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mercoledì 25 settembre 2019

Ricordato il professor Piermaria Luigi Rossi


CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
COMUNICATO STAMPA


Un pubblico attento e coinvolto ha seguito il ricordo del prof. Piermaria Luigi Rossi che il Centro Studi Eoliano ha organizzato nella Chiesa dell’Immacolata la sera di Lunedì 23 settembre scorso.
Dopo il saluto del Presidente Nino Saltalamacchia ha preso la parola il prof. Claudio Tranne, prima allievo e poi collega di Luigi nella stessa Università di Bologna che ha illustrato le tappe più significative della brillante e significativa carriera scientifica del professore scomparso il 20 luglio a Rimini. Non c’è continente dove Luigi non si stato presente con la sua attenzione ai fenomeni del vulcanesimo e ai paesaggi che ce li tramandano. Le Alpi meridionali, il Tirreno, il Canale di Sicilia, le isole dell’Egeo, Atlante e il Marocco, l’Algeria, l’Indonesia, il Messico e al centro di tutto questo le Eolie per le quali aveva una predilezione particolare come aveva confessato nella nota di accettazione alla nomina di cittadino onorario di Lipari.
Luigi col suo rigore scientifico ma anche con la sua umanità che dava al suo carattere un taglio tutto particolare, attento ai fenomeni ma anche alla sensibilità della gente, proteso nell’obiettivo che si era prefisso con decisione ed anche irruenza ma senza trascurare di coinvolgere gli altri partecipanti alla missione, di ascoltare il loro parere ed il loro giudizio.
Questo felice amalgama di rigore scientifico e di umanità è emerso oltre che nell’intervento di Claudio Trame arricchito di fotografie e filmati anche nel contributo di Pietro Lo Cascio che assieme a Luigi ha partecipato alla stesura dei due libri sulle Eolie pubblicati, una guida al vulcanesimo di queste isole, ed auna guida ai fossili vegetali ritrovati nei depositi vulcanici.
Ed un contributo in questa direzione è venuto anche da Michele Giacomantonio che è stato il Sindaco che nel 1997 ha conferito a Rossi la cittadinanza eoliana associandolo a Vincenzo Cabianca ed a Giuseppe Sinopoli, un trittico di personaggi che illuminano la vocazione di queste “isole dalla bellezza colta” come amava definirle Sinopoli, erede della grande tradizione greca e dal 2000 Patrimonio dell’Umanità.
Non sono mancati gli aneddoti come quello raccontato da Gianni Iacolino relativo ad una missione di archeologia subacquea nel nostro mare e dallo stesso Giacomantonio relativo ad una conferenza su Santorini dove Sinopoli scoprì che il famoso affresco di Acrotiri a giudizio di Luigi Bernabò Brea e di Christos Doumasraffigurava il Castello di Lipari ed era la prima immagine di questo risalente al XV secolo avanti Cristo, cioè prima del collasso dell’antica Thera.
Ha chiuso la serata un commosso intervento della Signora Laris, la moglie del professore, che ha ricordato scherzando con la irruenta determinazione del marito creava a volte problemi nella stessa famiglia sollecitata a seguirlo nel suo ritmo ed ha rivelato che Luigi aveva conosciuto le Eolie nel viaggio di nozze per cui il legame con queste isole prima che scientifico era sentimentale.
Lipari, 25 settembre 2019
                                                                  Ufficio Stampa Centro Studi

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