Riceviamo da Legambiente Lipari e pubblichiamo il testo di una petizione inviata al dott.Mariano Bruno, sindaco di Lipari. Porta la data del 23 ottobre 2008.
IL TESTO:
Antenne killer silenziosi
Il mondo della comunicazione è in continua espansione e con esso il problema della diffusione capillare delle antenne ad emissione di onde elettromagnetiche.
Il businnes delle telecomunicazioni è approdato alle eolie ed intensifica la propria presenza appropriandosi, in carenza di un piano particolareggiato inserito nel Piano Regolatore Generale, delle aree meno contaminate dell’isola: Capistello e Marina Corta, creando un impatto ambientale- almeno nel primo caso - di notevole rilevanza.
Legambiente Lipari ritiene indispensabile prendere una posizione netta di fronte a questo fenomeno, che si avvia sul percorso di una crescita esponenziale. L’intera isola è interessata da un problema insidioso quanto silenzioso, frutto di una scorretta applicazione della legge, a cui si aggiunge l’incuria da parte dell’ amministrazione locale, colpevole di non attuare i piani di delocalizzazione degli impianti e censimenti periodici finalizzati a monitorare il numero di antenne sul territorio, necessari a limitare il pericolo sanitario per gli abitanti delle zone limitrofe.
L’installazione di antenne di telecomunicazione è, sull’isola, in continua espansione anche a causa di una certa ambiguità relativa agli effetti prodotti dalle onde emesse dagli impianti sotto accusa.
Dando pubblicità ai dati scientifici diffusi apprendiamo che:“Le onde elettromagnetiche prodotte da apparati di trasmissione sono nocive per la salute, anche emesse in piccole quantità, poiché già il corpo umano ne produce in misura tollerabile e quindi basta elevare anche di poco l’intensità per causare dei danni all’organismo” .
Si denuncia inoltre le pressioni da parte di alcune compagnie telefoniche su singoli cittadini, indotti ad accettare l’installazione dell’antenna su promessa di un compenso economico, barattando la tutela della propria salute e quella delle persone con abitazioni limitrofe.
Legambiente Lipari si fa promotore di una raccolta firme poiché ritiene che: “ la situazione rientri nella presunta violazione del diritto alla salute del cittadino che lo Stato dovrebbe tutelare come previsto dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana” e ritiene necessaria una decisa campagna di informazione sulla pericolosità sociale delle antenne affiancata da un impegno costante di vigilanza delle autorità deputate al controllo e alla salvaguardia della sicurezza ambientale”.
Chiede inoltre alla S.S.Ill.ma di localizzare aree idonee ed attuare i piani di delocalizzazione degli impianti di telecomunicazioni.
Cordiali saluti
Piero Roux
Seguono 150 firme
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Sempre Legambiente Lipari in data 25 ottobre ha scritto al Dott. Mariano Bruno, Sindaco del Comune di LIPARI, e per conoscenza al Dott. Francesco Alecci, Commissario Protezione Civile
La lettera ha per oggetto: SCHEDA ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE PROT. N°13039 DEL 10-APRILE-08
IL TESTO:
Gent.mo Signor Sindaco,
da una veloce visura degli atti relativi alla concessione di autorizzazione Edilizia rilasciata dal Comune alla società Telecom - in data 14.08.2008 - per il posizionamento di una nuova stazione radio base per telefonia cellulare con sistema GMS e UMTS, (e scusandoci preventivamente per eventuali inesattezze delle date ritenute a memoria) ci preme portare alla Sua conoscenza alcuni punti che, a nostro parere, avrebbero dovuto indurre codesta Amministrazione a richiedere più approfonditi chiarimenti all’Arpa:
• Al punto 5 della scheda in oggetto, si nota un primo parere sfavorevole dell’Arpa in data 18-01-2007, “poiché ricadente - l’opera - nella zona “A” del Piano di Fabbricazione.
• Successivamente (a pag.3) si evince che il successivo parere favorevole dell’Arpa è consequenziale “al parere favorevole della Soprintendenza” e non sull’analisi degli schemi ed elaborazioni fornite da Telecom, che indicano “una emissione di onde radio rientranti nella norma”. Ed ancora, nel parere sfavorevole dell’Arpa ( Co- mune di Lipari -18 gennaio 2007- prot. n.1176) a pagina 2 si fa riferimento al settore di irraggiamento ( direzione 170° nord) “il progetto non garantisce la compatibilità dell’impianto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità” (stabiliti uniformemente dalla legge 22febbraio 2001 n°36 e relativi provvedi- menti di attuazione).
Telecom scrive (Comune di Lipari 22.03.2006 – prot. n.11281)
Caratteristiche radioelettriche dell’impianto
• A pag. 2. “L’impianto è costituito da n.2 celle avente rispettivamente n. 2 antenne (una GSM e una UMTS) orientate a 80° nord e 170° nord. Le antenne utilizzate saranno: modello YAGI 2291 (per il sistema GSM) e modello T01381902 (per il sistema UMTS)
Si fa rilevare che l’antenna T01381902 non è il modello utilizzato per le prove, come dichiarato dalla stessa Telecom nei documenti inviati all’Arpa per la verifica tecnica ed acquisiti al V/s protocollo il 13.02.2008 prot. n. 6172.
• A pag. 4/38 leggiamo: “è stato utilizzato il diagramma polare relativo all’antenna K7739489 con caratteristiche analoghe alla T01381902”. Nel seguito della relazione si fa riferimento, unicamente, al modello di antenna T01381902.
• Da pag. 21° pag. 30 notiamo che tutte le misurazioni sono state effettuate con un diagramma polare differente (antenna k7739489) diversa da quella che verrà montata (antenna T01381902).
• A pag. 35/38 troviamo la dichiarazione di conformità, senza alcun accenno alla variazione dei rilevamenti fatti con un antenna che non è quella di progetto.
• A pag.15/51 Telecom dichiara:“non è stato possibile effettuare misure nei punti sensibili in quanto situate in zone non accessibili” ( forse private abitazioni?)
Quest’ultima dichiarazione, insieme a quanto in sunto accennato, avrebbe dovuto allertare Codesta Amministrazione e nell’attesa del nuovo Piano Regolatore Generale, adottare i parametri più restrittivi.
Avant’ieri il problema era il traliccio telefonico posto a Pianoconte in prossimità della proprietà Mandarano (10 metri dalla sua abitazione); ieri erano i due alberi/antenna posizionati a Capitello; oggi l’antenna di Marina Corta.
Facendo notare che a meno di 300 metri della installanda antenna Telecom (in Vico Falco) persiste una cabina di trasformazione della Società Elettrica Liparese, che potrebbe influire all’innalzamento della soglia limite di emissione di onde elettromagnetiche, chiediamo, facendoci portavoce di un centinaio di abitanti, di comunicarci come Codesta Amministrazione intende affrontare i problemi: prima di salvaguardia della salute pubblica e successivamente dell’impatto ambientale.
Cordiali saluti
Legambiente Lipari
Piero Roux
Maurizio Turcarelli