Per qualcuno si tratta di uno dei bilanci più difficili della storia dell’Isola perché mancherebbero all’appello circa 3 miliardi di euro. Opinioni dinamitarde o spauracchi concreti? Quella del Bilancio intanto sembra una via crucis. Una collezione di fumate nere.
Ardizzone intanto auspica che il Bilancio venga approvato “in pochissimi giorni”. Il tempo stringe. Su ‘Altrimondi’ il giornalista Giorgio Dell’Arti, con il titolo ‘Salvata Cipro ora sta per saltare la Sicilia’ fa una proiezione della waterloo siciliana nel caso in cui non si sblocchi la vicenda entro la deadline di fine aprile. ”Neanche oggi, dopo l’ennesimo rinvio con limite ultimo a stamattina, è stato depositato il Bilancio nella commissione di merito – lamenta e denuncia il vicepresidente della stessa Seconda Commissione, Vincenzo Vinciullo -. Le conseguenze sono chiare a tutti: sarà impossibile che alle ore 16 di mercoledì 17 prossimo, in Aula, si possa dibattere su un documento che, bene che vada, potrebbe esser presentato nei prossimi giorni. Quando finalmente la Commissione Bilancio potrà visionarlo, allora saranno stabiliti i tempi per la presentazione degli emendamenti e, a essere ottimisti, si può prevedere la sua entrata reale in Aula non prima del 19 aprile. Questo significa – conclude Vinciullo – che il presidente dell’Assemblea dovrà convocare una conferenza dei capigruppo ad hoc, cioè per ridisegnare il calendario dei lavori, tenendo fermamente presente che il termine finale per evitare un umiliante e disastroso commissariamento scade alla fine del mese in corso“.
Ardizzone intanto auspica che il Bilancio venga approvato “in pochissimi giorni”. Il tempo stringe. Su ‘Altrimondi’ il giornalista Giorgio Dell’Arti, con il titolo ‘Salvata Cipro ora sta per saltare la Sicilia’ fa una proiezione della waterloo siciliana nel caso in cui non si sblocchi la vicenda entro la deadline di fine aprile. ”Neanche oggi, dopo l’ennesimo rinvio con limite ultimo a stamattina, è stato depositato il Bilancio nella commissione di merito – lamenta e denuncia il vicepresidente della stessa Seconda Commissione, Vincenzo Vinciullo -. Le conseguenze sono chiare a tutti: sarà impossibile che alle ore 16 di mercoledì 17 prossimo, in Aula, si possa dibattere su un documento che, bene che vada, potrebbe esser presentato nei prossimi giorni. Quando finalmente la Commissione Bilancio potrà visionarlo, allora saranno stabiliti i tempi per la presentazione degli emendamenti e, a essere ottimisti, si può prevedere la sua entrata reale in Aula non prima del 19 aprile. Questo significa – conclude Vinciullo – che il presidente dell’Assemblea dovrà convocare una conferenza dei capigruppo ad hoc, cioè per ridisegnare il calendario dei lavori, tenendo fermamente presente che il termine finale per evitare un umiliante e disastroso commissariamento scade alla fine del mese in corso“.
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