Riceviamo dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Un giornale locale riporta la notizia che ieri nel comune di Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna, è stato approvato un “Regolamento per le antenne telefoniche”. Non si può che invidiare e apprezzare l’operato di questa amministrazione, sensibile ai problemi reali della gente, che in pochi mesi ha dato mandato all’Ufficio Tecnico di realizzare una bozza di regolamento, lo ha portato in consiglio comunale e lo ha approvato – immagino – all’unanimità.
In Sicilia, per indicare un luogo sperduto e lontano, si utilizzano tradizionali espressioni che fanno riferimento a “Carrapipi”, ovvero a Valguarnera Caropepe, come sinonimo di un luogo ai margini della civiltà, dimenticato da tutti, indifferente al progresso e alla modernità. Scopriamo invece che Lipari ha strappato a “Carrapipi” questo ingeneroso primato, poiché “persino a Carrapipi” hanno saputo realizzare quello che rappresenta l’unico strumento che i comuni hanno per sottrarre il loro territorio allo strapotere delle antenne selvagge, ovvero un piano regolatore delle antenne di telefonia mobile.
Ricordo che, in sede di approvazione dell’ultimo bilancio, il consiglio comunale ha bocciato – per misteriose ragioni – un emendamento presentato dalla minoranza dove si chiedeva di istituire un capitolo di spesa per questo famoso piano regolatore; in quell’occasione, il sindaco Bruno ha dichiarato che avrebbe comunque dato mandato ai funzionari degli uffici di competenza, fin dal giorno successivo, di valutare le modalità adatte per procedere per la realizzazione del piano agognato. Abbiamo creduto che tale impegno sarebbe stato osservato, ma ci siamo sbagliati: a distanza di parecchi mesi, infatti, nulla sembra essersi mosso in questa direzione. Non ci sono piani, né atti propedeutici, né proposte – anche di massima – dei funzionari o dell’amministrazione: nulla di nulla è stato fatto, perché – è bene ricordarlo – non siamo a Carrapipi, ma a Lipari.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà