CENTRO
STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
COMUNICATO
STAMPA
Un pubblico attento e
coinvolto ha seguito il ricordo del prof. Piermaria Luigi Rossi che il Centro
Studi Eoliano ha organizzato nella Chiesa dell’Immacolata la sera di Lunedì 23 settembre
scorso.
Dopo il saluto del
Presidente Nino Saltalamacchia ha preso la parola il prof. Claudio Tranne,
prima allievo e poi collega di Luigi nella stessa Università di Bologna che ha
illustrato le tappe più significative della brillante e significativa carriera
scientifica del professore scomparso il 20 luglio a Rimini. Non c’è continente
dove Luigi non si stato presente con la sua attenzione ai fenomeni del
vulcanesimo e ai paesaggi che ce li tramandano. Le Alpi meridionali, il
Tirreno, il Canale di Sicilia, le isole dell’Egeo, Atlante e il Marocco,
l’Algeria, l’Indonesia, il Messico e al centro di tutto questo le Eolie per le
quali aveva una predilezione particolare come aveva confessato nella nota di accettazione
alla nomina di cittadino onorario di Lipari.
Luigi col suo rigore
scientifico ma anche con la sua umanità che dava al suo carattere un taglio
tutto particolare, attento ai fenomeni ma anche alla sensibilità della gente,
proteso nell’obiettivo che si era prefisso con decisione ed anche irruenza ma
senza trascurare di coinvolgere gli altri partecipanti alla missione, di
ascoltare il loro parere ed il loro giudizio.
Questo felice amalgama
di rigore scientifico e di umanità è emerso oltre che nell’intervento di
Claudio Trame arricchito di fotografie e filmati anche nel contributo di Pietro
Lo Cascio che assieme a Luigi ha partecipato alla stesura dei due libri sulle
Eolie pubblicati, una guida al vulcanesimo di queste isole, ed auna guida ai
fossili vegetali ritrovati nei depositi vulcanici.
Ed un contributo in
questa direzione è venuto anche da Michele Giacomantonio che è stato il Sindaco
che nel 1997 ha conferito a Rossi la cittadinanza eoliana associandolo a
Vincenzo Cabianca ed a Giuseppe Sinopoli, un trittico di personaggi che
illuminano la vocazione di queste “isole dalla bellezza colta” come amava
definirle Sinopoli, erede della grande tradizione greca e dal 2000 Patrimonio
dell’Umanità.
Non sono mancati gli
aneddoti come quello raccontato da Gianni Iacolino relativo ad una missione di
archeologia subacquea nel nostro mare e dallo stesso Giacomantonio relativo ad
una conferenza su Santorini dove Sinopoli scoprì che il famoso affresco di
Acrotiri a giudizio di Luigi Bernabò Brea e di Christos Doumasraffigurava il Castello di
Lipari ed era la prima immagine di questo risalente al XV secolo avanti Cristo,
cioè prima del collasso dell’antica Thera.
Ha chiuso la serata un
commosso intervento della Signora Laris, la moglie del professore, che ha
ricordato scherzando con la irruenta determinazione del marito creava a volte
problemi nella stessa famiglia sollecitata a seguirlo nel suo ritmo ed ha
rivelato che Luigi aveva conosciuto le Eolie nel viaggio di nozze per cui il
legame con queste isole prima che scientifico era sentimentale.
Lipari, 25 settembre
2019
Ufficio
Stampa Centro Studi