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martedì 9 marzo 2010

Situazione Trasporti nelle Eolie. Collegamenti ridotti all'osso e troppe incognite per il futuro. Il Gruppo Ormeggiatori delle Eolie dice la sua

Il Gruppo Ormeggiatori Battellieri delle isole Eolie interviene, con una nota a firma del presidente Annibale Marturano, sulla situazione dei trasporti nelle isole Eolie.
La nota è stata inviata al MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI (Direzione generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne /c.a. Direttore Generale Dr.Enrico Maria Puja), ALLA REGIONE SICILIANA (Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo /c.a. On.le Assessore Antonino Strano), ALLA REGIONE SICILIANA (Assessorato Trasporti e Mobilità Dipartimento delle Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti /c.a. Dirigente Generale dr. Vincenzo Falgares), ALLA REGIONE SICILIANA (Assessorato Trasporti e Mobilità Servizio 3^ Trasporto Regionale Marittimo c.a. Dott.ssa Salvatrice Severino) e per conoscenza AI SINDACI DEI COMUNI DI LIPARI, SANTA MARINA, LENI E MALFA, ALL’UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO LIPARI, ALLA SIREMAR SPA (c.a. Direttore Generale Dr. Casagrande) .
IL TESTO:
OGGETTO: situazione trasporti isole eolie
Abbiamo molto apprezzato l’intervento dei vari Sindaci e consiglieri eoliani, che hanno posto all’attenzione della Siremar ma soprattutto del competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di diversi Assessorati della Regione Sicilia il disagio che le attività produttive isolane, fra cui la nostra, vivono per effetto dei ridotti traffici assicurati dalla Siremar.
Aggiungendoci a tale appello vorremmo, dalla nostra esperienza, portare all’attenzione di tutti le problematiche molto serie che stanno investendo i collegamenti marittimi con le nostre isole, per le quali la cosiddetta continuità territoriale tanto sbandierata non è più, di fatto, garantita. Siamo infatti, rimasti di nuovo con solo due navi della società Siremar e non sappiamo di preciso fino a quando. Tutto questo provoca anche per il Gruppo Ormeggiatori una situazione insostenibile e peraltro ci sta creando notevoli disagi sia sul piano organizzativo che economico/sociale.
Per una realtà come la nostra: una “comunità” di 50 famiglie, una delle cooperative più numerose di queste isole, che vive ed è stata costituita in funzione di contribuire alla sicurezza ed alla continuità di tali collegamenti, la caduta dei traffici si dimostra deleteria, giova ricordare inoltre che da oltre un anno la m/n Laurana non fa più scalo a Ginostra e che dal 15 Gennaio una parte del porto di S.Marina Salina, per la nota mareggiata, è stata dichiarata inagibile per le navi Siremar.
Ma c’è di più.
A preoccupare fortemente noi ormeggiatori e tutti coloro che operano nell’indotto della Siremar, oltre alla situazione contingente - che ci auguriamo trovi soluzione con un sollecito ritorno in linea della terza nave – sono gli effetti della prevista privatizzazione, ormai avviata e destinata a concludersi entro il prossimo mese di settembre, che hanno ancora troppe incognite, che non possono non preoccupare noi eoliani.
Infine, considerato che le isole Eolie non offrono per natura e collocazione alcun tipo di possibilità lavorativa che si possa svolgere in modo duraturo e continuativo durante tutto il periodo dell’anno, tenuto conto dei già i notevoli disagi che noi residenti ci dobbiamo sobbarcare, tenuto altresì conto che la riduzione di una nave Siremar, quasi sicuramente, si protrarrà anche dopo Pasqua, tutto questo continua a svuotare e impoverire drammaticamente queste nostre isole.
Occorrono invece iniziative tendenti a facilitare la vita dei residenti e d’altro canto a valorizzazione il turismo che continua a essere la principale fonte di sostegno di queste isole e dei loro abitanti: pensiamo anche agli imprenditori/commercianti eoliani che hanno investito molto in questo settore (nuove costruzioni di alberghi, bed & breakfast, attività commerciali, ecc..)
Il nostro appello, che si alza forte verso tutte le istituzioni e le forze politiche siciliane, è quello di sottolineare la drammaticità della situazione particolarmente acuta in un’area come la nostra, basti ricordare cosa è successo agli operai della Pumex, al settore della pesca ecc...
Chiediamo quindi, alle Autorità competenti che si adoperino fattivamente perché un patrimonio come le isole Eolie sia anche un luogo dove si possa vivere, studiare, operare, ammalarsi per tutto il periodo dell’anno e soprattutto continuare a lavorare.
Gruppo Ormeggiatori Battellieri isole Eolie
Il Presidente
Annibale MARTURANO

A difesa dei miei marittimi. Ci scrive il dott. Sergio La Cava

Riceviamo dal dott. Sergio La Cava e pubblichiamo
Caro dottore Iacolino,
chi mi conosce sa che sono lontanissimo dalle polemiche sterili, ma altrettanto sa che il mio lavoro lo faccio seriamente e per cui lo difendo come difendo i miei marittimi da insinuazioni o attacchi gratuiti... e lo farò sempre.
Comunque il destino ha voluto che già stamattina (si veda chi ha viaggiato)ci sia la conferma di ciò che con forza sostengo.
Saluti
Sergio La Cava

Ex Pumex: Si prosegue lungo la strada intrapresa... con qualche tensione

Proseguono nello sciopero della fame tre degli ex Pumex che hanno perso il diritto alla mobilità e che da ieri, supportati dagli altri compagni di lavoro (non tutti come si legge in una nota di Profilio che troverete in questa pagina), stanno occupando la stanza del sindaco Bruno.
Non sono mancati i momenti di tensione specie quando gli ex lavoratori, contrariamente a quanto gli era stato garantito ieri, sono stati sottoposti ad identificazione da parte della polizia municipale.
Tensione, è opportuno evidenziare, che non è stata assolutamente contro gli agenti che stavano semplicemente compiendo il loro dovere così come da disposizione e che hanno ricevuto dagli ex Pumex tutta la collaborazione. Tutt'altri, ed in alto, gli obiettivi della tensione.
Il video di una parte della mattinata:


Chiusura ATO e posizione dell'amministrazione Bruno. Il comunicato delle forze d'opposizione

Comunicato stampa
Il recente emendamento (comma quinques all’art. 1 del D.L. 2 del 25/01/2010) votato dalla maggioranza alla Camera dei Deputati – di fatto – sopprime gli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione dei servizi idrici e dei rifiuti. In Sicilia si assiste al silenzio del governo regionale e, cosa più strana, anche delle amministrazioni locali, che saranno necessariamente coinvolte dalla soppressione degli ATO.
Ciò è strano perché è evidente come ci si trovi di fronte al rischio di un vuoto gestionale e a quello, conseguente, che il governo nazionale assuma iniziative “centralizzate”; in Sicilia, dove la Commissione Pecorella ha certificato che la maggior parte delle discariche sarà satura entro un anno, queste potrebbero tradursi in una bella gestione emergenziale dei rifiuti, sotto la direzione del solito commissario Bertolaso.
Il termine utile per impugnare il provvedimento e per qualsiasi iniziativa è il 27 marzo, data nella quale scadono i termini per la conversione in legge e dopo la quale – se il Senato darà il via libera definitivo – ci troveremo entro un anno senza gli ATO. Appare evidente che per il Comune di Lipari, data la sua peculiarità territoriale, il problema della gestione dei rifiuti sia, o dovrebbe essere, di prioritaria importanza.
Vorremmo a questo punto capire quale è la posizione del Sindaco, di fronte a questa iniziativa voluta dalle parti politiche cui lo stesso fa riferimento.
Vorremmo anche capire se e come intenderà far valere la propria posizione presso il governo della Regione Siciliana, che a oggi – misteriosamente – tace sull’intera vicenda.
Vorremmo sapere e far sapere alla cittadinanza cosa intende fare l’Amministrazione comunale di Lipari per arginare un disegno irresponsabile, che rischia di penalizzare ulteriormente realtà territoriali, come la nostra, già particolarmente disagiate e evidentemente difficili da gestire.
Ringraziamo anticipatamente per la risposta che, però, temiamo non arriverà.
I consiglieri di Eolie nel Cuore, SEL, PD, UDC, Nuovo Giorno.

LIPARI, SIMBOLO DI UN GUERRIERO FERITO A MORTE (di Anna Miracula)

(Anna Miracula) Trasporti in crisi e carenti , perdita del proprio posto di lavoro, sanità in tilt, questi i tre punti più cocenti che riguardano giornalmente ormai , aggiungerei , le grigie pagine delle nostre isole.
E via dicendo ad altri problemi minori, ma non per questo meno importanti.
Sembra la fotografia dell’Italia appresa dai Tg nazionali e invece è la nostra foto di questi ultimi anni.
Cos’altro ancora può succedere alle nostre Eolie? Cos’altro ci sarà in serbo per il futuro che è già diventato presente ?
Non vi è dubbio che si sta mirando ad affondare queste isole ,sembra quasi che una scura e minacciosa nuvola si sia posta sul nostro capo e che non si possa far niente per farla rimuovere.
Ho pensato a Lipari come ad un grande palcoscenico.
Gran parte della scenografia eoliana costituita da un cielo oscuro e nebbioso dove tutti sono attori , protagonisti di se stessi, di questa farsa chiamata “politica eoliana” in cui ognuno prende, ma nessuno dà.
Noi eoliani ne siamo gli spettatori : alcuni, poco interessati allo spettacolo , dormono , sonnecchiano, si distraggono pensando ad altre cose mentre lo spettacolo va avanti ; altri, consci di quello che succede sul “palco” , sono attenti ma incapaci di intervenire perché frenati dalla passività, e increduli di fronte a questo immane spettacolo al quale stanno assistendo.
Lo sventramento e l’abbandono della nostra terra,quasi come fosse una vecchia carcassa nel deserto ,la demolizione delle nostre certezze e di quelle dei nostri figli, dei giovani che ancora hanno voglia di vivere in queste terre, l’incertezza sul nostro futuro, una tale umiliazione che nemmeno i nostri avi durante le guerre che si sono succedute nei secoli avevano mai subito.
Ecco a che cosa stiamo assistendo giorno dopo giorno, toglierci la libertà di pensare,di agire, di protestare, di vivere dignitosamente ,di essere dei ”cittadini” sembra l’oscuro progetto al quale i nostri governanti stanno lavorando e devo aggiungere che ci stanno riuscendo egregiamente.
Chi ci ridarà tutto quello che è andato perso in questi anni? Chi si prenderà di nuovo cura di queste nostre isole dopo un simile flagello?
Non ci resta che sperare solo in una giustizia che non è di questo mondo perché la giustizia degli uomini è solo una continua farsa. Dov’è la giustizia se si ammettono simili scempi in un territorio che godeva ,fino ad alcuni anni fa, di fama, di rispetto, di bellezza, ormai deturpata da una gestione del territorio che non rispetta né il territorio (scusate il gioco di parole) , né i suoi abitanti?
Presto, eoliani, accorrete, pagate il biglietto d’ingresso ancora una volta, perché lo spettacolo sta per essere riproposto ancora e ancora fino a quando lo impareremo a memoria, noi, i nostri figli, i nostri nipoti, fino all’annichilimento di questa nostra terra, una terra che si è difesa con le unghie e con i denti per conquistare la sua dignità , ma che come un nobile guerriero pugnalato a tradimento non ha più la forza di alzarsi e combattere per risorgere.
Nonostante tutto , non è facile ma dobbiamo continuare ad essere ottimisti , è l’unica speranza che ci resta in un contesto difficile come il nostro, e io spero di non perdere mai la fiducia , non nelle istituzioni ,ma in Dio. Credo che sia l’unico modo per non abbatterci completamente.
Una frase di Sant’Agostino recita così : “In isto deserto, quam multipliciter laborat, tam multipliciter sitit; quam multipliciter fatigatur, tam multipliciter sitit illam infatigabilem incorruptionem.” ovvero "In questo deserto, siccome in molti modi si soffre, così in molti modi si ha sete. In molti modi ci si stanca, e in molti modi si ha sete di quella incorruttibilità che non conosce stanchezza".
Anna Miracula

Il piano "Arnao" e la riconversione delle cave di pomice. Ci scrive il dott. Pino La Greca

Riceviamo dal dottore Pino La Greca e pubblichiamo:
Ci sono notizie che si legano intimamente anche se provengono da eventi che appaiono lontani e distanti.
Nella mattinata abbiamo letto della presa di posizione delle forze di Minoranza che, nell’esprimere piena solidarietà agli operai ex dipendenti Pumex, propongono al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari di chiedere alla Regione Siciliana o meglio al Presidente Lombardo, di
a) partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale alla presenza del presidente della Regione per rappresentare le drammatiche condizioni dei nostri concittadini;
b) in alternativa chiedere un incontro a Palermo con l’intero consiglio comunale e gli operai della ex-pumex per individuare una soluzione rapida ed immediata alla drammatica situazione che si è venuta a creare.
Le proposte della minoranza centrano il bersaglio se guardiamo a quanto dichiarato dall’assessore regionale ai BB.CC.AA., Armao, in merito alle solfatare; da mesi e mesi giace indiscussa una richiesta di autoconvocazione del consiglio che parla del Piano di Riconversione delle cave di Pomice per consentire di avviare quel grande progetto del “Parco geo-minerario della Pomice” di cui tanti parlano a sproposito, ma che pochi conoscono, piano citato nel rapporto di Missione dell’Unesco del 2007.
Un Parco in grado di dare risposte agli operai, ai cittadini, soprattutto quelli di Acquacalda, perché in grado di mettere in sicurezza la strada provinciale Canneto-Acquacalda ed avviare uno sviluppo sostenibile della frazione con la riconversione degli stabilimenti dell’Italpomice, un parco in grado di confrontarsi sul piano storico-sociale con qualsiasi altro parco tematico della Sicilia.
Per anni sono state cercate scorciatoie, che apparivano agli occhi di chi amministra scorciatoie, ma si sono rivelate delle strade senza uscita, senza soluzione.
Mi auguro che il Presidente del Consiglio si attivi immediatamente nei confronti del Presidente della Regione per consentire a tutte le forze politiche presenti nel Comune di Lipari di esprimere le proprie posizioni in merito alle delicate e vitali questioni del nostro territorio, consentendo a chi ha idee e progetti di poterLi esporre e confrontare nell’interesse della comunità eoliana e non continuando a seguire un’amministrazione senza idee e senza progetti che ci sta conducendo ad un declino irreversibile.
La Greca Giuseppe

Editoriale - Il dott. La Greca, puntuale come sempre e in linea con quelle che sono state le sue idee sul parco geominerario, parlando delle "solfatare di Armao" fa riferimento all'ampio articolo da noi pubblicato stamani che riporta sia le affermazioni dell'assessore regionale ai Beni Culturali che le considerazioni di Eolienews.
Un articolo che si basa su dichiarazioni (da altri non prese nella dovuta considerazione specie se in riferimento alla situazione di Porticello-Acquacalda ed ex Pumex) di un alto esponente del Governo regionale che è evidente o non vede le Eolie o non sa dell'esistenza del patrimonio costituito dalle ex cave e del dramma vissuto dagli ex operai pomice.
Adesso è corsa alla notizia da parte di tutti gli addetti alla carta stampata e non.
Noi che non amiamo avere diritti di "primogenitura" siamo semplicemente soddisfatti se ciò comporterà una presa di coscienza da parte di chi dovrebbe averla già presa e un futuro sia per gli ex Pumex, per i nostri giovani e per il nostro territorio.

"Deluso ed indignato dal comportamento di alcuni colleghi". Ci scrive l'ex Pumex Tiziano Profilio

Spett.le direttore
mentre mi trovo al comune di Lipari a fare lo sciopero della fame insieme a due miei compagni, e supportato da altri che addirittura per starci vicini e combattere con noi, per far rispettare promesse non mantenute da parte delle istituzioni (che ci hanno tolto il nostro sicuro posto di lavoro per rispettare le volontà dell' UNESCO), hanno occuppato la stanza del sindaco, la cosa che più mi turba non è la mia salute, o capire come mai le forze politiche tutte possano essere così insensibili e incapaci di risolvere il dramma che ormai conoscono anche i più piccini, ma lo strano e continuo comportamento di altri colleghi che come niente fosse continuano a lavorare mentre io lotto per il mio e il loro pane.
Non so forse hanno avuto strane promesse politiche (mi viene da pensare questo), o forse non sono abbastanza uomini da guardare in faccia i loro figli dicendogli ho perso il posto di lavoro ma ho fatto di tutto per evitarlo.
Ma si direttore, forse è così non sono uomini sono dei codardi , io voglio pensarla così. Ma direttore mi chiedo solo una cosa:......non sò se riusciremo ad ottenere qualcosa di sicuro nò perchè abbiamo a che fare con bugiardi e politici scadenti , ma se qualcosa succederà, loro avranno il coraggio di dire ai loro figli che i loro colleghi che sino all'esasperazione hanno lottato sono un pò anche loro padri perchè i loro sono stati incapaci di fare rispettare la loro dignità? Spero lo facciano me lo auguro davvero.
sentiti saluti
Profilio Tiziano

Alla lettera di Tiziano ha fatto eco quella di un altro ex Pumex, Bartolo Natoli. La pubblichiamo:
Grazie Tiziano, ma anche grazie Michel e Maurizio.
Per me e´ veramente il minimo che possa fare, starti e starvi vicino in questo difficile momento.
Proprio ieri vedevo tuo figlio Christian (cinque anni) e Federica, molto preoccupati per la tua salute e la tua scelta.
Vedi, molti, non capiscono l´immane sacrificio e soprattutto non pensano alle ripercussioni che tutto cio´puo´ avere per la tua e per la vostra salute.
Io proprio non riesco a capire quei colleghi che fanno finta di non vedervi, ma apprezzo tutti quelli che vi vedono, vi apprezzano, vi stimano e più di ogni altra cosa vi stanno vicini.
Vedi, la mia certezza e´ che, per dirla come il nostro amato GESU´ bisogna " perdonare loro perche´non sanno quel che fanno".
Proprio questo io oggi mi sento di dirti, forza Tiziano, abbi la certezza che molti UOMINI ti sono vicini, pochi CONIGLI ti sono lontani.
Ma pensa solo per un attimo se, per caso, il tuo sacrificio come quello di Maurizio e di Michel, possa servire veramente per la risoluzione della nostra annosa problematica, a quel punto vedrai sicuramente, gli UOMINI che oggi sono vicino a te e, tutti insieme, vedremo dove e cosa faranno i CONIGLI.
Forse in quel momento, avranno il coraggio pure di avvicinarsi e tu, come il vecchio viandante, "andrai e non ti curerai di loro".
Con stima, il tuo collega
Bartolo Natoli.

Palermo: Workshop informativo su "Processi di Dissalazione con Energie Rinnovabili". "Cercasi" amministratori e privati lungimiranti

Nell'ambito delle attività riguardanti il Progetto PRODES (PROmotion of renewable energy for seawater DESalination - http://www.prodes-project.org/) finanziato dalla Comunità Europea con il programma Intelligent Energy, il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell'Università di Palermo sta organizzando un Workshop informativo su "Processi di Dissalazione con Energie Rinnovabili". Tale evento si terrà presso la Facoltà di Ingegneria di Palermo giorno 16 marzo p.v.
Obiettivo del workshop sarà quello di creare un link tra i vari attori che operano nel settore delle acque e dell'energia, dagli enti pubblici e pubbliche amministrazioni alle aziende interessate, dai professionisti locali ai rappresentanti della comunità scientifica nazionale ed internazionale.
Al workshop interverranno rappresentanti delle pubbliche amministrazioni locali, che presenteranno i potenziali di sviluppo in questo settore, ricercatori italiani ed internazionali che presenteranno lo stato dell'arte delle tecnologie di dissalazione con energie rinnovabili, ed alcuni rappresentanti di aziende che hanno sviluppato sistemi innovativi per la produzione di acqua dissalata con tali tecnologie.
Una iniziativa interessante anche per le nostre isole ma che, per quanto ci risulta, nonostante diversi tentativi posti in essere dagli organizzatori, non ha suscitato sinora alcun interesse nelle isole Eolie, partendo dalle pubbliche amministrazioni e finendo con i professionisti, e ciò a dispetto dell'importanza che questo tema potrebbe avere per tute le isole minori...
Ritenendo che si tratti di un qualcosa di interessante e rilevante forniamo una mail per eventuali contatti

Leggo... e mi viene da ridere...ma forse bisognerebbe piangere. Riflessioni su una nota della Regione

"Leggo.. e mi viene da ridere... ma forse bisognerebbe piangere".
No, il direttore di Eolienews non è impazzito ma, dopo aver letto un comunicato stampa della Regione (del quale proponiamo in corsivo ampio stralcio), è il minimo che si possa dire...anzi scrivere...
Dopo l'inaugurazione del museo minerario di Trabia Tallarita, avvenuta ieri, l'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao, ha detto, così come si legge in un comunicato stampa della Regione:
"Parlare della zolfara significa parlare di un pezzo importante della storia della Sicilia. Un mondo di grandi contrasti, se e' vero che ai ricchi proprietari delle miniere si contrapponeva un esercito di diseredati tra miseria, poverta' e sfruttamento. Otre due secoli di storia sociale ed economica della nostra Isola ha fatto i conti, nel bene e nel male, con la zolfara. Per questo, oggi, e' importante restituire alla fruizione pubblica la miniera Trabia Tallarita, che costituisce uno straordinario esempio di archeologia industriale.
Il mondo delle miniere di zolfo non ha solo segnato la storia della nostra terra.......tanto che oggi possiamo dire che la zolfara e' parte integrante dell'identita' siciliana che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare".
A me, ma credo a molti eoliani che conoscono la storia, le vicissitudini della nostra isola, di lavoratori stremati dagli eventi meteo e dalla fatica, consci delle vittime causate dal "silicio che uccide" (leggasi pomice), le affermazioni di Arnao non possono che fare pensare all'esistenza di una similitudine tra miniere di zolfo e cave di pomice....ma anche a due pesi e due misure.
Ed è per questo che la similitudine si trasforma in rabbia poichè, se(giustamente) la "zolfatara è parte integrante dell'identità siciliana che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare", è ovvio chiedersi perchè non ci si muove parimenti per le cave di Porticello e Acquacalda anch'esse parte integrante di una identità e di una collettività.
E' il minimo che ci si possa chiedere guardando allo stato di abbandono e degrado in cui (anche la Regione) ha lasciato le cave pomicifere che, pur trasudando storia e anche sangue dei cavatori, sono state abbandonate al loro destino: fortemente pericolose per le comunità vicine (la martoriata e vilipesa Acquacalda su tutte) e per l'ambiente (viste le continue frane e smottamenti ed il ferro, plastica, legno, contenitori di vario genere ecc. abbandonati sulla montagna e al degrado).
Ancora più grave se si considera che quell'area è fra i "cardini" del titolo di Patrimonio dell'Umanità per le Eolie e in nome del quale una quarantina di padri di famiglia hanno perso il lavoro e stanno conducendo una dura e giusta lotta per riaverlo.
Ma non finisce qui... continuando a scorrere la nota dell'assessore Arnao... sorriso e pianto non possono restare più tali ma diventare tutt'altro... sfociando anche nell'ironia....o in amare considerazioni.
Ma leggiamo insieme cosa afferma ancora l'assessore regionale
"L'assessorato ai Beni culturali, da tempi non recenti, ha manifestato grande sensibilita' e interesse alla tutela dell'enorme patrimonio minerario dell'Isola. Per garantirne l'integrita', alcuni di questi siti sono stati sottoposti a vincolo. Poi, per arrivare alla piena valorizzazione, si e' passati all'acquisizione di fabbricati, castelletti, forni e impianti. Cosi e' stato fatto per la miniera Trabia-Tallarita, acquisita dall'assessorato con iter amministrativo iniziato nel 2000 e concluso nel 2003.
Il progetto di valorizzazione di quella che e' stata una delle piu' grandi e piu' importanti miniere di zolfo della Sicilia e' il frutto di sei anni di lavoro. Il risultato e' il 'Museo delle Solfare di Trabia Tallarita', ubicato nell'edificio dell'ex centrale elettrica Palladio, tra Riesi e Sommatino.
"Un plauso - dice l'assessore Armao - va alla sovrintendente di beni culturali e ambientali di Caltanissetta, Rosalba Panvini, che ha lavorato con passione e professionalita' alla realizzazione del progetto. Questa grande operazione culturale e' propedeutica all'avvio di un Distretto minerario della Regione siciliana.
L'obiettivo e' quello di recuperare, valorizzare e mettere in rete il nostro patrimonio minerario. Che potrebbe configurarsi come un circuito turistico virtuoso per rilanciare le aree interne dell'Isola. Si tratta di un progetto di valorizzazione delle zolfare - conclude Armao - che stiamo mettendo a punto con Legambiente Sicilia. Un programma di ampio respiro che punta a coinvolgere i Comuni interessati e le amministrazioni provinciali di Caltanissetta, Enna e Agrigento".
Plaudendo all'iniziativa dell'assessorato, di quella Sovrintendenza, ci stranisce come tutto questo, a tre anni dalla chiusura della Pumex, nelle Eolie "Patrimonio dell'Umanità" per i suoi vulcani (tra cui quello di Monte Pelato) tutto tace... anzi tutto si deteriora... si perde...nel nulla...nel disinteresse... non solo per il territorio.. ma anche per quei lavoratori che hanno perso il lavoro. Ci stranisce, inoltre, come l'assessore regionale (di quella Regione di cui fanno parte anche le Eolie?) nel parlare di progetti di fruizione del patrimonio storico-minerario lo collega solo "al rilancio delle aree interne dell'isola"
Eppure nell'area ex cave di pomice vi sono i requisiti per l"archeologia industriale", per il museo della pomice, per il parco-geominerario (mai partorito o mai voluto) o magari di tutti e tre insieme. Tutti "beni culturali" che rientrerebbero nelle competenze di Arnao.
Per questo, di fronte a questo "tesoro nella spazzatura" ,ci viene da ridere e piangere leggendo il comunicato dell'assessore Arnao.
Ma forse è solo una questione di "forza", di interesse per il territorio, per la sua storia e la sua cultura, che altri, in altre parti della Sicilia, stanno dimostrando di avere e noi no!!!!

Eolie, imperversa lo scirocco. Traghetti Siremar fermi, viaggia la NGI

Solita ed ormai consueta (in questo inverno) "sciroccata bi-settimanale" ed è subito fermo per buona parte dei collegamenti marittimi da e per le Eolie vanno in tilt.
Assolutamente isolate dal pomeriggio di ieri Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi.
Da Lipari per Milazzo, dopo le corse mattutine (si è operato a Scaliddi), tutto è fermo.
Lo stesso dicasi da Milazzo per le Eolie dove l'unica eccezione è rappresentato dal traghetto della NGI che, dopo aver toccato Vulcano, ha raggiunto Lipari tra non poche difficoltà.
Traghetti Siremar, ma non è una novità, al "palo".

Gli ex Pumex sulla Gazzetta del Sud di oggi

Gli ex Pumex rimasti senza lavoro proclamano lo sciopero della fame
(Salvatore Sarpi- Lipari- Gazzetta del sud) Gli ex Pumex (Michel Raffaele, Maurizio Cesareo e Tiziano Profilio), tre dei tredici lavoratori che, dopo aver perso il lavoro, hanno perso anche la mobilità, dalle dodici di ieri hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato, presidiando contestualmente, giorno e notte, la stanza del sindaco di Lipari Mariano Bruno.
Saranno supportati nella loro protesta dagli altri ex Pumex (anche da coloro che ancora "godono" della mobilità) i quali hanno indetto lo stato d'agitazione e resteranno accanto ai loro compagni, a palazzo municipale, sino a quando, come si legge in una lettera aperta inviata ai cittadini eoliani, «tutti gli enti interessati Stato, Regione e Comune non si assumeranno le proprie responsabilità, senza scaricarle gli uni sugli altri e quindi sino a quando tutti non siederanno attorno ad un tavolo per affrontare e risolvere il problema in modo definitivo».
Gli ex Pumex, che hanno incontrato anche il sindaco Bruno, invitandolo a prendere parte anch'egli allo sciopero della fame o ad assumere iniziative di grande rilevanza, hanno evidenziato nella loro lettera aperta come «l'importante riconoscimento per le Isole Eolie di entrare a fare parte della lista dei Siti Patrimonio dell'Umanità è stato, e continua ad essere, anche causa di una grave crisi socio – economica che ha coinvolto i lavoratori della pomice. Noi ex lavoratori delle cave di pomice – scrivono – abbiamo perso il nostro sicuro ed onesto lavoro, precipitando con le nostre famiglie, in una profonda crisi economica, finanziaria e morale che sicuramente sta lasciando il segno in una comunità piccola come la nostra che, è già di per se, disagiata dall'insularità. A fronte di tante promesse ad oggi l'unica realtà è che per tredici di noi è finito il periodo di mobilità, senza che Regione, Comune, Stato ed Unesco abbiano fatto qualcosa di concreto».
Ribadendo l'intenzione di non mollare se prima non si passerà dalle promesse ai fatti concreti, gli ex Pumex hanno anche annunciato, per i prossimi giorni, altre iniziative e forme di protesta, anche eclatanti.

Acquacalda e il "borghicidio". Ovvero cronaca di una morte annunciata

Riceviamo dal dottor Marco Saltalamacchia e pubblichiamo:
È difficile non restare sgomenti assistendo a quelli che sembrano davvero gli ultimi istanti di vita di un borgo.
Nonostante l’accanita resistenza dei sempre più pochi abitanti a quella che appare una imbattibile, maligna, volontà di distruzione il paese appare sempre più come un borgo fantasma.
I segni della fine si cominciano a scorgere da Porticello dove la strada provinciale è ormai lasciata in abbandono e man mano che ci si avvicina al paese i segni dell’agonia mortale si fanno sempre più forti mentre un senso di frustrazione e rabbia si impadronisce di te.
I pochi esercizi commerciali si avviano alla chiusura, sconfitti dalla “noluntas” imbecille di un Amministrazione che assiste passiva a tutto questo.
Altre volte abbiamo denunciato la cattiva gestione del denaro pubblico che anche se stanziato non viene speso o se è speso è piuttosto sperperato (ricordiamo solo incidentalmente che oltre 1,6 milioni di euro sono già stati spesi per … nulla di fatto).
Ma questa volta si va oltre lo sperpero, siamo di fronte ad un vero e proprio “borghicidio” e premeditato per di più.
Dov’è adesso l’assessore Sparacino che ci ha spiegato per un anno che i fondi erano stati prontamente messi a disposizione sua mercé e che il pontile sarebbe stato rimosso entro l’anno (forse si era dimenticata di precisare quale…).
Il pontile sta là, quasi un orrendo monumento alla imbecillità umana. Va ricordato che a causa di questo relitto giudicato pericolante e pericoloso per le cose e le persone Aurora non ha potuto attrezzare il suo “dehors” sulla spiaggia, o che i due piccoli lidi che fornivano un minimo di infrastruttura non sono stati autorizzati e che, tuttora, insiste il divieto di balneazione. Mi si dice che il Ristorante “Da Lauro” si appresti a chiudere definitivamente, mentre Maurizio Cipicchia ha lasciato l’Anfora dopo essere stato anche lui sconfitto.
Potrei ricordare a lor signori che, trascurando solo per un istante l’aspetto estetico e paesaggistico, stiamo distruggendo ricchezza e lavoro, che a Lipari non abbondano?
Ci verrà spiegato che i problemi risiedono altrove, alla Provincia o presso qualche Tribunale a Barcellona o a Palermo che dovrà riesaminare questo ricorso o quel processo, ma se i problemi stanno altrove noi stiamo qui.
Mi piacerebbe anche ricordare che la promessa elettorale di questa Amministrazione verso Acquacalda era stata proprio la difesa dell’abitato e se questo è il risultato le conseguenze sono e debbono essere evidenti. Non solo non è stata rispettata ma di fronte ad un aggravarsi della situazione la risposta non c’è stata e non si vede nemmeno all’orizzonte.
A questo punto è legittimo chiedersi che cosa debba fare un normale cittadino se, dopo aver esperito tutte le vie “normali” attraverso la ricerca della necessaria sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dell’Amministrazione e non avere ottenuto nulla, abbia ancora voglia di vedere riconosciuti i propri diritti alla sicurezza delle cose e delle persone.
Forse la sola strada che resta è quella giudiziaria? Come spesso avviene nel nostro Paese, di fronte al fallimento della responsabilità sociale e politica, resta solo aperta la strada del riconoscimento della responsabilità legale attraverso l’intervento della Magistratura.
I nostri politici spesso si lamentano del fatto che in Italia l’agenda venga spesso dettata dai giudici. Ma oggi mi appare un fatto inevitabile se il peso della responsabilità sociale e politica non è sufficiente a scuotere gli animi dei nostri Amministratori e fare sì che facciano esclusivamente ciò per cui sono stati eletti ovvero l’interesse della comunità che rappresentano e non quello di pochi.
Marco Saltalamacchia

Messa in sicurezza dell'abitato di Canneto e sperpero di denaro pubblico. Il cittadino-geometra Elio Mollica diffida il Genio civile opere marittime

Una lettera di diffida, avente per oggetto "Messa in sicurezza dell'abitato di Canneto (Lipari)", è stata inviata dal cittadino Elio Mollica all’Ing. Capo del GENIO CIVILE OO.MM. di PALERMO e p.c. al Signor SINDACO del Comune di Lipari, alla Capitaneria di Porto di Milazzo, al Circomare Lipari e all'architetto Biagio De Vita (Dirigente del 3° Settore Lavori Pubblici del Comune di LIPARI)
IL TESTO:
Con la presente, nel ribadire le ns. precedenti note del 16.04.2009 e del 15.01.2010, questa volta ci rivolgiamo direttamente all’Ing. Capo del Genio Civile OO.MM. e all’ing. Fabio Arena, conoscitore dei problemi marittimi delle Isole Eolie .
Poiché siamo vigili delle cose che ci accadono intorno, abbiamo saputo che è in atto la predisposizione di un progetto di travasamento di migliaia e migliaia di metri cubi di arenile tra nord e sud del pontile di Canneto, con la giusta intenzione di eliminare l’attuale scivolo naturale che in caso di forti mareggiate porta la sabbia all’interno della strada litoranea.
Sistematicamente, da tre anni, con il benestare della Capitaneria di Porto di Lipari, il lavoro che si vuole fare a nord viene effettuato sul lato sud con la conseguenza di porgere la sabbia alle correnti marine, che come risaputo dai più anziani, in quella zona nove volte su dieci, le correnti vanno da nord a sud, rimpinguando la secca dei “Due Frati” fuori dal Monterosa.
Con la presente, il Genio Civile OO.MM., nella persona dell’ing. Capo, è DIFFIDATO dall’avallare sperpero di denaro pubblico, facendo eseguire detti lavori, anche se tanto necessari, senza prima avere riprogettato la chiusura dei tetrapodi contro il Monterosa, come già previsto e progettato nel 1981, o in alternativa (se non ci sono i fondi) chiudere provvisoriamente a 60 gradi verso terra per evitare l’effetto pennello.
Si verrebbe così a rimodellare la spiaggia, per effetto di quanto succede a nord del pontile, dove la sabbia ammassata è più alta del pontile stesso.
Poi, con il ripascimento dei tetrapodi esistenti ed il trasporto meccanico dei detriti del torrente Calandra, potrebbero nascere altre iniziative.
Distinti saluti.
(geom. A. Elio Mollica)

Ospedale di Lipari. "Ma quali facili allarmismi...ribadisco che si tratta di grave situazione". (di Saverio Merlino)

Sullo stato (semi-comatoso) in cui versa l'ospedale di Lipari torna ad intervenire con una nota il segretario reggente del PD liparese, Saverio Merlino:
"A proposito della grave situazione, e continuo a chiamarla grave situazione, in cui versa l'Ospedale di Lipari, ancora una volta non si vuole capire, o si fa finta di non capire, e si imbocca, a mio avviso, la strada sbagliata per affrontare la questione.
Mi sono sentito chiamato in causa da dichiarazioni del vice Sindaco del Comune di Lipari (persona che rispetto) quando dichiara che bisogna "evitare facili allarmismi non fondati causati da distorte informazioni divulgate".
Considerato che sulla questione "Ospedale" sono pubblicamente intervenuto con due note, con le quali invitavo tutti a tenere alta la guardia, mi dispiaccio, e non poco, essere tacciato (sicuramente insieme ad altri che sono intervenuti in merito) di "facile allarmismo".
Purtroppo, noto, con dispiacere, che lo sport di nascondere sempre la realtà non finisce mai.
Si tenta di scarica sugli altri le carenze "politiche" e "amministrative" che sono tutte di chi ha il dovere di affrontare e risolvere i problemi cui soffrono i cittadini che si intende rappresentare.
La questione "Ospedale", e non capisco perchè, non viene affrontata, con la dovuta importanza, da chi, in questo comune, è la massima Autorità Sanitaria.
Non se ne parla nelle giuste sedi istituzionali (Giunta e Consiglio Comunale) o, almeno, i cittadini non sono informati, e se non è così mi sono sfuggite, in questi ultimi anni, le delibere adottate dalla Giunta e dal Consiglio per rivendicare servizi e difendere le sorti dell'Ospedale di Lipari.
Se ci sono questi atti, chiedo scusa, mi piacerebbe che venissero resi pubblici e desidererei conoscere, nel contempo, gli effetti che hanno prodotto.
Inoltre, le dichiarazioni del vice sindaco del Comune di Lipari mi appaino un po' contraddittorie.
Chiede agli altri di non "demolire una realtà funzionale come l'ospedale di Lipari" ma poi spiega che:
" bisogna colmare i servizi carenti e potenziare un organico oggettivamente ridotto numericamente e carente di alcune figure indispensabili."
" l'ortopedia, in atto non presente. costringe gli eoliani a recarsi in terraferma per una ingessatura"
" cardiologia che pur supportata da una eccellente medicina interna, non può sopravvivere con un solo cardiologico"
" anestesia che non può sopravvivere con due soli anestesisti";
"pediatria e dialisi che non possono sopravvivere con due soli medici"......
Mi domando, allora, a Lipari l' "Ospedale" è ancora tale?
Su una cosa siamo molto d'accordo con il vice Sindaco e che non va messa in discussione: la professionalità e il sacrificio di quegli operatori sanitari (medici e paramedici) che tra mille difficoltà assicurano il massimo di quello che possono fare per i pazienti eoliani.
Ed io posso tranquillamente testimoniarlo.
E a proposito del richiamo di "difendere l'Ospedale di Lipari con le unghie e con i denti", non deve dirlo certamente al sottoscritto perchè, da cittadino responsabile di questo questo Comune, lo ha sempre fatto e continua a farlo ( e può documentarlo).
Lo faccia anche chi è deputato a portare davanti all'Assessore Regionale alla Sanità e al Direttore Generale dell'ASL le istanze degli eoliani affinché possano avere un Ospedale degno di tale nome.
Saverio Merlino
PD Lipari

"Nessuna voglia di sterile, ingiustificata ed inutile polemica, che non gradisco e non mi si addice". Iacolino risponde a La Cava

Riceviamo dal dottor Gianni Iacolino e pubblichiamo:
Rispondo al Dr Sergio La Cava che si turba ogni qual volta qualcuno ha da ridire sui servizi marittimi, come se si trattasse di fantasie di menti bislacche o se il silenzio di quanti bivaccano con pazienza e sopportazione lo autorizzi a dichiararsi soddisfatto di come vanno le cose.
Certamente la sua compagnia, la NGI, è quella che , negli ultimi anni, più ci ha garantito e , nella mia nota di domenica scorsa - era comprensibile a tutti - ci si riferiva alle corse saltate in modo ingiustificabile prima delle ore 19.
Erano proprio il comandante Longo della NGI ed il comandante Russo della Siremar che citavo, qualche settimana fa a proposito di professionalita' proprio sui blog, pur essendo ovvio che anche loro, qualche volta, sono costretti a saltare qualche corsa.
D'altronde mi sono astenuto da altri commenti, quando e' apparso sulla porta dell'agenzia della Sua compagnia il cartello " corsa sospesa ".
A quell'ora le condizioni meteomarine non erano certamente quelle, ripeto tranquillissime, che hanno impedito agli aliscafi di lasciare gli ormeggi di Milazzo, prima delle ore 19.
A nulla serve, quindi, aggrapparsi agli specchi scivolosi delle giustificazioni che di volta in volta vengono riportate; anzi si approfitta delle reali disfunzioni per creare disservizio, senza l'impegno necessario che occorre in simili situazioni.
Certamente dalla mia nota non si sono sentiti offesi i comandanti che con impegno e professionalità hanno sempre solcato i nostri mari, a qualunque compagnia essi appartengano.
Il suo risentimento e le sue osservazioni sulle pecore silenziose appare peraltro fuori luogo.
Cosa c'entra poi sottolineare l'attesa di due minuti del mio imbarco di un mese fa, momento di garbo e sensibilità dimostrata per una situazione di trasporto di un degente in ambulanza, quando non si e' inteso assolutamente fare, nella mia nota, di ogni erba un fascio, come Lei incomprensibilmente, vuol sostenere.
Non era e non è mia intenzione aprire una polemica inutile con chicchessia. Ma essendo rimasto bloccato sulla banchina di Milazzo decine di volte ( non viaggiate mai di domenica !!!! ) non ho forse il diritto di protestare contro chi è causa di tali disservizi?
Che non lo facciano tanti e tanti miei concittadini Le sembra una buona motivazione per tentare di farmi apparire un visionario?
Forse non è stata chiara una delle motivazioni che mi hanno spinto a scrivere. E' proprio l'apatia, la sonnolenza collettiva che sta creando, ad ogni livello, un'atmosfera di ignavia che mi preoccupa sempre di più.
Ignavia, vale a dire " inazione per incapacita' di comprendere ", e' il termine con cui Leopardi si lamentava della " vilissima condizione " dei suoi compatrioti. Ora quel peregrinare per ore sotto la pioggia, derisi dalle circostanze, dalle porte chiuse delle agenzie, dalle notizie che si rincorrono di minuto in minuto, sempre le stesse, a lei sembra cosa normale, sol perche' ha protestato soltanto il sottoscritto?
Credo che sia chiaro quanto accaduto ieri e tante altre volte: nessuna voglia, pertanto, di sterile, ingiustificata ed inutile polemica, che non gradisco e non mi si addice.
Ringrazio per l'ospitalità
Dr Giovanni Iacolino

lunedì 8 marzo 2010

Ex Pumex: Prima notte d'occupazione della stanza del sindaco. Solidarietà dalle forze consiliari di minoranza

Prima notte di occupazione della stanza del sindaco di Lipari Mariano Bruno da parte degli ex lavoratori Pumex che rivendicano il posto di lavoro sottrattigli in nome dell'Unesco
All'esterno della stanza è stata issata la bandiera del sindacato Filca-Cisl ed esposti alcuni striscioni che evidenziano i motivi della lotta.
Tra coloro che si trovano, in questo momento al palazzo comunale, vi sono ovviamente i tre ex Pumex in sciopero della fame ( Raffaele,Cesareo e Profilio).
Noi c'eravamo e vi mostriamo le immagini che abbiamo realizzato circa trenta minuti fa


"Problematiche lavoratori ex-Pumex". Il comunicato stampa delle forze di minoranza al comune di Lipari
Quali consiglieri di minoranza in seno al consiglio comunale di Lipari esprimiamo la piena solidarietà agli ex dipendenti della Pumex che sono costretti, per le inadempienze di una Regione sorda ed indifferente, ad attuare una scelta drastica come lo sciopero della fame.
Noi sin dall’insediamento dell’odierno consiglio comunale abbiamo ritenuto che la problematica non poteva essere assolutamente sottovalutata sia da parte dell'amministrazione comunale sia da parte della maggioranza consiliare. Abbiamo cercato, su questo delicato argomento, vitale per tante famiglie eoliane, di stimolare un confronto ed un dibattito sereno all’interno del consiglio, proponendo autoconvocazioni, mozioni, interrogazioni e quant’altro. Abbiamo, attraverso una delibera di indirizzo di quasi un anno fa, cercato di trovare uno sbocco occupazionale in una costituenda società per la gestione del servizio Idrico Integrato.
Ribadiamo che la principale responsabilità è della Regione Siciliana per il mancato rispetto degli impegni assunti per dare certezze e continuità lavorativa agli operai del settore pomicifero.
Riteniamo che la questione vada affrontata con immediatezza, anche per tutelare la salute fisica dei lavoratori, e proponiamo al Presidente del Consiglio, Rag. Longo, di contattare l’Ufficio di Presidente dalla Regione Siciliana per chiedere all’Onorevole Lombardo di:
partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale alla presenza del presidente della Regione per rappresentare le drammatiche condizioni dei nostri concittadini
o in alternativa chiedere un incontro a Palermo con l’intero consiglio comunale e gli operai della ex-pumex per individuare una soluzione rapida ed immediata alla drammatica situazione che si è venuta a creare.
Eolie nel Cuore (PD / SEL) U.D.C. - Nuovo Giorno

Sport: Bene le giovani judoka. Sconfitta per la pallavolo maschile

Una bella trasferta quella a Terni- così come ci riferisce Adalgisa Ferlazzo- per le giovani atlete dello Sporting Club Judo Lipari.
Tutte e tre le ragazze in gara tornano dal Torneo "Giano dell'Umbria" con le medaglie
Le Esordienti B, Francesca Russo, Roberta Rando e Valentina Marturano (nella foto a sinistra) hanno partecipato alla competizione riservata alle cinture colorate ( fino a verde).
Le ragazze, ancora alle prime esperienze di gara, si sono ben comportate sul tatami anche se naturalmente devono ancora maturare e correggere gli errori dovuti alla poca abitudine alla competizione.
Ecco i risultati:Valentina Marturano Bronzo nella ctg. kg 70;
Francesca Russo e Roberta Rando (foto a destra) rispettivamente Oro e e Argento nella ctg + 70.
Risultati che sicuramente spronano le ragazze a mettersi in gioco.
Il piccolo gruppo sportivo è partito per Terni sabato mattina per fare rientro a Lipari stamattina.
Per quanto riguarda la pallavolo maschile l'Avis-Lipari nella trasferta di ieri pomeriggio- così come ci informa Patrizia Lo Surdo- ha perso per 3 set a 0 contro la Keracoll-Acireale.
Domenica negativa anche perchè i ragazzi sono rimasti bloccati a Milazzo a causa del maltempo.

Lipari: Il sindaco è "l'assessore ai Lavori pubblici". Fermento tra l'opposizione

Da stamani il sindaco di Lipari,Mariano Bruno, come da noi anticipato, ha avocato a se la delega ai Lavori pubblici.
Ciò si è reso necessario, in attesa di eventuali modifiche della compagine amministrativa, dopo che all'assessore Corrado Giannò (che in precedenza deteneva tale delega) sono stati attribuite le deleghe ai Trasporti e al Personale.
In tale contesto il primo cittadino ha avuto stamani una serie di incontri.
Sulla decisione di Bruno di avocare a sè la delibera ai LP c'è un certo fermento tra le forze di opposizione.
Una riunione, che avrebbe, tra l'altro, all'ordine del giorno questa iniziativa, dovrebbe tenersi in serata.

Servizi riabilitativi a domicilio dopo la nota di CittadinanzAttiva interviene l'assessorato regionale alla Salute

Immediato riscontro alla nota del coordinatore di CittadinanzAttiva di Lipari, Marcello Tedros, inerente le terapie riabilitative domiciliari, da parte dell'Assessorato Regionale alla Salute
Questo il testo di una nota avente per oggetto "Cittadinanzattiva Lipari - Nota n. 100/012 dell'11.2.10 - Centro di riabilitazione di Lipari" inviata al Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale MESSINA e p.c. all'Ufficio di Gabinetto (rif. nota n. 1477/Gab del 24.2.10)
eAl Coordinatore di Cittadinanzattiva - LIPARI
Con la nota in cui all'oggetto, inviata alla S.V., il Coordinatore di Cittadinanzattiva di Lipari segnala un disservizio che si sarebbe verificato presso il Centro di Riabilitazione di Lipari e riguardante la mancata effettuazione di terapie riabilitative domiciliari a favore di un cittadino ivi residente.
Tutto ciò premesso si invita la S.V. a volere prontamente verificare quanto segnatalato adottando tutti i provvedimenti ritenuti più opportuni per la risoluzione della problematica segnalata.
Si rimane in attesa di urgente riscontro e di relazione sui fatti accertati e sui provvedimenti adottati.
Il Dirigente del Servizio
(Dott. Lorenzo Maniaci)

Grazie... alle società di navigazione che ci lasciano a Milazzo (Lettera aperta di un giovane isolano

Riceviamo e pubblichiamo:
Grazie a.....
12 ottobre 1492: Cristoforo Colombo arriva in America partendo dalla Spagna con 3 caravelle
... GRAZIE Cristoforo per averci creduto.
21 luglio 1969: Armstrong, Edwin e Collins arrivano sulla luna con la navicella denominata Apollo 11
...GRAZIE ragazzi per averci creduto.
7 marzo 2010: 200 persone circa NON riescono ad arrivare a Lipari e rimangono cosi bloccate a Milazzo per l´ennesima volta.
GRAZIE alle società di navigazione per averci creduto.....!!!!!
GRAZIE ai comandanti che hanno creduto.....che credono e che purtroppo continueranno a credere ogni volta di prendere per i fondelli noi isolani nascondendosi dietro un cartello con scritto "corse sospese causa avverse condizioni meteomarine" invece di scrivere più onestamente "corse sospese perché oggi è il weekend e non voglio lavorare".
GRAZIE a tutte quelle persone che stanno li in alto e che dovrebbero evitare questi disagi, o meglio questi veri e propri soprusi che ogni volta noi cittadini dobbiamo subire in silenzio senza poter fare niente.
Questa mia lettera di "RINGRAZIAMENTO" non cambierà le cose, e chiedo scusa anche se il mio italiano non è formale e corretto, ma è una lettera che comunque mi sentivo in dovere di scrivere, perché è veramente ridicolo che ogni volta che si deve viaggiare per il weekend, non si sa mai se si riesce a tornare a casa la sera.
Io sono partito da Roma domenica mattina, e il sabato ho ricevuto tantissime chiamate da Lipari di amici e familiari che mi ricordavano che di domenica sarebbe bastato un po´ di maretta come scusa per non viaggiare.
E´ una cosa che sembra surreale, ma alla fine è cosi e ne siamo tutti consapevoli. Come qualche anno fa, quando ogni volta che la Juventus giocava, il giorno dopo si sfottevano gli juventini accusandoli di vincere solo perché si compravano le partite. Tutti gli appassionati di calcio discutevano al bar o in piazza dei favori arbitrali alla Juventus, e alla fine si venne a scoprire che era veramente cosi e scoppiò lo scandalo calciopoli.
Ma quella è un'altra storia, altri mondi.
Quella è l´Italia, mentre noi siamo semplicemente delle isolette sperdute al sud della Sicilia. A Roma molto spesso tra amici per scherzare mi chiedono se noi isolani per arrivare a Lipari usiamo delle zattere o abbiamo qualcosa di più moderno. Di solito difendo a spada tratta con orgoglio le mie isolette, poi però ogni volta che torno, mi rendo conto che invece di andare avanti, purtroppo, andiamo sempre più indietro. E allora mi chiedo: esiste un futuro migliore per le IsoleEeolie e per chi ci abita?
Forse....... forse no...... forse si..........sicuramente il "tempo" ci darà tutte le risposte, speriamo solo che non sia "tempo brutto" perché se no le risposte rimangono bloccate a Milazzo.
Un giovane isolano che sogna le Eolie perfette

La Siremar "perde" i pezzi. Aperta inchiesta dopo la perdita del portellone della "Palladio"

La Capitaneria di Porto Empedocle (Agrigento) ha aperto un'inchiesta dopo l'incidente accaduto sabato pomeriggio alla nave traghetto di linea "Palladio" della Siremar che collega Lampedusa e Linosa. L'episodio e' accaduto sotto lo sguardo incredulo di chi dalla banchina di ormeggio ha assistito alla scena. Durante la manovra di attracco si e' infatti improvvisamente aperto e distaccato il portellone d'imbarco della nave, finito in acqua e affondando all'interno del porto. I presenti nella banchina riferiscono della rottura di un cavo d´acciaio atto all´elevazione e trattenuta del portellone.
Nessun danno è accaduto ai passeggeri e all´equipaggio grazie alla prontezza di azione del Comandante che ha evitato il peggio riuscendo ad evitare di travolgere con le eliche il portellone che nel mentre si inabissava.
Lo scongiurato urto tra il portellone che si inabissava e le eliche della nave, avrebbe certamente danneggiato in maniera grave l´unità ed essere motivo di ulteriore rischio per i passeggeri e l´equipaggio. I passeggeri sono stati accuditi e informati che non vi era alcun pericolo ma solo un ritardo nelle operazioni di sbarco. I passeggeri fatti scendere successivamente da un portellone d'emergenza situato sul fianco della nave, hanno dovuto attendere quasi 24 ore per potere poi riprendere gl´automezzi in garage.

La Cava (NGI) risponde a Iacolino "Non si spari sul mucchio... noi abbiamo ricondotto più volte a casa il "gregge" anche con condimeteo avverse"

Riceviamo dal dott. Sergio La Cava (NGI) e pubblichiamo:
Ancora una volta mi trovo costretto( però è solo la seconda)a dissentire quando viene tirata in ballo la professionalità del personale Ngi.
Quanto asserito dal dott. Iacolino farebbe concludere che il comandante della Ngi non sia dotato di buon senso tanto da non essere a livello nemmeno di un "diportista responsabile".
Caro dottore, lei è la seconda persona, su una infinità di utilizzatori, che ipotizza un servizio non all'altezza da parte della Ngi.
Il gregge di cui lei parla, solo per citare l'inverno in corso, è stato accolto e ricondotto a casa innumerevoli volte, anche in presenza di condimeteo avverse e in assenza di qualsiasi altro collegamento, e per questo riceviamo continui attestati di stima.
E' possibile che ogni qualvolta succeda una cosa al singolo si debba per forza sparare nel mucchio denigrando una società che ha sempre dato il massimo?
Ricordo che pochissimo tempo fa la Ngi attese lei, caro dottore ,oltre l'orario di partenza proprio per il senso di eolianità che ci vantiamo di possedere.
Non ci aspettavamo ringraziamenti ma neanche facili attacchi confutati dai fatti giornalieri.
Comunque del nostro lavoro siamo orgogliosi convinti di avere professionisti seri alle nostre dipendenze scevri da qualsiasi valutazione che non sia quella della sicurezza della spedizione della nave con il suo carico.
E poi la parola gregge non si addice perchè per fortuna nessun' altra pecora ha seguito il suo esempio
Saluti
Sergio La Cava

A Canneto si firma la petizione anti-killer dei cani

Riceviamo da Daniela Merlo e pubblichiamo:
Da oggi pomeriggio, all'Hard Discount di Canneto, sarà presente la petizione contro il fenomeno dell'avvelenamento dei cani a Canneto-Calandra.
Per quanti volessero aderire basterà apporre la propria firma in calce alla petizione che si trova nell'attività commerciale (e che noi riportiamo a seguire)
A nome di tutti gli animali un GRAZIE!
IL TESTO:
Al sindaco Dott. Mariano Bruno
A S.E. il Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci
All'Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 Distretto di Lipari Servizio Veterinario
OGGETTO: Richiesta di intervento immediato contro il fenomeno dei bocconi avvelenati in località Calandra di Canneto – Comune di Lipari.
PREMESSO
Che nelle ultime settimane si è verificata una moria di cani, per avvelenamento, in località Calandra di Canneto – Comune di Lipari;
Che le povere bestiole sono state avvelenate attraverso esche miscelate con veleni letali, tali da provocare convulsioni e fino a condurre alla morte;
Che non si può tollerare di risolvere in tal modo il serio problema del randagismo, sostituendosi agli enti preposti, ma solo attraverso una microcippatura e massiccia sterilizzazione dei cani, una cattura periodica dei randagi, delle campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono degli animali e la costruzione di un canile in loco per abbattere i costi di custodia e mantenimento degli stessi;
Che finora non si è riusciti ancora ad individuare i responsabili di tale barbaro gesto e che, pertanto, nessuno a potuto sporgere regolare denuncia;
CONSIDERATO
Che il suddetto fenomeno, oltre a diffondere sospetti e conflitti latenti tra singoli cittadini colpiti e i responsabili difficili da individuare, rischia di incidere negativamente e in profondità nella sfera dei diritti individuali civili, economici e sociali;
Che il problema potrebbe anche diventare una vera e propria emergenza per la sicurezza e la vivibilità del nostro territorio, in quanto gli animali domestici avvelenati sono spesso in contatto con l'uomo, portando questi a possibili rischi per la propria salute, per non parlare dei bambini che incuriositi potrebbero avvicinarsi e toccare, o peggio, ingerire i veleni dispersi nell'ambiente e/o miscelati nei bocconi;
CONSIDERATO ALTRESI'
Che la distribuzione di sostanze velenose è vietata e punita ai sensi dell'art. 146 del Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 “Approvazione del Testo Unico delle Leggi Sanitarie;
Che utilizzare bocconi avvelenati è illegale ai sensi della Legge n. 157/92 art. 21 lett. U, che vieta espressamente l'uso di questi mezzi e prevede sanzioni penali (art. 30 comma h) per chi contravvenga a questo divieto;
Che uccidere gli animali è espressamente vietato ai sensi dell'art. 727 del Codice Penale, così come modificato dalla Legge n. 473/93 e successivamente dalla Legge n. 189/2004 che introduce, tra l'altro, l'art. 544 bis che testualmente recita: “ Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.
Che nel caso si tratti di uccisione di animali altrui il reato è perseguibile ai sensi dell'art. 638 del Codice Penale, con una pena fino ad una anno di reclusione o con una multa fino a L. 600.000, previa querela di parte entro 3 mesi dal giorno in cui si è venuti a conoscenza del fatto.
I SOTTOSCRITTI FIRMATARI DEL PRESENTE DOCUMENTO
Rivolgono un appello a tutte le autorità e personalità in indirizzo affinchè esercitino tutte le prerogative proprie, costituzionalmente e legalmente previste dal diritto e dai poteri amministrativi, per garantire una forte azione preventiva e repressiva, tale da assicurare con rapidità la soluzione definitiva ad una pratica illegale e pericolosa che, oltre a rappresentare una grave minaccia per gli animali domestici e selvatici, è inaccettabile civilmente e pone il singolo cittadino vittima dei bocconi avvelenati.Chiedono al Sindaco di Lipari, nel perseguire tutte le azioni che legalmente e legittimamente può porre in essere, di presentare, alle autorità giudiziarie competenti, regolare denuncia contro ignoti per l'uccissione e l'avvelenamento dei cani a Calandra e per la distribuzione e/o dispersione di sostanze velenose nel territorio sotto forma di esche miscelate con veleni.
I SOTTOSCRITTI CITTADINI
Lipari, 08/03/2010
Seguono Firme….

EX PUMEX: Lettera aperta alla cittadinanza. I perchè di un "calvario" e delle iniziative in corso

PUBBLICHIAMO LA LETTERA APERTA ALLA CITTADINANZA DEGLI EX LAVORATORI DELLA POMICE
L’importante riconoscimento per le Isole Eolie di entrare a fare parte della lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità è stato e continua ad essere, anche causa di una grave crisi socio – economica che ha coinvolto i Lavoratori della Pomice.
Noi ex lavoratori delle cave di pomice abbiamo perso il nostro sicuro ed onesto lavoro, precipitando con le nostre famiglie, in una profonda crisi economica, finanziaria e morale che sicuramente sta lasciando il segno in una comunità piccola come la nostra che, è già di per se, disagiata dall’insularità.
Quante promesse! ma ad oggi l'unica realtà e' che per tredici di noi e' finito il periodo di mobilità, senza che Regione – Comune, Stato ed Unesco abbiano fatto un qualche cosa di concreto.
Ad oggi possiamo dire all’UNESCO che sembra inutile dettare REGOLE e/o RACCOMANDAZIONI, se queste vengono puntualmente disattese senza, soprattutto, ESERCITARE NESSUNA VIGILANZA sullo stato “dell’arte”.
Questo e’, quello che e’ avvenuto alle EOLIE, sulle spalle solo di noi ex Lavoratori della Pomice!!!!
Infatti sin della Missione presieduta dal Professore Hamilton, in visita ufficiale a Lipari dal 21 al 28 Marzo 2007, è stato evidenziato chiaramente il problema occupazionale relativo ai circa “quaranta” lavoratori impiegati nelle cave di pomice. Nel verbale conclusivo, la Commissione dichiarava che il problema principale dei lavoratori di cava era dettato dalla mancanza di una occupazione alternativa, chiara ed immediata. Veniva evidenziato altresi’ che, la riassunzione ed il riaddestramento erano stati discussi, non solo a livello comunale, ma anche con le Autorità Regionali e veniva raccomandato che un programma comprensivo di ricollocazione, doveva essere effettuato immediatamente.
Nella 31° sessione dell’Unesco, tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07. al 02.07.07, veniva ulteriormente ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito Eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di Pomice (punto 3.1) veniva, altresì, analizzato il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie stabilendo che, “ un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione ed il riaddestramento del personale debba essere effettuato immediatamente”. In data 23.01.2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli Enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
In tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, essendo stato già risolto il primo punto (chiusura delle cave di pomice), le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B-24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati.
A tale proposito già il 03.12.2008, in una riunione tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente, alla presenza degli Amministratori Regionali si era discusso circa il reimpiego degli ex lavoratori del settore pomicifero presso strutture Museali sia esistenti, sia in fase di progettazione (Museo Archeologico Regionale Eoliano “Bernabò Brea” ed Eco - Museo Regionale della Pietra Pomice) come suggerito dall’UNESCO.
In considerazione di quanto sopra al punto 3° (implementazione delle condizioni richieste dalla decisione 31-COM-7B.24 paragrafo “6” lettera “f”) veniva individuato il percorso per la realizzazione, con finanziamenti pubblici, dell’Eco – Museo della Pietra Pomice e, comunque, veniva evidenziato come già il 24.01.2008 la Regione Siciliana, aveva attivato una formale procedura di reimpiego dei lavoratori dell’ex comparto pomicifero nelle strutture Museali esistenti a Lipari (Museo Archeologico “Bernabò Brea”).
Ma attenzione la storia recita, che il Comune e la Regione restano immobili, l’UNESCO non vigila e noi ex Lavoratori della pomice con le nostre famiglie, moriamo di fame.
Oggi, con questa Lettera Aperta, intendiamo portare a conoscenza tutta la cittadinanza eoliana che, stanchi di questa situazione siamo costretti ad intraprendere iniziative eclatanti sino a quando, tutti gli enti interessati “STATO, UNESCO, REGIONE, e COMUNE” non si assumeranno le proprie responsabilità, senza scaricarle gli uni sugli altri e quindi sino a quando tutti non siederanno attorno ad un tavolo per affrontare e risolvere il problema di noi ex lavoratori della pomice, in modo definitivo.
Gli ex Lavoratori della Pomice

Ex Pumex: L'incontro con il sindaco Bruno e l'annuncio dello sciopero della fame e dell'occupazione della stanza del primo cittadino

Vi proponiamo il video integrale dell'incontro degli ex Pumex con il sindaco Mariano Bruno nel quale viene annunciato l'inizio dello sciopero della fame (a tempo indeterminato) da parte di tre ex lavoratori, l'occupazione della sua stanza, gli viene sottoposto il manifesto esplicativo della protesta e viene chiesto il suo diretto coinvolgimento.


Ex Pumex: E' sciopero della fame ed occupazione

Gli ex Pumex (Raffaele,Cesareo e Profilio), tre dei tredici lavoratori che, dopo aver perso il lavoro hanno perso anche la mobilità, dalle dodici di oggi hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato, presidiando contestualmente, giorno e notte, la stanza del sindaco di Lipari Mariano Bruno.
Saranno supportati nella loro protesta dagli altri ex Pumex che hanno indetto lo stato d'agitazione e resteranno accanto ai loro compagni, a palazzo municipale, sino a quando "tutti gli enti interessati Stato, Regione e Comune non si assumeranno le proprie responsabilità, senza scaricarle gli uni sugli altri e quindi sino a quando tutti non siederanno attorno ad un tavolo per affrontare e risolvere il problema in modo definitivo".
Annunciate, per i prossimi giorni, altre iniziative e forme di protesta, anche eclatanti.
Vi proponiamo il video che riassume l'attesa dell'arrivo del sindaco, l'intervista a Bartolo Natoli (Ex Pumex) e l'ingresso del sindaco e degli ex operai nella stanza del primo cittadino:

Il video-fotografico dei festeggiamenti a Sydney per San Bartolomeo

Si conclude con questo video-fotografico lo spazio dedicato da Eolienews ai festeggiamenti di Sydney in Australia per San Bartolomeo. Nel ringraziare ancora Josie Merlino che ci ha inviato le foto vi auguriamo buona visione.Il video è anche su youtube a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=aLfnoqmHjJQ

Buon 8 marzo a tutte le donne che ogni giorno urlano in silenzio, a quelle che non possono vivere la propria femminilità, alle donne che dedicano la loro vita alla famiglia e alla cura degli altri, alle donne intrappolate dai preconcetti e dalle ipocrisie.
Auguri
Saverio Merlino

domenica 7 marzo 2010

La via Conti, il pericolo annunciato.. le tante situazioni a rischio....e l'inerzia che porta al massacro. Ci scrive il geometra Gaetano Barca

Caro Direttore,
ho letto pocanzi del pericolo scampato lungo la Via I. Conti.
Con grande rammarico dico che avevo aperto il computer proprio per scrivere e segnalare insieme ad altri tale pericolo.
Visto l’accaduto, ne approfitto per rappresentare lo sgomento che nutro per il fatto che nessuno, di quanti dovrebbero governare questo paese, anziché fare guerre di poltrone, ha inteso intervenire nonostante fosse davanti agli occhi di tutti che dall’inizio dell’anno in quel punto era evidente un cedimento continuo della sede stradale che, giorno dopo giorno, aumentava con grave pericolo per la pubblica incolumità. Mi chiedo se sia necessario che accada prima l‘irreparabile per poi intervenire.
Eppure, qualcuno, se la memoria non mi tradisce, circa un mese fa ha asfaltato la strada e l’avvallamento era già in corso. Mi chiedo perché non si sia accertato prima di asfaltare la strada di quanto e cosa stesse accadendo. Forse questo paese, che passivamente sta subendo scelte che porteranno al massacro economico dei cittadini, dovrà continuare a subire l’inerzia di chi dovrebbe essere vigile e tutelare la pubblica incolumità?
Nell’attesa che i fatti diano risposta alle mie domande, desidero segnalare, visto che dei nostri amministratori nessuno sembra transitare per le strade di Lipari, il cedimento, che dura da tanto tempo, della grata esistente sulla via Prof. E. Carnevale (di fronte all’ingresso della prima palazzina gialla scendendo dalla Via Cappuccini), come anche l’asfalto rovinato all’incrocio delle due medesime vie che rende pericoloso il transito dei mezzi a due ruote. Ciò è evidente anche lungo la via Mendolita, di fronte all’omonimo residence nonché lungo le vie limitrofe al centro.
Pur riconoscendo che,talvolta, il Comune possa avere difficoltà ad intervenire, nei casi di pericolo per la pubblica incolumità non c’è giustificazione che tenga, specialmente se esiste una struttura di Protezione Civile.
I nostri padri non avrebbero mai subito un disastro di questa portata e, sono convinto, avrebbero usato tutta la loro intelligenza e capacità per costringere chi fa “politica” o fa finta di farla, a governare il paese al posto di fare altro.
Gaetano BARCA

Un "gregge" di eoliani...inzuppati, vaganti... e senza mandriani. Ci scrive il dott. Iacolino

Riceviamo dal dottor Gianni Iacolino e pubblichiamo:
Ore 19 di domenica 7.03.2010. Un gregge di eoliani, inzuppati da una pioggerellina sottile, vaga a Milazzo, brontolando a vuoto, tra le agenzie ed il bar, nella speranza che almeno il comandante della NGI abbia il buon senso di portarci a casa, alle 21, viste le condizioni di mare calmo e le previsioni che non allarmerebbero nessun diportista responsabile.
Ed intanto si impreca contro tutto e tutti, ripetendo un rito monotono che non fara' aprire le biglietterie, che non sensibilizzera' gli operatori del settore, che non sembra interessare ne' alla politica ne' alle autorita' istituzionali.
Mi chiedo come sia stato possibile cadere cosi' in basso con l'aggravante di aver fatto finta di non accorgersi, anno dopo anno, dell'incredibile degrado in cui siamo precipitati, come comunita' isolana e come nazione.
Intanto stiamo a belare, inzuppati, nei dintorni del porto di Milazzo.
Gianni Iacolino

Ludica Lipari: Una vittoria strameritata..frutto di cuore, grinta e grande condizione fisico-atletica

Ludica Lipari – Città di S. Agata = 3-2
Marcatori: 10° Giunta Renzo, 30° Zagami, 40° e 49° Micalizzi, 89° Giunta Antonello
Ludica Lipari: Orto, Mazzeo, Natoli (83° Tripi) Currò, Caruso, Formica, Saltalamacchia C. (50° Lo Nardo), Giunta A., Giunta R., Sturniolo (75° Li Donni), Zagami
Città di S. Agata : Presti, Currò, Santomauro, Reale, Ingrassia, Milazzo, Scoglio, Micalizzi, Liprino, Presti, Fallo
Arbitro: Giuseppe Bertè (Barcellona P.G.)
(Salvatore Sarpi) Una Ludica Lipari tutta cuore e grinta, supportata da una condizione fisica invidiabile, riesce ad incamerare altri tre preziosissimi punti ai fini della fuoriuscita, in tempi brevi, dalla zona a rischio play-out.
Per i ragazzi di Caruso, che hanno saputo mettere in campo tutto ciò che non avevano fatto sino ad ora, si tratta del sesto punto in cinque giorni. Mercoledì, infatti, si erano imposti nel recupero con il S. Stefano.
Il sigillo ad una gara che gli eoliani hanno dominato in lungo e in largo, e che hanno corso il rischio di pareggiare, è arrivato all'89° ad opera del solito Antonello Giunta che con un violento tiro dal basso verso l'alto ha lasciato di stucco il portiere ospite.
Gli eoliani erano passati in vantaggio al 10° del primo tempo con Renzo Giunta e avevano raddoppiato venti minuti dopo con Zagami. Un imprendibile tiro da cinquanta metri di Micalizzi al 40° e una successiva rete dello stesso bomber al 49° avevano portato in equilibrio la gara.
Una vittoria quella liparese, seppure arrivata in piena zona Cesarini, ampiamente meritata se si considera che i padroni di casa avrebbero potuto realizzare almeno altre cinque reti e che, in pieno recupero, il palo ha detto di no ad una conclusione di Zagami.
Soddisfatti il presidente Cirino e il tecnico Caruso, così come tutta la dirigenza, che si vedono ripagati i sacrifici non indifferenti affrontati sino ad oggi per mantenere vivo il calcio a Lipari.
Salvatore Sarpi

Lipari...sprofonda....tra leggerezza e strafottenza. I lettori ci scrivono

Caro Direttore,
nel leggere il tuo articolo "Lipari sprofonda...", mi sono particolarmente indignato e ho sentito forte il desiderio di esternare delle inevitabili riflessioni che giro a te e ai lettori del tuo giornale on line.
Perchè bisogna aspettre di piangere il "morto" prima d'intervenire?
Questa volta, il buon Dio, ha voluto bene al malcapitato ma soprattutto ai nostri amministratori.
Quello che è accaduto oggi, non è un segno dei tempi, bensì della leggerezza e della strafottenza con cui si spende il denaro pubblico.
Come tu ben ricordi, la Via Isabella Conti è stata oggetto di manutenzione appena due mesi addietro, per la precisione la seconda decade di gennaio.
I lavori sono consistiti nella scarificazione e nel rifacimento di alcuni tratti del manto di asfalto (tra cui il tratto sprofondato) e, nello stesso tempo, dovevano essere rifatti i marciapiedi. Il tutto finanziato con i soldi del ticket.
Già allora, la strada presentava un vistoso avvallamento, eppure, durante la scarificazione, ci si è guardati bene dal fare dei sondaggi per verificare quello che stava succedendo nel sottosuolo. E' stato più comodo e veloce, invece, "lavare la faccia" e tappare la bocca agli eoliani.
Ecco oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche dei nostri miopi amministratori.
Purtorppo fin quando la cosa pubblica non sarà amministrata come se amministrassimo il bilancio di famiglia, continueranno ad esserci sprechi su sprechi.
A bun intenditor poche parole
Antonio Casamento

Lipari: Ex Pumex da domani sciopero della fame

Da domani gli ex lavoratori della Pumex, in atto utilizzati in ASU dal comune di Lipari, cominceranno lo sciopero della fame.
La protesta, che potrebbe però non essere l'unica, sarà a tempo indeterminato “fino a quando il ministero dell’Ambiente, la Regione e il Comune di Lipari non troveranno una soluzione” ai problemi, iniziati con la chiusura della “Pumex”, attività ritenuta incompatibile con il riconoscimento Unesco delle Eolie quale Patrimonio dell’Umanità

Firmata l'ordinanza sul ticket di ingresso.Fissati definitivamente i prezzi, esentati i cittadini delle province di Messina e Reggio Calabria

(Gazzetta del sud- Mauro Cucè) C'è una dote che questa città ha lasciato sottoterra per anni. Un tesoro che nessuno si è mai preso la briga di andare a cercare, forse abdicando a poteri superiori o forse, e più semplicemente, scegliendo la strada dell'ignavia politica, quella che alle nostre latitudini continua a mietere "vittime" ogni giorno.
Schiacciata da un destino, imposto chissà da chi, Messina non ha mai trovato il coraggio o la forza di rialzare la testa, consegnandosi alla sua gente come "servitù di passaggio" dell'Italia intera. Vittima sacrificale del transito veicolare, dei gas e dell'inquinamento acustico. Di slogan e parole il popolo messinese ne ha visti e sentiti a pioggia, ma mai nessuno ha tradotto in fatti quanto sbandierato. Adesso, forse, l'inversione di rotta. Decisa. Epocale. E messa per iscritto dal sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, che con i poteri speciali di commissario per l'emergenza traffico ha firmato ieri sera la determina con cui istituisce l'ecopass (sulla scia di quanto avvenuto anche in altre città italiane e europee). Un atto forte, destinato a segnare positivamente la sindacatura di Buzzanca, al pari del prossimo appalto degli approdi di Tremestieri e dell'atteso completamento degli svincoli di Giostra e Annunziata.
Un vero e proprio ticket per chi sbarcherà a Messina, attraversando lo Stretto. La deliberà, alla cui stesura e valutazione legale ha partecipato anche l'avvocato Marcello Scurria, verrà presentata, nel corso di una conferenza stampa, lunedì mattina, alle 10.30, a Palazzo Zanca.
Filtrano solo alcune indiscrezioni. I prezzi innanzitutto. Rispetto alle indiscrezioni di qualche giorno addietro, nelle ultime ore qualcosa è cambiato. Limate alcune tariffe e rivisti dei dettagli. Eccoli: chi attraverserà lo Stretto con l'auto, oltre al biglietto dei privati o delle Ferrovie, pagherà 1,50 euro solo andata (2,50 andata e ritorno). Autocarri e bus di linea pagheranno 5 euro (9 euro andata e ritorno), mentre autotreni e autoarticolati dovranno sborsare 10 euro (18 euro andata e ritorno). Tariffe che varranno per tutte le "linee": ovvero per chi sbarcherà alla Rada San Francesco, alla stazione marittima, al molo Norimberga (le Cartour) e agli approdi Tremestieri. In un primo momento si era pensato a "gravare" soprattutto sui veicoli che sbarcavano dalla Cartour, destinati ad attraversare tutta la città, passando prima per la via La Farina e poi il viale Europa. Ma alla fine si è deciso per la linea unitaria. Dal ticket saranno, ovviamente esentati i cittadini dei comuni e delle province di Messina e di Reggio Calabria. Basterà presentare la patente di guida. La data storica dovrebbe essere già stata fissata: l'1 giugno, come peraltro ha annunciato il sindaco Buzzanca, nel corso della sua relazione in aula nell'ultima settimana. Ma il primo cittadino spera di poter accelerare i tempi, anche grazie alla collaborazione dei privati. Una delibera di indirizzo per il ticket di attraversamento era stata votata dal consiglio comunale attuale (ma anche da quello precedente) dopo che a presentarla erano stati i consiglieri Giuseppe Melazzo, Nello Pergolizzi, Antonio Fazio e Giuseppe Chiarella (un ordine del giorno era stato presentato anche da Sebastiano Tamà, Antonio Restuccia, Antonino Spicuzza e Ivano Cantello). Secondo la proposta i ricavi servirebbero a interventi di riqualificazione e miglioramento della circolazione urbana, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle arterie cittadine, al potenziamento del trasporto pubblico, al cofinanziamento dell'attraversamento pedonale, nonché all'incremento dell'organico dei vigili. Vedremo se l'Amministrazione confermerà l'impianto della delibera o darà vita a un provvedimento diverso. Ancora poche ore, poi sarà scritta la storia.

Lipari "sprofonda": Voragine sulla centralissima via Conti

Lipari sempre "più giù". Una vera e propria voragine si è aperta una ventina di minuti fa al centro della carreggiata sulla via Isa Conti. Si tratterebbe, secondo i residenti nella zona, di una vecchia cisterna che si trovava nella zona in cui negli anni '70 è stata realizzata la strada.
Coinvolta un'auto che si trovava a transitare e che ha riportato dei danni.
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini della polizia municipale (ispettori Maria Grazia Natoli e Agostino Portelli) e gli operai comunali Antonio Favata e Michele Acquaro.
L'area è stata transennata e sono state rimosse con il carro attrezzi delle auto posteggiate onde consentire un buon svolgimento della circolazione nonostante la voragine.
Nel video sottostante le immagini della voragine e dei primi interventi posti in essere dalla polizia municipale e dagli operai comunali:

Milazzo: Variante per biglietterie e area imbarco. Si punta a trasferire in estate tutti i servizi in via Tonnara

L'auspicato trasferimento delle biglietterie navi ed aliscafi dalla cortina del porto alla via Tonnara entro l'estate sembra finalmente potersi concretizzare.
Nell'ultima seduta del Comitato portuale infatti è stata approvata la perizia di variante e suppletiva redatta dal direttore dei lavori e la conseguente rimodulazione del progetto economico pari ad un milione e 50 mila euro. Ciò consentirà all'impresa appaltatrice, la Cipea di Bologna di completare le opere finalizzate a realizzare una struttura da destinare a biglietterie navi ed aliscafi, a sala d'attesa ed a servizi all'utenza quali: bar, ristorante, deposito bagagli, centro informazione ed uffici per le Autorità. L'iniziale termine per l'esecuzione delle opere era fissato in circa sei mesi. I problemi sono stati determinati, come si legge nella stessa relazione del direttore dei lavori "da una scarsa consistenza del sottostante terreno di sedime" che avrebbe reso necessario per ragione di sicurezza e stabilità delle corsie e dei piazzali un intervento rafforzativo
«L'approvazione di questa delibera – ha detto il vicesindaco di Milazzo Franco Cusumano, presente alla riunione del Comitato portuale – rimuove ogni ostacolo e finalmente avremo quest'opera che consentirà di decentrare l'imbarco sui traghetti dalla via dei Mille alla via Tonnara ed avrà una duplice finalità: da un lato risolvere la cronica carenza di spazi portuali da destinare allo stoccaggio dei mezzi in attesa di imbarco; dall'altro, trasferendo le biglietteria nel nuovo piazzale, di alleggerire la viabilità pubblica».
L'area in questione è molto vasta, compresa tra il Lido Azzurro e il rifornimento Agip, oggi bonificata ma sino a pochi anni addietro vera e propria discarica a cielo aperto con carcasse di autovetture, relitti di barche, carrelli fuori uso, verricelli arrugginiti ed ogni tipo di rifiuto, oltre alle sterpaglie, o meglio alla boscaglia che non dava il senso della gravità della situazione. Questo nuovo piazzale d'imbarco con le annesse biglietterie si inquadra pure nella vasta riorganizzazione operativa dell'ambito portuale volta a decongestionare le arterie comunali.
Va ricordato infatti che secondo le previsioni del Prg portuale in fase di definizione quest'area è quella che precede la cantieristica e segue le banchine dedicate all'attività commerciale. Infatti il porto cosiddetto storico ospiterà esclusivamente gli approdi turistici (dai moli Rizzo e Marullo, fino a parte della banchina XX Luglio con ovviamente lo specchio acqueo prospiciente), mentre appunto quello commerciale si snoderà lungo la via Tonnara e la cantieristica lungo la via Acqueviole. Nell'individuazione del ruolo assegnato alle banchine si dice di aver tenuto conto della deliberazione assunta nel 2006 dal consiglio comunale di Milazzo che ha individuato lo specchio acqueo antistante il Tennis e vela e piazza della Repubblica quale area per quel porto hub che la Regione aveva in un primo tempo assegnato a Milazzo e che però è stato "dirottato" su Sant'Agata Militello e che pertanto non rientra più nelle previsioni a favore della città del capo, con l'area limitrofa alla via Tonnara-Nino Bixio per la cantieristica ed assistenza ai natanti da diporto. Sulla banchina Rizzo invece troverà posto il nuovo pontile degli aliscafi (spesa un milione di euro). Proprio qualche giorno addietro l'Autorità portuale, preso atto del completamento dell'iter burocratico col rilascio dell'autorizzazione da parte del Ministero dell'Ambiente ha bandito la gara. Sarà una corsa contro il tempo per far sì che entro l'estate tale approdo possa essere operativo.
Ancora fermi invece gli altri interventi annunciati anche dal presidente Lo Bosco e relativi alle grandi infrastrutture: dragaggio del porto, appalto espletato per euro 5.950.000 da eseguire in 365 giorni; completamento banchine operative e dragaggio fondali antistanti, appalto espletato per euro 14.350.000 da eseguire in 700 giorni; completamento delle opere di accosto del porto di per euro 3.500.000. L'estate è alle porte e il rischio è che tutto slitti al prossimo autunno.

Lipari: Incidente con il "botto" nella notte. Non vi sarebbero gravi conseguenze per chi era a bordo

Incidente con il "botto" nella tarda serata a Lipari lungo la salita che immette nel tunnel che collega il centro dell'isola con Canneto.
Una BMW nera, per cause in corso di accertamento, dopo essersi immessa lungo la salita (in direzione Canneto quindi) è andata ad impattarecontro gli archetti dissuasori posizionati dalla Provincia a delimitazione del marciapiede pedonale.
Un paio gli archetti travolti e/o scardinati (vedi foto), consistenti i danni al mezzo, specie nella parte anteriore (lungo il ciglio della strada si trova anche una ruota) ma da quanto trapela senza gravi conseguenze per chi si trovava a bordo.

Lipari: Il sindaco Bruno ha incontrato i pescatori sulle problematiche di Marina Corta

Il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha incontrato( vedi foto) ieri a mattina a Marina Corta un gruppo di pescatori e il capitano Pino Merenda.
Si è discusso dei problemi legati alla rimozione della scogliera protettiva, ubicata nei pressi dello specchio d'acqueo limitrofo alla salita di San Giuseppe.
Rimozione che sta comportando tutta una serie di disagi. Il mare spesso e volentieri, infatti, attraversando la parte inferiore del ponte invade ed allaga la sede stradale.

La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney

Ultimo appuntamento con le foto relative ai festeggiamenti a Sydney in Australia per San Bartolomeo. Domani pubblicheremo un video fotografico dedicato ai festeggiamenti.
Ancora un grazie a Josie Merlino





































Calcio: Per la Ludica Lipari impegno casalingo

Dopo la vittoria di mercoledi scorso nel recupero, nuovo impegno casalingo oggi pomeriggio per la Ludica Lipari.
I ragazzi di Caruso e Li Castro affronteranno al Monteleone il "Città di S. Agata".
Una gara da vincere per tirarsi fuori al più presto dalla zona "rischio playout"