Lettera al Dott. Mariano Bruno, Sindaco di Lipari, da parte del dottor Pino La Greca avente per oggetto: "Portualità isola di Lipari".
IL TESTO:
Signor Sindaco,attendo una Sua risposta sulla problematica del Piano Regolatore dei Porti da oltre 90 giorni. Comprendo che Lei sia sommerso dalle emergenze, che peraltro, hanno caratterizzato gli ultimi sei anni della Sua amministrazione, ma, se non ricordo male, nell'incontro del 18 luglio c.a., Lei mi aveva assicurato una Sua pronta risposta con allegate non so quante “carte” a dimostrazione che le mie tesi erano infondate. Di fronte al Suo silenzio mi si profilano due ipotesi: che Lei non abbia carte da inviarmi, oppure che le mie osservazioni siano seriamente fondate e che quindi Lei sia senz'altro in evidente difficoltà per la realizzazione della portualità dell'isola di Lipari. Le rammento che Lei nell'incontro pomeridiano di cui sopra, ha affermato di poter realizzare le opere previste dalla Lipari porti S.p.A., senza dover dotare il nostro Comune del Piano Regolatore dei Porti, menzionando un non meglio specificato Accordo di Programma Quadro ( che però, per quanto di mia conoscenza, non esiste.) Le recenti notizie ed indiscrezioni sia per Marina Corta sia per Sottomonastero rendono sempre più evidente che l'intera problematica della portualità del nostro Comune è tutta da ridisegnare, cancellando di fatto buona parte dello studio di fattibilità approvata dal consiglio comunale nel 2006. Appare evidente, ancora una volta, che, proprio alla luce delle scoperte archeologiche per Sottomonastero e per i problemi connessi ai lavori della messa in sicurezza di Marina Corta, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con il PRG adottato dal Comune di Lipari. Ritengo, ancora una volta, di poter affermare che l'unico strumento per intervenire è proprio il Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade, restituendo al Consiglio Comunale di Lipari ed all'intera comunità eoliana il diritto di parlare, confrontarsi, e programmare il proprio futuro, in armonia con gli strumenti urbanistici già approvati o in corso di definitiva approvazione.