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martedì 28 ottobre 2008

Vulcano: La Erre.Vi. si rivolge alla Procura di Barcellona contro il Comune.I proprietari di parte del cratere denunciano abusi

(Peppe Paino-Gazzetta del Sud) La Erre.Vi. costruzioni srl, società di Napoli proprietaria di buona parte del Vulcano dell'omonima isola denuncia il Comune di Lipari per il mancato rilascio, dal 2003 ad oggi, dell'autorizzazione per poter realizzare una recinzione, lungo il cratere, a tutela dei diritti della proprietà e dell'incolumità degli escursionisti.
Ha quindi chiesto alla Procura di Barcellona di avviare indagini per accertare responsabilità e omissioni. Nel 2003 l'arch. Francesco La Cava, si legge nelle denuncia, presentava al Comune di Lipari il progetto allegando le autorizzazioni rilasciate dal Corpo Forestale di Messina e di Lipari, dalla Soprintendenza nonchè perizia giurata e foto sullo stato dei luoghi che nel documentare lo scempio urbanistico ambientale riprende «anche un capanno abusivo utilizzato come biglietteria per l'incasso del prezzo per l'escursione che andava a beneficio di ignoti non autorizzati» (in realtà, il personale incaricato e quindi autorizzato, dall'ex commissario Bruno, ndr). La Erre.Vi. srl ha inoltre fatto presente come «il tecnico comunale geom. Martello, responsabile del servizio urbanistico, avesse già espresso parere favorevole, comunicando modalità e importi da versare per il ritiro dell'autorizzazione». Ed ancora, come «da indagini svolte dalla società risulta che l'iter procedurale per il rilascio dell'autorizzazione è stato perfettamente concluso e che l'atto o il nulla osta é stato arbitrariamente trattenuto dal Comune».
Come mai la Erre.Vi srl torna alla carica dopo cinque anni ? Da poco, al Tribunale di Napoli, si è delineata la sua posizione di proprietaria, a tutti gli effetti, oltre che di una consistente fetta del cratere anche di altri terreni e immobili situati nell'isola. La stessa società, da proprietaria del locale campo sportivo, ha anche denunciato, sempre alla Procura della Repubblica la realizzazione di un manufatto nell'area senza autorizzazione. Denunciato anche l'assessore Massimo D'Auria per la realizzazione - sostiene la Erre.Vi.- nella stessa area «di una baracca in ferro per il deposito di bombole di gas Gpl e di una tettoia in ferro». Ma lo stesso D'Auria da noi contattato ha respinto categoricamente le accuse e ha promesso a sua volta querele.