I ricercatori dell’INGV hanno fatto un rilievo multibeam[1] ad alta risoluzione che ha permesso di identificare nove distinti crateri monogenici[2], segno di altrettante storiche eruzioni che hanno avuto origine nell’area. Inoltre sono stati prelevati campioni di roccia dal fondale e campioni di gas dalle fumarole presenti in gran numero nell’area vulcanica.
L’OBS dell’INGV a circa 180 m di profondità, ripreso dal ROV nei pressi del Banco Graham, Canale di Sicilia. / The INGV OBS at about 180 m of depth under the sea level. Picture taken by the ROV’s camera at the deployment point close to the “Graham” bench, Strait of Sicily. Photo: ISPRA
A completamento delle operazioni, per prolungare il monitoraggio, sono stati deposti tre OBS/H dell’INGV, stazioni sismiche da fondo mare equipaggiate con sismometro larga banda e idrofono, in prossimità dei tre banchi. Questi strumenti acquisiranno dati sismo-acustici fino al loro recupero, previsto entro la fine dell’anno.
1831: emerge l’isola Ferdinandea, contesa da inglesi, francesi e Regno di Napoli. Rimasero tutti con le mani in mano, perché l’isola fece uno sberleffo e tornò a inabissarsi.
Fonte: INGV
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