Caro Direttore,
televisioni e giornali si affannano a ricordarci che domani e´ la festa di allowin (l´ho scritto volutamente cosi´, non perche´ non sappia l´inglese, semplicemente perche´ non voglio correre il rischio di dimenticare l´italiano).
Per me, per te e per qualcun altro cresciuto senza il bombardamento dei media e di questa festa sciocca importata dalla lontana America che tanto somiglia al nostro carnevale ma con una punta di macabro, domani si festeggia Ognissanti cioe´ il giorno che la Chiesa ci ha insegnato essere dedicato a tutti coloro che per bonta´ e pulizia d´animo, generosita´ e soprattutto per le doti cristiani espresse magari in segreto hanno ricevuto l´ambito premio del Paradiso. E dopodomani e´ il giorno dedicato al ricordo dei nostri amati defunti.
Io allowin non so chi sia...
I nostri figli devono sapere che domani e´ vacanza non perche´ si festeggia allowin. Come noi dovrebbero imparare che in questi due giorni si dovrebbe rivolgere un pensiero e una preghiera per la salvezza dell´anima di chi adesso non c´e´ piu´. Noi siamo stati educati a dedicare un po´ del nostro tempo nel ricordo di una persona cara per poi concentrare magari tutto il nostro affetto nel bacio ad una fotografia a chi ci guarda da lassu´ e di cui ancora percepiamo il calore del proprio affetto.
Noi siamo cresciuti parando le scarpe nel corridoio perche´ la notte tra il primo ed il due novembre sarebbero venuti i "morticini" e ci avrebbero portato qualche dolcino e forse anche un giocattolo.
La vita ci distrae e ci porta lontano da casa e dagli affetti ma noi non dovremmo arrenderci alle corruzioni assurde di questo mondo moderno fatto di insensibilita´ e speculazioni. I nostri figli saranno cio´ che noi li abbiamo educati ad essere...come hanno fatto i nostri genitori con noi...Per questo dico che dovremmo insistere nel trasmettere i sani insegnamenti ricevuti in gioventu´...e ricordare i nostri cari che non ci sono piu´ ci insegna ad avere piu´ rispetto della nostra vita ed a non dimenticare cosa ci attende dopo.
Sono soprattutto giorni segnati da un po´ malinconia perche´ inevitabilmente si ravvivano dolori nuovi ed antichi, che il tempo non e´ ancora riuscito e mai riuscira´ ad affievolire ma almeno ci insegnera´ ad accettare. Tra ceri, lumini e fiori si rinnovano infatti ricordi ed affetti, riemergono fatti e situazioni pieni di tristezza ma talvolta anche di gioia.
Per questo ribadisco che io allowin non so chi sia...ma "loro" si. Perche´ li ho conosciuti e mi hanno conosciuto, li ho salutati per strada e loro mi hanno ricambiato con un sorriso, li ho amati e mi hanno amato...
Io allowin...non lo conosco e non so proprio chi sia!
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venerdì 31 ottobre 2008
Siremar: le preoccupazioni dei consiglieri di minoranza liparesi per il futuro
Futuro non roseo, sicuramente incerto per la Siremar, e i sette consiglieri comunali di minoranza del comune di Lipari scrivono ai gruppi parlamentari siciliani dell' UDC, del Partito Democratico, del PDL, dell'MPA, Misto e per conoscenza ai sindaci di tutte le isole minori siciliane
Oggetto della lettera : Servizi Marittimi e futuro della Siremar S.p.A.
Signori,
quali consiglieri di minoranza in seno al consiglio comunale di Lipari, constatato l'evidente perdurare di una situazione di disservizio nei trasporti marittimi nelle isole Eolie, siamo estremamente preoccupati per il regresso di tali essenziali servizi di collegamento e delle inevitabili conseguenze sull’economia e sulla vivibilità delle nostre isole già così evidentemente registrate nell’ultima stagione turistica.
A tale preoccupante situazione corrisponde, purtroppo, a nostro parere, un ingiustificato immobilismo, da parte dell'amministrazione attiva di Lipari, che vogliamo spronare ad un’azione più attiva ed incisiva. Riteniamo indispensabile che l’Amministrazione Comunale, quale parte operativa dell’amministrazione locale si attivi per una mobilitazione di tutte le parti politiche di maggioranza e di minoranza, che con l’indispensabile contributo delle associazioni e della cittadinanza possono dar vita ad una incisiva manifestazione di protesta che attiri la giusta attenzione sul problema dei servizi marittimi nelle isole Eolie. Nel più generale contesto dei servizi marittimi, particolare preoccupazione desta la problematica del futuro della Siremar S.p.A., alla quale riconosciamo che, con il servizio prestato alla comunità Eoliana, ha dato il via allo sviluppo socio-economico delle isole Eolie. Negli ultimi anni però, probabilmente per una interessata azione politica mirata a destabilizzare gli equilibri dei trasporti marittimi a favore di aziende private o per una pessima gestione della società da parte dei responsabili, la stessa ha inesorabilmente abbandonato il ruolo di “servizio” per un non definito piano industriale, a nostro avviso, mirato al depauperamento della flotta a danno delle Eolie e degli Eoliani.
A tal proposito vogliamo portare all’attenzione degli autorevoli Amministratori e della Deputazione Nazionale e Regionale la problematica riguardante la Siremar S.p.a., che a nostro parere ha rappresentato nell’ultimo trentennio, come detto, una garanzia nel servizio pubblico di trasporto nelle Eolie e che oggi rischia di svanire insieme ad ogni certezza di mobilità degli isolani e dei turisti. Nel corso del mese di luglio 2008 sono apparse delle dichiarazioni da parte del Ministro Matteoli e da parte dell'assessore al turismo, Bufardeci. Il Ministro Matteoli ha dichiarato che “il governo è pronto a cedere le quattro società di trasporto regionale del gruppo Tirrenia alle rispettive regioni” di contro l'assessore regionale Bufardeci ha dichiarato che: “non abbiamo dato alcun ok sulla possibilità di rilevare la Siremar, abbiamo dato invece la nostra disponibilità a sederci intorno a un tavolo e valutare le ipotesi di piano industriale, le ipotesi gestionali e avere un quadro complessivo che descriva la situazione della flotta, del personale e dei costi di gestione della Siremar. Con questi dati potremo fare quelle verifiche necessarie che servono al governo per capire che decisioni prendere, anche in considerazione del fatto che una decisione di questo tipo non può essere presa senza comprendere quella che può essere la posizione dell'assemblea regionale siciliana”. Crediamo che sia ormai ben nota la posizione del governo regionale che dice “no” al trasferimento a titolo gratuito dalla Tirrenia della società marittima Siremar, la cui flotta opera i collegamenti con le isole minori, primo passo verso la privatizzazione della compagnia di navigazione come prevede il decreto 112 del 25 giugno scorso, firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Le stesse dichiarazioni del Dott. Vincenzo Falgares , direttore del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, confermano una situazione che dovrebbe preoccupare non solo l'amministrazione di Lipari ma di tutti I comuni insulari nella nostra regionale, riuniti nell'ANCIM isole Minori. Da alcune dichiarazioni di stampa sappiamo che il ministro Matteoli non intende rinnovare la concessione alla Tirrenia e che al 31 dicembre 2008 scadrà la concessione.
Nella recente legge varata dall'ARS su iniziativa del governo regionale il 14 agosto 2008 nessun riferimento viene fatto alla Siremar. Dalla lettura di tutto questo nascono spontanee molte domande:
-la Siremar che fine farà?
-Che fine faranno gli equipaggi?
-Che fine faranno I collegamenti da e per la terraferma del nostro arcipelago?
-Si potranno continuare a garantire I collegamenti con le altre isole del nostro comune per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi a Lipari?
-Ci sarà forse qualche aiuto dello Stato per far rilevare la società dalla Regione?
-Ci sarà la possibilità di poter programmare per tempo corse, navi, itinerari orari, ecc., in grado di dare certezze alla nostra economia?
Non abbiamo, infine, registrato alcuna novità negli ultimi mesi ed ancora una volta le nostre isole, e tutte le isole minori siciliane, rischiano di rimanere ulteriormente penalizzate nell'indifferenza di tanti. Chiediamo, vista l'estrema delicatezza della questione, un vostro autorevole intervento nei confronti del Presidente Regionale Lombardo e sull'assessore Bufardeci perchè si trovi rapidamente una soluzione positiva all'intera questione, in grado di garantire le nostre comunità sul futuro dei collegamenti marittimi.
Lipari, 31 ottobre 2008
I consiglieri Comunali
Sabatini Adolfo, Biviano Giacomo, Centorrrino Rosario, D'Alia Nunziata, Lauria Bartolo, Lo Cascio Pietro, Paino Mario
Oggetto della lettera : Servizi Marittimi e futuro della Siremar S.p.A.
Signori,
quali consiglieri di minoranza in seno al consiglio comunale di Lipari, constatato l'evidente perdurare di una situazione di disservizio nei trasporti marittimi nelle isole Eolie, siamo estremamente preoccupati per il regresso di tali essenziali servizi di collegamento e delle inevitabili conseguenze sull’economia e sulla vivibilità delle nostre isole già così evidentemente registrate nell’ultima stagione turistica.
A tale preoccupante situazione corrisponde, purtroppo, a nostro parere, un ingiustificato immobilismo, da parte dell'amministrazione attiva di Lipari, che vogliamo spronare ad un’azione più attiva ed incisiva. Riteniamo indispensabile che l’Amministrazione Comunale, quale parte operativa dell’amministrazione locale si attivi per una mobilitazione di tutte le parti politiche di maggioranza e di minoranza, che con l’indispensabile contributo delle associazioni e della cittadinanza possono dar vita ad una incisiva manifestazione di protesta che attiri la giusta attenzione sul problema dei servizi marittimi nelle isole Eolie. Nel più generale contesto dei servizi marittimi, particolare preoccupazione desta la problematica del futuro della Siremar S.p.A., alla quale riconosciamo che, con il servizio prestato alla comunità Eoliana, ha dato il via allo sviluppo socio-economico delle isole Eolie. Negli ultimi anni però, probabilmente per una interessata azione politica mirata a destabilizzare gli equilibri dei trasporti marittimi a favore di aziende private o per una pessima gestione della società da parte dei responsabili, la stessa ha inesorabilmente abbandonato il ruolo di “servizio” per un non definito piano industriale, a nostro avviso, mirato al depauperamento della flotta a danno delle Eolie e degli Eoliani.
A tal proposito vogliamo portare all’attenzione degli autorevoli Amministratori e della Deputazione Nazionale e Regionale la problematica riguardante la Siremar S.p.a., che a nostro parere ha rappresentato nell’ultimo trentennio, come detto, una garanzia nel servizio pubblico di trasporto nelle Eolie e che oggi rischia di svanire insieme ad ogni certezza di mobilità degli isolani e dei turisti. Nel corso del mese di luglio 2008 sono apparse delle dichiarazioni da parte del Ministro Matteoli e da parte dell'assessore al turismo, Bufardeci. Il Ministro Matteoli ha dichiarato che “il governo è pronto a cedere le quattro società di trasporto regionale del gruppo Tirrenia alle rispettive regioni” di contro l'assessore regionale Bufardeci ha dichiarato che: “non abbiamo dato alcun ok sulla possibilità di rilevare la Siremar, abbiamo dato invece la nostra disponibilità a sederci intorno a un tavolo e valutare le ipotesi di piano industriale, le ipotesi gestionali e avere un quadro complessivo che descriva la situazione della flotta, del personale e dei costi di gestione della Siremar. Con questi dati potremo fare quelle verifiche necessarie che servono al governo per capire che decisioni prendere, anche in considerazione del fatto che una decisione di questo tipo non può essere presa senza comprendere quella che può essere la posizione dell'assemblea regionale siciliana”. Crediamo che sia ormai ben nota la posizione del governo regionale che dice “no” al trasferimento a titolo gratuito dalla Tirrenia della società marittima Siremar, la cui flotta opera i collegamenti con le isole minori, primo passo verso la privatizzazione della compagnia di navigazione come prevede il decreto 112 del 25 giugno scorso, firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Le stesse dichiarazioni del Dott. Vincenzo Falgares , direttore del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, confermano una situazione che dovrebbe preoccupare non solo l'amministrazione di Lipari ma di tutti I comuni insulari nella nostra regionale, riuniti nell'ANCIM isole Minori. Da alcune dichiarazioni di stampa sappiamo che il ministro Matteoli non intende rinnovare la concessione alla Tirrenia e che al 31 dicembre 2008 scadrà la concessione.
Nella recente legge varata dall'ARS su iniziativa del governo regionale il 14 agosto 2008 nessun riferimento viene fatto alla Siremar. Dalla lettura di tutto questo nascono spontanee molte domande:
-la Siremar che fine farà?
-Che fine faranno gli equipaggi?
-Che fine faranno I collegamenti da e per la terraferma del nostro arcipelago?
-Si potranno continuare a garantire I collegamenti con le altre isole del nostro comune per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi a Lipari?
-Ci sarà forse qualche aiuto dello Stato per far rilevare la società dalla Regione?
-Ci sarà la possibilità di poter programmare per tempo corse, navi, itinerari orari, ecc., in grado di dare certezze alla nostra economia?
Non abbiamo, infine, registrato alcuna novità negli ultimi mesi ed ancora una volta le nostre isole, e tutte le isole minori siciliane, rischiano di rimanere ulteriormente penalizzate nell'indifferenza di tanti. Chiediamo, vista l'estrema delicatezza della questione, un vostro autorevole intervento nei confronti del Presidente Regionale Lombardo e sull'assessore Bufardeci perchè si trovi rapidamente una soluzione positiva all'intera questione, in grado di garantire le nostre comunità sul futuro dei collegamenti marittimi.
Lipari, 31 ottobre 2008
I consiglieri Comunali
Sabatini Adolfo, Biviano Giacomo, Centorrrino Rosario, D'Alia Nunziata, Lauria Bartolo, Lo Cascio Pietro, Paino Mario
L'ATO Eolie diffida i comuni: garantire i fondi previsti
Rifiuti Atto legale di messa in mora
L'Ato 5 Eolie diffida i Comuni: garantire i fondi previsti
«Si rischia di mettere in discussione la gara per il servizio di raccolta»
Salvatore Sarpi(Gazzetta del Sud)
L'ATO Me 5 "Eolie per l'Ambiente" ha diffidato e messo in mora i comuni soci di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa attraverso l'avvocato Benedetto Calpona. Il motivo di questa iniziativa, destinata sicuramente a fare discutere, secondo quanto si legge nell'atto fatto notificare ai quattro sindaci e per conoscenza al Prefetto e all'Agenzia regionale rifiuti e acque, è da ricercare nel fatto che «i comuni soci a tutt'oggi non hanno assicurato la totale copertura finanziaria del servizio posto in appalto (gara espletata) ed inerente la "Gestione integrata dei rifiuti ed igiene urbana nell'Ato Me 5, relativo al bacino dei comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina". Il costo del servizio nel bando di gara era stato quantificato in 2.179.828 euro più Iva e con un ribasso del 9,15% se lo era aggiudicato l'Ati Geoambiente S.r.l. e Ecolandia di Paladino Maria di Nicolosi. Una aggiudicazione che poi è stata revocata a seguito di una informativa arrivata dalla prefettura di Catania. Revoca più che legittima se si considera che il Tar di Catania ha confermato la bontà dell'azione amministrativa . A ciò bisogna aggiungere inoltre che la determina sindacale, che aumentava la TARSU e dalla quale dovevano arrivare i proventi da girare all'ATO, in base in quanto previsto dal decreto legislativo 93/2008 che sospende il potere degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote o delle maggiorazioni di esse, non si è potuta applicare e quindi è venuta a mancare una parte della cifra prevista.
Intanto la ratio della diffida, oltre a rientrare in quella che è ritenuta la logica azione amministrativa, è da ricercare anche nella intenzione di procedere nel più breve tempo possibile all'affidamento del servizio all'Ati seconda classificata e cioè l'Associazione temporanea di imprese "Multiecoplast srl- Onofaro Antonino e Pizzo Pippo". «L'inadempimento dei comuni soci – si legge nell'atto redatto dall'avvocato Calpona – rischia di mettere in discussione la procedura concorsuale ad evidenza pubblica espletata ed i servizi posti a base dell'appalto». Invitando i comuni a porre «in essere tutta l'attività amministrativa dovuta e necessaria per assicurare l'integrale copertura finanziaria del servizio in questione» il legale evidenzia come «al fine di assicurare la realizzazione del principio comunitario dell'evidenza pubblica nell'affidamento, l'ATO ME 5 sarà costretta a dare comunque corso agli atti conseguenziali successivi all'aggiudicazione».
L'Ato 5 Eolie diffida i Comuni: garantire i fondi previsti
«Si rischia di mettere in discussione la gara per il servizio di raccolta»
Salvatore Sarpi(Gazzetta del Sud)
L'ATO Me 5 "Eolie per l'Ambiente" ha diffidato e messo in mora i comuni soci di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa attraverso l'avvocato Benedetto Calpona. Il motivo di questa iniziativa, destinata sicuramente a fare discutere, secondo quanto si legge nell'atto fatto notificare ai quattro sindaci e per conoscenza al Prefetto e all'Agenzia regionale rifiuti e acque, è da ricercare nel fatto che «i comuni soci a tutt'oggi non hanno assicurato la totale copertura finanziaria del servizio posto in appalto (gara espletata) ed inerente la "Gestione integrata dei rifiuti ed igiene urbana nell'Ato Me 5, relativo al bacino dei comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina". Il costo del servizio nel bando di gara era stato quantificato in 2.179.828 euro più Iva e con un ribasso del 9,15% se lo era aggiudicato l'Ati Geoambiente S.r.l. e Ecolandia di Paladino Maria di Nicolosi. Una aggiudicazione che poi è stata revocata a seguito di una informativa arrivata dalla prefettura di Catania. Revoca più che legittima se si considera che il Tar di Catania ha confermato la bontà dell'azione amministrativa . A ciò bisogna aggiungere inoltre che la determina sindacale, che aumentava la TARSU e dalla quale dovevano arrivare i proventi da girare all'ATO, in base in quanto previsto dal decreto legislativo 93/2008 che sospende il potere degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote o delle maggiorazioni di esse, non si è potuta applicare e quindi è venuta a mancare una parte della cifra prevista.
Intanto la ratio della diffida, oltre a rientrare in quella che è ritenuta la logica azione amministrativa, è da ricercare anche nella intenzione di procedere nel più breve tempo possibile all'affidamento del servizio all'Ati seconda classificata e cioè l'Associazione temporanea di imprese "Multiecoplast srl- Onofaro Antonino e Pizzo Pippo". «L'inadempimento dei comuni soci – si legge nell'atto redatto dall'avvocato Calpona – rischia di mettere in discussione la procedura concorsuale ad evidenza pubblica espletata ed i servizi posti a base dell'appalto». Invitando i comuni a porre «in essere tutta l'attività amministrativa dovuta e necessaria per assicurare l'integrale copertura finanziaria del servizio in questione» il legale evidenzia come «al fine di assicurare la realizzazione del principio comunitario dell'evidenza pubblica nell'affidamento, l'ATO ME 5 sarà costretta a dare comunque corso agli atti conseguenziali successivi all'aggiudicazione».
Stromboli; Pioggia e fortissimi venti, 50.000 euro di danni
(Gianluca Giuffrè- Gazzetta del Sud) Colpita da una violentissima tromba d'aria e da un acquazzone, all'alba di ieri, l'isola di Stromboli. Ingenti e ancora non completamente quantificati i danni. Le fortissime raffiche di vento hanno divelto numerose tettoie e sdradicato alberi secolari. Alcune imbarcazioni sono state sollevate come fuscelli e capovolte una, addirittura, è stata scaraventata lungo la strada principale dell'isola, finendo sopra una motoape che è stata semi distrutta nei pressi della zona portuale. Anche Ginostra, sull'altro versante dell'isola, è stata colpita dalla bufera ma in maniera marginale. Nel piccolo borgo sono state scoperchiate alcune tettoie e si sono allagati, a causa della pioggia battente, alcuni scantinati. La preoccupazione per Ginostra è che, sollecitato dalla pioggia, possa cedere ulteriormente il costone roccioso su cui poggia l'intero abitato. Il costone da più di un mese è stato privato, dalla ditta che ha in carico i lavori di messa in sicurezza dell'area, di tutta la vegetazione per facilitare l'installazione delle reti di protezione ma da allora tutto è rimasto fermo e i lavori non sono più proseguiti. Ieri, durante tutta la giornata, gli abitanti di Stromboli e Ginostra hanno ripulito l'isola dai detriti e risistemato le tettoie divelte dal vento. Pare che i danni, da una prima stima, ammontino a più di 50.000 euro. Fortunatamente gli isolani sono rimasti illesi: tutti si trovavano in casa.
giovedì 30 ottobre 2008
Depuratore si, ma dove? Il sindaco chiama a raccolta i consiglieri
Riunione oggi pomeriggio al comune di Lipari convocata dal sindaco Mariano Bruno con i consiglieri di maggioranza e minoranza. Il primo cittadino ha evidenziato come, anche alla luce delle difficoltà e degli ostacoli emersi circa le aree indicate per la realizzazione del nuovo depuratore di Lipari, è intenzione del prefetto commissario Alecci avere una indicazione precisa di un sito prima del prossimo 31 dicembre in modo da non perdere il finanziamento. In mancanza sarà lo stesso gruppo che supporta Alecci ad individuare l'area.
Ovviamente nessuno ha la bacchetta magica per trovare il sito e, anzi, è stato rimproverato al sindaco una gestione del tutto personale, durante la sua era commissariale, della delicata tematica.
Per quanto riguarda l'area è spuntata anche l'ipotesi Punta Castagna(non si sa per quanto perseguibile) ed è ritornata prepotentemente alla ribalta l'area di Canneto Dentro, con gli artigiani già pronti a scendere sul sentiero di guerra.
La questione dovrebbe sbarcare in consiglio comunale.
Ovviamente nessuno ha la bacchetta magica per trovare il sito e, anzi, è stato rimproverato al sindaco una gestione del tutto personale, durante la sua era commissariale, della delicata tematica.
Per quanto riguarda l'area è spuntata anche l'ipotesi Punta Castagna(non si sa per quanto perseguibile) ed è ritornata prepotentemente alla ribalta l'area di Canneto Dentro, con gli artigiani già pronti a scendere sul sentiero di guerra.
La questione dovrebbe sbarcare in consiglio comunale.
Stromboli: Violenta tromba d'aria la notte scorsa
Colpita da una violentissima tromba d'aria, la notte scorsa, l'isola di Stromboli nelle Eolie. Diverse le tettoie delle abitazioni divelte e gli alberi secolari sradicati dalla furia del vento. Alcune imbarcazioni sono state capovolte e una di esse e' finita sulla strada distruggendo una motoape. Non vi sono stati feriti ma solo tanta paura tra gli abitanti dell'isola. I danni sono ingenti ma non sono ancora stati quantificati. (ANSA)
Ex Pumex: Parla la Cisl
COMUNICATO STAMPA
Due anni di incertezze senza una soluzione per i lavoratori ex Pumex che vivono il presente continuando a percepire l’indennità di mobilità senza sicurezze per il futuro. Le promesse della Politica ormai dimenticate, nessuno si preoccupato di mantenere gli impegni occupazionali assunti prima delle recenti campagne elettorali. Alla conferenza di servizi del luglio scorso che ipotizzava il passaggio dei lavoratori all’Assessorato regionali ai Beni Culturali non sono seguiti i fatti. “Come Sindacato – sottolineano il segretario generale della Cisl Tonino Genovese e il segretario provinciale della Filca Cisl Santino Barbera - abbiamo cercato in tutti i modi di attivare un percorso che poteva dare risposte sia occupazionali che ambientali per l’isola di Lipari. Abbiamo denunciato sempre e in tutti i modi che era improponibile chiudere una fabbrica attiva come quella dell’escavazione della pomice senza un serio e concordato programma che riguardasse la riqualificazione e la messa in sicurezza delle aree. Un processo, questo, che poteva dare risposte positive sia alla comunità eoliana che ai lavoratori. Invece, l’incapacità della politica che doveva programmare ha portato solo alla scelta della strada più breve, cioè quella della chiusura della fabbrica, lasciando i lavoratori al loro destino. Un destino – concludono Genovese e Barbera – che continua a rimanere in bilico e che non si preoccupa di mantenere promesse elargite a furor di popolo in campagna elettorale. Il presente, invece, è rappresentato dalla scadenza, ormai imminente, dell’indennità di mobilità per i lavoratori più giovani. E oggi, inoltre, ci troviamo la cava abbandonata, non messa in sicurezza proprio su una delle strade principali dell’isola di Lipari (con i relativi problemi ambientali!) e i lavoratori senza certezze occupazionali”.
Scarico a mare di reflui fognari. Legambiente torna alla carica
Torna alla carica Legambiente Lipari, allegando una consistente documentazione, sullo scarico a mare dei reflui fognari così come già evidenziato dalla stessa associazione in una nota del 17/10/08. Ha scritto al Sindaco di Lipari e per conoscenza al comando dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente e all' Azienda Unita' Sanitaria Locale N.5
IL TESTO:
Oggetto: Scarico a mare reflui fognari n/s nota del 17/10/2008
Esimio Signor Sindaco,
Non avendo ottenuto risposta alla nostra nota del 17/10/2008, con la quale portavamo a conoscenza dell’ amministrazione da Ella presieduta circa il problema della: “fuoruscita di reflui fognari dal condotto che dovrebbe convogliare le acque del depuratore al largo di Monte Rosa” ma, avendo notato che una mano misericordiosa aveva, il giorno successivo alla nostra nota, coperto con massi le falle il giorno prima visibili, abbiamo dovuto attendere la mareggiata odierna che provvidenzialmente ha rimosso i massi permettendoci di effettuare una documentazione fotografica del sito.
Denunciamo, con la presente e con le foto allegate, lo stato di abbandono della conduttura in questione e chiediamo questa volta l’intervento del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente e dell’ Azienda Unita' Sanitaria Locale al fine di verificare se esiste una oggettiva pericolosità per la salute pubblica invitandoli altresì ad estendere la loro azione a verificare se i canali ricavati arbitrariamente nei pozzi di raccolta di Marina Corta e Sottomonastero, atte a convogliare a mare i reflui fognari in caso di “troppo pieno” o di rottura temporanea dei motori di sollevamento, siano stati colmati.
Ricordiamo, come evidenziato nella precedente missiva, che in mancanza di cartelli di “divieto di balneazione”, molti sono i ragazzi locali e turisti che si bagnano – in estate - nelle acque dei sopraccitati arenili a rischio di contrarre la salmonellosi o addirittura l’epatite.
Chiediamo alla S.S.Ill.ma un immediato intervento per la risoluzione del problema
Cordiali saluti
Il Presidente Legambiente Lipari
Piero Roux
Esimio Signor Sindaco,
Non avendo ottenuto risposta alla nostra nota del 17/10/2008, con la quale portavamo a conoscenza dell’ amministrazione da Ella presieduta circa il problema della: “fuoruscita di reflui fognari dal condotto che dovrebbe convogliare le acque del depuratore al largo di Monte Rosa” ma, avendo notato che una mano misericordiosa aveva, il giorno successivo alla nostra nota, coperto con massi le falle il giorno prima visibili, abbiamo dovuto attendere la mareggiata odierna che provvidenzialmente ha rimosso i massi permettendoci di effettuare una documentazione fotografica del sito.
Denunciamo, con la presente e con le foto allegate, lo stato di abbandono della conduttura in questione e chiediamo questa volta l’intervento del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente e dell’ Azienda Unita' Sanitaria Locale al fine di verificare se esiste una oggettiva pericolosità per la salute pubblica invitandoli altresì ad estendere la loro azione a verificare se i canali ricavati arbitrariamente nei pozzi di raccolta di Marina Corta e Sottomonastero, atte a convogliare a mare i reflui fognari in caso di “troppo pieno” o di rottura temporanea dei motori di sollevamento, siano stati colmati.
Ricordiamo, come evidenziato nella precedente missiva, che in mancanza di cartelli di “divieto di balneazione”, molti sono i ragazzi locali e turisti che si bagnano – in estate - nelle acque dei sopraccitati arenili a rischio di contrarre la salmonellosi o addirittura l’epatite.
Chiediamo alla S.S.Ill.ma un immediato intervento per la risoluzione del problema
Cordiali saluti
Il Presidente Legambiente Lipari
Piero Roux
NDR- Abbiamo cercato di approfondire la questione e, da quanto abbiamo appreso da fonti ufficiali, la condotta "contestata" di Marina Lunga, quella piena di fori per intenderci, non sarebbe da tempo più attiva e funzionante. I liquami sarebbero "dirottati" nella nuova condotta. Viene anche escluso che vi siano dei canali ricavati arbitrariamente nei pozzi di Marina Corta e Sottomonastero.
Visto che sono stati interessati i carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, speriamo di sapere presto come stanno realmente le cose.
Quel ticket non riscosso..non dovuto e quindi da non versare. Le compagnie di navigazione eoliane contestano il prefetto-commissario
Nove compagnie di navigazione eoliane, che effettuano un servizio di trasporto passeggeri durante la stagione turistica, contestano una "rivendicazione" del prefetto-commissario. Lo fanno con una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento della Protezione Civile, al Prefetto della Provincia di Messina- Commissario Delegato, al Sindaco del Comune di Lipari, all'Assessore al Turismo ed ai Trasporti del Comune di Lipari, al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari e al Vice-Presidente del Consiglio Comunale di Lipari.
Oggetto della lettera: Contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto con destinazione per le isole che costituiscono il territorio del Comune di Lipari.
IL TESTO:
Oggetto della lettera: Contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto con destinazione per le isole che costituiscono il territorio del Comune di Lipari.
IL TESTO:
I sottoscritti, titolari e Legali Rappresentanti delle ditte e delle società indicate, quali mittenti, a margine, esercenti l'attività di trasporto passeggeri a mezzo motonavi ed imbarcazioni, nell'ambito territoriale delle Isole Eolie, per quanto in oggetto, riscontrano la nota del 28/10/2008 prot.285.2008.A6.OPCM/3676/2008 del Prefetto della Provincia di Messina Commissario Delegato per l'emergenza;
p r e m e s s o
- che gli scriventi, come hanno già più volte rappresentato, svolgono la loro attività, essenzialmente, effettuando un servizio di trasporto interisole di passeggeri che, nel caso in cui non sono residenti, hanno già pagato il contributo al momento dell'imbarco nei porti della terraferma per le tratte destinate alle isole Eolie ed hanno già corrisposto il contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto;
- che l'obiettivo, nonché lo spirito, dell'Ordinanza n.3225 del 02/07/2002 del Ministro dell'Interno, è quello di far versare solo un (1) euro, quale contributo o ticket d'ingresso per i visitatori delle isole, tant'è che il Sindaco di Lipari, nella sua veste di Commissario Delegato pro-tempore, aveva espressamente previsto che il contributo doveva essere versato per le tratte
provenienti da località non comprese nel territorio del Comune di Lipari;
- che già l'ordinanza n.29/06 del 19/05/2006, emanata dal Commissario delegato per l'emergenza del Comune di Lipari (Sindaco del Comune di Lipari) prevedeva all'art.3 comma 2 che il contributo in questione era dovuto per le tratte provenienti da località non comprese nel Comune di Lipari;
- che con nota prot. DPC/CG/0060890 del 22/09/2008, il Dipartimento della Protezione Civile si è espresso in merito affermando che il contributo aggiuntivo debba essere corrisposto dal passeggero nei trasporti interisole limitatamente ai casi in cui l'interessato non dimostri di avere già corrisposto tale contributo all'atto dell'ingresso nel Comune di Lipari;
- che, fermo restando che tutti i biglietti di trasporto emessi dalle compagnie di navigazione pubbliche e private non sono nominativi e da quello che ci risulta, ai visitatori delle isole Eolie, ovviamente non residenti, non sono state impartite, ne risultano di pubblica conoscenza, precise istruzioni in merito alla dimostrazione. di avere già corrisposto il contributo in questione;
- che il Prefetto di Messina, nella sua qualità di Commissario Delegato per l'emergenza, manifesta, nella nota che si riscontra, l'impossibilità, per motivi di carattere organizzativo, certamente a noi non addebitabili, di verificare da parte di chi ed in quale momento è stato pagato il contributo oltre all'impossibilità di verificare l'avvenuto pagamento all'atto del primo arrivo in una delle sei (6) isole del Comune di Lipari;
- che i dati relativi al numero delle persone, da noi trasportate, in possesso del Commissario per l.emergenza, riteniamo forniti dal locale Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari non possono essere, in ogni caso, tenuti in debita considerazione in quanto dagli stessi dati non si possono evincere i non residenti, ragion per cui anche questo sistema di monitoraggio risulterebbe inattendibile;
- che le scriventi compagnie di navigazione, per i trasporti interisole, così come già comunicato nella richiesta del 31/07/2008 inoltrata al Dipartimento della Protezione Civile ed al Commissario Delegato per l'emergenza, non hanno applicato alcun contributo aggiuntivo per le tratte interisole e lo stesso Dipartimento della Protezione Civile, con la nota del 22/09/2008, ha dato un indirizzo certamente condivisibile nella misura in cui, l'applicazione del contributo di un(1) Euro, debba essere limitato ai passeggeri provenienti da territori esterni al Comune di Lipari ed in tal senso hanno operato;
Oggi, considerato che le carenze di natura organizzativa, evidenziate dal Prefetto di Messina nella qualità di Commissario Delegato per l'emergenza, non possono essere sicuramente a carico delle compagnie scriventi che, mai, sono state formalmente incaricate di svolgere attività di controllo per la verifica, all'atto dell'arrivo di un visitatore nel territorio insulare del Comune di Lipari, dell'avvenuto pagamento del contributo aggiuntivo, non comprendono quale possa essere l'intento del Commissario Delegato che, pur confermando la necessità di una radicale rivisitazione delle modalità organizzative in merito alla riscossione del contributo in questione, non condividendo, per motivazioni che meritano di essere meglio chiarite, l'indirizzo dato dal Dipartimento della Protezione Civile, pretende, in ogni caso, il pagamento del contributo per i trasporti interisole, pur sapendo che, le scriventi compagnie non hanno riscosso alcunché, per le motivazioni sopra esposte, ritenendo di avere operato nel giusto, confortati dalla pronuncia del Dipartimento della Protezione Civile ed anche in considerazione del fatto che non appare opportuno vessare oltremodo i turisti visitatori indisponendoli o importunandoli con continue richieste (forse caso unico in Italia) del pagamento di un ticket nel momento in cui, gli stessi, si muovevano fra un isola e lp'altra, oltre al danno di immagine che, inevitabilmente, ne sarebbe venuto per il nostro comprensorio, fermo restando che, il contributo aggiuntivo dovrebbe essere stato già pagato all'atto dell.imbarco sui mezzi di linea e non che collegano l'arcipelago delle eolie alla terraferma.
Per quanto sopra, nel confermare che, limitatamente ai trasporti interisole, le scriventi compagnie di navigazione, anche secondo quanto espresso dal Dipartimento della Protezione Civile, non hanno riscosso alcun contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto, nulla debbono e/o dovranno versare, a tale titolo, per l'anno in corso, al Prefetto di Messina Commissario delegato per l'emergenza.-
Nel continuare a sostenere che, a parere degli scriventi, così come anche indicato dal Dipartimento della Protezione Civile, il contributo aggiuntivo è dovuto solo da persone, non residenti, che provengono da territori esterni al Comune di Lipari, con l'augurio che, stante una possibile proroga dello stato di emergenza, siano messe in essere soluzioni più appropriate per rendere agevole, con opportune modalità, la riscossione del contributo, porgono distinti ossequi.-
Lipari, 29 Ottobre 2008
p r e m e s s o
- che gli scriventi, come hanno già più volte rappresentato, svolgono la loro attività, essenzialmente, effettuando un servizio di trasporto interisole di passeggeri che, nel caso in cui non sono residenti, hanno già pagato il contributo al momento dell'imbarco nei porti della terraferma per le tratte destinate alle isole Eolie ed hanno già corrisposto il contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto;
- che l'obiettivo, nonché lo spirito, dell'Ordinanza n.3225 del 02/07/2002 del Ministro dell'Interno, è quello di far versare solo un (1) euro, quale contributo o ticket d'ingresso per i visitatori delle isole, tant'è che il Sindaco di Lipari, nella sua veste di Commissario Delegato pro-tempore, aveva espressamente previsto che il contributo doveva essere versato per le tratte
provenienti da località non comprese nel territorio del Comune di Lipari;
- che già l'ordinanza n.29/06 del 19/05/2006, emanata dal Commissario delegato per l'emergenza del Comune di Lipari (Sindaco del Comune di Lipari) prevedeva all'art.3 comma 2 che il contributo in questione era dovuto per le tratte provenienti da località non comprese nel Comune di Lipari;
- che con nota prot. DPC/CG/0060890 del 22/09/2008, il Dipartimento della Protezione Civile si è espresso in merito affermando che il contributo aggiuntivo debba essere corrisposto dal passeggero nei trasporti interisole limitatamente ai casi in cui l'interessato non dimostri di avere già corrisposto tale contributo all'atto dell'ingresso nel Comune di Lipari;
- che, fermo restando che tutti i biglietti di trasporto emessi dalle compagnie di navigazione pubbliche e private non sono nominativi e da quello che ci risulta, ai visitatori delle isole Eolie, ovviamente non residenti, non sono state impartite, ne risultano di pubblica conoscenza, precise istruzioni in merito alla dimostrazione. di avere già corrisposto il contributo in questione;
- che il Prefetto di Messina, nella sua qualità di Commissario Delegato per l'emergenza, manifesta, nella nota che si riscontra, l'impossibilità, per motivi di carattere organizzativo, certamente a noi non addebitabili, di verificare da parte di chi ed in quale momento è stato pagato il contributo oltre all'impossibilità di verificare l'avvenuto pagamento all'atto del primo arrivo in una delle sei (6) isole del Comune di Lipari;
- che i dati relativi al numero delle persone, da noi trasportate, in possesso del Commissario per l.emergenza, riteniamo forniti dal locale Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari non possono essere, in ogni caso, tenuti in debita considerazione in quanto dagli stessi dati non si possono evincere i non residenti, ragion per cui anche questo sistema di monitoraggio risulterebbe inattendibile;
- che le scriventi compagnie di navigazione, per i trasporti interisole, così come già comunicato nella richiesta del 31/07/2008 inoltrata al Dipartimento della Protezione Civile ed al Commissario Delegato per l'emergenza, non hanno applicato alcun contributo aggiuntivo per le tratte interisole e lo stesso Dipartimento della Protezione Civile, con la nota del 22/09/2008, ha dato un indirizzo certamente condivisibile nella misura in cui, l'applicazione del contributo di un(1) Euro, debba essere limitato ai passeggeri provenienti da territori esterni al Comune di Lipari ed in tal senso hanno operato;
Oggi, considerato che le carenze di natura organizzativa, evidenziate dal Prefetto di Messina nella qualità di Commissario Delegato per l'emergenza, non possono essere sicuramente a carico delle compagnie scriventi che, mai, sono state formalmente incaricate di svolgere attività di controllo per la verifica, all'atto dell'arrivo di un visitatore nel territorio insulare del Comune di Lipari, dell'avvenuto pagamento del contributo aggiuntivo, non comprendono quale possa essere l'intento del Commissario Delegato che, pur confermando la necessità di una radicale rivisitazione delle modalità organizzative in merito alla riscossione del contributo in questione, non condividendo, per motivazioni che meritano di essere meglio chiarite, l'indirizzo dato dal Dipartimento della Protezione Civile, pretende, in ogni caso, il pagamento del contributo per i trasporti interisole, pur sapendo che, le scriventi compagnie non hanno riscosso alcunché, per le motivazioni sopra esposte, ritenendo di avere operato nel giusto, confortati dalla pronuncia del Dipartimento della Protezione Civile ed anche in considerazione del fatto che non appare opportuno vessare oltremodo i turisti visitatori indisponendoli o importunandoli con continue richieste (forse caso unico in Italia) del pagamento di un ticket nel momento in cui, gli stessi, si muovevano fra un isola e lp'altra, oltre al danno di immagine che, inevitabilmente, ne sarebbe venuto per il nostro comprensorio, fermo restando che, il contributo aggiuntivo dovrebbe essere stato già pagato all'atto dell.imbarco sui mezzi di linea e non che collegano l'arcipelago delle eolie alla terraferma.
Per quanto sopra, nel confermare che, limitatamente ai trasporti interisole, le scriventi compagnie di navigazione, anche secondo quanto espresso dal Dipartimento della Protezione Civile, non hanno riscosso alcun contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto, nulla debbono e/o dovranno versare, a tale titolo, per l'anno in corso, al Prefetto di Messina Commissario delegato per l'emergenza.-
Nel continuare a sostenere che, a parere degli scriventi, così come anche indicato dal Dipartimento della Protezione Civile, il contributo aggiuntivo è dovuto solo da persone, non residenti, che provengono da territori esterni al Comune di Lipari, con l'augurio che, stante una possibile proroga dello stato di emergenza, siano messe in essere soluzioni più appropriate per rendere agevole, con opportune modalità, la riscossione del contributo, porgono distinti ossequi.-
Lipari, 29 Ottobre 2008
Lipari: Bravi ragazzi! Perfettamente riuscita la manifestazione degli studenti del "Conti"
Compatti, decisi ad andare avanti lungo la strada intrapresa sono scesi in piazza stamattina a Lipari, con un corteo che si è snodato lungo il corso principale dell'isola e nelle limitrofe vie Mancuso e Monsignor Bernardino Re, gli studenti dell'Istituto d'istruzione superiore "Isa Conti". Una manifestazione, contro quella che è la ormai "legge Gelmini", perfettamente riuscita, senza incidente alcuno, e che va ad aggiungersi all'autogestione ormai in corso da lunedì scorso. Gli studenti eoliani, circa 300 quelli presenti, hanno dato prova di maturità, sia per la presenza abbastanza consistente al corteo, sia per aver focalizzato, con slogan ed interventi mirati, i reali problemi che attanagliano e attanaglieranno la scuola eoliana e che vanno, in ogni caso, dai contraccolpi che le nuove disposizioni avranno nell'istruzione nelle isole minori, ai problemi più "locali" e che coinvolgono le istituzioni territoriali(comune e provincia). Istituzioni chiamate chiaramente in ballo per le promesse(mai mantenute) di ampliare l'istituto "Conti". Alla manifestazione erano presenti diversi genitori ed un solo docente.
Vi proponiamo una carrellata di foto della manifestazione realizzate da Silvia Sarpi
Ciclo dell'acqua e depurazione. Interrogazione del consigliere Biviano
Questo il testo di una interrogazione a risposta scritta inoltrata dal consigliere comunale Giacomo Biviano al Sindaco del Comune di Lipari e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale
Rag. Giuseppe Longo:
Il sottoscritto Consigliere Comunale Giacomo Biviano, preoccupato – come penso tutti i cittadini eoliani – per lo stato della depurazione dei reflui in particolare nell’isola di Lipari;
Premesso
- che essendo l’isola di Lipari una località con popolazione superiore ai 12.000 – 15.000 abitanti, anche se fluttuante, avrebbe dovuto - secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 152/1999, modificato dal decreto legislativo 258/2000 e dalla circolare 19906 del 4 aprile 2002 della Regione Siciliana - adeguare i suoi impianti entro il 31 dicembre 2004;
- che – a seguito di ciò - probabilmente sono irregolari e forse illegali molti degli scarichi di abitazioni ed alberghi entrati in funzione in questi ultimi anni;
interroga
la S.V. per conoscere a che punto sono la ideazione e progettazione e quindi la prevedibie realizzazione delle opere relative al ciclo dell’acqua di cui si discute fin dal 2000 e che risultano, almeno in parte, finanziate dal Governo nazionale.
Lo scrivente interroga inoltre la S.V. per sapere se rispondono al vero alcune notizie che circolano in relazione a queste opere, ed in particolare,
che il Comune di Lipari ha nel tempo fornito al Prefetto, nuovo Commissario per l’emergenza, almeno tre siti dove collocare il depuratore delle acque reflue e che puntualmente tutti e tre siti si sono rivelati in contrasto con altre opere che lo stesso Comune aveva previsto e autorizzato creando così una situazione di stallo;
che lo stesso Comune recentemente abbia comunicato allo stesso Prefetto che il depuratore di Lipari non avrebbe la precedenza e che – visto che le somme stanziate sarebbero insufficiente per la realizzazione dell’intero progetto - sarebbe più urgente realizzare le altre opere a cominciare da quelle di Vulcano.
In questo caso si chiede come è possibile dilazionare ulteriormente la messa a norma della depurazione dei reflui di Lipari senza mettere in difficoltà e fare correre rischi alle attività economiche che utilizzano questo servizio.
In attesa di urgente riscontro distintamente si saluta.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)
Rag. Giuseppe Longo:
Il sottoscritto Consigliere Comunale Giacomo Biviano, preoccupato – come penso tutti i cittadini eoliani – per lo stato della depurazione dei reflui in particolare nell’isola di Lipari;
Premesso
- che essendo l’isola di Lipari una località con popolazione superiore ai 12.000 – 15.000 abitanti, anche se fluttuante, avrebbe dovuto - secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 152/1999, modificato dal decreto legislativo 258/2000 e dalla circolare 19906 del 4 aprile 2002 della Regione Siciliana - adeguare i suoi impianti entro il 31 dicembre 2004;
- che – a seguito di ciò - probabilmente sono irregolari e forse illegali molti degli scarichi di abitazioni ed alberghi entrati in funzione in questi ultimi anni;
interroga
la S.V. per conoscere a che punto sono la ideazione e progettazione e quindi la prevedibie realizzazione delle opere relative al ciclo dell’acqua di cui si discute fin dal 2000 e che risultano, almeno in parte, finanziate dal Governo nazionale.
Lo scrivente interroga inoltre la S.V. per sapere se rispondono al vero alcune notizie che circolano in relazione a queste opere, ed in particolare,
che il Comune di Lipari ha nel tempo fornito al Prefetto, nuovo Commissario per l’emergenza, almeno tre siti dove collocare il depuratore delle acque reflue e che puntualmente tutti e tre siti si sono rivelati in contrasto con altre opere che lo stesso Comune aveva previsto e autorizzato creando così una situazione di stallo;
che lo stesso Comune recentemente abbia comunicato allo stesso Prefetto che il depuratore di Lipari non avrebbe la precedenza e che – visto che le somme stanziate sarebbero insufficiente per la realizzazione dell’intero progetto - sarebbe più urgente realizzare le altre opere a cominciare da quelle di Vulcano.
In questo caso si chiede come è possibile dilazionare ulteriormente la messa a norma della depurazione dei reflui di Lipari senza mettere in difficoltà e fare correre rischi alle attività economiche che utilizzano questo servizio.
In attesa di urgente riscontro distintamente si saluta.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)
Cimitero Pianoconte, Ex Pumex e Torrente Calandra. Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi
Lipari- Interrogazione di Fonti e Megna
Cimitero di Pianoconte Esauriti i loculi Esplode il malcontento
Salvatore Sarpi(Lipari) Per i cittadini della frazione di Pianoconte, che da oggi in poi lasceranno questa terra, l'eterno riposo dovrà essere previsto altrove e non nel cimitero della borgata.
I loculi a disposizione nel piccolo cimitero, a seguito dei decessi avvenuti negli ultimi giorni, sono esauriti. Lo evidenziano i consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna in un'interrogazione inoltrata al sindaco di Lipari, agli assessori e ai dirigenti competenti in materia. Hanno anche ricordato come a questa situazione si sia giunti nonostante due loro segnalazioni risalenti al febbraio e al marzo 2008 a cui bisogna aggiungere quella del consigliere Giacomo Biviano risalente al maggio scorso.
Una situazione quella del cimitero di Pianoconte che genera forte malcontento tra i residenti al punto che si evidenzia nell'interrogazione che «lo scrivente Gesuele Fonti, presente alle ultime esequie, è stato oggetto da parte di alcuni cittadini di forti e giustificate rimostranze, in quanto veniva lamentato il disinteresse dell'amministrazione verso i problemi della frazione di Pianoconte, primo fra tutti l'ampliamento del cimitero". I consiglieri hanno evidenziato come sia necessario e non più derogabile l'ampliamento del cimitero, tra l'altro già "inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010, prevedendo quale costo per la realizzazione dell'opera la somma di un milione di euro.
Fonti e Megna propongono inoltre «ai fini dell'ampliamento in tempi brevi del cimitero, la dichiarazione dello stato di pubblica utilità e conseguente esproprio dei terreni limitrofi, peraltro già vincolati, così come avvenuto nella stessa frazione per la realizzazione degli alloggi di edilizia economica e popolare, in modo da agevolare l'iter amministravo per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell'opera».
Hanno anche proposto «l'ampliamento dell'opera a lotti, prevedendo già nel prossimo bilancio di previsione una somma adeguata ad arginare la pressante problematica».
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Lipari- Interrogazione dei deputati del centrodestra sul "patrimonio Unesco"
Lavoratori Pumex, la vicenda torna all'Ars
(s.s.) La posizione delicatissima degli ex dipendenti della Pumex di Lipari e la necessità di ridare loro un'occupazione che gli è stata sottratta nel nome della salvaguardia ambientale e del giusto mantenimento per le Eolie del titolo di "Patrimonio dell'Umanità" è al centro di mozione presentata ieri pomeriggio all'Ars dagli onorevoli Caputo, Colianni, Apprendi, Corona, Ardizzone, Buzzanca, e Currenti.
I sette hanno "impegnato" il governo regionale ad adottare i necessari provvedimenti per l'immediata riassunzione degli operai.
Nel documento i deputati, tutti del centrodestra e tra i quali vi sono anche il presidente e il vicepresidente della commissione attività produttive, hanno ripercorso le tappe del "calvario" degli ex lavoratori della pomice ricordando che oggi, nonostante le promesse, questi continuano a percepire un'indennità di mobilità che non consente minimamente di poter provvedere al sostegno delle loro famiglie.
«E ciò – hanno evidenziato i deputati regionali – nonostante in data 8 luglio 2008 sia stata indetta una conferenza di servizi presso l'Assessorato regionale Beni culturali nella quale.
Modificando accordi precdenti, veniva stabilito che, attraverso una delibera di giunta regionale, dovesse essere approvato il passaggio dei lavoratori da LSU presso il comune di Lipari ad LSU presso l'Assessorato regionale Beni culturali che avrebbe utilizzato il personale per le esigenze operative dei museo di Lipari, le sezioni staccate di Panarea e Filicudi e le aree archeologiche di Lipari, Filicudi e Panarea, provvedendo, successivamente, alla contrattualizzazione quinquennale degli stessi».
I deputati hanno anche evidenziato come molti esponenti del consiglio comunale e il sindaco di Lipari, hanno pubblicamente dichiarato che sono disposti a rinunciare al riconoscimento Unesco pur di ottenere il reinserimento lavorativo degli operai licenziati
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Lipari- Un'opera costata cara e che si rivelerà inutile se non verrà ripulita al più presto
La vasca del torrente Calandra rischia di esondare alla prossime piogge
La sabbia e tutto il materiale che ricopre l'area non sono stati ancora rimossi
(Peppe Paino- LIPARI) E' costata tanti soldi ma va mantenuta per come si deve, altrimenti non serve a nulla. Torrente Calandra: quando sarà ripulita o svuotata la "bella" vasca di contenimento a monte, dei fiumi di pomice, sabbia e pietre trascinati dalle acque piovane? E soprattutto una volta eseguito l'intervento dove finiranno le centinaia di metri cubi di materiale raccolto? La nuova struttura, progettata dagli ingegneri Sutera e Russo e realizzata, va ricordato, con un finanziamento del Ministero dell'Ambiente di 750 mila euro, ottenuto dall'amministrazione comunale precedente, su una richiesta di un milione 300 mila per il completamento del progetto, nell'ambito degli interventi di riassetto idrogeologico, si era già riempita di materiale pomicifero, dopo il nubifragio di metà settembre.
La sabbia e tutto il materiale che ricopre letteralmente l'area non sono stati ancora rimossi e di conseguenza si rischia fortemente, con l'arrivo delle prossime piogge, di assistere nuovamente al riversamento di quanto eroso dalla montagna soprastante, e trascinato e sparso dalle acque, per tutto il torrente fino alla strada giù di Canneto e quindi al mare.
Vanificando, sia chiaro, la realizzazione di un'importante opera pubblica attesa per tanti anni e per la quale si richiedono costanti interventi di manutenzione soprattutto durante la stagione invernale. Anche volendo, però, attualmente è impossibile raggiungere il sito con dei mezzi gommati perchè il torrente, sempre nella sua parte alta, è stato vistosamente scavato, anche troppo, se si pensa alla sola azione delle acque.
Gli abitanti della parte bassa del torrente protestano perché, senza interventi, temono di sopportare disagi e i danni. Un altro aspetto riguarda, invece, gli interventi veri e propri di pulizia di quella vasca che vede in fermento parecchie ditte locali anche per la qualità di quella sabbia da impiegare nell'edilizia. Il comune provveda e al più presto.
Cimitero di Pianoconte Esauriti i loculi Esplode il malcontento
Salvatore Sarpi(Lipari) Per i cittadini della frazione di Pianoconte, che da oggi in poi lasceranno questa terra, l'eterno riposo dovrà essere previsto altrove e non nel cimitero della borgata.
I loculi a disposizione nel piccolo cimitero, a seguito dei decessi avvenuti negli ultimi giorni, sono esauriti. Lo evidenziano i consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna in un'interrogazione inoltrata al sindaco di Lipari, agli assessori e ai dirigenti competenti in materia. Hanno anche ricordato come a questa situazione si sia giunti nonostante due loro segnalazioni risalenti al febbraio e al marzo 2008 a cui bisogna aggiungere quella del consigliere Giacomo Biviano risalente al maggio scorso.
Una situazione quella del cimitero di Pianoconte che genera forte malcontento tra i residenti al punto che si evidenzia nell'interrogazione che «lo scrivente Gesuele Fonti, presente alle ultime esequie, è stato oggetto da parte di alcuni cittadini di forti e giustificate rimostranze, in quanto veniva lamentato il disinteresse dell'amministrazione verso i problemi della frazione di Pianoconte, primo fra tutti l'ampliamento del cimitero". I consiglieri hanno evidenziato come sia necessario e non più derogabile l'ampliamento del cimitero, tra l'altro già "inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010, prevedendo quale costo per la realizzazione dell'opera la somma di un milione di euro.
Fonti e Megna propongono inoltre «ai fini dell'ampliamento in tempi brevi del cimitero, la dichiarazione dello stato di pubblica utilità e conseguente esproprio dei terreni limitrofi, peraltro già vincolati, così come avvenuto nella stessa frazione per la realizzazione degli alloggi di edilizia economica e popolare, in modo da agevolare l'iter amministravo per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell'opera».
Hanno anche proposto «l'ampliamento dell'opera a lotti, prevedendo già nel prossimo bilancio di previsione una somma adeguata ad arginare la pressante problematica».
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Lipari- Interrogazione dei deputati del centrodestra sul "patrimonio Unesco"
Lavoratori Pumex, la vicenda torna all'Ars
(s.s.) La posizione delicatissima degli ex dipendenti della Pumex di Lipari e la necessità di ridare loro un'occupazione che gli è stata sottratta nel nome della salvaguardia ambientale e del giusto mantenimento per le Eolie del titolo di "Patrimonio dell'Umanità" è al centro di mozione presentata ieri pomeriggio all'Ars dagli onorevoli Caputo, Colianni, Apprendi, Corona, Ardizzone, Buzzanca, e Currenti.
I sette hanno "impegnato" il governo regionale ad adottare i necessari provvedimenti per l'immediata riassunzione degli operai.
Nel documento i deputati, tutti del centrodestra e tra i quali vi sono anche il presidente e il vicepresidente della commissione attività produttive, hanno ripercorso le tappe del "calvario" degli ex lavoratori della pomice ricordando che oggi, nonostante le promesse, questi continuano a percepire un'indennità di mobilità che non consente minimamente di poter provvedere al sostegno delle loro famiglie.
«E ciò – hanno evidenziato i deputati regionali – nonostante in data 8 luglio 2008 sia stata indetta una conferenza di servizi presso l'Assessorato regionale Beni culturali nella quale.
Modificando accordi precdenti, veniva stabilito che, attraverso una delibera di giunta regionale, dovesse essere approvato il passaggio dei lavoratori da LSU presso il comune di Lipari ad LSU presso l'Assessorato regionale Beni culturali che avrebbe utilizzato il personale per le esigenze operative dei museo di Lipari, le sezioni staccate di Panarea e Filicudi e le aree archeologiche di Lipari, Filicudi e Panarea, provvedendo, successivamente, alla contrattualizzazione quinquennale degli stessi».
I deputati hanno anche evidenziato come molti esponenti del consiglio comunale e il sindaco di Lipari, hanno pubblicamente dichiarato che sono disposti a rinunciare al riconoscimento Unesco pur di ottenere il reinserimento lavorativo degli operai licenziati
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Lipari- Un'opera costata cara e che si rivelerà inutile se non verrà ripulita al più presto
La vasca del torrente Calandra rischia di esondare alla prossime piogge
La sabbia e tutto il materiale che ricopre l'area non sono stati ancora rimossi
(Peppe Paino- LIPARI) E' costata tanti soldi ma va mantenuta per come si deve, altrimenti non serve a nulla. Torrente Calandra: quando sarà ripulita o svuotata la "bella" vasca di contenimento a monte, dei fiumi di pomice, sabbia e pietre trascinati dalle acque piovane? E soprattutto una volta eseguito l'intervento dove finiranno le centinaia di metri cubi di materiale raccolto? La nuova struttura, progettata dagli ingegneri Sutera e Russo e realizzata, va ricordato, con un finanziamento del Ministero dell'Ambiente di 750 mila euro, ottenuto dall'amministrazione comunale precedente, su una richiesta di un milione 300 mila per il completamento del progetto, nell'ambito degli interventi di riassetto idrogeologico, si era già riempita di materiale pomicifero, dopo il nubifragio di metà settembre.
La sabbia e tutto il materiale che ricopre letteralmente l'area non sono stati ancora rimossi e di conseguenza si rischia fortemente, con l'arrivo delle prossime piogge, di assistere nuovamente al riversamento di quanto eroso dalla montagna soprastante, e trascinato e sparso dalle acque, per tutto il torrente fino alla strada giù di Canneto e quindi al mare.
Vanificando, sia chiaro, la realizzazione di un'importante opera pubblica attesa per tanti anni e per la quale si richiedono costanti interventi di manutenzione soprattutto durante la stagione invernale. Anche volendo, però, attualmente è impossibile raggiungere il sito con dei mezzi gommati perchè il torrente, sempre nella sua parte alta, è stato vistosamente scavato, anche troppo, se si pensa alla sola azione delle acque.
Gli abitanti della parte bassa del torrente protestano perché, senza interventi, temono di sopportare disagi e i danni. Un altro aspetto riguarda, invece, gli interventi veri e propri di pulizia di quella vasca che vede in fermento parecchie ditte locali anche per la qualità di quella sabbia da impiegare nell'edilizia. Il comune provveda e al più presto.
mercoledì 29 ottobre 2008
Pianoconte: Loculi esauriti al cimitero. Fonti e Megna chiedono un immediato ampliamento
E' INDIRIZZATA AL SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI, ALL' ASSESSORE AI SERVIZI CIMITERIALI, ALL'ASSESSORE AL DECENTRAMENTO (FRAZIONI) E AI DIRIGENTI DEL III E IV SETTORE L'INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI GESUELE FONTI E FRANCESCO MEGNA AVENTE PER OGGETTO "AMPLIAMENTO CIMITERO DI PIANOCONTE".
IL TESTO:
I sottoscritti consiglieri comunali Gesuele FONTI e Francesco MEGNA
PREMESSO:
che con le nostre n. 52/08 e 64/08 rispettivamente del 11/02/2008 e del 08/04/2008 i consiglieri scriventi segnalavano la carenza di loculi nel cimitero della frazione di Pianoconte ed invitavano le SS.LL. ad attuare interventi urgenti finalizzati all’immediato ampliamento della struttura cimiteriale;
che una segnalazione analoga era giunta alle SS.LL. anche dal Consigliere Comunale Biviano in data 13-05-2008;
che a seguito degli ultimi decessi avvenuti nei giorni scorsi gli ultimi due loculi disponibili sono stati occupati, pertanto ad oggi, nella frazione di Pianoconte non è più possibile seppellire i propri cari estinti, non essendoci materialmente più alcun loculo a disposizione;
che lo scorso 23 ottobre una nostra concittadina residente nella frazione di Pianoconte dopo una lunga malattia, le cui cure l’hanno vista fuori Lipari per lunghissimi periodi, è deceduta in quel di Treviso, la salma rientrata a Lipari non ha trovato posto nel cimitero della frazione se non in loculo di prestito;
che lo scrivente Gesuele Fonti, presente alle esequie, è stato oggetto da parte di alcuni cittadini di forti e giustificate rimostranze, in quanto veniva lamentato il disinteresse dell’amministrazione verso i problemi della frazione di Pianoconte, primo fra tutti l’ampliamento del cimitero;
che tale ampliamento è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010, prevedendo quale costo per la realizzazione dell’opera la somma di € 1.000.000,00;
TUTTO CIO’ PREMESSO
I sottoscritti Consiglieri Comunali FONTI Gesuele e MEGNA Francesco
Interrogano le SS.LL. per conoscere
quali atti ha posto o intende porre in essere l’Amministrazione Comunale, successivamente all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, al fine di pervenire nel più breve tempo possibile all’ampliamento del Cimitero della frazione di Pianoconte oramai non più derogabile;
PROPONGONO
Ai fini dell’ampliamento in tempi brevi del cimitero, la dichiarazione dello stato di pubblica utilità e conseguente esproprio dei terreni limitrofi al cimitero di Pianoconte, peraltro già vincolati, così come avvenuto nella stessa frazione per la realizzazione degli alloggi di edilizia economica e popolare, in modo da agevolare l’iter amministravo per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera;
l’ampliamento dell’opera a lotti, prevedendo già nel prossimo bilancio di previsione una somma adeguata ad arginare la pressante problematica.
I sottoscritti consiglieri comunali Gesuele FONTI e Francesco MEGNA
PREMESSO:
che con le nostre n. 52/08 e 64/08 rispettivamente del 11/02/2008 e del 08/04/2008 i consiglieri scriventi segnalavano la carenza di loculi nel cimitero della frazione di Pianoconte ed invitavano le SS.LL. ad attuare interventi urgenti finalizzati all’immediato ampliamento della struttura cimiteriale;
che una segnalazione analoga era giunta alle SS.LL. anche dal Consigliere Comunale Biviano in data 13-05-2008;
che a seguito degli ultimi decessi avvenuti nei giorni scorsi gli ultimi due loculi disponibili sono stati occupati, pertanto ad oggi, nella frazione di Pianoconte non è più possibile seppellire i propri cari estinti, non essendoci materialmente più alcun loculo a disposizione;
che lo scorso 23 ottobre una nostra concittadina residente nella frazione di Pianoconte dopo una lunga malattia, le cui cure l’hanno vista fuori Lipari per lunghissimi periodi, è deceduta in quel di Treviso, la salma rientrata a Lipari non ha trovato posto nel cimitero della frazione se non in loculo di prestito;
che lo scrivente Gesuele Fonti, presente alle esequie, è stato oggetto da parte di alcuni cittadini di forti e giustificate rimostranze, in quanto veniva lamentato il disinteresse dell’amministrazione verso i problemi della frazione di Pianoconte, primo fra tutti l’ampliamento del cimitero;
che tale ampliamento è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010, prevedendo quale costo per la realizzazione dell’opera la somma di € 1.000.000,00;
TUTTO CIO’ PREMESSO
I sottoscritti Consiglieri Comunali FONTI Gesuele e MEGNA Francesco
Interrogano le SS.LL. per conoscere
quali atti ha posto o intende porre in essere l’Amministrazione Comunale, successivamente all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, al fine di pervenire nel più breve tempo possibile all’ampliamento del Cimitero della frazione di Pianoconte oramai non più derogabile;
PROPONGONO
Ai fini dell’ampliamento in tempi brevi del cimitero, la dichiarazione dello stato di pubblica utilità e conseguente esproprio dei terreni limitrofi al cimitero di Pianoconte, peraltro già vincolati, così come avvenuto nella stessa frazione per la realizzazione degli alloggi di edilizia economica e popolare, in modo da agevolare l’iter amministravo per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera;
l’ampliamento dell’opera a lotti, prevedendo già nel prossimo bilancio di previsione una somma adeguata ad arginare la pressante problematica.
Problematica trasporti Siremar: La protesta del sindaco Bruno
E' indirizzata alla Società SI.RE.MAR di Palermo e per conoscenza ai ministri e dirigenti interessati, al Presidente della Regione siciliana e all'assessore regionale ai Trasporti e ai dirigenti interessati la lettera del sindaco di Lipari Mariano Bruno avente per oggetto "gravi problematiche servizi marittimi Siremar S.p.A.".
IL TESTO:
Apprendiamo di un grave guasto verificatosi alla M/N Isola di Stromboli. Da un semplice esame dell’asse in cui la stessa è impiegata, senza una repentina sostituzione, dobbiamo arguire che viene ulteriormente ridotta la possibilità di mobilità per i cittadini eoliani.
Se a questo aggiungiamo che, da lungo tempo, avete imposto alle Isole Eolie il piano a tre, relativamente ai mezzi veloci, potrete benissimo comprendere come grave, anzi drammatica, divenga la situazione per tutte le popolazioni eoliane.
È stato di fatto impedito ad alcune isole minori il diritto allo studio (vedi Alicudi e Filicudi) e si accumulano ritardi per tale piano a tre, anche per gli studenti delle altre isole, con gravi problematiche per la continuità didattica.
Gli organi ministeriali che leggono per conoscenza, vorranno impartire le dovute disposizioni per il superamento della criticità di tale fase, facendoci, inoltre, conoscere, quali siano le iniziative intraprese per consentire ai mezzi utilizzati un piano per le dovute visite di cantiere, comunicando, altresì, quale è il programma della Società madre e della collegata Siremar per i futuri assetti, perché, a tutt’oggi, non ci è stato comunicato alcun piano quinquennale per i nuovi mezzi veloci e navi da impiegare sulle linee dell’arcipelago in virtù del fatto che alcuni di essi continuano a subire guasti e sono già datati negli anni.
La Regione Siciliana vorrà da parte sua, esercitare il ruolo previsto dalla legge per quanto riguarda il rapporto con la Società Siremar.
Si rimane in attesa di cortese urgente cenno di riscontro, al fine di fornire notizie alle popolazioni ed agli operatori turistici che vedono vanificarsi iniziative intraprese anche per l’ampliamento della stagione turistica.
IL SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
Apprendiamo di un grave guasto verificatosi alla M/N Isola di Stromboli. Da un semplice esame dell’asse in cui la stessa è impiegata, senza una repentina sostituzione, dobbiamo arguire che viene ulteriormente ridotta la possibilità di mobilità per i cittadini eoliani.
Se a questo aggiungiamo che, da lungo tempo, avete imposto alle Isole Eolie il piano a tre, relativamente ai mezzi veloci, potrete benissimo comprendere come grave, anzi drammatica, divenga la situazione per tutte le popolazioni eoliane.
È stato di fatto impedito ad alcune isole minori il diritto allo studio (vedi Alicudi e Filicudi) e si accumulano ritardi per tale piano a tre, anche per gli studenti delle altre isole, con gravi problematiche per la continuità didattica.
Gli organi ministeriali che leggono per conoscenza, vorranno impartire le dovute disposizioni per il superamento della criticità di tale fase, facendoci, inoltre, conoscere, quali siano le iniziative intraprese per consentire ai mezzi utilizzati un piano per le dovute visite di cantiere, comunicando, altresì, quale è il programma della Società madre e della collegata Siremar per i futuri assetti, perché, a tutt’oggi, non ci è stato comunicato alcun piano quinquennale per i nuovi mezzi veloci e navi da impiegare sulle linee dell’arcipelago in virtù del fatto che alcuni di essi continuano a subire guasti e sono già datati negli anni.
La Regione Siciliana vorrà da parte sua, esercitare il ruolo previsto dalla legge per quanto riguarda il rapporto con la Società Siremar.
Si rimane in attesa di cortese urgente cenno di riscontro, al fine di fornire notizie alle popolazioni ed agli operatori turistici che vedono vanificarsi iniziative intraprese anche per l’ampliamento della stagione turistica.
IL SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
ITCG "ISA CONTI": Domani corteo anti-riforma Gelmini
Terzo giorno di autogestione per gli studenti dell'Istituto d'istruzione superiore "Isa Conti Eller Vainicher" di Lipari che, come tutti i loro colleghi delle scuole italiane, contestano la riforma Gelmini.
Per domani mattino, intorno alle nove e trenta, è stato organizzato un corteo di protesta che partendo dalla sede centrale del "Conti" attraverserà il centro di Lipari.
Lipari: Due immobili dell'AUSL5 dichiarati di interesse culturale, ma cadono a pezzi
Sono stati dichiarati immobili di interesse culturale dal Dipartimento regionale ai Beni Culturali ed ambientali ma, in realtà, stante le loro precarie condizioni strutturali, rappresentano un pessimo biglietto da visita per i turisti che affollano il centro storico di Lipari. I due immobili, in questione, sono quelli di proprietà della AUSL n°5 di Messina e ubicati nelle vie Professor Emanuele Carnevale ed Ausonia(nella foto), nel cuore del centro storico La prima struttura, in particolare, posta al centro del frequentatissimo corso Vittorio Emanuele, rappresenta per via dei frequenti crolli di intonaco e calcinacci anche un pericolo per la pubblica incolumità. Sulla questione, con una nota al Presidente della Regione, all'AUSL 5, all'assessorato regionale ai Beni culturali e alla Soprintendenza di Messina, è intervenuto l'assessore al Patrimonio del comune di Lipari Giulio China. “Visto- ha scritto- che queste strutture insistono sul corso principale di Lipari e in un vicolo adiacente, considerato il pessimo stato di conservazione, anche strutturale, nel quale versano gli immobili, riteniamo che questo dia non solo una pessima immagine del nostro comune, tra l'altro Patrimonio dell'Umanità, ai numerosi turisti italiani e stranieri che visitano l'arcipelago eoliano ma rappresentino un pericolo per la pubblica incolumità. China, di conseguenza, ha chiesto venga effettuato “un immediato intervento di manutenzione dei due edifici in modo da ridare decoro e mettere in sicurezza beni che con decreti regionali sono stati dichiarati di interesse culturale e ai quali bisogna ridare il lustro che meritano, avendo segnato tappe importanti della storia della mostra comunità”.
Marina Corta: Mirino puntato della magistratura sul riempimento del primo cassone
Come anticipato sono stati dissequestrati, su disposizione della Procura della Repubblica di Barcellona, due dei tre cassoni modulari posizionati dalla ditta Scuttari per il prolungamento e messa in sicurezza del pontile lato sud di Marina Corta. I cassoni erano stati posti sottosequestro il 7 giugno scorso per verificare se fossero stati riempiti con la sabbia proveniente dall'area portuale di Sottomonastero, zona rivelatasi di notevole importanza archeologica dopo il ritrovamento dei plinti di base di una struttura risalente al I-II° secolo dopo Cristo. Il sequestro era avvenuto poichè si riteneva che, insieme alla sabbia, potessero essere stati depositati all'interno dei cassoni alcuni reperti archeologici. Ciò in quanto, durante un controllo effettuato sul pontone della ditta Scuttari, fra i residui di sabbia erano stati trovati dei frammenti. Gli accertamenti disposti dalla Procura hanno permesso di accertare che nei due cassoni ora dissequestrati, gli ultimi due posizionati in ordine temporale, vi era soltanto acqua salmastra. Diversa, invece, la situazione per quanto riguarda il primo cassone, quello più vicino alla vecchia struttura portuale, che resta sotto sequestro. Per questo, probabilmente la prossima settimana, dovrebbe essere eseguita una ispezione interna ed esterna da parte dei carabinieri subacquei sotto la supervisione sia dell'ing. Giuseppe D'Andrea, perito nominato dal dottor Domenico Musto della Procura, sia di un componente della Sovrintendenza del mare. Bisognerà accertare, previo prelevamento della sabbia depositata nel cassone, se vi sono all'interno reperti archeologici. Insomma un ulteriore passaggio per venire a capo di una situazione che blocca di fatto il prolungamento della struttura portuale ma che potrebbe però non essere ultimo. Resta, infatti, da verificare se il riempimento di quel cassone, come da capitolato d'appalto, doveva essere effettuato con sabbia o con il macrone
martedì 28 ottobre 2008
Nuovo look per i cimiteri. Operai bimestrali al lavoro
Si stanno rifacendo il look, in vista dell'ormai imminente commemorazione dei defunti, i cimiteri delle isole facenti parte del comune di Lipari. Un'operazione profonda di lifting, in alcuni casi una vera e propria azione straordinaria che servirà a ridare dignità a luoghi non sempre molto attenzionati. L'operazione, sotto la supervisione dell'assessore Giulio China, è resa possibile attraverso gli operai, assunti a tempo determinato presso il comune di Lipari fino al 31 dicembre. Si tratta, come è noto, di 22 persone. In 12 stanno operando nei vari cimiteri a Lipari , 3 a Vulcano, 2 rispettivamente a Panarea, Stromboli-Ginostra e Filicudi e 1 ad Alicudi. Per quanto riguarda Lipari 8 operai si occupano del cimitero centrale, 2 del cimitero di Canneto e 2 dei cimiteri delle altre frazioni.
Siremar: Si ferma anche l'Isola di Stromboli
Ennesimo brutto colpo per i trasporti marittimi nelle Eolie e, ovviamente, per la mobilità dei residenti. Da ieri sera la nave veloce(sulla carta) "Isola di Stromboli" è ferma per un guasto. Saltata, ovviamente, la corsa serale da Milazzo per Vulcano-Lipari con enormi disagi per chi doveva, con mezzi al seguito, raggiungere l'arcipelago e ha dovuto, invece, attendere il mezzo della NGI.
Oggi, oltre alla corsa mattutina in partenza da Lipari, salteranno tutti gli altri collegamenti che dovevano essere effettuati da questo mezzo Siremar.
Da quanto trapela il guasto dovrebbe essere di una certa portata e, di conseguenza, non è quantificabile il periodo per il quale la nave "veloce" resterà ferma.
Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco. Il comune di Lipari ne è dotato? Un cittadino chiede chiarimenti al sindaco Bruno.
Una missiva è stata inviata dal signor Renato Cacciapuoti al Sindaco del Comune di Lipari ha per oggetto : Provvedimenti assunti per l’attuazione dell’art.10, comma 2 della Legge n.353/2000.
Il testo:
Signor Sindaco,
l’estate appena trascorsa verrà ricordata come una delle più disastrose per gli incendi boschivi.
Il territorio, da giugno a settembre, è stato colpito da circa cinquanta roghi, alcuni dei quali, nonostante l’intervento degli organi preposti allo spegnimento, hanno lambito strutture ed infrastrutture, messo a rischio la pubblica incolumità e ridotto in cenere aree di grande pregio naturalistico.
Già, con la nefasta estate del 2007, il Governo era intervenuto emanando la O.P.C.M. 3606 del 28/08/2007 al fine di sollecitare le Amministrazioni locali non ancora dotate del Catasto delle aree percorse dal fuoco. In seguito il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, apparso sulla G.U. n. 140 del 17/06/2008, ribadiva la necessità di adottare il Catasto delle aree bruciate ed i Piani Comunali od intercomunali di protezione civile, con particolare riferimento al rischio incendi di interfaccia.
Per non rubarle tempo prezioso, tralascerò ulteriori e forse noiosi aspetti tecnico-giuridici che, peraltro, sono stati già, in modo esaustivo, trattati ed approfonditi dal consigliere Pietro Lo Cascio con l’interrogazione scritta del 31/07/2008.
In qualità di semplice cittadino, lo scrivente chiede alla S.V. di conoscere se il Comune di Lipari si è dotato del Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco e se non avesse ancora provveduto, quali ne siano i motivi ostativi incontrati.
In attesa di un Suo eventuale riscontro porgo Distinti saluti.
Renato Cacciapuoti
Il testo:
Signor Sindaco,
l’estate appena trascorsa verrà ricordata come una delle più disastrose per gli incendi boschivi.
Il territorio, da giugno a settembre, è stato colpito da circa cinquanta roghi, alcuni dei quali, nonostante l’intervento degli organi preposti allo spegnimento, hanno lambito strutture ed infrastrutture, messo a rischio la pubblica incolumità e ridotto in cenere aree di grande pregio naturalistico.
Già, con la nefasta estate del 2007, il Governo era intervenuto emanando la O.P.C.M. 3606 del 28/08/2007 al fine di sollecitare le Amministrazioni locali non ancora dotate del Catasto delle aree percorse dal fuoco. In seguito il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, apparso sulla G.U. n. 140 del 17/06/2008, ribadiva la necessità di adottare il Catasto delle aree bruciate ed i Piani Comunali od intercomunali di protezione civile, con particolare riferimento al rischio incendi di interfaccia.
Per non rubarle tempo prezioso, tralascerò ulteriori e forse noiosi aspetti tecnico-giuridici che, peraltro, sono stati già, in modo esaustivo, trattati ed approfonditi dal consigliere Pietro Lo Cascio con l’interrogazione scritta del 31/07/2008.
In qualità di semplice cittadino, lo scrivente chiede alla S.V. di conoscere se il Comune di Lipari si è dotato del Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco e se non avesse ancora provveduto, quali ne siano i motivi ostativi incontrati.
In attesa di un Suo eventuale riscontro porgo Distinti saluti.
Renato Cacciapuoti
Collegamenti Siremar con le Eolie. Nuove nubi all'orizzonte
Salvatore Sarpi- Gazzetta del Sud) A fine anno scadono le convenzioni con la Tirrenia, che nelle Eolie espleta il servizio di collegamento pubblico attraverso la Siremar, ma si continua a restare in una posizione di stallo che preoccupa non solo i cittadini, che temono forti penalizzazioni, anche i sindacati di categoria. “A distanza di oltre un mese non abbiamo registrato alcun avanzamento della situazione, né tanto meno la ripresa del confronto con il Governo”. Lo sostengono in una nota congiunta le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che hanno dichiarato uno sciopero di tutti i lavoratori del gruppo per il prossimo 20 novembre. A preoccupare sono il mancato stanziamento delle risorse finanziarie per assicurare tutti i collegamenti e la continuità territoriale; la scadenza non rispettata del 25 ottobre per la presentazione da parte delle Regioni dell’opzione per il trasferimento a titolo gratuito delle rispettive società regionali; l’assenza della sottoscrizione della nuova convenzione Stato- Impresa con il prolungamento dal 2008 al 2012/2014 e il ritardo da parte del Governo nell’approvazione del piano industriale. E sui trasporti marittimi, sulla situazione Siremar in particolare, è intervenuto con una nota indirizzata al sindaco Mariano Bruno il dott. Pino La Greca del PD. “Appare inquietante- ha scritto- la carenza di informazioni sulle posizioni della sua amministrazione in merito alle recenti dichiarazioni provenienti da esponenti nazionali e regionali sul destino della Siremar. A fronte della disponibilità del Governo a cederla alla Regione è chiara la posizione del governo regionale che dice “no” al trasferimento a titolo gratuito dalla Tirrenia della società marittima Siremar, la cui flotta opera i collegamenti con le isole minori. Le stesse dichiarazioni del Dott. Vincenzo Falgares, direttore del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, confermano una situazione che dovrebbe preoccupare non solo l'amministrazione di Lipari ma di tutti i comuni insulari della nostra regione. Nella legge varata dall'ARS, su iniziativa del governo regionale, il 14 agosto 2008- continua La Greca- nessun riferimento viene fatto alla società di Stato e ciò fa scaturire dei quesiti che vanno dalla fine che faranno la Siremar e gli equipaggi, al destino dei collegamenti dal nostro arcipelago da e per la terraferma, alla reale possibilità di continuare a garantire i collegamenti con le altre isole del nostro comune per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi a Lipari. Ritengo- conclude l'esponente del PD- che, vista l'estrema delicatezza della questione, lei, quale primo cittadino di Lipari, debba confrontarsi, coinvolgendo tutte le forze politiche presenti, i sindaci degli altri comuni eoliani e delle isole minori siciliane, le organizzazioni sindacali, le organizzazioni degli imprenditori per cercare di far pressione da un lato sul governo nazionale e dall'altro sul Presidente Lombardo, sull'assessore Bufardeci, sull'intera assemblea regionale, perchè si trovi al più presto una soluzione positiva all'intera questione, in grado di garantire le nostre comunità sul futuro dei collegamenti marittimi”
Marina Corta: Dissequestrati due dei tre cassoni del prolungamento
Dissequestrati su disposizione della Procura della Repubblica di Barcellona due dei tre cassoni modulari con cui la ditta Scuttari stava effettuando i lavori di prolungamento e messa in sicurezza del pontile di Marina Corta. I cassoni erano stati posti sottosequestro il 7 giugno scorso per verificare se fossero stati riempiti con la sabbia proveniente dall'area portuale di Sottomonastero rivelatasi di notevole importanza archeologica dopo il ritrovamento dei plinti. Il sequestro era avvenuto poichè si riteneva che, insieme alla sabbia, potessero essere stati depositati reperti archeologici in quanto, durante un controllo effettuato sul pontone della ditta Scuttari, fra i residui di sabbia erano stati trovati dei frammenti.
I due cassoni dissequestrati sono i due ultimi posizionati in ordine temporale. Sotto sequestro resta il primo cassone, quello più vicino alla vecchia struttura, in attesa che il perito ing. Giuseppe D'Andrea relazioni al magistrato sul sopraluogo compiuto anche con l'ausilio dei sommozzatori dei carabinieri.
Vulcano: La Erre.Vi. si rivolge alla Procura di Barcellona contro il Comune.I proprietari di parte del cratere denunciano abusi
(Peppe Paino-Gazzetta del Sud) La Erre.Vi. costruzioni srl, società di Napoli proprietaria di buona parte del Vulcano dell'omonima isola denuncia il Comune di Lipari per il mancato rilascio, dal 2003 ad oggi, dell'autorizzazione per poter realizzare una recinzione, lungo il cratere, a tutela dei diritti della proprietà e dell'incolumità degli escursionisti.
Ha quindi chiesto alla Procura di Barcellona di avviare indagini per accertare responsabilità e omissioni. Nel 2003 l'arch. Francesco La Cava, si legge nelle denuncia, presentava al Comune di Lipari il progetto allegando le autorizzazioni rilasciate dal Corpo Forestale di Messina e di Lipari, dalla Soprintendenza nonchè perizia giurata e foto sullo stato dei luoghi che nel documentare lo scempio urbanistico ambientale riprende «anche un capanno abusivo utilizzato come biglietteria per l'incasso del prezzo per l'escursione che andava a beneficio di ignoti non autorizzati» (in realtà, il personale incaricato e quindi autorizzato, dall'ex commissario Bruno, ndr). La Erre.Vi. srl ha inoltre fatto presente come «il tecnico comunale geom. Martello, responsabile del servizio urbanistico, avesse già espresso parere favorevole, comunicando modalità e importi da versare per il ritiro dell'autorizzazione». Ed ancora, come «da indagini svolte dalla società risulta che l'iter procedurale per il rilascio dell'autorizzazione è stato perfettamente concluso e che l'atto o il nulla osta é stato arbitrariamente trattenuto dal Comune».
Come mai la Erre.Vi srl torna alla carica dopo cinque anni ? Da poco, al Tribunale di Napoli, si è delineata la sua posizione di proprietaria, a tutti gli effetti, oltre che di una consistente fetta del cratere anche di altri terreni e immobili situati nell'isola. La stessa società, da proprietaria del locale campo sportivo, ha anche denunciato, sempre alla Procura della Repubblica la realizzazione di un manufatto nell'area senza autorizzazione. Denunciato anche l'assessore Massimo D'Auria per la realizzazione - sostiene la Erre.Vi.- nella stessa area «di una baracca in ferro per il deposito di bombole di gas Gpl e di una tettoia in ferro». Ma lo stesso D'Auria da noi contattato ha respinto categoricamente le accuse e ha promesso a sua volta querele.
Ha quindi chiesto alla Procura di Barcellona di avviare indagini per accertare responsabilità e omissioni. Nel 2003 l'arch. Francesco La Cava, si legge nelle denuncia, presentava al Comune di Lipari il progetto allegando le autorizzazioni rilasciate dal Corpo Forestale di Messina e di Lipari, dalla Soprintendenza nonchè perizia giurata e foto sullo stato dei luoghi che nel documentare lo scempio urbanistico ambientale riprende «anche un capanno abusivo utilizzato come biglietteria per l'incasso del prezzo per l'escursione che andava a beneficio di ignoti non autorizzati» (in realtà, il personale incaricato e quindi autorizzato, dall'ex commissario Bruno, ndr). La Erre.Vi. srl ha inoltre fatto presente come «il tecnico comunale geom. Martello, responsabile del servizio urbanistico, avesse già espresso parere favorevole, comunicando modalità e importi da versare per il ritiro dell'autorizzazione». Ed ancora, come «da indagini svolte dalla società risulta che l'iter procedurale per il rilascio dell'autorizzazione è stato perfettamente concluso e che l'atto o il nulla osta é stato arbitrariamente trattenuto dal Comune».
Come mai la Erre.Vi srl torna alla carica dopo cinque anni ? Da poco, al Tribunale di Napoli, si è delineata la sua posizione di proprietaria, a tutti gli effetti, oltre che di una consistente fetta del cratere anche di altri terreni e immobili situati nell'isola. La stessa società, da proprietaria del locale campo sportivo, ha anche denunciato, sempre alla Procura della Repubblica la realizzazione di un manufatto nell'area senza autorizzazione. Denunciato anche l'assessore Massimo D'Auria per la realizzazione - sostiene la Erre.Vi.- nella stessa area «di una baracca in ferro per il deposito di bombole di gas Gpl e di una tettoia in ferro». Ma lo stesso D'Auria da noi contattato ha respinto categoricamente le accuse e ha promesso a sua volta querele.
lunedì 27 ottobre 2008
ITCG "Conti": Da oggi è autogestione
E' scattata da stamattina anche all'Istituto d'istruzione superiore "Isa Conti" di Lipari l'autogestione a tempo indeterminato. Gli studenti eoliani, inoltre, scenderanno in piazza il prossimo 30 ottobre per un corteo di protesta contro la riforma Gelmini, che prevede un taglio di 7/8 miliardi di euro alla scuola in 3 anni.
Le normali attività scolastiche subiranno una netta alterazione.
Nella foto: Lo striscione esposto nella sede centrale del "Conti"
Le normali attività scolastiche subiranno una netta alterazione.
Nella foto: Lo striscione esposto nella sede centrale del "Conti"
domenica 26 ottobre 2008
Lo Cascio e Biviano: "Quale disinfestazione nell'area del laghetto di Vulcano?"
I consiglieri comunali Giacomo Biviano e Pietro Lo Cascio hanno inoltrato al Sindaco del Comune di Lipari e per conoscenza all’Assessore all’Ecologia e al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari una interrogazione su "disinfestazione nell’Isola di Vulcano."
IL TESTO:
Egregio Signor Sindaco,
gli scriventi hanno avuto notizia di procedimenti – quanto meno inusuali – adottati negli interventi di disinfestazione effettuati nell’abitato principale dell’Isola di Vulcano e nelle sue adiacenze in data 14 ottobre c.a.; in particolare, siamo stati informati del fatto che un prodotto, non meglio identificato, sia stato utilizzato nell’area del laghetto – e nello stesso bacino – che occupa la parte centrale dell’Istmo, posto a metà in linea d’aria tra la spiaggia di Levante e quella di Ponente.
Desideriamo ricordare alla S.V. che l’area in questione presenta una elevata valenza ambientale e naturalistica, rappresentando l’unica area umida oggi esistente nell’ambito territoriale del Comune di Lipari e una delle sole due presenti nell’intero Arcipelago Eoliano; che la stessa rappresenta un habitat prioritario (“lagune costiere”) classificato con il codice 1150 in allegato 1 alla Direttiva 43/92 dell’Unione Europea; che la stessa – per tale ragione – ricade nel perimetro del Sito di Importanza Comunitaria ITA030027 e della Zona a Protezione Speciale ITA030044; che – se ancora non bastasse – si tratta di un sito che per la sua importanza faunistica e ambientale risulta censito nel “Catasto delle Zone Umide Italiane” dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica con il codice ME0702.
Ciò premesso,
La interroghiamo per conoscere,
nel dettaglio e sotto ogni aspetto tecnico, quali procedimenti siano stati effettivamente adottati nel corso della disinfestazione effettuata nell’area e nella data su indicate;
chi abbia eventualmente autorizzato, disposto ed effettuato materialmente tali procedimenti.
Restando in attesa di risposta scritta, La ringraziamo anticipatamente e Le porgiamo i nostri distinti saluti.
i consiglieri comunali
Pietro Lo Cascio
Giacomo Biviano
gruppo “Eolie nel Cuore”
Egregio Signor Sindaco,
gli scriventi hanno avuto notizia di procedimenti – quanto meno inusuali – adottati negli interventi di disinfestazione effettuati nell’abitato principale dell’Isola di Vulcano e nelle sue adiacenze in data 14 ottobre c.a.; in particolare, siamo stati informati del fatto che un prodotto, non meglio identificato, sia stato utilizzato nell’area del laghetto – e nello stesso bacino – che occupa la parte centrale dell’Istmo, posto a metà in linea d’aria tra la spiaggia di Levante e quella di Ponente.
Desideriamo ricordare alla S.V. che l’area in questione presenta una elevata valenza ambientale e naturalistica, rappresentando l’unica area umida oggi esistente nell’ambito territoriale del Comune di Lipari e una delle sole due presenti nell’intero Arcipelago Eoliano; che la stessa rappresenta un habitat prioritario (“lagune costiere”) classificato con il codice 1150 in allegato 1 alla Direttiva 43/92 dell’Unione Europea; che la stessa – per tale ragione – ricade nel perimetro del Sito di Importanza Comunitaria ITA030027 e della Zona a Protezione Speciale ITA030044; che – se ancora non bastasse – si tratta di un sito che per la sua importanza faunistica e ambientale risulta censito nel “Catasto delle Zone Umide Italiane” dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica con il codice ME0702.
Ciò premesso,
La interroghiamo per conoscere,
nel dettaglio e sotto ogni aspetto tecnico, quali procedimenti siano stati effettivamente adottati nel corso della disinfestazione effettuata nell’area e nella data su indicate;
chi abbia eventualmente autorizzato, disposto ed effettuato materialmente tali procedimenti.
Restando in attesa di risposta scritta, La ringraziamo anticipatamente e Le porgiamo i nostri distinti saluti.
i consiglieri comunali
Pietro Lo Cascio
Giacomo Biviano
gruppo “Eolie nel Cuore”
Eolie, ancora frane. Il consigliere Lo Cascio ne segnala una ad Alicudi ed interroga il sindaco
"Interrogazione e segnalazione su frana ad Alicudi" è l'oggetto della segnalazione-interrogazione che il consigliere Pietro Lo Cascio ha inoltrato al sindaco di Lipari.
IL TESTO:
Egregio Signor Sindaco,
nei giorni scorsi una colossale frana ha sepolto, per un tratto di oltre 50 m di lunghezza, la strada comunale per Bazzina Mare nell’Isola di Alicudi. La caduta di un ampio tratto dei costoni soprastanti ha prodotto una conoide di detriti lunga almeno 150-180 m e devastato la rete elettrica e idrica che si snodava lungo tale strada. Si tratta di un ennesimo episodio prevedibile, anche se questa volta con proporzioni superiori a quanto finora mai accaduto, in un’area caratterizzata morfologicamente da un ampio tratto di versanti pericolosi, che necessitano di urgenti opere di messa in sicurezza. Lei conosce perfettamente i problemi che interessano tale zona, poiché, già alcuni anni fa e in veste di massima autorità della Protezione Civile del Comune, ha avuto un fitto scambio di corrispondenza con alcuni abitanti dei luoghi.
Stante la grave situazione verificatasi, e la conseguente interruzione della viabilità, delle forniture elettriche e di quelle idriche nella Contrada Bazzina,
la interrogo per conoscere
se ha predisposto interventi urgenti, o se prevede di farlo, relativamente di rimessa in pristino della viabilità nell’area considerata;
se ha predisposto interventi per la definitiva messa in sicurezza dei costoni che garantiscano l’incolumità di chi accede a questa strada comunale;
con la presente, si evidenzia che un rischio analogo incombe su altre strade comunali di Alicudi, in particolare quelle che si snodano trasversalmente al sistema dei valloni dell’isola, soprattutto la via soprastante che conduce a Contrada Sgubbio; in considerazione dei recenti e drammatici fatti verificatisi nell’isola, ritengo che sarebbe opportuna una maggiore attenzione rivolta dalla Sua amministrazione ai problemi che interessano la viabilità di Alicudi.
Restando in attesa di risposta scritta, ma soprattutto di un concreto intervento per la soluzione dei problemi sopra evidenziati, La ringrazio e Le porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
gruppo “Eolie nel Cuore”
Egregio Signor Sindaco,
nei giorni scorsi una colossale frana ha sepolto, per un tratto di oltre 50 m di lunghezza, la strada comunale per Bazzina Mare nell’Isola di Alicudi. La caduta di un ampio tratto dei costoni soprastanti ha prodotto una conoide di detriti lunga almeno 150-180 m e devastato la rete elettrica e idrica che si snodava lungo tale strada. Si tratta di un ennesimo episodio prevedibile, anche se questa volta con proporzioni superiori a quanto finora mai accaduto, in un’area caratterizzata morfologicamente da un ampio tratto di versanti pericolosi, che necessitano di urgenti opere di messa in sicurezza. Lei conosce perfettamente i problemi che interessano tale zona, poiché, già alcuni anni fa e in veste di massima autorità della Protezione Civile del Comune, ha avuto un fitto scambio di corrispondenza con alcuni abitanti dei luoghi.
Stante la grave situazione verificatasi, e la conseguente interruzione della viabilità, delle forniture elettriche e di quelle idriche nella Contrada Bazzina,
la interrogo per conoscere
se ha predisposto interventi urgenti, o se prevede di farlo, relativamente di rimessa in pristino della viabilità nell’area considerata;
se ha predisposto interventi per la definitiva messa in sicurezza dei costoni che garantiscano l’incolumità di chi accede a questa strada comunale;
con la presente, si evidenzia che un rischio analogo incombe su altre strade comunali di Alicudi, in particolare quelle che si snodano trasversalmente al sistema dei valloni dell’isola, soprattutto la via soprastante che conduce a Contrada Sgubbio; in considerazione dei recenti e drammatici fatti verificatisi nell’isola, ritengo che sarebbe opportuna una maggiore attenzione rivolta dalla Sua amministrazione ai problemi che interessano la viabilità di Alicudi.
Restando in attesa di risposta scritta, ma soprattutto di un concreto intervento per la soluzione dei problemi sopra evidenziati, La ringrazio e Le porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
gruppo “Eolie nel Cuore”
Porticello: "Non è più tempo di scherzare". Il sindaco Bruno torna a sollecitare interventi
(GAZZETTA DEL SUD- SALVATORE SARPI) ”Non è più tempo di continuare a scherzare con la messa in sicurezza delle cave ex Pumex di Porticello. Quanto accaduto venerdì mattino non fa altro che avallare e suffragare quanto più volte ho sostenuto e cioè che si rende necessario un intervento urgente prima che possa accadere davvero qualcosa di grave”. Lo sottolinea il sindaco di Lipari Mariano Bruno dopo l'evento che ha riproposto in maniera forte la necessità di mettere in sicurezza la cava abbandonata dalla fine di agosto 2007 quando la magistratura fece sequestrare e apporre i sigilli al sito. Sequestro che, tra l'altro, continua a permanere. “I rischi che si corrono- continua il dottor Bruno- ho avuto modo di evidenziarli a più riprese. L'ultima volta, in ordine di tempo, lo scorso giovedì durante la riunione tenutasi al Ministero dei Beni culturali ed afferente il sito Unesco delle Eolie. Ho evidenziato che, vista l'imponenza dell'intervento, il comune non ha ne i fondi ne il personale per potere intervenire. Mi è stato garantito che si interverrà attraverso la Protezione civile. Certo bisognerà anche attendere il nulla osta della magistratura”. Il primo cittadino di Lipari, alla luce di quanto accaduto, ha annunciato che tornerà a pressare ad ogni livello. Allegando alla richiesta d'intervento anche una copiosa ed intensa documentazione fotografica di cui faranno parte delle nostre foto che immortalano proprio il momento in cui la testa del torrente scavalcando il canale di scolo si abbatte sulla sottostante strada provinciale come una vera e propria “valanga” di detriti pomiciferi e pietre. Foto “forti” che dimostrano cosa sarebbe potuto accadere se, proprio in quel momento, persone o mezzi si fossero trovati a transitare in zona.
sabato 25 ottobre 2008
Pianoconte: Immobile sempre più pericolante. Nonostante i rischi tutto tace
Torna a farsi sentire il consigliere Giacomo Biviano sulla necessità di mettere in sicurezza un immobile pericolante, sito a Pianoconte in Via Serro Don Vittorio. Un immobile del quale Eolienews e la Gazzetta del sud si erano interessati nello scorso mese di marzo con eloquenti foto attestanti lo stato di pericolosità, oggi ancora più accentuato.
Su questo immobile il consigliere Biviano, che già il primo aprile scorso era intervenuto, senza ad oggi ottenere alcun riscontro, ha scritto al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno e per conoscenza al Dirigente del IV Settore Dott. Domenico Russo, al Dirigente del III Settore
Arch. Biagio De Vita, all’Assessore ai Lavori Pubblici Rag. Corrado Giannò, al Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci e alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. Ha anche allegato una elolquente documentazione fotografica.
IL TESTO:
Arch. Biagio De Vita, all’Assessore ai Lavori Pubblici Rag. Corrado Giannò, al Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci e alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. Ha anche allegato una elolquente documentazione fotografica.
IL TESTO:
Oggetto: Interrogazione con risposta scritta: messa in sicurezza di immobile pericolante sito a Pianoconte in Via Serro Don Vittorio.
Premesso
Che nella frazione di Pianoconte, adiacente una frequentatissima strada che conduce alla Piazza centrale, vi è situato un vecchio immobile pericolante che è stato già interessato, a seguito della segnalazione di alcuni cittadini allarmati dai continui crolli all’interno della struttura, da un intervento dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a delimitare l’area e ad eliminare imminenti situazioni di pericolo, oltre a segnalare la questione alle competenti autorità;
Che l’edificio in questione, oltre a confinare con la strada denominata Via Serro Don Vittorio, è posto nelle vicinanze di un’area praticata da numerosi ragazzi, i quali, a volte, spinti dalla curiosità che li contraddistingue, si avventurano all’interno della struttura pericolante;
Che già con nota del 01/04/2008, al quale non ho avuto riscontro, la invitavo, data la gravità della situazione, a predisporre un sopralluogo al fine di accertare lo stato di pericolo e procedere all’emanazione di un’ordinanza con la quale:
impegnare i proprietari ad eseguire le necessarie opere di ripristino, atte ad eliminare lo stato di pericolo entro un determinato periodo, non superiore ai 60 giorni;
richiedere una relazione dettagliata, a firma di un tecnico abilitato, sugli interventi adottati per la messa in sicurezza della struttura.
Che l’attuale normativa prevede e consente al Sindaco, in caso di non adempimento da parte dei proprietari, attraverso un’ ordinanza di somma urgenza, di provvedere d’ufficio alla messa in sicurezza dell’edificio e alla conseguente procedura legale nei confronti degli stessi proprietari per il recupero delle spese sostenute, ai sensi del comma 4, art. 54 del D. Lvo 18 agosto 2000 n.267.
La interrogo per sapere
Se abbia già provveduto, anche a seguito della succitata nota, all’emanazione di un ordinanza con la quale diffidare i proprietari dell’edificio.
Se intende avvalersi, in caso di non adempimento da parte degli stessi proprietari, dello strumento della “somma urgenza” per ripristinare lo stato di sicurezza dei luoghi al fine di eliminare possibili e imminenti situazioni di pericolo
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott.Giacomo Biviano)
Premesso
Che nella frazione di Pianoconte, adiacente una frequentatissima strada che conduce alla Piazza centrale, vi è situato un vecchio immobile pericolante che è stato già interessato, a seguito della segnalazione di alcuni cittadini allarmati dai continui crolli all’interno della struttura, da un intervento dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a delimitare l’area e ad eliminare imminenti situazioni di pericolo, oltre a segnalare la questione alle competenti autorità;
Che l’edificio in questione, oltre a confinare con la strada denominata Via Serro Don Vittorio, è posto nelle vicinanze di un’area praticata da numerosi ragazzi, i quali, a volte, spinti dalla curiosità che li contraddistingue, si avventurano all’interno della struttura pericolante;
Che già con nota del 01/04/2008, al quale non ho avuto riscontro, la invitavo, data la gravità della situazione, a predisporre un sopralluogo al fine di accertare lo stato di pericolo e procedere all’emanazione di un’ordinanza con la quale:
impegnare i proprietari ad eseguire le necessarie opere di ripristino, atte ad eliminare lo stato di pericolo entro un determinato periodo, non superiore ai 60 giorni;
richiedere una relazione dettagliata, a firma di un tecnico abilitato, sugli interventi adottati per la messa in sicurezza della struttura.
Che l’attuale normativa prevede e consente al Sindaco, in caso di non adempimento da parte dei proprietari, attraverso un’ ordinanza di somma urgenza, di provvedere d’ufficio alla messa in sicurezza dell’edificio e alla conseguente procedura legale nei confronti degli stessi proprietari per il recupero delle spese sostenute, ai sensi del comma 4, art. 54 del D. Lvo 18 agosto 2000 n.267.
La interrogo per sapere
Se abbia già provveduto, anche a seguito della succitata nota, all’emanazione di un ordinanza con la quale diffidare i proprietari dell’edificio.
Se intende avvalersi, in caso di non adempimento da parte degli stessi proprietari, dello strumento della “somma urgenza” per ripristinare lo stato di sicurezza dei luoghi al fine di eliminare possibili e imminenti situazioni di pericolo
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott.Giacomo Biviano)
La Greca a Bruno: E' tempo di confrontarsi sui collegamenti marittimi, Siremar in particolare
"Situazione Siremar, discussioni ed eventuali determinazioni " è l'oggetto della lettera che il dott. Pino La Greca ha inviato al sindaco di Lipari Mariano Bruno.
IL TESTO:
Signor Sindaco,
nei giorni successivi alla seduta del consiglio comunale del 20 ottobre u.s., dopo aver constatato che buona parte delle osservazioni presentate dai partiti di opposizione sulla delicata problematica degli ex operai del settore pomicifero sono state inserite nell'ordine del giorno votato dal consiglio, ho cercato di individuare quale discussione o quale decisione era scaturita in merito all'altro punto inserito nell'ordine del lavoro e cioè “Trasporti Marittimi – situazione Siremar, discussioni ed eventuali determinazioni”, ma ho dovuto amaramente constatare che nessun risultato ha prodotto la discussione in consiglio per l'evidente carenza di notizie che l'amministrazione non è stata in grado di colmare.
Ritengo che la mancata discussione sia l'ennesima occasione persa per la nostra comunità su un argomento di estrema delicatezza come i collegamenti marittimi, a pochi giorni dalla fine della stagione turistica 2008, resa disastrosa proprio dai problemi legati ai collegamenti.
Appare inquetante, inoltre, l'assoluta carenza di informazioni sulle posizioni della Sua amministrazione in merito alle recenti dichiarazioni provenienti da esponenti nazionali e regionali sul destino della Siremar.
Nel corso del mese di luglio 2008 sono apparse delle dichiarazioni da parte del Ministro Matteoli e da parte dell'assessore al turismo, Bufardeci.
Il Ministro Matteoli ha dichiarato che “il governo è pronto a cedere le quattro società di trasporto regionale del gruppo Tirrenia alle rispettive regioni” di contro l'assessore regionale Bufardeci ha dichiarato che: “non abbiamo dato alcun ok sulla possibilità di rilevare la Siremar, abbiamo dato invece la nostra disponibilità a sederci intorno a un tavolo e valutare le ipotesi di piano industriale, le ipotesi gestionali e avere un quadro complessivo che descriva la situazione della flotta, del personale e dei costi di gestione della Siremar. Con questi dati potremo fare quelle verifiche necessarie che servono al governo per capire che decisioni prendere, anche in considerazione del fatto che una decisione di questo tipo non può essere presa senza comprendere quella che può essere la posizione dell'assemblea regionale siciliana”.
Credo che sia ormai ben nota la posizione del governo regionale che dice “no” al trasferimento a titolo gratuito dalla Tirrenia della società marittima Siremar, la cui flotta opera i collegamenti con le isole minori, primo passo verso la privatizzazione della compagnia di navigazione come prevede il decreto 112 del 25 giugno scorso, firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Le stesse dichiarazioni del Dott. Vincenzo Falgares1, direttore del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, confermano una situazione che dovrebbe preoccupare non solo l'amministrazione di Lipari ma di tutti I comuni insulari nella nostra regionale, riuniti nell'ANCIM isole Minori.
Da alcune dichiarazioni di stampa sappiamo che il ministro Matteoli non intende rinnovare la concessione alla Tirrenia e che al 31 dicembre 2008 scadrà la concessione.
Nella recente legge varata dall'ARS su iniziativa del governo regionale il 14 agosto 2008 nessun riferimento viene fatto alla Siremar.
Dalla lettura di tutto questo nascono spontanee molte domande:
– la Siremar che fine farà?
– Che fine faranno gli equipaggi?
– Che fine faranno I collegamenti da e per la terraferma del nostro arcipelago?
– Si potranno continuare a garantire I collegamenti con le altre isole del nostro comune per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi a Lipari?
– Ci sarà forse qualche aiuto dello Stato per far rilevare la società dalla Regione?
Mi auguravo delle risposte in sede di consiglio comunale, quando mancano meno di novanta giorni alla scadenza della convenzione, ma niente.
Di fronte a questo gioco delle parti ancora una volta le nostre isole rischiano di rimanere ulteriormente penalizzate nell'indifferenza di tanti.
Personalmente ricordo quando, giovane studente dell'I.T.C., abbiamo occupato la “Piero della Francesca” per difendere il nostro diritto costituzionale alla mobilità, allo sviluppo e a condizioni di vita normali a quella continuità territoriale che viene continuamente assicurata dai governi regionali e mai pienamente attuata.
Ritengo che, vista l'estrema delicatezza della questione, Lei, quale primo cittadino di Lipari, mettendo da parte, almeno per una volta, ogni volontà di protagonismo, deve trovare il coraggio di confrontarsi e di coinvolgere tutte le forze politiche presenti a Lipari, I sindaci degli altri comuni Eoliani e delle Isole Minori siciliane, le organizzazioni sindacali, le organizzazioni degli imprenditori per cercare di far pressione da un lato sul governo nazionale e dall'altro sul Presidente Regionale Lombardo, sull'assessore Bufardeci, sull'intera assemblea Regionale, perchè si trovi al più presto una soluzione positiva all'intera questione, in grado di garantire le nostre comunità sul futuro dei collegamenti marittimi.
Lipari 24 ottobre 2008
Distinti Saluti.
Giuseppe La Greca
Signor Sindaco,
nei giorni successivi alla seduta del consiglio comunale del 20 ottobre u.s., dopo aver constatato che buona parte delle osservazioni presentate dai partiti di opposizione sulla delicata problematica degli ex operai del settore pomicifero sono state inserite nell'ordine del giorno votato dal consiglio, ho cercato di individuare quale discussione o quale decisione era scaturita in merito all'altro punto inserito nell'ordine del lavoro e cioè “Trasporti Marittimi – situazione Siremar, discussioni ed eventuali determinazioni”, ma ho dovuto amaramente constatare che nessun risultato ha prodotto la discussione in consiglio per l'evidente carenza di notizie che l'amministrazione non è stata in grado di colmare.
Ritengo che la mancata discussione sia l'ennesima occasione persa per la nostra comunità su un argomento di estrema delicatezza come i collegamenti marittimi, a pochi giorni dalla fine della stagione turistica 2008, resa disastrosa proprio dai problemi legati ai collegamenti.
Appare inquetante, inoltre, l'assoluta carenza di informazioni sulle posizioni della Sua amministrazione in merito alle recenti dichiarazioni provenienti da esponenti nazionali e regionali sul destino della Siremar.
Nel corso del mese di luglio 2008 sono apparse delle dichiarazioni da parte del Ministro Matteoli e da parte dell'assessore al turismo, Bufardeci.
Il Ministro Matteoli ha dichiarato che “il governo è pronto a cedere le quattro società di trasporto regionale del gruppo Tirrenia alle rispettive regioni” di contro l'assessore regionale Bufardeci ha dichiarato che: “non abbiamo dato alcun ok sulla possibilità di rilevare la Siremar, abbiamo dato invece la nostra disponibilità a sederci intorno a un tavolo e valutare le ipotesi di piano industriale, le ipotesi gestionali e avere un quadro complessivo che descriva la situazione della flotta, del personale e dei costi di gestione della Siremar. Con questi dati potremo fare quelle verifiche necessarie che servono al governo per capire che decisioni prendere, anche in considerazione del fatto che una decisione di questo tipo non può essere presa senza comprendere quella che può essere la posizione dell'assemblea regionale siciliana”.
Credo che sia ormai ben nota la posizione del governo regionale che dice “no” al trasferimento a titolo gratuito dalla Tirrenia della società marittima Siremar, la cui flotta opera i collegamenti con le isole minori, primo passo verso la privatizzazione della compagnia di navigazione come prevede il decreto 112 del 25 giugno scorso, firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Le stesse dichiarazioni del Dott. Vincenzo Falgares1, direttore del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, confermano una situazione che dovrebbe preoccupare non solo l'amministrazione di Lipari ma di tutti I comuni insulari nella nostra regionale, riuniti nell'ANCIM isole Minori.
Da alcune dichiarazioni di stampa sappiamo che il ministro Matteoli non intende rinnovare la concessione alla Tirrenia e che al 31 dicembre 2008 scadrà la concessione.
Nella recente legge varata dall'ARS su iniziativa del governo regionale il 14 agosto 2008 nessun riferimento viene fatto alla Siremar.
Dalla lettura di tutto questo nascono spontanee molte domande:
– la Siremar che fine farà?
– Che fine faranno gli equipaggi?
– Che fine faranno I collegamenti da e per la terraferma del nostro arcipelago?
– Si potranno continuare a garantire I collegamenti con le altre isole del nostro comune per consentire ai ragazzi di proseguire gli studi a Lipari?
– Ci sarà forse qualche aiuto dello Stato per far rilevare la società dalla Regione?
Mi auguravo delle risposte in sede di consiglio comunale, quando mancano meno di novanta giorni alla scadenza della convenzione, ma niente.
Di fronte a questo gioco delle parti ancora una volta le nostre isole rischiano di rimanere ulteriormente penalizzate nell'indifferenza di tanti.
Personalmente ricordo quando, giovane studente dell'I.T.C., abbiamo occupato la “Piero della Francesca” per difendere il nostro diritto costituzionale alla mobilità, allo sviluppo e a condizioni di vita normali a quella continuità territoriale che viene continuamente assicurata dai governi regionali e mai pienamente attuata.
Ritengo che, vista l'estrema delicatezza della questione, Lei, quale primo cittadino di Lipari, mettendo da parte, almeno per una volta, ogni volontà di protagonismo, deve trovare il coraggio di confrontarsi e di coinvolgere tutte le forze politiche presenti a Lipari, I sindaci degli altri comuni Eoliani e delle Isole Minori siciliane, le organizzazioni sindacali, le organizzazioni degli imprenditori per cercare di far pressione da un lato sul governo nazionale e dall'altro sul Presidente Regionale Lombardo, sull'assessore Bufardeci, sull'intera assemblea Regionale, perchè si trovi al più presto una soluzione positiva all'intera questione, in grado di garantire le nostre comunità sul futuro dei collegamenti marittimi.
Lipari 24 ottobre 2008
Distinti Saluti.
Giuseppe La Greca
1 - Dichiara Falgares: “tutte le Regioni, alla conferenza dei presidenti, hanno fatto sapere al governo di non essere d'accordo sul trasferimento delle società in questi termini". "Non si può pensare di trasferire in soli 120 giorni - prosegue il dirigente regionale - società notoriamente in grave crisi finanziaria, operativa e strutturale. Il decreto non è chiaro in più punti, come sull'assetto societario che verrebbe previsto all'indomani della donazione o sulle risorse che verrebbero trasferite".
Legambiente e le antenne: Petizione e scheda istruttoria per impianto di Marina Corta
Riceviamo da Legambiente Lipari e pubblichiamo il testo di una petizione inviata al dott.Mariano Bruno, sindaco di Lipari. Porta la data del 23 ottobre 2008.
IL TESTO:
Antenne killer silenziosi
Il mondo della comunicazione è in continua espansione e con esso il problema della diffusione capillare delle antenne ad emissione di onde elettromagnetiche.
Il businnes delle telecomunicazioni è approdato alle eolie ed intensifica la propria presenza appropriandosi, in carenza di un piano particolareggiato inserito nel Piano Regolatore Generale, delle aree meno contaminate dell’isola: Capistello e Marina Corta, creando un impatto ambientale- almeno nel primo caso - di notevole rilevanza.
Legambiente Lipari ritiene indispensabile prendere una posizione netta di fronte a questo fenomeno, che si avvia sul percorso di una crescita esponenziale. L’intera isola è interessata da un problema insidioso quanto silenzioso, frutto di una scorretta applicazione della legge, a cui si aggiunge l’incuria da parte dell’ amministrazione locale, colpevole di non attuare i piani di delocalizzazione degli impianti e censimenti periodici finalizzati a monitorare il numero di antenne sul territorio, necessari a limitare il pericolo sanitario per gli abitanti delle zone limitrofe.
L’installazione di antenne di telecomunicazione è, sull’isola, in continua espansione anche a causa di una certa ambiguità relativa agli effetti prodotti dalle onde emesse dagli impianti sotto accusa.
Dando pubblicità ai dati scientifici diffusi apprendiamo che:“Le onde elettromagnetiche prodotte da apparati di trasmissione sono nocive per la salute, anche emesse in piccole quantità, poiché già il corpo umano ne produce in misura tollerabile e quindi basta elevare anche di poco l’intensità per causare dei danni all’organismo” .
Si denuncia inoltre le pressioni da parte di alcune compagnie telefoniche su singoli cittadini, indotti ad accettare l’installazione dell’antenna su promessa di un compenso economico, barattando la tutela della propria salute e quella delle persone con abitazioni limitrofe.
Legambiente Lipari si fa promotore di una raccolta firme poiché ritiene che: “ la situazione rientri nella presunta violazione del diritto alla salute del cittadino che lo Stato dovrebbe tutelare come previsto dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana” e ritiene necessaria una decisa campagna di informazione sulla pericolosità sociale delle antenne affiancata da un impegno costante di vigilanza delle autorità deputate al controllo e alla salvaguardia della sicurezza ambientale”.
Chiede inoltre alla S.S.Ill.ma di localizzare aree idonee ed attuare i piani di delocalizzazione degli impianti di telecomunicazioni.
Cordiali saluti
Piero Roux
Seguono 150 firme
=============================================================
Sempre Legambiente Lipari in data 25 ottobre ha scritto al Dott. Mariano Bruno, Sindaco del Comune di LIPARI, e per conoscenza al Dott. Francesco Alecci, Commissario Protezione Civile
La lettera ha per oggetto: SCHEDA ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE PROT. N°13039 DEL 10-APRILE-08
IL TESTO:
Gent.mo Signor Sindaco,
da una veloce visura degli atti relativi alla concessione di autorizzazione Edilizia rilasciata dal Comune alla società Telecom - in data 14.08.2008 - per il posizionamento di una nuova stazione radio base per telefonia cellulare con sistema GMS e UMTS, (e scusandoci preventivamente per eventuali inesattezze delle date ritenute a memoria) ci preme portare alla Sua conoscenza alcuni punti che, a nostro parere, avrebbero dovuto indurre codesta Amministrazione a richiedere più approfonditi chiarimenti all’Arpa:
• Al punto 5 della scheda in oggetto, si nota un primo parere sfavorevole dell’Arpa in data 18-01-2007, “poiché ricadente - l’opera - nella zona “A” del Piano di Fabbricazione.
• Successivamente (a pag.3) si evince che il successivo parere favorevole dell’Arpa è consequenziale “al parere favorevole della Soprintendenza” e non sull’analisi degli schemi ed elaborazioni fornite da Telecom, che indicano “una emissione di onde radio rientranti nella norma”. Ed ancora, nel parere sfavorevole dell’Arpa ( Co- mune di Lipari -18 gennaio 2007- prot. n.1176) a pagina 2 si fa riferimento al settore di irraggiamento ( direzione 170° nord) “il progetto non garantisce la compatibilità dell’impianto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità” (stabiliti uniformemente dalla legge 22febbraio 2001 n°36 e relativi provvedi- menti di attuazione).
Telecom scrive (Comune di Lipari 22.03.2006 – prot. n.11281)
Caratteristiche radioelettriche dell’impianto
• A pag. 2. “L’impianto è costituito da n.2 celle avente rispettivamente n. 2 antenne (una GSM e una UMTS) orientate a 80° nord e 170° nord. Le antenne utilizzate saranno: modello YAGI 2291 (per il sistema GSM) e modello T01381902 (per il sistema UMTS)
Si fa rilevare che l’antenna T01381902 non è il modello utilizzato per le prove, come dichiarato dalla stessa Telecom nei documenti inviati all’Arpa per la verifica tecnica ed acquisiti al V/s protocollo il 13.02.2008 prot. n. 6172.
• A pag. 4/38 leggiamo: “è stato utilizzato il diagramma polare relativo all’antenna K7739489 con caratteristiche analoghe alla T01381902”. Nel seguito della relazione si fa riferimento, unicamente, al modello di antenna T01381902.
• Da pag. 21° pag. 30 notiamo che tutte le misurazioni sono state effettuate con un diagramma polare differente (antenna k7739489) diversa da quella che verrà montata (antenna T01381902).
• A pag. 35/38 troviamo la dichiarazione di conformità, senza alcun accenno alla variazione dei rilevamenti fatti con un antenna che non è quella di progetto.
• A pag.15/51 Telecom dichiara:“non è stato possibile effettuare misure nei punti sensibili in quanto situate in zone non accessibili” ( forse private abitazioni?)
Quest’ultima dichiarazione, insieme a quanto in sunto accennato, avrebbe dovuto allertare Codesta Amministrazione e nell’attesa del nuovo Piano Regolatore Generale, adottare i parametri più restrittivi.
Avant’ieri il problema era il traliccio telefonico posto a Pianoconte in prossimità della proprietà Mandarano (10 metri dalla sua abitazione); ieri erano i due alberi/antenna posizionati a Capitello; oggi l’antenna di Marina Corta.
Facendo notare che a meno di 300 metri della installanda antenna Telecom (in Vico Falco) persiste una cabina di trasformazione della Società Elettrica Liparese, che potrebbe influire all’innalzamento della soglia limite di emissione di onde elettromagnetiche, chiediamo, facendoci portavoce di un centinaio di abitanti, di comunicarci come Codesta Amministrazione intende affrontare i problemi: prima di salvaguardia della salute pubblica e successivamente dell’impatto ambientale.
Cordiali saluti
Legambiente Lipari
Piero Roux
Maurizio Turcarelli
IL TESTO:
Antenne killer silenziosi
Il mondo della comunicazione è in continua espansione e con esso il problema della diffusione capillare delle antenne ad emissione di onde elettromagnetiche.
Il businnes delle telecomunicazioni è approdato alle eolie ed intensifica la propria presenza appropriandosi, in carenza di un piano particolareggiato inserito nel Piano Regolatore Generale, delle aree meno contaminate dell’isola: Capistello e Marina Corta, creando un impatto ambientale- almeno nel primo caso - di notevole rilevanza.
Legambiente Lipari ritiene indispensabile prendere una posizione netta di fronte a questo fenomeno, che si avvia sul percorso di una crescita esponenziale. L’intera isola è interessata da un problema insidioso quanto silenzioso, frutto di una scorretta applicazione della legge, a cui si aggiunge l’incuria da parte dell’ amministrazione locale, colpevole di non attuare i piani di delocalizzazione degli impianti e censimenti periodici finalizzati a monitorare il numero di antenne sul territorio, necessari a limitare il pericolo sanitario per gli abitanti delle zone limitrofe.
L’installazione di antenne di telecomunicazione è, sull’isola, in continua espansione anche a causa di una certa ambiguità relativa agli effetti prodotti dalle onde emesse dagli impianti sotto accusa.
Dando pubblicità ai dati scientifici diffusi apprendiamo che:“Le onde elettromagnetiche prodotte da apparati di trasmissione sono nocive per la salute, anche emesse in piccole quantità, poiché già il corpo umano ne produce in misura tollerabile e quindi basta elevare anche di poco l’intensità per causare dei danni all’organismo” .
Si denuncia inoltre le pressioni da parte di alcune compagnie telefoniche su singoli cittadini, indotti ad accettare l’installazione dell’antenna su promessa di un compenso economico, barattando la tutela della propria salute e quella delle persone con abitazioni limitrofe.
Legambiente Lipari si fa promotore di una raccolta firme poiché ritiene che: “ la situazione rientri nella presunta violazione del diritto alla salute del cittadino che lo Stato dovrebbe tutelare come previsto dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana” e ritiene necessaria una decisa campagna di informazione sulla pericolosità sociale delle antenne affiancata da un impegno costante di vigilanza delle autorità deputate al controllo e alla salvaguardia della sicurezza ambientale”.
Chiede inoltre alla S.S.Ill.ma di localizzare aree idonee ed attuare i piani di delocalizzazione degli impianti di telecomunicazioni.
Cordiali saluti
Piero Roux
Seguono 150 firme
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Sempre Legambiente Lipari in data 25 ottobre ha scritto al Dott. Mariano Bruno, Sindaco del Comune di LIPARI, e per conoscenza al Dott. Francesco Alecci, Commissario Protezione Civile
La lettera ha per oggetto: SCHEDA ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE PROT. N°13039 DEL 10-APRILE-08
IL TESTO:
Gent.mo Signor Sindaco,
da una veloce visura degli atti relativi alla concessione di autorizzazione Edilizia rilasciata dal Comune alla società Telecom - in data 14.08.2008 - per il posizionamento di una nuova stazione radio base per telefonia cellulare con sistema GMS e UMTS, (e scusandoci preventivamente per eventuali inesattezze delle date ritenute a memoria) ci preme portare alla Sua conoscenza alcuni punti che, a nostro parere, avrebbero dovuto indurre codesta Amministrazione a richiedere più approfonditi chiarimenti all’Arpa:
• Al punto 5 della scheda in oggetto, si nota un primo parere sfavorevole dell’Arpa in data 18-01-2007, “poiché ricadente - l’opera - nella zona “A” del Piano di Fabbricazione.
• Successivamente (a pag.3) si evince che il successivo parere favorevole dell’Arpa è consequenziale “al parere favorevole della Soprintendenza” e non sull’analisi degli schemi ed elaborazioni fornite da Telecom, che indicano “una emissione di onde radio rientranti nella norma”. Ed ancora, nel parere sfavorevole dell’Arpa ( Co- mune di Lipari -18 gennaio 2007- prot. n.1176) a pagina 2 si fa riferimento al settore di irraggiamento ( direzione 170° nord) “il progetto non garantisce la compatibilità dell’impianto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità” (stabiliti uniformemente dalla legge 22febbraio 2001 n°36 e relativi provvedi- menti di attuazione).
Telecom scrive (Comune di Lipari 22.03.2006 – prot. n.11281)
Caratteristiche radioelettriche dell’impianto
• A pag. 2. “L’impianto è costituito da n.2 celle avente rispettivamente n. 2 antenne (una GSM e una UMTS) orientate a 80° nord e 170° nord. Le antenne utilizzate saranno: modello YAGI 2291 (per il sistema GSM) e modello T01381902 (per il sistema UMTS)
Si fa rilevare che l’antenna T01381902 non è il modello utilizzato per le prove, come dichiarato dalla stessa Telecom nei documenti inviati all’Arpa per la verifica tecnica ed acquisiti al V/s protocollo il 13.02.2008 prot. n. 6172.
• A pag. 4/38 leggiamo: “è stato utilizzato il diagramma polare relativo all’antenna K7739489 con caratteristiche analoghe alla T01381902”. Nel seguito della relazione si fa riferimento, unicamente, al modello di antenna T01381902.
• Da pag. 21° pag. 30 notiamo che tutte le misurazioni sono state effettuate con un diagramma polare differente (antenna k7739489) diversa da quella che verrà montata (antenna T01381902).
• A pag. 35/38 troviamo la dichiarazione di conformità, senza alcun accenno alla variazione dei rilevamenti fatti con un antenna che non è quella di progetto.
• A pag.15/51 Telecom dichiara:“non è stato possibile effettuare misure nei punti sensibili in quanto situate in zone non accessibili” ( forse private abitazioni?)
Quest’ultima dichiarazione, insieme a quanto in sunto accennato, avrebbe dovuto allertare Codesta Amministrazione e nell’attesa del nuovo Piano Regolatore Generale, adottare i parametri più restrittivi.
Avant’ieri il problema era il traliccio telefonico posto a Pianoconte in prossimità della proprietà Mandarano (10 metri dalla sua abitazione); ieri erano i due alberi/antenna posizionati a Capitello; oggi l’antenna di Marina Corta.
Facendo notare che a meno di 300 metri della installanda antenna Telecom (in Vico Falco) persiste una cabina di trasformazione della Società Elettrica Liparese, che potrebbe influire all’innalzamento della soglia limite di emissione di onde elettromagnetiche, chiediamo, facendoci portavoce di un centinaio di abitanti, di comunicarci come Codesta Amministrazione intende affrontare i problemi: prima di salvaguardia della salute pubblica e successivamente dell’impatto ambientale.
Cordiali saluti
Legambiente Lipari
Piero Roux
Maurizio Turcarelli
venerdì 24 ottobre 2008
Antenne di Telefonia mobile: Lettera aperta di Lo Cascio all'assessore Giannò
Pietro Lo Cascio "lettera aperta all’Assessore Giannò".
IL TESTO:
Apprendo dalla stampa l’invio di una nota da parte dell’Assessore Giannò sul delicato e grave tema delle antenne di telefonia mobile, che stanno sorgendo con una allarmante rapidità in tutto il territorio comunale, dove lo stesso amministratore esprime preoccupazione per la tutela della salute dei propri concittadini.
Apprezzando la sensibilità dell’assessore e senza eccessive velleità polemiche, devo esprimere tuttavia un certo sgomento di fronte al candore che permea tale nota, soprattutto quando chiede al Sindaco di predisporre iniziative “affinché l’Ente possa costituirsi parte civile” contro lo strapotere delle compagnie telefoniche e dei loro affittuari nel Comune di Lipari. Non comprendo, infatti, se l’assessore inviti l’Ente a costituirsi parte civile contro sè stesso, il che sarebbe – quantomeno – originale.
L’assessore non può ignorare, infatti, che un’ordinanza sindacale emessa qualche anno fa stabiliva il divieto di realizzare nuove antenne telefoniche nel centro storico di Lipari nelle more dell’adozione del Piano Regolatore Generale. Oggi questo strumento è in adozione, e l’unica, semplice cosa che questa amministrazione – o la precedente – avrebbero dovuto fare, dal 2004 ad oggi, sarebbe stata la predisposizione di un “Regolamento Comunale” delle antenne di telefonia mobile, peraltro previsto nelle Norme Tecniche di Attuazione dell’adottando PRG.
Tutto qui, caro assessore. Piuttosto che parti civili, o generiche richieste di autonomie decisionali concesse da “superiori enti provinciali, regionali e nazionali”, in un Paese ormai supino agli interessi delle compagnie telefoniche private e dove si è inventata la scappatoia della “pubblica utilità” per lasciargli mano libera, l’unico modo che avremmo avuto per tutelare i pareri del Comune in materia, sarebbe stato quello di dotarsi di tale Regolamento.
Siamo però ancora in tempo per realizzarlo. Dia prova del suo interessamento, dunque, chiedendo la convocazione della Giunta e del Consiglio Comunale per agire in questa direzione, tralasciando i “distinguo” che – alla luce della prolungata inazione dell’amministrazione della quale Lei è componente – risuonano di una demagogia poco utile alla soluzione del problema.
Cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
gruppo “Eolie nel Cuore”
Apprendo dalla stampa l’invio di una nota da parte dell’Assessore Giannò sul delicato e grave tema delle antenne di telefonia mobile, che stanno sorgendo con una allarmante rapidità in tutto il territorio comunale, dove lo stesso amministratore esprime preoccupazione per la tutela della salute dei propri concittadini.
Apprezzando la sensibilità dell’assessore e senza eccessive velleità polemiche, devo esprimere tuttavia un certo sgomento di fronte al candore che permea tale nota, soprattutto quando chiede al Sindaco di predisporre iniziative “affinché l’Ente possa costituirsi parte civile” contro lo strapotere delle compagnie telefoniche e dei loro affittuari nel Comune di Lipari. Non comprendo, infatti, se l’assessore inviti l’Ente a costituirsi parte civile contro sè stesso, il che sarebbe – quantomeno – originale.
L’assessore non può ignorare, infatti, che un’ordinanza sindacale emessa qualche anno fa stabiliva il divieto di realizzare nuove antenne telefoniche nel centro storico di Lipari nelle more dell’adozione del Piano Regolatore Generale. Oggi questo strumento è in adozione, e l’unica, semplice cosa che questa amministrazione – o la precedente – avrebbero dovuto fare, dal 2004 ad oggi, sarebbe stata la predisposizione di un “Regolamento Comunale” delle antenne di telefonia mobile, peraltro previsto nelle Norme Tecniche di Attuazione dell’adottando PRG.
Tutto qui, caro assessore. Piuttosto che parti civili, o generiche richieste di autonomie decisionali concesse da “superiori enti provinciali, regionali e nazionali”, in un Paese ormai supino agli interessi delle compagnie telefoniche private e dove si è inventata la scappatoia della “pubblica utilità” per lasciargli mano libera, l’unico modo che avremmo avuto per tutelare i pareri del Comune in materia, sarebbe stato quello di dotarsi di tale Regolamento.
Siamo però ancora in tempo per realizzarlo. Dia prova del suo interessamento, dunque, chiedendo la convocazione della Giunta e del Consiglio Comunale per agire in questa direzione, tralasciando i “distinguo” che – alla luce della prolungata inazione dell’amministrazione della quale Lei è componente – risuonano di una demagogia poco utile alla soluzione del problema.
Cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
gruppo “Eolie nel Cuore”
Antenna a Marina Corta. Un quesito dei nostri lettori e la risposta dell'assessore.
A proposito dell'antenna telefonica di Marina Corta diversi lettori ci hanno scritto per porci un quesito che prende spunto sia dalla nota di Piero Roux sia dalla lettera dell'assessore Corrado Giannò che nella sua lettera evidenzia come il comune possa costituirsi parte civile per alcune decisioni.
Il quesito è: Ma non è lo stesso comune che, come cita Piero Roux, ha rilasciato per l'antenna di Marina Corta autorizzazione edilizia in data 14/08/2008 ? Non si poteva bloccarla allora?
Anche se l'autorizzazione edilizia è, ovviamente, una questione burocratica e non amministrativa, giriamo il quesito all'assessore Giannò, certi di ottenere una risposta.
LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE GIANNO'(ore 18.46)
La risposta sul quesito posto da alcuni lettori è già data nella stessa domanda ovvero: allora non si poteva bloccare nulla in quanto la concessione edilizia rilasciata dal Comune è, così come da voi giustamente scritto, normale prassi burocratica o come si dice in gergo atto dovuto. Quindi nulla di Amministrativo.
Cordialmente
Corrado Giannò
Assessore Comune Lipari
Il quesito è: Ma non è lo stesso comune che, come cita Piero Roux, ha rilasciato per l'antenna di Marina Corta autorizzazione edilizia in data 14/08/2008 ? Non si poteva bloccarla allora?
Anche se l'autorizzazione edilizia è, ovviamente, una questione burocratica e non amministrativa, giriamo il quesito all'assessore Giannò, certi di ottenere una risposta.
LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE GIANNO'(ore 18.46)
La risposta sul quesito posto da alcuni lettori è già data nella stessa domanda ovvero: allora non si poteva bloccare nulla in quanto la concessione edilizia rilasciata dal Comune è, così come da voi giustamente scritto, normale prassi burocratica o come si dice in gergo atto dovuto. Quindi nulla di Amministrativo.
Cordialmente
Corrado Giannò
Assessore Comune Lipari
Porticello: Piove, detriti pomiciferi, pietre ed altro invadono la strada.
Venti minuti di pioggia e, intorno alle undici di oggi, una vera e propria valanga di detriti pomiciferi e pietre, miste all'acqua piovana, si sono riversate sulla sede stradale di Porticello a Lipari. In particolare, ricoprendolo di fatto, sul ponte ubicato lungo la strada e che sorge un centinaio di metri più in avanti(andando verso Acquacalda) di quello che era l'ingresso della cava Pumex. Il ponte, nella parte centrale, risulta letteralmente coperto dai detriti e solo la fortuna ha voluto non restassero coinvolti nell'accaduto un'auto e un pulman che si trovavano a transitare. Il transito, ovviamente, è interrotto e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il dott. Domenico Russo della Protezione civile comunale e una pala meccanica.
In molti hanno rivissuto una scena verificatasi già quattro anni fà. Quanto accaduto, se mai vi fosse bisogno di ricordarlo, deve fare alzare l'attenzione sulla necessità di procedere al più presto alla messa in sicurezza della cava di pomice abbandonata a se stessa dopo la chiusura da parte della magistratura
In molti hanno rivissuto una scena verificatasi già quattro anni fà. Quanto accaduto, se mai vi fosse bisogno di ricordarlo, deve fare alzare l'attenzione sulla necessità di procedere al più presto alla messa in sicurezza della cava di pomice abbandonata a se stessa dopo la chiusura da parte della magistratura
Antenne telefoniche: "Il comune si costituisca parte civile per alcune decisioni". Lo afferma l'assessore Giannò
"Collocamento antenne telefoniche sul territorio"è l'oggetto della lettera che l'assessore comunale Corrado Giannò ha inviato al sindaco, al presidente del consiglio comunale e ai capigruppo consiliari del comune di Lipari.
IL TESTO:
Il sottoscritto, nella qualità di amministratore di questo paese ed a tutela della salute dei nostri concittadini, essendo stato interessato in prima persona da numerosissimi isolani preoccupati per la loro salute e quella dei propri figli, per quanto meglio indicato in oggetto, chiede alle SS.LL Ill.me di predisporre tutte quelle iniziative di carattere politico amministrativo, possibilmente indirizzate verso un'unica soluzione, affinché il nostro ente possa costituirsi parte civile avverso talune decisioni e nel contempo sia messo nelle condizioni, dai superiori enti provinciali, regionali e nazionali, di poter esprimere il proprio parere su problematiche che riguardano, come nella circostanza, il territorio amministrato.
Lipari, lì 24/10/2008
IL TESTO:
Il sottoscritto, nella qualità di amministratore di questo paese ed a tutela della salute dei nostri concittadini, essendo stato interessato in prima persona da numerosissimi isolani preoccupati per la loro salute e quella dei propri figli, per quanto meglio indicato in oggetto, chiede alle SS.LL Ill.me di predisporre tutte quelle iniziative di carattere politico amministrativo, possibilmente indirizzate verso un'unica soluzione, affinché il nostro ente possa costituirsi parte civile avverso talune decisioni e nel contempo sia messo nelle condizioni, dai superiori enti provinciali, regionali e nazionali, di poter esprimere il proprio parere su problematiche che riguardano, come nella circostanza, il territorio amministrato.
Lipari, lì 24/10/2008
La Greca scrive a Bruno: Necessario il piano regolatore generale dei porti e delle rade
Lettera al Dott. Mariano Bruno, Sindaco di Lipari, da parte del dottor Pino La Greca avente per oggetto: "Portualità isola di Lipari".
IL TESTO:
Signor Sindaco,attendo una Sua risposta sulla problematica del Piano Regolatore dei Porti da oltre 90 giorni. Comprendo che Lei sia sommerso dalle emergenze, che peraltro, hanno caratterizzato gli ultimi sei anni della Sua amministrazione, ma, se non ricordo male, nell'incontro del 18 luglio c.a., Lei mi aveva assicurato una Sua pronta risposta con allegate non so quante “carte” a dimostrazione che le mie tesi erano infondate. Di fronte al Suo silenzio mi si profilano due ipotesi: che Lei non abbia carte da inviarmi, oppure che le mie osservazioni siano seriamente fondate e che quindi Lei sia senz'altro in evidente difficoltà per la realizzazione della portualità dell'isola di Lipari. Le rammento che Lei nell'incontro pomeridiano di cui sopra, ha affermato di poter realizzare le opere previste dalla Lipari porti S.p.A., senza dover dotare il nostro Comune del Piano Regolatore dei Porti, menzionando un non meglio specificato Accordo di Programma Quadro ( che però, per quanto di mia conoscenza, non esiste.) Le recenti notizie ed indiscrezioni sia per Marina Corta sia per Sottomonastero rendono sempre più evidente che l'intera problematica della portualità del nostro Comune è tutta da ridisegnare, cancellando di fatto buona parte dello studio di fattibilità approvata dal consiglio comunale nel 2006. Appare evidente, ancora una volta, che, proprio alla luce delle scoperte archeologiche per Sottomonastero e per i problemi connessi ai lavori della messa in sicurezza di Marina Corta, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con il PRG adottato dal Comune di Lipari. Ritengo, ancora una volta, di poter affermare che l'unico strumento per intervenire è proprio il Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade, restituendo al Consiglio Comunale di Lipari ed all'intera comunità eoliana il diritto di parlare, confrontarsi, e programmare il proprio futuro, in armonia con gli strumenti urbanistici già approvati o in corso di definitiva approvazione.
IL TESTO:
Signor Sindaco,attendo una Sua risposta sulla problematica del Piano Regolatore dei Porti da oltre 90 giorni. Comprendo che Lei sia sommerso dalle emergenze, che peraltro, hanno caratterizzato gli ultimi sei anni della Sua amministrazione, ma, se non ricordo male, nell'incontro del 18 luglio c.a., Lei mi aveva assicurato una Sua pronta risposta con allegate non so quante “carte” a dimostrazione che le mie tesi erano infondate. Di fronte al Suo silenzio mi si profilano due ipotesi: che Lei non abbia carte da inviarmi, oppure che le mie osservazioni siano seriamente fondate e che quindi Lei sia senz'altro in evidente difficoltà per la realizzazione della portualità dell'isola di Lipari. Le rammento che Lei nell'incontro pomeridiano di cui sopra, ha affermato di poter realizzare le opere previste dalla Lipari porti S.p.A., senza dover dotare il nostro Comune del Piano Regolatore dei Porti, menzionando un non meglio specificato Accordo di Programma Quadro ( che però, per quanto di mia conoscenza, non esiste.) Le recenti notizie ed indiscrezioni sia per Marina Corta sia per Sottomonastero rendono sempre più evidente che l'intera problematica della portualità del nostro Comune è tutta da ridisegnare, cancellando di fatto buona parte dello studio di fattibilità approvata dal consiglio comunale nel 2006. Appare evidente, ancora una volta, che, proprio alla luce delle scoperte archeologiche per Sottomonastero e per i problemi connessi ai lavori della messa in sicurezza di Marina Corta, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con il PRG adottato dal Comune di Lipari. Ritengo, ancora una volta, di poter affermare che l'unico strumento per intervenire è proprio il Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade, restituendo al Consiglio Comunale di Lipari ed all'intera comunità eoliana il diritto di parlare, confrontarsi, e programmare il proprio futuro, in armonia con gli strumenti urbanistici già approvati o in corso di definitiva approvazione.
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