Cerca nel blog

lunedì 15 aprile 2013

Sistema di controllo di gestione negli Enti Locali e gli auguri a Sardella e Orto (Angelo Sidoti)

Oggi ho riletto l'art.194 del TUEL riferito al riconoscimento dei debiti fuori bilancio prolungando la mia lettura anche agli art.196-197-198 e 198bis riguardanti invece "il sistema di controllo di gestione negli Enti Locali".
Entrambi gli argomenti, il primo molto dibattuto sopratutto nell'ultimo consiglio comunale, sono estremamente delicati per l'Ente e, pertanto, chiedo al nuovo assessore al bilancio di verificare se insistono delle procedure interne che ne garantiscono la corretta applicazione delle norme sia nella forma che nella sostanza.
Sui debiti fuori bilancio ma sul contenzioso in generale resta ancora in sospeso:
1) la costituzione della commissione consiliare evidenziata come azione correttiva in fase di approvazione del rendiconto contabile
2) la verifica dei presupposti per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio in fase di presentazione in consiglio (argomento sollevato... la legge impone, vista la formale irregolarità, che ne sia ricostruita minuziosamente la genesi).
Pongo nello stesso tempo una domanda all'Assessore: Ma quali sono le conseguenze qualora il consiglio non provveda al riconoscimento del debito? Esistono dei casi mi sembra...
Ebbene sembrerebbe, che dell'obbligazione sorta in violazione della procedura prescritta dall'ordinamento contabile deve essere chiamato a rispondere in toto il soggetto che l'ha causata.
Andiamo al tema "il sistema di controllo di gestione negli Enti Locali". Invito l'Assessore a effettuare una ricerca su internet sul tema "referto del controllo di gestione".
 Per semplicità le riporto l'art. 198
Articolo 198
Referto del controllo di gestione.
1. La struttura operativa alla quale è assegnata la funzione del controllo di gestione fornisce le conclusioni del predetto controllo agli amministratori ai fini della verifica dello stato di attuazione degli obiettivi programmati ed ai responsabili dei servizi affinché questi ultimi abbiano gli elementi necessari per valutare l'andamento della gestione dei servizi di cui sono responsabili.
Le domando: esiste questa funzione di controllo di gestione nel comune di Lipari? Potrebbe pubblicare le risultanze del referto dallo stesso redatto ed inviato agli organi competenti? Dico "pubblicare" perchè molti Comuni pubblicano queste notizie sul sito istituzionale a differenza del nostro.
In ultimo, visto che mi si eccepisce di non aver commentato la nomina di Sardella quale assessore essendo mio cugino, rispondo cugini ne ho due in questa Giunta, uno e Giovanni e l'altro acquisito e proprio Gaetano Orto.
All'Assessore Sardella dico soltanto che nel ruolo che ricopre oggi deve dimostrare capacità di amministrare cosa ben diversa da fare volontariato per il decoro urbano. Infatti, anche in questa aerea sono tante le attività rimaste appese:
1) la videosorveglianza di cui da tempo non si hanno più notizie
2) la gestione del parcheggio Torrente Cappuccini
3) i problemi di viabilità e traffico stradale vedi ultimo incidente verificatosi in piena piazza a Canneto
4) la verifica del suolo pubblico
Inoltre, visto che adesso sei chiamato ad amministrare dai uno sguardo alle statistiche di assenze del personale "Sicurezza Municipale" nella sezione trasparenza sul sito dell'Ente (che poi di trasparenza c'è poco): Marzo 2013 n. 13 il 26,63% - Febbraio n.13 il 25,96% - Gennaio n.13 il 23,67%. Fai una verifica in quanto il tema sicurezza per la gente dell'arcipelago eoliano è argomento alquanto sensibile.
 Buon lavoro ad entrambi i cugini per non fare distinguo.
 Angelo Sidoti

BATTIATO RIVELA: “DIMISSIONI? LA DESTRA INFLUENZÒ GRASSO E QUESTI CROCETTA”

“Stento a crederci”, “inaccettabile”, “ci vuole una class action”, “una vergogna”, “orribile”: riproposte in sequenza le dichiarazioni di molte donne importanti, delle quale offriamo un piccolo “assaggio”, che porta la firma di Laura Boldrini, Daniela Santanché, Alessandra Mussolini, Giorgia Meloni e molte altre, fanno una grande impressione, se poste accanto alla frase che le ha provocate, inserita in un contesto molto articolato.
Possibile che la frase incriminata (queste “troie che si trovano in Parlamento“) seppellisca, seppure per un breve momento, la poesia, la musica, l’arte, la filosofia, la genialità di uno dei cantautori  italiani più amati di tutti i tempi, come Franco Battiato? Lo escludiamo nel modo più assoluto, ma da quando ha pronunciato il suo “verdetto”, riferito al passato e non al presente, Franco Battiato viene contesto dai talk show televisivi di maggiore ascolto ed è costretto a concedere con parsimonia la sua presenza.
Di buono c’è che di volta in volta, Franco Battiato riferisce con maggiore dettaglio l’incidente che ha provocato il “divorzio”, peraltro consensuale, da Rosario Crocetta, rivelando circostanze e contesto rimasti nell’ombra a causa della concitazione del momento e della voglia, da parte di Battiato, di rompere con questa storia e non parlarne più.
Il cantautore è passato da un silenzio totale al bisogno di raccontare ogni cosa, come fanno i siciliani avveduti, che non vogliono lasciarsi trasportare dalle onde dell’emotività, subendo gli inevitabili condizionamenti di sentimenti e umori dettati dagli eventi.
Ospite di Massimo Bernardini  a Tv-Talk, format “specializzato” nella interpretazione degli eventi televisivi, dei quali misura qualità, audience, pregi e difetti, il cantautore siciliano ha finalmente rivelato come e perché il presidente della Regione siciliana, seppure suo malgrado, ha deciso di privarsi di lui nella compagine di governo.
“E’ andata così”, ha esordito Battiato, “Rosario ha ricevuto una sollecitazione dal Presidente del Senato, il quale a sua volta l’aveva ricevuta dagli ambienti della destra siciliana che mal sopportavano la mia presenza”.
Per quale ragione? “Sono un uomo libero”, ha spiegato il cantautore, e dicevo quel che penso come ho fatto sempre, anche nella circostanza che ha causato il problema…”
E a questo punto, Battiato infila il bisturi nella piaga: “Mi esprimo così da sempre, non la penso sulle donne in maniera diversa da come penso sugli uomini: se si vendono per quattro soldi, il mio giudizio non cambia. Sono loro che danneggiano la politica italiana….”
Quanto all’accusa di misogenia, che il conduttore di Tv-Talk ha ricordato come la colpa addebitata a Battiato, osservando con rammarico che questa accusa sia venuta da donne intelligenti, cadute in trappola, Battiato ha richiamato una dichiarazione di Nichi Vendola, per sostenere le sue ragioni. “Nichi perde colpi”, ha detto, “per me non c’è alcuna differenza fra uomini e donne. Credo nella reincarnazione, chi è uomo può rinascere donna o viceversa. O rinascere animale… Accusarmi di misogenia non ha senso. Ho sentito opinione di donne importanti che hanno detto la loro senza avere sentito le mie parole, visto o letto alcunché. L’hanno fatto per sentirsi nel branco. Vigliaccheria congenita”.
Di fronte all’obiezione principale – avrebbe dovuto essere più accorto, da rappresentante delle istituzioni – Franco battiato ha sostenuto che il far parte del governo non avrebbe dovuto né potuto modificare il suo modo di vedere le cose, né fargli cambiare in alcun modo idea. “Se avessero ascoltato il contesto, molti di quelle che hanno condannato si sarebbero ricredute. A Bruxelles ho incontrato i giornalisti e parlato per un’ora e un quarto, ottenendo un consenso entusiastico da parte di coloro che avevano già manifestato l’intenzione di investire i loro soldi in Sicilia e promuovere la mia terra, poi ci sono state alcune domande. Ad una di esse ho risposte, manifestando, con le mie parole di sempre, come la penso sul troiaio del Parlamento. Niente, rispetto a tutto il resto. Non aspettavano altro, per togliere di mezzo un essere libero…”.
E’ stato ingenuo usare lo stesso registro da assessore regionale? “Nemmeno per idea, c’è stata cattiveria, le mie parole sono state strumerntalizzate, si è ricorso al solito trucco per eliminare l’avversario…”
Il conduttore, Massimo, gli ha fatto ricordare che Il Fatto quotidiano ha lanciato un appello per ottenere il perdono e tornare alla Regione siciliana. Battiato ha fatto spallicce, ha sorriso, ed ha manifestato qualche perplessità per la richiesta di perdono, pur apprezzando le generose motivazioni dell’iniziativa.
“Non sono contro la prostituzione”, ha detto, tranchant. Senza intenzione di farsi perdonare.

Partylandia augura Buon Compleanno a Vanessa Acquaro

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a 
Vanessa Acquaro che oggi compie 3 anni

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)


15 aprile 1884
L’interdetto al Cimitero

Nella lunga serie dei Vescovi di Lipari si trovano alcuni personaggi estremamente impopolari, specie quando con decisioni o provvedimenti discutibili o addirittura errati fecero sentire la loro voce, che fu messa rapidamente a tacere, come nel caso dell’intervento di Mons. Mariano Palermo (vescovo di Lipari  tra il 1881 ed il 1888) il quale protestò a tutto fiato e fulminò interdetto sul Camposanto e sulla Chiesa dei Cappuccini di Lipari perché – secondo lui – era stata violata la sacralità di quel Cimitero per essere stata ivi tumulata la salma di una giovane signora inglese, protestante, deceduta a Vulcano il qualche giorno prima Costance Emily Daughter, sposata ad A. E. Narlian (ingegnere e direttore dei lavori dell’industria estrattiva dello zolfo a Vulcano di proprietà degli Stevenson).

Il sindaco di Lipari Emanuele Rossi (18 aprile 1824, 27 maggio 1890, primo cittadino dal maggio 1882 al settembre 1885) non tenne in alcun conto il disumano divieto del vescovo Mons. Palermo e senza discutere ordinò che quella sepoltura non venisse rimossa.
La decisione del Vescovo, come nei precedenti casi, provocò a Lipari violente polemiche e divisioni all’interno della comunità, tuttavia, in questo caso, la bilancia pendeva tutta dalla parte dell’Amministrazione Comunale alla luce della rigida ed intransigente posizione del prelato.

L’interdetto sulla Chiesa e sul Cimitero di Lipari – incredibile a dirsi – durò dal 15 aprile 1884 al 24 aprile 1888, con tutte le conseguenze che ne derivarono. Nell’interdetto tra l’altro si legge:
… i parenti di chi morrà nel bacio del Signore, potranno, se loro piace, ordinare il funerale per il defunto in altra chiesa, facendo ivi, se credono, trasportare il cadavere, il quale dopo la messa di requie sarebbe riportato all’ultima dimora destinata da questo Municipio.
Dalla Chiesa, ove si è celebrato il funerale, sino al già Camposanto il cadavere non sarà accompagnato da alcun sacerdote.
I morti, che direttamente dalla loro abitazione saranno trasportati al cimitero, potranno, a richiesta dei parenti, essere accompagnati dai Sacri Ministri, ma questi si ritireranno appena giunti ad una manchevole distanza dal detto Cimitero.
I Reverendi Sacerdoti, siano Secolari o Regolari, i quali contravverranno a questa Nostra Ordinazione, oltre alle pene fulminate dai Sacri Canoni in simili casi, resteranno “ipso facto” sospesi “a divinis” per quel tempo che Noi crederemo opportuno.”

Si attese la partenza dell’insensibile vescovo Palermo per “sanare” la questione.
Il 24 maggio 1888, il vicario generale della Diocesi, Tommaso Paino, pubblicava la riconciliazione del Cimitero:
Il nostro eccellentissimo Amministratore Apostolico, Mons. Mariano Palermo, già Vescovo di Lipari, era ora di Piazza Armerina, annuendo alle nostre insistenze e da noi informato che già nel Camposanto con apposita cancellata di  ferro e ingresso dalla parte di tramontata si è già segregato il sepolcro della detta Mrs. Narlian, comprendendosi oltre  due cuccette superiori ed una inferiore della detta Narlian, oltre ad una zona di terreno da servire per le urne e il terreno segregato ove seppellire gli acattolici, con Decreto del 18 corr, degnavasi ritirare l’interdetto dal Camposanto, e con questo il precetto sotto pena di sospensione a divinis ai Sacerdoti di accompagnare i cadaveri nei suoi limiti, di celebrare i funerali e i Sacri Riti nella Chiesa dei Padri Cappuccini..

Il sindaco Emanuele Rossi chiuse la propria esperienza di primo cittadino il 28 settembre 1885. In consiglio comunale presentarono le dimissioni il Sindaco e l’intera Giunta Municipale. Le motivazioni: “Il governo non avendo voluto accordare, per le nostre Isole i provvedimenti sanitari atti a scongiurare l’invasione colerica, giustamente chiesti replicatamente.” Il consiglio accolse le dimissioni del Sindaco e riconfermò l’intera Giunta. Erano assessori, Giuseppe La Rosa, Gaetano De Pasquale, Ferdinando Paino, Ambrogio Picone, Giuseppe Palamara. La Giunta venne presieduta dall’assessore anziano, Giuseppe La Rosa.
Emanuele Rossi muore a Lipari il 27 maggio 1890. Il consiglio Comunale si riunì il 31 maggio 1890 per onorare la memoria dell’ex sindaco. Il presidente presenta al consiglio la deliberazione d’urgenza della Giunta Municipale, nella quale la detta Giunta ha deliberato che i funerali al compianto cittadino Emanuele Rossi si fossero fatti a cura e spese del Municipio. Il consigliere Maggiore Ferdinando chiesta la parola, commemora le virtù del defunto sig. Rossi, cittadino probo, mente elevata, carattere integro, ottimo amministratore e di cui il Paese ne piange la perdita. Ricorda lo zelo e l’abnegazione del sig. Rossi nell’epoca in cui copriva la carica di Sindaco di questo Comune e quanto egli ha lavorato per il miglioramento delle condizioni del Municipio. Benedice la memoria dell’estinto di cui Lipari ha fatto una irreparabile perdita.  Diversi gli interventi successivi ma tutti dello stesso tenore. 

domenica 14 aprile 2013

Turisti in difficoltà sul Monte Pelato. I sentieri "scomparsi" e la segnaletica che non c'è

Oggi nel primo pomeriggio, nel terrazzo della mia casa di Lami, mi sono visto arrivare una turista francese che era scesa avventurosamente dal costone di Monte Pelato, che sta alle spalle della mia casa. Era tutta graffiata dai rovi e particolarmente stanca. 
In questa discesa aveva smarrito una coppia di amici che poco dopo abbiamo trovato; nella intraprendente discesa avevano imboccato un altro canalone e la signora che parlava bene l’italiano mi ha detto che era scivolata anche in un dirupo, ma grazie all’aiuto di suo marito era riuscita a risalire. 
Insomma una brutta esperienza per questi tre francesi, dove c’è mancato poco che dovevano intervenire i vigili del fuoco. 
Li ho fatti riposare all’ombra del mio terrazzo e mentre mi raccontavano dell’accaduto ho offerto loro acqua, dolce, un bicchierino di mandarinetto e un caffè. Mi hanno detto che  stavano cercando di andare in un punto panoramico chiamato “cavallo arena” da dove si  vedono le colate  di pomice e rocche rosse. Sicuramente pensavano di imboccare il sentiero, ormai scomparso, che porta a monte pelato e poi scendendo dal versante ovest  porta dritti a “cavallo arena”; mi hanno mostrato delle carte scaricate da internet  dove era descritto il percorso, erano stanchi sfiniti oltre a essere delusi  e rammaricati di non aver potuto raggiungere la meta prefissata .
Mi hanno chiesto del perché non c‘erano indicazioni e segnalazioni e di come mai tutto il sentiero risulta essere in abbandono. Sinceramente per me che sono nato e vivo in questi posti,  e conoscendo sicuramente il perché, mi veniva veramente difficile spiegarlo, poi improvvisamente mi è venuta una risposta e ho detto che se gli italiani fossero stati ancora più convinti nel voler far continuare a governare Berlusconi, questi e altri problemi sarebbero risolti. Le risate sono partite a raffica, così sono riuscito a fargli risollevare il morale. 
A questo punto malgrado la brutta esperienza dei tre turisti è il caso proprio dire “meno male che Silvio c’è”.
 Lipari 14/04/13
                                                               Salvatore Agrip.

Sconfitte le ragazze eoliane del calcio a 5. In terza categoria il Filicudi vede i play-off

Sconfitta casalinga per le ragazze della Ludica Lipari di calcio a 5 sono state superate per 4 a 1 dall'A.S.D. Atene. La rete eoliana porta la firma di Guarnuto.
Nel campionato maschile di calcio di terza categoria il Malfa ha battuto nel derby l'Eoliana per 4 a 1. 
Pari casalingo per 1 a 1 per lo Scirocco Stromboli che ha affrontato l'Arcigrazia.
Il Filicudi che ha battuto per 3 a 1 il Duilia è sempre più vicino ai play off per la promozione

Oggi a Lipari processione dell'Annunziata (foto e video)











Si è tenutan quest'oggi nel borgo omonimo di Lipari la Processione della Madonna dell'Annunziata.
Il simulacro della Santa è stato portato in processione dalla Chiesa lungo lo stradale sino all'incrocio con la strada che arriva da Lipari centro. In attesa un nutrito gruppo di giovani e pellegrini guidato da Don Gaetano Sardella.
Giunta al bivio la Processione è poi risalita verso la chiesa omonima.
La Processione si sarebbe dovuta tenere nel periodo coincidente con la Quaresima ma- come è risaputo- questo non è possibile.
In mattinata era stato presentato l'opuscolo del professor Iacolino.

Vi proponiamo alcune foto e due sequenze video:



:

Lipari. Presentato l'opuscolo del prof. Iacolino "La chiesa dell'Annunziata a Lipari e il segreto delle sue origini"

Questa mattina nell'ambito della celebrazione dell'Annunziata si è tenuta nella chiesetta della frazione omonima la presentazione dell'opuscolo di Giuseppe Iacolino "La chiesa dell’Annunziata di Lipari e il segreto delle sue origini”.
Dopo il saluto del coparroco don Lio Raffaele ha introdotto i lavori il dott. Michele Giacomantonio che ha curato la pubblicazione dell'opuscolo.
Questo nuovo contributo alla storia delle Eolie del 94 enne storico nasce da alcune righe contenute del manoscritto dell'800 di autore ignoto di proprietà della famiglia Mancuso in cui si dice che la chiesetta dell'Annunziata voluta dal Vescovo Cancellieri nel 1575 era prima un tempio giudaico cioè una sinagoga. 
Infatti, un centinaio di anni prima nell'arcipelago si era insediata una piccola colonia di ebrei provenienti da Mazara del Vallo formata per lo più di pescatori di corallo.
La notizia che lo storico aveva dovuto aver letto diverse altre volte, in questa circostanza creò in lui un interesse nuovo che lo spinse a rivisitare la chiesetta scoprendone altri segni, aiutato in questo da una ricerca dello studente Luciano Mandarano impegnato negli studi d’ingegneria civile presso l'Universita' di Messina.
Dopo l’eccellente introduzione del dott. Michele Giacomantonio è stato lo stesso professore Giuseppe Iacolino a prendere la parola, e con il suo consueto stile e modo di spiegare, che tutti affascina, ha approfondito il significato della sua ricerca e ha sottolineato come e perché i Vescovi che avevano consentito il riutilizzo della sinagoga in chiesa cristiana avessero cercato di occultare e fare dimenticare la provenienza.
Malgrado questi sforzi sono rimasti nella struttura alcuni segni - un portale, alcune colonne, la cornice in pietra di una porta - a ricordare la primitiva provenienza.
Infine il pregevole storico Eoliano ha sottolineato come il nome dell'Annunziata abbia voluto indicare la fase storica nuova che l'annunzio dell'arcangelo Gabriele a Maria ha aperto nella storia passando dal Vecchio al Nuovo Testamento.
Infine Luciano Mandarano ha illustrato la sua ricerca convergente con la tesi del prof. Giuseppe Iacolino corredata da numerose fotografie delle quali solo una piccola parte ha potuto essere utilizzata nel l'opuscolo.
Lodevole il lavoro, sin qui svolto da don Lio Raffaele e ci si augura che questa realizzazione culturale possa essere da stimolo per iniziative analoghe che tanto servono alla nostra comunità.
Saverio Merlino

Assessori e company. La precisazione di Ugo Bertè

In merito alla mia nota di ieri sabato 13.04, volevo precisare che l'avv. Vincenzo La Cava ha cortesemente declinato la proposta assessoriale condivisa dal Sindaco per una questione etica,un impegno a tempo pieno in questo periodo avrebbe seriamente compromesso la sua attività professionale, la serietà va riconosciuta e ringrazio Vincenzo per il contributo fin qui apportato.
Ugo Bertè (Art.1)

MESSINA- Precipita dalla rampa della "Marittima" è grave

La donna, alla guida della sua Fiat Panda aveva acquistato il biglietto agli sportelli Fs della stazione marittima e si stava dirigendo verso la nave traghetto Scilla per l’imbarco. La partenza era prevista per le 10.20. Percorrendo lo scivolo che conduce all’invasatura numero 5, probabilmente abbagliata dal sole, ha sbagliato ad impostare una curva. Le ruote anteriore e posteriore destra sono forse finite al di la della sede stradale incastrandosi. Forse c’è stato anche un tentativo di riportare l’auto in carreggiata quando ad un certo punto il guard rail non ha retto facendo precipitare rovinosamente l’auto nel piazzale sottostante della stazione marittima. Per estrarre la conducente dall’abitacolo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare il tetto dell’auto. Un impatto violentissimo sul terreno tale da far anche aprire l’air bag dell’auto. Violento anche il colpo incassato dalla donna che non ha potuto fare nulla dal suo posto di guida. Un volo di 6 metri circa:  ma è stato il modo in cui il mezzo ha impattato con il terreno a provocare i danni alla conducente. La Panda, infatti sembrerebbe essersi capovolta durante il volo. Sono evidenti le macchie di sangue nella parte interna del tetto.    La barriera protettiva ora è al vaglio degli inquirenti che si sono recati sul posto dove è anche giunto il magistrato di turno. Ci sono riserve sulla sua stabilità. Saranno gli approfondimenti tecnici a stabilire le cause del cedimento.  

Editoriale. Politica liparese in fermento. Si incontrano anche il "diavolo" e "l'acqua santa"

Grande "fermento" e grandi "manovre" nella politica liparese. L'autosospensione dal direttivo UDC di Lauria e Profilio (consiglieri comunali) e di Aldo (assessore proposto) danno già l'idea di cosa potrà riservare l'immediato futuro.
Se per immediato si può individuare già il consiglio comunale di domani è presto per dirlo ma...
Intanto a dimostrazione come in politica possa accadere tutto e il contrario di tutto vi segnaliamo un incontro tenutosi qualche giorno fa a Vulcano. Incontro dove si sono ritrovati due personaggi presenti al comune di Lipari nella scorsa legislatura.  Non facciamo nomi...non certo per paura di smentite ma perchè con la definizione che daremo i nostri lettori saranno in grado di capire di cosa e di chi stiamo parlando.
L'incontro, in questione, ha visto quali protagonisti due personaggi che, metaforicamente, per  i rapporti che hanno avuto o non avuto nella passata legislatura possono essere tranquillamente definiti "Il diavolo" e "l'acqua Santa".
Salvatore Sarpi

QUIRINALE, ANNA FINOCCHIARO IN POLE: SEGUE PIERO GRASSO

La rosa dei candidati al Quirinale subisce ogni giorno modifiche: la metafora di un albergo ad ore dove si entra e si esce attraverso una porta girevole. Gli ospiti ricevono grandi attenzioni dai media e, talvolta, anche esami accurati con tanto di pagella e voto finale. Marco Travaglio e il suo giornale, IlFatto quotidiano, hanno realizzato il ventaglio degli indesiderabili con l’auspicio di rendere più agevole la salita al Colle di colui il quale gode della loro fiducia. Così, senza volerlo magari, hanno finito con il costruire una specie di Colonna infame, certo riveduta e corretta, nella quale gli (incolpevoli) iscritti devono rispondere del loro potenzialepapabilato. I fustigatori della morale pubblica cadono nelle trappole che essi stessi si costruiscono con impareggiabile maestria.
Le aree di parcheggio nell’albergo ad ore sono almeno quattro: la rosa della società civile, a sua volta divisa in outsider e candidati veri; la rosa dei politici puri, eleggibili al primo colpo grazie ad una convergenza fra due dei tre schieramenti, a sua volta divisa fra candidati graditi al Pdl-Pd, e candidati graditi al Pd-M5S (molto improbabile); la rosa dei candidati al quarto scrutinio quando bastano i voti delcentrosinistra con Scelta civica e Lega Nord; quarta e ultima rosa, i candidati a sorpresa, da iscrivere nei libri di storia, anch’essi da quarto scrutinio, preferiti dai democratici e dai grillini, che cambierebbero il corso degli eventi, mandando in pensione (e non in prigione), come suggerisce Matteo Renzi, Silvio Berlusconi.
La Regione più rappresentata, a quanto pare, nella cerchia degli aventi diritto ad una candidatura “vera”, è la Sicilia, perché dispone di due nomi – Piero Grasso e Anna Finocchiaro – che costituiscono la riserva indiana del Partito democratico, potendo soddisfare sia la domanda di società civile cara ai movimentisti, sia la domanda della politica affidabile e autorevole.
Piero Grasso ha detto che ogni qualvolta si fa il suo nome si tura le orecchie. Anna Finocchiaro ha smesso di dire qualcosa da tempo: ha più estimatori al di là dello Stretto che al di qua. Piero Grasso appartiene alla rosa dei candidati da quarto scrutinio, ma non è detto. Fosse Marco Travaglio ad assegnargli la stanza nell’albergo ad ore, entrerebbe anche nella prima rosa, quella del primo colpo, per via delle sue presunte concessioni a Silvio Berlusconi (Grasso è stato inserito a pieno titolo nella lista degli indesiderabili da Travaglio). In realtà è candidato da quarto scrutinio. Le sue chance sono buone, ma non alte. Al contrario di Anna Finocchiaro, una toga anche lei, che è stata sempre la candidata tenuta in serbo da Pierluigi Bersani, e sbandierata ai quattro venti, a fin di bene però, da Roberto Maroni, che per lei ha deciso di spendersi open air, al punto da ventilare una totale autonomia rispetto al Pdl e alle volontà del Cavaliere, che avrebbe un debole per Giuliano AmatoMassimo D’Alema e Luciano Violante, candidati tutti e tre, accettati ed accettabili per il centrodestra (e per ciò, in qualche modo bruciacchiati, se non bruciati del tutto).
Anna Finocchiaro può essere eletta al primo scrutinio, difficilmente al quarto, perché su di lei non potrebbero confluire i consensi stellati per via della sua longevità parlamentare. A suo favore, inoltre, gioca la domanda di una donna al Colle, che ha mandato in orbita Emma Bonino nel novero delle papabili.
Restando in campo femminile, si fanno anche i nomi delle ministre Severino e Cancellieri e della giornalista “d’assalto”, Gabanelli, amatissima dai movimentisti, ma sprovvista di pedegree istituzionale. In campo maschile le chance maggiori vengono attribuite a Luciano Violante, Romano Prodi, Franco Marini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebesky. Violante è un candidato da primo scrutinio, insieme a Franco Marini, gli altri da quarto scrutinio.

VURCANU ! ( di Giardina Giovanni )

                                                    Ha  statu  sempri    scantu  pi  la  genti,
                                                     ma  focu  ardenti   pi  li  cori  amanti
                                                     cu  na  curuna  attuornu  di diamanti
                                                     e  un  faru  pi  la  genti  naviganti.

                                                     Di  ssu   riposu  tua  nn’apprufittasti
                                                     turisti  i  tuttu  u  munnu  arricugghisti
                                                     vinnniru  in  tanti  di  luntana  via
                                                     ca  si nun fussi  vivu, ‘un  ci  cridìa.

                                                     A  mari  cumu  nu  rubinu  si  n’gastata
                                                    ‘nta  ss’acqua  tua  ci  stassiru   a  jurnata
                                                     e quannnu  arriva  u  juornu   di  partìri
                                                     i  pieni  i ‘nfiernu  ognunu  ‘avi  a  patìri.

                                                    ‘Nta  fossa  si  vidi  ancòra  na  ferita
                                                     attiri  cumu    fussi   calamita,
                                                     ha  statu  pi  tant’anni  senza  parlari
                                                     ma l’arma  tua  continua  a  palpitari !

                                                      Quantu   tili,   i  pitturi   immurtalaru ?
                                                      Quantu  figghi,   poi  t’abbannunaru ?
                                                      U fisciru  pi  fami,  senza  rancòri,
                                                      pirchì’  lassaru  cca  puru  lu  cori.

                                                      I  malantrini  ti  usàru  cu  distrizza
                                                      sfregiàru  tutta  quantu  a  to  biddizza,
                                                     ‘un  ci pinsàru   mai  alla  svintùra
                                                      si  s’arrisbigghia  la  matri  natura.

                                                       Quantu  ti  vogghiu  beni  Vurcanu  mia !
                                                       China  di  storia  e  china  di   puisia.
                                                       Si tu passannu  u  tiempu  t’ha  svigghiàri
                                                       danni  un  signali  prima…fanni  scappàri !

                                                       Chistu  lu  dicu  a  ttia  sciuri  di  mari,
                                                       pensa  a  sti  figghi  tua…. ‘nni  bannunàri !.

Partylandia augura Buon Compleanno a Marika Merlino

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a 
Marika Merlino che oggi compie 15 anni

SICILIA APPESA… AL BILANCIO: “TROPPI RINVII, RISCHIO COMMISSARIAMENTO”

La Sicilia non può fallire. I tagli e il nuovo corso garantiscono orizzonti di speranza. Da qualche giorno però è iniziata a circolare la parola “commissariamento”, c’è chi ha abbozzato un paragone con la situazione di Cipro, e altri che hanno disegnato la disfatta siciliana nel caso in cui non si riuscisse ad approvare entro il prossimo 30 aprile il bilancio 2013.
Per qualcuno si tratta di uno dei bilanci più difficili della storia dell’Isola perché mancherebbero all’appello circa 3 miliardi di euro. Opinioni dinamitarde o spauracchi concreti? Quella del Bilancio intanto sembra una via crucis. Una collezione di fumate nere.
Ardizzone intanto auspica che il Bilancio venga approvato “in pochissimi giorni”. Il tempo stringe. Su ‘Altrimondi’ il giornalista Giorgio Dell’Arti, con il titolo ‘Salvata Cipro ora sta per saltare la Sicilia’ fa una proiezione della waterloo siciliana nel caso in cui non si sblocchi la vicenda entro la deadline di fine aprile. ”Neanche oggi, dopo l’ennesimo rinvio con limite ultimo a stamattina, è stato depositato il Bilancio nella commissione di merito – lamenta e denuncia il vicepresidente della stessa Seconda Commissione, Vincenzo Vinciullo -. Le conseguenze sono chiare a tutti: sarà impossibile che alle ore 16 di mercoledì 17 prossimo, in Aula, si possa dibattere su un documento che, bene che vada, potrebbe esser presentato nei prossimi giorni. Quando finalmente la Commissione Bilancio potrà visionarlo, allora saranno stabiliti i tempi per la presentazione degli emendamenti e, a essere ottimisti, si può prevedere la sua entrata reale in Aula non prima del 19 aprile. Questo significa – conclude Vinciullo – che il presidente dell’Assemblea dovrà convocare una conferenza dei capigruppo ad hoc, cioè per ridisegnare il calendario dei lavori, tenendo fermamente presente che il termine finale per evitare un umiliante e disastroso commissariamento scade alla fine del mese in corso“.

sabato 13 aprile 2013

Per Sidoti "scenario politico sconfortante"

Lo scenario politico (sempre se possiamo utilizzare questo termine) e' sconfortante.
La dirigenza del PD chieda la nomina di un commissario. Dimostrazione di una totale mancanza di dialogo. Il segretario del Partito si dimette e spero anche dalla carica di componente del Nucleo di Valutazione del Comune di Lipari (compenso annuo 4.000 euro).
Una parte dell'UDC si smembra e segue forse il vento e l'altra parte si affida alla segreteria provinciale visto che il segretario anche in questo caso si e' dimesso.
Art.1 pubblica un susseguire di note che non fanno altro che confondere le idee. Ognuno dice la sua ma poi alla fine non sono stati in grado di fare squadra e di presentare un assessore al Sindaco visto che il Prof. Cuccia solo nostro signore sa da dove e' piovuto.
FLI ormai e' inutile ricordarlo...argomento chiuso.
Nuovo Giorno ancora devo comprendere dove vuole arrivare visto che fino ad oggi oltre la Presidenza del Consiglio Comunale non e' andato.
Sulla Giunta non ho nulla da dire se non due piccole osservazioni.
Gaetano Orto al Bilancio...... forse era meglio dargli qualche altra delega oppure il gioco e' lo stesso fatto con Giacomone. Gaetano e' un ragazzo generoso e molto vicino alla gente ed agli amici, ma visto che il Sindaco non ha trovato un nome era meglio che manteneva lui questa delega.
Mi soffermerei due righe in più sul Prof. Cuccia. A tal proposito prendo spunto da un commento fatto dall'amica Lina Paola Costa. Gradiremmo che venisse pubblicato un cv di tutti i componenti la nuova Giunta e quindi anche del Cuccia visto che dalla lettura di alcuni giornali risulta essere anche un tecnico prestato alla Politica.
Cortesemente smentite che lavorerà a fare l'Assessore da Palermo se no ritorniamo agli errori fatti con la Masin.
Inoltre, qualcuno ci dovrà dire da dove e' piovuto questo nome. Forse da qualche consigliere di minoranza che e' sempre in prima fila quando si tratta di risorse e ricerca di finanziamenti oppure caldeggiato da una parte della  lobby lacrimante?
Su Cuccia solo un amico su internet mi ha comunicato che ha un solido cv e risulta essere stato responsabile di Piano del Gal oggi sostituito da altro soggetto.

Comunque buon lavoro a tutti. Personalmente cercherò di seguire il vostro lavoro solo per rendermi conto se e' valsa la pena cambiare.
Angelo Sidoti

Sergio La Cava: Art.1 da plauso

Riceviamo da Sergio La Cava e pubblichiamo:Avendo appoggiato il progetto politico alle scorse amministratrive di art.1, mi preme precisare che in art 1, per quanto mi risulta, non c' è nessuna aria di rivolta quanto allo stucchevole argomento delle poltrone assessoriali.
In questo senso vanno interpretate le parole da me apprezzate del cons. Bertè che com'è giusto che sia si è limitato a dire che valuterà i provvedimenti che risulteranno utili al paese. Ecco credo che la dignità dei componenti la lista civica art.1 (ricordo che il rag Russo è il primo degli eletti e non si è sognato di rivendicare poltrone) che hanno lasciato al Sindaco la più ampia discrezionalità al fine di individuare figure professionali sopratutto utili al paese vada lodata e seguita ad esempio da altri che non mi risulta si siano comportati allo stesso modo.
Continuiamo per quanto ci riguarda a guardare con fiducia al bene del paese facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per essere al fianco di un progetto e di un programma che abbiamo sostenuto dal primo giorno e alla luce del sole.
Sergio La Cava

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca


13 aprile 1902
                                          
La regina Margherita a Lipari


Nel corso del 1902, precisamente il 13 aprile, la Regina Madre Margherita di Savoia (Torino, 20 novembre 1851 – Bordighera 4 gennaio 1926) visita Lipari.
La Regina arrivò nelle Eolie, proveniente da Gaeta, a bordo del “Marco Polo” (foto in alto a sinistra) sbarcando intorno alle 8,30 del mattino.
Come narra un breve articolo della “Stampa” di Torino: “Fu accolta da spontanea ed esultante dimostrazione con bandiere e musiche. Visitò anche la cattedrale, ove pregò e ricevette la benedizione. Ossequiata dalle Autorità, la Regina si è quindi imbarcata sul Marco Polo che salpò per Malta alle ore 11.00. La Regina espresse la sua commozione per l’accoglienza ricevuta e si disse entusiasta della bellezza dell’isola. La popolazione rimase entusiasta dalla visita inaspettata e gradita”.
Il Prof. Iacolino, nel corso di una conversazione, mi ha raccontato dei dettagli sulla visita della Regina Madre. Gli venne raccontato che all’uscita dalla Cattedrale la Sovrana fu avvicinata da uno o più coatti, che erano riuscito a superare il cordone di sicurezza, per consegnarle una supplica.
La sovrana, memore della morte del marito, Umberto I, per mano dell’anarchico Bresci, fu scossa dall’episodio ed ebbe un mancamento. Fu condotta, con la portantina vescovile, nell’abitazione del sindaco del tempo, Ferdinando Paino, sita in via Umberto I, ed assistita dai medici riprese conoscenza, per poi ripartire intorno alle 11.00.
Ferdinando Paino (1838 – 1914) (foto a destra) ricoprì la carica di Sindaco in tre diversi mandati, il I dall’ottobre 1886 al dicembre 1887, nelle Liste elettorali del Comune di Lipari erano iscritti 348 elettori. Il II mandato prende l’avvio a dieci anni di distanza, tra il 10 gennaio 1897 e l’agosto 1899. Venne rieletto con una maggioranza di 14 consiglieri su 27 votanti. Il III mandato, infine, per un breve periodo, dall’ aprile all’agosto 1902 dove l’unico episodio di rilievo è la visita della Regina. Si tratta di una breve visita, circa tre ore, tuttavia, la popolazione  liparota riuscì a omaggiare la popolare regina madre, che, come dice la cronaca giornalistica, espresse la sua commozione per l’accoglienza ricevuta e si disse entusiasta della bellezza della nostra isola.
La Regina Madre ha goduto di una vasta popolarità, a Napoli, nel 1889, la sovrana assaggiò un cosciotto di pollo portandolo alla bocca dopo averlo afferrato direttamente con le mani e ne nacque il detto: «Anche la regina Margherita mangia il pollo con le dita», sempre nella città partenopea, le fu dedicata la “Pizza Margherita”, a Siena gli è stato dedicato un panforte, a Stresa i dolci tipici le “Margheritine”. Parchi, giardini, Scuole, navi, Ospedali, Montagne, laghi, cittadine, portano il suo nome. Giosuè Carducci, infine, dedicò alla regina Margherita una delle sue Odi barbare (Alla Regina d'Italia).
Nel 2011 in occasione del 150° dell'Unità d'Italia e del 160° della nascita della Regina e stata realizzata la prima mostra monografica su Margherita di Savoia presso Palazzo Reale di Napoli e Villa Reale di Monza a cura di Elena Fontanella sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.

Punti nascita, alt da Roma al salvataggio il ministero congela il piano Borsellino

Il MINISTERO della Salute rispedisce indietro il piano "salvapunti nascita" appena varato dalla giunta Crocetta. Il motivo? Il progetto che grazia sette dei ventotto reparti di maternità chiusi per decreto perchè al di sotto degli standard di sicurezza dei 500 parti all'anno andava scritto assieme a Toscana e Veneto, le altre due regioni scelte come capofila che, però, non hanno fatto nulla. Nell'attesa rimangono congelati i 28 milioni di euro messi a disposizione da Roma per rendere sicuri i presidi di frontiera. E così le future mamme che abitano a Pantelleria, Mistretta, Santo Stefano di Quisquinia, Bronte, Nicosia e Mussomeli continueranno a partorire in trasferta.
La comunicazione è arrivata via fax agli uffici di piazza Ottavio Ziino. Il ministero si congratula per il piano di "ottimizzazione dell'assistenza sanitaria nelle piccole isole e nelle località disagiate" presentano dall'assessore Lucia Borsellino. Ma - ecco la doccia fredda - per ottenere il via libera deve essere concertato con Veneto e Toscana. Sì perchè il bando ministeriale per accedere al finanziamento milionario affida alle tre regioni il compito di scrivere un progetto unico articolato in tre sezioni. Alla Sicilia spetta la parte relativa all'assistenza territoriale, mentre alla Toscana l'aspetto dell'integrazione tra ospedale e territorio e al Veneto quello dell'emergenza.
Ma solo la Sicilia ha fatto i "compiti a casa", mettendo subito nero su bianco il progetto, anche sotto la pressione delle proteste di piazza cittadini e sindaci Veneto e Toscana, invece, hanno continuato a prendere tempo. Tanto che piazza Ottavio Ziino ha deciso di presentare da sola il piano al tavolo ministeriale. Ricevendo però un altolà. Dall'assessorato spiegano che ieri gli uffici hanno riscritto una nuova scheda progettuale che contiene anche le aree di intervento di Veneto e Toscana e l'hanno già spedita alle due regioni ritardatarie per l'approvazione.
Mentre l'iter si allunga, continuano le barricate delle donne di Pantelleria che ormai da settimane presidiano l'ospedale dell'isola contro la chiusura, a dicembre scorso, del punto nascita. Per Monica Modica, che per il movimento "Il Megafono" ha la delega per le problematiche delle isole minori, <<tra quanto annunciato e la realtà la differenza è davvero tanta, perchè - attacca - e la politica vive di tempi lunghi e spesso anche proclami, le mamme non possono aspettarli. Serve una deroga immediata alla chiusura, per consentire, intanto, a quelle mamme gravide di partorire sulle proprie isole>>.

L'UDC non ha 2 assessori. Lauria, Profilio e Natoli si autosospendono a tempo indeterminato dal direttivo

AL PRESIDENTE DEL DIRETTIVO UDC
Gaudenzio Mollica
LIPARI
AL SEGRETARIO PROVINCIALE UDC
Chiara Giorgianni
MESSINA 

Considerato che sono state disattese le indicazioni  prese a maggioranza dal Direttivo nella seduta di Sabato 06 c.m. circa l’assegnazione di due posti nella composizione dell’Amministrazione Comunale all’UDC, i sottoscritti  Lauria Bartolo, Profilio Luciano ed Aldo Natoli si autosospendono a tempo indeterminato dal Direttivo UDC.
Reiterano la richiesta di ricevere copia del verbale della riunione del  Direttivo e porgono distinti saluti.
Lauria Bartolo (Consigliere Comunale)
Profilio Luciano ( Consigliere Comunale)
Aldo Natoli

La Greca: "Dopo le dimissioni di Cincotta un commissario per il PD eoliano"

Caro Giuseppe,
sapevo della tua volontà ormai da diverse settimane, da quando, cioè, hai rimesso il mandato al Comitato Comunale, e poi ribadendo la tua volontà nell'ultimo incontro di lunedì scorso. 
Ritengo, e su questo aspetto, spero che gli altri membri del comitato comunale si dichiarino d'accordo con me, che occorre chiedere, alla luce del mancato tesseramento, che perdura ormai da diversi anni, che l'Unità comunale di Lipari venga commissariata, procedendo, con criteri di trasparenza e democraticità al nuovo tesseramento; soltanto dopo sarà possibile riorganizzare il comitato comunale. 
Sarà cura di tutti noi rapresentare ai segretari regionale e provinciale, l'urgenza di procedere alla nomina del commissario per ripristinare le condizioni di una normale dialettica politica interna.
In merito alla questione che tu citi nella tua nota conosci bene la mia posizione politica e non personale (anche per i rapporti parentali che mi legano alla famiglia di Tiziana), ma di questo avremo modo di parlarne nelle sedi e nei modi più opportuni.
Fraterni saluti
Pino La Greca

PD: La lettera di dimissioni di Cincotta

Con la presente comunico di aver rassegnato questa mattina le dimissioni da segretario del PD di Lipari alla segreteria provinciale.
Sono certo di aver agito sempre nell’interesse esclusivo del partito, senza mai aver frapposto interessi di carattere personale.
Per essere chiari, Tiziana De Luca (mia moglie) fa attività politica da tantissimi anni, prima ancora che ci conoscessimo, ed ha sempre partecipato attivamente alla vita politica e sociale del paese, vantando una militanza nel PD da tanti anni, portando avanti tante battaglie nell’interesse della comunità. E’ stata candidata in consiglio comunale con la lista “Eolie nel Cuore” e designata assessore già nella tornata elettorale del 2007, con candidato sindaco Marco Giorgianni,  e credo che ha tutte le carte in regole per ricoprire l’incarico di assessore nell’interesse esclusivo del paese.
Ringrazio chi in questi anni ha collaborato con il sottoscritto e resto a disposizione del partito da semplice militante.
Lipari, 13 aprile 2013                                         
Giuseppe Cincotta

Dopo l'ufficializzazione della giunta Giorgianni. Per Sgroi e Portelli si aprono le porte del consiglio comunale

L'ingresso dell'avvocato Gaetano Orto (PD) e del ragionier Giovanni Sardella (UDC) nella nuova giunta Giorgianni comporterà, così come espressamente richiesto dal sindaco, la rinuncia al ruolo di consigliere comunale. Al loro posto subentreranno, rispettivamente, Claudio Sgroi e Giovanni Portelli.

Legge rifiuti zero. Domani a Lipari raccolta di firme

COMUNICATO STAMPA.
In contemporanea con iniziative analoghe indette dal comitato promotore in tutto il territorio nazionale, domenica 14 aprile dalle ore 18 alle ore 21 in via Vittorio Emanuele angolo “Palma” a Lipari sarà presente un punto di raccolta firme per la sottoscrizione della proposta di legge di iniziativa popolare “Legge Rifiuti Zero: per una vera società sostenibile” (G.U. n. 74 del 28/3/2013).
Coordinamento de “La Sinistra”

Angelo Sidoti sul disegno di legge approvato dalla giunta regionale e presentato ieri dal sindaco Giorgianni

Un breve commento sulle tre pagine pubblicate su internet in merito a "norme per la resa dei servizi connessi alla gestione dei rilevanti flussi turistici delle isole minori siciliane...".
Sembra chiaro dalle tre pagine che il ticket è di due tipi:
1) ticket di sbarco alle isole minori siciliane nella misura massima di Euro 5,00 (integra o sostituisce l'attuale tassa di sbarco deliberata dal Consiglio Comunale lo scorso anno?)
2) ticket per l'accesso alla sommità dei vulcani nella misura massima di Euro 5,00 (penso che interessi solo l'Isola di Vulcano e di Stromboli nelle altre isole non ci sono fenomeni di vulcanismo attivo).
Nel testo non trovo alcuna indicazione esplicita che tali ticket si applicano solo ed esclusivamente ai turisti cosiddetti mordi e fuggi (ovvero giornalieri). Il termine giornaliero viene solo indicato nel primo comma dell'art.1 quando si parla di limitazione di sbarco.
La riscossione è demandata alle compagnie di navigazione e/o da altri soggetti individuati dall'amministrazione. Domando: come farà l'amministrazione a tenere sotto controllo gli altri soggetti esattori del ticket? E come verranno individuati?
Oggi finalmente sappiamo per cosa possono essere utilizzate tali "nuove entrate". Di certo sono tutte attività meritevoli ed in aiuto al Comune.
Farei attenzione però:
a) entrate effettive .... si parla di n.300.000 /400.000 soggetti all'anno. Ma questo si potrà verificare solo a consuntivo (chissà se con la crisi prevista questo numero non vada al ribasso)
b) il loro utilizzo spero che non serva per "pagare i costi" di nuovi attività (implementare la dotazione del corpo di polizia del 10%, per corrispondere straordinario dei dipendenti comunali, per remunerare squadre della protezione civile etc etc.)
Certo si diminuirebbe il livello di disoccupazione (spero che il sistema di assunzione sfugga al modello clientelare ormai diffuso) ma forse gli obiettivi del nostro Comune dovrebbero essere sopratutto altri.
Individuare maggiori entrate è sicuramente un risultato positivo ma non dimentichiamo che è importante ridurre l'attuale costo della macchina amministrativa e non mantenere uscite stabili o forse addirittura incrementarle.
I lavori passano agli Organi di Governo locali Giunta e Consiglio Comunale quindi non ci resta che aspettare.
Angelo Sidoti

Presentata la nuova giunta municipale di Lipari (video)

Ecco la giunta Giorgianni. L'architetto Berzioli nominato consulente

Il sindaco Marco Giorgianni ha presentato quest'oggi alle 12 alla stampa quella che è la nuova Giunta municipale(a breve il video integrale della presentazione). 
Della nuova giunta (nella foto) fanno parte: 
l'avv. Gaetano Orto (Pd) vicesindaco con delega al bilancio, contenzioso, servizi idrici, fognari ed elettrici; il prof. Roberto Cuccia (diretta espressione del Sindaco) che si occuperà di Turismo, Spettacolo e Programmazione e agirà- come ha anticipato il primo cittadino- più fuori che sull'isola in modo da acquisire finanziamenti e curare da vicino l'avanzamento della progettualità; il rag. Giovanni Sardella(UDC) che si occuperà di polizia municipale, cimiteri e, viabilità e verde pubblico; la dott.ssa Tiziana De Luca (PD) che si occuperà di Pubblica Istruzione e delle problematiche giovanili
Il sindaco Giorgianni ha mantenuto la gestione dell'urbanistica, dei trasporti e dei lavori pubblici.
Il sindaco ha anche annunciato di aver nominato un secondo consulente a titolo oneroso( dopo Angela Mazziotta) si tratta dell'architetto Gabriella Berzioli che si occuperà principalmente dei servizi idrici, fognari e elettrici a Gabriella Berzioli.
A proposito della Berzioli, componente della prima giunta Giorgianni, il primo cittadino ha precisato che non rientra nel gioco degli incarichi politici (quindi negli accordi con il PD) ma si tratta di una sua scelta personale considerate l'indubbia professionalità dell'ex amministratrice.
Nella foto: da sx a dx: Roberto Cuccia, Gaetano Orto, Giovanni Sardella, Tiziana De Luca, il sindaco Marco Giorgianni

PD Eolie: Si è dimesso Cincotta

L'avvocato Giuseppe Cincotta ha rassegnato le dimissioni da segretario del PD di Lipari alla segreteria provinciale.

Mare d'inverno domani ad Acquacalda

L’associazione “Fare Verde Onlus - Gruppo Provinciale Messina” in collaborazione con il movimento civico “Vento Eoliano” e con la partecipazione dell’associazione “CEA Eolie”, comunica che in data 14 aprile 2013, ad Acquacalda, dalle ore 9.30, si terrà la manifestazione “Il Mare d’Inverno”.
Il Mare d’Inverno, evento nazionale giunto alla ventunesima edizione, serve a ricordare che l’inquinamento di mare, spiagge e litorali dura tutto l’anno, anche se molti se ne ricordano solo quando arriva l’estate.
Ogni anno grazie a questa operazione, migliaia di volontari in tutta Italia raccolgono rifiuti di ogni genere ed eseguono un monitoraggio delle più diffuse forme di inquinamento.
Gli attivisti che puliranno le spiagge coglieranno l'occasione per redigere anche un censimento dei rifiuti più invadenti.
Al termine della manifestazione sarà predisposto un report che verrà inviato alle seguenti istituzioni: ATO, Provincia Regionale, Capitaneria di Porto, Ministero delle Infrastrutture, ARPA, ASP di Messina e all’Osservatore Regionale per i Rifiuti, per l’adozione degli eventuali provvedimenti di competenza.
La Cittadinanza tutta, le Associazioni, i Rappresentanti Istituzionali sono invitati a partecipare.

SOS FORMAZIONE: “3.500 LAVORATORI A RISCHIO LICENZIAMENTO”

“Sulla formazione professionale l’azione del governo regionale e’ opaca e incerta; e’ stato abbandonato un percorso di rinnovamento avviato col precedente governo, in assenza pero’ di un altro progetto, con un salto nel buio che sta gettando nel caos il sistema e che rischia di produrre licenziamenti a raffica”. Lo sostengono Cgil e Flc Sicilia, che sull’argomento hanno tenuto oggi una conferenza stampa, contestando passo per passo iniziative e dichiarazioni dell’assessore regionale al ramo e del presidente della Regione e presentando la loro piattaforma per la riforma del settore, sulla quale chiedono il confronto.
“Da anni ci battiamo per il rinnovamento, la messa in trasparenza e l’efficienza del settore – ha detto Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil Sicilia – e contro qualunque forma di malaffare e di clientelismo. Al presidente della regione chiediamo adesso di prospettarci un percorso credibile”. Secondo i conti della Flc sono 3.551 i lavoratori della formazione professionale che rischiano il licenziamento a partire da giugno a causa “dell’incapacita’ dell’esecutivo – ha sostenuto Scozzaro – di governare la crisi, di intervenire su procedure e tempi dei pagamenti che per quanto riguarda gli enti si protraggono anche fino a 5 anni, cosa che ha messo in crisi innanzitutto quelli sani, con le conseguenze immaginabili sui lavoratori”.
Per la formazione professionale Flc e Cgil chiedono un percorso di “discontinuita’ politica, etica e formale rispetto al passato – ha detto Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil – che si sostanzi in un piano preciso concordato con le parti sociali”. Sollecitano pero’ anche una “continuita’ nell’azione della pubblica amministrazione per costruire un sistema di formazione efficiente e collegato al mercato del lavoro, tutelando i lavoratori”.

SGARLATA, ASSESSORE IN TRINCEA: “USO DISSENNATO DI FONDI PUBBLICI”

Il dopo Zichichi è già cominciato. Si chiama Maria Rita Sgarlata, assessore in trincea. Il battesimo si è consumato oggi a Palermo, a Palazzo Steri. ”I miei predecessori mi hanno lasciato tanto lavoro, che faremo senza farci attirare dai grandi progetti, seguendo una politica dei piccoli passi, riprendendo e ricostruendo la macchina amministrativa dei beni culturali che in questi anni si è  un po’ inceppata“.
Non usa troppi giri di parole il neo assessore regionale ai Beni Culturali e all’identità siciliana, a margine di un incontro con il rettore dell’ateneo palermitano, Roberto Lagalla, alla prima uscita ufficiale dopo la nomina di lunedì. La questione più spinosa è quella del bilancio, che dovrà essere approvato entro fine mese. “Ho dovuto difendere strenuamente i capitoli di spesa relativi al funzionamento delle soprintendenze e delle biblioteche e agli interventi di somma urgenza che non possiamo eliminare perché ci consentono di preservare il patrimonio monumentale e storico-artistico della regione”, ha spiegato.
“Soldi ce ne sono pochi – ha continuato l’assessore – a causa di un uso dissennato dei fondi regionali ed europei. Siamo quindi nella necessità di razionalizzare, riorganizzando mansioni e funzioni, ma guardando anche ad una nuova programmazione che si basi sulle competenze: per questo, auspico una ripresa dei rapporti tra soprintendenze, università ed enti di ricerca, perché è da lì’ che dobbiamo ripartire”.