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giovedì 13 novembre 2008
Sottomonastero: Via libera dalla Sovrintendenza alla variante per la messa in sicurezza del porto
MPA-Lipari: Solidarietà al sindaco Bruno per le critiche alla Provincia e preoccupazione per Acquacalda
Cogliamo l'occasione della presente per rappresentare viva preoccupazione per gli effetti devastanti sia dal punto di vista sociale ed economico, che si avranno sugli abitanti di Acquacalda e sulle attività economiche che in questo momento si stanno sviluppando nella stessa contrada. Per tale motivo, chiediamo con forza un immediato intervento che possa aprire alla circolazione la suddetta strada, attraverso la realizzazione di un bypass opportunamente progettato in modo da garantire i livelli di transito precedenti.
Inoltre si chiede di verificare la stabilità delle curve poste a monte e a valle del crollo, che richiedono a nostro avviso un intervento di consolidamento.
mercoledì 12 novembre 2008
Editoriale: Il massacro ambientale, la pubblica incolumità e il disinteresse
Per rendersi conto dei rischi che si corrono basta “ammirare” i canyon che le acque meteoriche stanno creando, asportando di volta quanto più materiale possibile, sui versanti della montagna pomicifera di Porticello, sotto la strada che attraversa le cave e in prossimità delle parti che danno sulle spiagge sottostanti dove si possono "ammirare" muri sospesi nel vuoto.
Ancora più grave sembra essere, a detta di coloro che in elicottero hanno sorvolato la zona, la situazione nella parte superiore di quella che è stata la cava di pomice. Un danno non di poco conto se si considera che proprio quella montagna, il cono vulcanico del Monte Pelato, ha contribuito in maniera indifferente a dare alle Eolie il titolo di “Patrimonio dell'Umanità”. La mancanza di interventi, la non attuazione dei cosidetti “profili d'abbandono”, la non messa in sicurezza dell'area, non solo mettono in rischio la pubblica incolumità di chi vive e transita nella zona ma, addirittura, rischia di modificare irreparabilmente un'area di grande pregio ambientale. Eppure tutto inspiegabilmente tace.
Il reportage fotografico sottostante documenta, seppure parzialmente, lo scempio di un luogo.
Brevi
Padre Pio- La statua di Padre Pio, costata 4.200 euro e donata alla chiesa eoliana dal gruppo di preghiera di Lipari di Padre Pio e da diversi cittadini in memoria dei fratelli Gasparino e Franchino Monteleone, sarà benedetta sabato 15 novembre in Cattedrale. La statua(nella foto) è alta 1,80 metri, con gli occhi di cristallo, ed è stata realizzata in vetroresina e fornita dalla ditta Randazzo di Messina. La statua del santo resterà esposta per tutta la giornata di domenica 16 in Cattedrale per poi essere traslata nella Chiesa del pozzo che sarà la sua destinazione finale
Acquacalda: Si susseguono i crolli sulla Provinciale
Lipari: Nominata la commissione per il concorso di "Dirigente-Capo Settore-Comandante della Polizia Municipale"
Segretario della commissione è stato nominato il dott. Domenico Russo.
Il museo del mare a Vulcano. Gli "appunti" del consigliere Biviano a Bruno
Lipari: Minoranza consiliare chiede autoconvocazione del consiglio sulle problematiche di Acquacalda
Il testo della richiesta di autoconvocazione
I sottoscritti consiglieri comunali ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni legislative statutarie e regolamentari e del vigente regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale
Premesso
Che da alcuni giorni leggiamo ed apprendiamo di notizie confuse e poco chiare sulle svariate problematiche che investono il centro abitato di Acquacalda, dalla difesa dell'abitato al recente crollo della strada provinciale, ai problemi legati alla dismissione dell'attività di escavazione della pomice;
Preso atto della esternazioni e delle prese di posizione di autorevoli esponenti della maggioranza consiliare e della Giunta Comunale apparse negli ultimi due giorni sulla stampa locale, nonché di uno scontro particolarmente acceso tra il sindaco ed il presidente della provincia Regionale di Messina;
Considerato
che ai sensi dell'art. 1, dello Statuto del Comune di Lipari il ruolo fondamentale del consiglio comunale è quello di rappresentare la comunità cittadina, curarne gli interessi, proporre lo sviluppo e la tutela i diritti, nel rispetto dei principi di democrazia, solidarietà ed uguaglianza espressi nella costituzione, nello statuto della Regione Siciliana, nelle leggi statali e regionali, nelle norme sovranazionali e in quelle internazionali.
Ritenuto
che il consiglio comunale debba essere posto a conoscenza di tutte le problematiche che investono la comunità di Acquacalda e di conseguenza l'intera comunità dell'isola di Lipari, al fine di poter formunale proposte e suggerimenti a tutti i livelli istituzionali per consentire la rapida soluzione di tali delicati problemi, ponendo i cittadini nelle condizioni di essere perfettamente informati di tutti i fatti che investono la loro vita quotidiana;
tutto cio premesso e considerato richiedono la convocazione urgente (autoconvocazione) del Consiglio Comunale con il seguente
Ordine del Giorno
Problematiche relative alla frazione di Acquacalda, discussioni ed eventuali determinazioni.
L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale è invitato a mettere, nei modi e termini di legge, all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale la superiore proposta di deliberazione.
I consiglieri comunali
Lo Cascio
Centorrino
Sabatini
Biviano
Acquacalda sulla Gazzetta del sud di oggi
Ancora smottamenti ad Acquacalda Si temono nuovi crolli nella Provinciale
Gli interventi strutturali legati alla proclamazione dello stato di calamità naturale
Salvatore Sarpi
Nuove, consistenti ed ampie lesioni sulla provinciale di Acquacalda, nel tratto già interessato alla frana di sabato scorso, lasciano presagire un probabile crollo di quello che è rimasto della carreggiata sulla scogliera sottostante.
Se ne è resa direttamente conto ieri mattina l'equipe dei tecnici della Provincia regionale di Messina, guidata dall'ing. Giuseppe Celi, arrivati nella frazione liparese per un sopraluogo indirizzato alla definizione "sul campo" di quella che dovrà essere la progettazione per la realizzazione della pista alternativa che, by-passando la parte della strada finita in mare, consenta il transito di automobili e mezzi di soccorso. Una "pista" la cui realizzazione dovrebbe comportare una spesa di circa 15 mila euro e che dovrebbe essere realizzata in prossimità (ovviamente a distanza di sicurezza) del tratto finito in mare.
Un intervento da realizzarsi nell'immediato ma che rappresenta solo un primo passo per un massiccio intervento sulla frazione che è legato, ovviamente, alla dichiarazione da parte della Regione dello stato di calamità naturale e alle conseguenti risorse messe a disposizione.
Intanto si apprende che l'area interessata all'evento di sabato già negli anni '80 cominciò a dare segni di instabilità al punto che, su richiesta dell'Amministrazione comunale in carica, presieduta dal professor Bartolo Cannistrà, venne effettuato un intervento di rafforzamento del costone roccioso al quale, purtroppo, non ne seguirono altri, seppure richiesti. Richieste di intervento sollecitate, sin da allora ma anche in tempi recentissimi, dal proprietario di una abitazione che sorge nelle immediatezze.
A Messina, intanto, si continua a lavorare alla task force che dovrà seguire le problematiche delle Eolie. Il presidente Nanni Ricevuto ha incontrato sia il colonnello Peppino Di Lillo che il geometra Vito Torre. I due, come anticipato da Ricevuto, andranno a ricoprire l'incarico, rispettivamente, di consulente del presidente per le problematiche delle Eolie e di addetto ai servizi tecnici. L'ufficializzazione dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
Tornando ad Acquacalda e ai problemi connessi con il crollo della Provinciale vi sono da evidenziare due situazioni. I cittadini lanciano l'allarme per il rifornimento idrico. Il serbatoio della frazione, dove scaricano l'acqua le navi cisterna, è posto proprio in prossimità del costone crollato e, di conseguenza, la nave non può operare. Il rischio è, quindi, di restare a breve senza il preziosissimo liquido. La seconda problematica è legata ai lavori di protezione e messa in sicurezza dell'abitato costiero di Acquacalda.
Una nota inviata è stata al sindaco di Lipari e alla sua amministrazione ,nonché ai consiglieri comunali, da parte del dott. Marco Saltalamacchia, presidente dell'associazione "Amici di Acquacalda". Ha sottolineato come quanto accaduto e le difficoltà per i camion che trasportano il materiale necessario non devono portare a bloccare i lavori in corso « un rischio che non è assolutamente accettabile per le conseguenze che potrebbe comportare. Con l'arrivo delle prossime mareggiate invernali, i massi posati attualmente, verrebbero scaraventati sulle case antistanti, con il terribile risultato che tutti possiamo immaginare, sia in termine di perdita dei lavori fin qui svolti che soprattutto di ulteriori danni a cose e persone. Riteniamo che una soluzione vada trovata urgentemente e che la ragione di forza maggiore vada adottata per superare un ostacolo che a parere di tutti appare risibile (vale più la Poseidonia che il possibile rischio su vite umane, proprietà ed attività economiche?)». Saltalamacchia ha annunciato che l'associazione "valuterà tutte le possibili iniziative di responsabilità legali nei confronti di qualunque autorità che si rendesse ,attivamente o passivamente, responsabile dei possibili danni umani o economici che potessero avverarsi».
«Lipari e le isole Eolie meritano una grande attenzione e sensibilità politica da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali: essere patrimonio mondiale dell'umanità per queste nostre terre implica un grande onore, ma anche responsabilità diffuse a tutti i livelli di decisione, dai cittadini eoliani fino ai massimi vertici ad ogni livello istituzionale e politico». Lo dice il deputato regionale del Pdl, Roberto Corona.
«Il turismo, i trasporti, le infrastrutture, i collegamenti marittimi, la pesca, i beni culturali, la chiusura di grandi aziende produttive e il sostegno all'occupazione – aggiunge – impongono uno sforzo ulteriore per ridurre la marginalità e i problemi vecchi e nuovi dell'insularità».
Il sindaco di Lipari davanti alla Commissione Trasporti. Pronto il documento per l'incontro-convegno del 19 novembre
martedì 11 novembre 2008
Roberto Corona: "Pieno sostegno e costante supporto all'infaticabile azione amministrativa del sindaco Mariano Bruno"
Programmare la viabilità estiva di Canneto. Lo chiedono i consiglieri Megna e Fonti
IL TESTO:
Nell’estate del 2008, bocciata la sosta a pagamento, è stato tuttavia confermato il senso unico sulla via Marina Garibaldi, e consentito sulla stessa il traffico dei mezzi pesanti e dei pullman di linea e granturismo, in direzione contraria al senso di marcia prevalente.
Entrambe le ipotesi, talvolta criticate anche aspramente dalla cittadinanza, non hanno tuttavia mai tenuto in considerazione la necessità primaria della frazione di Canneto e cioè quella di reperire ampie e ben attrezzate aree di parcheggio, da collegare eventualmente con il centro urbano e con le spiagge a mezzo di navette pubbliche e/o private.
Occorre a parere degli scriventi, una seria ed oculata programmazione degli interventi volti al miglioramento complessivo e stabile della viabilità della frazione, da realizzarsi sin d’ora, con il coinvolgimento e la partecipazione attiva della comunità locale che va resa realmente partecipe delle future scelte, di concerto con l’Amministrazione comunale.
In tal senso appare pertanto non più differibile la predisposizione urgente di un “Piano integrato della Viabilità e dei Parcheggi” per Lipari e Canneto, come già richiesto insistentemente dal gruppo scrivente con le note del 26 Luglio, 7 Agosto e 13 Novembre 2007, ed in ultimo con la nota n. 69/2008, con la quale si individuavano alcune priorità e proposte d’intervento tra le quali:
NORME PIÙ RESTRITTIVE PER LO SBARCO delle autovetture sull’isola;
DIVIETO DI SBARCO E DI TRANSITO per le vie cittadine di mezzi pesanti, Autotreni, Autoarticolati, Autocarri di grandi dimensioni, Pulmann GRANTURISMO etc…, in quanto veicoli non idonei alla circolazione, per ovvi motivi di SICUREZZA E PUBBLICA INCOLUMITA’, su strade inadeguate, strutturalmente fragili, intensamente trafficate e spesso sprovviste di marciapiedi come quelle delle nostre isole;
REPERIMENTO NUOVE AREE DI PARCHEGGIO, in località San Vincenzo a Canneto (per esempio, nell’ex campo di calcio, che oggi appare come una discarica a cielo aperto, o in aree limitrofe), in località Unci, nel terreno che il Sig. Eligio Perna ha messo a disposizione gratuita del Comune con finalità di parcheggio libero, ed un’altra grande area in località Calandra (per esempio liberando dai carrelli in disuso e dai veicoli abbandonati il parcheggio già esistente e sfruttando l’ex blocchiera Cassarà);
SERVIZIO NAVETTA CITTADINO: va istituito un servizio di navetta che colleghi H24 i parcheggi di San Vincenzo e di Calandra con il centro della frazione (concordandone modalità e tariffe con il vettore locale, nell’ambito del servizio già affidato) al fine di permettere la fruibilità turistica, limitando contestualmente il transito di veicoli nel centro cittadino e le esigenze di sosta nella frazione;
In conclusione,
I sottoscritti Consiglieri Comunali
CHIEDONO alle SS.LL.
di conoscere come l’amministrazione comunale intenda nel dettaglio pianificare la viabilità per la stagione estiva 2009 nella frazione di Canneto;
di conoscere quali nuove aree di parcheggio sono state individuate e quali saranno fruibili già dalla prossima stagione estiva, in aggiunta alle aree esistenti, certamente insufficienti;
di avere tutti i ragguagli possibili (tecnici ed economici) sull’intervento di recupero ed ampliamento della via Marina Garibaldi di Canneto e di tutto il water-front urbano, progettazione affidata di recente ad un professionista locale, ma totalmente sconosciuta ai Consiglieri scriventi.
Auspicando un confronto sereno con i consiglieri comunali e con la comunità locale, sulle tematiche della viabilità urbana, anche alla luce dei futuri assetti conseguenti alla chiusura della strada provinciale per Acquacalda, che inevitabilmente precluderà ai bus granturismo l’effettuazione del giro turistico dell’isola di Lipari, si porgono cordiali saluti.
Si richiede risposta scritta.
E' 360.000 euro l'introito del ticket per il 2008. Riunione al comune
Acquacalda: Nuove lesioni sulla Provinciale. Un altro tratto potrebbe finire in mare
"Ticket interisole" lettera del vice-presidente Megna alle società di navigazione e al Prefetto
Oggetto: Contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto con destinazione per le isole che costituiscono il territorio del Comune di Lipari.
Con riferimento alla missiva di pari oggetto, inviata da codeste Società marittime allo scrivente in qualità di Vice Presidente del Consiglio Comunale con nota prot. n. 35216 del 30/10/2008, premesso l’evidente difetto di competenza dello stesso e ferma restando ogni ulteriore valutazione commissariale, si ritiene che nulla possa e debba essere richiesto alle compagnie di navigazione per la mancata riscossione, limitatamente ai trasporti interisole, del contributo aggiuntivo di cui all’art 2 comma terzo dell’Ordinanza di P.C. n. 3225/2002.
Alle motivazioni addotte da codeste compagnie a supporto della tesi che il contributo in questione sia dovuto esclusivamente da persone non residenti provenienti da territori esterni al Comune di Lipari, tesi pienamente condivisa nel merito dallo scrivente, si rassegnano ulteriori considerazioni a supporto ed integrazione del proprio convincimento, ribadito in precedenza.
Già il legislatore con l’ Ordinanza 3225/2002, nello statuire che il “contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto - per le tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari …(omissis) non potrà comunque essere superiore ad 1 euro per singolo biglietto”, lascia chiaramente presagire quale sia l’importo massimale che può essere richiesto per l’ingresso nell’intero territorio del comune di Lipari.
La specifica del territorio di applicazione del contributo aggiuntivo, circoscritto alle “tratte riguardanti le isole che costituiscono il Comune di Lipari”, appare più come la volontà di sottolineare la peculiarità territoriale (sei isole distinte e separate l’una dall’altra, ricadenti sotto un’unica giurisdizione, fatto certamente anomalo e meritevole di opportuna specificazione) che come una previsione normativa mirante a far pagare il contributo aggiuntivo anche per le tratte interisole.
La stesso parere reso dal Capo del Dipartimento di Protezione Civile Guido Bertolaso, con nota n. DPC/CG/0060890 del 22-09-2008, costituisce a parer dello scrivente, l’interpretazione autentica dell’Ordinanza n. 3225/2008 che istituisce e regola il contributo aggiuntivo di € 1,00 per il Comune di Lipari, in quanto emanata “SU PROPOSTA del Capo del Dipartimento della protezione civile”, come testualmente riferito nelle premesse dell’Ordinanza stessa. La valenza di un parere interpretativo reso dal medesimo organo che ha proposto l'atto normativo assume importanza non solo dal punto di vista istituzionale, ma certamente anche tecnico –giuridico.
Un’interpretazione differente creerebbe inoltre alcune anomalie tecniche, che potrebbero facilmente sfociare in evidenti disparità di trattamento per fattispecie analoghe.
Alcuni esempi:
Le cd. “minicrociere” effettuate dalle compagnie di navigazione privata provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria, permettono ai propri passeggeri brevi escursioni, nella stessa giornata, anche su tre o quattro isole ricadenti nel territorio del Comune di Lipari. Conformemente alle Ordinanze Commissariali, il contributo aggiuntivo al prezzo del biglietto, corrisposto dai passeggeri delle predette compagnie è comunque di € 1,00 .
Tuttavia, se il medesimo itinerario fosse affrontato da un qualsiasi diportista con le medesime modalità ed identico itinerario, secondo l’interpretazione commissariale questi dovrebbe corrispondere un numero di euro pari al numero delle isole visitate (anche tre o quattro euro al giorno), o nelle quali si fosse anche solo temporaneamente ormeggiato (per un totale di diversi euro al giorno). E’ evidente come tale interpretazione perpetrerebbe una inaccettabile ed insostenibile sperequazione.
Un altro esempio: un villeggiante non residente, raggiunta l’Isola di Lipari con i mezzi di linea e corrisposto il contributo aggiuntivo al vettore pubblico, se volesse noleggiare un piccolo natante per visitare Vulcano (distante appena 5 minuti di navigazione), per poi tornare a Lipari e magari la sera con le compagnie di navigazione locali tuffarsi nella mondanità della vicina isola di Panarea o assaporare lo straordinario spettacolo dello Stromboli in eruzione, sorseggiando malvasia a bordo di una delle innumerevoli imbarcazioni locali che offrono quotidianamente tale servizio, quanto dovrebbe pagare a titolo di contributo aggiuntivo per un solo giorno di escursioni??? Secondo l’interpretazione commissariale, un Euro al vettore pubblico, un Euro per recarsi a Vulcano o anche soltanto per ormeggiarsi in rada e fare un bagno in mare, un altro Euro per tornare a Lipari (in quanto non è specificato da nessuna parte che il ritorno in un isola facente parte del territorio comunale, non rientri comunque nella fattispecie esaminata), ed infine un altro Euro per andare a Panarea o Stromboli per un totale di € 5 giornalieri. Appare illogico e poco sostenibile un ragionamento di questo tipo.
E se lo stesso villeggiante con un piccolo natante privato, nella medesima giornata facesse la spola 3 anche 4 volte, tra Lipari e l’isola di Vulcano, cosa certamente possibile, anche abbastanza frequente, data la distanza minima tra le due isole, quante volte dovrebbe pagare il contributo aggiuntivo? E stante l’interpretazione commissariale che prevede il pagamento per le tratte interisole, quale comma dell’Ordinanza prefettizia imporrebbe che il predetto diportista non debba pagare anche ogni qualvolta, nella stessa giornata, facesse ritorno all’isola di partenza (Lipari), essendo la stessa comunque ricompresa tra le “tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari”? E come verificare l’eventuale inottemperanza in tali fattispecie?
La casistica dei soggetti potenzialmente passivi rispetto al pagamento del contributo aggiuntivo è certamente ampia e meritevole di ulteriori approfondimenti, sarebbero state tuttavia auspicabili, previsioni più dettagliate da includere nel dispositivo commissariale.
Avrebbero giovato a dare risposte chiare ad alcuni quesiti, che non solo agli occhi dello scrivente, appaiono di non facile risoluzione.
Come ad esempio: come mai non è stata prevista la datazione nei biglietti emessi? Come evitare che lo stesso tagliando non possa essere utilizzato infinite volte? Quando e come va obliterato il biglietto? Qual è il deterrente/sanzione previsto dall’Ordinanza in caso di mancata obliterazione o addirittura in caso di mancata emissione del biglietto? etc…
Diceva Oscar Wilde: "Esperienza è il nome che ciascuno da ai propri errori", pertanto è auspicio dello scrivente che proprio sulla scorta dell’esperienza maturata, verranno adottate soluzioni maggiormente appropriate.
Un’altra grave disparità che si intende porre all’attenzione delle SS.LL e che, per quanto di conoscenza dello scrivente, si sta ancora a tutt’oggi perpetrando, riguarda i vettori di linea, concessionari di pubblico servizio, e nello specifico Siremar ed Ustica Lines.
Ho personalmente interpellato gli operatori delle biglietterie Siremar ed Ustica Lines di Lipari per verificare se erano state impartite loro disposizioni in merito all’emissione del contributo aggiuntivo per i non residenti che avessero acquistato biglietti per le tratte interisole, le stesse per le quali il Commissario chiede oggi a codeste compagnie private di pagare in ragione dei passeggeri non residenti trasportati.
Nessuna biglietteria, nè Siremar, nè Ustica Lines, ad oggi, hanno mai fatto pagare il contributo aggiuntivo di € 1,00, di cui all’Ordinanza 3225/2008, per i biglietti “per le tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari” dunque nel caso di trasporto interisole.
Lo scrivente non è a conoscenza di analoghi solleciti rivolti dal Commissario ai vettori pubblici, di fatto anch’essi inadempienti, secondo l’interpretazione Commissariale.
In conclusione, ribadito l’assoluto difetto di competenza dello scrivente, che rassegna alle SS.LL. le proprie valutazione in quanto espressamente interpellato sulla vicenda, consapevole della totale irrilevanza giuridica dei propri convincimenti ai fini di una corretta interpretazione della “ratio legis” per quanto afferente la tematica in oggetto, e ferma restando ogni ulteriore valutazione commissariale,
IL SOTTOSCRITTO
ritiene che nulla sia dovuto da codeste compagnie per la mancata riscossione, limitatamente ai trasporti interisole, del contributo aggiuntivo di cui all’art.2 comma terzo dell’Ordinanza 3225/2002;
auspica, qualora fosse prorogato lo stato d’emergenza nel territorio delle Isole Eolie oltre il 31/12/2008, una modifica strutturale delle modalità di emissione, riscossione e riversamento del contributo aggiuntivo, che scaturisca dall’esperienza maturata, ma anche dal confronto preventivo, sereno e costruttivo tra le parti (Commissario, Comune di Lipari, Compagnie di navigazione pubbliche e private, Guide vulcanologiche, forze dell’ordine ed addetti al controllo) che a vario titolo sono attori del procedimento di cui all’Ordinanza 3225/2002 e dei provvedimenti consequenziali.
Si resta a disposizione delle SS.LL per ulteriori chiarimenti e si porgono distinti ossequi.
Francesco Megna
Legambiente chiede al sindaco un "piano delle antenne"
1) le leggi e i pareri sanitari esistenti ad oggi fanno esplicito richiamo ad un "principio di cautela" secondo cui l'esposizione per la popolazione residente a onde elettromagnetiche dovrebbero essere di gran lunga inferiori ai limiti del decreto 381/98 attualmente in vigore, ad esempio:
- l'art. 32 della Costituzione Italiana (diritto alla tutela della salute dei cittadini),
- l'art. 174 del Trattato di Amsterdam (principio di precauzione);
- l'art. 4 comma 1 del Decreto 381/98 (principio di minimizzazione dell'esposizione della popolazione);
2) sulla base di studi scientifici ampiamente documentati tali installazioni potrebbe essere gravemente nocivi alla salute dei residenti; - L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato che l'inquinamento elettromagnetico è uno dei 4 problemi mondiali sottolineando che si deve procedere all'esposizione al minimo rischio possibile (art. 1 Costituzione OMS, art. 32 Costituzione Italiana).- Da studi effettuati (Richard Doll 4 marzo 2001) è risultato che sussistono rischi di leucemia infantile (in prossimità di elettrodotti), tumori celebrali ed altre patologie vivendo in prossimità dei campi magnetici e campi prodotti da radiofrequenza.- Molte riviste specializzate e notiziari della "fondazione italiana per la ricerca sul cancro" hanno evidenziato un significativo incremento di tali malattie.- L'interazione tra campi elettromagnetici e l'uomo può causare danni al sistema biologico (sistema nervoso, sistema immunitario, sistema visivo), nonché disturbi del sonno e creare danni anche irreversibili alla salute.- Dal punto di vista scientifico ed epidemiologico hanno affermato che esiste la possibilità di rischio per la popolazione esposta cronicamente a questo tipo di radiazioni e per evitare un danno più rilevante sarebbe "doveroso non accordare permessi d'installazione di antenne all'interno di quartieri residenziali, sulle case, nelle vicinanze d ospedali e scuole" .Essere esposti ad 1-1,5 volt/metro vuol dire essere 2 o 3 volte sopra la soglia di rischio (0,5v/m).
3) il problema non attiene al fatto che siano o meno misurati i limiti di attenzione da inquinamento elettromagnetico, ma alla compatibilità tra destinazione urbanistica e un'attività che altera in modo significativo l'ambiente, assoggettando la popolazione alla esposizione a radiazioni in maniera indifferenziata, costante e inconsapevole; se pur di modesta entità, le emissioni irradianti sono diffuse e continue e determinano un'alterazione dell'habitat naturale della zona.
Legambiente chiede – a Codesta Spett.le Amministrazione Comunale:
- di predisporre “un piano delle antenne” affinché si arrivi ad una immediata delocalizzazione delle stesse in zona appropriata ed ubicata fuori dal centro urbano.
- di adire contro gli organi di controllo – Arpa, Assessorati provinciali e regionali e Sovrintendenza, qualora i loro pareri entrano in contrasto con gli interessi e la salute degli eoliani, Legambiente si riserva di adire le vie legali – costituendosi parte civile – per richiedere i danni alle Amministrazioni che hanno rilasciato i permessi, compresa quella Comunale - nell'ipotesi dell'insorgenza- in ogni singolo cittadino eoliano - di patologie dovute all'esposizione dei campi elettromagnetici.
Legambiente Lipari
Piero Roux
lunedì 10 novembre 2008
Forza Italia compatta a "difesa" delle ragioni del sindaco Bruno
Il Gruppo di Forza Italia, Consiglieri Comunali ed Assessori, con il presente intendono esprimere la più totale e piena solidarietà al Sindaco di Lipari, Dott. Mariano Bruno, a seguito dello scontro verbale che, suo malgrado, nella mattinata di Domenica 9 u.s. ha avuto col Presidente della Provincia Regionale di Messina, On. Ricevuto, sugli accadimenti dello scorso sabato verificatisi nella frazione di Acquacalda.
Il non riconoscere la mancata tempestività nel rendersi conto della gravità dell’accadimento da parte della Provincia ha, gioco forza, portato il primo cittadino liparese a difendere a denti stretti, così come nelle sue abitudini, la popolazione dallo stesso amministrata e per la quale il Sindaco Bruno da sempre si è speso e continuerà a spendersi non lesinando tentativo alcuno e ad ogni livello Provinciale, Regionale e Nazionale.
Ed è, quindi, in questa ottica che va visto e letto il duro scontro col Presidente Ricevuto nei riguardi del quale, il primo cittadino Eoliano non ha fatto altro che lamentare l’ormai cronica assenza della Provincia sul nostro territorio.
Ci auguriamo che la stretta di mano finale tra il Presidente Ricevuto ed il Sindaco Bruno, sia foriera di una maggiore attenzione verso le Eolie da parte della Provincia Regionale di Messina.
Antonio Casilli
Capo Gruppo Forza Italia
Destinazione dei fondi del ticket, domani a Lipari incontro con il prefetto-commissario
"Amici di Acquacalda": Non interrompete i lavori di protezione
Il testo:
Egregio signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri,in qualità di Presidente dell'Associazione "Amici di Acquacalda" desidero sottoporre alla Vostra attenzione la gravissima situazione che si è venuta a creare con il crollo della strada provinciale per Acquacalda, causato dal passaggio dei mezzi pesanti che trasportavano il pietrame per la realizzazione della difesa costiera dell'abitato di Acquacalda. La possibilità, che a causa di diverse e concorrenti difficoltà (percorso alternativo attraverso Pianoconte, trasporto via mare) si possa paventare il blocco dei lavori in corso, rappresenta un rischio che non è assolutamente accettabile per le conseguenze che potrebbe comportare. Con l'arrivo delle prossime mareggiate invernali, i massi posati attualmente, verrebbero scaraventati sulle case antistanti, con il terribile risultato che tutti possiamo immaginare, sia in termine di perdita dei lavori fin qui svolti che soprattutto di ulteriori danni a cose e persone. Riteniamo che una soluzione vada trovata urgentemente e che la ragione di forza maggiore vada adottata per superare un ostacolo che a parere di tutti appare risibile (vale più la Poseidonia che il possibile rischio su vite umane, proprietà ed attività economiche?) Diversamente, questa Associazione valuterà tutte le possibili iniziative di responsabilità legali nei confronti di qualunque autorità che si rendesse,attivamente o passivamente, responsabile dei possibili danni umani o economici che potessero avverarsi.
Vi ringraziamo fin da ora per l'attenzione che vorrete riservarci.
Judo: Ottime prestazioni dei piccoli dello Sporting club judo
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (1)
Vivace confronto tra Bruno e Ricevuto sulle cause che hanno provocato la frana
Salvatore Sarpi
Si va verso la dichiarazione dello stato di calamità naturale per la frazione liparese di Acquacalda. La Protezione civile regionale affiancherà il comune di Lipari nella richiesta al Governo Lombardo che potrebbe già dichiarare lo stato di calamità naturale nel corso della prossima riunione di giunta.
La novità è emersa ieri ed è stata ufficializzata durante la riunione del Coc (Centro operativo comunale) di Protezione civile tenutasi al comune di Lipari. «Una richiesta- come ci ha dichiarato il sindaco Mariano Bruno- che trova forza nel fatto che le emergenze territoriali e di protezione civile della frazione liparese di Acquacalda, ma anche della vicina località di Porticello, vanno ben al di là della frana del costone roccioso e del susseguente crollo della strada provinciale verificatosi sabato mattina».
Emergenze per le quali, bisogna sottolinearlo, nonostante l'allarme dai residenti e dall'amministrazione comunale, non si sono trovate sino ad oggi risposte. Intanto nella frazione liparese la notte tra sabato e domenica e trascorsa tranquilla e il fronte della frana, monitorato in maniera costante, sembra essersi arrestato. Nel borgo isolano è arrivato per un sopraluogo il presidente della Provincia regionale Nanni Ricevuto. Accompagnato dall'assessore ai Lavori pubblici Lino Monea, dai tecnici, dall'ing Bruno Manfrè del Dipartimento regionale della Protezione civile e dal dirigente-comandante della polizia municipale Domenico Russo ha voluto rendersi conto in prima persona di quanto è accaduto e verificare sul campo gli interventi da effettuarsi nell'immediato e che non possono prescindere, in primis, dalla creazione di una "bretella stradale" che by-passi la strada crollata e consenta la sola circolazione dei mezzi di soccorso e di pubblica utilità e delle automobili.
Il presidente Ricevuto, che non ha assolutamente gradito le critiche(ritenute ingiuste) che gli sono state mosse da parte del sindaco Mariano Bruno sull'assenza della Provincia, ribadite comunque anche dall'ing. Salvatore Cocina della Protezione Civile, ha dichiarato: «Soltanto sabato sera intorno alle 21 sono stato informato del fatto gravissimo verificatosi ad Acquacalda e, a riprova dell'interesse per queste isole, oggi sono qui. Avvierò una indagine interna per capire come mai non sono stato portato a conoscenza immediatamente di un evento di questa portata che, per fortuna, non si è tramutato in tragedia».
Ricevuto, non lesinando stoccate all'amministrazione Bruno per aver fatto transitare in zona i mezzi pesanti senza aver accertato se ve ne fossero le condizioni, ha affermato che la Provincia realizzerà una pista alternativa alla strada crollata. Ha poi annunciato che «nell'ottica di accorciare le distanze tra le isole e la Provincia ho nominato quale mio consulente, delegato per le problematiche delle isole Eolie, il colonnello Peppino Di Lillo. Domani provvederò a nominare, quale addetto ai servizi tecnici per le isole Eolie, con specifici compiti di monitoraggio, il geometra Vito Torre».
Per la cronaca vi è da evidenziare che la parte finale del sopraluogo è stata caratterizzata da un durissimo "faccia a faccia" tra il presidente Ricevuto e il sindaco Mariano Bruno che, nel frattempo, aveva raggiunto Acquacalda. Oggetto del "faccia a faccia" pubblico, manco a dirlo, da una parte le dichiarazioni del sindaco di Lipari e presunte responsabilità dell'amministrazione comunale; la "latitanza" di palazzo dei Leoni nei confronti delle Eolie e il mancato mantenimento di impegni presi dall'altra.
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (2)
Collegamenti marittimi "Siremar" Incontro alla Commissione Trasporti
Mercoledì il sindaco Bruno intenzionato a chiedere l'intervento dello Stato
Salvatore Sarpi
Primi frutti per l'azione posta in essere dall'amministrazione comunale di Lipari e, più in generale, dalle municipalità delle isole minori siciliane sulla delicata questione della soppressione, il prossimo 31 dicembre, dei collegamenti marittimi garantiti dalla "Siremar".
Il sindaco di Lipari e presidente regionale dell' "Ancim Sicilia", nonché vicepresidente nazionale, Mariano Bruno è stato convocato per mercoledì prossimo a Roma per una audizione davanti alla "Commissione Trasporti".
Il primo cittadino liparese è fermamente intenzionato a non abbassare la guardia e a rivendicare con forza la necessità che le Eolie, e le isole minori più in generale, non vengano private di tali importanti collegamenti. Bruno, in tale contesto, porterà anche delle proposte, ponendo sul tavolo della discussione possibili scenari che possono costituire, eventualmente, un apripista per arrivare ad una "legge ponte" che permetta alle isole di non rimanere più senza collegamenti.
Intanto sui continui disservizi, e sulla mancata immissione in linea dei mezzi previsti dagli itinerari orari, è "guerra" tra il comune di Lipari e la "Siremar". Un dettagliato esposto, con la richiesta di provvedimenti sanzionatori, è stato inoltrato al ministro delle Infrastrutture e trasporti Altero Matteoli dal primo cittadino Mariano Bruno e dall'assessore Giovanni Maggiore. Hanno evidenziato "in primis" come la "Siremar" «ormai da vent'anni, con navi ed aliscafi, svolge un servizio di pubblica utilità in quanto garantisce agli eoliani il diritto primario alla mobilità, a cui sono direttamente connessi il diritto alla salute, il diritto all'istruzione, il diritto al lavoro».
Sindaco e assessore sono poi entrati nel merito dei problemi creati dal guasto alla nave veloce "Isola di Stromboli", non rimpiazzata da altro mezzo. « Dal 29 ottobre – hanno scritto – l' "Isola di Stromboli" non effettua più il collegamento giornaliero delle 18,30 da Milazzo a Lipari e, conseguentemente, quello delle 6,30 da Lipari a Milazzo. Il direttore generale della "Siremar", interpellato e sollecitato a trovare una soluzione, anche con l'ausilio di altra nave, ha manifestato l'impossibilità a risolvere il problema in quanto non possiede altre navi in sostituzione né la situazione di bilancio della società consente di affittarne un'altra da terzi. L'unico rimedio trovato è stato quello di far effettuare il collegamento in questione, per due giorni alla settimana, dalla motonave "Laurana" impegnata sulla linea Lipari – Napoli ed un giorno dalla motonave "Pietro Novelli". Gli unici mezzi di collegamento rimangono gli aliscafi che non garantiscono la continuità quando le condizioni meteomarine impediscono loro di viaggiare e non possono portare veicoli e merci. Non è giustificabile – proseguono Bruno e Maggiore nella missiva al ministro Matteoli – che una società che riceve una sovvenzione dallo Stato per l'effettuazione di un servizio di pubblica utilità determini l'interruzione di un servizio vitale per una comunità insulare come quella eoliana».
Il sindaco Bruno e l'assessore Maggiore, facendo rilevare come la "Siremar" abbia alienato ben quattro navi di sua proprietà – ed una di queste la "Carpaccio", trasformata in "Gianni Morace", l'ha presa poi in affitto dalla "Ustica Lines" – hanno chiesto al ministro di «accertare eventuali responsabilità da parte della "Siremar" e prendere gli opportuni provvedimenti sanzionatori e di intervenire urgentemente per risolvere il problema "Isola di Stromboli".
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (3)
Lo sbarco di Stella salutato dal suono festante delle sirene
Gianluca Giuffrè
Ieri mattina, la minuscola comunità di Ginostra ha festeggiato lo sbarco sull'isola di Stella la trentunesima abitante della frazione.
Stella è nata l'11 ottobre all'ospedale di Lipari ed è giunta sull'isola soltanto ieri.
Un arrivo ricco di significati perchè inverte una tendenza ormai consolidata. A Ginostra, infatti, da oltre un decennio non venivano concepiti più bambini e l'età media degli abitanti è di 60 anni.
Ieri mattina ad accogliere giù al porto Stella ed i genitori Marco Merlino e Nicoletta Piovesan (di Ginostra lui e di Treviso lei), c'era tutta la comunità della frazione di Stromboli. Le sirene dell'aliscafo della Ustica Lines, subito dopo che Marco Merlino è sbarcato con in braccio la figlioletta, hanno suonato a lungo. Per una volta il suono dell'aliscafo è stato di gioia e felicità e non di tristezza e smarrimento; un suono che normalmente viene riservato come l'ultimo saluto per coloro che emigrano verso altre terre in cerca di fortuna.
A Ginostra, negli anni, di suoni tristi ne abbiamo ascoltati davvero tanti. La borgata contava 800 abitanti ed adesso con "Stellina" sono appena in trentuno.
Gli isolani per l'arrivo della lneonatae hanno addobbato a festa le vie del borgo e la piazza princiale che si affaccia su tutte le altre isole delle Eolie .In questo scenario da favola lo spumante scorreva a fiumi tra i sorrisi di gioia e qualche lacrima di commozione dei più anziani tra cui "Caronte", al secolo Vincenzo Merlino, il nonno di Stella.
Caronte,una lunga barba e la pipa sempre in bocca, per anni ha trasportato isolani e turisti con una barchetta a remi dal Pertuso (lo scalo di Ginostra) ai mezzi di linea ancorati in rada Adesso con il nuovo molo e l'età che avanza Caronte sta per andare in pensione per dedicarsi alla nipotina.
domenica 9 novembre 2008
Acquacalda: il sopraluogo del presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il duro "faccia a faccia" con il sindaco Mariano Bruno, la riunione del COC di Protezione civile. Per visualizzare la seguenza di quanto accaduto oggi cliccare su play.
Il filmato del sopraluogo e del faccia a faccia Bruno-Ricevuto, l'intervista con il presidente della Provincia e con l'ing. Bruno Manfrè(Protezione civile) sono visibili nel tg on line di Tirreno sat http://www.tirrenosat.it/ cliccare nell'ordine su archivio tg/giorno 9 novembre/tg ore 20 e 30
Lipari, strade provinciali killer di Giansanto Lo Giusto
Che cosa si aspetta?
Dobbiamo continuare a fare gli scongiuri tutti i giorni transitando sotto questo costone pericolante dove sporgono nel vuoto parte delle strutture edilizie soprastanti? Oltre all’incolumità delle persone si pensa anche a cosa succederebbe con l’interruzione della Provinciale che taglierebbe in due l’intera isola di Lipari?
In casi come questi la trascuratezza ed il disinteresse da parte di chi deve intervenire non è forse un attentato alla Pubblica Incolumità ed anche un comportamento criminale passibile di denuncia alla Magistratura?
Giansanto Lo Giusto
Acquacalda: La Regione proclamerà lo stato di calamità naturale. Intanto si è riunito il Coc
Acquacalda: Dopo il sopraluogo, durissimo "faccia a faccia" Bruno-Ricevuto
Il presidente della Provincia ha dichiarato di essere stato informato solo alle 21 di ieri "del fatto gravissimo verificatosi ad Acquacalda" e ha annunciato una indagine interna alla Provincia per individuare le responsabilità della mancata comunicazione. Ha anche annunciato di aver nominato quale proprio consulente, delegato per le problematiche delle isole Eolie, il colonnello Peppino Di Lillo. Domani, ha anticipato Ricevuto, provvederò a nominare quale addetto ai servizi tecnici per le isole Eolie, con specifici compiti di monitoraggio, il geometra Vito Torre.
Il sopraluogo ha avuto una appendice davvero poco istituzionale. Un durissimo chiamiamolo "faccia a faccia" (vedi foto in esclusiva) tra il presidente Ricevuto e il sindaco Bruno che, nel frattempo, aveva raggiunto Acquacalda.
Ricevuto, che non ha gradito le dichiarazioni rilasciate da Bruno alla stampa sull'assenza della Provincia sul territorio eoliano, ha scaricato su questi una parte di responsabilità. Ovviamente Bruno non ha subito passivamente e ne è nato una "vivace" discussione quasi un "battibecco", sedato dall'intervento del maresciallo Francesco Villari
Trasporti: Bruno in audizione a Roma
sabato 8 novembre 2008
Acquacalda: Situazione a rischio ma c'è tutto il nostro impegno. Le dichiarazioni di Cocina e Bruno
Acquacalda: Sopraluogo dell'ing. Cocina della Protezione civile regionale
Intanto al comune ci si è già messi al lavoro per verificare se, nelle more degli interventi tempestivi ed urgenti da effettuarsi sulla strada della frazione, si può creare un percorso alternativo.
Annunziata: Quel muro sempre più pericoloso e l'incredibile silenzio
Acquacalda: Crolla la sede stradale
Acquacalda: Peggio di quanto era prevedibile
Frana un'altra parte del costone roccioso ad Acquacalda
Scivola sempre più verso il mare la strada provinciale che attraversa l'abitato della frazione liparese di Acquacalda e con essa "scivolano" anche le case sovrastanti. L'ennesima frana di una grossa fetta di costone roccioso, finito sulla scogliera sottostante, si è verificato la notte scorsa in piena curva in località Rocche, area già interessata da un precedente smottamento. Strada transennata e chiusa al traffico pesante. Decisione inevitabile considerando anche le evidenti lesioni sulla sede stradale. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri e vigili urbani . Per vedere le nostre immagini del sopraluogo dei vigili del fuoco e del costone finito in mare cliccare su play nella finestra sottostante