Lipari- Interrogazione di Fonti e Megna
Cimitero di Pianoconte Esauriti i loculi Esplode il malcontento
Salvatore Sarpi(Lipari) Per i cittadini della frazione di Pianoconte, che da oggi in poi lasceranno questa terra, l'eterno riposo dovrà essere previsto altrove e non nel cimitero della borgata.
I loculi a disposizione nel piccolo cimitero, a seguito dei decessi avvenuti negli ultimi giorni, sono esauriti. Lo evidenziano i consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna in un'interrogazione inoltrata al sindaco di Lipari, agli assessori e ai dirigenti competenti in materia. Hanno anche ricordato come a questa situazione si sia giunti nonostante due loro segnalazioni risalenti al febbraio e al marzo 2008 a cui bisogna aggiungere quella del consigliere Giacomo Biviano risalente al maggio scorso.
Una situazione quella del cimitero di Pianoconte che genera forte malcontento tra i residenti al punto che si evidenzia nell'interrogazione che «lo scrivente Gesuele Fonti, presente alle ultime esequie, è stato oggetto da parte di alcuni cittadini di forti e giustificate rimostranze, in quanto veniva lamentato il disinteresse dell'amministrazione verso i problemi della frazione di Pianoconte, primo fra tutti l'ampliamento del cimitero". I consiglieri hanno evidenziato come sia necessario e non più derogabile l'ampliamento del cimitero, tra l'altro già "inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010, prevedendo quale costo per la realizzazione dell'opera la somma di un milione di euro.
Fonti e Megna propongono inoltre «ai fini dell'ampliamento in tempi brevi del cimitero, la dichiarazione dello stato di pubblica utilità e conseguente esproprio dei terreni limitrofi, peraltro già vincolati, così come avvenuto nella stessa frazione per la realizzazione degli alloggi di edilizia economica e popolare, in modo da agevolare l'iter amministravo per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell'opera».
Hanno anche proposto «l'ampliamento dell'opera a lotti, prevedendo già nel prossimo bilancio di previsione una somma adeguata ad arginare la pressante problematica».
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Lipari- Interrogazione dei deputati del centrodestra sul "patrimonio Unesco"
Lavoratori Pumex, la vicenda torna all'Ars
(s.s.) La posizione delicatissima degli ex dipendenti della Pumex di Lipari e la necessità di ridare loro un'occupazione che gli è stata sottratta nel nome della salvaguardia ambientale e del giusto mantenimento per le Eolie del titolo di "Patrimonio dell'Umanità" è al centro di mozione presentata ieri pomeriggio all'Ars dagli onorevoli Caputo, Colianni, Apprendi, Corona, Ardizzone, Buzzanca, e Currenti.
I sette hanno "impegnato" il governo regionale ad adottare i necessari provvedimenti per l'immediata riassunzione degli operai.
Nel documento i deputati, tutti del centrodestra e tra i quali vi sono anche il presidente e il vicepresidente della commissione attività produttive, hanno ripercorso le tappe del "calvario" degli ex lavoratori della pomice ricordando che oggi, nonostante le promesse, questi continuano a percepire un'indennità di mobilità che non consente minimamente di poter provvedere al sostegno delle loro famiglie.
«E ciò – hanno evidenziato i deputati regionali – nonostante in data 8 luglio 2008 sia stata indetta una conferenza di servizi presso l'Assessorato regionale Beni culturali nella quale.
Modificando accordi precdenti, veniva stabilito che, attraverso una delibera di giunta regionale, dovesse essere approvato il passaggio dei lavoratori da LSU presso il comune di Lipari ad LSU presso l'Assessorato regionale Beni culturali che avrebbe utilizzato il personale per le esigenze operative dei museo di Lipari, le sezioni staccate di Panarea e Filicudi e le aree archeologiche di Lipari, Filicudi e Panarea, provvedendo, successivamente, alla contrattualizzazione quinquennale degli stessi».
I deputati hanno anche evidenziato come molti esponenti del consiglio comunale e il sindaco di Lipari, hanno pubblicamente dichiarato che sono disposti a rinunciare al riconoscimento Unesco pur di ottenere il reinserimento lavorativo degli operai licenziati
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Lipari- Un'opera costata cara e che si rivelerà inutile se non verrà ripulita al più presto
La vasca del torrente Calandra rischia di esondare alla prossime piogge
La sabbia e tutto il materiale che ricopre l'area non sono stati ancora rimossi
(Peppe Paino- LIPARI) E' costata tanti soldi ma va mantenuta per come si deve, altrimenti non serve a nulla. Torrente Calandra: quando sarà ripulita o svuotata la "bella" vasca di contenimento a monte, dei fiumi di pomice, sabbia e pietre trascinati dalle acque piovane? E soprattutto una volta eseguito l'intervento dove finiranno le centinaia di metri cubi di materiale raccolto? La nuova struttura, progettata dagli ingegneri Sutera e Russo e realizzata, va ricordato, con un finanziamento del Ministero dell'Ambiente di 750 mila euro, ottenuto dall'amministrazione comunale precedente, su una richiesta di un milione 300 mila per il completamento del progetto, nell'ambito degli interventi di riassetto idrogeologico, si era già riempita di materiale pomicifero, dopo il nubifragio di metà settembre.
La sabbia e tutto il materiale che ricopre letteralmente l'area non sono stati ancora rimossi e di conseguenza si rischia fortemente, con l'arrivo delle prossime piogge, di assistere nuovamente al riversamento di quanto eroso dalla montagna soprastante, e trascinato e sparso dalle acque, per tutto il torrente fino alla strada giù di Canneto e quindi al mare.
Vanificando, sia chiaro, la realizzazione di un'importante opera pubblica attesa per tanti anni e per la quale si richiedono costanti interventi di manutenzione soprattutto durante la stagione invernale. Anche volendo, però, attualmente è impossibile raggiungere il sito con dei mezzi gommati perchè il torrente, sempre nella sua parte alta, è stato vistosamente scavato, anche troppo, se si pensa alla sola azione delle acque.
Gli abitanti della parte bassa del torrente protestano perché, senza interventi, temono di sopportare disagi e i danni. Un altro aspetto riguarda, invece, gli interventi veri e propri di pulizia di quella vasca che vede in fermento parecchie ditte locali anche per la qualità di quella sabbia da impiegare nell'edilizia. Il comune provveda e al più presto.