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domenica 14 aprile 2013

Turisti in difficoltà sul Monte Pelato. I sentieri "scomparsi" e la segnaletica che non c'è

Oggi nel primo pomeriggio, nel terrazzo della mia casa di Lami, mi sono visto arrivare una turista francese che era scesa avventurosamente dal costone di Monte Pelato, che sta alle spalle della mia casa. Era tutta graffiata dai rovi e particolarmente stanca. 
In questa discesa aveva smarrito una coppia di amici che poco dopo abbiamo trovato; nella intraprendente discesa avevano imboccato un altro canalone e la signora che parlava bene l’italiano mi ha detto che era scivolata anche in un dirupo, ma grazie all’aiuto di suo marito era riuscita a risalire. 
Insomma una brutta esperienza per questi tre francesi, dove c’è mancato poco che dovevano intervenire i vigili del fuoco. 
Li ho fatti riposare all’ombra del mio terrazzo e mentre mi raccontavano dell’accaduto ho offerto loro acqua, dolce, un bicchierino di mandarinetto e un caffè. Mi hanno detto che  stavano cercando di andare in un punto panoramico chiamato “cavallo arena” da dove si  vedono le colate  di pomice e rocche rosse. Sicuramente pensavano di imboccare il sentiero, ormai scomparso, che porta a monte pelato e poi scendendo dal versante ovest  porta dritti a “cavallo arena”; mi hanno mostrato delle carte scaricate da internet  dove era descritto il percorso, erano stanchi sfiniti oltre a essere delusi  e rammaricati di non aver potuto raggiungere la meta prefissata .
Mi hanno chiesto del perché non c‘erano indicazioni e segnalazioni e di come mai tutto il sentiero risulta essere in abbandono. Sinceramente per me che sono nato e vivo in questi posti,  e conoscendo sicuramente il perché, mi veniva veramente difficile spiegarlo, poi improvvisamente mi è venuta una risposta e ho detto che se gli italiani fossero stati ancora più convinti nel voler far continuare a governare Berlusconi, questi e altri problemi sarebbero risolti. Le risate sono partite a raffica, così sono riuscito a fargli risollevare il morale. 
A questo punto malgrado la brutta esperienza dei tre turisti è il caso proprio dire “meno male che Silvio c’è”.
 Lipari 14/04/13
                                                               Salvatore Agrip.

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