Resta allarmante la situazione ad Acquacalda dopo il crollo della Provinciale
Vivace confronto tra Bruno e Ricevuto sulle cause che hanno provocato la frana
Salvatore Sarpi
Si va verso la dichiarazione dello stato di calamità naturale per la frazione liparese di Acquacalda. La Protezione civile regionale affiancherà il comune di Lipari nella richiesta al Governo Lombardo che potrebbe già dichiarare lo stato di calamità naturale nel corso della prossima riunione di giunta.
La novità è emersa ieri ed è stata ufficializzata durante la riunione del Coc (Centro operativo comunale) di Protezione civile tenutasi al comune di Lipari. «Una richiesta- come ci ha dichiarato il sindaco Mariano Bruno- che trova forza nel fatto che le emergenze territoriali e di protezione civile della frazione liparese di Acquacalda, ma anche della vicina località di Porticello, vanno ben al di là della frana del costone roccioso e del susseguente crollo della strada provinciale verificatosi sabato mattina».
Emergenze per le quali, bisogna sottolinearlo, nonostante l'allarme dai residenti e dall'amministrazione comunale, non si sono trovate sino ad oggi risposte. Intanto nella frazione liparese la notte tra sabato e domenica e trascorsa tranquilla e il fronte della frana, monitorato in maniera costante, sembra essersi arrestato. Nel borgo isolano è arrivato per un sopraluogo il presidente della Provincia regionale Nanni Ricevuto. Accompagnato dall'assessore ai Lavori pubblici Lino Monea, dai tecnici, dall'ing Bruno Manfrè del Dipartimento regionale della Protezione civile e dal dirigente-comandante della polizia municipale Domenico Russo ha voluto rendersi conto in prima persona di quanto è accaduto e verificare sul campo gli interventi da effettuarsi nell'immediato e che non possono prescindere, in primis, dalla creazione di una "bretella stradale" che by-passi la strada crollata e consenta la sola circolazione dei mezzi di soccorso e di pubblica utilità e delle automobili.
Il presidente Ricevuto, che non ha assolutamente gradito le critiche(ritenute ingiuste) che gli sono state mosse da parte del sindaco Mariano Bruno sull'assenza della Provincia, ribadite comunque anche dall'ing. Salvatore Cocina della Protezione Civile, ha dichiarato: «Soltanto sabato sera intorno alle 21 sono stato informato del fatto gravissimo verificatosi ad Acquacalda e, a riprova dell'interesse per queste isole, oggi sono qui. Avvierò una indagine interna per capire come mai non sono stato portato a conoscenza immediatamente di un evento di questa portata che, per fortuna, non si è tramutato in tragedia».
Ricevuto, non lesinando stoccate all'amministrazione Bruno per aver fatto transitare in zona i mezzi pesanti senza aver accertato se ve ne fossero le condizioni, ha affermato che la Provincia realizzerà una pista alternativa alla strada crollata. Ha poi annunciato che «nell'ottica di accorciare le distanze tra le isole e la Provincia ho nominato quale mio consulente, delegato per le problematiche delle isole Eolie, il colonnello Peppino Di Lillo. Domani provvederò a nominare, quale addetto ai servizi tecnici per le isole Eolie, con specifici compiti di monitoraggio, il geometra Vito Torre».
Per la cronaca vi è da evidenziare che la parte finale del sopraluogo è stata caratterizzata da un durissimo "faccia a faccia" tra il presidente Ricevuto e il sindaco Mariano Bruno che, nel frattempo, aveva raggiunto Acquacalda. Oggetto del "faccia a faccia" pubblico, manco a dirlo, da una parte le dichiarazioni del sindaco di Lipari e presunte responsabilità dell'amministrazione comunale; la "latitanza" di palazzo dei Leoni nei confronti delle Eolie e il mancato mantenimento di impegni presi dall'altra.