Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.
caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:
Lipari: Villa Mazzini e il palazzo municipale
2) L'area archeologica all'interno del castello di Lipari prima dell'attuale conformazione, cioè senza anfiteatro e ascensore
3) Gaetano (Tom) Giuffrè
4) Rudere di una casa nobilizia a Lipari
5) Canneto vista da Sparanello
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lunedì 21 giugno 2010
domenica 20 giugno 2010
Presentazione candidatura distretto turistico Isole ed Arcipelaghi di Sicilia. Comunicato
Riceviamo dall'assessore Anna Spinella e pubblichiamo:
In data 15 giugno 2010, il Comune di Lipari, nella persona del Sindaco dott. Mariano Bruno, individuato come soggetto rappresentante e Comune capofila dei soggetti promotori del costituendo distretto turistico, ha presentato all’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana la richiesta di riconoscimento del Distretto turistico territoriale denominato “Isole ed Arcipelaghi di Sicilia” .
Con questo importante passo è stata così sancita una scelta forte manifestata dai Sindaci dei Comuni delle isole della Sicilia, fatta nel segno delle prospettive di sviluppo future che, superando ogni possibile campanilismo, hanno voluto dare seguito ad un percorso di crescita comune, già iniziato con il PIT isole minori.
L' opportunità di presentare la candidatura per un distretto turistico è stata unica e imperdibile occasione per le Isole della Sicilia, in quanto la possibilità di poter fruire dei finanziamenti previsti dai bandi europei per il comparto turistico è ormai legata a doppia mandata ai Distretti Turistici stessi, considerati canale privilegiato se non esclusivo per l’ottenimento dei fondi europei.
In questa prima fase la Regione riconoscerà e finanzierà un numero tra 20 e 25 distretti turistici, con l'obiettivo di realizzare attività di tipo immateriale: pubblicità, promozione di feste, tradizioni. In un secondo momento, con fondi Cipe, sarà possibile finanziare anche interventi strutturali.
Il ruolo che verrà assegnato al distretto sarà quello di sostenere programmi di sviluppo turistico territoriale, promossi applicando i principi di concertazione, partenariato e sussidiarietà.
Il Distretto turistico rappresenta infatti una cornice di progettazione e pianificazione strategica, realizzabile attraverso un' organizzazione che raccoglie e rappresenta tutti i soggetti coinvolti. Un modello organizzativo che mirerà ad esaltare la dimensione territoriale dell'offerta turistica, fungendo da tavolo di lavoro permanente, sia nella fase di elaborazione progettuale, che in fase di gestione, mediando tra i diversi interessi delle parti pubblico-privato.
Il Distretto si configura in tale prospettiva come proposta di un sistema turistico integrato: turismo di qualità che valorizzi e sia valorizzato da una offerta integrata di risorse che vanno dal mare alle risorse naturali e culturali, all'agricoltura, alla pesca, ai prodotti tipici. In questa accezione le isole possono rappresentare un Distretto Turistico dalla forte identità e quindi “unico”.
Nonostante il fatto che ogni isola, per ragioni geografiche possa essere considerata un territorio a se stante, ed ognuna abbia proprie specifiche peculiarità, nel loro insieme le Isole della Sicilia, costituiscono un' entità territoriale caratterizzata da elementi socio-economici, servizi, problemi ed esigenze comuni.
Ecco dunque come viene proposta all'interno del PdST una concezione di Distretto Turistico – leggero nella sua struttura amministrativa ma pesante come strumento che elabora criteri ordinatori - in grado di far superare alcuni dilemmi e criticità fortemente presenti sui territori delle Isole.
Anna Spinella
In data 15 giugno 2010, il Comune di Lipari, nella persona del Sindaco dott. Mariano Bruno, individuato come soggetto rappresentante e Comune capofila dei soggetti promotori del costituendo distretto turistico, ha presentato all’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana la richiesta di riconoscimento del Distretto turistico territoriale denominato “Isole ed Arcipelaghi di Sicilia” .
Con questo importante passo è stata così sancita una scelta forte manifestata dai Sindaci dei Comuni delle isole della Sicilia, fatta nel segno delle prospettive di sviluppo future che, superando ogni possibile campanilismo, hanno voluto dare seguito ad un percorso di crescita comune, già iniziato con il PIT isole minori.
L' opportunità di presentare la candidatura per un distretto turistico è stata unica e imperdibile occasione per le Isole della Sicilia, in quanto la possibilità di poter fruire dei finanziamenti previsti dai bandi europei per il comparto turistico è ormai legata a doppia mandata ai Distretti Turistici stessi, considerati canale privilegiato se non esclusivo per l’ottenimento dei fondi europei.
In questa prima fase la Regione riconoscerà e finanzierà un numero tra 20 e 25 distretti turistici, con l'obiettivo di realizzare attività di tipo immateriale: pubblicità, promozione di feste, tradizioni. In un secondo momento, con fondi Cipe, sarà possibile finanziare anche interventi strutturali.
Il ruolo che verrà assegnato al distretto sarà quello di sostenere programmi di sviluppo turistico territoriale, promossi applicando i principi di concertazione, partenariato e sussidiarietà.
Il Distretto turistico rappresenta infatti una cornice di progettazione e pianificazione strategica, realizzabile attraverso un' organizzazione che raccoglie e rappresenta tutti i soggetti coinvolti. Un modello organizzativo che mirerà ad esaltare la dimensione territoriale dell'offerta turistica, fungendo da tavolo di lavoro permanente, sia nella fase di elaborazione progettuale, che in fase di gestione, mediando tra i diversi interessi delle parti pubblico-privato.
Il Distretto si configura in tale prospettiva come proposta di un sistema turistico integrato: turismo di qualità che valorizzi e sia valorizzato da una offerta integrata di risorse che vanno dal mare alle risorse naturali e culturali, all'agricoltura, alla pesca, ai prodotti tipici. In questa accezione le isole possono rappresentare un Distretto Turistico dalla forte identità e quindi “unico”.
Nonostante il fatto che ogni isola, per ragioni geografiche possa essere considerata un territorio a se stante, ed ognuna abbia proprie specifiche peculiarità, nel loro insieme le Isole della Sicilia, costituiscono un' entità territoriale caratterizzata da elementi socio-economici, servizi, problemi ed esigenze comuni.
Ecco dunque come viene proposta all'interno del PdST una concezione di Distretto Turistico – leggero nella sua struttura amministrativa ma pesante come strumento che elabora criteri ordinatori - in grado di far superare alcuni dilemmi e criticità fortemente presenti sui territori delle Isole.
Anna Spinella
Tirrenia. Mediterranea holding. La cordata è pronta.
(fonte shippingonline.it) È pronta la cordata Mediterranea Holding per la privatizzazione di Tirrenia con l’ingresso a sorpresa della famiglia Busi Ferruzzi. Ieri, secondo quanto risulta a Radiocor, è stata definita la compagine azionaria della newco che avrà Regione Siciliana e gli armatori Tomasos di Ttt Lines come azionisti principali. Mediterranea Holding, presieduta da Salvatore Lauro e che avrà Alexandros Tomasos come amministratore delegato, vedrà la Regione Siciliana al 37%, Ttt Lines al 33,5%, il gruppo Lauro al 18,5% e Isolemar (che raduna alcuni piccoli imprenditori campani) all’8%. Il restante 3% sarà detenuto dai Busi Ferruzzi, famiglia che controlla la Sibeg, azienda di imbottigliamento e distribuzione della Coca Cola in Italia. Sibeg è presieduta da Maria Cristina Busi Ferruzzi, moglie di Arturo Ferruzzi, cognato di Raul Gardini, protagonista della finanza tra gli anni 80 e 90.
All’alleanza, che presenterà un’offerta vincolante per Tirrenia entro il 28 giugno, si aggiungerà presto anche la Gestioni armatoriali di Nicola Coccia, probabilmente attraverso una newco con Ttt Lines e la società dell’ex presidente di Confitarma: la quota complessiva dell’asse Tomasos-Coccia in Mediterranea resterà comunque ferma al 33,5%. L’accordo tra i soci di Mediterranea Holding, che è assistita dallo studio Legance e da Ernst&Young, prevede un periodo di lock up di un anno durante il quale non sarà possibile l’ingresso di nuovi soci. Entro la giornata di oggi, Fintecna, che controlla al 100% Tirrenia, attende dai partecipanti alla gara per la privatizzazione la comunicazione su eventuali alleanze in vista delle offerte finali di fine mese. L’offerta di Mediterranea Holding si confronterà con ogni probabilità con quella del fondo di private equity Cinven che, in Italia, controlla Avio Group.
Le reazioni. «Arturo Ferruzzi non ha assunto alcun ruolo, né diretto né indiretto» nell’acquisto avviato da Cristina e Luca Busi «nell’acquisto del 3% della società Mediterranea Holding, che parteciperà alla aggiudicazione del controllo di Tirrenia». Lo affermano, in una nota congiunta, i due imprenditori, commentando notizie di stampa, e precisando di «avere promosso l’iniziativa per il tramite di Acies srl, società integralmente ed esclusivamente» da loro controllata.
IL COMMENTO : Tirrenia, attenzione al rischio Sicilia
(fonte shippingonline) La sentenza della Corte Giustizia europea che nei giorni scorsi ha riaperto il caso delle sovvenzioni di cui ha beneficiato Tirrenia dal 1976 al 1980, non interferirà con il processo di privatizzazione della compagnia: gli oneri relativi al passato, ricadranno comunque sul governo e non sul futuro acquirente. Dalla sentenza della Corte del Lussemburgo, emerge che il fallimento della società genovese Traghetti del Mediterraneo sarebbe stato determinato dal dumping attuato da Tirrenia in quegli anni nei collegamenti con la Sicilia e con la Sardegna. Sarà il giudice del rinvio a stabilire se, in assenza di una contabilità separata per le sue diverse attività, Tirrenia abbia effettivamente utilizzato gli introiti delle attività di cabotaggio sovvenzionate, a vantaggio di attività svolte su altre linee. Si tratta di una questione da non sottovalutare, che potrebbe anche aprire una nuova procedura di infrazione. Ma il punto, oggi, è soprattutto evitare che la privatizzazione della compagnia di Stato si trasformi in una nuova beffa, sia per le casse pubbliche che per i consumatori.
È lecito supporre che se ad acquistare Tirrenia sarà una cordata finanziata principalmente dalla Regione Sicilia, si tratterà di un’operazione assistita, che non offrirà vantaggi al mercato liberalizzato e comporterà l’apertura di un contenzioso infinito. I precedenti non sono incoraggianti. Nel mondo dello shipping, il fondo Cape - Regione Siciliana si è già fatto conoscere per il suo controllo su T-Link, una compagnia di cabotaggio che, come ha denunciato in Parlamento alla fine dello scorso anno il deputato Leoluca Orlando, si è rivelata «fallimentare dal punto di vista imprenditoriale e completamente scollegata da ogni ipotesi di progetto, al punto tale da produrre tra i 12 e i 14 milioni di euro di perdite nell’arco di sei mesi». È una vicenda sulla quale né il governo né la Regione Sicilia hanno ancora fatto chiarezza. Per Tirrenia, la prossima settimana potrebbe essere decisiva.
Il ministro Matteoli ha rinviato l’incontro già previsto con i sindacati, ufficialmente per disporre di maggiore tempo e consentire quindi a Fintecna e Tirrenia di acquisire nuovi elementi. In queste ore dovranno essere comunicate eventuali cordate, mentre le offerte vincolanti saranno presentate entro il 28 giugno. È troppo tardi per chiedere che ci venga risparmiata l’ennesima figuraccia, con la farsa dell’acquisto della compagnia di Stato da parte della Regione Sicilia?
All’alleanza, che presenterà un’offerta vincolante per Tirrenia entro il 28 giugno, si aggiungerà presto anche la Gestioni armatoriali di Nicola Coccia, probabilmente attraverso una newco con Ttt Lines e la società dell’ex presidente di Confitarma: la quota complessiva dell’asse Tomasos-Coccia in Mediterranea resterà comunque ferma al 33,5%. L’accordo tra i soci di Mediterranea Holding, che è assistita dallo studio Legance e da Ernst&Young, prevede un periodo di lock up di un anno durante il quale non sarà possibile l’ingresso di nuovi soci. Entro la giornata di oggi, Fintecna, che controlla al 100% Tirrenia, attende dai partecipanti alla gara per la privatizzazione la comunicazione su eventuali alleanze in vista delle offerte finali di fine mese. L’offerta di Mediterranea Holding si confronterà con ogni probabilità con quella del fondo di private equity Cinven che, in Italia, controlla Avio Group.
Le reazioni. «Arturo Ferruzzi non ha assunto alcun ruolo, né diretto né indiretto» nell’acquisto avviato da Cristina e Luca Busi «nell’acquisto del 3% della società Mediterranea Holding, che parteciperà alla aggiudicazione del controllo di Tirrenia». Lo affermano, in una nota congiunta, i due imprenditori, commentando notizie di stampa, e precisando di «avere promosso l’iniziativa per il tramite di Acies srl, società integralmente ed esclusivamente» da loro controllata.
IL COMMENTO : Tirrenia, attenzione al rischio Sicilia
(fonte shippingonline) La sentenza della Corte Giustizia europea che nei giorni scorsi ha riaperto il caso delle sovvenzioni di cui ha beneficiato Tirrenia dal 1976 al 1980, non interferirà con il processo di privatizzazione della compagnia: gli oneri relativi al passato, ricadranno comunque sul governo e non sul futuro acquirente. Dalla sentenza della Corte del Lussemburgo, emerge che il fallimento della società genovese Traghetti del Mediterraneo sarebbe stato determinato dal dumping attuato da Tirrenia in quegli anni nei collegamenti con la Sicilia e con la Sardegna. Sarà il giudice del rinvio a stabilire se, in assenza di una contabilità separata per le sue diverse attività, Tirrenia abbia effettivamente utilizzato gli introiti delle attività di cabotaggio sovvenzionate, a vantaggio di attività svolte su altre linee. Si tratta di una questione da non sottovalutare, che potrebbe anche aprire una nuova procedura di infrazione. Ma il punto, oggi, è soprattutto evitare che la privatizzazione della compagnia di Stato si trasformi in una nuova beffa, sia per le casse pubbliche che per i consumatori.
È lecito supporre che se ad acquistare Tirrenia sarà una cordata finanziata principalmente dalla Regione Sicilia, si tratterà di un’operazione assistita, che non offrirà vantaggi al mercato liberalizzato e comporterà l’apertura di un contenzioso infinito. I precedenti non sono incoraggianti. Nel mondo dello shipping, il fondo Cape - Regione Siciliana si è già fatto conoscere per il suo controllo su T-Link, una compagnia di cabotaggio che, come ha denunciato in Parlamento alla fine dello scorso anno il deputato Leoluca Orlando, si è rivelata «fallimentare dal punto di vista imprenditoriale e completamente scollegata da ogni ipotesi di progetto, al punto tale da produrre tra i 12 e i 14 milioni di euro di perdite nell’arco di sei mesi». È una vicenda sulla quale né il governo né la Regione Sicilia hanno ancora fatto chiarezza. Per Tirrenia, la prossima settimana potrebbe essere decisiva.
Il ministro Matteoli ha rinviato l’incontro già previsto con i sindacati, ufficialmente per disporre di maggiore tempo e consentire quindi a Fintecna e Tirrenia di acquisire nuovi elementi. In queste ore dovranno essere comunicate eventuali cordate, mentre le offerte vincolanti saranno presentate entro il 28 giugno. È troppo tardi per chiedere che ci venga risparmiata l’ennesima figuraccia, con la farsa dell’acquisto della compagnia di Stato da parte della Regione Sicilia?
Congresso PD a Lipari. Cincotta nuovo segretario
Comunicato stampa
CONGRESSO PD SEZIONE LIPARI
Nella giornata odierna si è svolto il congresso dell’unione comunale del PD di Lipari alla presenza dei deputati regionali, On. Laccoto e On. Genovese, del Senatore Nino Randazzo, del segretario provinciale del PD Francesco Gallo e del consigliere provinciale Giuseppe Grioli.
L’assemblea si è aperta con l’interevento del segretario reggete uscente Saverio Merlino e del capo gruppo del PD al consiglio comunale Giacomo Biviano. Hanno, pure, preso parte ai lavori congressuali gli esponenti dell’UDC, Marco Giorgianni ed il consigliere comunale Adolfo Sabatini, ed il consigliere comunale di SEL Pietro Lo Cascio.
L’assemblea ad unanimità ha votato quale segretario cittadino Giuseppe Cincotta. Il direttivo è composto da: Giacomo Biviano, Livio Sciacchitano, Tiziana De Luca, Saverio Merlino, La Greca Giuseppe, Carnevale Emanuele, Neda Davanzo, Carnevale Maria, Carrà Claudia, Merenda Emanuele, Paino Paola, Paino Antonino, Natoli Lino, Saltalmacchia Antonino, Orfilia Giorgi, Allegrino Antonino, Zuradelli Giannina, Salanitri Giovanni, Cacace Roberta, Giacomantonio Michele, Montalbano Domenico, Ziino Domenico, Natoli Antonino, Lopez Anna Maria.
Relazione candidato alla segreteria Giuseppe Cincotta
“Rinnovamento nella continuità”
Cari Amici,
vi ringrazio per aver posto fiducia nella mia persona al fine di rilanciare l’azione politica del Partito Democratico sul territorio. Vi anticipo subito, però, che la mia segreteria potrà lavorare e mirare all’ottenimento di risultati soltanto se c’è l’aiuto di tutti.
Prima di ogni cosa dobbiamo ritrovare l’entusiasmo di fare politica e la capacità di confrontarci. Soltanto così riusciremo a diffondere l’idea che il nostro progetto politico sarà vincente, non solo in termini elettorali, ma soprattutto in termini di contenuti.
Non vi nascondo che l’impresa è ardua, soprattutto se consideriamo che la gente è sempre più sfiduciata nei confronti della politica. Pertanto, davanti a noi si presenta una sfida e proprio per questo dobbiamo mettere in campo ogni giorno tutte le nostre energie.
Intanto, ritengo, doveroso ringraziare Saverio Merlino che in questi anni non facili a livello organizzativo, ha comunque ricoperto il ruolo di segretario reggente del partito. Ugualmente, ringrazio Pino La Greca che come sempre, con innato amore per la politica, ha dato un contributo sostanziale alle scelte del PD ma anche di tutta l’opposizione.
Tuttavia, il ringraziamento più forte va al consigliere comunale Giacomo Biviano che, nonostante il poco sostegno della struttura di partito, con grande impegno personale ha dimostrato di portare in alto il nome del PD, facendosi promotore di tante battaglie politiche e soprattutto di un modo di far politica nuovo, giovane, propositivo.
In un momento così difficile per il nostro territorio, sicuramente dobbiamo guardare alle aspettative della gente. Dobbiamo pensare che la politica bisogna farla con la gente ed in questo senso la parola d’ordine dovrà essere quella del rinnovamento.
Il rinnovamento, passa oggi, attraverso un cambio sostanziale nella conduzione del Partito, con un nuovo segretario e la partecipazione alla direzione del partito di donne ed uomini che porteranno energie e nuova voglia di fare politica nel nostro arcipelago. Ma deve soprattutto essere un rinnovamento nella mentalità di approccio alla politica. La politica, infatti, è cambiata e non riesce più a dare risposte concrete a quelle che sono le esigenze della gente. Se questo per alcuni versi è un limite, poiché rende più difficile l’approccio con l’elettore, per altri deve essere il punto di partenza per fare breccia sui tanti eoliani che hanno capito che i tempi delle promesse sono finiti e che, pertanto, alla politica del “comparato” dobbiamo sostituire quella del fare, del pensare, del costruire. Purtroppo la mia generazione, ogni giorno, vive sulla propria pelle il fallimento della politica. A tal proposto penso al problema disoccupazione giovanile che di certo non salva le nostre isole.
In questo senso, pertanto, la parola d’ordine deve essere vincere per incidere nelle scelte. Credo, infatti, che soltanto al governo possiamo avere la possibilità di fare. Ma dobbiamo, anche essere coscienti della necessità di garantire una continuità in ossequio al lavoro di opposizione che unitamente ad altri partiti abbiamo svolto in consiglio comunale. All’indomani delle elezioni amministrative abbiamo avviato e di giorno in giorno, rafforzato un sistema di alleanze che si è consolidata con la sinistra di ecologia e libertà, con l’UDC e con il movimento civico “Nuovo Giorno”.
Questa alleanza, costruita su programmi condivisi, discussi, approfonditi, ha portato ad una serie di autoconvocazioni e documenti in consiglio comunale che hanno disegnato un chiaro progetto politico per l’amministrazione futura della nostra comunità. Programmi che dovranno essere ulteriormente diffusi e portati alla conoscenza di tutti gli iscritti ed i simpatizzanti del partito democratico.
Lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio è stato messo al centro della discussione tra i partiti ed i movimento che compongono l’attuale gruppo di minoranza ma che hanno avuto la capacità di porre quesiti che hanno messo in profonda crisi l’attuale maggioranza consiliare e la stessa amministrazione.
Le autoconvocazioni sul Distretto turistico delle Isole minori siciliane; quella sull’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie; le nette prese di posizione sul Piano Regolatore Generale e sul Piano Regolatore generali dei Porti confermano che il nostro partito e gli alleati in consiglio hanno posto le “regole” al centro del dibattito politico nel Paese.
I risultati ottenuti sulle problematiche dell’Ospedale Civile di Lipari e sulla vertenza degli ex operai della Pomice, hanno confermato lo stretto rapporto tra il partito a livello locale con i nostri rappresentanti provinciali e regionali.
Sarà, pertanto, necessario costruire un sistema di rapporti con gli alleati che conduca a scelte condivise sulla figura del sindaco, degli assessori, dei consiglieri comunali, per superare divisioni e diffidenze che nel passato hanno provocato danni e ritardi nello sviluppo del nostro Paese. Abbiamo compreso da anni, ormai, che da “soli” non si vince, e che il sistema di alleanze che abbiamo costruire è il primo passo per la vittoria nella prossima tornata elettorale. Sistema di Alleanze che andrà allargata alla società civile. La società civile dovrà fare una chiara scelta di campo, noi offriremo una base solida fatta di uomini e programmi per il futuro governo del Paese. I partiti con i quali siamo in stretta collaborazione hanno personalità in grado di esprimere una chiara classe dirigente per il Paese, una classe dirigente che si è consolidata in anni di reciproca collaborazione e condivisione di idee, progetti e programmi.
In conclusione, rivolgendomi soprattutto a chi con me farà parte del direttivo del PD, tengo a precisare che il mio impegno sarà massimo prima di tutto come uomo e poi come politico. Credo che questo sia fondamentale e determinante per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
A questo punto auguro un buon lavoro a tutti, con la consapevolezza che saremo protagonisti del futuro di questo paese.
Giuseppe Cincotta
RELAZIONE DEL SEGRETARIO USCENTE Saverio Merlino
Cari Amici e Compagni, Uomini e Donne iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, graditi ospiti presenti in sala, Senatore Randazzo, On. Le Genovese, Onorevole Laccato, caro Francesco Gallo ns. Segretario Provinciale,
Gli ultimi anni sono stati anni difficili e densi d’eventi per tutti noi del centro-sinistra.
L’esperienza del Partito Democratico a Lipari, come in tutta Italia, è nata in quel “entusiastico” 14 ottobre 2007, quando un popolo fiducioso di lasciare alle spalle le dinamiche anacronistiche dei vecchi partiti, le visioni incrostate da vetusti schemi ideologici, sulla scia della necessità di contaminarsi, ha voluto dar voce a quei cittadini che anelavano fortemente un progetto nuovo, chiaro e comprensibile di sviluppo, coesione sociale, uguaglianza e integrazione delle diversità d’ogni tipo.
Personalmente, pur non essendo arrivato in politica da poco, ho vissuto il momento della nascita del PD con vivido e speranzoso entusiasmo.
Mosso da questi sentimenti, insieme a tanti amici, con Pino in particolare, che da Segretario dei DS è stato riconfermato coordinatore del PD ed io da coordinatore della Margherita a vice coordinatore del PD, si avverti il desiderio e la necessità forte di scendere in prima linea per lavorare a quel progetto, di voler superare le divisioni più mentali che meramente ideologiche dei democratici provenienti dai diversi partiti.
Purtroppo, l’obiettivo è stato quasi sempre sfiorato e mai centrato e i momenti difficili non sono certamente finiti.
Anche a Lipari, il Partito Democratico, è nato in un momento particolare, un momento che ha visto la gente confusa e offuscata dall'immagine di perbenismo ed individualismo di cui, purtroppo, ne hanno fatto una bandiera i diversi personaggi del centro destra che privi d’ogni idea progettuale, alla prova dei fatti hanno manifestato subito un’incapacità governativa del sindaco e delle sua giunta.
Questo centro-destra, oggi, è imploso, come ho già detto in altre occasioni, principalmente a causa della ricerca assennata del potere che li ha portati solo a ridicoli litigi, che li ha portati a sminuire il dibattito consiliare e questo non può che dispiacerci perchè non ha giovato sicuramente né alla democrazia del consiglio comunale né di conseguenza al bene della nostra città.
Quando Pino, dopo il deludente risultato elettorale conseguito come candidato del PD alle elezioni Provinciali, nel mese di Giugno 2008, ha presentato le sue dimissioni irrevocabili da Coordinatore del Partito Democratico di Lipari e mi è stato chiesto, nel mese di Luglio 2008, nella qualità di vice coordinatore, di fare da Reggente e portare il Partito al tesseramento, scoraggiato e pur sapendo il momento difficile che si stava attraversando e le difficoltà cui andavo incontro, con grande senso di responsabilità e di servizio, ho accettato.
Ho accettato anche per evitare che il Partito a cui avevamo tanto creduto si dissolvesse nel nulla.
Viste le esperienze passate, per non essere lasciato solo, ho immediatamente nominato un Ufficio di Presidenza che, nei primi tempi, si è impegnato molto.
Poi, l’estate, le vicissitudini della vita d’una persona che lavora, che ha un universo e degli affetti da coltivare, un momento di nuova confusione politica e la nostra bravura a farci sempre male da soli, ha visto scemare l’impegno, l’entusiasmo e la disponibilità di tutti noi anche a partecipare alle riunioni.
Nonostante il mio mandato era limitato al tesseramento, piaccia o non piaccia, il Partito Democratico di Lipari ha visto momenti di grande impegno su diversi temi, che sarebbe inutile elencare, dimostrando una responsabilità “morale” su questa nostra comunità.
Forse illudendomi, immaginavo di portare avanti un Partito che si impegnasse fuori dei tatticismi, da posizioni ipocriti, sulle cosa da fare e non certamente una sfida tra persone.
Anche perché sono convinto che si può discutere di politica, pensarla in modo diverso, ma senza buttarla in rissa e, visto il momento particolarissimo che Lipari e il nostro Partito stava attraversando, pensavo fosse giunto il momento che questo salto di qualità della discussione poteva essere messo in pratica.
Io voglio appartenere ad un Partito che fa dell'innovazione e della modernizzazione la sua ragione d'essere, un Partito coraggioso che spieghi cosa vuol dire essere cittadini ai tanti che ancora si comportano da sudditi, che sia distante dalle corporazioni, dalle rendite di posizione che hanno ingessato le nostre isole per troppi anni, che sia capace di ridare dignità alla politica in modo che appaia meno fredda e distante, che sappia creare nuovi sentimenti d’appartenenza legati più alla condivisione d’idee e di percorsi nuovi per realizzarle che al riconoscersi etnicamente come ex di qualche storia passata, che sappia partire dai bisogni delle persone e non da astratti teoremi, che sia capace di guardare fuori di se stesso, che sappia interloquire con la città, che faccia meno risse verbali sulle pagine dei giornali, meno personalismi e più battaglie nella città, fra le persone, nelle frazioni, che sappia includere in se stesso l'idea del governo di un Comune come Lipari, che sappia essere la garanzia della lealtà, della solidarietà, della legalità.
Fuori dello schematismo della rappresentanza classica, voglio dire, con forza, al nuovo Segretario Comunale, che oggi si insedierà, che c'è una moltitudine di persone che chiedono a noi risposte nuove a domande nuove.
Dobbiamo rapidamente attrezzarci per rispondere.
E' necessario mettere in campo contenuti sostenibili, proposte concrete, non possiamo permetterci d’essere un Partito d'opinione senza opinione o di aspettare che altri, convinti di essere più bravi e rappresentativi, ci trascinino nei loro progetti.
Dobbiamo ripartire da quei contenuti seri, da quelle proposte, da quelle relazioni che riceviamo dalla parte più viva e dinamica della nostra comunità eoliana che guarda a noi con rinnovato interesse e, credetemi, sono tanti.
In questi giorni è sufficiente guardarsi in giro per le nostre isole per rendersi conto di cosa sta succedendo, per capire che non è più tempo d’ordinaria amministrazione.
Non è tempo di maquillage.
E' tempo di scelte qualificanti e in questa intrigante sfida il Partito Democratico di Lipari può e vuole fare la sua parte e si vuole misurare anche sui temi più spinosi con fantasia e modernità.
Io, mio malgrado, non sono riuscito a fare passare queste idee di Partito Democratico e me ne dispiaccio.
Per questo chiedo al nuovo Segretario e alla Direzione Comunale di partire da questi punti e di inaugurare una fase nuova.
Una fase in cui recuperare il senso profondo di quello che non è solo un motto ma un impegno, non soffermandoci sulla distribuzione delle responsabilità da dividere in solido, ma applicandoci da subito ad una svolta.
Dobbiamo essere senza paure, senza subalternità, senza remore, con gran dignità, cocciutamente convinti di avere idee, forme originalissime e uomini e donne capaci di governare questo nostro “mortificato” Arcipelago.
Se c’è la volontà di tutti, ripartiamo da qui.
Sin da adesso, se lo vorrà, senza ipocrisie o furbizie, ma con lealtà reciproca, sono pronto a ripartire e a dare tutta la mia disponibilità al nuovo Segretario Comunale.
Comunque e in qualsiasi ruolo, anche da semplice iscritto, il mio impegno per il Partito resterà al massimo e non mi sottrarrò assolutamente e sarò in prima linea per continuare, insieme a tanti altri amici, simpatizzanti e cittadini, a lavorare per raggiungere obiettivi migliori per il nostro Arcipelago.
Io aspetto che altri tra di noi, spero i più giovani, altri giovani, condividano questo percorso e con i fatti e non a parole si facciano avanti, da subito, mettendosi in primissima linea come “principali protagonisti” per il raggiungimento dell’obiettivo più importante: lo sviluppo socio-economico d’un territorio meraviglioso con cittadini finalmente sereni e fiduciosi di poter garantire un futuro migliore ai propri figli.
Questa è la sfida che mi piace tanto e che vorrei che il nuovo segretario raccogliesse.
A mio avviso, poi, sul piano delle alleanze l'obiettivo è quello di continuare un percorso politico-culturale basato sul cartello dell’attuale opposizione, che in questi anni ha svolto il suo ruolo con competenza, responsabilità, ed indubbia efficacia e che potrebbe allargarsi, su condivisioni concrete, ad altre forze politiche portatrici di valori e proposte che oggi destano grande interesse, ma sempre con pari dignità, senza fughe in avanti, riconoscendo il ruolo di ciascuno, ma senza rinunciare o fare un passo indietro sulla possibile leadership e la capacità di governo dei nostri iscritti e simpatizzanti.
Siamo tutti convinti che per vincere si deve essere uniti, ma l'unità necessita prima di tutto di lealtà, chiarezza d’intenti e di comportamenti e solo facendo chiarezza noi potremo sanare le ferite degli ultimi anni purtroppo ancora non tutte rimarginate.
Auspico che possa riaprirsi una proficua collaborazione con la segreteria provinciale del Partito, indispensabile per cogliere ed interpretare le esigenze che si levano dalla società civile, economica e culturale del territorio.
Spero che il neo Segretario unitamente alla Direzione Comunale incontri la città, gli operatori economici, i professionisti, le associazioni, i giovani, gli studenti, gli anziani e gli extracomunitari ponendo alla loro attenzione alcuni obiettivi che ritiene fondamentali, come, ad esempio, l'impegno nella crescita culturale del tessuto politico e sociale; lo sviluppo socio-economico sostenibile delle Eolie nei suoi vari aspetti: regole comportamentali, ripresa di un welfare ridotto ultimamente ai minimi termini, legalità, moralità e codici etici relegati nel dimenticatoio, sviluppo economico e strutturale del territorio.
Ho sempre sostenuto che il Partito Democratico a Lipari non ritiene di essere depositario di ricette miracolose e rivoluzionarie ma certamente ritiene di essere impegnato, sin dalla nascita, tutto e con determinazione, ad una nuova rinascita delle Eolie.
Mi auguro, per il bene del Partito, che lo scenario politico a Lipari migliori e che i futuri membri della Direzione siano pienamente coscienti che oggi sottoscrivono un documento d’impegno e responsabilità davanti ad una comunità cui dovranno rispondere delle loro scelte e decisioni.
Prima di avviarmi alle conclusioni permettetemi di ringraziare a nome di tutto il Partito il nostro Consigliere Comunale Giacomo Biviano, per quello che, quasi da solo, ha fatto e spero continui a voler fare.
Va dato atto di aver contribuito, in maniera determinante ad evidenziare e far risaltare tutte le negatività degli atti amministrativi prodotti dal Sindaco e dalla sua Giunta e si è ben raccordato con gli atri consiglieri dell’opposizione ed anche ad essi va dato atto di aver svolto un incisivo ed efficace ruolo che ha contributo ad evidenziare gli errori e l’inconcludenza della maggioranza di centro-destra
Termino questa mia relazione, sicuramente omettendo tanti aspetti e temi, ma credo che questo congresso debba più guardare avanti che indietro, debba svilupparsi sulle strade da percorrere nel futuro prossimo ed in quello a più lungo termine.
La scelta di arrivare a questo appuntamento congressuale unitariamente è un risultato meritorio ed importante e spero che si capisca.
E’ un messaggio a Lipari chiaro ed inequivocabile e una risposta a tutti i nostri iscritti, simpatizzanti ed elettori che acclamano l’unità.
Sono fortemente convinto che Peppe Cincotta, che oggi verrà eletto nuovo Segretario Comunale del Partito Democratico di Lipari, un giovane che stimo molto ed in cui credo, sarà un Segretario di grande sintesi politica, avendo chiaro il compito che l’aspetta e la strada maestra da intraprendere nell’interesse del Partito e della comunità eoliana.
Sa che non è facile ma deve sapere anche che non sarà lasciato solo all’indomani di questo appuntamento congressuale perché nel nostro Partito esistono persone che credono fortemente in un qualcosa di diverso e che ancora, come me, si indignano fortemente per quanto accade a Lipari e in Italia.
Caro Segretario, a mio avviso, questa è la sfida, questo è il Partito che dovremo costruire.
Con la massima sincerità vi ringrazio per l’onore che mi è stato riconosciuto, dandomi la possibilità d’avere svolto il ruolo di coordinatore reggente di questo nostro Partito Democratico a Lipari.
Lipari, 20 Giugno 2010
Saverio Merlino
CONGRESSO PD SEZIONE LIPARI
Nella giornata odierna si è svolto il congresso dell’unione comunale del PD di Lipari alla presenza dei deputati regionali, On. Laccoto e On. Genovese, del Senatore Nino Randazzo, del segretario provinciale del PD Francesco Gallo e del consigliere provinciale Giuseppe Grioli.
L’assemblea si è aperta con l’interevento del segretario reggete uscente Saverio Merlino e del capo gruppo del PD al consiglio comunale Giacomo Biviano. Hanno, pure, preso parte ai lavori congressuali gli esponenti dell’UDC, Marco Giorgianni ed il consigliere comunale Adolfo Sabatini, ed il consigliere comunale di SEL Pietro Lo Cascio.
L’assemblea ad unanimità ha votato quale segretario cittadino Giuseppe Cincotta. Il direttivo è composto da: Giacomo Biviano, Livio Sciacchitano, Tiziana De Luca, Saverio Merlino, La Greca Giuseppe, Carnevale Emanuele, Neda Davanzo, Carnevale Maria, Carrà Claudia, Merenda Emanuele, Paino Paola, Paino Antonino, Natoli Lino, Saltalmacchia Antonino, Orfilia Giorgi, Allegrino Antonino, Zuradelli Giannina, Salanitri Giovanni, Cacace Roberta, Giacomantonio Michele, Montalbano Domenico, Ziino Domenico, Natoli Antonino, Lopez Anna Maria.
Relazione candidato alla segreteria Giuseppe Cincotta
“Rinnovamento nella continuità”
Cari Amici,
vi ringrazio per aver posto fiducia nella mia persona al fine di rilanciare l’azione politica del Partito Democratico sul territorio. Vi anticipo subito, però, che la mia segreteria potrà lavorare e mirare all’ottenimento di risultati soltanto se c’è l’aiuto di tutti.
Prima di ogni cosa dobbiamo ritrovare l’entusiasmo di fare politica e la capacità di confrontarci. Soltanto così riusciremo a diffondere l’idea che il nostro progetto politico sarà vincente, non solo in termini elettorali, ma soprattutto in termini di contenuti.
Non vi nascondo che l’impresa è ardua, soprattutto se consideriamo che la gente è sempre più sfiduciata nei confronti della politica. Pertanto, davanti a noi si presenta una sfida e proprio per questo dobbiamo mettere in campo ogni giorno tutte le nostre energie.
Intanto, ritengo, doveroso ringraziare Saverio Merlino che in questi anni non facili a livello organizzativo, ha comunque ricoperto il ruolo di segretario reggente del partito. Ugualmente, ringrazio Pino La Greca che come sempre, con innato amore per la politica, ha dato un contributo sostanziale alle scelte del PD ma anche di tutta l’opposizione.
Tuttavia, il ringraziamento più forte va al consigliere comunale Giacomo Biviano che, nonostante il poco sostegno della struttura di partito, con grande impegno personale ha dimostrato di portare in alto il nome del PD, facendosi promotore di tante battaglie politiche e soprattutto di un modo di far politica nuovo, giovane, propositivo.
In un momento così difficile per il nostro territorio, sicuramente dobbiamo guardare alle aspettative della gente. Dobbiamo pensare che la politica bisogna farla con la gente ed in questo senso la parola d’ordine dovrà essere quella del rinnovamento.
Il rinnovamento, passa oggi, attraverso un cambio sostanziale nella conduzione del Partito, con un nuovo segretario e la partecipazione alla direzione del partito di donne ed uomini che porteranno energie e nuova voglia di fare politica nel nostro arcipelago. Ma deve soprattutto essere un rinnovamento nella mentalità di approccio alla politica. La politica, infatti, è cambiata e non riesce più a dare risposte concrete a quelle che sono le esigenze della gente. Se questo per alcuni versi è un limite, poiché rende più difficile l’approccio con l’elettore, per altri deve essere il punto di partenza per fare breccia sui tanti eoliani che hanno capito che i tempi delle promesse sono finiti e che, pertanto, alla politica del “comparato” dobbiamo sostituire quella del fare, del pensare, del costruire. Purtroppo la mia generazione, ogni giorno, vive sulla propria pelle il fallimento della politica. A tal proposto penso al problema disoccupazione giovanile che di certo non salva le nostre isole.
In questo senso, pertanto, la parola d’ordine deve essere vincere per incidere nelle scelte. Credo, infatti, che soltanto al governo possiamo avere la possibilità di fare. Ma dobbiamo, anche essere coscienti della necessità di garantire una continuità in ossequio al lavoro di opposizione che unitamente ad altri partiti abbiamo svolto in consiglio comunale. All’indomani delle elezioni amministrative abbiamo avviato e di giorno in giorno, rafforzato un sistema di alleanze che si è consolidata con la sinistra di ecologia e libertà, con l’UDC e con il movimento civico “Nuovo Giorno”.
Questa alleanza, costruita su programmi condivisi, discussi, approfonditi, ha portato ad una serie di autoconvocazioni e documenti in consiglio comunale che hanno disegnato un chiaro progetto politico per l’amministrazione futura della nostra comunità. Programmi che dovranno essere ulteriormente diffusi e portati alla conoscenza di tutti gli iscritti ed i simpatizzanti del partito democratico.
Lo sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio è stato messo al centro della discussione tra i partiti ed i movimento che compongono l’attuale gruppo di minoranza ma che hanno avuto la capacità di porre quesiti che hanno messo in profonda crisi l’attuale maggioranza consiliare e la stessa amministrazione.
Le autoconvocazioni sul Distretto turistico delle Isole minori siciliane; quella sull’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie; le nette prese di posizione sul Piano Regolatore Generale e sul Piano Regolatore generali dei Porti confermano che il nostro partito e gli alleati in consiglio hanno posto le “regole” al centro del dibattito politico nel Paese.
I risultati ottenuti sulle problematiche dell’Ospedale Civile di Lipari e sulla vertenza degli ex operai della Pomice, hanno confermato lo stretto rapporto tra il partito a livello locale con i nostri rappresentanti provinciali e regionali.
Sarà, pertanto, necessario costruire un sistema di rapporti con gli alleati che conduca a scelte condivise sulla figura del sindaco, degli assessori, dei consiglieri comunali, per superare divisioni e diffidenze che nel passato hanno provocato danni e ritardi nello sviluppo del nostro Paese. Abbiamo compreso da anni, ormai, che da “soli” non si vince, e che il sistema di alleanze che abbiamo costruire è il primo passo per la vittoria nella prossima tornata elettorale. Sistema di Alleanze che andrà allargata alla società civile. La società civile dovrà fare una chiara scelta di campo, noi offriremo una base solida fatta di uomini e programmi per il futuro governo del Paese. I partiti con i quali siamo in stretta collaborazione hanno personalità in grado di esprimere una chiara classe dirigente per il Paese, una classe dirigente che si è consolidata in anni di reciproca collaborazione e condivisione di idee, progetti e programmi.
In conclusione, rivolgendomi soprattutto a chi con me farà parte del direttivo del PD, tengo a precisare che il mio impegno sarà massimo prima di tutto come uomo e poi come politico. Credo che questo sia fondamentale e determinante per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
A questo punto auguro un buon lavoro a tutti, con la consapevolezza che saremo protagonisti del futuro di questo paese.
Giuseppe Cincotta
RELAZIONE DEL SEGRETARIO USCENTE Saverio Merlino
Cari Amici e Compagni, Uomini e Donne iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, graditi ospiti presenti in sala, Senatore Randazzo, On. Le Genovese, Onorevole Laccato, caro Francesco Gallo ns. Segretario Provinciale,
Gli ultimi anni sono stati anni difficili e densi d’eventi per tutti noi del centro-sinistra.
L’esperienza del Partito Democratico a Lipari, come in tutta Italia, è nata in quel “entusiastico” 14 ottobre 2007, quando un popolo fiducioso di lasciare alle spalle le dinamiche anacronistiche dei vecchi partiti, le visioni incrostate da vetusti schemi ideologici, sulla scia della necessità di contaminarsi, ha voluto dar voce a quei cittadini che anelavano fortemente un progetto nuovo, chiaro e comprensibile di sviluppo, coesione sociale, uguaglianza e integrazione delle diversità d’ogni tipo.
Personalmente, pur non essendo arrivato in politica da poco, ho vissuto il momento della nascita del PD con vivido e speranzoso entusiasmo.
Mosso da questi sentimenti, insieme a tanti amici, con Pino in particolare, che da Segretario dei DS è stato riconfermato coordinatore del PD ed io da coordinatore della Margherita a vice coordinatore del PD, si avverti il desiderio e la necessità forte di scendere in prima linea per lavorare a quel progetto, di voler superare le divisioni più mentali che meramente ideologiche dei democratici provenienti dai diversi partiti.
Purtroppo, l’obiettivo è stato quasi sempre sfiorato e mai centrato e i momenti difficili non sono certamente finiti.
Anche a Lipari, il Partito Democratico, è nato in un momento particolare, un momento che ha visto la gente confusa e offuscata dall'immagine di perbenismo ed individualismo di cui, purtroppo, ne hanno fatto una bandiera i diversi personaggi del centro destra che privi d’ogni idea progettuale, alla prova dei fatti hanno manifestato subito un’incapacità governativa del sindaco e delle sua giunta.
Questo centro-destra, oggi, è imploso, come ho già detto in altre occasioni, principalmente a causa della ricerca assennata del potere che li ha portati solo a ridicoli litigi, che li ha portati a sminuire il dibattito consiliare e questo non può che dispiacerci perchè non ha giovato sicuramente né alla democrazia del consiglio comunale né di conseguenza al bene della nostra città.
Quando Pino, dopo il deludente risultato elettorale conseguito come candidato del PD alle elezioni Provinciali, nel mese di Giugno 2008, ha presentato le sue dimissioni irrevocabili da Coordinatore del Partito Democratico di Lipari e mi è stato chiesto, nel mese di Luglio 2008, nella qualità di vice coordinatore, di fare da Reggente e portare il Partito al tesseramento, scoraggiato e pur sapendo il momento difficile che si stava attraversando e le difficoltà cui andavo incontro, con grande senso di responsabilità e di servizio, ho accettato.
Ho accettato anche per evitare che il Partito a cui avevamo tanto creduto si dissolvesse nel nulla.
Viste le esperienze passate, per non essere lasciato solo, ho immediatamente nominato un Ufficio di Presidenza che, nei primi tempi, si è impegnato molto.
Poi, l’estate, le vicissitudini della vita d’una persona che lavora, che ha un universo e degli affetti da coltivare, un momento di nuova confusione politica e la nostra bravura a farci sempre male da soli, ha visto scemare l’impegno, l’entusiasmo e la disponibilità di tutti noi anche a partecipare alle riunioni.
Nonostante il mio mandato era limitato al tesseramento, piaccia o non piaccia, il Partito Democratico di Lipari ha visto momenti di grande impegno su diversi temi, che sarebbe inutile elencare, dimostrando una responsabilità “morale” su questa nostra comunità.
Forse illudendomi, immaginavo di portare avanti un Partito che si impegnasse fuori dei tatticismi, da posizioni ipocriti, sulle cosa da fare e non certamente una sfida tra persone.
Anche perché sono convinto che si può discutere di politica, pensarla in modo diverso, ma senza buttarla in rissa e, visto il momento particolarissimo che Lipari e il nostro Partito stava attraversando, pensavo fosse giunto il momento che questo salto di qualità della discussione poteva essere messo in pratica.
Io voglio appartenere ad un Partito che fa dell'innovazione e della modernizzazione la sua ragione d'essere, un Partito coraggioso che spieghi cosa vuol dire essere cittadini ai tanti che ancora si comportano da sudditi, che sia distante dalle corporazioni, dalle rendite di posizione che hanno ingessato le nostre isole per troppi anni, che sia capace di ridare dignità alla politica in modo che appaia meno fredda e distante, che sappia creare nuovi sentimenti d’appartenenza legati più alla condivisione d’idee e di percorsi nuovi per realizzarle che al riconoscersi etnicamente come ex di qualche storia passata, che sappia partire dai bisogni delle persone e non da astratti teoremi, che sia capace di guardare fuori di se stesso, che sappia interloquire con la città, che faccia meno risse verbali sulle pagine dei giornali, meno personalismi e più battaglie nella città, fra le persone, nelle frazioni, che sappia includere in se stesso l'idea del governo di un Comune come Lipari, che sappia essere la garanzia della lealtà, della solidarietà, della legalità.
Fuori dello schematismo della rappresentanza classica, voglio dire, con forza, al nuovo Segretario Comunale, che oggi si insedierà, che c'è una moltitudine di persone che chiedono a noi risposte nuove a domande nuove.
Dobbiamo rapidamente attrezzarci per rispondere.
E' necessario mettere in campo contenuti sostenibili, proposte concrete, non possiamo permetterci d’essere un Partito d'opinione senza opinione o di aspettare che altri, convinti di essere più bravi e rappresentativi, ci trascinino nei loro progetti.
Dobbiamo ripartire da quei contenuti seri, da quelle proposte, da quelle relazioni che riceviamo dalla parte più viva e dinamica della nostra comunità eoliana che guarda a noi con rinnovato interesse e, credetemi, sono tanti.
In questi giorni è sufficiente guardarsi in giro per le nostre isole per rendersi conto di cosa sta succedendo, per capire che non è più tempo d’ordinaria amministrazione.
Non è tempo di maquillage.
E' tempo di scelte qualificanti e in questa intrigante sfida il Partito Democratico di Lipari può e vuole fare la sua parte e si vuole misurare anche sui temi più spinosi con fantasia e modernità.
Io, mio malgrado, non sono riuscito a fare passare queste idee di Partito Democratico e me ne dispiaccio.
Per questo chiedo al nuovo Segretario e alla Direzione Comunale di partire da questi punti e di inaugurare una fase nuova.
Una fase in cui recuperare il senso profondo di quello che non è solo un motto ma un impegno, non soffermandoci sulla distribuzione delle responsabilità da dividere in solido, ma applicandoci da subito ad una svolta.
Dobbiamo essere senza paure, senza subalternità, senza remore, con gran dignità, cocciutamente convinti di avere idee, forme originalissime e uomini e donne capaci di governare questo nostro “mortificato” Arcipelago.
Se c’è la volontà di tutti, ripartiamo da qui.
Sin da adesso, se lo vorrà, senza ipocrisie o furbizie, ma con lealtà reciproca, sono pronto a ripartire e a dare tutta la mia disponibilità al nuovo Segretario Comunale.
Comunque e in qualsiasi ruolo, anche da semplice iscritto, il mio impegno per il Partito resterà al massimo e non mi sottrarrò assolutamente e sarò in prima linea per continuare, insieme a tanti altri amici, simpatizzanti e cittadini, a lavorare per raggiungere obiettivi migliori per il nostro Arcipelago.
Io aspetto che altri tra di noi, spero i più giovani, altri giovani, condividano questo percorso e con i fatti e non a parole si facciano avanti, da subito, mettendosi in primissima linea come “principali protagonisti” per il raggiungimento dell’obiettivo più importante: lo sviluppo socio-economico d’un territorio meraviglioso con cittadini finalmente sereni e fiduciosi di poter garantire un futuro migliore ai propri figli.
Questa è la sfida che mi piace tanto e che vorrei che il nuovo segretario raccogliesse.
A mio avviso, poi, sul piano delle alleanze l'obiettivo è quello di continuare un percorso politico-culturale basato sul cartello dell’attuale opposizione, che in questi anni ha svolto il suo ruolo con competenza, responsabilità, ed indubbia efficacia e che potrebbe allargarsi, su condivisioni concrete, ad altre forze politiche portatrici di valori e proposte che oggi destano grande interesse, ma sempre con pari dignità, senza fughe in avanti, riconoscendo il ruolo di ciascuno, ma senza rinunciare o fare un passo indietro sulla possibile leadership e la capacità di governo dei nostri iscritti e simpatizzanti.
Siamo tutti convinti che per vincere si deve essere uniti, ma l'unità necessita prima di tutto di lealtà, chiarezza d’intenti e di comportamenti e solo facendo chiarezza noi potremo sanare le ferite degli ultimi anni purtroppo ancora non tutte rimarginate.
Auspico che possa riaprirsi una proficua collaborazione con la segreteria provinciale del Partito, indispensabile per cogliere ed interpretare le esigenze che si levano dalla società civile, economica e culturale del territorio.
Spero che il neo Segretario unitamente alla Direzione Comunale incontri la città, gli operatori economici, i professionisti, le associazioni, i giovani, gli studenti, gli anziani e gli extracomunitari ponendo alla loro attenzione alcuni obiettivi che ritiene fondamentali, come, ad esempio, l'impegno nella crescita culturale del tessuto politico e sociale; lo sviluppo socio-economico sostenibile delle Eolie nei suoi vari aspetti: regole comportamentali, ripresa di un welfare ridotto ultimamente ai minimi termini, legalità, moralità e codici etici relegati nel dimenticatoio, sviluppo economico e strutturale del territorio.
Ho sempre sostenuto che il Partito Democratico a Lipari non ritiene di essere depositario di ricette miracolose e rivoluzionarie ma certamente ritiene di essere impegnato, sin dalla nascita, tutto e con determinazione, ad una nuova rinascita delle Eolie.
Mi auguro, per il bene del Partito, che lo scenario politico a Lipari migliori e che i futuri membri della Direzione siano pienamente coscienti che oggi sottoscrivono un documento d’impegno e responsabilità davanti ad una comunità cui dovranno rispondere delle loro scelte e decisioni.
Prima di avviarmi alle conclusioni permettetemi di ringraziare a nome di tutto il Partito il nostro Consigliere Comunale Giacomo Biviano, per quello che, quasi da solo, ha fatto e spero continui a voler fare.
Va dato atto di aver contribuito, in maniera determinante ad evidenziare e far risaltare tutte le negatività degli atti amministrativi prodotti dal Sindaco e dalla sua Giunta e si è ben raccordato con gli atri consiglieri dell’opposizione ed anche ad essi va dato atto di aver svolto un incisivo ed efficace ruolo che ha contributo ad evidenziare gli errori e l’inconcludenza della maggioranza di centro-destra
Termino questa mia relazione, sicuramente omettendo tanti aspetti e temi, ma credo che questo congresso debba più guardare avanti che indietro, debba svilupparsi sulle strade da percorrere nel futuro prossimo ed in quello a più lungo termine.
La scelta di arrivare a questo appuntamento congressuale unitariamente è un risultato meritorio ed importante e spero che si capisca.
E’ un messaggio a Lipari chiaro ed inequivocabile e una risposta a tutti i nostri iscritti, simpatizzanti ed elettori che acclamano l’unità.
Sono fortemente convinto che Peppe Cincotta, che oggi verrà eletto nuovo Segretario Comunale del Partito Democratico di Lipari, un giovane che stimo molto ed in cui credo, sarà un Segretario di grande sintesi politica, avendo chiaro il compito che l’aspetta e la strada maestra da intraprendere nell’interesse del Partito e della comunità eoliana.
Sa che non è facile ma deve sapere anche che non sarà lasciato solo all’indomani di questo appuntamento congressuale perché nel nostro Partito esistono persone che credono fortemente in un qualcosa di diverso e che ancora, come me, si indignano fortemente per quanto accade a Lipari e in Italia.
Caro Segretario, a mio avviso, questa è la sfida, questo è il Partito che dovremo costruire.
Con la massima sincerità vi ringrazio per l’onore che mi è stato riconosciuto, dandomi la possibilità d’avere svolto il ruolo di coordinatore reggente di questo nostro Partito Democratico a Lipari.
Lipari, 20 Giugno 2010
Saverio Merlino
Brevi
Parco naturale delle Eolie- Il consiglio comunale di Lipari, in sessione urgente, in trasferta a Pianoconte- Si riunirà nei locali del Centro Sociale di Pianoconte, in sessione urgente, il consiglio comunale di Lipari. Lo ha convocato il presidente Pino Longo per il prossimo 23 giugno alle 18 e 30. All'ordine del giorno un solo argomento: Parco Naturale delle Eolie. Si prevede una folta partecipazione di cittadini.
Sequestro di prodotti ortofrutticoli - Per violazione delle normative e delle ordinanze vigenti gli ispettori di polizia municipale di Lipari, Guido Natoli e Piero Palazzotto hanno posto sotto sequestro un consistente quantitativo di prodotti ortofrutticoli.
Judo. 18° Torneo "Città di Lipari- Memorial N. Biviano" - Con la giornata odierna, riservata alla competizione nelle categorie Cadetti/Juniores Seniores Master A, è sceso il sipario anche su questa edizione del torneo internazionale di judo. Ricordiamo, che oltre alla presenza di atleti e formazioni qualificate, la manifestazione ha ospitato la Nazionale di judo giovanile
Sequestro di prodotti ortofrutticoli - Per violazione delle normative e delle ordinanze vigenti gli ispettori di polizia municipale di Lipari, Guido Natoli e Piero Palazzotto hanno posto sotto sequestro un consistente quantitativo di prodotti ortofrutticoli.
Judo. 18° Torneo "Città di Lipari- Memorial N. Biviano" - Con la giornata odierna, riservata alla competizione nelle categorie Cadetti/Juniores Seniores Master A, è sceso il sipario anche su questa edizione del torneo internazionale di judo. Ricordiamo, che oltre alla presenza di atleti e formazioni qualificate, la manifestazione ha ospitato la Nazionale di judo giovanile
Via Marconi (Lipari) è caos totale. Transitare con lo scooter una "esigenza", in barba ai divieti. E a sera è anche toilette!
"Nella via Guglielmo Marconi e' ormai il caos totale!!! " - esordisce così chi, stanco di subire soprusi, ha deciso di scrivere alla nostra redazione pur sottolineando "so a priori che e' tutto fiato e tempo perso pero' almeno ci sfoghiamo".
Via Guglielmo Marconi- continua la lettera- è il vicolo che unisce via Madre Florenzia Profilio con il Corso Vittorio Emanuele.
Scorribanda di scooter che non esitano al transito , non curanti del divieto; sfrecciando tra i passanti, come in una corsa ad ostacoli.
Ma in fondo perche' non farlo? Vietarsi di andare a casa o al lavoro o semplicemente a comperare le sigarette e non arrivarci fin davanti alla porta col proprio scooter?
Perche' mai parcheggiare negli appositi stalli ( all'inizio del vicolo ), quando lo si puo' fare davanti o vicino al negozio dove devo andare? ( vedi foto ).
Poco importa se in questo vicolo ci sono studi di professioni, una chiesa, l'asilo, attivita' commerciali, o ci transitano anziani , bimbi e turisti!!!!
Perche' mai a tarda notte non usufruire del vicolo per dare libero sfogo alle proprie esigenze fisiologiche umane!!!!!
Tanto chi se ne frega se chi ci abita o chi ci lavora deve respirare quell'aria puzzolente, alimentata dal caldo di questi giorni?
Sicuramente i tanti viandanti di questo vicolo apprezzeranno l'aria del centro storico!!!
Il senso civico dei cittadini Eoliani e' ormai un ricordo!!! L'educazione un opzional di pochi!!! Il rispetto per il prossimo ed il lavoro altrui un miraggio!!!
Chi di competenza e' a conoscenza di tutto cio' da tempo; ma non vuole o non trova soluzione, certo accontentare tutti non si puo'!!!
Ma operare per il bene della collettivita' SI DEVE , se si vuol fare bene il lavoro istituzionale che ci si e' impegnati a fare!!!!
Lettera firmata
Via Guglielmo Marconi- continua la lettera- è il vicolo che unisce via Madre Florenzia Profilio con il Corso Vittorio Emanuele.
Scorribanda di scooter che non esitano al transito , non curanti del divieto; sfrecciando tra i passanti, come in una corsa ad ostacoli.
Ma in fondo perche' non farlo? Vietarsi di andare a casa o al lavoro o semplicemente a comperare le sigarette e non arrivarci fin davanti alla porta col proprio scooter?
Perche' mai parcheggiare negli appositi stalli ( all'inizio del vicolo ), quando lo si puo' fare davanti o vicino al negozio dove devo andare? ( vedi foto ).
Poco importa se in questo vicolo ci sono studi di professioni, una chiesa, l'asilo, attivita' commerciali, o ci transitano anziani , bimbi e turisti!!!!
Perche' mai a tarda notte non usufruire del vicolo per dare libero sfogo alle proprie esigenze fisiologiche umane!!!!!
Tanto chi se ne frega se chi ci abita o chi ci lavora deve respirare quell'aria puzzolente, alimentata dal caldo di questi giorni?
Sicuramente i tanti viandanti di questo vicolo apprezzeranno l'aria del centro storico!!!
Il senso civico dei cittadini Eoliani e' ormai un ricordo!!! L'educazione un opzional di pochi!!! Il rispetto per il prossimo ed il lavoro altrui un miraggio!!!
Chi di competenza e' a conoscenza di tutto cio' da tempo; ma non vuole o non trova soluzione, certo accontentare tutti non si puo'!!!
Ma operare per il bene della collettivita' SI DEVE , se si vuol fare bene il lavoro istituzionale che ci si e' impegnati a fare!!!!
Lettera firmata
sabato 19 giugno 2010
Lipari-Porticello: "Spettacolare" incidente. Auto "vola" nell'invaso. Poteva essere un incidente drammatico
Incidente "spettacolare" e, per fortuna, senza le drammatiche conseguenze che ci potevano essere, considerato lo stato in cui è ridotta l'auto e il "salto nel vuoto" di cui è stata "protagonista".
Alla guida dell'auto una "Panda Sisley", da quanto abbiamo appreso, vi era L.N. di Quattropani, una donna che, considerata la dinamica dell'incidente, è rimasta praticamente illesa. Avrebbe riportato solo la frattura del setto nasale.
L'incidente si è verificato in località Porticello a Lipari intorno alle 14 e 30. Il mezzo, all'uscita della semicurva che immette sul ponte con le mattonelle, è andata a finire contro la protezione laterale della strada e dopo averla divelta e finita nell'invaso sottostante che veniva utilizzato per caricare la pomice.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari.
Intorno alle 17 e 45, invece, a Canneto una Panda alla cui guida si trovava un anziano automobilista è andata a finire sul marciapiede, in prossimità del muro che delimita il lungomare e che, in genere, per la presenza di una attività di ristorazione, è sempre pieno di giovani. Per fortuna non è accaduto nulla di grave, nè ai passanti nè all'anziano guidatore.
Il video di Porticello
Lipari: Stefano Blasco è il vincitore del concorso di dirigente-comandante del corpo di polizia municipale
Stefano Blasco è il vincitore del concorso di dirigente- comandante del corpo di polizia municipale, indetto dal comune di Lipari.
Lo ha stabilito la commissione che ha concluso i suoi lavori stilando la graduatoria che tiene conto sia delle prove scritte ed orali che dei titoli.
Stefano Blasco, che in passato ha già guidato la polizia municipale di Lipari, in atto guida la polizia municipale di Cefalù.
Al secondo posto si è classificato Osvaldo Busi che potrebbe subentrare a Blasco se dovesse trovare conferma la notizia che non è intenzione dell'ex comandante tornare a Lipari ma che ha partecipato per ottenere l'idoneità
Lo ha stabilito la commissione che ha concluso i suoi lavori stilando la graduatoria che tiene conto sia delle prove scritte ed orali che dei titoli.
Stefano Blasco, che in passato ha già guidato la polizia municipale di Lipari, in atto guida la polizia municipale di Cefalù.
Al secondo posto si è classificato Osvaldo Busi che potrebbe subentrare a Blasco se dovesse trovare conferma la notizia che non è intenzione dell'ex comandante tornare a Lipari ma che ha partecipato per ottenere l'idoneità
Scuola media "S. Lucia" poco sicura. Il consigliere Sabatini interroga il sindaco
Una interrogazione con oggetto: "stato di sicurezza scuola media Santa Lucia di Lipari" è stata inoltrata, con allegata documentazione fotografica che pubblichiamo, dal consigliere Adolfo Sabatini al sindaco Mariano Bruno. TESTO e FOTO:L'allegata documentazione fotografica, evidenzia lo stato di abbandono e la poca sicurezza in cui si trova la scuola media Santa Lucia di Lipari, infatti in poche foto si evidenziano:
- gravissime lesioni sui pilastri e sulle travi della struttura;
- ferri degli architravi scoperti;
- paletti della recinzione spezzati e pericolossissimi infatti, se un bambino dovesse cadere sugli spezzoni non oso immaginare cosa potrebbe succedere;
- infissi in alluminio anodizzato vietati dalla Soprintendenza;
- scarichi della condenza dei POCHI condizionatori che scaricano sull'unico cortile della scuola;
- area circostante piena di rovi e ricettacolo di animali ed in pericolo d'incendio;
- scala antincendio con evidenti spigolo e punti taglienti.-
Per quanto sopra esposto con la presente la INVITO:
- ad eliminare ogni pericolo nella scuola mediante intervento di messa in sicurezza di tutte le parti strutturali;
- ad eliminare gli infissi fuori legge;
- sistemare tutta la recinzione ed eliminare il pericolo;
- pulire l'area attorno la scuola;
- mettere in sicurezza i condizionatori;
- fornire tutto il plesso dei NECESSARI condizionatori;
- verificare lo stato della scala di emergenza adeguandola alle normative di Legge;
- di predisporre un accertamento congiunto ai Viglili del Fuoco al fine di verificare la sicurezza di tutte le scuole del Comune di Lipari.-
Inoltre la INTERROGO per sapere;
- chi ha attestato la sicurezza della scuola media Santa Lucia;
- chi è il delegato alla verifica della sicurezza di tutte le scuole del Comune di Lipari;
- come mai nessun iniziativa è stata presa per mettere in sicurezza la scuola con interventi di risanamento delle strutture portanti.-
Vista la pericolosità di quanto evidenziato si richiede immediato intervento e sollecita rsisposta scritta.-
Cordiali saluti.-
il Consigliere Comunale
Adolfo Sabatini
LE FOTO:
- gravissime lesioni sui pilastri e sulle travi della struttura;
- ferri degli architravi scoperti;
- paletti della recinzione spezzati e pericolossissimi infatti, se un bambino dovesse cadere sugli spezzoni non oso immaginare cosa potrebbe succedere;
- infissi in alluminio anodizzato vietati dalla Soprintendenza;
- scarichi della condenza dei POCHI condizionatori che scaricano sull'unico cortile della scuola;
- area circostante piena di rovi e ricettacolo di animali ed in pericolo d'incendio;
- scala antincendio con evidenti spigolo e punti taglienti.-
Per quanto sopra esposto con la presente la INVITO:
- ad eliminare ogni pericolo nella scuola mediante intervento di messa in sicurezza di tutte le parti strutturali;
- ad eliminare gli infissi fuori legge;
- sistemare tutta la recinzione ed eliminare il pericolo;
- pulire l'area attorno la scuola;
- mettere in sicurezza i condizionatori;
- fornire tutto il plesso dei NECESSARI condizionatori;
- verificare lo stato della scala di emergenza adeguandola alle normative di Legge;
- di predisporre un accertamento congiunto ai Viglili del Fuoco al fine di verificare la sicurezza di tutte le scuole del Comune di Lipari.-
Inoltre la INTERROGO per sapere;
- chi ha attestato la sicurezza della scuola media Santa Lucia;
- chi è il delegato alla verifica della sicurezza di tutte le scuole del Comune di Lipari;
- come mai nessun iniziativa è stata presa per mettere in sicurezza la scuola con interventi di risanamento delle strutture portanti.-
Vista la pericolosità di quanto evidenziato si richiede immediato intervento e sollecita rsisposta scritta.-
Cordiali saluti.-
il Consigliere Comunale
Adolfo Sabatini
LE FOTO:
Concorso per dirigente- comandante polizia municipale di Lipari. Resi noti i risultati degli orali
Ufficializzati i risultati delle prove orali per il concorso di dirigente-comandante del corpo di polizia municipale di Lipari.
Questi i punteggi riportati dai nove concorrenti (non si è presentato Zucco): Stefano Blasco 46/50; Osvaldo Busi 46/50; Giovanni Di Capua 45/50; Emanuela De Marco 42/50; Claudio Zuzzo 40/50; Salvatore Failla 35/50; Claudio Mandarano 33/50; Susanna La Greca 30/50; Antonio Pavia 30/50.
Adesso la commissione sta "unendo" i risultati della prova scritta, dell'orale e dei titoli per poi "partorire" il nome del vincitore del concorso che potrebbe insediarsi, salvo ricorsi, tra due/tre mesi.
Questi i punteggi riportati dai nove concorrenti (non si è presentato Zucco): Stefano Blasco 46/50; Osvaldo Busi 46/50; Giovanni Di Capua 45/50; Emanuela De Marco 42/50; Claudio Zuzzo 40/50; Salvatore Failla 35/50; Claudio Mandarano 33/50; Susanna La Greca 30/50; Antonio Pavia 30/50.
Adesso la commissione sta "unendo" i risultati della prova scritta, dell'orale e dei titoli per poi "partorire" il nome del vincitore del concorso che potrebbe insediarsi, salvo ricorsi, tra due/tre mesi.
Come erano le Eolie e gli eoliani (XLII puntata)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più. Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:
1) Panorama di Canneto
2) Castello di Lipari. Le caserme edificate dal regime fascista tra il 1928 e il 1929 ad uso della Milizia volontaria sicurezza nazionale che controllava i confinati politici
3) L'area archeologica e le chiese prima degli interventi di recupero
4) Il C.so Vittorio Emanuele (foto scattata all'altezza dell'attuale chiesetta del pozzo)
5) L'aliscafo "Freccia di Mergellina"
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più. Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:
1) Panorama di Canneto
2) Castello di Lipari. Le caserme edificate dal regime fascista tra il 1928 e il 1929 ad uso della Milizia volontaria sicurezza nazionale che controllava i confinati politici
3) L'area archeologica e le chiese prima degli interventi di recupero
4) Il C.so Vittorio Emanuele (foto scattata all'altezza dell'attuale chiesetta del pozzo)
5) L'aliscafo "Freccia di Mergellina"
Tirrenia/Siremar: in fuga da gara privatizzazione, restano in due
Dei 16 candidati iniziali ne sono rimasti soltanto due e il 28 giugno scade il termine di presentazione delle offerte vincolanti per Tirrenia.
In lizza, secondo quanto scrive oggi La Stampa, ci sono il fondo Cinven e Mediterranea Holding, mentre e' stato fatto un passo indietro per tutte le altre.
E ora cosa accadra'? "Si chiude la gara con chi resta - spiega Fabrizio Vettosi, d.g. del Fondo Vsl che e' advisor di Cinven - o si fa un'Alitalia bis. O ancora la Tirrenia va in liquidazione. E' stata sbagliata la gara di privatizzazione.
Il Governo e Fintecna ''hanno sbagliato totalmente l'impostazione della gara per la privatizzazione del Gruppo Tirrenia''. Lo afferma in una nota il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia.
Per il sindacalista, in particolare, l'impostazione e' sbagliata ''sia dal punto di vista tecnico, madornale errore aver messo assieme Tirrenia e Siremar, sia dal punto di vista politico, assolutamente sbagliato privatizzare in una situazione di crisi economica e finanziaria internazionale''.
Caronia chiede piuttosto che si rimandi la privatizzazione ''a tempi migliori'' con ''un nuovo bando, discusso e condiviso, che preveda gare separate per ogni singola societa' e che sia coordinato e regolato, per modalita' e tempi, dallo stesso Governo che non puo' chiamarsi fuori da quanto potrebbe altrimenti accadere anche alle societa' regionali Caremar, Toremar e Saremar se le rispettive Amministrazioni che le hanno ricevute gratuitamente dovessero a loro volta procedere allo loro privatizzazione e magari col metodo 'spezzatino'''.
In lizza, secondo quanto scrive oggi La Stampa, ci sono il fondo Cinven e Mediterranea Holding, mentre e' stato fatto un passo indietro per tutte le altre.
E ora cosa accadra'? "Si chiude la gara con chi resta - spiega Fabrizio Vettosi, d.g. del Fondo Vsl che e' advisor di Cinven - o si fa un'Alitalia bis. O ancora la Tirrenia va in liquidazione. E' stata sbagliata la gara di privatizzazione.
Il Governo e Fintecna ''hanno sbagliato totalmente l'impostazione della gara per la privatizzazione del Gruppo Tirrenia''. Lo afferma in una nota il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia.
Per il sindacalista, in particolare, l'impostazione e' sbagliata ''sia dal punto di vista tecnico, madornale errore aver messo assieme Tirrenia e Siremar, sia dal punto di vista politico, assolutamente sbagliato privatizzare in una situazione di crisi economica e finanziaria internazionale''.
Caronia chiede piuttosto che si rimandi la privatizzazione ''a tempi migliori'' con ''un nuovo bando, discusso e condiviso, che preveda gare separate per ogni singola societa' e che sia coordinato e regolato, per modalita' e tempi, dallo stesso Governo che non puo' chiamarsi fuori da quanto potrebbe altrimenti accadere anche alle societa' regionali Caremar, Toremar e Saremar se le rispettive Amministrazioni che le hanno ricevute gratuitamente dovessero a loro volta procedere allo loro privatizzazione e magari col metodo 'spezzatino'''.
Estrazione illegale alla Pumex. Chieste 4 condanne e 3 assoluzioni. Nessuna responsabilità del Cda, 3 anni e 6 mesi per D'Ambra. Martedì la sentenza
Leonardo Orlando (Gazzetta del sud) Si avvia a conclusione il processo sull'attività estrattiva illegale nelle cave di pomice gestite dalla Pumex di Lipari.
Il pubblico ministero Olindo Canali, che assieme al collega Francesco Massara aveva svolto le indagini, ha chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione e 400 euro di multa per l'industriale Vincenzo "Enzo" D'Ambra, in qualità di presidente e amministratore delegato del Cda dell'impresa pomicifera. La condanna a due anni di reclusione ciascuno è stata chiesta anche per il direttore tecnico di cava e di stabilimento della Pumex, Francesco Galvagno; per il capo delle squadre di operai che in azienda distribuiva gli ordini di lavoro, Enrico Lo Monaco e per un dipendente dell'azienda Eugenio Saltalamacchia. L'assoluzione è stata invece invocata per i tre componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda, l'avv. Romeo Palamara, Giuseppina D'Ambra, albergatrice e sorella di Vincenzo e per l'avv. Antonio Giuffrida. La posizione dei tre consiglieri è da considerarsi marginale. La sentenza è attesa per il prossimo 22 giugno e sarà emessa dal giudice monocratico di Lipari, Roberto Gurini, dopo l'intervento del collegio difensivo degli imputati.
Le accuse per le quali gli imputati sono stati processati sono quelle di violazione delle leggi sulla tutela ambientale, in particolare l'articolo 181 comma I bis della legge 42/2004 e in rapida sequenza delle accuse di furto aggravato ai danni dello Stato, art. 624 e 625 del codice penale. Seguono nelle originarie contestazioni mosse agli indagati dai due magistrati inquirenti i reati di invasione e occupazione di terreni al fine di trarne profitto, art. 633; deturpamento di beni immobili art. 639 e distruzione e deterioramento di bellezze naturali, art. 734 del codice penale.
L'inchiesta che ha portato alla richiesta di citazione in giudizio da parte della Procura di Barcellona è stata resa nota il 31 agosto del 2008 con il clamoroso sequestro giudiziario delle cave di pomice e delle aree circostanti su cui venivano stivati scarti di lavorazione industriale, residui di lapilli e inerti, oltre a materiali ferrosi.
L'area industriale su cui la magistratura aveva fatto apporre i sigilli che ancora permangono è estesa per 1 milione e 300 mila metri quadrati situata in località Porticello e Punta Castagna. Successivamente per una parte, quella relativa alle cosiddette scorie, la Cassazione aveva disposto il dissequestro classificando il materiale stivato come prodotto naturale frutto delle estrazioni dalla cava.
Il sequestro era stato disposto perché la Pumex stava effettuando «attività estrattiva abusiva di pietra pomice nell'area dell'ex cava di Porticello e la susseguente modifica morfologica della stessa area». Sarebbe inoltre stata riscontrata dalla magistratura l'assenza di una «prescritta autorizzazione» all'attività estrattiva, la distruzione o deterioramento di bellezze naturali, l'abbandono e il deposito incontrollato dello scarto dell'attività estrattiva abusiva depositata in località Punta Castagna.
Per le contestazioni di furto aggravato l'autorità giudiziaria ha rilevato che tra il 20 gennaio e il 24 luglio 2007 la Pumex si impossessava di rilevante quantità di pietra pomice di proprietà demaniale, «tramite attività di escavazione abusiva». Per la Procura, nonostante il blocco decretato dalla Regione, nell'area si sarebbe proseguito nell'attività estrattiva, mentre invece era stata dichiarata dall'azienda in via esclusiva la lavorazione delle cosiddette scorte di lapillo e altro materiale per circa 70-80 mila metri cubi.
Il pubblico ministero Olindo Canali, che assieme al collega Francesco Massara aveva svolto le indagini, ha chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione e 400 euro di multa per l'industriale Vincenzo "Enzo" D'Ambra, in qualità di presidente e amministratore delegato del Cda dell'impresa pomicifera. La condanna a due anni di reclusione ciascuno è stata chiesta anche per il direttore tecnico di cava e di stabilimento della Pumex, Francesco Galvagno; per il capo delle squadre di operai che in azienda distribuiva gli ordini di lavoro, Enrico Lo Monaco e per un dipendente dell'azienda Eugenio Saltalamacchia. L'assoluzione è stata invece invocata per i tre componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda, l'avv. Romeo Palamara, Giuseppina D'Ambra, albergatrice e sorella di Vincenzo e per l'avv. Antonio Giuffrida. La posizione dei tre consiglieri è da considerarsi marginale. La sentenza è attesa per il prossimo 22 giugno e sarà emessa dal giudice monocratico di Lipari, Roberto Gurini, dopo l'intervento del collegio difensivo degli imputati.
Le accuse per le quali gli imputati sono stati processati sono quelle di violazione delle leggi sulla tutela ambientale, in particolare l'articolo 181 comma I bis della legge 42/2004 e in rapida sequenza delle accuse di furto aggravato ai danni dello Stato, art. 624 e 625 del codice penale. Seguono nelle originarie contestazioni mosse agli indagati dai due magistrati inquirenti i reati di invasione e occupazione di terreni al fine di trarne profitto, art. 633; deturpamento di beni immobili art. 639 e distruzione e deterioramento di bellezze naturali, art. 734 del codice penale.
L'inchiesta che ha portato alla richiesta di citazione in giudizio da parte della Procura di Barcellona è stata resa nota il 31 agosto del 2008 con il clamoroso sequestro giudiziario delle cave di pomice e delle aree circostanti su cui venivano stivati scarti di lavorazione industriale, residui di lapilli e inerti, oltre a materiali ferrosi.
L'area industriale su cui la magistratura aveva fatto apporre i sigilli che ancora permangono è estesa per 1 milione e 300 mila metri quadrati situata in località Porticello e Punta Castagna. Successivamente per una parte, quella relativa alle cosiddette scorie, la Cassazione aveva disposto il dissequestro classificando il materiale stivato come prodotto naturale frutto delle estrazioni dalla cava.
Il sequestro era stato disposto perché la Pumex stava effettuando «attività estrattiva abusiva di pietra pomice nell'area dell'ex cava di Porticello e la susseguente modifica morfologica della stessa area». Sarebbe inoltre stata riscontrata dalla magistratura l'assenza di una «prescritta autorizzazione» all'attività estrattiva, la distruzione o deterioramento di bellezze naturali, l'abbandono e il deposito incontrollato dello scarto dell'attività estrattiva abusiva depositata in località Punta Castagna.
Per le contestazioni di furto aggravato l'autorità giudiziaria ha rilevato che tra il 20 gennaio e il 24 luglio 2007 la Pumex si impossessava di rilevante quantità di pietra pomice di proprietà demaniale, «tramite attività di escavazione abusiva». Per la Procura, nonostante il blocco decretato dalla Regione, nell'area si sarebbe proseguito nell'attività estrattiva, mentre invece era stata dichiarata dall'azienda in via esclusiva la lavorazione delle cosiddette scorte di lapillo e altro materiale per circa 70-80 mila metri cubi.
venerdì 18 giugno 2010
Persino a “Carrapipi” il Comune riesce a regolamentare le antenne di telefonia mobile… e Lipari ? (di Pietro Lo Cascio)
Riceviamo dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Un giornale locale riporta la notizia che ieri nel comune di Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna, è stato approvato un “Regolamento per le antenne telefoniche”. Non si può che invidiare e apprezzare l’operato di questa amministrazione, sensibile ai problemi reali della gente, che in pochi mesi ha dato mandato all’Ufficio Tecnico di realizzare una bozza di regolamento, lo ha portato in consiglio comunale e lo ha approvato – immagino – all’unanimità.
In Sicilia, per indicare un luogo sperduto e lontano, si utilizzano tradizionali espressioni che fanno riferimento a “Carrapipi”, ovvero a Valguarnera Caropepe, come sinonimo di un luogo ai margini della civiltà, dimenticato da tutti, indifferente al progresso e alla modernità. Scopriamo invece che Lipari ha strappato a “Carrapipi” questo ingeneroso primato, poiché “persino a Carrapipi” hanno saputo realizzare quello che rappresenta l’unico strumento che i comuni hanno per sottrarre il loro territorio allo strapotere delle antenne selvagge, ovvero un piano regolatore delle antenne di telefonia mobile.
Ricordo che, in sede di approvazione dell’ultimo bilancio, il consiglio comunale ha bocciato – per misteriose ragioni – un emendamento presentato dalla minoranza dove si chiedeva di istituire un capitolo di spesa per questo famoso piano regolatore; in quell’occasione, il sindaco Bruno ha dichiarato che avrebbe comunque dato mandato ai funzionari degli uffici di competenza, fin dal giorno successivo, di valutare le modalità adatte per procedere per la realizzazione del piano agognato. Abbiamo creduto che tale impegno sarebbe stato osservato, ma ci siamo sbagliati: a distanza di parecchi mesi, infatti, nulla sembra essersi mosso in questa direzione. Non ci sono piani, né atti propedeutici, né proposte – anche di massima – dei funzionari o dell’amministrazione: nulla di nulla è stato fatto, perché – è bene ricordarlo – non siamo a Carrapipi, ma a Lipari.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà
Un giornale locale riporta la notizia che ieri nel comune di Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna, è stato approvato un “Regolamento per le antenne telefoniche”. Non si può che invidiare e apprezzare l’operato di questa amministrazione, sensibile ai problemi reali della gente, che in pochi mesi ha dato mandato all’Ufficio Tecnico di realizzare una bozza di regolamento, lo ha portato in consiglio comunale e lo ha approvato – immagino – all’unanimità.
In Sicilia, per indicare un luogo sperduto e lontano, si utilizzano tradizionali espressioni che fanno riferimento a “Carrapipi”, ovvero a Valguarnera Caropepe, come sinonimo di un luogo ai margini della civiltà, dimenticato da tutti, indifferente al progresso e alla modernità. Scopriamo invece che Lipari ha strappato a “Carrapipi” questo ingeneroso primato, poiché “persino a Carrapipi” hanno saputo realizzare quello che rappresenta l’unico strumento che i comuni hanno per sottrarre il loro territorio allo strapotere delle antenne selvagge, ovvero un piano regolatore delle antenne di telefonia mobile.
Ricordo che, in sede di approvazione dell’ultimo bilancio, il consiglio comunale ha bocciato – per misteriose ragioni – un emendamento presentato dalla minoranza dove si chiedeva di istituire un capitolo di spesa per questo famoso piano regolatore; in quell’occasione, il sindaco Bruno ha dichiarato che avrebbe comunque dato mandato ai funzionari degli uffici di competenza, fin dal giorno successivo, di valutare le modalità adatte per procedere per la realizzazione del piano agognato. Abbiamo creduto che tale impegno sarebbe stato osservato, ma ci siamo sbagliati: a distanza di parecchi mesi, infatti, nulla sembra essersi mosso in questa direzione. Non ci sono piani, né atti propedeutici, né proposte – anche di massima – dei funzionari o dell’amministrazione: nulla di nulla è stato fatto, perché – è bene ricordarlo – non siamo a Carrapipi, ma a Lipari.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà
Confermato il no al Parco delle Egadi
Carissimo Direttore,
Le invio il documento trasmessomi dai nostri amici delle Egadi, vorrà gentilmente pubblicarlo sul suo Notiziario on-line.
avv. Claudio Mandarano (vice-presidente La voce eoliana)
Confermato il No al Parco delle Egadi
E’ con viva soddisfazione e grande compiacimento che comunichiamo che la Giunta di Governo della Regione Siciliana, nella seduta pomeridiana del giorno 15 giugno 2010, ha negato l’intesa prevista dall’articolo 26 comma 4 septies della legge 29 novembre 2007 n. 222 sulla istituzione del parco nazionale delle Isole Egadi e del litorale trapanese.
La decisione assunta dal Governo Regionale, che pone fine alla questione legata all’istituzione del parco, sarà sicuramente notificata, a brevissimo, al Ministero dell’Ambiente che dovrà prendere atto del deliberato regionale; ciò in quanto la legge 394/1991, a proposito di parchi, mentre per le regioni a statuto ordinario prevede che siano sentite ( art.8 punto 1), nel caso di regioni a statuto speciale, qual’é quella Siciliana, stabilisce che si provveda d’intesa ( art 8 comma 3), intesa nella fattispecie negata.
Tale decisione si basa anche sul fatto che il territorio siciliano risulta già massicciamente tutelato come in nessuna altra parte d’Italia, come facemmo opportunamente rilevare noi di Caccia Ambiente con la relazione informativa del 29 marzo 2010, consegnata a tutti i consiglieri di Favignana, quando, a proposito dell’argomento, parlammo di record nazionale ed europeo.
Il deliberato regionale fa seguito alla riunione del 5 giugno 2010, nel corso della quale il Presidente, On. Raffaele Lombardo, aveva ascoltato con interesse le accorate istanze dei rappresentanti delle comunità locali, e recepisce le decisioni espresse dal Consiglio Comunale, riunito in seduta d’urgenza, e dalla Giunta Municipale in data 8 giugno 2010.
Gli amici di quelle isole, che, notoriamente, tanto hanno contribuito nella lotta contro i parchi nazionali, ci hanno fatto pervenire pressante richiesta, alla quale non riteniamo sottrarci sia per il meraviglioso traguardo raggiunto, ma non solo, di partecipare la sentita riconoscenza delle comunità isolane nei confronti del Presidente della Regione e di tutta la Giunta di Governo anche perché la recente decisione sul parco si sposa perfettamente, quanto con l’atteggiamento protettivo già assunto nei confronti delle popolazioni Egadine, tenuto anche conto che in un passato non troppo remoto lo stesso Governo Regionale difese il Comune di Favignana, dalle pretese del Ministero dell’Ambiente di revocare allo stesso Ente Locale, la gestione dell’Area Marina Protetta ivi esistente.
Un grazie sentito e dovuto ai delegati locali di Caccia Ambiente Carriglio e Spadaro per il lavoro svolto e il traguardo raggiunto a vantaggio di tutti.
Abbiamo seminato bene e stiamo raccogliendo meglio.
’’Solo noi possiamo aiutare noi ‘’
Direzione Nazionale Caccia Ambiente
Le invio il documento trasmessomi dai nostri amici delle Egadi, vorrà gentilmente pubblicarlo sul suo Notiziario on-line.
avv. Claudio Mandarano (vice-presidente La voce eoliana)
Confermato il No al Parco delle Egadi
E’ con viva soddisfazione e grande compiacimento che comunichiamo che la Giunta di Governo della Regione Siciliana, nella seduta pomeridiana del giorno 15 giugno 2010, ha negato l’intesa prevista dall’articolo 26 comma 4 septies della legge 29 novembre 2007 n. 222 sulla istituzione del parco nazionale delle Isole Egadi e del litorale trapanese.
La decisione assunta dal Governo Regionale, che pone fine alla questione legata all’istituzione del parco, sarà sicuramente notificata, a brevissimo, al Ministero dell’Ambiente che dovrà prendere atto del deliberato regionale; ciò in quanto la legge 394/1991, a proposito di parchi, mentre per le regioni a statuto ordinario prevede che siano sentite ( art.8 punto 1), nel caso di regioni a statuto speciale, qual’é quella Siciliana, stabilisce che si provveda d’intesa ( art 8 comma 3), intesa nella fattispecie negata.
Tale decisione si basa anche sul fatto che il territorio siciliano risulta già massicciamente tutelato come in nessuna altra parte d’Italia, come facemmo opportunamente rilevare noi di Caccia Ambiente con la relazione informativa del 29 marzo 2010, consegnata a tutti i consiglieri di Favignana, quando, a proposito dell’argomento, parlammo di record nazionale ed europeo.
Il deliberato regionale fa seguito alla riunione del 5 giugno 2010, nel corso della quale il Presidente, On. Raffaele Lombardo, aveva ascoltato con interesse le accorate istanze dei rappresentanti delle comunità locali, e recepisce le decisioni espresse dal Consiglio Comunale, riunito in seduta d’urgenza, e dalla Giunta Municipale in data 8 giugno 2010.
Gli amici di quelle isole, che, notoriamente, tanto hanno contribuito nella lotta contro i parchi nazionali, ci hanno fatto pervenire pressante richiesta, alla quale non riteniamo sottrarci sia per il meraviglioso traguardo raggiunto, ma non solo, di partecipare la sentita riconoscenza delle comunità isolane nei confronti del Presidente della Regione e di tutta la Giunta di Governo anche perché la recente decisione sul parco si sposa perfettamente, quanto con l’atteggiamento protettivo già assunto nei confronti delle popolazioni Egadine, tenuto anche conto che in un passato non troppo remoto lo stesso Governo Regionale difese il Comune di Favignana, dalle pretese del Ministero dell’Ambiente di revocare allo stesso Ente Locale, la gestione dell’Area Marina Protetta ivi esistente.
Un grazie sentito e dovuto ai delegati locali di Caccia Ambiente Carriglio e Spadaro per il lavoro svolto e il traguardo raggiunto a vantaggio di tutti.
Abbiamo seminato bene e stiamo raccogliendo meglio.
’’Solo noi possiamo aiutare noi ‘’
Direzione Nazionale Caccia Ambiente
Lettera aperta al premier Berlusconi dalla scrittrice albanese Elvira Dones
Michela La Greca ci "gira", e noi la pubblichiamo, questa lettera aperta che la scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi".
In visita a Tirana, durante l'incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".
Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones "NATA FEMMINA"
"Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi".
Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."
Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana.
Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio. Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.
Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre,affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo.
E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei.
Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta.
L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci. Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso, ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi.
Mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi
Merid Elvira Dones
In visita a Tirana, durante l'incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".
Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones "NATA FEMMINA"
"Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi".
Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."
Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana.
Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio. Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.
Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre,affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo.
E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei.
Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta.
L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci. Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso, ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi.
Mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi
Merid Elvira Dones
Brevi
Convocato il consiglio comunale di Lipari per il 25 giugno - Il presidente Pino Longo ha convocato in sessione non urgente il consiglio comunale di Lipari per il prossimo 25 giugno alle 10,00.
Cinquanta i punti all'ordine del giorno, molti dei quali "residui" di sedute precedenti. Tra questi il riconoscimento di debiti fuori bilancio alla ditta Edilvab e alla ditta Pio Letizia; Modifica ed integrazione regolamento per emanazione atti patrimoniali favorevoli per i destinatari; Istituzione commissione consiliare speciale per indagine conoscitiva sullo stato degli interventi a protezione degli abitati del comune di Lipari; Parco naturale delle Isole Eolie; Discussioni ed eventuali determinazioni; ODG consigliere Lo Cascio + 5
Incendio a Stromboli - Canne e sterpaglie a fuoco nell'isola di Stromboli per un incendio sviluppastosi, dolosamente, stamattina, nell'area denominata Forgia Vecchia. Il rogo ha interessato un'area di circa due ettari. Sono intervenuti due Canadair e la squadra antincendio della Forestale.
TURISMO: MARTEDI' LOMBARDO E STRANO PRESENTANO "CIRCUITO DEL MITO"- Prenderà il via il prossimo 25 giugno "Circuito del Mito", una serie di eventi, spettacoli, concerti e mostre, legati tra di loro dal binomio turismo-cultura.
Sono oltre 130 gli spettacoli, che sfruttano l'appeal internazionale della bellezza artistica dei luoghi piu' suggestivi della Sicilia, per un cartellone di grande richiamo turistico.
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, e l'assessore regionale al Turismo e Spettacolo, Nino Strano, promotore dell'iniziativa, presenteranno il programma agli operatori turistici, ai rappresentanti degli albergatori e alla stampa, martedi' 22, alle 11 a Palermo, nella sala Alessi di Palazzo d'Orleans. Sara' presente il direttore artistico del Circuito del Mito, Giancarlo Zanetti.
Sono oltre 130 gli spettacoli, che sfruttano l'appeal internazionale della bellezza artistica dei luoghi piu' suggestivi della Sicilia, per un cartellone di grande richiamo turistico.
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, e l'assessore regionale al Turismo e Spettacolo, Nino Strano, promotore dell'iniziativa, presenteranno il programma agli operatori turistici, ai rappresentanti degli albergatori e alla stampa, martedi' 22, alle 11 a Palermo, nella sala Alessi di Palazzo d'Orleans. Sara' presente il direttore artistico del Circuito del Mito, Giancarlo Zanetti.
"I colori dell'aria" paesaggi eoliani. Gli acquerelli di Renata Conti in mostra da oggi a Malfa (Salina)
Oggi, Venerdi 18 giugno 2010 alle ore 18,30 presso la biblioteca comunale di Malfa (Salina)inaugurazione della mostra "I COLORI DELL'ARIA" paesaggi eoliani - acquerelli di Renata Conti
La mostra rimarrà aperta fino al 26 giugno 2010
info 340 7067024 info@ilmaredipinto.it
La mostra rimarrà aperta fino al 26 giugno 2010
info 340 7067024 info@ilmaredipinto.it
Le mie Eolie....da sogno
Ennesimo "viaggio" alle Eolie tra albe, tramonti e panorami... unici... da fare mancare il fiato
La cultura "fuorilegge" (di Luca Chiofalo)
(Luca Chiofalo) Con l'arrivo della tanto attesa bella stagione, attraverso la quale speriamo tutti di rimpinguare le nostre dissestate finanze, si assiste purtroppo all'endemico proliferare di piccoli e grandi abusi, legati proprio alla folle "corsa all'oro" in cui ci lanciamo nei mesi estivi.
Le scorrettezze commerciali, le occupazioni abusive e il mancato rispetto delle basilari regole di concorrenza, fanno del nostro territorio un vero campo di battaglia, in cui i "contendenti" utilizzano spesso "armi" non consentite.
La cultura "fuorilegge" è oggi quella dominante, ma non mi permetto di esprimere giudizi in senso assoluto (ognuno sbarca il lunario come può), affermo solo che i comportamenti sopraelencati sono contro la legge.
Ricordando che le leggi sono regole liberamente scelte dalle società organizzate per regolare la vita della comunità ed evitare il caos, ragionando per assurdo, se non si riesce a far rispettare le regole è meglio abolirle, sottraendo alla parte che detiene il potere la facoltà arbitraria di usarle ad intermittenza ed in modo distorto per favorire gli "amici". Tenendo però presente che in regime di anomia (anomia=senza legge) hanno sempre la meglio i più furbi e non i più bravi, soluzione dettata dalla ragione (io caldeggio questa tesi) è sostenere la necessità di sottoscrivere una sorta di patto per la legalità e lo sviluppo.
Un patto che, sotto l'egida delle istituzioni e senza perseguitare nessuno, impegni le categorie di lavoro a rientrare gradualmente ma in un tempo ragionevole, in una cornice di diffuso rispetto delle regole, restituendo così la dignità perduta al lavoro di tutti e agevolando quello della forza pubblica e degli amministratori.
A questi ultimi, prima che la situazione "sfugga di mano", suggerisco di usare il consenso ricevuto dai cittadini per fare buona amministrazione e non usare il "potere" in modo arbitrario per "creare" consenso...
N.B. scritta qualche tempo fa, ma attualissima...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Le scorrettezze commerciali, le occupazioni abusive e il mancato rispetto delle basilari regole di concorrenza, fanno del nostro territorio un vero campo di battaglia, in cui i "contendenti" utilizzano spesso "armi" non consentite.
La cultura "fuorilegge" è oggi quella dominante, ma non mi permetto di esprimere giudizi in senso assoluto (ognuno sbarca il lunario come può), affermo solo che i comportamenti sopraelencati sono contro la legge.
Ricordando che le leggi sono regole liberamente scelte dalle società organizzate per regolare la vita della comunità ed evitare il caos, ragionando per assurdo, se non si riesce a far rispettare le regole è meglio abolirle, sottraendo alla parte che detiene il potere la facoltà arbitraria di usarle ad intermittenza ed in modo distorto per favorire gli "amici". Tenendo però presente che in regime di anomia (anomia=senza legge) hanno sempre la meglio i più furbi e non i più bravi, soluzione dettata dalla ragione (io caldeggio questa tesi) è sostenere la necessità di sottoscrivere una sorta di patto per la legalità e lo sviluppo.
Un patto che, sotto l'egida delle istituzioni e senza perseguitare nessuno, impegni le categorie di lavoro a rientrare gradualmente ma in un tempo ragionevole, in una cornice di diffuso rispetto delle regole, restituendo così la dignità perduta al lavoro di tutti e agevolando quello della forza pubblica e degli amministratori.
A questi ultimi, prima che la situazione "sfugga di mano", suggerisco di usare il consenso ricevuto dai cittadini per fare buona amministrazione e non usare il "potere" in modo arbitrario per "creare" consenso...
N.B. scritta qualche tempo fa, ma attualissima...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Come erano le Eolie...e gli eoliani (XLI puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:
1) Gruppo dello Junior Chamber (1982)
2) Terrazza con loggia e pulera con vista sul Castello di Lipari
3) Mura del Castello di Lipari
4) Canneto
5) Aliscafo "Freccia d'oro"
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:
1) Gruppo dello Junior Chamber (1982)
2) Terrazza con loggia e pulera con vista sul Castello di Lipari
3) Mura del Castello di Lipari
4) Canneto
5) Aliscafo "Freccia d'oro"
giovedì 17 giugno 2010
"Anche questa estate caos veicolare a Salina, non certo per colpa di questa amministrazione". Lettera aperta del sindaco Lo Schiavo ai cittadini
LETTERA APERTA
Uno dei maggiori problemi che affliggono l’isola di Salina è da sempre stato l’afflusso indiscriminato di veicoli motorizzati, il cui accesso, a differenza delle altre isole dell’arcipelago, ad oggi non è regolamentato.
La mancanza di aree di parcheggio adeguate ad ospitare gran parte dei veicoli che quotidianamente sbarcano sull’isola e che si riversano necessariamente nel capoluogo Santa Marina Salina, sede del principale porto e cuore economico del’isola, rendono oggi il problema di difficile soluzione.
Quest’Amministrazione ha intrapreso l’iter per alleviare ed risolvere il problema dell’eccessivo numero di veicoli seguendo due direttrici: creazione di parcheggi e limitazione dell’afflusso di veicoli a motore.
La prima direttrice non è di facile soluzione, in quanto il territorio comunale è fortemente antropizzato nella aree in cui sono necessarie aree di parcheggio che, a causa di mancanza di spazi e vincoli del PTP rendono impossibile la realizzazione di tali importanti infrastrutture in tempi brevi. Per tali motivi, il Comune di Santa Marina Salina, sin dall’estate 2007 pone in essere due importanti provvedimenti: procede ad affittare terreni limitrofi alle principali arterie e nei pressi del centro del Capoluogo e li destina ad aree di parcheggio temporanee gratuite, e contestualmente istituisce un servizio di bus navetta gratuito per l’utenza che collega la parte alta del paese con il porto, proprio al fine di scoraggiare l’utilizzo delle auto, e tutto ciò con un costo che incide sulle casse comunali.
La seconda direttrice, ossia la limitazione allo sbarco è un passo necessario per limitare in una certa misura l’accesso indiscriminato di veicoli sul territorio.
È utile ricordare che Santa Marina Salina è il primo porto in cui si può sbarcare da Napoli con auto e carrelli al seguito, i quali tuttora, sono parcheggiati lungo le vie del paese e i cui proprietari raggiungono in barca le isole dove hanno prenotato un albergo o in cui possiedono un abitazione(Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi), “abbandonando” quindi per intere settimane i propri mezzi sul territorio. Pertanto, per tentare di risolvere tali annosi problemi, molti dei quali ereditati dalle precedenti gestioni , l’attuale Amministrazione Comunale di Santa Marina Salina, da sempre attenta alle problematiche ambientali e collegate alla vivibilità del proprio territorio, ha inoltrato al Ministero delle Infrastrutture in data 25.03.2010 la propria Deliberazione n. 20 del 08.03.2010 con la quale si chiedeva la limitazione allo sbarco dei veicoli a motore nel periodo compreso tra il 01 luglio 2010 e il 31 agosto 2010.
In un tempo brevissimo(circa un mese) sia l’Assessorato regionale alle Infrastrutture, sia il Ministero delle Infrastrutture rispondono positivamente alla richiesta di questa Amministrazione, condividendone le motivazioni, ma a patto che anche i Comuni di Leni e Malfa predispongano la stessa richiesta e ne condividendano le motivazioni, in quanto “non risulta possibile procedere ad emissione di provvedimento parziale che contempli la circolazione sull’isola differenziata per territori Comunali”.
A questo punto, purtroppo, l’iter per limitare l’afflusso dei veicoli a motore sull’isola si blocca: infatti, alle parole di condivisione della richiesta del Comune di Santa Marina Salina da parte degli altri due Comuni, ad oggi non sono seguiti atti ufficiali da parte di quegli stessi Comuni, i quali se da un lato ritengono giusto limitare l’afflusso dei veicoli sull’isola, dall’altro non pongono in essere nessun atto ufficiale per renderlo effettivo, probabilmente dovuti al fatto che questi Comuni dispongono di maggiori aree di parcheggio e non subiscono l’enorme mole di traffico dovuta alla presenza del principale porto dell’isola, che caratterizza Santa Marina Salina come centro economico dell’isola.
Queste motivazioni mi spingono ad informare i Cittadini, i quali hanno il diritto di sapere, che anche per quest’anno, e non per volontà di quest’Amministrazione, purtroppo sull’Isola giungeranno tanti veicoli a motore e che pertanto nell’Isola, e a Santa Marina Salina, la situazione del traffico veicolare non troverà una giusta limitazione.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Uno dei maggiori problemi che affliggono l’isola di Salina è da sempre stato l’afflusso indiscriminato di veicoli motorizzati, il cui accesso, a differenza delle altre isole dell’arcipelago, ad oggi non è regolamentato.
La mancanza di aree di parcheggio adeguate ad ospitare gran parte dei veicoli che quotidianamente sbarcano sull’isola e che si riversano necessariamente nel capoluogo Santa Marina Salina, sede del principale porto e cuore economico del’isola, rendono oggi il problema di difficile soluzione.
Quest’Amministrazione ha intrapreso l’iter per alleviare ed risolvere il problema dell’eccessivo numero di veicoli seguendo due direttrici: creazione di parcheggi e limitazione dell’afflusso di veicoli a motore.
La prima direttrice non è di facile soluzione, in quanto il territorio comunale è fortemente antropizzato nella aree in cui sono necessarie aree di parcheggio che, a causa di mancanza di spazi e vincoli del PTP rendono impossibile la realizzazione di tali importanti infrastrutture in tempi brevi. Per tali motivi, il Comune di Santa Marina Salina, sin dall’estate 2007 pone in essere due importanti provvedimenti: procede ad affittare terreni limitrofi alle principali arterie e nei pressi del centro del Capoluogo e li destina ad aree di parcheggio temporanee gratuite, e contestualmente istituisce un servizio di bus navetta gratuito per l’utenza che collega la parte alta del paese con il porto, proprio al fine di scoraggiare l’utilizzo delle auto, e tutto ciò con un costo che incide sulle casse comunali.
La seconda direttrice, ossia la limitazione allo sbarco è un passo necessario per limitare in una certa misura l’accesso indiscriminato di veicoli sul territorio.
È utile ricordare che Santa Marina Salina è il primo porto in cui si può sbarcare da Napoli con auto e carrelli al seguito, i quali tuttora, sono parcheggiati lungo le vie del paese e i cui proprietari raggiungono in barca le isole dove hanno prenotato un albergo o in cui possiedono un abitazione(Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi), “abbandonando” quindi per intere settimane i propri mezzi sul territorio. Pertanto, per tentare di risolvere tali annosi problemi, molti dei quali ereditati dalle precedenti gestioni , l’attuale Amministrazione Comunale di Santa Marina Salina, da sempre attenta alle problematiche ambientali e collegate alla vivibilità del proprio territorio, ha inoltrato al Ministero delle Infrastrutture in data 25.03.2010 la propria Deliberazione n. 20 del 08.03.2010 con la quale si chiedeva la limitazione allo sbarco dei veicoli a motore nel periodo compreso tra il 01 luglio 2010 e il 31 agosto 2010.
In un tempo brevissimo(circa un mese) sia l’Assessorato regionale alle Infrastrutture, sia il Ministero delle Infrastrutture rispondono positivamente alla richiesta di questa Amministrazione, condividendone le motivazioni, ma a patto che anche i Comuni di Leni e Malfa predispongano la stessa richiesta e ne condividendano le motivazioni, in quanto “non risulta possibile procedere ad emissione di provvedimento parziale che contempli la circolazione sull’isola differenziata per territori Comunali”.
A questo punto, purtroppo, l’iter per limitare l’afflusso dei veicoli a motore sull’isola si blocca: infatti, alle parole di condivisione della richiesta del Comune di Santa Marina Salina da parte degli altri due Comuni, ad oggi non sono seguiti atti ufficiali da parte di quegli stessi Comuni, i quali se da un lato ritengono giusto limitare l’afflusso dei veicoli sull’isola, dall’altro non pongono in essere nessun atto ufficiale per renderlo effettivo, probabilmente dovuti al fatto che questi Comuni dispongono di maggiori aree di parcheggio e non subiscono l’enorme mole di traffico dovuta alla presenza del principale porto dell’isola, che caratterizza Santa Marina Salina come centro economico dell’isola.
Queste motivazioni mi spingono ad informare i Cittadini, i quali hanno il diritto di sapere, che anche per quest’anno, e non per volontà di quest’Amministrazione, purtroppo sull’Isola giungeranno tanti veicoli a motore e che pertanto nell’Isola, e a Santa Marina Salina, la situazione del traffico veicolare non troverà una giusta limitazione.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Banda larga e sviluppo aree rurali. Convegno alla Fiera di Vicenza. Coordinatore Matteo Salin
Con oltre 1.200 visitatori preregistrati All Digital ha aperto i battenti. La manifestazione, che si chiuderà domani e che è stata allestita all'interno della Fiera di Vicenza, curerà i temi del digitale terrestre, 3D TV, televisione e banda larga via satellite, cinema digitale e in 3D.
In apertura il convegno 'All Digital e Sviluppo Aree Rurali'. Associazioni di categoria, consorzi, cooperative ed aziende impegnate a portare la banda larga sul territorio hanno discusso sulla necessità di coprire le zone non raggiunte. Secondo i dati dell’Osservatorio Banda Larga soltanto il 44% degli italiani ha accesso a internet a 7Megabit.
A moderare l’incontro l’ingegner Matteo Salin, vicepresidente Servizi Innovativi e Tecnologici Confindustria, e tra i relatori in Sala Fogazzaro c’erano Giorgio Tarchi di Skylogic, Walter Munarini di Open Sky, Silvio Demarinis Loiotile dell’Osservatorio Banda Larga, Diego Meggiolaro, presidente Coldiretti Vicenza, Antonio Pozzan, Direttore Consorzio Asiago, Anna Bianco, presidente Eldy, Davide Nizzetto, amministratore Cooperativa Agricola Berica e Giancarlo Bortoli.
Già dai primi interventi è emerso come la banda larga sia destinata a diventare un servizio universale sempre a disposizione, con una funzione sociale pari a quella della diffusione dell'energia elettrica, e come in alcune regioni del Paese vi siano non solo zone rurali senza connettività, ma anche intere zone industriali con aziende prive di connettività.
Lo stanziamento dei fondi da parte della Commissione Europea - 154 i Milioni di Euro destinati all'Italia dall'European Economic Recovery Plan per l'abbattimento del digital divide – dimostra come le politiche comunitarie diano massima importanza e priorità al cammino verso la copertura del territorio con servizi che garantiscano 7 Megabit.
In questo percorso il cavo ed il satellite sono complementari. Come affermato da Giorgio Tarchi, project Manager di Skylogic, “non esiste un'unica tecnologia, per motivi di rapporto costi / benefici, in grado di portare la banda larga nelle zone non coperte, ma la progressione sarà sempre caratterizzata da un mix di cavo, satellite, Wimax, con la convenienza del satellitare evidenziata nelle zone lontane con bassa densità di popolazione”.
Walter Munarini, direttore di Open Sky, ha annunciato che il prossimo importante step per la banda larga via satellite si chiama Ka-sat, un satellite che sarà lanciato entro l'anno dotato di un sistema di antenna innovativo “grazie a questo potente satellite di Eutelsat, il servizio per internet via satellite sarà più potente e potrà coprire tutto il bacino del Mediterraneo”.
L'accesso al web a 7 Megabit consente ad esempio alle aziende non ancora raggiunte da questo servizio, il monitoraggio in tempo reale di attività distribuite sul territorio, il collegamento in tempi veloci di tutta la filiera produttiva, il miglioramento dei sistemi di tracciabilità, di controllo e commercializzazione del prodotto.
I dati presentati da Silvio Demarinis, dell'Osservatorio sulla Banda Larga, mostrano una situazione italiana che vede l'accesso ai 2 megabit possibile per l'85% della popolazione, mentre i 7 megabit per ora sono garantiti solo al 44% degli italiani.
Nel pomeriggio si è svolto il 'Meeting Nazionale Tooway', dedicato al mondo dell’installazione, anche questa è stata un’occasione per fare il punto sulle nuove applicazioni e le nuove opportunità di internet via satellite. Un servizio consumer che consente l’accesso a internet bidirezionale ovvero la parabola funziona senza cavi in uscita. Una soluzione disponibile per tutti, ottimale per le zone scoperte dell’ADSL, che in Italia conta circa 3.000 utenze.
“L’Italia è il paese meglio organizzato per quanto riguarda il settore dell’installazione – ha afferma Thomas Lohrey di Eutelsat – inoltre è tra i primi tre paesi in Europa in termini di installazioni per internet via satellite ovvero Tooway”. Già annunciato da Munarini, Lohrey ha introdotto nel dettaglio il Ka-sat, “per raggiungere tutte le case sull’intero territorio europeo ci vorrebbero 500 Megahertz, noi li abbiamo divisi in spot ognuno con frequenza diversa rispetto a quello confinante. Quattro diverse frequenze vengono utilizzate su oltre 80 spot da circa 250 km di diametro. Con i suoi 70Gbps di potenza, il più grande del mondo, Ka-sat avrà una capacità pari a 35 satelliti Hot Bird”. Riguardo all’Italia, essendo estesa in lunghezza, ha un’eccellente copertura con 8/9 spot.
Oltre alla normale navigazione in internet, i tecnici di Open Sky e Skylogic hanno presentato agli installatori le nuove applicazioni che internet via satellite (Tooway) può integrare alle tecnologie esistenti: videosorveglianza, telemetria e monitoraggio, telecontrollo, strutture di rete preesistenti e domotica. Tra le case history l’applicazione di Tooway per il controllo remoto della rete eliportuale pugliese e per il monitoraggio e la videosorveglianza a distanza di impianti eolici e fotovoltaici.
NDD- Come ci informa il nostro Matteo Salin, che ha coordinato il convegno, ci sono a disposizione anche 24 milioni per la Sicilia
In apertura il convegno 'All Digital e Sviluppo Aree Rurali'. Associazioni di categoria, consorzi, cooperative ed aziende impegnate a portare la banda larga sul territorio hanno discusso sulla necessità di coprire le zone non raggiunte. Secondo i dati dell’Osservatorio Banda Larga soltanto il 44% degli italiani ha accesso a internet a 7Megabit.
A moderare l’incontro l’ingegner Matteo Salin, vicepresidente Servizi Innovativi e Tecnologici Confindustria, e tra i relatori in Sala Fogazzaro c’erano Giorgio Tarchi di Skylogic, Walter Munarini di Open Sky, Silvio Demarinis Loiotile dell’Osservatorio Banda Larga, Diego Meggiolaro, presidente Coldiretti Vicenza, Antonio Pozzan, Direttore Consorzio Asiago, Anna Bianco, presidente Eldy, Davide Nizzetto, amministratore Cooperativa Agricola Berica e Giancarlo Bortoli.
Già dai primi interventi è emerso come la banda larga sia destinata a diventare un servizio universale sempre a disposizione, con una funzione sociale pari a quella della diffusione dell'energia elettrica, e come in alcune regioni del Paese vi siano non solo zone rurali senza connettività, ma anche intere zone industriali con aziende prive di connettività.
Lo stanziamento dei fondi da parte della Commissione Europea - 154 i Milioni di Euro destinati all'Italia dall'European Economic Recovery Plan per l'abbattimento del digital divide – dimostra come le politiche comunitarie diano massima importanza e priorità al cammino verso la copertura del territorio con servizi che garantiscano 7 Megabit.
In questo percorso il cavo ed il satellite sono complementari. Come affermato da Giorgio Tarchi, project Manager di Skylogic, “non esiste un'unica tecnologia, per motivi di rapporto costi / benefici, in grado di portare la banda larga nelle zone non coperte, ma la progressione sarà sempre caratterizzata da un mix di cavo, satellite, Wimax, con la convenienza del satellitare evidenziata nelle zone lontane con bassa densità di popolazione”.
Walter Munarini, direttore di Open Sky, ha annunciato che il prossimo importante step per la banda larga via satellite si chiama Ka-sat, un satellite che sarà lanciato entro l'anno dotato di un sistema di antenna innovativo “grazie a questo potente satellite di Eutelsat, il servizio per internet via satellite sarà più potente e potrà coprire tutto il bacino del Mediterraneo”.
L'accesso al web a 7 Megabit consente ad esempio alle aziende non ancora raggiunte da questo servizio, il monitoraggio in tempo reale di attività distribuite sul territorio, il collegamento in tempi veloci di tutta la filiera produttiva, il miglioramento dei sistemi di tracciabilità, di controllo e commercializzazione del prodotto.
I dati presentati da Silvio Demarinis, dell'Osservatorio sulla Banda Larga, mostrano una situazione italiana che vede l'accesso ai 2 megabit possibile per l'85% della popolazione, mentre i 7 megabit per ora sono garantiti solo al 44% degli italiani.
Nel pomeriggio si è svolto il 'Meeting Nazionale Tooway', dedicato al mondo dell’installazione, anche questa è stata un’occasione per fare il punto sulle nuove applicazioni e le nuove opportunità di internet via satellite. Un servizio consumer che consente l’accesso a internet bidirezionale ovvero la parabola funziona senza cavi in uscita. Una soluzione disponibile per tutti, ottimale per le zone scoperte dell’ADSL, che in Italia conta circa 3.000 utenze.
“L’Italia è il paese meglio organizzato per quanto riguarda il settore dell’installazione – ha afferma Thomas Lohrey di Eutelsat – inoltre è tra i primi tre paesi in Europa in termini di installazioni per internet via satellite ovvero Tooway”. Già annunciato da Munarini, Lohrey ha introdotto nel dettaglio il Ka-sat, “per raggiungere tutte le case sull’intero territorio europeo ci vorrebbero 500 Megahertz, noi li abbiamo divisi in spot ognuno con frequenza diversa rispetto a quello confinante. Quattro diverse frequenze vengono utilizzate su oltre 80 spot da circa 250 km di diametro. Con i suoi 70Gbps di potenza, il più grande del mondo, Ka-sat avrà una capacità pari a 35 satelliti Hot Bird”. Riguardo all’Italia, essendo estesa in lunghezza, ha un’eccellente copertura con 8/9 spot.
Oltre alla normale navigazione in internet, i tecnici di Open Sky e Skylogic hanno presentato agli installatori le nuove applicazioni che internet via satellite (Tooway) può integrare alle tecnologie esistenti: videosorveglianza, telemetria e monitoraggio, telecontrollo, strutture di rete preesistenti e domotica. Tra le case history l’applicazione di Tooway per il controllo remoto della rete eliportuale pugliese e per il monitoraggio e la videosorveglianza a distanza di impianti eolici e fotovoltaici.
NDD- Come ci informa il nostro Matteo Salin, che ha coordinato il convegno, ci sono a disposizione anche 24 milioni per la Sicilia
Lipari: Via S. Anna - Ospedale: che fetore!
Vibrate proteste giungono in redazione dai residenti nella zona di S.Anna-Ospedale per il forte fetore che ammorba l'aria.
Il problema, mai riscontrato prima - evidenziato i residenti- si verifica costantemente da quando sono stati realizzati i lavori all'impianto fognario di Portinente.
Un intervento-sottolineano- che andava sicuramente fatto ma non creando danni e disagi ad altri cittadini. E' evidente-concludono- che c'è qualcosa che non va. Chiediamo un tempestivo intervento di verifica e di controllo.
Il problema, mai riscontrato prima - evidenziato i residenti- si verifica costantemente da quando sono stati realizzati i lavori all'impianto fognario di Portinente.
Un intervento-sottolineano- che andava sicuramente fatto ma non creando danni e disagi ad altri cittadini. E' evidente-concludono- che c'è qualcosa che non va. Chiediamo un tempestivo intervento di verifica e di controllo.
TURISMO: STRANO, "AL VIA VALUTAZIONE PER RICONOSCIMENTO DISTRETTI"
Attivate le procedure per una veloce valutazione per il riconoscimento dei "Distretti turistici della Regione siciliana", previsti dalla legge regionale 15 settembre 2005, n°10, come dal decreto dell'assessore regionale al Turismo, Nino Strano. Una commissione, per l'istruttoria dei progetti, e'gia' stata nominata dall'assessore.
Strano, con proprio decreto, provvedera' poi al riconoscimento del singolo distretto turistico, che e' condizione per l'attribuzione dei finanziamenti previsti dalle leggi regionali ei dalle linee d'intervento del P.O. Fesr 2007/2013. "Speriamo di chiudere il riconoscimento entro il 30 giugno - spiega l'assessore - per far partire subito dopo il bando per i finanziamenti comunitari del Fesr, relativo alla misura che finanziera' i Distretti turistici, avviando cosi' una riforma destinata a rivoluzionare le vecchie logiche provinciali della gestione turistica, per giungere a quelle dei territori e delle tematiche comuni"".
La commissione verifichera' i requisiti e valutera' ciascun piano di sviluppo turistico presentato. Con le 27 le richieste di riconoscimento.
I distretti sono promossi da enti pubblici, enti territoriali e, obbligatoriamente da soggetti privati che intendano concorrere allo sviluppo turistico del proprio o di piu' territori. Il territorio del distretto deve, inoltre, avere infrastrutture culturali materiali e immateriali come siti museali, archeologici, architettonici, o naturalistiche, Tra i requisiti minimi 150 mila abitanti, 7.500 posti letto, un esercizio commerciale ogni 350 abitanti, 12 comuni contigui, per almeno il 30 per cento da soggetti privati. E' possibile costituire "distretti tematici", tra territori non contigui ma caratterizzati da un unico tema specifico.
Ogni soggetto proponente puo' fare parte di un solo distretto territoriale e di un solo "tematico", a pena di esclusione
Questo l'elenco provvisorio istanze riconoscimento "Distretti turistici della Regione Siciliana":
TERRITORIALI (15)
Monti Sicani e Valle dei Platani; Tirreno-Nebrodi; Tindari-Nebrodi; Selinunte, Belice e Sciacca Terme; Valle dei Templi; Sicilia Occidentale; Palermo Costa Normanna; Isole e arcipelaghi di Sicilia; Siracusa Val di Noto; Iblei; Sicilia centro meridionale; Il mare dell'Etna; Madonie, Cefalu', Himera; Taormina Etna; Golfo di Castellammare;
TEMATICI (12)
Targa Florio (Provincia); Targa Florio (ACI); Sud Est; Vini e Sapori di Sicilia; Distretto delle miniere; Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari; Distretto pesca-turismo del mare; Borghi marinari; Venere di Morgantina; Ecosicily parchi e riserve; Sport; Terre del mito
Strano, con proprio decreto, provvedera' poi al riconoscimento del singolo distretto turistico, che e' condizione per l'attribuzione dei finanziamenti previsti dalle leggi regionali ei dalle linee d'intervento del P.O. Fesr 2007/2013. "Speriamo di chiudere il riconoscimento entro il 30 giugno - spiega l'assessore - per far partire subito dopo il bando per i finanziamenti comunitari del Fesr, relativo alla misura che finanziera' i Distretti turistici, avviando cosi' una riforma destinata a rivoluzionare le vecchie logiche provinciali della gestione turistica, per giungere a quelle dei territori e delle tematiche comuni"".
La commissione verifichera' i requisiti e valutera' ciascun piano di sviluppo turistico presentato. Con le 27 le richieste di riconoscimento.
I distretti sono promossi da enti pubblici, enti territoriali e, obbligatoriamente da soggetti privati che intendano concorrere allo sviluppo turistico del proprio o di piu' territori. Il territorio del distretto deve, inoltre, avere infrastrutture culturali materiali e immateriali come siti museali, archeologici, architettonici, o naturalistiche, Tra i requisiti minimi 150 mila abitanti, 7.500 posti letto, un esercizio commerciale ogni 350 abitanti, 12 comuni contigui, per almeno il 30 per cento da soggetti privati. E' possibile costituire "distretti tematici", tra territori non contigui ma caratterizzati da un unico tema specifico.
Ogni soggetto proponente puo' fare parte di un solo distretto territoriale e di un solo "tematico", a pena di esclusione
Questo l'elenco provvisorio istanze riconoscimento "Distretti turistici della Regione Siciliana":
TERRITORIALI (15)
Monti Sicani e Valle dei Platani; Tirreno-Nebrodi; Tindari-Nebrodi; Selinunte, Belice e Sciacca Terme; Valle dei Templi; Sicilia Occidentale; Palermo Costa Normanna; Isole e arcipelaghi di Sicilia; Siracusa Val di Noto; Iblei; Sicilia centro meridionale; Il mare dell'Etna; Madonie, Cefalu', Himera; Taormina Etna; Golfo di Castellammare;
TEMATICI (12)
Targa Florio (Provincia); Targa Florio (ACI); Sud Est; Vini e Sapori di Sicilia; Distretto delle miniere; Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari; Distretto pesca-turismo del mare; Borghi marinari; Venere di Morgantina; Ecosicily parchi e riserve; Sport; Terre del mito
Al via gli orali per la copertura di un posto di "Dirigente-capo settore- comandante della polizia municipale" di Lipari
Si è insediata stamattina, con l'esplicazione dei passaggi preliminari, la commissione giudicatrice (nella foto) per il concorso per titoli ed esami per la copertura di un posto di "'Dirigente -Capo Settore -Comandante del Corpo di Polizia Municipale. A partire da oggi la commissione darà il via alla prova orale.
Ricordiamo che alla prova orale sono stati ammessi in dieci:
BLASCO STEFANO; BUSI OSVALDO; DE DOMENICO EMANUELA; CAPUA GIOVANNI; FAILLA SALVATORE; LA GRECA SUSANNA; MANDARANO CLAUDIO; PAVIA ANTONINO; ZUCCO SALVATORE; ZUMMO CLAUDIO
Revisione Piano Paesistico. Summit al comune di Lipari
Nuovo incontro stamani al comune di Lipari tra l'ing. Maurizio Erbicella, incaricato della rimodulazione del Piano Paesistico, l'amministrazione comunale, il tecnico di fiducia dell'amministrazione Gianfranco Guarino e funzionari dell'Ente, tecnici e dirigenti della Sovrintendenza e alcuni tecnici eoliani.
Sul tavolo la necessità, rivendicata dai tecnici eoliani, di un Piano paesistico diverso e meno limitativo rispetto a quello in vigore.
D'altra parte bisogna tenere presente che, ormai, l'ing. Erbicella è in "dirittura d'arrivo" per quanto riguarda il suo lavoro.
Vi proponiamo un breve video della riunione con uno stralcio di un interessante intervento dell'ing. Emanuele Carnevale:
Del Bono (Federalberghi) "smentisce" la dott.ssa Roussak
Riceviamo da Cristian Del Bono e pubblichiamo:
Faccio seguito alla comunicazione del Vicepresidente del Centro Commerciale Naturale "Isola di Lipari", Dott.ssa Svetlana Roussak, pubblicata su Eolienews di Eolnet
Ritengo, infatti, doveroso, fare alcune precisazioni pur soffermandomi soltanto sulla parte che tira in ballo l’associazione di cui mi onoro di fare parte.
La Dott.ssa Roussak scrive: Non si spiega come mai dopo la pubblicazione già in data 16 aprile 2010 del Decreto sui criteri e modalità per il riconoscimento dei distretti turistici, l’unico soggetto tra pubblico e privato del Comune di Lipari chiamato ad occuparsi della nascita del Distretto oltre all’Assessore Spinella è la Federalberghi rappresentata dal Dott.Cristian Del Bono, escludendo dai soggetti promotori tutti gli altri, pur essendo idonei, così come previsto dalla legge. Tanto più il Protocollo di Intesa sottoscritto dalle massime rappresentanze delle Isole Siciliane prevede di istituire un Comitato di Proposta composto da soggetti pubblici e privati, ma chi sta scegliendo gli attori e le comparse a Lipari e con quale criterio?"
La Federalberghi non è stata invitata dal Comune di Lipari a partecipare al processo che ha portato alla presentazione della candidatura del Distretto delle Isole e degli Arcipelaghi di Sicilia.Federalberghi Isole Minori della Sicilia e Federalberghi Isole Eolie ne sono state parte integrante, sia a livello regionale sia a livello locale, sin da prima che nei criteri di attuazione si prevedesse la possibilità di formare un distretto delle isole. Si tratta di due associazioni di categoria (una a livello regionale e l’altra operante sull’intero arcipelago eoliano) che hanno creduto e credono fermamente nelle potenzialità dello strumento “distretto”.
D'altronde, l’URAS Federalberghi Sicilia, attraverso le proprie associazioni territoriali, è parte attiva anche in molti altri costituendi distretti, per il semplice fatto che, a fronte di una base ampia, rappresentativa ed esigente, è da sempre vicina alle istituzioni e alle problematiche dello sviluppo turistico.Infine - e mi dispiace davvero che la Dott.ssa Roussak non ne sia stata neppure informata perchè avrebbe sicuramente potuto offrire il proprio contributo: è proprio il Centro Commerciale naturale di cui Lei è Vicepresidente, il soggetto privato individuato dal Comune di Lipari per far parte del Comitato di Proposta per la presentazione della candidatura. Come mai ? Sono certo che non mancherà alla Dott.ssa Roussak la facoltà di trovare una risposta soddisfacente.
Christian Del Bono
Faccio seguito alla comunicazione del Vicepresidente del Centro Commerciale Naturale "Isola di Lipari", Dott.ssa Svetlana Roussak, pubblicata su Eolienews di Eolnet
Ritengo, infatti, doveroso, fare alcune precisazioni pur soffermandomi soltanto sulla parte che tira in ballo l’associazione di cui mi onoro di fare parte.
La Dott.ssa Roussak scrive: Non si spiega come mai dopo la pubblicazione già in data 16 aprile 2010 del Decreto sui criteri e modalità per il riconoscimento dei distretti turistici, l’unico soggetto tra pubblico e privato del Comune di Lipari chiamato ad occuparsi della nascita del Distretto oltre all’Assessore Spinella è la Federalberghi rappresentata dal Dott.Cristian Del Bono, escludendo dai soggetti promotori tutti gli altri, pur essendo idonei, così come previsto dalla legge. Tanto più il Protocollo di Intesa sottoscritto dalle massime rappresentanze delle Isole Siciliane prevede di istituire un Comitato di Proposta composto da soggetti pubblici e privati, ma chi sta scegliendo gli attori e le comparse a Lipari e con quale criterio?"
La Federalberghi non è stata invitata dal Comune di Lipari a partecipare al processo che ha portato alla presentazione della candidatura del Distretto delle Isole e degli Arcipelaghi di Sicilia.Federalberghi Isole Minori della Sicilia e Federalberghi Isole Eolie ne sono state parte integrante, sia a livello regionale sia a livello locale, sin da prima che nei criteri di attuazione si prevedesse la possibilità di formare un distretto delle isole. Si tratta di due associazioni di categoria (una a livello regionale e l’altra operante sull’intero arcipelago eoliano) che hanno creduto e credono fermamente nelle potenzialità dello strumento “distretto”.
D'altronde, l’URAS Federalberghi Sicilia, attraverso le proprie associazioni territoriali, è parte attiva anche in molti altri costituendi distretti, per il semplice fatto che, a fronte di una base ampia, rappresentativa ed esigente, è da sempre vicina alle istituzioni e alle problematiche dello sviluppo turistico.Infine - e mi dispiace davvero che la Dott.ssa Roussak non ne sia stata neppure informata perchè avrebbe sicuramente potuto offrire il proprio contributo: è proprio il Centro Commerciale naturale di cui Lei è Vicepresidente, il soggetto privato individuato dal Comune di Lipari per far parte del Comitato di Proposta per la presentazione della candidatura. Come mai ? Sono certo che non mancherà alla Dott.ssa Roussak la facoltà di trovare una risposta soddisfacente.
Christian Del Bono
Le Eolie sulla Gazzetta del sud di oggi: Marijuana sul Monterosa e Salvata sub irlandese colpita da infarto
Sequestrate 60 piante di marijuana in una coltivazione sul Monterosa
Salvatore Sarpi
Lipari
Scoperta una coltivazione di marijuana a Lipari. Ancora una operazione antidroga a Lipari dopo quella portata a compimento nel fine settimana dai carabinieri che hanno arrestato 5 persone e sequestrato quasi un chilogrammo di marijuana e 87 piantine della stessa sostanza stupefacente. Questa volta ad individuare, estirpare e sequestrare una sessantina circa di piante di marijuana sul Monterosa sono stati gli uomini della polizia municipale al comando del dott. Domenico Russo. Oltre alle piante la polizia municipale, che ha operato anche con gli ispettori Francesco Ficarra e Pippo Martella e con il supporto degli operai del comune, avrebbe posto sotto sequestro anche attrezzature utilizzate per la coltivazione. Mancano conferme ufficiali ma sembrerebbe che le piante siano state piantumate in uno dei tanti terreni incolti. Non è dato sapere se l'individuazione e il sequestro siano frutto di una operazione mirata o se il sito sia stato scoperto durante il recente sequestro di una stradella oggetto di lavori di sbancamento. Indagini sono in corso per risalire al "coltivatore".
Salvata sub irlandese colpita da infarto
Peppe Paino
Lipari
È stata colta da congestione durante un'immersione subacquea ma sarebbe giunta all'ospedale di Lipari anche con un infarto. Una turista irlandese, M.A. di 55 anni, è viva grazie alle tempestive cure e alla perizia della dott.ssa Giuseppina Runza, in servizio al Pronto Soccorso del nosocomio isolano. Il medico, infatti, ha capito subito che le condizioni di salute della donna irlandese erano notevolmente peggiorate a causa di un arresto cardiocircolatorio. Dopo i primi necessari interventi, di conseguenza, è stato subito interpellato l'elisoccorso, con il velivolo del 118 giunto nell'elipista dell'ospedale in breve tempo.
La turista si trova adesso ricoverata al Policlinico di Messina e le sue condizioni sarebbero sensibilmente migliorate. Ma dovrebbero migliorare anche le condizioni di lavoro per i quattro medici, in tutto disponibili, al Pronto soccorso dell'ospedale di Lipari. Vanno al più presto coperti i posti in organico per garantire la normalità dei turni di lavoro, specie in vista dei caldi mesi di luglio e agosto, periodo in cui il presidio sarà preso d'assalto da emergenze di vario tipo. Anche perché accade, come denunciato di recente da Cittadinanzattiva, che all'assenza di uno dei medici per malattia l'Asp pone rimedio spostando a turno personale dalle unità operative interne.
Salvatore Sarpi
Lipari
Scoperta una coltivazione di marijuana a Lipari. Ancora una operazione antidroga a Lipari dopo quella portata a compimento nel fine settimana dai carabinieri che hanno arrestato 5 persone e sequestrato quasi un chilogrammo di marijuana e 87 piantine della stessa sostanza stupefacente. Questa volta ad individuare, estirpare e sequestrare una sessantina circa di piante di marijuana sul Monterosa sono stati gli uomini della polizia municipale al comando del dott. Domenico Russo. Oltre alle piante la polizia municipale, che ha operato anche con gli ispettori Francesco Ficarra e Pippo Martella e con il supporto degli operai del comune, avrebbe posto sotto sequestro anche attrezzature utilizzate per la coltivazione. Mancano conferme ufficiali ma sembrerebbe che le piante siano state piantumate in uno dei tanti terreni incolti. Non è dato sapere se l'individuazione e il sequestro siano frutto di una operazione mirata o se il sito sia stato scoperto durante il recente sequestro di una stradella oggetto di lavori di sbancamento. Indagini sono in corso per risalire al "coltivatore".
Salvata sub irlandese colpita da infarto
Peppe Paino
Lipari
È stata colta da congestione durante un'immersione subacquea ma sarebbe giunta all'ospedale di Lipari anche con un infarto. Una turista irlandese, M.A. di 55 anni, è viva grazie alle tempestive cure e alla perizia della dott.ssa Giuseppina Runza, in servizio al Pronto Soccorso del nosocomio isolano. Il medico, infatti, ha capito subito che le condizioni di salute della donna irlandese erano notevolmente peggiorate a causa di un arresto cardiocircolatorio. Dopo i primi necessari interventi, di conseguenza, è stato subito interpellato l'elisoccorso, con il velivolo del 118 giunto nell'elipista dell'ospedale in breve tempo.
La turista si trova adesso ricoverata al Policlinico di Messina e le sue condizioni sarebbero sensibilmente migliorate. Ma dovrebbero migliorare anche le condizioni di lavoro per i quattro medici, in tutto disponibili, al Pronto soccorso dell'ospedale di Lipari. Vanno al più presto coperti i posti in organico per garantire la normalità dei turni di lavoro, specie in vista dei caldi mesi di luglio e agosto, periodo in cui il presidio sarà preso d'assalto da emergenze di vario tipo. Anche perché accade, come denunciato di recente da Cittadinanzattiva, che all'assenza di uno dei medici per malattia l'Asp pone rimedio spostando a turno personale dalle unità operative interne.
mercoledì 16 giugno 2010
Federalberghi: Grande soddisfazione per la presentazione della candidatura del Distretto Isole ed Arcipelaghi di Sicilia
Federalberghi Isole Minori della Sicilia esprime grande soddisfazione per la presentazione della candidatura per la costituzione del Distretto delle Isole e degli Arcipelaghi di Sicilia.
Grazie alla deroga concessa dall’Assessore al Turismo, Nino Strano, nell’ambito dei criteri che normano la costituzione dei distretti, le piccole isole siciliane conquistavano qualche mese fa un primo importante traguardo: quello di vederne riconosciute le specificità e ribadita la continuità territoriale.
Una significativa e costante azione sinergica tra pubblico e privato ha poi permesso la predisposizione degli accordi e della documentazione necessaria a presentare una candidatura che mette insieme gli 8 sindaci delle 14 isole della Sicilia e, in questa prima tornata, oltre duecento soggetti privati.
Sono state gettate le basi per quello che si pone come uno strumento innovativo in grado di rivoluzionare la concezione del fare turismo in Sicilia. Pubblico e privato sono chiamati a collaborare e a convergere sulla medesima piattaforma programmatica: quella attraverso la quale si potrà, finalmente, pianificare lo sviluppo turistico dei prossimi anni.
Si tratta di dimostrare coraggio e, soprattutto, maturità nel mettere da parte interessi contingenti e di bottega per dare spazio a strategie e progetti di ampio respiro, in grado di far uscire molti territori dal sottosviluppo che li contraddistingue, soprattutto nei mesi invernali, e di consentire a molti altri di creare i presupposti necessari per “ringiovanire” prodotti ormai maturi che attraversano la pericolosa fase della stagnazione.
I distretti funzioneranno se da una parte, il privato deciderà di assumersi le proprie responsabilità ed esserne il lungimirante protagonista e se dall’altra, il pubblico deciderà di fare il salto di qualità, puntando soltanto su quegli interventi davvero in grado di generare valore aggiunto e processi di sviluppo sostenibili.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
Grazie alla deroga concessa dall’Assessore al Turismo, Nino Strano, nell’ambito dei criteri che normano la costituzione dei distretti, le piccole isole siciliane conquistavano qualche mese fa un primo importante traguardo: quello di vederne riconosciute le specificità e ribadita la continuità territoriale.
Una significativa e costante azione sinergica tra pubblico e privato ha poi permesso la predisposizione degli accordi e della documentazione necessaria a presentare una candidatura che mette insieme gli 8 sindaci delle 14 isole della Sicilia e, in questa prima tornata, oltre duecento soggetti privati.
Sono state gettate le basi per quello che si pone come uno strumento innovativo in grado di rivoluzionare la concezione del fare turismo in Sicilia. Pubblico e privato sono chiamati a collaborare e a convergere sulla medesima piattaforma programmatica: quella attraverso la quale si potrà, finalmente, pianificare lo sviluppo turistico dei prossimi anni.
Si tratta di dimostrare coraggio e, soprattutto, maturità nel mettere da parte interessi contingenti e di bottega per dare spazio a strategie e progetti di ampio respiro, in grado di far uscire molti territori dal sottosviluppo che li contraddistingue, soprattutto nei mesi invernali, e di consentire a molti altri di creare i presupposti necessari per “ringiovanire” prodotti ormai maturi che attraversano la pericolosa fase della stagnazione.
I distretti funzioneranno se da una parte, il privato deciderà di assumersi le proprie responsabilità ed esserne il lungimirante protagonista e se dall’altra, il pubblico deciderà di fare il salto di qualità, puntando soltanto su quegli interventi davvero in grado di generare valore aggiunto e processi di sviluppo sostenibili.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
Castigata per aver denunciato i numerosi disservizi del Centro di riabilitazione di Canneto. Nuova lettera denuncia della signora Giovanna Lauria
Questa la lettera denuncia che la signora Giovanna Lauria ha inviato al Sig. Presidente della Repubblica, al Sig. Prefetto di Messina, alla Procura della Repubblica, alla Direzione Investigativa Antimafia di R.C., all' Assessorato Sanità Regione Sicilia, al Manager A.S.P. ME, al Sindaco Comune di Lipari nella qualità di Maggiore Autorità Sanitaria Locale, al Responsabile di Cittadinanza Attiva, al Responsabile Centro Riabilitazione Canneto
Oggetto: ???? Non ho parole.
Nella mia ultima lettera del 14 Maggio scorso chiedevo, infine, un intervento con fatti concreti alle autorità competenti, alle quali invio anche questa ulteriore lettera, per far sapere loro qual è stata la conseguenza del loro totale immobilismo.
Ebbene, la settimana successiva alla suddett lettera del 14 Maggio scorso, con la quale denunciavo l´ennesimo disservizio da parte del Centro di Riabilitazione di Canneto - Lipari, la fisioterapista, durante la seduta domiciliare, mi comunica che sono quasi finite le 100 sedute di fisioterapia e le 100 sedute di logopedia che erano state prescritte a mio marito (che voglio ricordare è stato colpito da aneurisma al tronco cerebrale, con conseguente immobilizzazione su sedia a rotelle e completa dipendenza da terzi!!!).
Anche se, proprio a causa degli innumerevoli disservizi più volte denunciati, non erano affatto a termine le suddette sedute, immediatamente mi attivo (come prassi vuole) richiedendo visita domiciliare (anche se con un paziente in tali condizioni non dovrebbe nemmeno essere necessaria ogni volta una nuova visita, ma dovrebbe essere previsto un rinnovo automatico!!) al fine di far constatare la necessità di ulteriori 100 sedute di fisioterapia e 100 sedute di logopedia.
Il medico che ha effettuato la visita a domicilio, in data 25/05/2010, naturalmente ha constatato la necessità di proseguire sia la fisioterapia, sia la logopedia, con 100 sedute per l´una e 100 sedute per l´altra ed ha formulato la richiesta.
Per evitare la discontinuità delle terapie anche per un solo giorno, mi sono recata immediatamente e personalmente al Centro di Riabilitazione di Canneto, dove ho compilato il solito modulo previsto per richiedere i vari cicli di terapia, allegando la richiesta del medico di cui sopra.
In data 07 Giugno scorso la fisiatra del Centro di Riabilitazione si è recata presso la mia abitazione per una visita domiciliare a mio marito ed ecco che ... Miracolo!!
Mio marito risulta essere molto migliorato! (strano però che il medico di famiglia proprio venti giorni prima, dopo averlo visitato per altri motivi, aveva constatato un peggioramento nella respirazione e consigliava di aumentare gli esercizi mirati proprio alla respirazione).
Ma non solo, la fisiatra aggiunge:
· che non vi sono né fisioterapisti, né logopedisti che possono garantire le 100 sedute prescritte;
· che vi sono casi più gravi da seguire (vi ricordo qual è la situazione di mio marito, descritta brevemente sopra)
· che l´unica possibilità per mio marito è quella di farsi curare all´estero!!! Come ha fatto finora!!! Ecco cosa si ottiene cercando di far valere i propri diritti!
Nulla di più!
Ecco cosa si ottiene denunciando disservizi!
Parliamo tanto di malasanità, ma se non intervengono le autorità preposte, cosa possiamo fare noi cittadini?
O forse le autorità intervengono solo in caso di morte?
Il Sindaco di Lipari, il Manager dell´ASP di Messina, l´Assessorato alla Sanità di Palermo, la Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, La Procura della Repubblica di Barcellona P.G., il Prefetto di Messina, il Presidente della Repubblica, a distanza di un mese cosa hanno fatto?
Che controlli ed interventi hanno portato avanti?
Nessuno!!
E per questo motivo la fisiatra del Centro di Riabilitazione di Canneto - Lipari, che rappresenta l´ASP di Messina, si concede di ritenere la patologia e le condizioni fisiche di mio marito di minore gravità (e vi assicuro che vorrei tanto fosse così, ma così non è).
Sia chiaro, non voglio assolutamente togliere assistenza a nessuno!
Solo che ritengo questa risposta e presa di posizione della fisiatra come un castigo per aver denunciato i molteplici disservizi e per aver cercato i far valere i diritti di mio marito, che da cittadino italiano vanta (a quanto pare solo sulla carta costituzionale).
Sono spinta a pensare che se avessi "fatto la brava" e se fossi "stata zitta" e mi fossi "amareggiata in silenzio", anziché rendere pubblica l´indecenza che si verifica puntualmente sulla pelle dei più deboli, avrei ottenuto le 100 prestazioni dovute e poi ulteriori 100 ed ulteriori 100 e 100 ancora, fino all´infinito.
Ma ho creduto nella giustizia e vorrei ancora crederci.
Ed è per questo che resto fiduciosa, sicura che chi di dovere si attiverà in tempi brevissimi affinché vengano riprese con la massima urgenza le terapia interrotte da circa un mese.
Lipari, 16/06/2010
Giovanna Lauria
· che non vi sono né fisioterapisti, né logopedisti che possono garantire le 100 sedute prescritte;
· che vi sono casi più gravi da seguire (vi ricordo qual è la situazione di mio marito, descritta brevemente sopra)
· che l´unica possibilità per mio marito è quella di farsi curare all´estero!!! Come ha fatto finora!!! Ecco cosa si ottiene cercando di far valere i propri diritti!
Nulla di più!
Ecco cosa si ottiene denunciando disservizi!
Parliamo tanto di malasanità, ma se non intervengono le autorità preposte, cosa possiamo fare noi cittadini?
O forse le autorità intervengono solo in caso di morte?
Il Sindaco di Lipari, il Manager dell´ASP di Messina, l´Assessorato alla Sanità di Palermo, la Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, La Procura della Repubblica di Barcellona P.G., il Prefetto di Messina, il Presidente della Repubblica, a distanza di un mese cosa hanno fatto?
Che controlli ed interventi hanno portato avanti?
Nessuno!!
E per questo motivo la fisiatra del Centro di Riabilitazione di Canneto - Lipari, che rappresenta l´ASP di Messina, si concede di ritenere la patologia e le condizioni fisiche di mio marito di minore gravità (e vi assicuro che vorrei tanto fosse così, ma così non è).
Sia chiaro, non voglio assolutamente togliere assistenza a nessuno!
Solo che ritengo questa risposta e presa di posizione della fisiatra come un castigo per aver denunciato i molteplici disservizi e per aver cercato i far valere i diritti di mio marito, che da cittadino italiano vanta (a quanto pare solo sulla carta costituzionale).
Sono spinta a pensare che se avessi "fatto la brava" e se fossi "stata zitta" e mi fossi "amareggiata in silenzio", anziché rendere pubblica l´indecenza che si verifica puntualmente sulla pelle dei più deboli, avrei ottenuto le 100 prestazioni dovute e poi ulteriori 100 ed ulteriori 100 e 100 ancora, fino all´infinito.
Ma ho creduto nella giustizia e vorrei ancora crederci.
Ed è per questo che resto fiduciosa, sicura che chi di dovere si attiverà in tempi brevissimi affinché vengano riprese con la massima urgenza le terapia interrotte da circa un mese.
Lipari, 16/06/2010
Giovanna Lauria
Monterosa (Lipari). Polizia municipale estirpa e sequestra piantine di marijuana
Debellata una coltivazione di marijuana a Lipari.
Ancora una operazione antidroga a Lipari dopo quella portata a compimento nel fine settimana dai carabinieri che hanno arrestato 5 persone e sequestrato quasi un chilogrammo di marijuana e 87 piantine della stessa sostanza stupefacente. Questa volta ad individuare, estirpare e sequestrare una sessantina circa di piante di marijuana sul Monterosa di Lipari (nella foto) sono stati gli uomini della polizia municipale al comando del dott. Domenico Russo.
Oltre alle piante la polizia municipale, che ha operato anche con gli ispettori Francesco Ficarra e Pippo Martella e con il supporto degli operai del comune, avrebbe posto sotto sequestro anche attrezzature utilizzate per la coltivazione. Mancano conferme ufficiali ma sembrerebbe che le piante erano state piantumate in uno dei tanti terreni incolti che si trovano in quel sito.
Non è dato a sapere se l'individuazione e il sequestro siano frutto di una operazione mirata o se il sito sia stato scoperto durante il recente sequestro di una stradella oggetto di lavori di sbancamento. Indagini sono in corso per risalire al “coltivatore”.
In caso contrario, come da prassi, si procederà contro ignoti
Ancora una operazione antidroga a Lipari dopo quella portata a compimento nel fine settimana dai carabinieri che hanno arrestato 5 persone e sequestrato quasi un chilogrammo di marijuana e 87 piantine della stessa sostanza stupefacente. Questa volta ad individuare, estirpare e sequestrare una sessantina circa di piante di marijuana sul Monterosa di Lipari (nella foto) sono stati gli uomini della polizia municipale al comando del dott. Domenico Russo.
Oltre alle piante la polizia municipale, che ha operato anche con gli ispettori Francesco Ficarra e Pippo Martella e con il supporto degli operai del comune, avrebbe posto sotto sequestro anche attrezzature utilizzate per la coltivazione. Mancano conferme ufficiali ma sembrerebbe che le piante erano state piantumate in uno dei tanti terreni incolti che si trovano in quel sito.
Non è dato a sapere se l'individuazione e il sequestro siano frutto di una operazione mirata o se il sito sia stato scoperto durante il recente sequestro di una stradella oggetto di lavori di sbancamento. Indagini sono in corso per risalire al “coltivatore”.
In caso contrario, come da prassi, si procederà contro ignoti
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