E' indirizzata ai sindaci eoliani, all'amministrazione dii Milaazzo, all'Autorità portuale, alla Capitaneria di porto di Milazzo, al Circomare Lipari la nota del professor Giuseppe Subba che ha per
Oggetto:
trasferimento porto terminale delle Eolie da Milazzo a Messina.
Di tanto in tanto i “cugini” milazzesi, che, da lungo tempo,
ospitano il porto terminale delle Eolie, inventano idee volte a penalizzare la
mobilità degli eoliani e dei turisti che frequentano l’arcipelago.
È successo nel lontano 1985 (quando da assessore al Comune di
Lipari gestivo la delega ai trasporti), lo hanno ripetuto successivamente, ma
le proposte mai avevano raggiunto i
livelli
straordinari dell’ultima sortita.
Infatti, sull’edizione del 18 corrente della Gazzetta del Sud,
ho letto, con sgomento e rammarico, l’iniziativa del consigliere Franco
Scicolone che con una mozione, votata all’unanimità dal civico consesso
mamertino, ha, tra l’altro, proposto:
l’istituzione
di un ticket di 1 euro per ogni biglietto d’imbarco e la regolamentazione dell’orario
di partenza di fine giornata di nave o aliscafo da Milazzo, fissandolo con
limiti massimi alle ore 17,00 nel periodo invernale e alle ore 19,00 nel
periodo estivo.
Evidentemente i consiglieri comunali di Milazzo, alle prese
con il dissesto finanziario e con i gettoni d’oro percepiti, hanno perso
l’orientamento perché intendono interferire sulla vita e sulle attività degli
eoliani.
Per lasciarli liberi di riacquistare la serenità perduta, per
via dei problemi che travagliano il Comune,
è opportuno soddisfare tale richiesta e trasferire il porto terminale
delle Eolie da Milazzo a Messina.
Tenuto conto che il 90% dei viaggiatori, che utilizza i mezzi
navali per Milazzo, è diretto a Messina, tale trasferimento comporterà un
notevole risparmio di tempo e di denaro, visto che bastano appena venti minuti
in più di aliscafo, rispetto a Milazzo, per raggiungere la città capoluogo.
Tale trasferimento consentirà di ottenere i seguenti
V A N T A G G I
1.
L’arcipelago sarà più vicino:
Ø
alle strutture sanitarie (policlinico
universitario, ospedale Papardo, cliniche private ecc.) che dispongono di varie
specializzazioni non presenti negli ospedali di Milazzo e/o Barcellona P.G.;
Ø
alle università di Messina e Reggio Calabria;
Ø
agli aeroporti di Reggio Calabria e Catania;
Ø
agli scali portuali dei traghetti di linea
“Messina – Salerno”, “Messina – Reggio Calabria e Villa San Giovanni” e forse, quanto
prima, “Messina – Livorno”;
Ø
agli scali portuali delle navi da crociera;
Ø
alla stazione ferroviaria di Messina;
Ø
agli Uffici Finanziari (Agenzia delle Entrate,
Commissione Tributaria Provinciale e Sezioni Commissione Tributaria Regionale,
Agenzia del Territorio);
Ø
agli Uffici Giudiziari (Tribunale di Messina e
TAR di Catania);
Ø
agli Uffici Previdenziali e Assistenziali (INPS
– INPDAP, INAIL);
Ø
alla Camera di Commercio di Messina;
Ø
alla Provincia di Messina;
Ø
alle reti o centri commerciali operanti in
settori più ampi e diversificati;
Ø
agli alberghi di Messina che praticano tariffe
ridotte, rispetto a quelle imposte dagli albergatori di Milazzo, specie quando i
collegamenti marittimi vengono interrotti e svariate centinaia di eoliani e/o
turisti sono costretti a pernottare a Milazzo.
2. non incontrare più i politici e consiglieri
comunali di Milazzo che, da tempo, si adoperano per rendere più onerosa
l’insularità delle Eolie;
3. non respirare, durante le attese, l’aria
insalubre per l’inquinamento atmosferico provocato dalle varie industrie della
zona;
4. non vivere lo stato di confusione che regna
nell’area portuale, di recente attenuata con l’apertura del terminal aliscafi,
dopo svariati decenni di abbandono e trascuratezza.
Ciò posto, rivolgo un pressante
I N V I T O
affinché le SS. LL. vogliano proporre, ai rispettivi Consigli
Comunali, una proposta di delibera
per
il trasferimento del porto terminale delle Eolie dalla città di Milazzo alla città di Messina, già
deliberato nel 1985 dal Consiglio Comunale di Lipari.
Per rafforzare le decisioni dei Consigli sarebbe opportuno
indire un referendum per acquisire, preliminarmente, il parere degli eoliani
che, prima dell’avvento della Siremar (1 Gennaio 1976), disponevano di comodi
collegamenti navali diretti con la città di Messina.
Così facendo Vi guadagnerete la nostra riconoscenza e quella dei
Milazzesi che potranno disporre, in modo esclusivo, della loro città, liberi di
frequentare le attività commerciali e i servizi (alberghi, ristoranti, bar, taxi,
bus ecc.), spesso affollati da noi
“incomodi
isolani”.
In attesa di conoscere le determinazioni adottate in merito,
ringrazio e porgo distinti saluti.
Lipari, 27/07/2012.
Prof. Giuseppe Subba