutture private. Ai cittadini interessa solo avere prestazioni di altissimo livello al momento del bisogno.
L’intervento del ministro D’Alia ci trova consenzienti nella speranza che, con il suo aiuto e della sua collega di governo Lorenzin, possiamo portare a compimento una battaglia che abbiamo intrapreso da molto tempo: la realizzazione del Centro di Eccellenza di oncologia a Messina.
da Cittadinanzattiva Sicilia onlus Assemblea Territoriale di Lipari – Is Eolie
NONNA A 24 ANNI: LA FIGLIA PARTORISCE UN PAIO DI MESI DOPO LA PRIMA COMUNIONE
La Sicilia detiene il record delle mamme più giovani, ma intanto perde quella della nonna più giovane. “Merito” di una ragazzina di 11 anni di un comune dell’hinterland leccese che è nata nel “lontano” 2002, frequenta la prima media ed è al quinto mese di gravidanza. Il papà del futuro neonato è il ‘fidanzatino’ della undicenne, che ha 17 anni.
La ragazzina pochi mesi fa aveva fatto la prima comunione. Poi è apparso il pancione. La notizia, che sta destando clamore nel Salento, è pubblicata dal Nuovo Quotidiano di Puglia. La piccola avrebbe cercato di nascondere in tutti i modi la gravidanza ma i sospetti hanno spinto i genitori a prenotare una visita dal ginecologo, che ha poi sciolto i dubbi.
La mamma della ragazzina diventerà nonna a 24 (il suo primo parto risale al 2002, quando aveva 13 anni) togliendo il record a una donna siciliana, che aveva “festeggiato” il traguardo a 26 anni.
La cifra dei parti under-15 è nettamente aumentata rispetto agli anni scorsi. Il record appartiene alla Sicilia, con ben 619 parti l’anno. Secondo i dati diffusi dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia sono più di 4.700 le ragazze che diventano madri in età giovanissima. In totale, l’Italia Nord-occidentale registra 1.047 giovani madri, quella Nord-orientale 789, quella centrale 667, quella insulare 886 e quella meridionale 1.343. I tassi di abortività giovanile sono invece fra i più bassi in Europa. Il record italiano appartiene ancora alla Sicilia.
La ragazzina pochi mesi fa aveva fatto la prima comunione. Poi è apparso il pancione. La notizia, che sta destando clamore nel Salento, è pubblicata dal Nuovo Quotidiano di Puglia. La piccola avrebbe cercato di nascondere in tutti i modi la gravidanza ma i sospetti hanno spinto i genitori a prenotare una visita dal ginecologo, che ha poi sciolto i dubbi.
La mamma della ragazzina diventerà nonna a 24 (il suo primo parto risale al 2002, quando aveva 13 anni) togliendo il record a una donna siciliana, che aveva “festeggiato” il traguardo a 26 anni.
La cifra dei parti under-15 è nettamente aumentata rispetto agli anni scorsi. Il record appartiene alla Sicilia, con ben 619 parti l’anno. Secondo i dati diffusi dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia sono più di 4.700 le ragazze che diventano madri in età giovanissima. In totale, l’Italia Nord-occidentale registra 1.047 giovani madri, quella Nord-orientale 789, quella centrale 667, quella insulare 886 e quella meridionale 1.343. I tassi di abortività giovanile sono invece fra i più bassi in Europa. Il record italiano appartiene ancora alla Sicilia.
I caduti eoliani della grande guerra. Un sunto delle ricerche di Peppe Cirino
Caro Direttore
ti invio un breve riassunto delle mie ricerche sui Caduti Eoliani della grande guerra (1915 - 1918).
Vuole essere un modo per ricordare quei ragazzi che, quasi cento anni fa, lasciarono le nostre isole per servire la Patria, non facendovi più ritorno. La maggior parte di loro è stata ormai dimenticata anche dagli stessi discendenti che non ne conservano più alcun ricordo. Il mio augurio è che i giovani possano ritrovare l'entusiasmo di riscoprire le loro origini e la storia delle nostre isole, custodendone gelosamente il ricordo per trasmetterlo alle generazioni future come memoriale.
Peppe Cirino
Il 4
novembre 1918 il proclamo del Capo di Stato Maggiore generale Armando
Diaz, poneva fine all’avventura bellica che l’Italia “aveva
intrapreso il 24 maggio 1915” (Prima Guerra Mondiale o Grande
Guerra), per il completamento dell’unità nazionale, con la
liberazione dei territori irredenti della Venezia Giulia e del
Trentino. La Battaglia di Vittorio Veneto iniziata il 24 ottobre
1918, con l’impiego di 51 divisioni italiane, 3 inglesi, 1
cecoslovacca, 2 francese ed un reggimento di fanteria americana,
contro 73 divisioni austroungariche, poneva fine già nella
giornata del 3 novembre al conflitto, con l’armistizio di resa
firmato dal generale austroungarico Weber alle 15:20 di quello
stesso giorno a Villa Giusti, anche se le condizioni imposte dal
generale italiano Pietro Badoglio prevedevano che lo stesso dovesse
entrare in vigore solo 24 ore dopo, pena la continuazione delle
operazioni belliche ad oltranza. Di fatto i comandi austriaci avevano
dato ordine ai propri reparti (già in rotta dal 28 ottobre), di
cessare ogni ostilità nella mattinata del 3 novembre. Questo porto
al compimento di ultime insensate azioni di guerra, nelle quali
furono sacrificarono inutilmente ulteriori vite umane.
“La
Grande Guerra”, che aveva chiamo alle armi 5.903.000 italiani su
una popolazione maschile di 12.133.460 era finita, causando alla
nostra nazione 680.000 morti per causa diretta di guerra a cui vanno
aggiunti una percentuale di vittime civili, con un totale complessivo
che arriva a 750.000 vite umane, senza però contare i morti per
malattia o postumi di ferite del dopo guerra . I feriti furono
1.050.000 per fatti di guerra, mentre il numero dei dispersi e
prigionieri è stimato in modo approssimativo intono a 600.000
uomini.
Alto fu il tributo pagato
dalle isole eolie in termini di vite umane, che considerate
solo per il Comune di Lipari ammontano a:
- morti in combattimento 41;
- dispersi in combattimento 16;
- morti per malattia 20;
- morti in prigionia 10;
- morti della regia marina 22: di cui 11 per affondamento di nave; 9 per malattia; 2 nei reparti di fucilieri di marina impiegati sul Piave e per la difesa di Venezia.
Totale
morti accertati 109
a
cui vanno aggiunti altri 11 caduti i cui nomi sono iscritti nelle
targhe commemorative ma di cui non sono ad oggi reperibili dati sui
corpi di appartenenza e nell’albo d’oro dei caduti della campagna
1915 -1918 e per i quali sono in corso ricerche presso l’Onorcaduti
di Roma.
Totale
presunti dei morti 120, su un numero presunto di Eoliani chiamati
alle armi (appartenenti solo al Comune di Lipari) di 360 uomini.
Dei morti e dispersi 74
erano distribuiti su 48 Brigate di Fanteria, 4 appartenevano a
reggimenti del genio zappatori, 3 ai reparti mitraglieri, 4 ai
reggimenti, battaglioni o compagnie della milizia territoriale, 2 a
reggimenti di marcia, 22 agli equipaggi della regia marina.
I soldati eoliani,
combatterono dal fronte isontino al carso, sul fronte trentino, sui
monti di Gorizia, dal Tagliamento al Brente e dal Grappa al Piave,
sul fronte macedone albanese, in Francia , nel Mediterraneo. Molti,
fatti prigionieri furono internati nei campi di concentramento
dell’est Europa in buon numero in Cecoslovacchia, e li lasciati
morire di stenti.
Parteciparono
alle 12 “Battaglie dell’isonzo” (dal 24 maggio 1915 al 19
ottobre 1917), alla “Battaglia di Caporetto” (dal 24 ottobre a
metà novembre 1917) alle “Battaglie d’arresto” (dicembre 1917)
alla “Battaglia del Solstizio” (giugno 1918) ed alla battaglia
finale di “Vittorio Veneto” ( 24 ottobre - 3 novembre 1918).
La
storia passo tristemente dalle nostre isole, gettando nel lutto e
nella tragedia molte famiglie. La guerra, sporca mietitrice, portò
con se figli e padri di famiglia, falcidiando le classi 1874 e 1999
(età compresa tra i 44 ed i 18 anni). L’unica consolazione, l’alto
valore mostrato dai nostri soldati, costretti a immani fatiche e
sforzi al limite dell’umana sopportazione.
Il primo soldato Eoliano
caduto nella campagna del 1915 -1918 contro l’impero austroungarico
fu:
Frangione
Giovanni di Giovanni e Barea Giuseppa
nato a Lipari nell’anno 1894 – distretto militare di Messina -
Soldato del 49° Reggimento di fanteria di linea “Brigata Parma”
6^ Compagnia matricola 42379 serie di ruolo 20 - Morto
il 28 luglio 1915 per ferita mortale ricevuta
in combattimento all’età di 21 anni sul Monte Lagorai, sepolto sul
campo – attuale sepoltura ignota.
L’ultimo
dei caduti eoliani in combattimento fu:
Profilio
Antonino di Giuseppe nato a Lipari
(Canneto) il 2 maggio 1884 – distretto militare di Messina Soldato
del 3° Reggimento fanteria di linea “Brigata Piemonte” Morto il
5 novembre 1918
nell’ospedaletto da campo 129, per ferite riportate in
combattimento all’età di 34 anni e sepolto a Castelfranco Veneto.
I
decorati con alta onorificenza “medaglia d’argento al valore
militare” furono 2:
sottotenente
Aricò Rosario
nato a Lipari il 27 Novembre 1897 figlio di
Gaetano e di Fenech Carolina - del 254° Reggimento di Fanteria
“Brigata Porto Maurizio” matricola 97243 serie di ruolo 18 -
Morto il 1° Settembre 1917 a Gorizia Ospedale da campo n°144 per
ferite riportate in combattimento all’età di 20 anni.
sepolto
originariamente nel Cimitero Militare di Gorizia - sepoltura attuale
Sacrario Militare di Oslavia.
Sottotenente Rosario Aricò
Dal
settantacinquesimo elenco delle ricompense al valore militare
concesse ai caduti e feriti della campagna di guerra del 1915-1918
pag. 2575:
Medaglia
d’argento al valore militare ad: Aricò Rosario sottotenente del
reparto d’assalto Arditi del 254° reggimento fanteria – alla
testa di un’ondata d’assalto, penetrato tra i primi nella trincea
nemica, cadeva colpito a morte da una raffica di mitragliatrici che
stava per catturare . Nobilissimo esempio di abnegazione, di
entusiasmo patriottico e di sprezzo del pericolo. Rosenthal (Gorizia)
30 agosto 1917.
caporale
Rando Felice nato a Lipari (Filicudi) il
01 Agosto 1895 figlio di Angela Rando – distretto militare di
Messina del 257° Reggimento di Fanteria “Brigata Tortona” 11^
Compagnia II Battaglione – matricola n°241- Morto il 25 Maggio
1917 Sul Monte Santo per ferite riportate in combattimento all’età
di 22 anni - Sepolto sul campo.
“Alla
testa dei suoi uomini , incitandoli con nobili parole e con l’esempio
del suo mirabile coraggio, li trascinava fin sotto i reticolati
nemici, presso i quali gloriosamente cadde colpito a morte. – Monte
Santo 25 maggio 1917.”
Dei
120 Caduti solo il corpo del Soldato Villanti Angelo riposa sul suolo
natio, nel Cimitero Comunale di Lipari, perché morto sull’isola
dove si trovava in convalescenza, mentre il corpo del sottotenente
Marzullo Saverio riposa nel Cimitero Monumentale di Messina, perché
li traslato dalla famiglia dal cimitero militare di Nod Logem. Tutti
gli altri riposano nei grandi sacrari, nei templi ossari o nei
piccoli cimiteri di guerra, molti di loro come ignoti, ormai
sbiadito ricordo delle nostre menti o dimenticati dai loro
discendenti, ai quali rivolgono il monito che ne desta le memorie, e
li veglia nel loro sonno eterno:
“PRESENTE”
“Deorum
manum iura sancta sunto”
(Ugo
Foscolo)
NOTA DEL DIRETTORE: NEL PLAUDIRE AL LAVORO DI PEPPE CIRINO VOGLIAMO SOTTOLINEARE CHE SI TRATTA DI UN SUNTO DI UN QUALCOSA AL QUALE LO STESSO CIRINO STA LAVORANDO E CHE INOLTRE ALCUNI DATI SONO OGGETTO ANCORA DI RICERCA E, QUINDI, DI AGGIORNAMENTO
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