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mercoledì 16 giugno 2010

Castigata per aver denunciato i numerosi disservizi del Centro di riabilitazione di Canneto. Nuova lettera denuncia della signora Giovanna Lauria

Questa la lettera denuncia che la signora Giovanna Lauria ha inviato al Sig. Presidente della Repubblica, al Sig. Prefetto di Messina, alla Procura della Repubblica, alla Direzione Investigativa Antimafia di R.C., all' Assessorato Sanità Regione Sicilia, al Manager A.S.P. ME, al Sindaco Comune di Lipari nella qualità di Maggiore Autorità Sanitaria Locale, al Responsabile di Cittadinanza Attiva, al Responsabile Centro Riabilitazione Canneto
Oggetto: ???? Non ho parole.
Nella mia ultima lettera del 14 Maggio scorso chiedevo, infine, un intervento con fatti concreti alle autorità competenti, alle quali invio anche questa ulteriore lettera, per far sapere loro qual è stata la conseguenza del loro totale immobilismo.
Ebbene, la settimana successiva alla suddett lettera del 14 Maggio scorso, con la quale denunciavo l´ennesimo disservizio da parte del Centro di Riabilitazione di Canneto - Lipari, la fisioterapista, durante la seduta domiciliare, mi comunica che sono quasi finite le 100 sedute di fisioterapia e le 100 sedute di logopedia che erano state prescritte a mio marito (che voglio ricordare è stato colpito da aneurisma al tronco cerebrale, con conseguente immobilizzazione su sedia a rotelle e completa dipendenza da terzi!!!).
Anche se, proprio a causa degli innumerevoli disservizi più volte denunciati, non erano affatto a termine le suddette sedute, immediatamente mi attivo (come prassi vuole) richiedendo visita domiciliare (anche se con un paziente in tali condizioni non dovrebbe nemmeno essere necessaria ogni volta una nuova visita, ma dovrebbe essere previsto un rinnovo automatico!!) al fine di far constatare la necessità di ulteriori 100 sedute di fisioterapia e 100 sedute di logopedia.
Il medico che ha effettuato la visita a domicilio, in data 25/05/2010, naturalmente ha constatato la necessità di proseguire sia la fisioterapia, sia la logopedia, con 100 sedute per l´una e 100 sedute per l´altra ed ha formulato la richiesta.
Per evitare la discontinuità delle terapie anche per un solo giorno, mi sono recata immediatamente e personalmente al Centro di Riabilitazione di Canneto, dove ho compilato il solito modulo previsto per richiedere i vari cicli di terapia, allegando la richiesta del medico di cui sopra.
In data 07 Giugno scorso la fisiatra del Centro di Riabilitazione si è recata presso la mia abitazione per una visita domiciliare a mio marito ed ecco che ... Miracolo!!
Mio marito risulta essere molto migliorato! (strano però che il medico di famiglia proprio venti giorni prima, dopo averlo visitato per altri motivi, aveva constatato un peggioramento nella respirazione e consigliava di aumentare gli esercizi mirati proprio alla respirazione).
Ma non solo, la fisiatra aggiunge:
· che non vi sono né fisioterapisti, né logopedisti che possono garantire le 100 sedute prescritte;
· che vi sono casi più gravi da seguire (vi ricordo qual è la situazione di mio marito, descritta brevemente sopra)
· che l´unica possibilità per mio marito è quella di farsi curare all´estero!!! Come ha fatto finora!!! Ecco cosa si ottiene cercando di far valere i propri diritti!
Nulla di più!
Ecco cosa si ottiene denunciando disservizi!
Parliamo tanto di malasanità, ma se non intervengono le autorità preposte, cosa possiamo fare noi cittadini?
O forse le autorità intervengono solo in caso di morte?
Il Sindaco di Lipari, il Manager dell´ASP di Messina, l´Assessorato alla Sanità di Palermo, la Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, La Procura della Repubblica di Barcellona P.G., il Prefetto di Messina, il Presidente della Repubblica, a distanza di un mese cosa hanno fatto?
Che controlli ed interventi hanno portato avanti?
Nessuno!!
E per questo motivo la fisiatra del Centro di Riabilitazione di Canneto - Lipari, che rappresenta l´ASP di Messina, si concede di ritenere la patologia e le condizioni fisiche di mio marito di minore gravità (e vi assicuro che vorrei tanto fosse così, ma così non è).
Sia chiaro, non voglio assolutamente togliere assistenza a nessuno!
Solo che ritengo questa risposta e presa di posizione della fisiatra come un castigo per aver denunciato i molteplici disservizi e per aver cercato i far valere i diritti di mio marito, che da cittadino italiano vanta (a quanto pare solo sulla carta costituzionale).
Sono spinta a pensare che se avessi "fatto la brava" e se fossi "stata zitta" e mi fossi "amareggiata in silenzio", anziché rendere pubblica l´indecenza che si verifica puntualmente sulla pelle dei più deboli, avrei ottenuto le 100 prestazioni dovute e poi ulteriori 100 ed ulteriori 100 e 100 ancora, fino all´infinito.
Ma ho creduto nella giustizia e vorrei ancora crederci.
Ed è per questo che resto fiduciosa, sicura che chi di dovere si attiverà in tempi brevissimi affinché vengano riprese con la massima urgenza le terapia interrotte da circa un mese.
Lipari, 16/06/2010
Giovanna Lauria