Con oltre 1.200 visitatori preregistrati All Digital ha aperto i battenti. La manifestazione, che si chiuderà domani e che è stata allestita all'interno della Fiera di Vicenza, curerà i temi del digitale terrestre, 3D TV, televisione e banda larga via satellite, cinema digitale e in 3D.
In apertura il convegno 'All Digital e Sviluppo Aree Rurali'. Associazioni di categoria, consorzi, cooperative ed aziende impegnate a portare la banda larga sul territorio hanno discusso sulla necessità di coprire le zone non raggiunte. Secondo i dati dell’Osservatorio Banda Larga soltanto il 44% degli italiani ha accesso a internet a 7Megabit.
A moderare l’incontro l’ingegner Matteo Salin, vicepresidente Servizi Innovativi e Tecnologici Confindustria, e tra i relatori in Sala Fogazzaro c’erano Giorgio Tarchi di Skylogic, Walter Munarini di Open Sky, Silvio Demarinis Loiotile dell’Osservatorio Banda Larga, Diego Meggiolaro, presidente Coldiretti Vicenza, Antonio Pozzan, Direttore Consorzio Asiago, Anna Bianco, presidente Eldy, Davide Nizzetto, amministratore Cooperativa Agricola Berica e Giancarlo Bortoli.
Già dai primi interventi è emerso come la banda larga sia destinata a diventare un servizio universale sempre a disposizione, con una funzione sociale pari a quella della diffusione dell'energia elettrica, e come in alcune regioni del Paese vi siano non solo zone rurali senza connettività, ma anche intere zone industriali con aziende prive di connettività.
Lo stanziamento dei fondi da parte della Commissione Europea - 154 i Milioni di Euro destinati all'Italia dall'European Economic Recovery Plan per l'abbattimento del digital divide – dimostra come le politiche comunitarie diano massima importanza e priorità al cammino verso la copertura del territorio con servizi che garantiscano 7 Megabit.
In questo percorso il cavo ed il satellite sono complementari. Come affermato da Giorgio Tarchi, project Manager di Skylogic, “non esiste un'unica tecnologia, per motivi di rapporto costi / benefici, in grado di portare la banda larga nelle zone non coperte, ma la progressione sarà sempre caratterizzata da un mix di cavo, satellite, Wimax, con la convenienza del satellitare evidenziata nelle zone lontane con bassa densità di popolazione”.
Walter Munarini, direttore di Open Sky, ha annunciato che il prossimo importante step per la banda larga via satellite si chiama Ka-sat, un satellite che sarà lanciato entro l'anno dotato di un sistema di antenna innovativo “grazie a questo potente satellite di Eutelsat, il servizio per internet via satellite sarà più potente e potrà coprire tutto il bacino del Mediterraneo”.
L'accesso al web a 7 Megabit consente ad esempio alle aziende non ancora raggiunte da questo servizio, il monitoraggio in tempo reale di attività distribuite sul territorio, il collegamento in tempi veloci di tutta la filiera produttiva, il miglioramento dei sistemi di tracciabilità, di controllo e commercializzazione del prodotto.
I dati presentati da Silvio Demarinis, dell'Osservatorio sulla Banda Larga, mostrano una situazione italiana che vede l'accesso ai 2 megabit possibile per l'85% della popolazione, mentre i 7 megabit per ora sono garantiti solo al 44% degli italiani.
Nel pomeriggio si è svolto il 'Meeting Nazionale Tooway', dedicato al mondo dell’installazione, anche questa è stata un’occasione per fare il punto sulle nuove applicazioni e le nuove opportunità di internet via satellite. Un servizio consumer che consente l’accesso a internet bidirezionale ovvero la parabola funziona senza cavi in uscita. Una soluzione disponibile per tutti, ottimale per le zone scoperte dell’ADSL, che in Italia conta circa 3.000 utenze.
“L’Italia è il paese meglio organizzato per quanto riguarda il settore dell’installazione – ha afferma Thomas Lohrey di Eutelsat – inoltre è tra i primi tre paesi in Europa in termini di installazioni per internet via satellite ovvero Tooway”. Già annunciato da Munarini, Lohrey ha introdotto nel dettaglio il Ka-sat, “per raggiungere tutte le case sull’intero territorio europeo ci vorrebbero 500 Megahertz, noi li abbiamo divisi in spot ognuno con frequenza diversa rispetto a quello confinante. Quattro diverse frequenze vengono utilizzate su oltre 80 spot da circa 250 km di diametro. Con i suoi 70Gbps di potenza, il più grande del mondo, Ka-sat avrà una capacità pari a 35 satelliti Hot Bird”. Riguardo all’Italia, essendo estesa in lunghezza, ha un’eccellente copertura con 8/9 spot.
Oltre alla normale navigazione in internet, i tecnici di Open Sky e Skylogic hanno presentato agli installatori le nuove applicazioni che internet via satellite (Tooway) può integrare alle tecnologie esistenti: videosorveglianza, telemetria e monitoraggio, telecontrollo, strutture di rete preesistenti e domotica. Tra le case history l’applicazione di Tooway per il controllo remoto della rete eliportuale pugliese e per il monitoraggio e la videosorveglianza a distanza di impianti eolici e fotovoltaici.
NDD- Come ci informa il nostro Matteo Salin, che ha coordinato il convegno, ci sono a disposizione anche 24 milioni per la Sicilia