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lunedì 15 aprile 2013

BATTIATO RIVELA: “DIMISSIONI? LA DESTRA INFLUENZÒ GRASSO E QUESTI CROCETTA”

“Stento a crederci”, “inaccettabile”, “ci vuole una class action”, “una vergogna”, “orribile”: riproposte in sequenza le dichiarazioni di molte donne importanti, delle quale offriamo un piccolo “assaggio”, che porta la firma di Laura Boldrini, Daniela Santanché, Alessandra Mussolini, Giorgia Meloni e molte altre, fanno una grande impressione, se poste accanto alla frase che le ha provocate, inserita in un contesto molto articolato.
Possibile che la frase incriminata (queste “troie che si trovano in Parlamento“) seppellisca, seppure per un breve momento, la poesia, la musica, l’arte, la filosofia, la genialità di uno dei cantautori  italiani più amati di tutti i tempi, come Franco Battiato? Lo escludiamo nel modo più assoluto, ma da quando ha pronunciato il suo “verdetto”, riferito al passato e non al presente, Franco Battiato viene contesto dai talk show televisivi di maggiore ascolto ed è costretto a concedere con parsimonia la sua presenza.
Di buono c’è che di volta in volta, Franco Battiato riferisce con maggiore dettaglio l’incidente che ha provocato il “divorzio”, peraltro consensuale, da Rosario Crocetta, rivelando circostanze e contesto rimasti nell’ombra a causa della concitazione del momento e della voglia, da parte di Battiato, di rompere con questa storia e non parlarne più.
Il cantautore è passato da un silenzio totale al bisogno di raccontare ogni cosa, come fanno i siciliani avveduti, che non vogliono lasciarsi trasportare dalle onde dell’emotività, subendo gli inevitabili condizionamenti di sentimenti e umori dettati dagli eventi.
Ospite di Massimo Bernardini  a Tv-Talk, format “specializzato” nella interpretazione degli eventi televisivi, dei quali misura qualità, audience, pregi e difetti, il cantautore siciliano ha finalmente rivelato come e perché il presidente della Regione siciliana, seppure suo malgrado, ha deciso di privarsi di lui nella compagine di governo.
“E’ andata così”, ha esordito Battiato, “Rosario ha ricevuto una sollecitazione dal Presidente del Senato, il quale a sua volta l’aveva ricevuta dagli ambienti della destra siciliana che mal sopportavano la mia presenza”.
Per quale ragione? “Sono un uomo libero”, ha spiegato il cantautore, e dicevo quel che penso come ho fatto sempre, anche nella circostanza che ha causato il problema…”
E a questo punto, Battiato infila il bisturi nella piaga: “Mi esprimo così da sempre, non la penso sulle donne in maniera diversa da come penso sugli uomini: se si vendono per quattro soldi, il mio giudizio non cambia. Sono loro che danneggiano la politica italiana….”
Quanto all’accusa di misogenia, che il conduttore di Tv-Talk ha ricordato come la colpa addebitata a Battiato, osservando con rammarico che questa accusa sia venuta da donne intelligenti, cadute in trappola, Battiato ha richiamato una dichiarazione di Nichi Vendola, per sostenere le sue ragioni. “Nichi perde colpi”, ha detto, “per me non c’è alcuna differenza fra uomini e donne. Credo nella reincarnazione, chi è uomo può rinascere donna o viceversa. O rinascere animale… Accusarmi di misogenia non ha senso. Ho sentito opinione di donne importanti che hanno detto la loro senza avere sentito le mie parole, visto o letto alcunché. L’hanno fatto per sentirsi nel branco. Vigliaccheria congenita”.
Di fronte all’obiezione principale – avrebbe dovuto essere più accorto, da rappresentante delle istituzioni – Franco battiato ha sostenuto che il far parte del governo non avrebbe dovuto né potuto modificare il suo modo di vedere le cose, né fargli cambiare in alcun modo idea. “Se avessero ascoltato il contesto, molti di quelle che hanno condannato si sarebbero ricredute. A Bruxelles ho incontrato i giornalisti e parlato per un’ora e un quarto, ottenendo un consenso entusiastico da parte di coloro che avevano già manifestato l’intenzione di investire i loro soldi in Sicilia e promuovere la mia terra, poi ci sono state alcune domande. Ad una di esse ho risposte, manifestando, con le mie parole di sempre, come la penso sul troiaio del Parlamento. Niente, rispetto a tutto il resto. Non aspettavano altro, per togliere di mezzo un essere libero…”.
E’ stato ingenuo usare lo stesso registro da assessore regionale? “Nemmeno per idea, c’è stata cattiveria, le mie parole sono state strumerntalizzate, si è ricorso al solito trucco per eliminare l’avversario…”
Il conduttore, Massimo, gli ha fatto ricordare che Il Fatto quotidiano ha lanciato un appello per ottenere il perdono e tornare alla Regione siciliana. Battiato ha fatto spallicce, ha sorriso, ed ha manifestato qualche perplessità per la richiesta di perdono, pur apprezzando le generose motivazioni dell’iniziativa.
“Non sono contro la prostituzione”, ha detto, tranchant. Senza intenzione di farsi perdonare.

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