Egr. Direttore,
superando la mia innata ritrosia ad esporre le mie opinioni, e le argomentazioni a loro supporto, per il mezzo della stampa (o, come nel caso di specie, della informazione telematica) preferendo, da sempre, essere più diretto e privilegiando il contatto umano (in parole povere: non le mando a dire, le dico) ho deciso di spendere qualche parola su quella "parodia di convegno" che è stato l'incontro del 17 u.s. presso il Palacongressi di Lipari sul tema dell'istituendo (forse) Parco Nazionale delle Isole Eolie.
Intando va rilevato il fallimento di partecipazione popolare - ne ha dato atto anche il Suo giornale on line laddove, correttamente, quantifica in un centinaio (invero ne ho contati personalmente 136) di presenti la platea; se poi consideriamo che tale numero comprendeva anche i relatori - che non hanno trovato posto al tavolo del moderatore - e gli accompagnatori, nonostante gli sforzi "telefonici" dell'Assessore Finocchiaro (soggetto che, personalmente, ritengo oltremodo serio e degno di stima) di coinvolgere il maggior numero possibile di partecipanti anche dalle isole minori, credo che il comunicato stampa del Comune di Lipari sul "Trionfo" della manifestazione si copra di ridicolo da sè medesimo.
Qualcuno potrebbe obiettare: ma dov'erano i 4.050 (invero il totale sfiora le 5.000 firme) firmatari della petizione "NO al Parco" promossa dall'Associazione "La Voce Eoliana"?
La risposta è di una semplicità disarmante: nel corso delle nostre ultime, partecipate, riunioni, la Gente si era espressa per un giustificato disinteresse al convegno essendo convinta che si sarebbe trattato di una semplice passerella di personaggi appositamente invitati per "vendere" il prodotto parco ad una platea spesso poco informata sulle problematiche della delicata materia e nell'ambito del quale la presenza del Ministro dell'Ambiente fungeva da semplice "specchietto per le allodole (tanto per restare in tema di tutela florofaunistica). Uno specchietto dimostratosi però, alla prova dei fatti, privo di appeal.
Devo dire che, ancora una volta, la saggezza popolare, in particolare quella contadina, ha avuto ragione.
Abbiamo assistito infatti ad una indecorosa pantomima ove un ministro della Repubblica, da buon politico, ha parlato a lungo nel corso dei suoi due interventi, riuscendo - come da prassi - a non dire assolutamente nulla di concreto se non che il parco si farà perchè previsto da una legge dello Stato, anche se ha auspicato che ciò possa avvenire nella più ampia intesa con le popolazioni locali.
E' stato come dire al boia di insaponare per bene, qual gesto di cortesia nei confronti del condannato, la corda da passargli poi al collo.
Eppure il buon ministro dovrebbe sapere, e certamente sa, che qualsiasi legge si può modificare o financo abrogare ;arte in cui è insuperabile maestro il suo Presidente del Consiglio e goliardico interprete il suo collega Calderoli, piromane istituzionale; ricordate il falò degli scatoloni - peraltro fisicamente vuoti - che ha dato alle fiamme a simboleggiare le migliaia di leggi dal novello Nerore "abrogate"?
Paradossalmente più serio è stato l'intervento del senatore D'Alì, presidente della Commissione Ambiente del Senato, che tale ipotesi abrogatoria ha ritenuto come percorribile, naturalmente se se ne presentano le condizioni.
Ma, per tornare al convegno, è stato dato ampio ( e non contingentato) spazio ai relatori pro-parco, dal presidente di federparchi, ai direttori dei parchi delle cinque terre e dell'arcipelago toscano, mentre sobrio e stringato l'intervento di Dino Farchi, direttore del parco del Lambro. Naturalmente a senso unico anche la relazione del Dott. Arnone, funzionario apicale dell'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente.
Pochi, e, viceversa, rigorosamente contingentati, gli interventi della gente (ai quali il ministro non ha riservato soverchie attenzioni ad eccezione dell'intervento dei lavoratori ex PUMEX, che comunque peroravano la loro giusta causa e non erano, ovviamente, particolarmente interessati alla questione parco).
Purtroppo non è stata data la possibilità di ribattere alle mirabilie da mille e una notte illustrate da cotanta armata di personalità; ad esempio avremmo voluto chiedere al direttore del parco delle cinque terre che ci spiegasse il malcontento dei cittadini di Riomaggiore; perchè, ad esempio, si rifiuta sistematicamente di rendere pubblici i bilanci dell'ente parco; perchè la sentieristica del suo parco si presenta (almeno così affermano alcuni movimenti di cittadini) in totale abbandono ad eccezione della famosa "via dell'amore" per percorrere la quale si devono però sborsare cinque euro; perchè molti operatori turistici dei comuni ricadenti nell'ambito di quel parco lamentano una concorrenza sleale dell'ente che possiede in proprio, oltre a ristoranti ed alberghi, financo una agenzia turistica..... e via discettando.
Avremmo voluto chiedere alla presidente del parco dell'arcipelago toscano come mai dichiara alla stampa ( Vds. La Repubblica del 07.07. u.s.- edizione di Genova) perchè, da un lato, definisce la situazione del proprio ente, come di tutti gli altri attualmente già costituiti, oramai alla "canna del gas" per mancanza di personale e di finanziamenti (tanto da dover utilizzare il proprio computer personale, da avere un enorme arretrato nella evasione delle pratiche dei cittadini, ivi compresi i condoni e, da ultimo, da non poter più controllare, ad esempio, l'isola di Pianosa) e, dall'altro, illustra, ancora una volta, i presunti vantaggi dei parchi perorandone l'ennesima istituzione.
Avremmo voluto chiedere al presidente di federparchi cosa ne pensa della decisione del Comune di Portofino di chiedere una consistente riduzione della perimetrazione del proprio parco stante la sofferenza oramai endemica dell'economia locale a causa dei numerosi e scellerati vincoli ivi presenti; o, magari, qual'è il suo giudizio sul parco dell'arcipelago della Maddalena ove basta pagare (anche in abbonamento, una sorta di "prendi tre paghi due" nella migliore tradizione da supermercato) per potervici navigare dentro con buona pace della (presunta) tutela ambientale.
Ma tant'è!
L'importante è che la "gens" abbia ascoltato il verbo dei messia e si sia quindi "formata una opinione"; arguto eufemismo per significare che la popolazione meno conosce della questione e meglio è.
Stendiamo poi un velo pietoso sulla organizzazione del convegno con i relatori (quarda caso tutti di opinioni opposte a quelle dell'amministrazione - e del ministro) che ancora non avevano preso la parola al momento in cui "Sua santità" ha lasciato i lavori per rientrare a Siracusa, ringraziati dal moderatore per la loro semplice presenza e quindi rispediti ingloriosamente (per il Comune) a casa.
Alla violenta e legittima reazione dei pochi rimasti frettolosa e grottesca marcia indietro con i suddetti signori costretti a parlare davanti ad un uditorio oramai vuoto (erano rimaste solo una quindicina di anime).
Questa è, messa crudemente in pratica,la.... "volontà di decidere insieme alla popolazioni locali" di cui (stra)parla il ministro.
Meditate, gente, meditate!
Avv. Angelo Pajno
Presidente della Associazione "La Voce Eoliana"
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domenica 18 luglio 2010
"Considerazioni sul futuro Parco delle Eolie". Ci scrive Tony Scontrino dell'associazione Bluoltremare.
Caro direttore,
ho partecipato al recente confronto sul Parco che si è tenuto a Lipari sabato 27 Luglio, e sono rimasto sbigottito dalle motivazioni che hanno indotto 4055 eoliani a dire NO al parco, sinceramente sentiti i pareri di tanti dei firmatari che si occupano di giri in barca, pescatori e coltivatori delle parti alte delle isole, l’associazione La Voce Eoliana ha fomentato tali persone raccontandogli divieti assurdi (direi di pura fantasia, tipica eoliana) che se sarà il caso sarò felice di raccontare. A parte questa nota polemica che mi stava a cuore raccontare vorrei fare delle considerazioni sul futuro Parco delle Eolie.
Siamo tutti consapevoli che le caratteristiche di naturalità dell'Arcipelago hanno subito, nel corso degli anni, un notevole impoverimento. Negli ultimi anni stiamo assistendo, e i numeri sono testimoni, che la bellezza dei paesaggi, le caratteristiche geomorfologiche delle isole non bastano più per attrarre turisti e gli amministratori locali dovrebbero cominciare a riflettere. Le isole dove sono forti gli interessi economici hanno subito, e ancora oggi ne risentono, gravi conseguenze ambientali.
Fino ad ora l'economia delle isole Eolie si è basata su "monoculture”, che però hanno causato notevoli problemi in quanto fondate su risorse limitate. L'agricoltura non può essere l'unica fonte di guadagno, come non lo possono essere la pesca o il turismo. Infatti nel corso della storia dell'Arcipelago si sono sempre verificati episodi che hanno compromesso la possibilità di sopravvivenza degli abitanti, con conseguenti emigrazioni degli eoliani verso paesi stranieri.
Negli ultimi anni la "monocultura" economica è stata rappresentata dal turismo balneare di massa concentrato nei mesi estivi. Questo ha portato ad uno sviluppo veloce e diretto soprattutto di alcune categorie, ad esempio del settore edilizio, che negli anni passati è stato interessato da un notevole incremento ma che oggi inizia ad entrare in crisi: la sua crescita esponenziale e a volte indiscriminata non può però essere considerata compatibile con lo sviluppo sostenibile, data la limitatezza del territorio.
La necessità di operare azioni di salvaguardia era apparsa evidente già negli anni ottanta, quando furono redatte le prime leggi regionali per l'istituzione di Riserve naturali. Alla solerzia del legislatore non era però seguita una rapida azione e così si è accresciuta la distanza tra teoria e realtà. Le Riserve delle isole Eolie esistono sulla carta dal 1981, ma anche la Riserva di Salina, istituita nel 1984, non ha realizzato nessuna delle opere previste ed è rimasta una serie di vincoli su un territorio che invece potrebbe avere notevoli potenzialità.
La conservazione, nel caso dell'Arcipelago eoliano, non può essere disgiunta dallo sviluppo delle popolazioni residenti, ma vi è la necessità di svincolarsi da schemi precostituiti o realizzati in ambienti troppo diversi da quelli insulari. È necessario svolgere alcune azioni per imboccare la strada di uno sviluppo che sia veramente sostenibile e duraturo e la realizzazione delle Riserve naturali appare fondamentale all'interno di questo progetto.
Il primo passo deve essere la sensibilizzazione degli abitanti sui problemi ambientali e sulla necessità di conservare le risorse naturali. Gli eoliani hanno il bisogno ed anche la voglia di conoscere meglio il loro territorio e di essere maggiormente coinvolti nelle decisioni che li riguardano. La necessità è quella di intraprendere azioni di sensibilizzazione, comprensione ed educazione ambientale che non rimangano sporadiche, ma che diventino qualcosa di continuativo e presente nella vita degli eoliani. E' importante che vi sia l'attenzione, da parte degli amministratori locali, alle esigenze della popolazione e quindi, in primo luogo, alla cura di strutture ed infrastrutture necessarie allo svolgersi delle normali attività di vita quotidiana, per arrivare poi a provvedere alla creazione di spazi e luoghi dove sia possibile, per adulti e bambini, avvicinarsi all'ambiente nel modo più completo e coinvolgente possibile.
Le riserve non devono rimanere bei progetti sulla carta, ma bisogna realizzare tutte le strutture ad esse collegate (centri di accoglienza, segnaletiche, sentieri, laboratori multimediali...) per permetterne la fruibilità e per creare nuovi posti di lavoro per la popolazione. La creazione nella realtà delle riserve permetterà la destagionalizzazione del turismo e l'avvio di tipologie turistiche particolari (ad esempio il turismo naturalistico, gite scolastiche, vacanze scientifiche) più adatte alle caratteristiche delle isole.
Le Riserve devono diventare un nuovo modo di concepire il rapporto tra l'uomo e il suo ambiente. Naturalmente non devono rappresentare anche queste una "monocultura": la Riserva non deve diventare il fine, come è capitato per tutte le altre attività, ma solo una chiave di lettura diversa della realtà territoriale.
In questo senso tutti i settori economici tradizionali potranno essere recuperati e rilanciati e sarà anche possibile iniziare nuove attività. L'agricoltura si dovrebbe trasformare, nelle zone interne alle Riserve, utilizzando tecniche compatibili con l'ambiente e sfruttando la creazione di appositi marchi di qualità per i prodotti. È inutile tentare di tenere il passo con produzioni quantitativamente ed economicamente più vantaggiose realizzate in altri paesi. Le Eolie, nel campo dell'agricoltura e della produzione in generale, dovranno puntare su prodotti specifici ed appartenenti alla tradizione, coltivati con cura e con particolari tecniche. Non si parla di un ritorno alla preistoria, ma della necessità di coniugare tradizione con innovazione.
Il settore della pesca, in crisi a causa della diminuzione delle disponibilità ittiche, sarà probabilmente aiutato da un'azione di salvaguardia delle risorse naturali. L'impoverimento delle risorse ittiche è stato causato principalmente da tecniche di pesca aggressive attuate da pescatori non dell'arcipelago. La creazione della riserva marina potrà invece determinare una situazione simile a quella di Ustica, in cui i permessi di pesca sono rilasciati a pescatori locali in grado di utilizzare metodi non aggressivi e rispettosi dei tempi di riproduzione delle diverse specie.
Alcuni settori potranno subire una limitazione, come ad esempio quello edilizio, che però non avrebbe avuto molte prospettive anche senza l'istituzione delle riserve. Infatti il territorio di un'isola, in particolare poi quello delle isole Eolie, è per sua natura limitato e non può sopportare un'eccessiva pressione. Un settore redditizio per il futuro, nel campo dell'edilizia, è costituito dai restauri in stile eoliano effettuati sui tanti ruderi o case abbandonate che potrebbero essere poi riutilizzate. Molti infatti sono i possessori di seconde case alle Eolie e soprattutto molti turisti stranieri sono interessati all'acquisto o all'affitto di case in vecchio stile eoliano.
Un altro aspetto su cui puntare per un futuro sostenibile delle Eolie è rappresentato da quello che viene definito "turismo culturale". Il recupero delle tradizioni, delle feste popolari, e della storia di queste terre è fondamentale sia per lo sviluppo economico che per il recupero, da parte degli isolani, dello spirito di appartenenza ad una terra. Il patrimonio culturale delle isole Eolie è di portata internazionale. Il Museo archeologico, grazie all'impegno dei ricercatori che hanno compreso l'importanza dei reperti rinvenuti nell'Arcipelago, è uno dei più importanti a livello europeo.
Tutte le azioni devono essere accompagnate anche da un rilancio dell'immagine delle isole Eolie e ad una maggiore cura nella loro promozione. Nei depliant pubblicitari è necessario fare riferimenti alle bellezze naturali e storiche presenti sull'arcipelago e puntare su quelle. In questo senso va anche rivisto l'atteggiamento degli abitanti di alcune isole in termini di accoglienza dei turisti e l'azione delle Amministrazioni locali per la soluzione di problemi urgenti come la gestione di rifiuti, l'approvvigionamento idrico e il problema energetico, che nei periodi di massima affluenza turistica diventano ingestibili.
Il futuro dell'Arcipelago eoliano dipenderà dall'azione politica che si deciderà di intraprendere e dall'impegno, sia pubblico che privato, per la sua realizzazione. Se la linea sarà quella dello sviluppo sostenibile, la conservazione ne rappresenta il punto di partenza, assieme però alla rilettura e al rilancio delle attività economiche ad essa collegate.
Il problema secondo me non è da ricercare su eventuali vincoli che un Parco o area marina protetta possa dare alla popolazione ma invece quello a cui dobbiamo fare molta attenzione è se chi sarà designato alla guida dell’ente gestore del parco o della riserva marina sia persona qualificata e al di sopra di ogni interesse locale questo è il nocciolo della questione su cui noi tutti siamo impegnati a riflettere, perché noi vogliamo un parco che sia fruibile a tutti!
Un’ultima considerazione: sentiamo tanto parlare di Sviluppo Sostenibile ma sappiamo cosa vuol dire. Nella Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 lo sviluppo sostenibile è presentato come lo “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.
Lo sviluppo sostenibile si richiama, quindi, in modo pragmatico alla necessità di conciliare due obiettivi fondamentali per la società contemporanea: tutelare gli ecosistemi e promuovere lo sviluppo socio-economico.
E adesso a voi una riflessione: stiamo garantendo un futuro ai nostri figli!!!!
Grazie
Tony Scontrino
Ass. BLUOLTREMARE
EDITORIALE: BEN VENGA IL DIBATTITO E IL CONFRONTO ANCHE TELEMATICO
Come era prevedibile, dopo il convegno-confronto di ieri sul Parco delle Eolie, si cominciano a registrare le prese di posizione (o per meglio dire a distinguere i pro e i contro) nei confronti del Parco stesso.
Eolienews, come nel suo stile darà spazio, a chi vorrà dire la sua , pubblicando lettere firmate da personaggi reali (come nel caso del signor Scontrino e di Luca Chiofalo). Questo per una migliore e maggiore esposizione di idee e nella speranza che un "dibattito" anche telematico possa dare i cittadini il diritto a dire la propria. A farsi delle idee anche attraverso questo tipo di "confronto"
Lettere che, ovviamente al di là delle posizioni, non devono ledere le idee altrui e le persone.
In quest'ottica, abbiamo avuto il dubbio se pubblicare o meno la prima parte di questa lettera dove si parla di "fomentazione". Alla fine abbiamo deciso di farlo poichè già, in altre occasioni, l'associazione chiamata in causa ha smentito queste voci.
Fatto salvo il dovere da parte nostra di riservare lo stesso identico spazio all'Associazione qualora volesse replicare al signor Scontrino.
ho partecipato al recente confronto sul Parco che si è tenuto a Lipari sabato 27 Luglio, e sono rimasto sbigottito dalle motivazioni che hanno indotto 4055 eoliani a dire NO al parco, sinceramente sentiti i pareri di tanti dei firmatari che si occupano di giri in barca, pescatori e coltivatori delle parti alte delle isole, l’associazione La Voce Eoliana ha fomentato tali persone raccontandogli divieti assurdi (direi di pura fantasia, tipica eoliana) che se sarà il caso sarò felice di raccontare. A parte questa nota polemica che mi stava a cuore raccontare vorrei fare delle considerazioni sul futuro Parco delle Eolie.
Siamo tutti consapevoli che le caratteristiche di naturalità dell'Arcipelago hanno subito, nel corso degli anni, un notevole impoverimento. Negli ultimi anni stiamo assistendo, e i numeri sono testimoni, che la bellezza dei paesaggi, le caratteristiche geomorfologiche delle isole non bastano più per attrarre turisti e gli amministratori locali dovrebbero cominciare a riflettere. Le isole dove sono forti gli interessi economici hanno subito, e ancora oggi ne risentono, gravi conseguenze ambientali.
Fino ad ora l'economia delle isole Eolie si è basata su "monoculture”, che però hanno causato notevoli problemi in quanto fondate su risorse limitate. L'agricoltura non può essere l'unica fonte di guadagno, come non lo possono essere la pesca o il turismo. Infatti nel corso della storia dell'Arcipelago si sono sempre verificati episodi che hanno compromesso la possibilità di sopravvivenza degli abitanti, con conseguenti emigrazioni degli eoliani verso paesi stranieri.
Negli ultimi anni la "monocultura" economica è stata rappresentata dal turismo balneare di massa concentrato nei mesi estivi. Questo ha portato ad uno sviluppo veloce e diretto soprattutto di alcune categorie, ad esempio del settore edilizio, che negli anni passati è stato interessato da un notevole incremento ma che oggi inizia ad entrare in crisi: la sua crescita esponenziale e a volte indiscriminata non può però essere considerata compatibile con lo sviluppo sostenibile, data la limitatezza del territorio.
La necessità di operare azioni di salvaguardia era apparsa evidente già negli anni ottanta, quando furono redatte le prime leggi regionali per l'istituzione di Riserve naturali. Alla solerzia del legislatore non era però seguita una rapida azione e così si è accresciuta la distanza tra teoria e realtà. Le Riserve delle isole Eolie esistono sulla carta dal 1981, ma anche la Riserva di Salina, istituita nel 1984, non ha realizzato nessuna delle opere previste ed è rimasta una serie di vincoli su un territorio che invece potrebbe avere notevoli potenzialità.
La conservazione, nel caso dell'Arcipelago eoliano, non può essere disgiunta dallo sviluppo delle popolazioni residenti, ma vi è la necessità di svincolarsi da schemi precostituiti o realizzati in ambienti troppo diversi da quelli insulari. È necessario svolgere alcune azioni per imboccare la strada di uno sviluppo che sia veramente sostenibile e duraturo e la realizzazione delle Riserve naturali appare fondamentale all'interno di questo progetto.
Il primo passo deve essere la sensibilizzazione degli abitanti sui problemi ambientali e sulla necessità di conservare le risorse naturali. Gli eoliani hanno il bisogno ed anche la voglia di conoscere meglio il loro territorio e di essere maggiormente coinvolti nelle decisioni che li riguardano. La necessità è quella di intraprendere azioni di sensibilizzazione, comprensione ed educazione ambientale che non rimangano sporadiche, ma che diventino qualcosa di continuativo e presente nella vita degli eoliani. E' importante che vi sia l'attenzione, da parte degli amministratori locali, alle esigenze della popolazione e quindi, in primo luogo, alla cura di strutture ed infrastrutture necessarie allo svolgersi delle normali attività di vita quotidiana, per arrivare poi a provvedere alla creazione di spazi e luoghi dove sia possibile, per adulti e bambini, avvicinarsi all'ambiente nel modo più completo e coinvolgente possibile.
Le riserve non devono rimanere bei progetti sulla carta, ma bisogna realizzare tutte le strutture ad esse collegate (centri di accoglienza, segnaletiche, sentieri, laboratori multimediali...) per permetterne la fruibilità e per creare nuovi posti di lavoro per la popolazione. La creazione nella realtà delle riserve permetterà la destagionalizzazione del turismo e l'avvio di tipologie turistiche particolari (ad esempio il turismo naturalistico, gite scolastiche, vacanze scientifiche) più adatte alle caratteristiche delle isole.
Le Riserve devono diventare un nuovo modo di concepire il rapporto tra l'uomo e il suo ambiente. Naturalmente non devono rappresentare anche queste una "monocultura": la Riserva non deve diventare il fine, come è capitato per tutte le altre attività, ma solo una chiave di lettura diversa della realtà territoriale.
In questo senso tutti i settori economici tradizionali potranno essere recuperati e rilanciati e sarà anche possibile iniziare nuove attività. L'agricoltura si dovrebbe trasformare, nelle zone interne alle Riserve, utilizzando tecniche compatibili con l'ambiente e sfruttando la creazione di appositi marchi di qualità per i prodotti. È inutile tentare di tenere il passo con produzioni quantitativamente ed economicamente più vantaggiose realizzate in altri paesi. Le Eolie, nel campo dell'agricoltura e della produzione in generale, dovranno puntare su prodotti specifici ed appartenenti alla tradizione, coltivati con cura e con particolari tecniche. Non si parla di un ritorno alla preistoria, ma della necessità di coniugare tradizione con innovazione.
Il settore della pesca, in crisi a causa della diminuzione delle disponibilità ittiche, sarà probabilmente aiutato da un'azione di salvaguardia delle risorse naturali. L'impoverimento delle risorse ittiche è stato causato principalmente da tecniche di pesca aggressive attuate da pescatori non dell'arcipelago. La creazione della riserva marina potrà invece determinare una situazione simile a quella di Ustica, in cui i permessi di pesca sono rilasciati a pescatori locali in grado di utilizzare metodi non aggressivi e rispettosi dei tempi di riproduzione delle diverse specie.
Alcuni settori potranno subire una limitazione, come ad esempio quello edilizio, che però non avrebbe avuto molte prospettive anche senza l'istituzione delle riserve. Infatti il territorio di un'isola, in particolare poi quello delle isole Eolie, è per sua natura limitato e non può sopportare un'eccessiva pressione. Un settore redditizio per il futuro, nel campo dell'edilizia, è costituito dai restauri in stile eoliano effettuati sui tanti ruderi o case abbandonate che potrebbero essere poi riutilizzate. Molti infatti sono i possessori di seconde case alle Eolie e soprattutto molti turisti stranieri sono interessati all'acquisto o all'affitto di case in vecchio stile eoliano.
Un altro aspetto su cui puntare per un futuro sostenibile delle Eolie è rappresentato da quello che viene definito "turismo culturale". Il recupero delle tradizioni, delle feste popolari, e della storia di queste terre è fondamentale sia per lo sviluppo economico che per il recupero, da parte degli isolani, dello spirito di appartenenza ad una terra. Il patrimonio culturale delle isole Eolie è di portata internazionale. Il Museo archeologico, grazie all'impegno dei ricercatori che hanno compreso l'importanza dei reperti rinvenuti nell'Arcipelago, è uno dei più importanti a livello europeo.
Tutte le azioni devono essere accompagnate anche da un rilancio dell'immagine delle isole Eolie e ad una maggiore cura nella loro promozione. Nei depliant pubblicitari è necessario fare riferimenti alle bellezze naturali e storiche presenti sull'arcipelago e puntare su quelle. In questo senso va anche rivisto l'atteggiamento degli abitanti di alcune isole in termini di accoglienza dei turisti e l'azione delle Amministrazioni locali per la soluzione di problemi urgenti come la gestione di rifiuti, l'approvvigionamento idrico e il problema energetico, che nei periodi di massima affluenza turistica diventano ingestibili.
Il futuro dell'Arcipelago eoliano dipenderà dall'azione politica che si deciderà di intraprendere e dall'impegno, sia pubblico che privato, per la sua realizzazione. Se la linea sarà quella dello sviluppo sostenibile, la conservazione ne rappresenta il punto di partenza, assieme però alla rilettura e al rilancio delle attività economiche ad essa collegate.
Il problema secondo me non è da ricercare su eventuali vincoli che un Parco o area marina protetta possa dare alla popolazione ma invece quello a cui dobbiamo fare molta attenzione è se chi sarà designato alla guida dell’ente gestore del parco o della riserva marina sia persona qualificata e al di sopra di ogni interesse locale questo è il nocciolo della questione su cui noi tutti siamo impegnati a riflettere, perché noi vogliamo un parco che sia fruibile a tutti!
Un’ultima considerazione: sentiamo tanto parlare di Sviluppo Sostenibile ma sappiamo cosa vuol dire. Nella Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 lo sviluppo sostenibile è presentato come lo “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.
Lo sviluppo sostenibile si richiama, quindi, in modo pragmatico alla necessità di conciliare due obiettivi fondamentali per la società contemporanea: tutelare gli ecosistemi e promuovere lo sviluppo socio-economico.
E adesso a voi una riflessione: stiamo garantendo un futuro ai nostri figli!!!!
Grazie
Tony Scontrino
Ass. BLUOLTREMARE
EDITORIALE: BEN VENGA IL DIBATTITO E IL CONFRONTO ANCHE TELEMATICO
Come era prevedibile, dopo il convegno-confronto di ieri sul Parco delle Eolie, si cominciano a registrare le prese di posizione (o per meglio dire a distinguere i pro e i contro) nei confronti del Parco stesso.
Eolienews, come nel suo stile darà spazio, a chi vorrà dire la sua , pubblicando lettere firmate da personaggi reali (come nel caso del signor Scontrino e di Luca Chiofalo). Questo per una migliore e maggiore esposizione di idee e nella speranza che un "dibattito" anche telematico possa dare i cittadini il diritto a dire la propria. A farsi delle idee anche attraverso questo tipo di "confronto"
Lettere che, ovviamente al di là delle posizioni, non devono ledere le idee altrui e le persone.
In quest'ottica, abbiamo avuto il dubbio se pubblicare o meno la prima parte di questa lettera dove si parla di "fomentazione". Alla fine abbiamo deciso di farlo poichè già, in altre occasioni, l'associazione chiamata in causa ha smentito queste voci.
Fatto salvo il dovere da parte nostra di riservare lo stesso identico spazio all'Associazione qualora volesse replicare al signor Scontrino.
Brevi (in aggiornamento durante la giornata)
Il Tar sospende il calendario venatorio in Sicilia- La prima sezione del Tar di Palermo ha accolto per intero il ricorso presentato da Legambiente Sicilia ed Associazione Man (Associazione mediterranea per la natura) e ha sospeso il calendario venatorio 2010/2011 e il Piano regionale faunistico venatorio 2006-2011.
Il Tribunale amministrativo regionale ha confermato, quindi, una giurisprudenza costante negli ultimi quattro anni, in relazione a un forte richiamo al rispetto della normativa comunitaria e dei criteri tecnici che devono presiedere alla disciplina della caccia.
«Siamo molto soddisfatti – dice Angelo Dimarca, responsabile regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia - perchè questa ordinanza comporta la rigorosa tutela dei siti di importanza comunitaria, delle zone di protezione speciale, delle rotte di migrazione, delle specie maggiormente minacciate e soprattutto dispone la sottoposizione a preventiva Valutazione di incidenza ambientale del Calendario venatorio e del Piano regionale faunistico venatorio (previste e mai attuate dal 2003)».
Non si registrano reazioni nè da parte dell'assessorato regionale all'agricoltura nè tantomeno delle associazioni venatorie.
TURISMO: GURS PUBBLICA BANDI SU RICETTIVITA' ALBERGHIERA E PORTI- Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 32 del 16 luglio, i bandi pubblici per "l'attivazione, la riqualificazione e l'ampliamento dell'offerta ricettiva locale" e per la "realizzazione di interventi strutturali ed infrastrutturali finalizzati all'attuazione del piano strategico regionale della portualita' turistica".
Si tratta dell'attivazione di fondi comunitari del P.O. FESR 2007/2013, a favore delle piccole e medie imprese operanti in Sicilia nel settore turistico, di 125 milioni di euro per la ricettivita' alberghiera e di 52 per la nautica da diporto, messi a bando dall'assessorato regionale al Turismo. Le domande andranno presentate entro 120 giorni, dalla pubblicazione, e cioe' entro il 13 novembre prossimo, al dipartimento Attivita' produttive, che curera' l'istruttoria.
I bandi, oltre che sulla GURS, supplemento ordinario n. 2, sono disponibili sul sito www.regione.sicilia.it/turismo.
Messina tra le 12 città più "roventi" - L'ultimo aggiornamento del sistema delle ondate di calore del dipartimento della Protezione civile, che ieri ha segnalato ventuno città a rischio sulle ventisette monitorate, ne ha individuate dodici oggi e dieci domani. L'allerta di "livello 3" (il più elevato, che rende necessari interventi mirati per le popolazioni a rischio) riguarderà Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Napoli, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo
Il Tribunale amministrativo regionale ha confermato, quindi, una giurisprudenza costante negli ultimi quattro anni, in relazione a un forte richiamo al rispetto della normativa comunitaria e dei criteri tecnici che devono presiedere alla disciplina della caccia.
«Siamo molto soddisfatti – dice Angelo Dimarca, responsabile regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia - perchè questa ordinanza comporta la rigorosa tutela dei siti di importanza comunitaria, delle zone di protezione speciale, delle rotte di migrazione, delle specie maggiormente minacciate e soprattutto dispone la sottoposizione a preventiva Valutazione di incidenza ambientale del Calendario venatorio e del Piano regionale faunistico venatorio (previste e mai attuate dal 2003)».
Non si registrano reazioni nè da parte dell'assessorato regionale all'agricoltura nè tantomeno delle associazioni venatorie.
TURISMO: GURS PUBBLICA BANDI SU RICETTIVITA' ALBERGHIERA E PORTI- Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 32 del 16 luglio, i bandi pubblici per "l'attivazione, la riqualificazione e l'ampliamento dell'offerta ricettiva locale" e per la "realizzazione di interventi strutturali ed infrastrutturali finalizzati all'attuazione del piano strategico regionale della portualita' turistica".
Si tratta dell'attivazione di fondi comunitari del P.O. FESR 2007/2013, a favore delle piccole e medie imprese operanti in Sicilia nel settore turistico, di 125 milioni di euro per la ricettivita' alberghiera e di 52 per la nautica da diporto, messi a bando dall'assessorato regionale al Turismo. Le domande andranno presentate entro 120 giorni, dalla pubblicazione, e cioe' entro il 13 novembre prossimo, al dipartimento Attivita' produttive, che curera' l'istruttoria.
I bandi, oltre che sulla GURS, supplemento ordinario n. 2, sono disponibili sul sito www.regione.sicilia.it/turismo.
Messina tra le 12 città più "roventi" - L'ultimo aggiornamento del sistema delle ondate di calore del dipartimento della Protezione civile, che ieri ha segnalato ventuno città a rischio sulle ventisette monitorate, ne ha individuate dodici oggi e dieci domani. L'allerta di "livello 3" (il più elevato, che rende necessari interventi mirati per le popolazioni a rischio) riguarderà Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Napoli, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo
Meno male che c'è la Prestigiacomo (di Luca Chiofalo)
(Luca Chiofalo) Meno male che c'è la Prestigiacomo...
Oltre all'avvenenza, di sicuro gradimento, ieri ho apprezzato i toni decisi del ministro sull'ineludibilità della realizzazione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, così come disposto da una legge dello Stato. Ho apprezzato meno il goffo tentativo "cerchiobottista" del sindaco di aggirare le contestazioni, proponendo un "percorso a tappe", che a Lipari non vedrebbe mai il traguardo. Certi equilibrismi sono controproducenti e la comunità è disorientata.
Del resto, vorrei fare presente all'attuale maggioranza, non è possibile sostenere allo stesso tempo un megaporto e un parco nazionale, non si può un giorno attaccare i vincoli dell'UNESCO e gli strumenti di tutela ambientale e il giorno successivo presentarsi, credibilmente, come "difensori" del territorio. L'opposizione di centro-sinistra ha scelto un percorso ancora più incomprensibile: contrari al megaporto e pseudo ambientalisti, li ritroviamo oggi contro il parco, in un delirio da crisi d'identità che sconcerta e preoccupa per il futuro. Questo è tempo di idee chiare e di risolutezza; il paese soffre la mancanza di una guida decisa, scivola pericolosamente verso l'anarchia, accetta ormai ogni tipo di furberia o abuso, ma combatte, dimostrando la confusione che lo attanaglia, incredibilmente e furiosamente, uno degli strumenti più incisivi per la tutela e lo sviluppo di territori come il nostro. Se non è follia autodistruttiva poco ci manca, e per questo non è tempo per la nostra sciatta classe politica di curare "clientele"; la scelta è di responsabilità e prospettiva, non è per uomini che guardano al mero consenso elettorale. C'è bisogno di leadership, è necessario smettere di continuare a cavalcare gli istinti più bassi dell'elettorato, atteggiamento irresponsabile causa dei danni che cominciano a manifestarsi in tutta la loro drammaticità.
Se non possediamo soggetti capaci di scegliere per il bene di tutta la comunità, meglio che le decisioni arrivino "dall'alto". Peraltro, gli interventi dei contrari al parco, come mi aspettavo, sono stati davvero vacui nei contenuti e fuoriluogo nei toni; è lecito pretendere di discutere tutto, ma lo si faccia senza pregiudizio e civilmente, evitando spettacoli indecenti come quello esibito ieri in presenza del ministro. Il livello del confronto è tanto basso che il rischio che tutto degeneri in "rissa" è reale, per cui, mi auguro, che chi occupa ruoli di responsabilità esprima in fretta posizioni nette e lungimiranti.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Oltre all'avvenenza, di sicuro gradimento, ieri ho apprezzato i toni decisi del ministro sull'ineludibilità della realizzazione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, così come disposto da una legge dello Stato. Ho apprezzato meno il goffo tentativo "cerchiobottista" del sindaco di aggirare le contestazioni, proponendo un "percorso a tappe", che a Lipari non vedrebbe mai il traguardo. Certi equilibrismi sono controproducenti e la comunità è disorientata.
Del resto, vorrei fare presente all'attuale maggioranza, non è possibile sostenere allo stesso tempo un megaporto e un parco nazionale, non si può un giorno attaccare i vincoli dell'UNESCO e gli strumenti di tutela ambientale e il giorno successivo presentarsi, credibilmente, come "difensori" del territorio. L'opposizione di centro-sinistra ha scelto un percorso ancora più incomprensibile: contrari al megaporto e pseudo ambientalisti, li ritroviamo oggi contro il parco, in un delirio da crisi d'identità che sconcerta e preoccupa per il futuro. Questo è tempo di idee chiare e di risolutezza; il paese soffre la mancanza di una guida decisa, scivola pericolosamente verso l'anarchia, accetta ormai ogni tipo di furberia o abuso, ma combatte, dimostrando la confusione che lo attanaglia, incredibilmente e furiosamente, uno degli strumenti più incisivi per la tutela e lo sviluppo di territori come il nostro. Se non è follia autodistruttiva poco ci manca, e per questo non è tempo per la nostra sciatta classe politica di curare "clientele"; la scelta è di responsabilità e prospettiva, non è per uomini che guardano al mero consenso elettorale. C'è bisogno di leadership, è necessario smettere di continuare a cavalcare gli istinti più bassi dell'elettorato, atteggiamento irresponsabile causa dei danni che cominciano a manifestarsi in tutta la loro drammaticità.
Se non possediamo soggetti capaci di scegliere per il bene di tutta la comunità, meglio che le decisioni arrivino "dall'alto". Peraltro, gli interventi dei contrari al parco, come mi aspettavo, sono stati davvero vacui nei contenuti e fuoriluogo nei toni; è lecito pretendere di discutere tutto, ma lo si faccia senza pregiudizio e civilmente, evitando spettacoli indecenti come quello esibito ieri in presenza del ministro. Il livello del confronto è tanto basso che il rischio che tutto degeneri in "rissa" è reale, per cui, mi auguro, che chi occupa ruoli di responsabilità esprima in fretta posizioni nette e lungimiranti.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
A proposito delle tariffe dell’acqua applicate nel Comune di Lipari (di Saverio Merlino)
(Saverio Merlino) Più si entra nel merito della lettura delle “bollette per il consumo dell’acqua”, notificate dal Comune di Lipari in questi giorni, e più aumentano le perplessità e il sospetto dei cittadini liparesi che qualcosa non funziona nella quantificazione delle stesse.
Alcune famiglie hanno ricevuto delle bollette da fare perdere il sonno, altre, spaesate, non sanno che pesce pigliare e a chi rivolgersi.
Come nel mese di dicembre 2009, anche adesso, ho ritenuto di interpellare, al fine di tutelare noi cittadini, l’Associazione Nazionale dei Consumatori.
Devo dare atto che, prontamente e con la riconosciuta professionalità, il rag. Pinuccio Spinella, socio dell’Associazione dei Consumatori, ha inoltrato alla stessa Associazione una dettagliata nota con la quale, fra l’altro, ha chiesto di intervenire nei modi e nei termini che si ritiene più opportuno, e di acquisire tutti gli atti adottati dal Comune di Lipari sull’argomento acqua, accertare la rispondenza con le disposizioni vigenti in materia di servizio idrico integrato e di determinazione delle tariffe e verificare se è possibile differenziare la tariffa riguardo a particolari condizioni in cui potrebbe versare l’utenza (esempio: riduzione del 30% per nuclei il cui reddito non superi €. 7.583; tale procedura è già vigente).
Se dal riscontro dovesse risultare l’ipotesi dell’illegittimità, in autotutela, il Comune dovrà procedere al ritiro delle bollette e alla rielaborazione a proposito di quanto sarà accertato.
I sevizi idrici sono regolamentati in Italia (Sicilia compresa che ha recepito la norma) dalla legge Galli n. 36/1994.
La determinazione delle tariffe, ai sensi dell’art. 13, avviene mediante il metodo normalizzato.
Il metodo normalizzato si riferisce alla piena funzionalità del servizio idrico integrato (vedi all. 1 Formulario per la relazione della gestione del servizio d’acquedotto, fognatura e depurazione in regime transitorio e all. 2 Carta dei servizi).
In assenza o nelle more dell’applicazione del metodo normalizzato la Legge del 1995, la n. 172, stabilisce i criteri per l’adeguamento tariffario spetta al CIPE.
Il CIPE, fin dal 1995, e con cadenza annuale, fissa gli adeguamenti tariffari e stabilisce anche il prezzo di cessione dell’acqua all’ingrosso, delibera CIPE n. 248 del 1997.
Il Decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006 ha abolito la Legge Galli ma per quanto attiene la determinazione delle tariffe, si deve continuare ad applicarla.
Il TAR del Lazio con sentenza n. 9673 del 05.11.2008 ha confermato l’obbligo da parte del CIPE a regolamentare le tariffe dell’acqua con propria delibera annuale. Il CIPE in tal senso ha emanato la delibera n. 117 del 18.12.2008 che ha previsto tre fasi d’adeguamento tariffario:
1° - fase: decorrenza 2009 26 del mese di marzo data di pubblicazione sulla GURI, prevede un recupero d’incrementi tariffari dal 2003 al 2007 nella misura massima del 5% complessivo (acqua,fognatura e depurazione);
2° fase: criteri d’adeguamento tariffario per l’anno 2008, decorrenza 1° luglio 2009;
3° fase: adeguamento della tariffa per l’anno2009: decorrenza 1° luglio 2010.
La sentenza n. 29 del 4 febbraio 2010 della Corte Costituzionale conferma la tariffa è stabilita dal metodo normalizzato e dove non è applicato, dalle delibere del CIPE.
Il Ministero dello Sviluppo Economico con circolare n. 3636/C del 18/05/2010 avente per oggetto criteri d’adeguamento delle tariffe di acquedotto, fognatura e depurazione per il 2009 (in base al paragrafo 3 della delibera CIPE 117/2008) stabilisce che in assenza del metodo normalizzato, possono effettuare gli incrementi mediante un’apposita formula illustrata nella medesima circolare, ma gli aumenti non devono superare la percentuale del 1,15% e in ogni modo la decorrenza degli aumenti scatta a decorrere dal 1° luglio 2010.
Come avviene la gestione dei servizio idrico nel Comune di Lipari
a) Rete idrica gestita direttamente dal Comune di Lipari.
b) Rete idrica gestita dall’EAS fino al 31 Dicembre 2008.
A) Se il Comune di Lipari, fin al 31 dicembre 2008, non ha applicato il metodo normalizzato deve applicare i criteri stabiliti dal CIPE e confermati dal Ministero dello Sviluppo Economico e gli aumenti devono restare entro i limiti delle percentuali stabilite, perché il linea con l’inflazione programmata. Ossia: entro il 5% l’aumento tra la tariffa base del 2003 e fino al 2007.
Dal 2008 e dal 2009 entro il limite percentuale massimo dell’1,15%.
B) rete idrica gestita dall’EAS fino al 31 Dicembre 2008. In questo caso, comunque, l’aumento della tariffa deve restare entro il limite del 1,15% indipendentemente dal cambio del Gestore.
La sostituzione del Gestore non comporta la modifica della tariffa.
Saverio Merlino
Alcune famiglie hanno ricevuto delle bollette da fare perdere il sonno, altre, spaesate, non sanno che pesce pigliare e a chi rivolgersi.
Come nel mese di dicembre 2009, anche adesso, ho ritenuto di interpellare, al fine di tutelare noi cittadini, l’Associazione Nazionale dei Consumatori.
Devo dare atto che, prontamente e con la riconosciuta professionalità, il rag. Pinuccio Spinella, socio dell’Associazione dei Consumatori, ha inoltrato alla stessa Associazione una dettagliata nota con la quale, fra l’altro, ha chiesto di intervenire nei modi e nei termini che si ritiene più opportuno, e di acquisire tutti gli atti adottati dal Comune di Lipari sull’argomento acqua, accertare la rispondenza con le disposizioni vigenti in materia di servizio idrico integrato e di determinazione delle tariffe e verificare se è possibile differenziare la tariffa riguardo a particolari condizioni in cui potrebbe versare l’utenza (esempio: riduzione del 30% per nuclei il cui reddito non superi €. 7.583; tale procedura è già vigente).
Se dal riscontro dovesse risultare l’ipotesi dell’illegittimità, in autotutela, il Comune dovrà procedere al ritiro delle bollette e alla rielaborazione a proposito di quanto sarà accertato.
I sevizi idrici sono regolamentati in Italia (Sicilia compresa che ha recepito la norma) dalla legge Galli n. 36/1994.
La determinazione delle tariffe, ai sensi dell’art. 13, avviene mediante il metodo normalizzato.
Il metodo normalizzato si riferisce alla piena funzionalità del servizio idrico integrato (vedi all. 1 Formulario per la relazione della gestione del servizio d’acquedotto, fognatura e depurazione in regime transitorio e all. 2 Carta dei servizi).
In assenza o nelle more dell’applicazione del metodo normalizzato la Legge del 1995, la n. 172, stabilisce i criteri per l’adeguamento tariffario spetta al CIPE.
Il CIPE, fin dal 1995, e con cadenza annuale, fissa gli adeguamenti tariffari e stabilisce anche il prezzo di cessione dell’acqua all’ingrosso, delibera CIPE n. 248 del 1997.
Il Decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006 ha abolito la Legge Galli ma per quanto attiene la determinazione delle tariffe, si deve continuare ad applicarla.
Il TAR del Lazio con sentenza n. 9673 del 05.11.2008 ha confermato l’obbligo da parte del CIPE a regolamentare le tariffe dell’acqua con propria delibera annuale. Il CIPE in tal senso ha emanato la delibera n. 117 del 18.12.2008 che ha previsto tre fasi d’adeguamento tariffario:
1° - fase: decorrenza 2009 26 del mese di marzo data di pubblicazione sulla GURI, prevede un recupero d’incrementi tariffari dal 2003 al 2007 nella misura massima del 5% complessivo (acqua,fognatura e depurazione);
2° fase: criteri d’adeguamento tariffario per l’anno 2008, decorrenza 1° luglio 2009;
3° fase: adeguamento della tariffa per l’anno2009: decorrenza 1° luglio 2010.
La sentenza n. 29 del 4 febbraio 2010 della Corte Costituzionale conferma la tariffa è stabilita dal metodo normalizzato e dove non è applicato, dalle delibere del CIPE.
Il Ministero dello Sviluppo Economico con circolare n. 3636/C del 18/05/2010 avente per oggetto criteri d’adeguamento delle tariffe di acquedotto, fognatura e depurazione per il 2009 (in base al paragrafo 3 della delibera CIPE 117/2008) stabilisce che in assenza del metodo normalizzato, possono effettuare gli incrementi mediante un’apposita formula illustrata nella medesima circolare, ma gli aumenti non devono superare la percentuale del 1,15% e in ogni modo la decorrenza degli aumenti scatta a decorrere dal 1° luglio 2010.
Come avviene la gestione dei servizio idrico nel Comune di Lipari
a) Rete idrica gestita direttamente dal Comune di Lipari.
b) Rete idrica gestita dall’EAS fino al 31 Dicembre 2008.
A) Se il Comune di Lipari, fin al 31 dicembre 2008, non ha applicato il metodo normalizzato deve applicare i criteri stabiliti dal CIPE e confermati dal Ministero dello Sviluppo Economico e gli aumenti devono restare entro i limiti delle percentuali stabilite, perché il linea con l’inflazione programmata. Ossia: entro il 5% l’aumento tra la tariffa base del 2003 e fino al 2007.
Dal 2008 e dal 2009 entro il limite percentuale massimo dell’1,15%.
B) rete idrica gestita dall’EAS fino al 31 Dicembre 2008. In questo caso, comunque, l’aumento della tariffa deve restare entro il limite del 1,15% indipendentemente dal cambio del Gestore.
La sostituzione del Gestore non comporta la modifica della tariffa.
Saverio Merlino
La giunta Bruno "sconfessa in toto le gratuite, inopportune e fantasiose dichiarazioni dell'assessore Famà. Sul parco la strada è quella del dialogo".
COMUNICATO STAMPA DELLA GIUNTA BRUNO (meno l'assessore Famà ovviamente)
L’Amministrazione Comunale di Lipari SCONFESSA IN TOTO le gratuite, inopportune e fantasiose dichiarazioni dell’Assessore Natale Famà che risulta da tempo essere soggetto che non interpreta né il pensiero dei suoi colleghi di Giunta, né quello del Sindaco di Lipari.
Siamo a conoscenza che nei suoi confronti il Primo Cittadino non assume provvedimenti drastici perché rispetto al Presidente del Consiglio Comunale, suo compagno di cordata, non ha paura del confronto e della dialettica interna alla Giunta.
Tale affermazione alla luce della posizione assunta dal Presidente del Consiglio Comunale che, nel corso dell’ultima seduta Consiliare, non ha permesso al Sindaco di esprimere le proprie idee sul parco.
Il TRIONFO del Convegno – Confronto di ieri, l’ampia partecipazione, la qualificata e prestigiosa presenza, sia a livello tecnico che politico, danno l’esatta dimensione di chi ha come alto principio della Democrazia il discutere, il dialogo, l’informazione, il confronto.
L’Amministrazione Comunale ribadisce con i fatti che è pronta, come sempre, ancor più in questo momento, a proseguire sulla strada intrapresa ovvero, quella del dialogo.
L’Assessore Famà ne tragga le debite conclusioni.
L’Amministrazione Comunale
L’Amministrazione Comunale di Lipari SCONFESSA IN TOTO le gratuite, inopportune e fantasiose dichiarazioni dell’Assessore Natale Famà che risulta da tempo essere soggetto che non interpreta né il pensiero dei suoi colleghi di Giunta, né quello del Sindaco di Lipari.
Siamo a conoscenza che nei suoi confronti il Primo Cittadino non assume provvedimenti drastici perché rispetto al Presidente del Consiglio Comunale, suo compagno di cordata, non ha paura del confronto e della dialettica interna alla Giunta.
Tale affermazione alla luce della posizione assunta dal Presidente del Consiglio Comunale che, nel corso dell’ultima seduta Consiliare, non ha permesso al Sindaco di esprimere le proprie idee sul parco.
Il TRIONFO del Convegno – Confronto di ieri, l’ampia partecipazione, la qualificata e prestigiosa presenza, sia a livello tecnico che politico, danno l’esatta dimensione di chi ha come alto principio della Democrazia il discutere, il dialogo, l’informazione, il confronto.
L’Amministrazione Comunale ribadisce con i fatti che è pronta, come sempre, ancor più in questo momento, a proseguire sulla strada intrapresa ovvero, quella del dialogo.
L’Assessore Famà ne tragga le debite conclusioni.
L’Amministrazione Comunale
L'assessore Famà. "Sorpreso da dichiarazioni dell'on. Prestigiacomo che ha affermato che il Parco si farà. Quali interessi lo stesso mette in moto? "
COMUNICATO STAMPA
Rimango sorpreso dalle dichiarazioni del Ministro Prestigiacomo che, dimenticando che il Consiglio Comunale ha dei compiti affidati dal corpo elettorale indirizzo e controllo, nella riunione del 17 luglio 2010 ha dichiarato che il Parco nazionale delle Isole eolie si farà.
Tale dichiarazione è in netto contrasto con l´indirizzo voluto dal Consiglio Comunale di Lipari che certamente ha il compito di decidere sul futuro economico delle Isole Eolie.
Ritengo nella mia qualità di Assessore del Comune di Lipari di interpretare non solo la volontà del Consiglio Comunale, ma anche 4055 cittadini firmatari di una petizione contro l´istituzione del Parco delle Eolie.
Sono felice di poter capire quali interessi lo stesso mette in moto con un meccanismo di prevaricazione della volontà dei cittadini che certamente conoscono il territorio in cui vivono megli del Ministro Prestigiacomo che probabilmente trascorre due settimane nella sua casa di Panarea non di lavoro ma di vacanza.
NATALE FAMA´ASSESSORE DEL COMUNE DI LIPARI
Salina: Maltrattamenti in famiglia. A figlio e nuora divieto di dimora nell'isola. Picchiavano e minacciavano gli anziani genitori di lui.
C'è un reato più grave e odioso dello Stalking, i maltrattamenti in famiglia, soprattutto quelli nei confronti degli anziani genitori. Accade anche questo, tanto che il Gip del Tribunale di Barcellona Antonino Zappalà ha applicato nei confronti del figlio della coppia maltrattata e di sua moglie, la misura cautelare del divieto di dimora nell'Isola di Salina.
Ai due indagati, figlio e nuora dell'anziana coppia di coniugi vittima di vessazioni e violenze, è stato prescritto il divieto di accesso all'intero territorio di Salina composto da ben tre Comuni, Santa Marina, Leni e Malfa. A chiedere la misura cautelare è stato il pubblico ministero Francesco Massara che ha coordinato le indagini dei carabinieri su quanto denunciato dall'anziana coppia vittima di una infinità di aggressioni che provocavano lesioni e in un caso del 24 gennaio del 2009 persino il ricovero in ospedale di marito e moglie a causa delle botte inflitte dal figlio della coppia e da sua moglie. I due che hanno avuto imposto il divieto di soggiorno a Salina perché picchiavano i due anziani, sono il figlio A. B. 51 anni e la nuora A. T. 45 anni. I due, difesi dall'avv. Pinuccio Calabrò, con condotte reiterate non perdevano occasione di minacciare, ingiuriare e molestare la coppia di anziani. Cinque gli episodi di aggressioni più gravi consumatisi nella casa degli anziani a Salina fino a maggio scorso. Fatti questi caratterizzati da percosse che cagionavano lesioni e arrecavano alle vittime un perdurante stato di paura e ingenerando loro il fondato timore per la propria incolumità. In questo caso la misura cautelare dell'allontanamento dall'isola di Salina si rivelata provvidenziale per restituire serenità ad una coppia di anziani che aveva lavorato tutta la vita per poi subire maltratementi e limitazioni delle libertà personali dal figlio e dalla nuora.(l.o.)
Ai due indagati, figlio e nuora dell'anziana coppia di coniugi vittima di vessazioni e violenze, è stato prescritto il divieto di accesso all'intero territorio di Salina composto da ben tre Comuni, Santa Marina, Leni e Malfa. A chiedere la misura cautelare è stato il pubblico ministero Francesco Massara che ha coordinato le indagini dei carabinieri su quanto denunciato dall'anziana coppia vittima di una infinità di aggressioni che provocavano lesioni e in un caso del 24 gennaio del 2009 persino il ricovero in ospedale di marito e moglie a causa delle botte inflitte dal figlio della coppia e da sua moglie. I due che hanno avuto imposto il divieto di soggiorno a Salina perché picchiavano i due anziani, sono il figlio A. B. 51 anni e la nuora A. T. 45 anni. I due, difesi dall'avv. Pinuccio Calabrò, con condotte reiterate non perdevano occasione di minacciare, ingiuriare e molestare la coppia di anziani. Cinque gli episodi di aggressioni più gravi consumatisi nella casa degli anziani a Salina fino a maggio scorso. Fatti questi caratterizzati da percosse che cagionavano lesioni e arrecavano alle vittime un perdurante stato di paura e ingenerando loro il fondato timore per la propria incolumità. In questo caso la misura cautelare dell'allontanamento dall'isola di Salina si rivelata provvidenziale per restituire serenità ad una coppia di anziani che aveva lavorato tutta la vita per poi subire maltratementi e limitazioni delle libertà personali dal figlio e dalla nuora.(l.o.)
A proposito delle bollette del servizio idrico (di Saverio Merlino)
Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo:
Passeggiando per le vie di Lipari l’argomento principe di questi giorni, accantonato per un momento quello del “Parco si e Parco no”, è quello delle “bollette per il consumo dell’acqua” notificate in questi giorni alle famiglie liparesi e determinate, a mio avviso e anche a quello di molti, applicando tariffe “assurde” e insostenibili economicamente e utilizzando alcuni criteri per il calcolo del consumo sicuramente illegittimi.
Sulla questione “tariffe e bollette acqua” bene ha scritto il Consigliere Giacomo Biviano nella nota inviata ieri al Signor Sindaco di Lipari e farebbe altrettanto bene l’Amministrazione Comunale e leggerle attentamente e responsabilmente.
Sono convinto che sulla questione, considerato che interessa la totalità dei cittadini del Comune, alta sarà l’attenzione di tutti per verificare se e quali sono le anomalie che hanno portato all’emissione delle “bollette salate”.
Mi torna in mente, però, in questi giorni (sicuramente non con soddisfazione ma per rileggerlo e ricordarlo insieme con chi ne ha voglia e interesse) quanto ebbi a scrivere sulla questione il 30 dicembre 2009 e, anche questa volta, come per l’allarme sui tagli all’Ospedale di Lipari, ho ricevuto qualche critica, come se stessi parlando di cose campate in aria.
Purtroppo, con gran rammarico dico che quando i nodi vengono al pettine, siamo di solito fuori tempo massimo e, per assurdo, non vorrei che rimpiangessimo l’E.A.S..
Scrivevo e ricevevo:
Mercoledì 30 dicembre 2009
A proposito delle bollette per il consumo acqua. "Forse a Lipari le delibere CIPE non si applicano" di SAVERIO MERLINO
(Saverio Merlino) Al caos e alla giustificata rabbia di tutti i cittadini, specialmente delle zone alte dell'isola di Lipari, che hanno ricevuto in questi giorni "certe" bollette relative al consumo dell'acqua, si deve prendere nota anche di quanto pubblicato oggi sui notiziari online a firma dei Consiglieri Comunali Megna e Fonti. Gli stessi fanno riferimento alla Determina Sindacale n. 49 del 30 maggio 2008 con la quale è stata rideterminata la tariffa per il consumo idrico per l'anno 2008 per le sole utenze comunali e disposto un cospicuo aumento, da € 1,01 ad € 1,74 , per ogni metro cubo di acqua consumato (più del 70%)!!.
Mi chiedo se qualcuno ha letto la deliberazione CIPE 18 dicembre 2008 Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. (Deliberazione n. 117/2008). (GU n. 71 del 26-3-2009 ) che recita:"I gestori in regime transitorio dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione che rispettano i requisiti derivanti dall'applicazione di alcuni parametri contenuti nella delibera stessa, potranno quindi chiedere un aumento tariffario fino a un massimo del 5%.
Per le richieste di adeguamento delle tariffe relative al 2008, i gestori devono trasmettere entro il 30 maggio 2009 l´aggiornamento dei dati contenuti nella relazione sulla gestione. Le nuove tariffe decorrono dal 1° luglio 2009. Per l´adeguamento della tariffe 2009 la relazione va invece trasmessa entro il 30 maggio 2010, con tariffe a decorrere dal 1° luglio 2010"
Forse a Lipari le delibere del CIPE non si applicano.
Saverio Merlino
Mercoledì, 30 dicembre 2009
di Gesuele Fonti
Con riferimento alla nota del Dott. Saverio Merlino relativa alle bollette del servizio idrico per le zone alte di Lipari, con la quale veniva provocatoriamente posta la domanda “se qualcuno ha letto la deliberazione CIPE 18 dicembre 2008 Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione”, lo scrivente consigliere comunale, per amore di verità, precisa quanto segue. In data 16 aprile 2009, più di 8 mesi fa, il sottoscritto unitamente al collega Megna ha sollevato la questione con l’interrogazione prot. N. 14353 pari data, avente ad oggetto: Delibera CIPE n. 117/2008 “Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione” In risposta alla nostra interrogazione, il Dirigente del IV Settore del Comune di Lipari ha più volte ribadito, anche formalmente, che la gestione comunale non configurava il “regime transitorio” previsto dalla Delibera CIPE, ma basava il computo della tariffa sul “Metodo Normalizzato”, previsto dalla legge Galli e ratificato da un apposito studio appositamente commissionato per il calcolo della tariffa dell’anno 2008. Quanto sopra evidenziato sarà certamente sfuggito all’attento Dott. Merlino, come sarà sfuggito anche che la determinazione delle tariffe è avvenuta in data 30 maggio 2008 con la Determina Sindacale n. 49. Mi chiedo, come avrebbe potuto l’amministrazione conoscere il contenuto della direttiva CIPE del 18/12/2008? ed inoltre, la giustizia amministrativa è unanime nel ritenere illegittima ogni modifica tariffaria con valore retroattivo, tant’è che per questa ragione, è stata revocata in autotutela la determina sindacale n. 81 del 21 maggio 2009, in quanto disponeva ulteriori incrementi tariffari per l’anno 2008 (da € 1,74 a € 1,95),quindi con effetto retroattivo. Tanto per doverosa informazione atteso che lo scrivente, unitamente ad altri colleghi consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, con dedizione ed impegno ha lavorato per eliminare, o quanto meno ridurre le gravi incongruenze e disparità di trattamento, relative al servizio idrico, con particolare riferimento alle frazioni alte dell’isola di Lipari. come il Dott. Merlino certamente sa, questo Consiglio Comunale è riuscito in due anni ad eliminare il consumo “minimo impegnato”, cioè gli 80 mc di acqua che i cittadini pagavano senza averli effettivamente consumati, e per di più, dall’anno 2009, è riuscito a far introdurre la stessa tariffa per tutti i cittadini del Comune di Lipari, senza distinzione tra isole, frazioni alte e zone centrali. Sono state inoltre previste 17 nuove fasce di consumo differenziate ed agevolate per le utenze familiari, con la previsione di ulteriori agevolazioni in bolletta per le utenze più deboli (anziani, cittadini con redditi bassi, diversamente abili etc..). Generalizzare su tutto e criticare genericamente il lavoro di chi quotidianamente fa del proprio meglio per il proprio paese è divenuto prassi consolidata, ma non sempre rispecchia la realtà delle cose. Lavoriamo insieme, nel rispetto dei propri ruoli, al confronto civile e costruttivo, ma senza insinuare sempre sospetti istigando così alla sfiducia generalizzata, nell’interesse esclusivo del paese.
Giovedì 31 dicembre 2009
A proposito della nota di Fonti. Di Saverio Merlino
Ho appena letto la nota del Consigliere Comunale Gesuele Fonti, pubblicata sui giornali online, e mi stupisce, non poco, la polemica che essa contiene e che voglio chiudere immediatamente.
Intanto mi appare fuori luogo la sua difesa d'ufficio... non so di che cosa. Ero convinto che la risposta doveva arrivarmi da parte dell'amministrazione comunale.
Forse......sono stato fuori Lipari e mi sono perso qualcosa.
Nella mia nota con la quale richiamavo l'attenzione sulla delibera CIPE n. 117/2008 "Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione" voleva solo continuare a tenere viva l'attenzione sulla grave questione del servizio idrico.
Non era assolutamente mia intenzione "sminuire" in alcun modo l'egregio lavoro svolto dai Consiglieri Megna e Fonti sulla problematica "acqua".Anzi mi sembra che in passato (sarà sfuggito a Fonti) ho riconosciuto pubblicamente il loro impegno, quali consiglieri comunali, su questo e su altri temi.Forse l'amico consigliere Fonti pensa che qualcuno voglia o possa togliergli meriti sulla battaglia politica che sta conducendo? Lungi da me. Sarò il primo a continuare a riconoscergli i meriti se e quando il problema "acqua" sarà definitivamente risolto e non affliggerà più quei cittadini che stanno sicuramente a cuore al Consiglieri Fonti tanto quanto stanno a cuore al sottoscritto. Circa la sua spiegazione sulla non applicabilità della suddetta delibera CIPE permangono in me molti dubbi (tempi e modi di applicabilità o di revoca degli atti assunti) e non penso che sarà il Consigliere Fonti a chiarirmeli anche perchè non è stato chiamato assolutamente in causa e non penso che sia il suo ruolo e mi sono permesso di citarlo, unitamente al Consigliere Megna, solo per riallacciarmi al problema delle bollette dell'acqua notificate in quest'ultimi giorni dal Comune di Lipari e che hanno giustamente allarmato tanti cittadini.Saranno le Associazioni dei Consumatori, alle quali mi sono rivolto, a rispondermi se è legittimo l'aumento del 70%, per ogni metro cubo di acqua consumato (da € 1,01 ad € 1,74).
Sulla dichiarazione poi del Consigliere Fonti che dice " generalizzare su tutto e criticare genericamente il lavoro di chi quotidianamente fa del proprio meglio per il proprio paese è divenuto prassi consolidata, ma non sempre rispecchia la realtà delle cose. Lavoriamo insieme, nel rispetto dei propri ruoli, al confronto civile e costruttivo, ma senza insinuare sempre sospetti istigando così alla sfiducia generalizzata, nell´interesse esclusivo del paese" ribadisco ancora che il suo intervento, per quello che mi riguarda, continua ad essere inopportuno e fuori luogo e il contenuto non mi appartiene assolutamente e chi ha memoria e conosce la mia storia ... e la storia degli altri ...lo sa benissimo.
Colgo l'occasione per porgere a tutti i più sinceri e sentiti auguri per un sereno e felice anno nuovo.
Saverio Merlino
Passeggiando per le vie di Lipari l’argomento principe di questi giorni, accantonato per un momento quello del “Parco si e Parco no”, è quello delle “bollette per il consumo dell’acqua” notificate in questi giorni alle famiglie liparesi e determinate, a mio avviso e anche a quello di molti, applicando tariffe “assurde” e insostenibili economicamente e utilizzando alcuni criteri per il calcolo del consumo sicuramente illegittimi.
Sulla questione “tariffe e bollette acqua” bene ha scritto il Consigliere Giacomo Biviano nella nota inviata ieri al Signor Sindaco di Lipari e farebbe altrettanto bene l’Amministrazione Comunale e leggerle attentamente e responsabilmente.
Sono convinto che sulla questione, considerato che interessa la totalità dei cittadini del Comune, alta sarà l’attenzione di tutti per verificare se e quali sono le anomalie che hanno portato all’emissione delle “bollette salate”.
Mi torna in mente, però, in questi giorni (sicuramente non con soddisfazione ma per rileggerlo e ricordarlo insieme con chi ne ha voglia e interesse) quanto ebbi a scrivere sulla questione il 30 dicembre 2009 e, anche questa volta, come per l’allarme sui tagli all’Ospedale di Lipari, ho ricevuto qualche critica, come se stessi parlando di cose campate in aria.
Purtroppo, con gran rammarico dico che quando i nodi vengono al pettine, siamo di solito fuori tempo massimo e, per assurdo, non vorrei che rimpiangessimo l’E.A.S..
Scrivevo e ricevevo:
Mercoledì 30 dicembre 2009
A proposito delle bollette per il consumo acqua. "Forse a Lipari le delibere CIPE non si applicano" di SAVERIO MERLINO
(Saverio Merlino) Al caos e alla giustificata rabbia di tutti i cittadini, specialmente delle zone alte dell'isola di Lipari, che hanno ricevuto in questi giorni "certe" bollette relative al consumo dell'acqua, si deve prendere nota anche di quanto pubblicato oggi sui notiziari online a firma dei Consiglieri Comunali Megna e Fonti. Gli stessi fanno riferimento alla Determina Sindacale n. 49 del 30 maggio 2008 con la quale è stata rideterminata la tariffa per il consumo idrico per l'anno 2008 per le sole utenze comunali e disposto un cospicuo aumento, da € 1,01 ad € 1,74 , per ogni metro cubo di acqua consumato (più del 70%)!!.
Mi chiedo se qualcuno ha letto la deliberazione CIPE 18 dicembre 2008 Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. (Deliberazione n. 117/2008). (GU n. 71 del 26-3-2009 ) che recita:"I gestori in regime transitorio dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione che rispettano i requisiti derivanti dall'applicazione di alcuni parametri contenuti nella delibera stessa, potranno quindi chiedere un aumento tariffario fino a un massimo del 5%.
Per le richieste di adeguamento delle tariffe relative al 2008, i gestori devono trasmettere entro il 30 maggio 2009 l´aggiornamento dei dati contenuti nella relazione sulla gestione. Le nuove tariffe decorrono dal 1° luglio 2009. Per l´adeguamento della tariffe 2009 la relazione va invece trasmessa entro il 30 maggio 2010, con tariffe a decorrere dal 1° luglio 2010"
Forse a Lipari le delibere del CIPE non si applicano.
Saverio Merlino
Mercoledì, 30 dicembre 2009
di Gesuele Fonti
Con riferimento alla nota del Dott. Saverio Merlino relativa alle bollette del servizio idrico per le zone alte di Lipari, con la quale veniva provocatoriamente posta la domanda “se qualcuno ha letto la deliberazione CIPE 18 dicembre 2008 Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione”, lo scrivente consigliere comunale, per amore di verità, precisa quanto segue. In data 16 aprile 2009, più di 8 mesi fa, il sottoscritto unitamente al collega Megna ha sollevato la questione con l’interrogazione prot. N. 14353 pari data, avente ad oggetto: Delibera CIPE n. 117/2008 “Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione” In risposta alla nostra interrogazione, il Dirigente del IV Settore del Comune di Lipari ha più volte ribadito, anche formalmente, che la gestione comunale non configurava il “regime transitorio” previsto dalla Delibera CIPE, ma basava il computo della tariffa sul “Metodo Normalizzato”, previsto dalla legge Galli e ratificato da un apposito studio appositamente commissionato per il calcolo della tariffa dell’anno 2008. Quanto sopra evidenziato sarà certamente sfuggito all’attento Dott. Merlino, come sarà sfuggito anche che la determinazione delle tariffe è avvenuta in data 30 maggio 2008 con la Determina Sindacale n. 49. Mi chiedo, come avrebbe potuto l’amministrazione conoscere il contenuto della direttiva CIPE del 18/12/2008? ed inoltre, la giustizia amministrativa è unanime nel ritenere illegittima ogni modifica tariffaria con valore retroattivo, tant’è che per questa ragione, è stata revocata in autotutela la determina sindacale n. 81 del 21 maggio 2009, in quanto disponeva ulteriori incrementi tariffari per l’anno 2008 (da € 1,74 a € 1,95),quindi con effetto retroattivo. Tanto per doverosa informazione atteso che lo scrivente, unitamente ad altri colleghi consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, con dedizione ed impegno ha lavorato per eliminare, o quanto meno ridurre le gravi incongruenze e disparità di trattamento, relative al servizio idrico, con particolare riferimento alle frazioni alte dell’isola di Lipari. come il Dott. Merlino certamente sa, questo Consiglio Comunale è riuscito in due anni ad eliminare il consumo “minimo impegnato”, cioè gli 80 mc di acqua che i cittadini pagavano senza averli effettivamente consumati, e per di più, dall’anno 2009, è riuscito a far introdurre la stessa tariffa per tutti i cittadini del Comune di Lipari, senza distinzione tra isole, frazioni alte e zone centrali. Sono state inoltre previste 17 nuove fasce di consumo differenziate ed agevolate per le utenze familiari, con la previsione di ulteriori agevolazioni in bolletta per le utenze più deboli (anziani, cittadini con redditi bassi, diversamente abili etc..). Generalizzare su tutto e criticare genericamente il lavoro di chi quotidianamente fa del proprio meglio per il proprio paese è divenuto prassi consolidata, ma non sempre rispecchia la realtà delle cose. Lavoriamo insieme, nel rispetto dei propri ruoli, al confronto civile e costruttivo, ma senza insinuare sempre sospetti istigando così alla sfiducia generalizzata, nell’interesse esclusivo del paese.
Giovedì 31 dicembre 2009
A proposito della nota di Fonti. Di Saverio Merlino
Ho appena letto la nota del Consigliere Comunale Gesuele Fonti, pubblicata sui giornali online, e mi stupisce, non poco, la polemica che essa contiene e che voglio chiudere immediatamente.
Intanto mi appare fuori luogo la sua difesa d'ufficio... non so di che cosa. Ero convinto che la risposta doveva arrivarmi da parte dell'amministrazione comunale.
Forse......sono stato fuori Lipari e mi sono perso qualcosa.
Nella mia nota con la quale richiamavo l'attenzione sulla delibera CIPE n. 117/2008 "Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione" voleva solo continuare a tenere viva l'attenzione sulla grave questione del servizio idrico.
Non era assolutamente mia intenzione "sminuire" in alcun modo l'egregio lavoro svolto dai Consiglieri Megna e Fonti sulla problematica "acqua".Anzi mi sembra che in passato (sarà sfuggito a Fonti) ho riconosciuto pubblicamente il loro impegno, quali consiglieri comunali, su questo e su altri temi.Forse l'amico consigliere Fonti pensa che qualcuno voglia o possa togliergli meriti sulla battaglia politica che sta conducendo? Lungi da me. Sarò il primo a continuare a riconoscergli i meriti se e quando il problema "acqua" sarà definitivamente risolto e non affliggerà più quei cittadini che stanno sicuramente a cuore al Consiglieri Fonti tanto quanto stanno a cuore al sottoscritto. Circa la sua spiegazione sulla non applicabilità della suddetta delibera CIPE permangono in me molti dubbi (tempi e modi di applicabilità o di revoca degli atti assunti) e non penso che sarà il Consigliere Fonti a chiarirmeli anche perchè non è stato chiamato assolutamente in causa e non penso che sia il suo ruolo e mi sono permesso di citarlo, unitamente al Consigliere Megna, solo per riallacciarmi al problema delle bollette dell'acqua notificate in quest'ultimi giorni dal Comune di Lipari e che hanno giustamente allarmato tanti cittadini.Saranno le Associazioni dei Consumatori, alle quali mi sono rivolto, a rispondermi se è legittimo l'aumento del 70%, per ogni metro cubo di acqua consumato (da € 1,01 ad € 1,74).
Sulla dichiarazione poi del Consigliere Fonti che dice " generalizzare su tutto e criticare genericamente il lavoro di chi quotidianamente fa del proprio meglio per il proprio paese è divenuto prassi consolidata, ma non sempre rispecchia la realtà delle cose. Lavoriamo insieme, nel rispetto dei propri ruoli, al confronto civile e costruttivo, ma senza insinuare sempre sospetti istigando così alla sfiducia generalizzata, nell´interesse esclusivo del paese" ribadisco ancora che il suo intervento, per quello che mi riguarda, continua ad essere inopportuno e fuori luogo e il contenuto non mi appartiene assolutamente e chi ha memoria e conosce la mia storia ... e la storia degli altri ...lo sa benissimo.
Colgo l'occasione per porgere a tutti i più sinceri e sentiti auguri per un sereno e felice anno nuovo.
Saverio Merlino
sabato 17 luglio 2010
Convegno sul Parco delle Eolie. Le conclusioni del ministro Prestigiacomo, la questione Ex Pumex e il malcontento per la gestione del convegno (Video)
Grazie al collega Peppe Paino vi proponiamo un filmato di una quindicina di minuti circa dove sono racchiuse le conclusione del ministro Stefania Prestigiacomo a proposito del Parco delle Eolie, il suo intervento sulla questione ex Pumex e il malcontento-tensione per la gestione del convegno.
Per visualizzare il video cliccare su play
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Brevi (in aggiornamento durante la giornata)
Incidente in pieno centro a Lipari - Un incidente si è verificato nel cuore del C.so Vitt. Emanuele di Lipari per la precisione in prossimità della "Palma". Da quanto abbiamo appreso un giovane in motociclo avrebbe investito due donne. Una delle due avrebbe anche riportato la frattura di un arto.
Vulcano: Arrestata cinese inottemperante a provvedimento d'espulsione- I carabinieri hanno sottoposto a controllo una cittadina straniera di nazionalità cinese. In particolare, atteso che era sprovvista di documenti, veniva accompagnata in caserma al fine di essere compiutamente identificata tramite l’accertamento di riscontro delle impronte digitali con quelle presenti alla Banca Dati Afis. A seguito di tale accertamento, è emerso che WU Lianzhu, nata nella Repubblica Popolare Cinese, 37 anni, in atto domiciliata a Vulcano, risultava destinataria di un provvedimento di espulsione emesso dalla Prefettura di Palermo nel dicembre del 2005. I carabinieri hanno accertato che WU Lianzhu, secondo quanto riportato nell’ordine di espulsione, avrebbe dovuto lasciare l’Italia entro cinque giorni dalla data di notifica del provvedimento, ma la cittadina extracomunitaria ha continuato invece a permanere sul territorio nazionale. Pertanto, stante la flagranza di reato, è stato arrestata e trattenuta nelle camere di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo
Problematiche Siremar. Richiesta interventi urgenti. Lettera del sindaco Massimo Lo Schiavo (S.M. Salina) agli organismi interessati - IL TESTO: VISTA la grave situazione creatasi da qualche tempo nel comparto delle Isole Eolie, dovuti alla mancanza di diversi aliscafi; VISTA la necessità di salvare il salvabile di questa stagione estiva che paga le colpe di una mancata programmazione di interventi in merito al servizio di collegamento con aliscafi ei navi da e per le Eolie;
RITENUTO necessario ed urgente scongiurare ulteriori danni economici ad una già fragile e segnata economia locale;
SI CHIEDE
Di intervenire con urgenza e con ogni mezzo utile affinché gli aliscafi e le navi attualmente fuori servizio possano essere immessi nuovamente in esercizio evitando altresì, problemi di ordine pubblico che inevitabilmente si verificheranno in vista del flusso di turisti che prossimamente si recherà alle Eolie.
Il Sindaco Massimo Lo Schiavo
Salina: Aggredì maresciallo, 32enne condannato a sei mesi - È stato condannato per lesioni, a sei mesi (pena sospesa) ma Simone Pagoto, 32 anni, di Santa Marina Salina è stato assolto dall'accusa di violenza e minacce a pubblico ufficiale previa derubricazione del reato dapprima in minacce gravi, poi riconosciute dal giudice in minacce semplici. I fatti risalgono al 19 luglio 2009. Pagoto era stato arrestato in flagranza dagli uomini della Delemare di Santa Marina Salina con le accuse di violenza, minaccia e lesioni personali ad un pubblico ufficiale. La sua imbarcazione aveva riportato dei danni in porto a causa del maltempo e arrabbiato si era recato alla locale Delemare per "affrontare" la questione direttamente con il comandante Antonino Brancato. Il maresciallo veniva però insultato e aggredito a tal punto che si rendevano necessarie le cure del 118. Pagoto, in stato di fermo, trasferito fuori dall'isola dallo stesso Brancato, dopo aver trascorso la stessa notte in carcere a Gazzi, il giorno successivo su disposizione del giudice del Tribunale di Lipari con il solo divieto di dimora nel comune di S. M. Salina. Provvedimento che successivamente, su ricorso, veniva revocato restituendogli la piena libertà fino al processo.
Vulcano: Arrestata cinese inottemperante a provvedimento d'espulsione- I carabinieri hanno sottoposto a controllo una cittadina straniera di nazionalità cinese. In particolare, atteso che era sprovvista di documenti, veniva accompagnata in caserma al fine di essere compiutamente identificata tramite l’accertamento di riscontro delle impronte digitali con quelle presenti alla Banca Dati Afis. A seguito di tale accertamento, è emerso che WU Lianzhu, nata nella Repubblica Popolare Cinese, 37 anni, in atto domiciliata a Vulcano, risultava destinataria di un provvedimento di espulsione emesso dalla Prefettura di Palermo nel dicembre del 2005. I carabinieri hanno accertato che WU Lianzhu, secondo quanto riportato nell’ordine di espulsione, avrebbe dovuto lasciare l’Italia entro cinque giorni dalla data di notifica del provvedimento, ma la cittadina extracomunitaria ha continuato invece a permanere sul territorio nazionale. Pertanto, stante la flagranza di reato, è stato arrestata e trattenuta nelle camere di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo
Problematiche Siremar. Richiesta interventi urgenti. Lettera del sindaco Massimo Lo Schiavo (S.M. Salina) agli organismi interessati - IL TESTO: VISTA la grave situazione creatasi da qualche tempo nel comparto delle Isole Eolie, dovuti alla mancanza di diversi aliscafi; VISTA la necessità di salvare il salvabile di questa stagione estiva che paga le colpe di una mancata programmazione di interventi in merito al servizio di collegamento con aliscafi ei navi da e per le Eolie;
RITENUTO necessario ed urgente scongiurare ulteriori danni economici ad una già fragile e segnata economia locale;
SI CHIEDE
Di intervenire con urgenza e con ogni mezzo utile affinché gli aliscafi e le navi attualmente fuori servizio possano essere immessi nuovamente in esercizio evitando altresì, problemi di ordine pubblico che inevitabilmente si verificheranno in vista del flusso di turisti che prossimamente si recherà alle Eolie.
Il Sindaco Massimo Lo Schiavo
Salina: Aggredì maresciallo, 32enne condannato a sei mesi - È stato condannato per lesioni, a sei mesi (pena sospesa) ma Simone Pagoto, 32 anni, di Santa Marina Salina è stato assolto dall'accusa di violenza e minacce a pubblico ufficiale previa derubricazione del reato dapprima in minacce gravi, poi riconosciute dal giudice in minacce semplici. I fatti risalgono al 19 luglio 2009. Pagoto era stato arrestato in flagranza dagli uomini della Delemare di Santa Marina Salina con le accuse di violenza, minaccia e lesioni personali ad un pubblico ufficiale. La sua imbarcazione aveva riportato dei danni in porto a causa del maltempo e arrabbiato si era recato alla locale Delemare per "affrontare" la questione direttamente con il comandante Antonino Brancato. Il maresciallo veniva però insultato e aggredito a tal punto che si rendevano necessarie le cure del 118. Pagoto, in stato di fermo, trasferito fuori dall'isola dallo stesso Brancato, dopo aver trascorso la stessa notte in carcere a Gazzi, il giorno successivo su disposizione del giudice del Tribunale di Lipari con il solo divieto di dimora nel comune di S. M. Salina. Provvedimento che successivamente, su ricorso, veniva revocato restituendogli la piena libertà fino al processo.
Ex Pumex. Lettera aperta al ministro Prestigiacomo
Riceviamo da Bartolo Natoli ex Pumex e pubblichiamo. Invio testo integrale della lettera aperta che gli ex Pumex hanno presentato oggi al ministro Prestigiacomo.
Il Ministro alla fine ha comunicato agli ex Pumex che sifarà carico di organizzare un incontro, imminente, a Palermocon il Presidente della Regione, una delegazione degli ex Pumex, il Sindaco di Lipari e Lei stessa.
Aspettiamo fiduciosi.....
LETTERA APERTA AL SIG. MINISTRO ON. STEFANIA PRESTIGIACOMO PRESENTE A LIPARI IN DATA 17.07.2010 IN OCCASIONE DEL CONVEGNO SUL PARCO DELLE ISOLE EOLIE
Premesso che non è nostra intenzione esprimere un opinione circa l'opportunità o meno di istituire il parco delle Isole Eolie desideriamo, invece, portare la nostra testimonianza circa le conseguenze scaturite dall'apposizione di un vincolo senza avere analizzato preventivamente le ricadute sulla collettività ed avere previsto le adeguate risorse economiche.
Come a Lei è noto, Onorevole Ministro, le Isole Eolie, nell'anno 2000, sono state inserite nella World Eritage List dell'Unesco vincolando ulteriormente il nostro territorio.Una delle condizioni imprescindibili affinché le Eolie rimanessero sito Patrimonio dell'Umanità era la chiusura delle cave di pomice a Lipari, cosa che puntualmente avvenne, causando la perdita del posto di lavoro per tutte le maestranze.
A tal proposito, in più occasioni, sia a livello Ministeriale che Regionale furono aperti tavoli tecnici e politici per trovare una soluzione alla problematica , purtroppo, però con risultati a dir poco deludenti e mortificanti per i lavoratori ché ancora oggi non hanno avuto restituito quanto a loro sottratto, IL LAVORO.
Infatti, nonostante nell'anno 2007, a seguito della visita alle Eolie del prof. Hamilton accompagnato da un rappresentante del Ministero dell'Ambiente, venne chiaramente ben evidenziato dall'Unesco il problema occupazionale relativo ai circa quaranta lavoratori impiegati nelle cave di pomice, ad oggi purtroppo, dopo tre anni e dopo innumerevoli promesse non è stato fatto assolutamente nulla se non un fantomatico progetto obiettivo Regionale, con una esigua copertura finanziaria limitata per l’anno 2010, che potrà garantire occupazione per circa sei mesi presso il Comune di Lipari!
Oltre ad avere esposto il dramma occupazionale che abbiamo vissuto e stiamo vivendo sulle nostre spalle, La invitiamo a fare in sopralluogo nell'area delle ex cave di pomice e nel cono craterico tanto importante dal punto di vista ambientale per rendersi conto come tutto sia nel più totale stato di abbandono non dando, sicuramente, una bella immagine delle Eolie ai visitatori del sito Patrimonio dell'Umanità.
Ci chiediamo e Le chiediamo, quindi, quale è il beneficio che hanno tratto le nostre Isole da questo importante riconoscimento se non quello di avere impoverito la già fragile economia di Lipari e messo alla fame circa quaranta famiglie?
Vorremmo che questa nostra drammatica esperienza facesse meditare l'intera platea e Lei, Onorevole Ministro, rendendosi conto che non è possibile vincolare un territorio senza prevedere una dotazione finanziaria adeguata che possa sopperire alle conseguenze socio economiche che da esso derivano.
La invitiamo, pertanto, a riflettere su queste nostre considerazioni ed ad assumere, in prima persona, degli impegni precisi, chiari ed inequivocabili circa la nostra situazione occupazionale, senza demandare ad altri organi istituzionali la soluzione definitiva della problematica.
Lipari, 17/07/2010
Gli Ex Lavoratori della pomice
Il Ministro alla fine ha comunicato agli ex Pumex che sifarà carico di organizzare un incontro, imminente, a Palermocon il Presidente della Regione, una delegazione degli ex Pumex, il Sindaco di Lipari e Lei stessa.
Aspettiamo fiduciosi.....
LETTERA APERTA AL SIG. MINISTRO ON. STEFANIA PRESTIGIACOMO PRESENTE A LIPARI IN DATA 17.07.2010 IN OCCASIONE DEL CONVEGNO SUL PARCO DELLE ISOLE EOLIE
Premesso che non è nostra intenzione esprimere un opinione circa l'opportunità o meno di istituire il parco delle Isole Eolie desideriamo, invece, portare la nostra testimonianza circa le conseguenze scaturite dall'apposizione di un vincolo senza avere analizzato preventivamente le ricadute sulla collettività ed avere previsto le adeguate risorse economiche.
Come a Lei è noto, Onorevole Ministro, le Isole Eolie, nell'anno 2000, sono state inserite nella World Eritage List dell'Unesco vincolando ulteriormente il nostro territorio.Una delle condizioni imprescindibili affinché le Eolie rimanessero sito Patrimonio dell'Umanità era la chiusura delle cave di pomice a Lipari, cosa che puntualmente avvenne, causando la perdita del posto di lavoro per tutte le maestranze.
A tal proposito, in più occasioni, sia a livello Ministeriale che Regionale furono aperti tavoli tecnici e politici per trovare una soluzione alla problematica , purtroppo, però con risultati a dir poco deludenti e mortificanti per i lavoratori ché ancora oggi non hanno avuto restituito quanto a loro sottratto, IL LAVORO.
Infatti, nonostante nell'anno 2007, a seguito della visita alle Eolie del prof. Hamilton accompagnato da un rappresentante del Ministero dell'Ambiente, venne chiaramente ben evidenziato dall'Unesco il problema occupazionale relativo ai circa quaranta lavoratori impiegati nelle cave di pomice, ad oggi purtroppo, dopo tre anni e dopo innumerevoli promesse non è stato fatto assolutamente nulla se non un fantomatico progetto obiettivo Regionale, con una esigua copertura finanziaria limitata per l’anno 2010, che potrà garantire occupazione per circa sei mesi presso il Comune di Lipari!
Oltre ad avere esposto il dramma occupazionale che abbiamo vissuto e stiamo vivendo sulle nostre spalle, La invitiamo a fare in sopralluogo nell'area delle ex cave di pomice e nel cono craterico tanto importante dal punto di vista ambientale per rendersi conto come tutto sia nel più totale stato di abbandono non dando, sicuramente, una bella immagine delle Eolie ai visitatori del sito Patrimonio dell'Umanità.
Ci chiediamo e Le chiediamo, quindi, quale è il beneficio che hanno tratto le nostre Isole da questo importante riconoscimento se non quello di avere impoverito la già fragile economia di Lipari e messo alla fame circa quaranta famiglie?
Vorremmo che questa nostra drammatica esperienza facesse meditare l'intera platea e Lei, Onorevole Ministro, rendendosi conto che non è possibile vincolare un territorio senza prevedere una dotazione finanziaria adeguata che possa sopperire alle conseguenze socio economiche che da esso derivano.
La invitiamo, pertanto, a riflettere su queste nostre considerazioni ed ad assumere, in prima persona, degli impegni precisi, chiari ed inequivocabili circa la nostra situazione occupazionale, senza demandare ad altri organi istituzionali la soluzione definitiva della problematica.
Lipari, 17/07/2010
Gli Ex Lavoratori della pomice
L'intervento di Giampiero Sammuri, presidente Federparchi
"Il parco si farà". Parola di ministro. "Ma terremo in debita considerazione tutte le indicazioni"
E' sceso il sipario sul convegno- confronto sul Parco delle Eolie tenutosi, tra gli altri, alla prese del ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo. Il ministro ha ribadito " "il parco si dovrà fare perchè è una legge del parlamento nazionale". Ha anche aggiunto che "saranno tenuti in debita considerazione tutti i suggerimenti che arriveranno in modo da conciliare le esigenze del parco con lo sviluppo delle Eolie ".
Per questo ha auspicato tutta una serie di incontri e confronti tra consiglio comunale e Regione, così come fra le istituzioni e i cittadini.
Il Parco- ma abbiamo forti perplessità- potrebbe essere istituito entro il 2011
Vi proponiamo il video di un intervento del ministro dove ribadisce, tra l'altro, come l'istituzione del Parco sia una legge dello Stato
Per questo ha auspicato tutta una serie di incontri e confronti tra consiglio comunale e Regione, così come fra le istituzioni e i cittadini.
Il Parco- ma abbiamo forti perplessità- potrebbe essere istituito entro il 2011
Vi proponiamo il video di un intervento del ministro dove ribadisce, tra l'altro, come l'istituzione del Parco sia una legge dello Stato
Parco. Mentre è in corso il convegno di Lipari, "Pantelleria libera" dice no alle prevaricazioni
L'avv. Claudio Mandarano presidente de " La Voce Eoliana" ci invia il comunicato ufficiale del gruppo consiliare Pantelleria Libera trasmesso dal consigliere Leondardo Valenza che per motivi tencici non è presente al convegno di oggi a Lipari
Comunicato
Il gruppo consiliare “Pantelleria Libera”, rivolge, da Pantelleria un caloroso saluto a tutti gli intervenuti ed in particolare agli amici isolani dell'Arcipelago Eoliano e delle Egadi. Purtroppo, nonostante la nostra volontà, non ci è stato possibile essere presenti a questo importante appuntamento, che speriamo stimoli le coscienze della classe politica italiana, sulla tematica in oggetto. In questi ultimi mesi le nostre comunità sono state turbate dalla consueta arroganza della politica nostrana, che vorrebbe imporre dall'alto delle scelte non condivise e non condivisibili dalla popolazione.
Ci riferiamo alle procedure in atto, che vorrebbero a breve l'istituzione di ben quattro Parchi Nazionali nella nostra regione, tre dei quali violenterebbero pesantemente le realtà insulari di Pantelleria, delle Eolie e delle Egadi. L'ennesimo atto di prevaricazione che, come al solito, viene condotto nei confronti del territorio, costretto ancora una volta a subire passivamente, le scelte imposte da un ristretto nucleo di potenti. Ci chiediamo se realmente dietro queste scelte, ci sia una vera motivazione di tutela ambientale, di salvaguardia del territorio, di ricerca delle migliori occasioni di sviluppo o piuttosto non si nascondano le solite lottizzazioni di basso profilo, legate alla proliferazione di posti di sottogoverno, per la gestione del potere. Non pare infatti lineare l'iter procedimentale sin qui seguito, criticato pesantemente anche da molte associazioni ambientaliste, tra le quali, per esempio Legambiente che, relazionando sull'argomento, così si esprime: “Ciascuno di questi Parchi pone questioni specifiche assai rilevanti che intendiamo richiamare, sottolineando però che, in via generale, non si stanno seguendo le procedure di confronto e concertazione con tutti gli attori locali e regionali, come previsto dalla legge quadro”. In particolare, sull'istituendo Parco di Pantelleria, la stessa Legambiente sostiene che: “il Parco è stato previsto con un blitz parlamentare, (proposto con un emendamento in forza dell'articolo 26 del decreto fiscale, su cui il Governo aveva posto la fiducia) ed appare poco motivata perchè sull'Isola esiste ed è ben operante una vasta Riserva Naturale Regionale”.
Sempre sul tema, ed in particolare sulla parcomania dilagante di questi ultimi mesi, Lagambiente si esprime dicendo che: “sembra non tenere conto della necessità da un lato, di rendere più efficace la gestione delle Aree Naturali Protette già esistenti, garantendo adeguate risorse finanziarie e dall'altro, di valutare preventivamente il forte impatto su vasti territori di nuovi vincoli ed assetti istituzionali ed organizzativi, comportanti estesi divieti di caccia, estenzione ope-legis del vincolo paesaggistico e la sottrazione di competenze agli Enti Locali e la attribuzione di ampie potesta regolamentari ai nuovi Enti Parco nazionali”.
Comprenderete tutti, cari amici, quale sia lo stato d'animo della nostra comunità, di fronte a tale inaccettabile proposta, venduta sotto la tanto abusata ipotesi dello sviluppo sostenibile, ma che appare come l'ennesima tappa di una storia già vista. Pantelleria, e anche le Eolie e le Egadi, saranno sacrificate sull'altare della patria per dimostrare che l'intera nazione italiana e con essa la Regione Sicilia, sono attente al tema della tutela del territorio. L'ennesima ipocrisia italiana. Invece di attivare tutte le reali misure a tutela della insularità, della marginalità e della sostenibilità della vita nei territori isolani, la politica propone, in modo imperativo, nuove pseudo ipotesi di sviluppo, che continuano a favorire la mummificazione del territorio, contribuendo al suo abbandono da parte delle popolazioni indigene.
Sarebbe opportuno ricordare alla nostra classe dirigente che, la strumentazione vincolistica e/o pianificatoria vigente, garantisce appieno sia la tutela naturalistica in senso stretto (tutela della flora e della fauna con particolare attenzione agli endenismi), sia la tutela paesaggistica. Mediante il rispetto di quanto contenuto nei piani di gestione delle zone SIC-ZPS e la redazione dei piani attuativi della zona B di riserva, l'Isola di Pantelleria ha un sistema pianificatorio che consente una utilizzazione ecosostenibile del territorio e delle sue specificità (risorse antropiche quali dammusi e terrazzamenti, risorse naturalistiche, fruibilità turistica).
Pertanto, pur non potendo assicurare la nostra presenza, siamo solidali e concordi con le popolazioni isolane delle Eolie e delle Egadi nel respingere con forza ogni atto di prevaricazione posto in essere al fine di istituire sui nostri territori aree da adibire a Parco Nazionale.
Lo sviluppo “sostenibile” delle nostre realtà, passa attraverso altre misure legislative, volte alla tutela della vita, della salute, della mobilità, dell'istruzione, del lavoro e di molte altre prerogative e diritti che spesso vengono calpestati.
Tutti uniti quindi, nel pieno rispetto della natura e del nostro ambiente, ma consapevoli della necessità di dire NO a questo ennesimo scippo delle nostre libertà.
Affidiamo agli organizzatori della manifestazione, questo breve comunicato, affinchè possa essere letto e possa far comprendere la posizione della nostra comunità sull'argomento in questione.
Certi di essere degnamente rappresentati, dalla “VOCE EOLIANA” e da “CACCIA E AMBIENTE”, porgiamo cordiali saluti a tutti Voi.
Il gruppo consilliare PANTELLERIA LIBERA
Comunicato
Il gruppo consiliare “Pantelleria Libera”, rivolge, da Pantelleria un caloroso saluto a tutti gli intervenuti ed in particolare agli amici isolani dell'Arcipelago Eoliano e delle Egadi. Purtroppo, nonostante la nostra volontà, non ci è stato possibile essere presenti a questo importante appuntamento, che speriamo stimoli le coscienze della classe politica italiana, sulla tematica in oggetto. In questi ultimi mesi le nostre comunità sono state turbate dalla consueta arroganza della politica nostrana, che vorrebbe imporre dall'alto delle scelte non condivise e non condivisibili dalla popolazione.
Ci riferiamo alle procedure in atto, che vorrebbero a breve l'istituzione di ben quattro Parchi Nazionali nella nostra regione, tre dei quali violenterebbero pesantemente le realtà insulari di Pantelleria, delle Eolie e delle Egadi. L'ennesimo atto di prevaricazione che, come al solito, viene condotto nei confronti del territorio, costretto ancora una volta a subire passivamente, le scelte imposte da un ristretto nucleo di potenti. Ci chiediamo se realmente dietro queste scelte, ci sia una vera motivazione di tutela ambientale, di salvaguardia del territorio, di ricerca delle migliori occasioni di sviluppo o piuttosto non si nascondano le solite lottizzazioni di basso profilo, legate alla proliferazione di posti di sottogoverno, per la gestione del potere. Non pare infatti lineare l'iter procedimentale sin qui seguito, criticato pesantemente anche da molte associazioni ambientaliste, tra le quali, per esempio Legambiente che, relazionando sull'argomento, così si esprime: “Ciascuno di questi Parchi pone questioni specifiche assai rilevanti che intendiamo richiamare, sottolineando però che, in via generale, non si stanno seguendo le procedure di confronto e concertazione con tutti gli attori locali e regionali, come previsto dalla legge quadro”. In particolare, sull'istituendo Parco di Pantelleria, la stessa Legambiente sostiene che: “il Parco è stato previsto con un blitz parlamentare, (proposto con un emendamento in forza dell'articolo 26 del decreto fiscale, su cui il Governo aveva posto la fiducia) ed appare poco motivata perchè sull'Isola esiste ed è ben operante una vasta Riserva Naturale Regionale”.
Sempre sul tema, ed in particolare sulla parcomania dilagante di questi ultimi mesi, Lagambiente si esprime dicendo che: “sembra non tenere conto della necessità da un lato, di rendere più efficace la gestione delle Aree Naturali Protette già esistenti, garantendo adeguate risorse finanziarie e dall'altro, di valutare preventivamente il forte impatto su vasti territori di nuovi vincoli ed assetti istituzionali ed organizzativi, comportanti estesi divieti di caccia, estenzione ope-legis del vincolo paesaggistico e la sottrazione di competenze agli Enti Locali e la attribuzione di ampie potesta regolamentari ai nuovi Enti Parco nazionali”.
Comprenderete tutti, cari amici, quale sia lo stato d'animo della nostra comunità, di fronte a tale inaccettabile proposta, venduta sotto la tanto abusata ipotesi dello sviluppo sostenibile, ma che appare come l'ennesima tappa di una storia già vista. Pantelleria, e anche le Eolie e le Egadi, saranno sacrificate sull'altare della patria per dimostrare che l'intera nazione italiana e con essa la Regione Sicilia, sono attente al tema della tutela del territorio. L'ennesima ipocrisia italiana. Invece di attivare tutte le reali misure a tutela della insularità, della marginalità e della sostenibilità della vita nei territori isolani, la politica propone, in modo imperativo, nuove pseudo ipotesi di sviluppo, che continuano a favorire la mummificazione del territorio, contribuendo al suo abbandono da parte delle popolazioni indigene.
Sarebbe opportuno ricordare alla nostra classe dirigente che, la strumentazione vincolistica e/o pianificatoria vigente, garantisce appieno sia la tutela naturalistica in senso stretto (tutela della flora e della fauna con particolare attenzione agli endenismi), sia la tutela paesaggistica. Mediante il rispetto di quanto contenuto nei piani di gestione delle zone SIC-ZPS e la redazione dei piani attuativi della zona B di riserva, l'Isola di Pantelleria ha un sistema pianificatorio che consente una utilizzazione ecosostenibile del territorio e delle sue specificità (risorse antropiche quali dammusi e terrazzamenti, risorse naturalistiche, fruibilità turistica).
Pertanto, pur non potendo assicurare la nostra presenza, siamo solidali e concordi con le popolazioni isolane delle Eolie e delle Egadi nel respingere con forza ogni atto di prevaricazione posto in essere al fine di istituire sui nostri territori aree da adibire a Parco Nazionale.
Lo sviluppo “sostenibile” delle nostre realtà, passa attraverso altre misure legislative, volte alla tutela della vita, della salute, della mobilità, dell'istruzione, del lavoro e di molte altre prerogative e diritti che spesso vengono calpestati.
Tutti uniti quindi, nel pieno rispetto della natura e del nostro ambiente, ma consapevoli della necessità di dire NO a questo ennesimo scippo delle nostre libertà.
Affidiamo agli organizzatori della manifestazione, questo breve comunicato, affinchè possa essere letto e possa far comprendere la posizione della nostra comunità sull'argomento in questione.
Certi di essere degnamente rappresentati, dalla “VOCE EOLIANA” e da “CACCIA E AMBIENTE”, porgiamo cordiali saluti a tutti Voi.
Il gruppo consilliare PANTELLERIA LIBERA
Lipari: Si discute di Parco alla presenza del Ministro Prestigiacomo
E' in pieno svolgimento a Lipari il convegno sul tema “Il parco nazionale delle isole Eolie – profili giuridici, tecnici, sociali ed economici“.
Al convegno ( anche se il ministro Stefania Prestigiacomo in apertura ha affermato che preferisce si parli di confronto) sono presenti al tavolo di presidenza, oltre al Ministro Prestigiacomo , il presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Senato sen. D’Alì, il dirigente dell’Assessore Territorio e Ambiente della Regione Sicilia dott. Arnone, il sindaco di Lipari, dottor Mariano Bruno.
Presenti anche il prefetto dott. Francesco Alecci, diversi rappresentanti politici locali, esponenti dell'Associazione "La Voce eoliana", un centinaio di cittadini e tutta una serie di esponenti-relatori pro e contro il parco.
La questione parco si è "infiammata" sin dall'introduzione del sindaco Mariano Bruno che ha parlato della possibilità quale primo passo dell'istituzione di un parco dei vulcani.
Al momento sono intervenuti una mezza dozzina di relatori. Vibranti proteste da parte degli ex Pumex presenti in aula.
A seguire vi proporremo, a cominciare dall'arrivo del Ministro, tutta una serie di interventi effettuati nel contesto del convegno-incontro.
Al convegno ( anche se il ministro Stefania Prestigiacomo in apertura ha affermato che preferisce si parli di confronto) sono presenti al tavolo di presidenza, oltre al Ministro Prestigiacomo , il presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Senato sen. D’Alì, il dirigente dell’Assessore Territorio e Ambiente della Regione Sicilia dott. Arnone, il sindaco di Lipari, dottor Mariano Bruno.
Presenti anche il prefetto dott. Francesco Alecci, diversi rappresentanti politici locali, esponenti dell'Associazione "La Voce eoliana", un centinaio di cittadini e tutta una serie di esponenti-relatori pro e contro il parco.
La questione parco si è "infiammata" sin dall'introduzione del sindaco Mariano Bruno che ha parlato della possibilità quale primo passo dell'istituzione di un parco dei vulcani.
Al momento sono intervenuti una mezza dozzina di relatori. Vibranti proteste da parte degli ex Pumex presenti in aula.
A seguire vi proporremo, a cominciare dall'arrivo del Ministro, tutta una serie di interventi effettuati nel contesto del convegno-incontro.
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (66° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:
1) Polisportiva Canneto (inizio anni '80)
2) Giovanni Munafò e Giacomo Centorrino
3) Matrimonio Giorgianni-Natoli
4) Processione di San Bartolo sulla XXIV maggio a Lipari
5) Lipari (1940) Marina Lunga e il Castello
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:
1) Polisportiva Canneto (inizio anni '80)
2) Giovanni Munafò e Giacomo Centorrino
3) Matrimonio Giorgianni-Natoli
4) Processione di San Bartolo sulla XXIV maggio a Lipari
5) Lipari (1940) Marina Lunga e il Castello
Tirrenia. Allarme magistrati Corte dei Conti "DL salva gli amministratoti"
L'Associazione Magistrati della Corte dei Conti lancia un allarme sul decreto legge sul commissariamento di Tirrenia. Con il provvedimento''si giunge persino ad esentare preventivamente dalla responsabilita' amministrativa/contabile chi (amministratori, collegio sindacale, dirigenti e funzionari) potra' cagionare danno all'erario e ad imputare la responsabilita' stessa - direttamente ed esclusivamente - al bilancio delle societa' interessate''.
"Il Decreto legge su Tirrenia sia modificato in sede di conversione in Parlamento". E' questo l'auspiscio del segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia, riprendendo l'allarme lanciato dall'Associazione magistrati della Corte dei Conti che esprime preoccupazione per la parte del provvedimento che solleva dalle responsabilita' contabili gli amministratori della societa'.
''Quanto avevo previsto e temuto in un mio comunicato stampa del 10 luglio, e cioe' che sarebbe stato nominato 'un manlevato e deresponsabilizzato amministratore unico', si e' puntualmente verificato - afferma Caronia -. Fortunatamente altrettanto puntuale e' stato il rilievo avanzato dall'Associazione Magistrati della Corte dei Conti che conferma in pieno la concretezza delle preoccupazioni gia' da me espresse''.
''Mi auguro che il decreto legge, in fase di conversione, venga opportunamente corretto - conclude Caronia - con l'eliminazione di questa incomprensibile ed inaccettabile 'manleva' che certamente non farebbe onore ad un manager pubblico di provate capacita' e professionalita' qual e' l'amministratore unico di Tirrenia e Siremar Dott. Giancarlo D'Andrea. Se ci potevano essere ancora dei dubbi la presa di posizione della Associazione Magistrati della Corte dei Conti li spazza via del tutto e dimostra quanto confuso, pasticciato e non del tutto chiaro sia questo strano processo di privatizzazione voluto dal Governo''.
"Il Decreto legge su Tirrenia sia modificato in sede di conversione in Parlamento". E' questo l'auspiscio del segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia, riprendendo l'allarme lanciato dall'Associazione magistrati della Corte dei Conti che esprime preoccupazione per la parte del provvedimento che solleva dalle responsabilita' contabili gli amministratori della societa'.
''Quanto avevo previsto e temuto in un mio comunicato stampa del 10 luglio, e cioe' che sarebbe stato nominato 'un manlevato e deresponsabilizzato amministratore unico', si e' puntualmente verificato - afferma Caronia -. Fortunatamente altrettanto puntuale e' stato il rilievo avanzato dall'Associazione Magistrati della Corte dei Conti che conferma in pieno la concretezza delle preoccupazioni gia' da me espresse''.
''Mi auguro che il decreto legge, in fase di conversione, venga opportunamente corretto - conclude Caronia - con l'eliminazione di questa incomprensibile ed inaccettabile 'manleva' che certamente non farebbe onore ad un manager pubblico di provate capacita' e professionalita' qual e' l'amministratore unico di Tirrenia e Siremar Dott. Giancarlo D'Andrea. Se ci potevano essere ancora dei dubbi la presa di posizione della Associazione Magistrati della Corte dei Conti li spazza via del tutto e dimostra quanto confuso, pasticciato e non del tutto chiaro sia questo strano processo di privatizzazione voluto dal Governo''.
venerdì 16 luglio 2010
Panarea: Tributo a "L'Avventura" nel ricordo di Luttazzi
Ieri alle ore 21.30, presso “l’Hotel Cincotta” di Panarea, per la sezione “Ricorrenze” della XXVII Edizione del Festival “Un Mare di Cinema” in corso di svolgimento alle Isole Eolie, è stato proiettato “L’Avventura” (1960), una delle pellicole più apprezzate di Michelangelo Antonioni, nel cinquantesimo anniversario della presentazione a Cannes.
Prima della proiezione il Direttore Artistico, Giuseppe Ministeri, ha voluto ricordare Lelio Luttazzi, noto musicista, cantante, compositore, presentatore e attore, recentemente scomparso, che ha recitato nel film nei panni di un eremita. Un Artista sempre pronto a mettersi in gioco, al quale il pubblico presente ha dedicato un sentito e prolungato applauso.
Va avanti intanto il Festival, giunto alle battute finali. Tanti gli appuntamenti in programma oggi, venerdì 16 luglio, a Lipari. Alle 18.30, presso l’Hotel Meligunis di Lipari, presentazione del trailer del lungometraggio prodotto da LUM – Laboratorio di Produzione Cinematografica.
A seguire lezione per gli studenti del Campus tenuta dai docenti dell’Università di Palermo Rino Schembri e Renato Tommasino.
Alle 19.00, alla Chiesa dell’Immacolata, concerto Orchestra Giovanile di Messina.
Alle 21.30 ultima giornata di proiezione dei corti in gara per il concorso “Eolie in video”, curato da Silvia Scerrino, per il quale sono in lizza 35 pellicole. Valuteranno le opere in gara la giuria tecnica composta dal cineasta marocchino Ahmed Boulane, dalla giornalista Laura Delli Colli e dalla documentarista Giovanna Gagliardo e la giuria popolare formata da studenti delle scuole medie eoliane.
Questi i film proiettati oggi: “Three7nine”di A. Dale e S. Lewis, “Redstar” di Demetrio Babul, “Espiritus de Drassanes – Drassen Spirits” di Cristian Jara, “Triciclo Frigo” di Khadija Zoubiri, “97,4” di Alessandro De Cristofaro, “Little glass ornaments” di Andrea Gambadoro, “Il momento giusto” di Marco Gallo, “Intercambio” di Antonello Novellino e Antonio Quintanilla. La premiazione finale si terrà domani a Vulcano.
Due invece gli appuntamenti nelle altre isole. Alle ore 19.00 a Stromboli, per la sezione “Un mare di Storie”, presentazione del libro sul più antico cinema della Sicilia, il Cinema Di Francesca a Cefalù, "Cinematografari, una lunga storia di Cinema", a cura di Angela D. Di Francesca e Caterina Di Francesca, con prefazione di Giuseppe Tornatore, in collaborazione con edizioni Marsala. A seguire Proiezione del documentario “Occhi sul mare” di Giuseppe Di Francesca.
Alle ore 21.30 a Vulcano, presso l’anfiteatro presso discobar Maracuja, per sezione “Ricorrenze”, proiezione del film “Vulcano”, dur. 106 min., anno 1950, di Willian Dieterle.
Prima della proiezione il Direttore Artistico, Giuseppe Ministeri, ha voluto ricordare Lelio Luttazzi, noto musicista, cantante, compositore, presentatore e attore, recentemente scomparso, che ha recitato nel film nei panni di un eremita. Un Artista sempre pronto a mettersi in gioco, al quale il pubblico presente ha dedicato un sentito e prolungato applauso.
Va avanti intanto il Festival, giunto alle battute finali. Tanti gli appuntamenti in programma oggi, venerdì 16 luglio, a Lipari. Alle 18.30, presso l’Hotel Meligunis di Lipari, presentazione del trailer del lungometraggio prodotto da LUM – Laboratorio di Produzione Cinematografica.
A seguire lezione per gli studenti del Campus tenuta dai docenti dell’Università di Palermo Rino Schembri e Renato Tommasino.
Alle 19.00, alla Chiesa dell’Immacolata, concerto Orchestra Giovanile di Messina.
Alle 21.30 ultima giornata di proiezione dei corti in gara per il concorso “Eolie in video”, curato da Silvia Scerrino, per il quale sono in lizza 35 pellicole. Valuteranno le opere in gara la giuria tecnica composta dal cineasta marocchino Ahmed Boulane, dalla giornalista Laura Delli Colli e dalla documentarista Giovanna Gagliardo e la giuria popolare formata da studenti delle scuole medie eoliane.
Questi i film proiettati oggi: “Three7nine”di A. Dale e S. Lewis, “Redstar” di Demetrio Babul, “Espiritus de Drassanes – Drassen Spirits” di Cristian Jara, “Triciclo Frigo” di Khadija Zoubiri, “97,4” di Alessandro De Cristofaro, “Little glass ornaments” di Andrea Gambadoro, “Il momento giusto” di Marco Gallo, “Intercambio” di Antonello Novellino e Antonio Quintanilla. La premiazione finale si terrà domani a Vulcano.
Due invece gli appuntamenti nelle altre isole. Alle ore 19.00 a Stromboli, per la sezione “Un mare di Storie”, presentazione del libro sul più antico cinema della Sicilia, il Cinema Di Francesca a Cefalù, "Cinematografari, una lunga storia di Cinema", a cura di Angela D. Di Francesca e Caterina Di Francesca, con prefazione di Giuseppe Tornatore, in collaborazione con edizioni Marsala. A seguire Proiezione del documentario “Occhi sul mare” di Giuseppe Di Francesca.
Alle ore 21.30 a Vulcano, presso l’anfiteatro presso discobar Maracuja, per sezione “Ricorrenze”, proiezione del film “Vulcano”, dur. 106 min., anno 1950, di Willian Dieterle.
Lipari. Il consigliere Gianfranco Guarino (ex AN) si dichiara indipendente
COMUNICATO STAMPA
Il sottoscritto Consigliere Comunale Gianfranco Guarino, dopo lunga meditazione, in considerazione degli eventi di vita personale e pubblica, ritiene di non proseguire il proprio percorso politico all'interno di Alleanza Nazionale o ex, dimettendosi contestualmente dalla carica di capogruppo e dichiarandosi INDIPENDENTE da qualsiasi formazione partitica nazionale, regionale e locale, aderisce al gruppo misto del Consiglio Comunale.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino
Il sottoscritto Consigliere Comunale Gianfranco Guarino, dopo lunga meditazione, in considerazione degli eventi di vita personale e pubblica, ritiene di non proseguire il proprio percorso politico all'interno di Alleanza Nazionale o ex, dimettendosi contestualmente dalla carica di capogruppo e dichiarandosi INDIPENDENTE da qualsiasi formazione partitica nazionale, regionale e locale, aderisce al gruppo misto del Consiglio Comunale.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino
Parco delle Eolie, operato del consiglio. Il comunicato del presidente del consiglio Longo che ribadisce "Sindaco rispetti ruoli istituzionali"
COMUNICATO STAMPA
Lo scorso 11 Luglio 2010, il Consiglio Comunale ha adottato una delibera con la quale è stato espresso un parere in merito all’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
La Delibera è stata votata da 10 Consiglieri su 18 presenti, mentre in 8 si sono astenuti.
I consiglieri si sono limitati ad esercitare le proprie prerogative prendendo posizione, liberamente e senza vincoli di appartenenza, su un argomento di interesse generale e di enorme importanza per il futuro delle Isole Eolie.
Il fatto che il Consiglio abbia espresso una valutazione non coincidente con quella dell’amministrazione e che abbia censurato la condotta dell’amministrazione stessa nella gestione della questione parco, non è certamente un affronto personale al sindaco o tantomeno manifestazione di antidemocraticità, ma rientra nella normale dialettica politica.
Tuttavia, per ragioni che non è dato comprendere, il deliberato del consiglio ha scatenato la spropositata reazione del Sindaco e di alcuni consiglieri di maggioranza, al punto tale da “deplorare il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale che, contravvenendo ai più elementari principi della democrazia, non ha consentito…al Sindaco di Lipari dott. Mariano Bruno di prendere la parola nel corso del dibattito”.
Nell’intervista pubblicata qualche giorno fa sulla Gazzetta del Sud il Sindaco si è addirittura difeso dalla presunta accusa di avere tramato nell’ombra per ottenere la carica di presidente del parco, invitando alle dimissioni i suoi accusatori.
Gli è però sfuggito che né il consiglio né i singoli consiglieri hanno mai mosso accuse del genere, avendo semmai denunciato, con reiterate deliberazioni, la totale mancanza di trasparenza dell’amministrazione nella gestione della vicenda.
Il fatto che il Sindaco abbia sentito la necessità di difendersi da un accusa mai mossa potrebbe anche fare riflettere sulle sue reali motivazioni.
Contravvenendo al mio proposito di non alimentare sterili e propagandistiche polemiche sui mezzi di informazione, ho ritenuto necessario intervenire, in questo caso, non tanto per rispondere alle accuse personali, quanto a difesa della dignità e del prestigio del Consiglio Comunale, organo rappresentativo della cittadinanza, che l’Amministrazione tenta in ogni modo di delegittimare.
In alcuni articoli apparsi sulla stampa e su internet, si sostiene che al Sindaco sarebbe stata negata la possibilità di intervenire sull’argomento, all’ordine del giorno del consiglio comunale del 11/07/2010, relativo all’istituzione del parco nazionale.
Il Consiglio, di fronte ad un sindaco disponibile al confronto ed al dialogo, avrebbe violato la più elementare regola democratica, avallato da un presidente che ha “impedito un confronto con il Consiglio da parte dell’Amministrazione”.
I presenti alla riunione consiliare, tra questi i numerosi cittadini di Pianoconte, possono senza dubbio confermare che i fatti sono andati molto diversamente.
La discussione ha avuto inizio alle ore 10.00. Era all’ordine del giorno l’approvazione della delibera sul tema del Parco e sono intervenuti nella discussione, oltre al sottoscritto, tutti i consiglieri dell’opposizione e del Faro, argomentando le proprie opinioni sull’argomento.
Il Sindaco, durante la discussione, non solo non ha mai chiesto la parola, ed ha quindi evitato un confronto diretto ed aperto sulla questione, ma è addirittura uscito dall’aula, manifestando insofferenza ed irridendo da fuori e ad alta voce gli interventi di alcuni consiglieri a lui non graditi. Incurante delle regole relative al funzionamento del Consiglio Comunale, oltre che della buona educazione, è rientrato in aula pretendendo di intervenire a discussione chiusa ovvero al momento in cui era già stata posta in votazione la proposta in esame e concessa la parola al consigliere Gesuele Fonti, e si era prenotato anche il consigliere Bartolo Lauria.
Poiché il regolamento comunale prevede che in tale fase possano essere rese soltanto le dichiarazioni di voto da parte dei consiglieri, l’intervento del Sindaco non è stato ammesso.
Nonostante l’atteggiamento irriguardoso fino ad allora tenuto dal Primo Cittadino, per il rispetto dovuto al suo ruolo istituzionale ho comunque posto in votazione una deroga alla regola generale per consentirgli di intervenire. La mia proposta è stata però bocciata dalla maggioranza dei consiglieri presenti.
Convinto di essere al di sopra di qualunque regolamento, il Sindaco si è evidentemente ritenuto leso dalla legittima decisione del Consiglio Comunale e dal comportamnento del sottoscritto che, a suo parere, non dovrebbe garantire il corretto funzionamento del Consiglio Comunale ma avallare la subordinazione del Consiglio stesso all’Amministrazione.
Il Sindaco avrebbe potuto benissimo prendere la parola nel corso della discussione sul Parco, durata oltre quattro ore, anzi un suo intervento di chiarimento e risposta alle obiezioni mosse, sarebbe stato doveroso.
Si è invece sottratto a qualunque confronto ed ha preferito commentare dall’esterno, in modo non certamente consono al suo ruolo, le dichiarazioni che non erano di suo gradimento.
Chiunque ha compreso che il suo intento era quello di parlare per ultimo, a discussione chiusa, in modo da non potere essere contraddetto.
D’altra parte ha già più volte dimostrato di non volere affatto un confronto serio sul parco, rifiutando la discussione in qualunque contesto che non potesse essere da lui gestito e diretto.
La posizione dell’amministrazione avrebbe potuto comunque essere chiarita dai consiglieri che la sostengono, presenti in aula, i quali avevano la possibilità di intervenire anche in sede di dichiarazioni di voto.
Invece, a fronte di un ordine del giorno in cui erano contenute censure precise e motivate all’operato dell’amministrazione, gli stessi consiglieri si sono limitati ad astenersi, dichiarando unicamente che qualunque pronuncia del Consiglio avrebbe dovuto essere rinviata a dopo il convegno che si terrà g. 17 c.m. alla presenza del ministro Prestigiacomo. Nessuna osservazione è stata fatta sul merito.
Il vero problema dell’Amministrazione, dunque, non è stato quello di non avere potuto esprimersi in Consiglio, ma piuttosto di non avere nulla da dire.
Il Convegno, organizzato dal Sindaco e quindi da lui meglio gestibile, sembrerebbe essere per l’Amministrazione l’unica sede deputata a discutere del Parco.
Non è chiaro per quale motivo un’organo istituzionale dovrebbe subordinare la propria attività ad un convegno che, per quanto possa essere importante ed ospitare figure di rilievo come il Ministro Prestigiacomo, è un evento con finalità unicamente divulgativa ed informativa nei confronti della cittadinanza, ma non può essere la fonte delle informazioni ufficiali, di cui il consiglio comunale dovrebbe disporre e che dovrebbe autonomamente esaminare.
Il Consiglio ha pertanto ritenuto opportuno esprimere il proprio indirizzo e censurare la condotta dell’amministrazione, tenuto conto non solo delle posizioni espresse dalla cittadinanza con la raccolta di 4.055 firme, ma anche dell’assoluta mancanza di garanzia e trasparenza delle attività preordinate all’istituzione del parco.
Vorrei in proposito ricordare che la questione dell’istituzione del parco è venuta a conoscenza del Consiglio Comunale e della cittadinanza di Lipari solo nel marzo di quest’anno ed in modo del tutto casuale.
Il 3 Marzo, a Palermo, in occasione di un appuntamento con l’assessore regionale al turismo, ho incontrato nell’atrio antistante la sede dell’assessorato, il Sindaco di Santa Marina Salina, il quale si stava recando ad una riunione a cui sarebbero stati presenti il Presidente della Provincia, l’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, un delegato del Ministro Prestigiacomo ed i rappresentanti dei comuni delle Isole Eolie, avente ad oggetto l’istituzione del Parco Nazionale.
Per conto del comune di Lipari sarebbe stato presente il comandante dei vigili Nico Russo.
Tornato a Lipari ho tentato invano assieme ad altri consiglieri, di ottenere informazioni riguardo alle attività in corso sull’istituzione del Parco, di cui il Consiglio era completamente all’oscuro, ma al Gabinetto del Sindaco non risultavano documenti ufficiali.
Soltanto dopo difficili ricerche abbiamo appreso che le attività erano in corso dal 2009 (si veda in proposito la lettera della dott.ssa angela Mazziotta) e si erano già tenute altre riunioni, tra le quali una il 27/1/2010, a cui aveva partecipato sempre il Comandante dei Vigili, senza che il Consiglio, né la cittadinanza e neppure l’Assessore al ramo competente, dott. Famà fossero stati informati.
Lo stesso dott. Famà alla conferenza dei capigruppo del 15 Marzo ha infatti espressamente dichiarato “di non avere alcuna informazione e di non essere a conoscenza di alcun documento sull’iter del Parco Nazionale delle Isole Eolie”, della cui esistenza aveva appreso solo attraverso le domande da me rivoltegli Mercoledì 3 Marzo, al ritorno da Palermo.
Alle conferenze dei capigruppo, tenutesi il 9 ed il 15 Marzo, si è dunque immediatamente affrontato l’argomento e si è sottolineata l’urgenza di coinvolgere il Consiglio e la cittadinanza, anche in considerazione della dichiarazione rilasciata alla stampa dal Ministro Prestigiacomo, secondo cui le perimetrazioni avrebbero dovuto essere pronte entro il 31 Marzo.
Nonostante le ripetute richieste di trasmissione al Consiglio dei documenti ufficiali (verbali delle riunioni, proposte di perimetrazione, relazioni tecniche) e la copiosa corrispondenza intercorsa con l’Amministrazione ed i dirigenti, nessun documento ufficiale è stato fino ad ora trasmesso,
Con lettera del 18 Marzo i capigruppo hanno ufficialmente richiesto al Ministero l’accredito di rappresentanti del Consiglio e della cittadinanza a partecipare agli incontri istituzionali sul parco, in conformità all’intenzione manifestata dallo stesso Ministro di garantire la massima partecipazione.
Da tale richiesta si sono però ufficialmente dissociati i consiglieri che appoggiano il Sindaco, definendo la legittima richiesta di coinvolgimento del Consiglio Comunale, “una limitazione dell’autorità dell’Amministrazione ed una forma di controllo sulla stessa assolutamente inopportuna”.
Il 20 Aprile il Consiglio ha approvato un ordine del giorno sul parco, che il Sindaco, contravvenendo ad un proprio preciso dovere, non ha mai trasmesso alle Autorità Competenti.
I fatti sopra ricordati, tutti documentati, testimoniano l’innegabile proposito, messo in atto dall’Amministrazione, di delegittimare il Consiglio Comunale, in un primo momento tenendolo all’oscuro dell’iter in corso e poi impedendo qualunque confronto serio e non pilotato. Il Sindaco ha infatti tentato di boicottare qualunque iniziativa del Consiglio sull’argomento parco: ha ostacolato la partecipazione dei funzionari della Regione al consiglio comunale, non è stato presente al consiglio convocato a Pianoconte, non si è presentato alle conferenze dei capigruppo sul parco a cui era stato invitato.
I fatti sopra riportati, sono la evidente dimostrazione della scarsa considerazione riservata dal Sindaco al Consiglio Comunale e puntualmente dimostrata in ogni occasione:
1) il Bilancio di Previsione 2010, ad esempio, pur essendo abbondantemente scaduto il termine perentorio previsto dalla legge, non viene ancora sottoposto al vaglio del Consiglio Comunale e la conseguente nomina di un Commissario ad acta, limita fortemente le prerogative del civico consesso, gravando la comunità di ulteriori costi.
2) il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, la cui delibera di approvazione è stata esitata positivamente dalla Giunta Municipale nel mese di Novembre del 2009 e pubblicata all’Albo Pretorio del Comune, viene ancora tenuta nel “cassetto del sindaco”, sottraendola al vaglio del Consiglio Comunale nei termini di legge;
3) la scelta della gestione del Servizio Idrico, riservata per legge al Consiglio Comunale, che si è espresso inequivocabilmente e ripetutamente per la forma pubblica, è stata effettuata in netto contrasto con gli indirizzi vincolanti del Consiglio;
4) La Portualità nella rada di Lipari, che secondo i proclami iniziali del sindaco, trasformati in precisi obblighi contrattuali, prevedeva un processo partecipato dalla comunità eoliana, attraverso l’attivazione di “un efficace piano di comunicazione per l’illustrazione alla cittadinanza dei progetti e delle attività, avendo cura di coinvolgere i rappresentanti del civico consesso e delle associazioni produttive maggiormente rappresentative sul territorio” è stata finora gestita avendo cura di mantenere la più assoluta riservatezza. Al Consiglio Comunale non è data ancora conoscere alcuna fase del procedimento, né alcun elaborato progettuale.
Perfino l’obbligo di relazionare annualmente sullo stato di attuazione del programma, a norma dell’art. 17 della L.R. n.7/1992, viene arrogantemente disatteso, tant’è che dal Giugno 2008, nessuna relazione è stata presentata al Consiglio Comunale, impedendo di fatto l’esercizio di una delle prioritarie attribuzioni consiliari che è la verifica sull’attuazione del programma.
In conclusione auspico che il Sindaco rispetti i ruoli istituzionali e comprenda che il Consiglio Comunale, organo collegiale elettivo che rappresenta l’intera cittadinanza, ha una propria autonomia e ad esso sono riservate dalla legge competenze e prerogative su questioni di importanza generale, come la programmazione territoriale e la pianificazione urbanistica.
Appare evidente che simili questioni non possano essere riservate dalla legge alla discrezionalità di una sola persona, verrebbe infatti , veramente in questo caso, violato il principio della “democraticità” ed il rischio di ingerenze indebite se non addirittura illegali sarebbe altissimo.
Pino Longo
Presidente Consiglio Comunale Lipari
Lo scorso 11 Luglio 2010, il Consiglio Comunale ha adottato una delibera con la quale è stato espresso un parere in merito all’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
La Delibera è stata votata da 10 Consiglieri su 18 presenti, mentre in 8 si sono astenuti.
I consiglieri si sono limitati ad esercitare le proprie prerogative prendendo posizione, liberamente e senza vincoli di appartenenza, su un argomento di interesse generale e di enorme importanza per il futuro delle Isole Eolie.
Il fatto che il Consiglio abbia espresso una valutazione non coincidente con quella dell’amministrazione e che abbia censurato la condotta dell’amministrazione stessa nella gestione della questione parco, non è certamente un affronto personale al sindaco o tantomeno manifestazione di antidemocraticità, ma rientra nella normale dialettica politica.
Tuttavia, per ragioni che non è dato comprendere, il deliberato del consiglio ha scatenato la spropositata reazione del Sindaco e di alcuni consiglieri di maggioranza, al punto tale da “deplorare il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale che, contravvenendo ai più elementari principi della democrazia, non ha consentito…al Sindaco di Lipari dott. Mariano Bruno di prendere la parola nel corso del dibattito”.
Nell’intervista pubblicata qualche giorno fa sulla Gazzetta del Sud il Sindaco si è addirittura difeso dalla presunta accusa di avere tramato nell’ombra per ottenere la carica di presidente del parco, invitando alle dimissioni i suoi accusatori.
Gli è però sfuggito che né il consiglio né i singoli consiglieri hanno mai mosso accuse del genere, avendo semmai denunciato, con reiterate deliberazioni, la totale mancanza di trasparenza dell’amministrazione nella gestione della vicenda.
Il fatto che il Sindaco abbia sentito la necessità di difendersi da un accusa mai mossa potrebbe anche fare riflettere sulle sue reali motivazioni.
Contravvenendo al mio proposito di non alimentare sterili e propagandistiche polemiche sui mezzi di informazione, ho ritenuto necessario intervenire, in questo caso, non tanto per rispondere alle accuse personali, quanto a difesa della dignità e del prestigio del Consiglio Comunale, organo rappresentativo della cittadinanza, che l’Amministrazione tenta in ogni modo di delegittimare.
In alcuni articoli apparsi sulla stampa e su internet, si sostiene che al Sindaco sarebbe stata negata la possibilità di intervenire sull’argomento, all’ordine del giorno del consiglio comunale del 11/07/2010, relativo all’istituzione del parco nazionale.
Il Consiglio, di fronte ad un sindaco disponibile al confronto ed al dialogo, avrebbe violato la più elementare regola democratica, avallato da un presidente che ha “impedito un confronto con il Consiglio da parte dell’Amministrazione”.
I presenti alla riunione consiliare, tra questi i numerosi cittadini di Pianoconte, possono senza dubbio confermare che i fatti sono andati molto diversamente.
La discussione ha avuto inizio alle ore 10.00. Era all’ordine del giorno l’approvazione della delibera sul tema del Parco e sono intervenuti nella discussione, oltre al sottoscritto, tutti i consiglieri dell’opposizione e del Faro, argomentando le proprie opinioni sull’argomento.
Il Sindaco, durante la discussione, non solo non ha mai chiesto la parola, ed ha quindi evitato un confronto diretto ed aperto sulla questione, ma è addirittura uscito dall’aula, manifestando insofferenza ed irridendo da fuori e ad alta voce gli interventi di alcuni consiglieri a lui non graditi. Incurante delle regole relative al funzionamento del Consiglio Comunale, oltre che della buona educazione, è rientrato in aula pretendendo di intervenire a discussione chiusa ovvero al momento in cui era già stata posta in votazione la proposta in esame e concessa la parola al consigliere Gesuele Fonti, e si era prenotato anche il consigliere Bartolo Lauria.
Poiché il regolamento comunale prevede che in tale fase possano essere rese soltanto le dichiarazioni di voto da parte dei consiglieri, l’intervento del Sindaco non è stato ammesso.
Nonostante l’atteggiamento irriguardoso fino ad allora tenuto dal Primo Cittadino, per il rispetto dovuto al suo ruolo istituzionale ho comunque posto in votazione una deroga alla regola generale per consentirgli di intervenire. La mia proposta è stata però bocciata dalla maggioranza dei consiglieri presenti.
Convinto di essere al di sopra di qualunque regolamento, il Sindaco si è evidentemente ritenuto leso dalla legittima decisione del Consiglio Comunale e dal comportamnento del sottoscritto che, a suo parere, non dovrebbe garantire il corretto funzionamento del Consiglio Comunale ma avallare la subordinazione del Consiglio stesso all’Amministrazione.
Il Sindaco avrebbe potuto benissimo prendere la parola nel corso della discussione sul Parco, durata oltre quattro ore, anzi un suo intervento di chiarimento e risposta alle obiezioni mosse, sarebbe stato doveroso.
Si è invece sottratto a qualunque confronto ed ha preferito commentare dall’esterno, in modo non certamente consono al suo ruolo, le dichiarazioni che non erano di suo gradimento.
Chiunque ha compreso che il suo intento era quello di parlare per ultimo, a discussione chiusa, in modo da non potere essere contraddetto.
D’altra parte ha già più volte dimostrato di non volere affatto un confronto serio sul parco, rifiutando la discussione in qualunque contesto che non potesse essere da lui gestito e diretto.
La posizione dell’amministrazione avrebbe potuto comunque essere chiarita dai consiglieri che la sostengono, presenti in aula, i quali avevano la possibilità di intervenire anche in sede di dichiarazioni di voto.
Invece, a fronte di un ordine del giorno in cui erano contenute censure precise e motivate all’operato dell’amministrazione, gli stessi consiglieri si sono limitati ad astenersi, dichiarando unicamente che qualunque pronuncia del Consiglio avrebbe dovuto essere rinviata a dopo il convegno che si terrà g. 17 c.m. alla presenza del ministro Prestigiacomo. Nessuna osservazione è stata fatta sul merito.
Il vero problema dell’Amministrazione, dunque, non è stato quello di non avere potuto esprimersi in Consiglio, ma piuttosto di non avere nulla da dire.
Il Convegno, organizzato dal Sindaco e quindi da lui meglio gestibile, sembrerebbe essere per l’Amministrazione l’unica sede deputata a discutere del Parco.
Non è chiaro per quale motivo un’organo istituzionale dovrebbe subordinare la propria attività ad un convegno che, per quanto possa essere importante ed ospitare figure di rilievo come il Ministro Prestigiacomo, è un evento con finalità unicamente divulgativa ed informativa nei confronti della cittadinanza, ma non può essere la fonte delle informazioni ufficiali, di cui il consiglio comunale dovrebbe disporre e che dovrebbe autonomamente esaminare.
Il Consiglio ha pertanto ritenuto opportuno esprimere il proprio indirizzo e censurare la condotta dell’amministrazione, tenuto conto non solo delle posizioni espresse dalla cittadinanza con la raccolta di 4.055 firme, ma anche dell’assoluta mancanza di garanzia e trasparenza delle attività preordinate all’istituzione del parco.
Vorrei in proposito ricordare che la questione dell’istituzione del parco è venuta a conoscenza del Consiglio Comunale e della cittadinanza di Lipari solo nel marzo di quest’anno ed in modo del tutto casuale.
Il 3 Marzo, a Palermo, in occasione di un appuntamento con l’assessore regionale al turismo, ho incontrato nell’atrio antistante la sede dell’assessorato, il Sindaco di Santa Marina Salina, il quale si stava recando ad una riunione a cui sarebbero stati presenti il Presidente della Provincia, l’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, un delegato del Ministro Prestigiacomo ed i rappresentanti dei comuni delle Isole Eolie, avente ad oggetto l’istituzione del Parco Nazionale.
Per conto del comune di Lipari sarebbe stato presente il comandante dei vigili Nico Russo.
Tornato a Lipari ho tentato invano assieme ad altri consiglieri, di ottenere informazioni riguardo alle attività in corso sull’istituzione del Parco, di cui il Consiglio era completamente all’oscuro, ma al Gabinetto del Sindaco non risultavano documenti ufficiali.
Soltanto dopo difficili ricerche abbiamo appreso che le attività erano in corso dal 2009 (si veda in proposito la lettera della dott.ssa angela Mazziotta) e si erano già tenute altre riunioni, tra le quali una il 27/1/2010, a cui aveva partecipato sempre il Comandante dei Vigili, senza che il Consiglio, né la cittadinanza e neppure l’Assessore al ramo competente, dott. Famà fossero stati informati.
Lo stesso dott. Famà alla conferenza dei capigruppo del 15 Marzo ha infatti espressamente dichiarato “di non avere alcuna informazione e di non essere a conoscenza di alcun documento sull’iter del Parco Nazionale delle Isole Eolie”, della cui esistenza aveva appreso solo attraverso le domande da me rivoltegli Mercoledì 3 Marzo, al ritorno da Palermo.
Alle conferenze dei capigruppo, tenutesi il 9 ed il 15 Marzo, si è dunque immediatamente affrontato l’argomento e si è sottolineata l’urgenza di coinvolgere il Consiglio e la cittadinanza, anche in considerazione della dichiarazione rilasciata alla stampa dal Ministro Prestigiacomo, secondo cui le perimetrazioni avrebbero dovuto essere pronte entro il 31 Marzo.
Nonostante le ripetute richieste di trasmissione al Consiglio dei documenti ufficiali (verbali delle riunioni, proposte di perimetrazione, relazioni tecniche) e la copiosa corrispondenza intercorsa con l’Amministrazione ed i dirigenti, nessun documento ufficiale è stato fino ad ora trasmesso,
Con lettera del 18 Marzo i capigruppo hanno ufficialmente richiesto al Ministero l’accredito di rappresentanti del Consiglio e della cittadinanza a partecipare agli incontri istituzionali sul parco, in conformità all’intenzione manifestata dallo stesso Ministro di garantire la massima partecipazione.
Da tale richiesta si sono però ufficialmente dissociati i consiglieri che appoggiano il Sindaco, definendo la legittima richiesta di coinvolgimento del Consiglio Comunale, “una limitazione dell’autorità dell’Amministrazione ed una forma di controllo sulla stessa assolutamente inopportuna”.
Il 20 Aprile il Consiglio ha approvato un ordine del giorno sul parco, che il Sindaco, contravvenendo ad un proprio preciso dovere, non ha mai trasmesso alle Autorità Competenti.
I fatti sopra ricordati, tutti documentati, testimoniano l’innegabile proposito, messo in atto dall’Amministrazione, di delegittimare il Consiglio Comunale, in un primo momento tenendolo all’oscuro dell’iter in corso e poi impedendo qualunque confronto serio e non pilotato. Il Sindaco ha infatti tentato di boicottare qualunque iniziativa del Consiglio sull’argomento parco: ha ostacolato la partecipazione dei funzionari della Regione al consiglio comunale, non è stato presente al consiglio convocato a Pianoconte, non si è presentato alle conferenze dei capigruppo sul parco a cui era stato invitato.
I fatti sopra riportati, sono la evidente dimostrazione della scarsa considerazione riservata dal Sindaco al Consiglio Comunale e puntualmente dimostrata in ogni occasione:
1) il Bilancio di Previsione 2010, ad esempio, pur essendo abbondantemente scaduto il termine perentorio previsto dalla legge, non viene ancora sottoposto al vaglio del Consiglio Comunale e la conseguente nomina di un Commissario ad acta, limita fortemente le prerogative del civico consesso, gravando la comunità di ulteriori costi.
2) il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, la cui delibera di approvazione è stata esitata positivamente dalla Giunta Municipale nel mese di Novembre del 2009 e pubblicata all’Albo Pretorio del Comune, viene ancora tenuta nel “cassetto del sindaco”, sottraendola al vaglio del Consiglio Comunale nei termini di legge;
3) la scelta della gestione del Servizio Idrico, riservata per legge al Consiglio Comunale, che si è espresso inequivocabilmente e ripetutamente per la forma pubblica, è stata effettuata in netto contrasto con gli indirizzi vincolanti del Consiglio;
4) La Portualità nella rada di Lipari, che secondo i proclami iniziali del sindaco, trasformati in precisi obblighi contrattuali, prevedeva un processo partecipato dalla comunità eoliana, attraverso l’attivazione di “un efficace piano di comunicazione per l’illustrazione alla cittadinanza dei progetti e delle attività, avendo cura di coinvolgere i rappresentanti del civico consesso e delle associazioni produttive maggiormente rappresentative sul territorio” è stata finora gestita avendo cura di mantenere la più assoluta riservatezza. Al Consiglio Comunale non è data ancora conoscere alcuna fase del procedimento, né alcun elaborato progettuale.
Perfino l’obbligo di relazionare annualmente sullo stato di attuazione del programma, a norma dell’art. 17 della L.R. n.7/1992, viene arrogantemente disatteso, tant’è che dal Giugno 2008, nessuna relazione è stata presentata al Consiglio Comunale, impedendo di fatto l’esercizio di una delle prioritarie attribuzioni consiliari che è la verifica sull’attuazione del programma.
In conclusione auspico che il Sindaco rispetti i ruoli istituzionali e comprenda che il Consiglio Comunale, organo collegiale elettivo che rappresenta l’intera cittadinanza, ha una propria autonomia e ad esso sono riservate dalla legge competenze e prerogative su questioni di importanza generale, come la programmazione territoriale e la pianificazione urbanistica.
Appare evidente che simili questioni non possano essere riservate dalla legge alla discrezionalità di una sola persona, verrebbe infatti , veramente in questo caso, violato il principio della “democraticità” ed il rischio di ingerenze indebite se non addirittura illegali sarebbe altissimo.
Pino Longo
Presidente Consiglio Comunale Lipari
Lipari: Inaugurato il molo lato sud di Marina Corta dopo i lavori di messa in sicurezza e prolungamento
Inaugurato stamani il porto lato sud di Marina Corta sottoposto ai lavori di prolungamento e messa in sicurezza. Alla riapertura erano presenti il sindaco Bruno, gli assessori Giannò, Spinella e Finocchiaro, il comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato e i suoi uomini, l'ing.Fabio Arena del Genio civile opere marittime, i tecnici comunali, rappresentanti della ditta esecutrice dei lavori, i consiglieri Mirabito, Finocchiaro e Corda e padre Giuseppe Mirabito che ha impartito la benedizione.
Martedì prossimo dovrebbe essere disponibile l'ordinanza del Circomare Lipari che ne disciplina l'utilizzo
Interviste al sindaco Mariano Bruno
Intervista all'ing. Fabio Arena:
Video della cerimonia di apertura:
Martedì prossimo dovrebbe essere disponibile l'ordinanza del Circomare Lipari che ne disciplina l'utilizzo
Interviste al sindaco Mariano Bruno
Intervista all'ing. Fabio Arena:
Video della cerimonia di apertura:
Il consigliere Biviano: "Annullate tutte le fatturazioni del servizio idrico 2009"
Ha per oggetto "Fatturazione servizio idrico 2009" la nota inviata dal consigliere comunale Giacomo Biviano al Sindaco del Comune di Lipari, Dott. Mariano Bruno, al Responsabile Servizio Idrico, Geom. Alessandra Dal Zotto, all’Assessore ai servizi idrici, Sig. Giulio China, al Presidente della Commissione Servizi idrici, Rag. Antonio Casilli.
IL TESTO:
Gentili signori,
Negli ultimi giorni i nostri concittadini si sono visti recapitare delle fatture relative al servizio idrico 2009. Fin qui nulla di strano, se non che la maggior parte di queste presentano delle evidenti anomalie e difformità con la determina Sindacale 81/2009, che istituisce le nuove fasce di consumo e determina le relative agevolazione tariffarie, specie per gli utenti residenti.
Nei giorni scorsi mi sono recato personalmente presso gli uffici del servizio idrico del Comune per chiedere spiegazioni ed esaminare assieme alcune di queste fatture.
I miei sospetti risultavano fondati in quanto la maggior parte presentavano degli errori dovuti a calcoli imprecisi e alla non accortezza nel distinguere meglio le varie fasce d’utenza. Tralascio la questione relativa all’anticipazione del canone 2010 nella stessa fatturazione del 2009 che ritengo, comunque, assolutamente inopportuna per il periodo di crisi e di difficoltà economica che attraversa la nostra comunità.
Ritornando, però, alle anomalie riscontrate nelle varie fatture, la prima cosa che si rileva è la superficialità per come si è giunti a classificare le diverse utenze tra residenti o non residenti. O meglio, il pressapochismo per come queste sono state individuate in base ad incroci sbagliati e all’uso esclusivo di mezzi informatici non idonei a tale operazione.
La distinzione, infatti, risulta essere fondamentale ai fini del calcolo e per una maggiore agevolazione nel caso di utenti residenti. Per fare un esempio: un utente domestico residente paga 80 centesimi al mc. fino alla soglia di consumo massima di 80 tonnellate e un canone fisso di € 42,00, mentre un utente domestico non residente paga € 1,04 fino alla soglia di consumo massima di 80 tonnellate e un canone fisso di € 64,00.
Molte di queste risultano errate a causa di una non veritiera classificazione e nonostante in basso ci sia scritto “ di verificare la corretta classificazione e di comunicare eventuali variazioni o inesattezze” è facile intuire che molti cittadini pagheranno degli importi errati a loro insaputa.
Sarebbe stato meglio inviare, preventivamente alle operazioni di fatturazione, una lettera con la quale comunicare la fascia di pagamento e la tipologia di utenza e verificare così eventuali inesattezze. Ma questo riguarda Comuni con ben altra organizzazione amministrativa, non certamente il nostro.
Ma non è finita qui. Un’altre grave anomalia riscontrata, per il quale il Comune aveva, comunque, inviato le notifiche di credito, è quello degli importi calcolati erroneamente sui consumi relativi alla media storico-statistica del contratto. Un errore, secondo gli uffici responsabili, riscontrato in tutte le utenze con consumi pari a zero per un’impostazione errata del programma di gestione. Ho suggerito ai responsabili di diramare un avviso con il quale invitare gli utenti interessati a non pagare in attesa dell’arrivo delle notifiche di credito e della corretta fattura. Avviso, per altro, pubblicizzato il giorno dopo sul sito del Comune e su altri siti d’informazione.
Un altro grave errore riguarda invece gli importi relativi alle utenze condominiali, per i quali non è stato tenuto in considerazione che le varie soglie di calcolo debbono essere moltiplicate per il numero di utenze condominiali presenti e allacciati alla rete idrica, così come previsto dalla stessa determina sindacale. Questo per evitare che ogni utente del condominio sia costretto a pagare importi maggiori in media ai propri consumi. Infatti, se le soglie non venissero moltiplicate per il numero degli utenti condominiali, queste sarebbero calcolate con parametri relativi ai singoli utenti, ma su un consumo sommatorio di tutto il condominio e con importi, quindi, di gran lunga superiori.
Per quanto riguarda, invece, il canone del 2009, pagato da molti utenti ex Eas alla medesima società e ricalcolato dal Comune nella fatturazione del 2009, se questo non è stato compensato con le eccedenze del 2008, così come previsto da una nota dell’Ente acquedotti siciliani inviata alla società Italia Tributi in data 18/06/2009, prot. N. 13030, deve essere rimborsato direttamente all’utente previa comunicazione di quest’ultimo alla stessa società Eas. Questo, quanto riferito in mia presenza, dalla stessa Società Eas, ai funzionari del Comune di Lipari. Certo, sarebbe stato più opportuno e corretto, da parte dell’Eas, inviare già lo scorso anno i rimborsi a tutti gli utenti a cui non era stato possibile effettuare la compensazione con le eccedenze del 2008.
Alla luce di quanto sopra si chiede, così come richiesto in parte dal consigliere Lauria,
Di annullare tutte le fatturazioni del servizio idrico relative all’anno 2009;
Di darne immediata comunicazione attraverso un avviso pubblico da inserire all’albo pretorio e da pubblicizzare sui maggiori siti e quotidiani d’informazione locale;
Di procedere al rimborso immediato delle eccedenze per gli utenti che hanno già effettuato il pagamento delle fatture;
Di ricalcolare le fatture del servizio idrico relative all’anno 2009, previa esatta individuazione e classificazione delle utenze;
Di inviare a tutti gli utenti una lettera di scuse per l’accaduto;
Di prevedere una possibile rateizzazione per il pagamento delle fatture relative all’anno 2009;
Di rivalersi sulla società che gestisce il sistema informatico di calcolo delle fatture per eventuali danni erariali imputabili a propri errori.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
IL TESTO:
Gentili signori,
Negli ultimi giorni i nostri concittadini si sono visti recapitare delle fatture relative al servizio idrico 2009. Fin qui nulla di strano, se non che la maggior parte di queste presentano delle evidenti anomalie e difformità con la determina Sindacale 81/2009, che istituisce le nuove fasce di consumo e determina le relative agevolazione tariffarie, specie per gli utenti residenti.
Nei giorni scorsi mi sono recato personalmente presso gli uffici del servizio idrico del Comune per chiedere spiegazioni ed esaminare assieme alcune di queste fatture.
I miei sospetti risultavano fondati in quanto la maggior parte presentavano degli errori dovuti a calcoli imprecisi e alla non accortezza nel distinguere meglio le varie fasce d’utenza. Tralascio la questione relativa all’anticipazione del canone 2010 nella stessa fatturazione del 2009 che ritengo, comunque, assolutamente inopportuna per il periodo di crisi e di difficoltà economica che attraversa la nostra comunità.
Ritornando, però, alle anomalie riscontrate nelle varie fatture, la prima cosa che si rileva è la superficialità per come si è giunti a classificare le diverse utenze tra residenti o non residenti. O meglio, il pressapochismo per come queste sono state individuate in base ad incroci sbagliati e all’uso esclusivo di mezzi informatici non idonei a tale operazione.
La distinzione, infatti, risulta essere fondamentale ai fini del calcolo e per una maggiore agevolazione nel caso di utenti residenti. Per fare un esempio: un utente domestico residente paga 80 centesimi al mc. fino alla soglia di consumo massima di 80 tonnellate e un canone fisso di € 42,00, mentre un utente domestico non residente paga € 1,04 fino alla soglia di consumo massima di 80 tonnellate e un canone fisso di € 64,00.
Molte di queste risultano errate a causa di una non veritiera classificazione e nonostante in basso ci sia scritto “ di verificare la corretta classificazione e di comunicare eventuali variazioni o inesattezze” è facile intuire che molti cittadini pagheranno degli importi errati a loro insaputa.
Sarebbe stato meglio inviare, preventivamente alle operazioni di fatturazione, una lettera con la quale comunicare la fascia di pagamento e la tipologia di utenza e verificare così eventuali inesattezze. Ma questo riguarda Comuni con ben altra organizzazione amministrativa, non certamente il nostro.
Ma non è finita qui. Un’altre grave anomalia riscontrata, per il quale il Comune aveva, comunque, inviato le notifiche di credito, è quello degli importi calcolati erroneamente sui consumi relativi alla media storico-statistica del contratto. Un errore, secondo gli uffici responsabili, riscontrato in tutte le utenze con consumi pari a zero per un’impostazione errata del programma di gestione. Ho suggerito ai responsabili di diramare un avviso con il quale invitare gli utenti interessati a non pagare in attesa dell’arrivo delle notifiche di credito e della corretta fattura. Avviso, per altro, pubblicizzato il giorno dopo sul sito del Comune e su altri siti d’informazione.
Un altro grave errore riguarda invece gli importi relativi alle utenze condominiali, per i quali non è stato tenuto in considerazione che le varie soglie di calcolo debbono essere moltiplicate per il numero di utenze condominiali presenti e allacciati alla rete idrica, così come previsto dalla stessa determina sindacale. Questo per evitare che ogni utente del condominio sia costretto a pagare importi maggiori in media ai propri consumi. Infatti, se le soglie non venissero moltiplicate per il numero degli utenti condominiali, queste sarebbero calcolate con parametri relativi ai singoli utenti, ma su un consumo sommatorio di tutto il condominio e con importi, quindi, di gran lunga superiori.
Per quanto riguarda, invece, il canone del 2009, pagato da molti utenti ex Eas alla medesima società e ricalcolato dal Comune nella fatturazione del 2009, se questo non è stato compensato con le eccedenze del 2008, così come previsto da una nota dell’Ente acquedotti siciliani inviata alla società Italia Tributi in data 18/06/2009, prot. N. 13030, deve essere rimborsato direttamente all’utente previa comunicazione di quest’ultimo alla stessa società Eas. Questo, quanto riferito in mia presenza, dalla stessa Società Eas, ai funzionari del Comune di Lipari. Certo, sarebbe stato più opportuno e corretto, da parte dell’Eas, inviare già lo scorso anno i rimborsi a tutti gli utenti a cui non era stato possibile effettuare la compensazione con le eccedenze del 2008.
Alla luce di quanto sopra si chiede, così come richiesto in parte dal consigliere Lauria,
Di annullare tutte le fatturazioni del servizio idrico relative all’anno 2009;
Di darne immediata comunicazione attraverso un avviso pubblico da inserire all’albo pretorio e da pubblicizzare sui maggiori siti e quotidiani d’informazione locale;
Di procedere al rimborso immediato delle eccedenze per gli utenti che hanno già effettuato il pagamento delle fatture;
Di ricalcolare le fatture del servizio idrico relative all’anno 2009, previa esatta individuazione e classificazione delle utenze;
Di inviare a tutti gli utenti una lettera di scuse per l’accaduto;
Di prevedere una possibile rateizzazione per il pagamento delle fatture relative all’anno 2009;
Di rivalersi sulla società che gestisce il sistema informatico di calcolo delle fatture per eventuali danni erariali imputabili a propri errori.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Al via i festeggiamenti per Maria SS.MA di Porto Salvo con l'esibizione di Angels' Dance
Hanno preso il via ieri sera a Lipari, per l'organizzazione del comitato presieduto da Franco Giunta, i festeggiamenti in onore di Maria SS.Ma di Porto Salvo. Durante la serata si sono esibiti, tra non poche difficoltà, anche i componenti della scuola di ballo Angels' Dance di Cinzia Peluso. Vi proponiamo due video-sintesi di circa tredici minuti (complessivi) dell'esibizione.
PRIMO VIDEO:
SECONDO VIDEO:
PRIMO VIDEO:
SECONDO VIDEO:
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (65° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite.
NELLE FOTO:
1) Contadina in groppa all'asino in prossimità della Chiesa dell'Annunziata (Lipari)
2) Serata al cinema Eolo (1983) da sinistra: Nino Indelicato (di spalle), Luigi Barrica, Salvatore Galletta, Giovanni Cullotta, Salvatore Alleruzzo, Pino Portelli
3) Formazione della Polisportiva Canneto
4) Stefano Tacconi (portiere della Juve) e Salvatore Sarpi
5) Nella foto, da sinistra: Roberto Paino e Giuseppe Lumia. La foto è scattata in quello che era il campetto di pallavolo e pallacanestro di Lipari prima della copertura
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite.
NELLE FOTO:
1) Contadina in groppa all'asino in prossimità della Chiesa dell'Annunziata (Lipari)
2) Serata al cinema Eolo (1983) da sinistra: Nino Indelicato (di spalle), Luigi Barrica, Salvatore Galletta, Giovanni Cullotta, Salvatore Alleruzzo, Pino Portelli
3) Formazione della Polisportiva Canneto
4) Stefano Tacconi (portiere della Juve) e Salvatore Sarpi
5) Nella foto, da sinistra: Roberto Paino e Giuseppe Lumia. La foto è scattata in quello che era il campetto di pallavolo e pallacanestro di Lipari prima della copertura
Riflessioni sul Parco. Ci scrive l'ing. Ruben Piemonte
Caro Direttore,
mi rivolgo al suo giornale per sollecitare i nostri concittadini a riflettere sulla questione parco, passeggiando....
Così come Aristotele insegnava, passeggiando, ai suoi allievi, stimolandoli al pensiero libero, consiglio agli amici Eoliani di diventare peripatetici per qualche decina di minuti e pensare alla istituzione del parco facendosi una bella camminata sulla spiaggia di Canneto.
Scoprirebbero,così, una gamma di rifiuti di ogni foggia e materia, dai pezzi di plastica che ci regala il mare agli escrementi canini più o meno seccati al sole.
Però siamo patrimonio dell'umanità.
Mentre camminano, potrebbero pensare, per esempio, che se un posto volesse vivere di turismo marino, dovrebbe curare e pulire le spiagge, come prima cosa e magari fornire qualche servizio, anche a pagamento, come per esempio WC pubblici e docce. (So che a molti potrebbe sembrare incredibile, ma nei luoghi famosi come per esempio S.Vito lo Capo (TP) o Mondello, per rimanere in Sicilia, lo fanno; magari le città sono un pochino più sporche, ma per le spiagge e il giro di affari che c'è dietro, non si transige.)
Cammin facendo potrebbero spingersi fino a Calandra, e uno sguardo al torrente ed alla spiaggia contigua indurrà, senz'altro, il peripatetico a confermarsi nella certezza di essere in un luogo patrimonio dell'umanità.
Ma queste cose già si sanno.
Quello che non si sa ancora, ma che è facile prevedere, è la qualità della gestione del parco. Quelli che dovrebbero vigilare su coloro che gestiranno il parco, sono gli stessi che oggi mantengono le spiagge sporche e il paese nell'agonia in cui si dibatte.
Chi dovrebbe spiegarci cosa è e come funziona un parco? Coloro che vogliono vendercelo o quelli che vorrebbero amministrarlo? Con quali competenze? Con le stesse che sono state messe in campo fino ad oggi per la tutela del nostro territorio?
Ricordiamoci che, quando si tratta di riserve, parchi e affini dalle forti connotazioni ambientali, la cronaca ci insegna che si ha a che fare con enti, gestioni, commissioni, comitati e persone abilissime a gettare fumo negli occhi e promettere di tutto prima, e a smentire dopo, quando il fumo si è diradato e si comincia a vedere bene.
Purtroppo, la cronaca e le statistiche sui parchi ci insegnano anche che gli appetiti risvegliati dalla tutela dell'ambiente e dei luoghi sono da inferno dantesco, da “ lupa...che mai non empie la bramosa voglia, e dopo 'l pasto ha più fame che pria”.
Concludo: più presto capiremo che il parco non è il “paese dei balocchi” di collodiana memoria, ma uno strumento sofisticato, potente e delicato per la gestione del territorio e più basso sarà il rischio di risvegliarci, tra qualche mese, con un bel paio di orecchie d'asino.
Ing. Ruben Piemonte
mi rivolgo al suo giornale per sollecitare i nostri concittadini a riflettere sulla questione parco, passeggiando....
Così come Aristotele insegnava, passeggiando, ai suoi allievi, stimolandoli al pensiero libero, consiglio agli amici Eoliani di diventare peripatetici per qualche decina di minuti e pensare alla istituzione del parco facendosi una bella camminata sulla spiaggia di Canneto.
Scoprirebbero,così, una gamma di rifiuti di ogni foggia e materia, dai pezzi di plastica che ci regala il mare agli escrementi canini più o meno seccati al sole.
Però siamo patrimonio dell'umanità.
Mentre camminano, potrebbero pensare, per esempio, che se un posto volesse vivere di turismo marino, dovrebbe curare e pulire le spiagge, come prima cosa e magari fornire qualche servizio, anche a pagamento, come per esempio WC pubblici e docce. (So che a molti potrebbe sembrare incredibile, ma nei luoghi famosi come per esempio S.Vito lo Capo (TP) o Mondello, per rimanere in Sicilia, lo fanno; magari le città sono un pochino più sporche, ma per le spiagge e il giro di affari che c'è dietro, non si transige.)
Cammin facendo potrebbero spingersi fino a Calandra, e uno sguardo al torrente ed alla spiaggia contigua indurrà, senz'altro, il peripatetico a confermarsi nella certezza di essere in un luogo patrimonio dell'umanità.
Ma queste cose già si sanno.
Quello che non si sa ancora, ma che è facile prevedere, è la qualità della gestione del parco. Quelli che dovrebbero vigilare su coloro che gestiranno il parco, sono gli stessi che oggi mantengono le spiagge sporche e il paese nell'agonia in cui si dibatte.
Chi dovrebbe spiegarci cosa è e come funziona un parco? Coloro che vogliono vendercelo o quelli che vorrebbero amministrarlo? Con quali competenze? Con le stesse che sono state messe in campo fino ad oggi per la tutela del nostro territorio?
Ricordiamoci che, quando si tratta di riserve, parchi e affini dalle forti connotazioni ambientali, la cronaca ci insegna che si ha a che fare con enti, gestioni, commissioni, comitati e persone abilissime a gettare fumo negli occhi e promettere di tutto prima, e a smentire dopo, quando il fumo si è diradato e si comincia a vedere bene.
Purtroppo, la cronaca e le statistiche sui parchi ci insegnano anche che gli appetiti risvegliati dalla tutela dell'ambiente e dei luoghi sono da inferno dantesco, da “ lupa...che mai non empie la bramosa voglia, e dopo 'l pasto ha più fame che pria”.
Concludo: più presto capiremo che il parco non è il “paese dei balocchi” di collodiana memoria, ma uno strumento sofisticato, potente e delicato per la gestione del territorio e più basso sarà il rischio di risvegliarci, tra qualche mese, con un bel paio di orecchie d'asino.
Ing. Ruben Piemonte
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