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mercoledì 12 novembre 2008

Il museo del mare a Vulcano. Gli "appunti" del consigliere Biviano a Bruno

Una lettera al sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, e per conoscenza al presidente del consiglio comunale Rag. Giuseppe Longo, è stata inoltrata da Giacomo Biviano, consigliere del Pd. IL TESTO:
Distinto Sindaco,
Con infinito piacere rendo omaggio alla sua coerenza. Nella scorsa campagna elettorale Ella, durante ripetuti comizi, ebbe a sottolineare che Marina Corta, visto il trasferimento degli aliscafi“....ritornerà a vivere risplendendo di luce propria....!”. Ella, Sindaco, ha realmente tenuto fede alle sue promesse: Marina Corta risplende di energia propria, pur se sotto forma di antenne somministrate in ogni luogo. Complimenti! Ma, nella fattispecie, Ella, stimato primo cittadino, si è spinto oltre. Ha insomma, tramite delibera assunta dai suoi assessori, tolto quell’opaco, deprimente, statico “Museo del Mare e del Cinema”, che si sarebbe dovuto istituire, appunto, nel salotto dell’isola. Con i ringraziamenti dell’intera collettività eoliana ha deciso, quindi, di sottrarre a Marina Corta quell’antitetico ed anacronistico Museo, trasferendolo a Vulcano in un immobile abusivo e cadùco, di competenza della Sovrintendenza di Messina.
In termini poveri, Lei ha sacrificato la realizzazione di quella struttura trasferendo le cosidette “palazzine gialle di marina Corta” a Condotte D’Acqua, con appendice “Lipari Porti S.p.a.”, dove, con ogni probabilità, verranno collocati gli uffici amministrativi di una compagnia che rischia di affossare immagini e panorami delle nostre isole realizzando proprio quel tipo di Megaporto “privato”. Lei, tutto sommato, ha preferito barattare interessi con cultura; Lungimiranza con avventizio guadagno; solidarietà con arricchimento di pochi alle spese dei molti. Non solo: ha sottratto la sua parola alla sua stessa dignità predicando, sempre in campagna elettorale, innovazione e diffuso benessere anche per quella zona. Mi creda: dovrebbe soltanto ritirare quella delibera, datata 28 ottobre 2008, votata da assessori, privati, dopotutto, anche della sua presenza. Qual’ora fosse stato presente alla stesura della delibera, aveva forse paura che qualcuno le potesse ricordare che il Museo, trasferito a Vulcano, arrecasse vantaggi economici alla struttura commerciale riconducibile alla sua famiglia? Personalmente a questo non credo! Ella, Sindaco, è persona particolarmente perbene ed affidabile. S’intende: sul piano squisitamente umano. E’ invece un cieco amministratore. Con quest’ultimo suo atto, ha fornito l’impressione di non amare assolutamente i suoi amministrati. Com’è possibile non comprendere che il Museo del Mare e del Cinema, per il quale c’è in itinere un finanziamento regionale di circa 130.000 Euro più 20.000 messi a disposizione dal nostro Municipio, non debba trovare naturale collocazione proprio a Marina Corta, sito, tra l’altro, individuato proprio da Lei, Sindaco, nel corso di dichiarazioni pubbliche riportate in-illo tempore anche dalla stampa. Certo: questo avveniva mesi prima che Condotte D’Acqua presentasse quel perfido progetto per la realizzazione del Megaporto. Ma è anche vero che gli impegni, quando assunti, vanno mantenuti, soprattutto se c’è di mezzo l’interesse collettivo. E Lei, purtroppo, non ha mantenuto, per l’ennesima volta, quell’impegno e quelle promesse fatte con la gente di Marina Corta, trasferendo il Museo del Mare e del Cinema nella vicina Vulcano. Ultimo appunto, caro Dott. Bruno: ha mai sentito parlare del museo delle acciughe a Cervinia? Non è possibile! Lì, infatti, potrebbe, al limite, sorgere il museo della polenta. Idem a Vulcano: con quale coraggio si ritiene inaugurare, dopotutto, un Museo del Mare in un luogo che storicamente non racchiude alcuna coniugazione con realtà pratiche marinare.
Rifletta Sindaco, rifletta, e se le è possibile si penta.
Il Consigliere Comunale Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano