Perla tra le perle della selezione di eventi culturali offerta dal Centro Studi per l’estate eoliana 2011 quello proposto il 25 agosto, “Logos Melos dal Mistero al ministero”, in occasione della presentazione dell’ultima fatica letteraria di Monsignor Giuseppe Liberto “Parola fatta canto, riflessioni su musica e liturgia”, premio Pirandello 2011. Il libro, giunto rapidamente alla sua seconda edizione, e che si concretizza in un pregevole esempio di fare cultura intorno al delicatissimo problema del rapporto tra Liturgia e Arte musicale voluto dal Concilio Ecumenico Vaticano II, offre spunti di meditazione mistica anche a una platea prevalentemente profana, attraverso la descrizione di una sorta di ideale percorso spirituale: il silenzio della contemplazione del bello, lo stupore per la scoperta, e il desiderio di dar voce alla gioia sublime che ne deriva, con inni di lode e di ringraziamento all’Altissimo per le meraviglie del Creato. Il pubblico ne rimane affascinato fin da subito, e anche gli inizialmente scettici e diffidenti di fronte a un argomento indubbiamente poco accessibile ai più, si diranno poi unanimemente convinti a sostenere e incoraggiare – specie in questi tempi incerti e convulsi – all’apprezzamento e allo studio della grande tradizione della Chiesa, che vede l’Arte e, perciò, la Musica come parte necessaria ed integrante del Mistero celebrato. Per molti, quest’opera costituirà quindi un approccio ad altissimo livello al prezioso patrimonio musicale custodito dalla Chiesa, così puntualmente studiato e ricercato da Monsignor Liberto il quale, nello stesso tempo, produce nuove composizioni che attirano stile e linguaggio della post-modernità. E tutto sembra esprimere “armonia da gustare” nella deliziosa cornice del giardino del Centro Studi, dove persino l’afa di un caldo pomeriggio di fine estate pare adesso arrendersi al cospetto di quelle note poetiche che si librano in cielo danzanti, intrecciandosi ai battiti d’ali che volteggiano tra un ramo e l’altro dei gelsomini bianchi e azzurri …. quasi un tacito “accordo” per intonarsi a quei versi tanto raffinati quanto autentici, che riflettono trasparenze di un animo colto e tuttavia magistralmente diretto al cuore di tutti e di ciascuno. Ed essendo ogni libro – come giustamente ricordato – “la grafia dell’anima” – non a caso è lasciato liberamente a chiunque di entrarci secondo i suoi tempi e le sue sensibilità. Plauso quindi all’esaltazione dell’armonia allo stato puro, equilibrio perfetto tra liriche e pause, come tra linee e spazi sul tradizionale tetragramma …. ma sarà la musica a dar voce alla poesia, ovvero la poesia che diventa “inCanto”?
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lunedì 29 agosto 2011
Anche Armani al Ristorante Filippino
Si susseguono i vip al Ristorante Filippino di piazza Mazzini a Lipari. Ieri sera è stata la volta di Giorgio Armani che, dopo una giornata passata a godere del mare eoliano, non ha voluto mancare all' appuntamento con la prelibata cucina di Bernardi- Filippino.
Allo stilista, a conclusione della cena, è stato consegnato il libro del centenario del Ristorante
Allo stilista, a conclusione della cena, è stato consegnato il libro del centenario del Ristorante
Vulcano. Domani si inaugura la nuova sede della Croce Rossa
Si inaugura domani, alle 11,30, nei locali dell'Asp, accanto alla Guardia Medica, la nuova sede della Croce Rossa di Vulcano. Sarà composta da isolani. I primi dodici hanno già completato i corsi di formazione diventando a tutti gli effetti autisti soccorritori a disposizione per le emergenze sanitarie
Tris d'assi da Filippino
Immortalati in questa foto tre campioni, ognuno nel loro settore, Antonio Bernardi (ristorazione), Oscar Polli (Campione del mondo Cross Country Rallies 2008 oltre 450cc Rally sport 2008) e Giuseppe Donato (maitre)
Come erano le Eolie...e gli eoliani. (XIII puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235
Le foto cartacee saranno restituite.
Le foto di oggi:
1) Piazza Mazzini: Il ristorante (oggi) Filippino alle origini
2) Piazza Mazzini: Il municipio, la chiesa di Sant'Antonio e lo spazio antistante
3) La salita del Concordato o della Cattedrale dopo il crollo di una parte del muro (5 marzo del 1915) quando persero la vita tre bambini
4) I Pooh a Lipari (1992) quando girarono il video di Maria Marea
5) Dal set del film StromboliCasini-Prestigiacomo. Rotte diverse in politica ma a tavola scelta identica
In politica seguono rotte diverse e su tante questioni la diversità di vedute li allontana, ma in piena estate eccoli accomunati dal fascino delle Eolie che li vede puntualmente qui almeno ad agosto. Ci ritorna volentieri ogni anno il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, sbarcato qualche giorno fa a Panarea con la moglie Azzurra e diversi amici, con i quali si è recato in un noto ristorante dell'isola per assaporare le specialità di pesce eoliano. E vi ha trovato già seduta il ministro Stefania Prestigiacomo, qui di casa avendo acquistato da tempo una villetta superpanoramica. Tra i due un saluto cordiale, qualche scambio di battute... certo non di politica e neppure di manovra-bis, identici apprezzamenti per le sette meraviglie dell'arcipelago; poi la foto ricordo con la signora Andrea Nanì, moglie del titolare dell'Hycesia.
A qualche miglio di mare, a Filicudi, vacanza per i deputati Giovanna Melandri, Luca Barbareschi e Francesco Rutelli, tutti "filicudari" di adozione avendo scelto l'isola come loro rifugio estivo. Rutelli proprio quest'anno ha inaugurato la sua nuova casa; Barbareschi ha potuto fare un bagno nella tanto discussa piscina che gli ha procurato qualche problema giudiziario dopo la trasformazione dell'antica vasca: questione ingigantita dai media ma di minima entità rispetto alle denunce di abusivismo che nelle isole sono frequentissime, ogni volta che si sposta anche una pietra.
domenica 28 agosto 2011
Istanze per il bonus bebè
Il Capo Area
VISTA la L.R. n. 10/2003 , art. 6
VISTO il D.D.G. n. 1452/S6 del 5 agosto 2011 ;
Visto l’avviso pubblico concernente criteri e modalità do erogazione del bonus di 1.000 euro per la nascita di un figlio, ex art. 6 comma 5 L.R. n. 10/2003 – Anno 2011”, allegato al D.D.G. n. 1452/S6/11
Rende noto
Che si accolgono le domande di concessione del bonus figlio per i bambini nati dal I gennaio 2011 al 30 aprile 2011.
Le istanze relative ai bambini nati nei successivi quadrimestri saranno inoltrate in seguito ad ulteriore avviso da parte dell’Ente.
Possono presentare istanza :
- I genitori o gli esercenti la potestà parentale ;
- i cittadini italiani o comunitari ;
- i cittadini extracomunitari, in possesso di regolare permesso di soggiorno, che fossero residenti nel territorio regionale da almeno dodici mesi al momento.
Requisiti di ammissione :
- residenza nel territorio regionale al momento del parto (o dell’adozione) ;
- nascita del bambino nel territorio della regione siciliana ;
- indicatore I.S.E.E.E dell’intero nucleo familiare pari ad € 5.000,00.
Le istanze, redatte su apposito modello disponibile presso l’ufficio servizi sociali, dovranno essere inoltrate al comune di residenza entro il 10 settembre 2011 e dovranno essere corredate dalla seguente documentazione :
Ø attestazione I.S.E.E. dell’intero nucleo familiare (redditi 2010) ;
Ø fotocopia documento di riconoscimento in corso di validità ;
Ø copia di permesso di soggiorno (per i cittadini extracomunitari) ;
Ø copia del provvedimento di adozione (per i nuclei interessati)
Per informazioni rivolgersi all'ufficio servizi sociali del comune di Lipari
Il Capo Area
(dott.ssa Matilde Pajno)
La legalità nelle feste ovvero la trasgressione in nome del "panem et circenses" (Di Renato Cacciapuoti)
(Renato Cacciapuoti) Devo ammettere che sono tra coloro che “non capiscono” , come l’amico Chiofalo, il senso delle feste così come sono concepite attualmente. L’aspetto religioso è sempre più relegato ai margini mentre il folklore e l’intrattenimento la fanno da padroni. La commistione tra festa religiosa e “sagra” , nel tempo, ha fatto pendere la bilancia a favore della seconda. Assistiamo a feste/sagre che durano giorni e che alterano l’intera fisionomia delle frazioni che le ospitano, stravolgendone la viabilità, il decoro urbano e soprattutto la vivibilità.
Il Comune abdica al ruolo di arbitro e controllore di tali manifestazioni lasciando campo libero agli organizzatori e agli ambulanti, che ringraziano per la libertà concessa.
Ogni aspetto delle feste, dall’occupazione del suolo pubblico alle norme di pubblica sicurezza, dovrebbe essere vagliato, programmato ed infine, autorizzato dal Comune. Sembra fantascienza ma chi organizza l’evento dovrebbe con congruo anticipo, produrre agli uffici comunali competenti, una planimetria dell’area interessata con relazione tecnica firmata da un tecnico abilitato nella quale si evincano gli spazi che si intendono occupare e con quali tipologie commerciali, le aree con rischi specifici (ad esempio l’utilizzo di bombole di gas GPL per cucinare), l’ubicazione delle vie di fuga, delle dotazioni antincendio e così via. Inutile nasconderlo: a Lipari è il far west. La dimostrazione, se mai ve ne fosse bisogno, l’ha data in ordine di tempo, la festa di S.Bartolo.
Anche tra gli adempimenti obbligatori che il Comune richiede agli organizzatori per il rilascio della licenza di cui all’art. 68 del T.U.L.P.S. (cioè la licenza di pubblica sicurezza) si possono scorgere non poche discrasie. Ad esempio la Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico redatta da un tecnico abilitato diventa pura formalità nel momento in cui qualsiasi ambulante si può collegare alla linea principale con cavi usurati e danneggiati, spine fuori norma, cavi che attraversano le vie di passaggio pedonale, linee aree ad altezza uomo e bambino, generatori posti al di sotto della distanza minima consentita, ecc…ecc…
L’accensione dei fuochi pirotecnici poi, rappresenta, a mio avviso, la più visibile e tangibile delle illegalità che per il motto “vivi e lascia vivere” diventano legali. Come giustamente diceva l’amico Luca, la gente vuole “panem et circenses” perché allora non accontentarla anche se ciò significa commettere illeciti ? Il Sindaco ai sensi dell’ art. 57 del T.U.L.P.S. autorizza, di volta in volta, l’accensione dei fuochi artificiali demandando al fuochista e alla forza pubblica presente sul posto, il rispetto delle norme (in particolare le distanze di sicurezza). In realtà non dovrebbe essere così, ma, se si applicasse la legge, forse, vorrebbe dire non poter sparare i fuochi così come oggi si fa e così stravolgere tradizioni oramai diventate immodificabili. In nome dell’ordine pubblico e del “panem et circenses” allora tutto si può, anche infrangere le leggi dello Stato Italiano. O no ?
Siremar in pieno controesodo "taglia" il terzo aliscafo? La Federalberghi scrive al Ministero dei Trasporti
Nel denunciare ancora una volta l’assenza del quarto aliscafo Siremar – del quale veniamo indegnamente e illegittimamente privati da oltre un anno – apprendiamo da voci di corridoio che domani 29 agosto in pieno controesodo potremmo addirittura essere privati del terzo aliscafo (rimanendo quindi con soli due mezzi veloci) con enormi penalizzazioni soprattutto per le isole di Alicudi e Filicudi e di Panarea e Stromboli. E ciò a fronte di biglietti già emessi e turisti convinti di dover partire agli orari previsti. Sembra che si riuscirà ad avere certezza dell’effettiva effettuazione di dette corse solo domani mattina (29.08.2011).
È impensabile pensare di continuare a cancellare le corse sulle spalle dell’economia locale e a danno dell’immagine delle Isole Eolie.
Con la presente chiediamo, pertanto, che:
• di essere immediatamente smentiti circa la cancellazione, sia pur temporanea, del terzo aliscafo;
• Siremar si doti – anche ricorrendo al noleggio esterno - dei mezzi necessari a espletare il servizio, nel rispetto delle convenzioni e degli impegni assunti da Ministero;
• i Comuni delle isole minori verifichino prontamente i presupposti per avviare un’azione anche legale volta a tutelare i diritti delle comunità locali e ad ottenere un risarcimento per i danni materiali ed immateriali subiti.
Attendiamo un urgente riscontro e porgiamo distinti saluti.
Christian Del Bono (presidente Federalberghi Eolie)
Lipari. E' battaglia per il posto in consiglio comunale resosi vacante dopo le dimissioni di Corda. Toni affila le armi
Si profila uno "scontro", anche con possibile coinvolgimento del tribunale amministrativo regionale, per l'occupazione in consiglio comunale a Lipari dello scranno liberatosi dopo le dimissioni dell'ex AN, Rosaria Corda.
Nella graduatoria dei voti riportati dai candidati di AN nelle ultime amministrative liparesi subito dopo la dimissionaria signora Corda vi sarebbe la signora Rosetta Mollica. Quest'ultima, in previsione del suo ingresso in consiglio comunale, si è dimessa da Ecosviluppo Eolie. Ma questo-secondo molti degli addetti ai lavori- potrebbe non bastare in quanto dipendente di Sviluppo Eolie, la società partecipata che in atto gestisce i Patti Territoriali.
Di questa idea è anche Italo Toni (che segue in graduatoria la Mollica) il quale, proprio nei giorni scorsi,in una nota inviata al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale ha manifestato il suo assenso alla surroga del consigliere Corda " attesa- ha puntualizzato- la verosimile incompatibilità a ricoprire l'incarico della signora Rosetta Mollica chiamata alla surroga in ragione della graduatoria delle lista ex Alleanza Nazionale".
Toni, impiegato della sezione distaccata del tribunale di Lipari, vicino politicamente al gruppo La Cava-Venuto-Giorgi, sembra essere intenzionato a rivolgersi anche al TAR nel caso in cui il presidente del consiglio comunale Pino Longo dovesse procedere alla surroga di Corda con Mollica.
Nella graduatoria dei voti riportati dai candidati di AN nelle ultime amministrative liparesi subito dopo la dimissionaria signora Corda vi sarebbe la signora Rosetta Mollica. Quest'ultima, in previsione del suo ingresso in consiglio comunale, si è dimessa da Ecosviluppo Eolie. Ma questo-secondo molti degli addetti ai lavori- potrebbe non bastare in quanto dipendente di Sviluppo Eolie, la società partecipata che in atto gestisce i Patti Territoriali.
Di questa idea è anche Italo Toni (che segue in graduatoria la Mollica) il quale, proprio nei giorni scorsi,in una nota inviata al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale ha manifestato il suo assenso alla surroga del consigliere Corda " attesa- ha puntualizzato- la verosimile incompatibilità a ricoprire l'incarico della signora Rosetta Mollica chiamata alla surroga in ragione della graduatoria delle lista ex Alleanza Nazionale".
Toni, impiegato della sezione distaccata del tribunale di Lipari, vicino politicamente al gruppo La Cava-Venuto-Giorgi, sembra essere intenzionato a rivolgersi anche al TAR nel caso in cui il presidente del consiglio comunale Pino Longo dovesse procedere alla surroga di Corda con Mollica.
Soccorsi inutili per un randagio avvelenato a Pianoconte. A Canneto incendio in una abitazione
Non è valso a nulla l'intervento dei vigili del fuoco di Lipari (caposquadra Francesco Tiano) e della dottoressa Laura Gulotta per strappare alla morte un cane recuperato dagli stessi pompieri in località Pianoconte, alle spalle della scuola elementare, in gravissime condizioni.
Il cane, secondo quanto è stato possibile accertare, avrebbe ingerito una notevole quantità di veleno e le cure praticatili non hanno sortito l'effetto sperato.
Da ricordare che Pianoconte, la zona in cui è stato ritrovato il cane avvelenato, in particolare, è a forte rischio randagismo canino. Tantissimi sono, infatti, gli animali che albergano in quella zona e che costituiscono un pericolo per la pubblica incolumità.
Certo l'avvelenamento non è il modo migliore (anzi, decisamente non è il modo) per debellare il randagismo e per far tornare accessibile e sicura quella zona.
Intanto ieri momenti di panico si sono vissuti in una abitazione di località San Vincenzo a Canneto per via delle fiamme che si sono sviluppate all'interno di essa. Dall'abitazione i vigili del fuoco - che sono intervenuti - hanno tirato fuori un uomo che stava riposando al suo interno e che non si era accorto di nulla.
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Il cane, secondo quanto è stato possibile accertare, avrebbe ingerito una notevole quantità di veleno e le cure praticatili non hanno sortito l'effetto sperato.
Da ricordare che Pianoconte, la zona in cui è stato ritrovato il cane avvelenato, in particolare, è a forte rischio randagismo canino. Tantissimi sono, infatti, gli animali che albergano in quella zona e che costituiscono un pericolo per la pubblica incolumità.
Certo l'avvelenamento non è il modo migliore (anzi, decisamente non è il modo) per debellare il randagismo e per far tornare accessibile e sicura quella zona.
Intanto ieri momenti di panico si sono vissuti in una abitazione di località San Vincenzo a Canneto per via delle fiamme che si sono sviluppate all'interno di essa. Dall'abitazione i vigili del fuoco - che sono intervenuti - hanno tirato fuori un uomo che stava riposando al suo interno e che non si era accorto di nulla.
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Lipari. E' arrivato Armani
Ancora vip alle Eolie. Nella notte è approdato a Lipari con il suo "Main", lo stilista Giorgio Armani. Si tratta di un gradito ritorno. Armani, infatti, è un habituè delle Eolie dove torna quasi ogni anno quando la "calca" abbandona le isole.
Da circa un'ora Armani ha lasciato l'ormeggio per un tour ed un bagno in uno dei luoghi dove generalmemte ama fermarsi.
In serata dovrebbe fare ritorno a Lipari.
Da circa un'ora Armani ha lasciato l'ormeggio per un tour ed un bagno in uno dei luoghi dove generalmemte ama fermarsi.
In serata dovrebbe fare ritorno a Lipari.
sabato 27 agosto 2011
"Bimbi bistrattati.....". L'intervento di Saverio Merlino nel gruppo di fb "Contro la chiusura del reparto pediatria di Lipari"
Poiché alcuni giornali online, questa mattina, hanno riportato la notizia dal titolo ”Bimbi sempre più bistrattati all'ospedale di Lipari?” desidero raccontare, adesso che sono più tranquillo, quanto accaduto perché presente e direttamente interessato.
Infatti, una delle bimbe da ricoverare questa mattina all’Ospedale di Lipari era la mia nipotina Sara di appena sei mesi.
Eccellente la professionalità, la disponibilità e “l’umanità” dimostrata dalle pediatra (dott.ssa Girone e dott.ssa Mancuso) e dell’infermiera presenti al “punto visita di pediatria” sistemato, alla meno peggio, nel reparto di ginecologia.
Superata l’emergenza e il panico che aveva preso noi parenti di Sara ci viene suggerito, dai pediatri che avevano prestato le prime urgenti cure, il ricovero però, dovevamo attendere qualche ora nel “punto visita pediatrico” in quanto i posti di pediatria riservarti nel reparto di medicina (accorpato, a seguito della nota e lungimirante e incomprensibile decisone, al reparto di pediatria) erano occupati da pazienti adulti i quali dovevano essere spostati o dimessi (non so se in altra stanza o altra struttura sanitaria) per fare posto a Sara e a un’altra bimba.
L’attesa o il “parcheggio” come hanno scritto i giornali è durato qualche ora.
Per noi nonni e genitori una nuova ansia, angoscia e dubbi.
Legittimo avere dubbi ritengo.
Iniziano, quindi, i pensieri e le preoccupazioni:
- Chi c’era, qualche ora prima nel lettino e nella stanza dove doveva andare la mia nipotina di sei mesi;
- Chissà che patologia presentava o quale malattia aveva quello o quei pazienti?
- Vista l’arcinota mancanza di personale ausiliario e infermieristico la stanza è stata ben disinfettata?
- Sono stati rispettati i tempi di disinfestazione?
- Cosa potrebbe succedere se l’infermiera/e che un attimo prima aveva tolto una flebo a un paziente adulto, o aveva medicato un anziano o un paziente operato dovrà prestare assistenza alla bimba; si cambierà il camice e si disinfetterà le mani prima di entrare nella stanza?
- Come mai è vietato ai bimbi inferiori a dodici anni entrare nei reparti per adulti (promiscuo) e poi invece, a Lipari, addirittura li ricoverano insieme?
Questo è passato nella mia mente in quelle ore assurde di attesa.
Sfido chiunque a non pensare a queste cose in un’occasione del genere, Assessore Russo compreso, e gli vorrei chiedere se egli avesse fatto ricoverare sua figlia di sei mesi nel reparto di medicina dove la stanza, qualche ora prima, era occupata da pazienti adulti senza essere a conoscenza di chi e quale malattia aveva il paziente ricoverato.
Noi, parenti di Sara, grazie a questo assurda rimodulazione (accettata con troppa accondiscendenza) siamo stati costretti a farlo ma, come si dice, con la camicia che non ci toccava le spalle.
Ancora una volta voglio rilevare la disponibilità degli operatori sanitari presenti nel reparto che, per quello che gli mettono a disposizione, fanno veramente il massimo.
Per piacere vorrei dire ai responsabili Asp e Regionali non datemi la solita risposta che, accorpare i reparti non è stato fatto per una questione economica, come per il punto nascite, ma solo per offrire “cure e sicurezza maggiore”.
Non ci crede più nessuno, nemmeno quelli a cui chiedete di ripeterlo (salvo eccezioni interessate).
Si deve avere il coraggio di dire: “stiamo facendo di tutto per scoraggiare gli eoliani a rivolgersi all’ospedale di Lipari perché vogliamo chiuderlo definitivamente”.
Oggi durante la mia grande arrabbiatura e preoccupazione per quello che stava accadendo, ho avuto una conversazione telefonica con una persona che, spero in modo sincero, mi ha confidato di essere indignato e che sicuramente “qualcuno” (io aggiungo più di qualcuno) dovrebbe provare “vergogna” per quanto si era verificato, per quello che subiscono gli eoliani nella sanità, nel doversi rivolgere spesso altrove per curarsi, anche per cose banali, partorire e per curare i bimbi.
Ci vuole coraggio a parlare di statistiche e percentuali davanti alla salute delle persone (specialmente quando si parla di bambini).
Ritornando per un attimo alla notizia riportata dai giornali locali online sulle fonti ufficiali dell'ASP 5 che hanno dichiarato: “ tale situazione si è venuta a creare per l'alto numero di ricoveri registratisi in questi giorni e che trovandosi la disponibilità dei posti letto di pediatria si sono voluti evitare faticosi e dispendiosi trasferimenti in altre strutture. Con la certezza, comunque, che appena ve ne fosse stato bisogno i posti letto di pediatria sarebbero tornati ai "legittimi fruitori". Dopo un (il più possibile celere) trasferimento degli adulti negli eventuali posti che si fossero liberati o in altra struttura”.
Non so quali sono queste fonti ufficiali ASP ma ritengo che avrebbero fatto bene a tacere.
Non costavano “zero” €uro i trasferimenti in altre strutture?
Perché, visto che si trattava di breve momento particolare di flussi, non si riapriva, per l’emergenza improvvisa, qualche stanza di qualche reparto appena chiuso ma ancora fruibile?
E’ giusto, secondo queste fonti ufficiali ASP (mi auguro che non siano medici) mettere i neonati (indicati dall’ASP “legittimi fruitori”!!!!) nelle stanze dove un’ora prima c’erano ammalati adulti?
E’ giusto, solo per esempio, non so se è mai capitato, se non ci sono posti in medicina mettere un paziente con una malattia polmonare o anche con una banale bronchite con un paziente in chirurgia appena operato?
Come si fanno certe dichiarazioni.
E’ un’offesa per l’intelligenza degli eoliani.
Ho letto anche il comunicato dell’amico Dott. Mario Paino al quale riconosco, pubblicamente, la sua qualificata professionalità e il notevole e giornaliero impegno verso tutti gli ammalati, senza alcuna distinzione, di queste isole e che si sono rivolti all’Ospedale di Lipari.
Come lui “Auguro a noi tutti che il Buon Dio ci conservi sempre l'ospedale e medici disponibili a prestare qualificata e dignitosa assistenza e anche che il Signore ci dia la saggezza di saperlo ringraziare per quello che ci da, guardando sempre dietro di noi”.
Vorrei, però, senza alcuna polemica, ricordare anche all’amico dott. Mario Paino che il sottoscritto si è sempre sforzato, non so se ci sono riuscito, ma ci provo e riprovo ogni giorno, a vedere dietro un bambino, il bisogno di nostro figlio come quello di saper vedere, dietro il bisogno di un anziano, quello di un nostro genitore, specie se si tratta di un anziano povero, solo e ammalato.
Io, lo faccio, si lo faccio, l’ho fatto, in silenzio per ben 25 anni, non l’ho predicato, non ho cercato notizia per……
E, ogni sera, prima di addormentarmi, da sempre, dopo essermi rivolto a Dio, interpello la mia coscienza di uomo, di lavoratore, di marito di padre, di nonno e di cittadino.
Vorrei, però, che anche altri lo facessero, specialmente chi ha contribuito e continua a contribuire ad offrire a noi eoliani, in ragione di logiche per me
inaccettabili, queste assurde e indicibili situazioni.
Infatti, una delle bimbe da ricoverare questa mattina all’Ospedale di Lipari era la mia nipotina Sara di appena sei mesi.
Eccellente la professionalità, la disponibilità e “l’umanità” dimostrata dalle pediatra (dott.ssa Girone e dott.ssa Mancuso) e dell’infermiera presenti al “punto visita di pediatria” sistemato, alla meno peggio, nel reparto di ginecologia.
Superata l’emergenza e il panico che aveva preso noi parenti di Sara ci viene suggerito, dai pediatri che avevano prestato le prime urgenti cure, il ricovero però, dovevamo attendere qualche ora nel “punto visita pediatrico” in quanto i posti di pediatria riservarti nel reparto di medicina (accorpato, a seguito della nota e lungimirante e incomprensibile decisone, al reparto di pediatria) erano occupati da pazienti adulti i quali dovevano essere spostati o dimessi (non so se in altra stanza o altra struttura sanitaria) per fare posto a Sara e a un’altra bimba.
L’attesa o il “parcheggio” come hanno scritto i giornali è durato qualche ora.
Per noi nonni e genitori una nuova ansia, angoscia e dubbi.
Legittimo avere dubbi ritengo.
Iniziano, quindi, i pensieri e le preoccupazioni:
- Chi c’era, qualche ora prima nel lettino e nella stanza dove doveva andare la mia nipotina di sei mesi;
- Chissà che patologia presentava o quale malattia aveva quello o quei pazienti?
- Vista l’arcinota mancanza di personale ausiliario e infermieristico la stanza è stata ben disinfettata?
- Sono stati rispettati i tempi di disinfestazione?
- Cosa potrebbe succedere se l’infermiera/e che un attimo prima aveva tolto una flebo a un paziente adulto, o aveva medicato un anziano o un paziente operato dovrà prestare assistenza alla bimba; si cambierà il camice e si disinfetterà le mani prima di entrare nella stanza?
- Come mai è vietato ai bimbi inferiori a dodici anni entrare nei reparti per adulti (promiscuo) e poi invece, a Lipari, addirittura li ricoverano insieme?
Questo è passato nella mia mente in quelle ore assurde di attesa.
Sfido chiunque a non pensare a queste cose in un’occasione del genere, Assessore Russo compreso, e gli vorrei chiedere se egli avesse fatto ricoverare sua figlia di sei mesi nel reparto di medicina dove la stanza, qualche ora prima, era occupata da pazienti adulti senza essere a conoscenza di chi e quale malattia aveva il paziente ricoverato.
Noi, parenti di Sara, grazie a questo assurda rimodulazione (accettata con troppa accondiscendenza) siamo stati costretti a farlo ma, come si dice, con la camicia che non ci toccava le spalle.
Ancora una volta voglio rilevare la disponibilità degli operatori sanitari presenti nel reparto che, per quello che gli mettono a disposizione, fanno veramente il massimo.
Per piacere vorrei dire ai responsabili Asp e Regionali non datemi la solita risposta che, accorpare i reparti non è stato fatto per una questione economica, come per il punto nascite, ma solo per offrire “cure e sicurezza maggiore”.
Non ci crede più nessuno, nemmeno quelli a cui chiedete di ripeterlo (salvo eccezioni interessate).
Si deve avere il coraggio di dire: “stiamo facendo di tutto per scoraggiare gli eoliani a rivolgersi all’ospedale di Lipari perché vogliamo chiuderlo definitivamente”.
Oggi durante la mia grande arrabbiatura e preoccupazione per quello che stava accadendo, ho avuto una conversazione telefonica con una persona che, spero in modo sincero, mi ha confidato di essere indignato e che sicuramente “qualcuno” (io aggiungo più di qualcuno) dovrebbe provare “vergogna” per quanto si era verificato, per quello che subiscono gli eoliani nella sanità, nel doversi rivolgere spesso altrove per curarsi, anche per cose banali, partorire e per curare i bimbi.
Ci vuole coraggio a parlare di statistiche e percentuali davanti alla salute delle persone (specialmente quando si parla di bambini).
Ritornando per un attimo alla notizia riportata dai giornali locali online sulle fonti ufficiali dell'ASP 5 che hanno dichiarato: “ tale situazione si è venuta a creare per l'alto numero di ricoveri registratisi in questi giorni e che trovandosi la disponibilità dei posti letto di pediatria si sono voluti evitare faticosi e dispendiosi trasferimenti in altre strutture. Con la certezza, comunque, che appena ve ne fosse stato bisogno i posti letto di pediatria sarebbero tornati ai "legittimi fruitori". Dopo un (il più possibile celere) trasferimento degli adulti negli eventuali posti che si fossero liberati o in altra struttura”.
Non so quali sono queste fonti ufficiali ASP ma ritengo che avrebbero fatto bene a tacere.
Non costavano “zero” €uro i trasferimenti in altre strutture?
Perché, visto che si trattava di breve momento particolare di flussi, non si riapriva, per l’emergenza improvvisa, qualche stanza di qualche reparto appena chiuso ma ancora fruibile?
E’ giusto, secondo queste fonti ufficiali ASP (mi auguro che non siano medici) mettere i neonati (indicati dall’ASP “legittimi fruitori”!!!!) nelle stanze dove un’ora prima c’erano ammalati adulti?
E’ giusto, solo per esempio, non so se è mai capitato, se non ci sono posti in medicina mettere un paziente con una malattia polmonare o anche con una banale bronchite con un paziente in chirurgia appena operato?
Come si fanno certe dichiarazioni.
E’ un’offesa per l’intelligenza degli eoliani.
Ho letto anche il comunicato dell’amico Dott. Mario Paino al quale riconosco, pubblicamente, la sua qualificata professionalità e il notevole e giornaliero impegno verso tutti gli ammalati, senza alcuna distinzione, di queste isole e che si sono rivolti all’Ospedale di Lipari.
Come lui “Auguro a noi tutti che il Buon Dio ci conservi sempre l'ospedale e medici disponibili a prestare qualificata e dignitosa assistenza e anche che il Signore ci dia la saggezza di saperlo ringraziare per quello che ci da, guardando sempre dietro di noi”.
Vorrei, però, senza alcuna polemica, ricordare anche all’amico dott. Mario Paino che il sottoscritto si è sempre sforzato, non so se ci sono riuscito, ma ci provo e riprovo ogni giorno, a vedere dietro un bambino, il bisogno di nostro figlio come quello di saper vedere, dietro il bisogno di un anziano, quello di un nostro genitore, specie se si tratta di un anziano povero, solo e ammalato.
Io, lo faccio, si lo faccio, l’ho fatto, in silenzio per ben 25 anni, non l’ho predicato, non ho cercato notizia per……
E, ogni sera, prima di addormentarmi, da sempre, dopo essermi rivolto a Dio, interpello la mia coscienza di uomo, di lavoratore, di marito di padre, di nonno e di cittadino.
Vorrei, però, che anche altri lo facessero, specialmente chi ha contribuito e continua a contribuire ad offrire a noi eoliani, in ragione di logiche per me
inaccettabili, queste assurde e indicibili situazioni.
Aggressione al ragazzo rumeno. L'indignazione di Laura Natoli
Riceviamo da Laura Natoli e pubblichiamo:
Solo pochi giorni fa avevo evidenziato la necessità, in una società che ama definirsi civile, della cultura del rispetto, della legalità innanzitutto e dei diritti e dei sentimenti degli altri subito dopo.
Oggi sono indignata invece nell’ apprendere dello spregevole, gravissimo ed ingiustificabile episodio di violenza e criminalità accaduto un paio di sere fà nel centralissimo corso Vittorio Emanuele.
E la cosa più sconvolgente è che, del “popolo della notte” che ancora affolla le vie del centro di Lipari fino alle prime luci dell’ alba, nessuno si sia degnato di intervenire in soccorso ad un ragazzo aggredito e ferito.
Non è più tollerabile continuare a sentire di episodi di vandalismo e microcriminalità che rimangono puntualmente impuniti e che contribuiscono così a creare da una parte una sorta di abitudine a quest’ andazzo e dall’ altra una crescente sensazione di insicurezza.
Ho letto che ci sono delle indagini in corso; mi auguro, anzi, mi aspetto che le autorità competenti procedano celermente ad identificare i responsabili di questa incivile aggressione assicurandoli alla giustizia così come meritano. Sarebbe ora in questo paese di dare un segnale forte della presenza dello stato tramite le autorità preposte sul territorio (tutte!), e di smetterla di trincerarsi dietro quell’ odiosa frase che ormai tutti conosciamo: “Purtroppo c’è una grave carenza di personale e di mezzi che non dipende da noi!”
A Constantin auguro di rimettersi presto per tornare tranquillamente alla sua vita di tutti i giorni; a tutti gli altri dico invece che atti come questo sono l’ unica cosa a cui bisogna essere davvero intolleranti!!!
Laura Natoli
Solo pochi giorni fa avevo evidenziato la necessità, in una società che ama definirsi civile, della cultura del rispetto, della legalità innanzitutto e dei diritti e dei sentimenti degli altri subito dopo.
Oggi sono indignata invece nell’ apprendere dello spregevole, gravissimo ed ingiustificabile episodio di violenza e criminalità accaduto un paio di sere fà nel centralissimo corso Vittorio Emanuele.
E la cosa più sconvolgente è che, del “popolo della notte” che ancora affolla le vie del centro di Lipari fino alle prime luci dell’ alba, nessuno si sia degnato di intervenire in soccorso ad un ragazzo aggredito e ferito.
Non è più tollerabile continuare a sentire di episodi di vandalismo e microcriminalità che rimangono puntualmente impuniti e che contribuiscono così a creare da una parte una sorta di abitudine a quest’ andazzo e dall’ altra una crescente sensazione di insicurezza.
Ho letto che ci sono delle indagini in corso; mi auguro, anzi, mi aspetto che le autorità competenti procedano celermente ad identificare i responsabili di questa incivile aggressione assicurandoli alla giustizia così come meritano. Sarebbe ora in questo paese di dare un segnale forte della presenza dello stato tramite le autorità preposte sul territorio (tutte!), e di smetterla di trincerarsi dietro quell’ odiosa frase che ormai tutti conosciamo: “Purtroppo c’è una grave carenza di personale e di mezzi che non dipende da noi!”
A Constantin auguro di rimettersi presto per tornare tranquillamente alla sua vita di tutti i giorni; a tutti gli altri dico invece che atti come questo sono l’ unica cosa a cui bisogna essere davvero intolleranti!!!
Laura Natoli
Come erano le Eolie...e gli eoliani. (I° anno /XII puntata) (Riproposizione)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.itSe dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235
Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto di oggi:
1) I tempi dell'Universal: Salvatore Sarpi, Frank Mollica e Peppuccio Persiani
2) Pubblico ad una partita di calcetto di Teleisole 1993: (tra gli altri) In basso: Tiziana Medda, Mina De Salvo; Dietro: Rita Mandarano e Maria Giuffrè
3) Il Vascelluzzo in processione (primi anni '90)
4) Sulla spiaggia a Porticello (metà anni '80): Roberto Paino, Salvatore Sarpi, Liborio Cataliotti. Praticamente schiacciata: Annagrazia Travia
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.itSe dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235
Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto di oggi:
1) I tempi dell'Universal: Salvatore Sarpi, Frank Mollica e Peppuccio Persiani
2) Pubblico ad una partita di calcetto di Teleisole 1993: (tra gli altri) In basso: Tiziana Medda, Mina De Salvo; Dietro: Rita Mandarano e Maria Giuffrè
3) Il Vascelluzzo in processione (primi anni '90)
4) Sulla spiaggia a Porticello (metà anni '80): Roberto Paino, Salvatore Sarpi, Liborio Cataliotti. Praticamente schiacciata: Annagrazia Travia
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Ospedale e bimbi "parcheggiati". Ci scrive il dottor Mario Paino
Riceviamo dal dottor Mario Paino e pubblichiamo:
Sono a conoscenza di proteste avvenute stamane presso l'ospedale di Lipari perche' a qualche bambino da ricoverare e' stato trovato posto attraverso lo spostamento di pazienti adulti ricoverati e la sanificazione degli ambienti.
Al riguardo, in qualita' di responsabile dell'area medica del presidio ospedaliero, compio il dovere di chiarire che all'interno dell'area medica sono allocati dei posti destinati a degenti di eta'pediatrica.Tuttavia quando vi e' urgenza di ricovero per patologie acute(sia in eta'adulta che pediatrica) e'assolutamente indispensabile ricoverare dove c'e' posto.
Nel caso in questione, nel periodo che va da ferragosto a oggi, il pronto soccorso ha avuto necessita' di parecchi ricoveri in area medica per patologie non rinviabili (come ictus e scompenso cardiaco).
Questo avviene in tutti gli ospedali e chiunque di noi se la persona che si reca al pronto soccorso fosse nostra madre chiederebbe un ricovero anche fuori reparto dove c'e' posto piuttosto che essere trasportata in ospedali lontani dove c'e' posto, come talvolta purtroppo avviene in ospedali della terraferma. Va da se che ove vi sia necessità di ricovero,sia di pazienti adulti che di bambini,viene comunque reperita la massima accoglienza possibile e credo che per questo l'ospedale di Lipari possa distinguersi per avere locali dignitosi.
Chiedo scusa a nome di tutto l'ospedale se qualche disagio c'e' ma ritengo in coscienza che i disagi per trovare un posto-letto nel nostro ospedale siano inferiori che altrove, dove gli ammalati vengono tenuti per intere giornate nelle astanterie in barella e nei corridoi in attesa di un posto-letto.
Nella mia ormai lunga esperienza professionale ho personalmente assistito in piu' occasioni ammalati in barella e nei corridoi (che spesso ci hanno dato lezioni di vita ringraziando Dio e noi che c'e' qualcuno che li assiste), ma in coscienza devo dire che all'ospedale di Lipari si e' fatto sempre il possibile per evitare simili disagi.
Auguro a noi tutti che il Buon Dio ci conservi sempre l'ospedale e medici disponibili a prestare qualificata e dignitosa assistenza e anche che il Signore ci dia la saggezza di saperlo ringraziare per quello che ci da, guardando sempre dietro di noi.
E' encomiabile saper vedere dietro un bambino il bisogno di un nostro figlio, lo e' altrettanto saper vedere dietro il bisogno di un anziano quello di un nostro genitore, specie se si tratta di un anziano povero, solo, ammalato,che forse fa meno notizia, ma interpella ugualmente la nostra coscienza anche se non e' un nostro parente.
Cordialmente
Mario Paino.
Sono a conoscenza di proteste avvenute stamane presso l'ospedale di Lipari perche' a qualche bambino da ricoverare e' stato trovato posto attraverso lo spostamento di pazienti adulti ricoverati e la sanificazione degli ambienti.
Al riguardo, in qualita' di responsabile dell'area medica del presidio ospedaliero, compio il dovere di chiarire che all'interno dell'area medica sono allocati dei posti destinati a degenti di eta'pediatrica.Tuttavia quando vi e' urgenza di ricovero per patologie acute(sia in eta'adulta che pediatrica) e'assolutamente indispensabile ricoverare dove c'e' posto.
Nel caso in questione, nel periodo che va da ferragosto a oggi, il pronto soccorso ha avuto necessita' di parecchi ricoveri in area medica per patologie non rinviabili (come ictus e scompenso cardiaco).
Questo avviene in tutti gli ospedali e chiunque di noi se la persona che si reca al pronto soccorso fosse nostra madre chiederebbe un ricovero anche fuori reparto dove c'e' posto piuttosto che essere trasportata in ospedali lontani dove c'e' posto, come talvolta purtroppo avviene in ospedali della terraferma. Va da se che ove vi sia necessità di ricovero,sia di pazienti adulti che di bambini,viene comunque reperita la massima accoglienza possibile e credo che per questo l'ospedale di Lipari possa distinguersi per avere locali dignitosi.
Chiedo scusa a nome di tutto l'ospedale se qualche disagio c'e' ma ritengo in coscienza che i disagi per trovare un posto-letto nel nostro ospedale siano inferiori che altrove, dove gli ammalati vengono tenuti per intere giornate nelle astanterie in barella e nei corridoi in attesa di un posto-letto.
Nella mia ormai lunga esperienza professionale ho personalmente assistito in piu' occasioni ammalati in barella e nei corridoi (che spesso ci hanno dato lezioni di vita ringraziando Dio e noi che c'e' qualcuno che li assiste), ma in coscienza devo dire che all'ospedale di Lipari si e' fatto sempre il possibile per evitare simili disagi.
Auguro a noi tutti che il Buon Dio ci conservi sempre l'ospedale e medici disponibili a prestare qualificata e dignitosa assistenza e anche che il Signore ci dia la saggezza di saperlo ringraziare per quello che ci da, guardando sempre dietro di noi.
E' encomiabile saper vedere dietro un bambino il bisogno di un nostro figlio, lo e' altrettanto saper vedere dietro il bisogno di un anziano quello di un nostro genitore, specie se si tratta di un anziano povero, solo, ammalato,che forse fa meno notizia, ma interpella ugualmente la nostra coscienza anche se non e' un nostro parente.
Cordialmente
Mario Paino.
Vulcano: Domani è di scena ” MAREA DANZA,musica e movimento per la salvaguardia dell’ambiente marino”, ideato dall’ Associazione Filicudi WildLife Conservation e il Centro Danzarte dell’Associazione Tuke
Domenica 28 Agosto alle ore 22.00 Vulcano ospiterà lo spettacolo “MAREA DANZA, musica e movimento per la salvaguardia dell’ambiente marino” . In scena si esibiranno Margherita e Benedetta Catone, danzatrici professioniste diplomate all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e direttrici artistiche della scuola “Danzarte” di Latina, accompagnate dalla dottoressa Monica Blasi presidente dell’Associazione WildLife conservation e responsabile del Centro di ricerche sul mare e Pronto soccorso tartarughe marine. L’associazione, senza scopo di lucro, si occupa della conservazione delle risorse marine dell’Arcipelago delle Isole Eolie con particolare attenzione alla tutela dei vertebrati marini (cetacei, tartarughe marine e ornitofauna). La sede operativa dell’Associazione è stata inaugurata lo scorso 9 Luglio presso l’Hotel Phenicusa (zona Porto-Filicudi) e da quest’anno ospita il centro di primo soccorso per le tartarughe marine, unico in tutto l’Arcipelago. Lo spettacolo, ideato da Margherita e Benedetta Catone e dalla dott. Monica Blasi, nasce per promuovere una maggiore sensibilità ai problemi legati al mare e riguardanti la conservazione di delfini e tartarughe marine in quest’area del Mediterraneo . Il trio, nato per l’occasione, firma una messa in scena matura e ben equilibrata, in cui nulla appare esagerato o non abbastanza, dove la danza contemporanea si fonde con l’arte marziale del Kung Fu e la musica indiana alternandosi con la proiezione di filmati e immagini di delfini e tartarughe marine realizzati durante le attività di ricerca che vengono svolte dal 2004 dall’Associazione Filicudi WildLife Conservation . Il mare si trasferirà per una sera nella piazza di Vulcano grazie alle suggestive scenografie di Marina Klemente che accolgono la danza delle sorelle Catone interpreti dei delfini, figure positive da salvaguardare che con il loro movimento armonioso si contrappongono al Kung Fu deciso e netto di Monica Blasi interprete della minaccia che incombe sulla vita di questa specie. Tutto questo sarà reso possibile grazie all’aiuto tecnico di Claudio Animali, Adriana Berenati, Silvio Berenati, Stefano Cannistrà e Alessandra Carrai. L’appuntamento è dunque per domenica 28 Agosto alle ore 22.00 a Vulcano in piazza.
Info 3494402021 info@filicudiconservation.com www.filicudiconservation.com
Monica F. Blasi, PhD
Info 3494402021 info@filicudiconservation.com www.filicudiconservation.com
Monica F. Blasi, PhD
Lipari: arrestato dai carabinieri che aggredisce poiché fermato senza casco.
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati, ieri, in tarda mattinata, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno arrestato un 38enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, poiché responsabile di resistenza, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale.
In particolare, i militari dell’Arma che stavano effettuando un servizio di controllo alla circolazione stradale, hanno intimato l’ALT ad un motociclista il quale stava transitando in una via del centro eoliano senza indossare il casco protettivo obbligatorio.
Nella circostanza, il conducente del motociclo, anziché fermarsi ha proseguito la marcia allontanandosi frettolosamente e dandosi alla fuga.
I Carabinieri, subito, senza perderlo di vista, lo hanno raggiunto ma egli, una volta arrestata la marcia del mezzo, si scagliava contro i Carabinieri minacciandoli ripetutamente.
A quel punto, nonostante il 38enne tentasse di divincolarsi strattonando i militari, lo stesso veniva bloccato ed identificato in STRAMANDINO Alfonso, nato a Lipari (ME) cl. 1971.
Dopo le formalità di rito, STRAMANDINO Alfonso, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati, ieri, in tarda mattinata, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno arrestato un 38enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, poiché responsabile di resistenza, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale.
In particolare, i militari dell’Arma che stavano effettuando un servizio di controllo alla circolazione stradale, hanno intimato l’ALT ad un motociclista il quale stava transitando in una via del centro eoliano senza indossare il casco protettivo obbligatorio.
Nella circostanza, il conducente del motociclo, anziché fermarsi ha proseguito la marcia allontanandosi frettolosamente e dandosi alla fuga.
I Carabinieri, subito, senza perderlo di vista, lo hanno raggiunto ma egli, una volta arrestata la marcia del mezzo, si scagliava contro i Carabinieri minacciandoli ripetutamente.
A quel punto, nonostante il 38enne tentasse di divincolarsi strattonando i militari, lo stesso veniva bloccato ed identificato in STRAMANDINO Alfonso, nato a Lipari (ME) cl. 1971.
Dopo le formalità di rito, STRAMANDINO Alfonso, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Lipari: In medicina non c'è posto. Bimbi "parcheggiati" in ambulatorio. Ma dall'ASP precisano
Bimbi sempre più bistrattati all'ospedale di Lipari? Dopo la "soppressione" del punto nascita e l'accorpamento di pediatria a medicina si registrano nuovi casi che non possono passare inosservati e che suscitano la reazione di genitori e parenti. L'ultimo episodio in ordine di tempo stamane. Due bimbi affetti da febbre e convulsioni e per i quali la dottoressa Patrizia Girone dell'ambulatorio di pediatria ha disposto il ricovero sono rimasti "parcheggiati" per alcune ore in uno spazio dell'ambulatorio, per fortuna adeguatamente attrezzato, con il supporto oltre che della stessa Girone anche di una infermiera. Il tutto perchè in medicina, in quel momento, non vi erano posti liberi e bisognava attendere il trasferimento ad altra struttura di due anziani e l'igienizzazione dei locali. Ovviamente proteste di genitori e parenti(che si sono rivolti anche a noi)che, pur plaudendo all'assistenza dell'ambulatorio, sono rimasti sbigottiti e perplessi di fronte al fatto che in medicina non fossero previsti già in partenza (d'altronde era stato detto così)due-tre posti destinati ai bambini e non occupabili da altri degenti. Richiesta legittimata anche dal fatto che l'attrezzatura di una stanza dei bambini dovrebbe essere sicuramente diversa da quella degli adulti.
Da fonti ufficiali dell'ASP 5 abbiamo appreso - per dovere di cronaca - che tale situazione si è venuta a creare per l'alto numero di ricoveri registratisi in questi giorni e che trovandosi la disponibilità dei posti letto di pediatria si sono voluti evitare faticosi e dispendiosi trasferimenti in altre strutture. Con la certezza, comunque, che appena ve ne fosse stato bisogno i posti letto di pediatria sarebbero tornati ai "legittimi" fruitori. Dopo un (il più possibile celere) trasferimento degli adulti negli eventuali posti che si fossero liberati o in altra struttura
Da fonti ufficiali dell'ASP 5 abbiamo appreso - per dovere di cronaca - che tale situazione si è venuta a creare per l'alto numero di ricoveri registratisi in questi giorni e che trovandosi la disponibilità dei posti letto di pediatria si sono voluti evitare faticosi e dispendiosi trasferimenti in altre strutture. Con la certezza, comunque, che appena ve ne fosse stato bisogno i posti letto di pediatria sarebbero tornati ai "legittimi" fruitori. Dopo un (il più possibile celere) trasferimento degli adulti negli eventuali posti che si fossero liberati o in altra struttura
Ecco dove sono finite le navi veloci di Tirrenia
Riceviamo da Gesuele Fonti e pubblichiamo:
Mentre si continua a giocare sul futuro dei trasporti marittimi in particolare nelle isole minori, la Tirrenia demolisce la navi veloci.
Ecco dove sono finite la Capricorn, l’Aries, la Taurus e il Guizzo, costruite alla fine degli anni 90 e costate ogni una circa 52 milioni. Adesso fanno parte del grande cimitero delle navi in Turchia dove saranno demolite , infatti lo scorso maggio le navi sono state vendute per demolizione alla cifra minima di 5 milioni di euro, contro i 30 milioni stimati per il loro effettivo valore. La Capricorn che ha navigato anche nei nostri mari nella tratta Eolie Napoli è stata rimorchiata ad Aliaga in Turchia il 21 luglio 2011, seguita dall'Aries il 28 luglio e dalla Taurus il 30 luglio. La Scorpio rimane in attesa nel porto di Cagliari.
Esami orali. Per i ragazzi dello Scientifico fissati al 30 Agosto
Si comunica che gli esami orali per gli alunni del Liceo Scientifico avranno luogo il 30 agosto 2011 dalle ore 09.
Per l'Ufficio alunni I.I.S. ISA CONTI" LIPARI (Rag. Rossano Giorgi)
Per l'Ufficio alunni I.I.S. ISA CONTI" LIPARI (Rag. Rossano Giorgi)
"Commissariare l'Asp danneggerebbe tutti" "Commissariare l'Asp danneggerebbe tutti" (Gazzetta del Sud Natalia La Rosa)
Sul destino dell'Asp scendono ora in campo le organizzazioni sindacali confederali, a difesa di una gestione ordinaria la cui "avocazione" nelle mani di un commissario "liquidatore" non farebbe che danneggiare la gestione dei servizi sanitari sul territorio messinese. Col serio rischio, in soldoni, che per tagliare i costi si decida di chiudere magari qualche ospedale della provincia ritenuto troppo oneroso.
L'allarme scaturisce dalla normativa regionale che prevede la responsabilità diretta del manager in caso di mancato rispetto dei parametri contabili in materia di dissesto. Nella fattispecie, l'Azienda sanitaria messinese ha registrato nel consuntivo 2010 un disavanzo di 26 milioni, 18 dei quali in più rispetto a quanto concordato con l'assessorato regionale alla Sanità. Tale situazione metterebbe a rischio la poltrona del direttore generale Salvatore Giuffrida, da due anni alla guida dell'azienda, che però potrebbe essere non sostituito da un nuovo manager con pieni poteri, ma da un commissario con mandato limitato alla probabile estinzione del deficit. Con esiti sui quali, come detto, c'è solo da temere.
Cisl e Uil, in una nota esprimono viva preoccupazione e fermo dissenso per l'eventuale commissariamento. «Questa incresciosa soluzione – scrivono il segretario generale della Cisl Calogero Emanuele e quello della Uil Fpl Giuseppe Calapai – potrebbe causare danni enormi per la garanzia dei livelli minimi essenziali di assistenza. Il rapporto dell'azienda con i sindacati avviato con incontri e scontri, talvolta anche molto duri, ha aperto, tuttavia, allo scambio ed al confronto volto ad un reale processo di risanamento. Proprio per il fatto che la sanità del territorio è stata fortemente sacrificata, penalizzata e depotenziata dalla logica univoca del rientro della spesa, si rende necessario uno sforzo di responsabilità che non si risolve con una drastica interruzione del processo avviato, in quanto le logiche di risparmio e di taglio della spesa devono essere supportate da relazioni stabilizzanti che danno inevitabilmente i propri frutti nel tempo. Se la politica vuole una risoluzione, che abbia il coraggio di dare al manager pieni poteri per l'assunzione diretta di responsabilità e non un commissario, il quale avrebbe sicuramente il ruolo di semplice "commissario liquidatore" con il solo scopo di abbattere ancor di più i livelli essenziali di assistenza e smantellare gli ospedali delle zone isolane e montane quali Mistretta e Lipari». Anche la Cgil, poi, interviene con una nota nella quale tra l'altro si stigmatizza la drastica riduzione delle prestazioni sanitarie in provincia, «negando in molti casi l'accesso a tantissimi utenti, soprattutto nelle prestazioni riabilitative dove il budget assegnato alla provincia di Messina è pari a 15 milioni di euro, contro gli 80 milioni della provincia di Catania». «La Cgil e la Funzione Pubblica – dichiarano Clara Crocè e Lillo Oceano – ritengono che la programmazione sanitaria, la riorganizzazione ospedaliera e territoriale, la riduzione dei costi attraverso l'eliminazione di sprechi e clientele, debbano essere posti alla base per la valutazione dei manager. Laddove, secondo gli indirizzi politici, il manager fosse ritenuto inadempiente appare ragionevole la sua sostituzione; non certamente la drastica e penalizzante decisione del commissariamento dell'ASP 5 di Messina».
Intanto, il manager Giuffrida ha nei giorni scorsi incontrato il presidente della Regione Salvatore Lombardo e l'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che hanno annunciato una decisione nel giro di pochi giorni. «Nessuno mette in discussione l'abnegazione, ma i conti vanno fatti quadrare», ha dichiarato il governatore. In effetti, va evidenziato come i vertici dell'Azienda sanitaria messinese di sforzi ne abbiano fatti eccome. Basti un solo dato: dagli oltre 60 milioni di deficit ereditati nel 2009 si è passati ai 28 già citati.
Giuffrida ha inoltre sempre ribadito di avere fino ad oggi mantenuti i livelli essenziali di assistenza, pur praticando una cospicua riduzione dei costi complessivi. ll dg ha sottolineato anche che «la facile soluzione di cancellare uno o due ospedali rappresenta una miopia strategica in quanto non adeguata alla complessità del territorio della vasta provincia messinese. In una politica di risanamento non è possibile ignorare la realtà territoriale su cui si interviene. L'obiettivo non può essere centrato solo attraverso soluzioni economiche effettuate a tavolino senza avere presenti situazioni di contesto percorsi e tempi».
L'Azienda, ad esempio, già dai primi mesi del 2010 ha realizzato con grande sforzo un'inversione del trend di crescita della spesa farmaceutica: nei primi sei mesi del 2011, ad esempio, il risparmio è stato di ben 1,7 milioni di euro. Ciò a seguito dell'avvio di incisive azioni gestionali, come l'indicazione ai medici di famiglia di prescrivere i generici. Inoltre, per quanto riguarda la spesa del personale nel corso dell'anno 2010 la direzione strategica ha attivato un'importante manovra che ha previsto una riduzione di oltre 7 milioni di euro rispetto al 2009. Ed ancora sono state realizzate economie di spesa per consulenze e collaborazioni esterne, costi per missioni e manovre di contenimento che daranno i risultati nel triennio 2011-2013.
Hanno inciso poi sul disavanzo una serie di disposizioni regionali, quali i decreti di innalzamento dei budget dell'assistenza riabilitativa, dell'assistenza ospedaliera privata, dell'assistenza specialistica convenzionata esterna, con previsione di extra-budget non del tutto finanziate dalla Regione. Senza contare un credito di 3 milioni non riconosciuto dalla Regione e l'incidenza della mobilità passiva, cioè i viaggi della speranza verso altri ospedali: i dati sui quali gli uffici hanno potuto lavorare erano riferiti a valori ridotti rispetto a quelli finali forniti successivamente dall'assessorato.
«Molte evidenze, quindi – rileva ancora il manager – sono riscontrabili solo nel tempo, ma tuttavia mettono in luce l'avvio di un processo virtuoso cui bisogna accordare fiducia, nella consapevolezza che la crescita dei costi aziendali non sempre è comprimibile vista l'esigenza di assicurare l'erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza. Di fatto, non sempre le politiche di contenimento sono compatibili con la necessità di garantire un servizio sanitario efficiente, che consenta di soddisfare pienamente il diritto alla salute dei cittadini».
L'allarme scaturisce dalla normativa regionale che prevede la responsabilità diretta del manager in caso di mancato rispetto dei parametri contabili in materia di dissesto. Nella fattispecie, l'Azienda sanitaria messinese ha registrato nel consuntivo 2010 un disavanzo di 26 milioni, 18 dei quali in più rispetto a quanto concordato con l'assessorato regionale alla Sanità. Tale situazione metterebbe a rischio la poltrona del direttore generale Salvatore Giuffrida, da due anni alla guida dell'azienda, che però potrebbe essere non sostituito da un nuovo manager con pieni poteri, ma da un commissario con mandato limitato alla probabile estinzione del deficit. Con esiti sui quali, come detto, c'è solo da temere.
Cisl e Uil, in una nota esprimono viva preoccupazione e fermo dissenso per l'eventuale commissariamento. «Questa incresciosa soluzione – scrivono il segretario generale della Cisl Calogero Emanuele e quello della Uil Fpl Giuseppe Calapai – potrebbe causare danni enormi per la garanzia dei livelli minimi essenziali di assistenza. Il rapporto dell'azienda con i sindacati avviato con incontri e scontri, talvolta anche molto duri, ha aperto, tuttavia, allo scambio ed al confronto volto ad un reale processo di risanamento. Proprio per il fatto che la sanità del territorio è stata fortemente sacrificata, penalizzata e depotenziata dalla logica univoca del rientro della spesa, si rende necessario uno sforzo di responsabilità che non si risolve con una drastica interruzione del processo avviato, in quanto le logiche di risparmio e di taglio della spesa devono essere supportate da relazioni stabilizzanti che danno inevitabilmente i propri frutti nel tempo. Se la politica vuole una risoluzione, che abbia il coraggio di dare al manager pieni poteri per l'assunzione diretta di responsabilità e non un commissario, il quale avrebbe sicuramente il ruolo di semplice "commissario liquidatore" con il solo scopo di abbattere ancor di più i livelli essenziali di assistenza e smantellare gli ospedali delle zone isolane e montane quali Mistretta e Lipari». Anche la Cgil, poi, interviene con una nota nella quale tra l'altro si stigmatizza la drastica riduzione delle prestazioni sanitarie in provincia, «negando in molti casi l'accesso a tantissimi utenti, soprattutto nelle prestazioni riabilitative dove il budget assegnato alla provincia di Messina è pari a 15 milioni di euro, contro gli 80 milioni della provincia di Catania». «La Cgil e la Funzione Pubblica – dichiarano Clara Crocè e Lillo Oceano – ritengono che la programmazione sanitaria, la riorganizzazione ospedaliera e territoriale, la riduzione dei costi attraverso l'eliminazione di sprechi e clientele, debbano essere posti alla base per la valutazione dei manager. Laddove, secondo gli indirizzi politici, il manager fosse ritenuto inadempiente appare ragionevole la sua sostituzione; non certamente la drastica e penalizzante decisione del commissariamento dell'ASP 5 di Messina».
Intanto, il manager Giuffrida ha nei giorni scorsi incontrato il presidente della Regione Salvatore Lombardo e l'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che hanno annunciato una decisione nel giro di pochi giorni. «Nessuno mette in discussione l'abnegazione, ma i conti vanno fatti quadrare», ha dichiarato il governatore. In effetti, va evidenziato come i vertici dell'Azienda sanitaria messinese di sforzi ne abbiano fatti eccome. Basti un solo dato: dagli oltre 60 milioni di deficit ereditati nel 2009 si è passati ai 28 già citati.
Giuffrida ha inoltre sempre ribadito di avere fino ad oggi mantenuti i livelli essenziali di assistenza, pur praticando una cospicua riduzione dei costi complessivi. ll dg ha sottolineato anche che «la facile soluzione di cancellare uno o due ospedali rappresenta una miopia strategica in quanto non adeguata alla complessità del territorio della vasta provincia messinese. In una politica di risanamento non è possibile ignorare la realtà territoriale su cui si interviene. L'obiettivo non può essere centrato solo attraverso soluzioni economiche effettuate a tavolino senza avere presenti situazioni di contesto percorsi e tempi».
L'Azienda, ad esempio, già dai primi mesi del 2010 ha realizzato con grande sforzo un'inversione del trend di crescita della spesa farmaceutica: nei primi sei mesi del 2011, ad esempio, il risparmio è stato di ben 1,7 milioni di euro. Ciò a seguito dell'avvio di incisive azioni gestionali, come l'indicazione ai medici di famiglia di prescrivere i generici. Inoltre, per quanto riguarda la spesa del personale nel corso dell'anno 2010 la direzione strategica ha attivato un'importante manovra che ha previsto una riduzione di oltre 7 milioni di euro rispetto al 2009. Ed ancora sono state realizzate economie di spesa per consulenze e collaborazioni esterne, costi per missioni e manovre di contenimento che daranno i risultati nel triennio 2011-2013.
Hanno inciso poi sul disavanzo una serie di disposizioni regionali, quali i decreti di innalzamento dei budget dell'assistenza riabilitativa, dell'assistenza ospedaliera privata, dell'assistenza specialistica convenzionata esterna, con previsione di extra-budget non del tutto finanziate dalla Regione. Senza contare un credito di 3 milioni non riconosciuto dalla Regione e l'incidenza della mobilità passiva, cioè i viaggi della speranza verso altri ospedali: i dati sui quali gli uffici hanno potuto lavorare erano riferiti a valori ridotti rispetto a quelli finali forniti successivamente dall'assessorato.
«Molte evidenze, quindi – rileva ancora il manager – sono riscontrabili solo nel tempo, ma tuttavia mettono in luce l'avvio di un processo virtuoso cui bisogna accordare fiducia, nella consapevolezza che la crescita dei costi aziendali non sempre è comprimibile vista l'esigenza di assicurare l'erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza. Di fatto, non sempre le politiche di contenimento sono compatibili con la necessità di garantire un servizio sanitario efficiente, che consenta di soddisfare pienamente il diritto alla salute dei cittadini».
Sindaci e giunte, funzioni da ridefinire L'associazionismo tra comuni sarà libero
La manifestazione romana degli amministratori dei piccoli comuni italiani, ha sortito l'effetto sperato. Una delegazione, guidata dal presidente nazionale dell'Anpc, di dieci amministratori, è stata ricevuta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dott. Gianni Letta, che si è impegnato a portare all'attenzione del governo che si terrà prima della discussione finale, la modifica dell'art. 16 della manovra finanziaria bis. La modifica, come ha confermato il sindaco di Malvagna, Rita Mungiovino, che ha rappresentato la Sicilia nella riunione, prevede che tutti i comuni saranno considerati allo stesso modo, pertanto sarà abolita la dizione "piccoli"; verranno ridefinite le funzioni di sindaci, giunte e consigli comunali; l'associazionismo tra i comuni non sarà più imposto ma sarà libero; infine saranno ridotti i finanziamenti che in atto vengono erogati.
All'incontro hanno partecipato quasi tutti i comuni italiani. La presenza di quelli siciliani è stata particolarmente apprezzata stante la presa di posizione del presidente della Regione che ha manifestato l'intendimento di non recepire la normativa nazionale, laddove questa dovesse contemplare l'abolizione delle funzioni di Giunta e Consiglio nei comuni con meno di mille abitanti.
La presidente Anpc ha commentato con positività l'incontro e si è detta rinfrancata per la grande disponibilità riscontrata.
I circa 1.100 abitanti dei 1.963 comuni che rischiavano di essere soppressi potranno, così, tirare un sospiro di sollievo. Soddisfazione anche del sindaco di Mandanici, Armando Carpo, per lo scampato pericolo di accorpamento del suo comune. La giornata per la verità era cominciata male perché la Questura di Roma aveva autorizzato l'ingresso dei pullman solo nella tarda mattinata. Poi, una volta giunti in piazza Colonna, luogo dell'incontro, gli amministratori sono stati fermati da transenne che sbarravano il percorso, cosa che li ha irritati al punto tale che le hanno scavalcate di forza. Poi gli animi si sono placati perché è arrivata la convocazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
venerdì 26 agosto 2011
Leni non vuole farsi cancellare dal Governo Berlusconi e protesta a Roma (foto)
Abbiamo resistito alla penuria di 2 guerre mondiali non ci faremo cancellare dal Governo Berlusconi!!!
Leni c'è, Leni a Roma per chiedere che sia rispettata la sua autonomia...
Parteciperemo ad ogni iniziativa utile per denunciare lo scandaloso art. 16 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138.
Cordialmente
Gianluca Galletta
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha aggiunto: "la Regione siciliana sta lavorando a un disegno di legge per la razionalizzazione dell'assetto degli enti locali che valorizzi i consorzi di comuni. Sotto questo profilo, forse sarebbe il caso che la manovra del governo nazionale seguisse la stessa strada, per quanto riguarda il ruolo delle province. Un vero decentramento e un concreto risparmio dei costi delle amministrazioni si possono realizzare proprio attraverso i consorzi tra comuni, come noi, in Sicilia, vogliamo fare".
Leni c'è, Leni a Roma per chiedere che sia rispettata la sua autonomia...
Parteciperemo ad ogni iniziativa utile per denunciare lo scandaloso art. 16 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138.
Cordialmente
Gianluca Galletta
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE
"Accogliamo con soddisfazione la disponibilita' del governo nazionale a ridiscutere la norma della manovra che cancellava i piccoli comuni. Sin dal primo momento, abbiamo sostenuto che non era questa la ricetta per ridurre i costi della politica. L'unico risultato sortito da quella norma, a fronte di un risparmio veramente esiguo, sarebbe stato di cancellare l'identita' di piccole comunita' con secoli di storia e che sono, al contrario, un patrimonio culturale da difendere".Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha aggiunto: "la Regione siciliana sta lavorando a un disegno di legge per la razionalizzazione dell'assetto degli enti locali che valorizzi i consorzi di comuni. Sotto questo profilo, forse sarebbe il caso che la manovra del governo nazionale seguisse la stessa strada, per quanto riguarda il ruolo delle province. Un vero decentramento e un concreto risparmio dei costi delle amministrazioni si possono realizzare proprio attraverso i consorzi tra comuni, come noi, in Sicilia, vogliamo fare".
Un liparese in manette per resistenza a pubblico ufficiale
Un arresto è stato eseguito oggi dai carabinieri di Lipari. A finire in manette un liparese (del quale siamo a conoscenza delle generalità ma che non divulghiamo in attesa del comunicato ufficiale).
Il reato sarebbe quello di resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo la "tappa" in caserma è stato trasferito con la motovedetta dell'Arma a Milazzo e da qui al carcere di Messina Gazzi.
Il reato sarebbe quello di resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo la "tappa" in caserma è stato trasferito con la motovedetta dell'Arma a Milazzo e da qui al carcere di Messina Gazzi.
Pontile ex Italpomice. Al via i defintivi lavori di rimozione...con un imprevisto
Hanno preso il via stamani ad Acquacalda i lavori per la definitiva demolizione del pontile ex Italpomice, la cui rimozione era stata sollecitata a più riprese dagli stessi abitanti e che ha visto fortemente impegnati nell'ottenere le necessarie autorizzazione la Guardia Costiera-Circomare Lipari.
Al lavoro l'impresa di Angelino Biviano che si avvale della collaborazione del pontone Adriatico.
Nel pomeriggio si è verificato un imprevisto, prontamente risolto.
Nel corso dei lavori per sdissaldare con la fiamma ossidrica le relle, ha preso fuoco una porzione del nastro trasportatore e si è levato un denso fumo nero.
La situazione è rientrata non appena attivati gli interventi necessari. Sul posto per le verifiche del caso sono intervenuti i vigili del fuoco e la motovedetta della Guardia Costiera.
Al lavoro l'impresa di Angelino Biviano che si avvale della collaborazione del pontone Adriatico.
Nel pomeriggio si è verificato un imprevisto, prontamente risolto.
Nel corso dei lavori per sdissaldare con la fiamma ossidrica le relle, ha preso fuoco una porzione del nastro trasportatore e si è levato un denso fumo nero.
La situazione è rientrata non appena attivati gli interventi necessari. Sul posto per le verifiche del caso sono intervenuti i vigili del fuoco e la motovedetta della Guardia Costiera.
Caccia. In Sicilia al via dal 3 settembre. Zone off limits a Lipari e Vulcano
L'assessorato regionale all'Agricoltura ha varato il calendario faunistico venatorio, suddiviso per specie, con le date di avvio e chiusura della caccia, per la stagione 2011-2012. Oggi verrà pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione. Qualche esempio: dal 3 settembre via libera alle doppiette per cacciare il coniglio, dal 10 per il colombaccio e il merlo. Per tutti gli altri mammiferi e uccelli le date sono suddivise per tipo.
L'Amministrazione l'avrebbe dovuto varare entro il 15 giugno, ma mancava il presupposto a cui agganciarlo: era scaduto il piano faunistico regionale, una sorta di piano regolatore del settore. Per questo motivo a luglio l'Ars ha approvato un disegno di legge che ha permesso di considerare la bozza del nuovo piano. «Questa legge - spiega Rosaria Barresi, dirigente dell'assessorato - ha permesso in via transitoria l'entrata in vigore del Piano faunistico, la cui bozza sottoposta a Vas (valutazione ambientale strategica, ndr) a giugno è stata pubblicata in Gazzetta: in questo modo siamo riusciti a pubblicare il calendario venatorio. Il 3 agosto, poi, scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni, a cui l'assessorato ha risposto».
Calendario che indica le zone in cui si può cacciare, le riserve naturali in cui è vietato, i periodi dell'anno in cui è possibile e le regole da seguire. Il cacciatore deve essere munito di libretto personale di porto fucile, di licenza e polizza assicurativa. Potrà cacciare tre giorni a settimana, eccetto il martedì e il venerdì in cui è vietato e potrà portare a casa massimo 15 capi per ogni giornata. La caccia può essere esercitata al di fuori dei Sic, siti di importanza comunitaria. La legge prevede che si può cacciare nelle province in cui il 25% di territorio è destinato alla protezione della fauna selvatica, in cui è vietato aprire le doppiette. Per il via libera nelle province di Enna, Agrigento e Ragusa e nelle isole di Lipari e Vulcano sono state individuate delle aree no-limits. Soddisfatto l'assessore: «Non possiamo negare che ci siano state difficoltà, ma l'Amministrazione è riuscita ad emanare il calendario in tempo utile per lo svolgimento dell'attività - spiega Elio D'Antrassi -. Il tavolo tecnico tra Regione, cacciatori e ambientalisti, istituito nello spirito della norma che, secondo un principio di sussidiarietà, prevede la partecipazione di tutti i soggetti interessati, continuerà a lavorare, perché il dialogo è indispensabile per lo svolgimento della caccia nel rispetto dell'ambiente».
L'Amministrazione l'avrebbe dovuto varare entro il 15 giugno, ma mancava il presupposto a cui agganciarlo: era scaduto il piano faunistico regionale, una sorta di piano regolatore del settore. Per questo motivo a luglio l'Ars ha approvato un disegno di legge che ha permesso di considerare la bozza del nuovo piano. «Questa legge - spiega Rosaria Barresi, dirigente dell'assessorato - ha permesso in via transitoria l'entrata in vigore del Piano faunistico, la cui bozza sottoposta a Vas (valutazione ambientale strategica, ndr) a giugno è stata pubblicata in Gazzetta: in questo modo siamo riusciti a pubblicare il calendario venatorio. Il 3 agosto, poi, scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni, a cui l'assessorato ha risposto».
Calendario che indica le zone in cui si può cacciare, le riserve naturali in cui è vietato, i periodi dell'anno in cui è possibile e le regole da seguire. Il cacciatore deve essere munito di libretto personale di porto fucile, di licenza e polizza assicurativa. Potrà cacciare tre giorni a settimana, eccetto il martedì e il venerdì in cui è vietato e potrà portare a casa massimo 15 capi per ogni giornata. La caccia può essere esercitata al di fuori dei Sic, siti di importanza comunitaria. La legge prevede che si può cacciare nelle province in cui il 25% di territorio è destinato alla protezione della fauna selvatica, in cui è vietato aprire le doppiette. Per il via libera nelle province di Enna, Agrigento e Ragusa e nelle isole di Lipari e Vulcano sono state individuate delle aree no-limits. Soddisfatto l'assessore: «Non possiamo negare che ci siano state difficoltà, ma l'Amministrazione è riuscita ad emanare il calendario in tempo utile per lo svolgimento dell'attività - spiega Elio D'Antrassi -. Il tavolo tecnico tra Regione, cacciatori e ambientalisti, istituito nello spirito della norma che, secondo un principio di sussidiarietà, prevede la partecipazione di tutti i soggetti interessati, continuerà a lavorare, perché il dialogo è indispensabile per lo svolgimento della caccia nel rispetto dell'ambiente».
Rumeno "pestato" trasferito a Messina. Riferisce di essere stato aggredito da un gruppo di giovani locali. Ma c'è un'altra versione. Si faccia chiarezza
Constantin, un ventenne ragazzo rumeno, dipendente di un noto albergo, è stato trasferito intorno a mezzogiorno con l'elisoccorso a Messina. Il trasferimento si è reso necessario per le critiche condizioni di salute del giovane che, come avrebbe riferito ad alcuni suoi amici, sarebbe stato pestato, anche con l'uso di oggetti contundenti, la notte scorsa in uno dei vicoli del centro storico di Lipari da un gruppetto di giovani liparoti con i quali aveva avuto dei problemi nei giorni scorsi.
Un episodio da stigmatizzare (indipendentemente dalla causa scatenante) e sul quale è indispensabile che i carabinieri, che hanno già avviato le indagini, facciano piena luce. In un senso o nell'altro.
Il condizionale, in questa storia, è però d'obbligo. Per correttezza dobbiamo, infatti, evidenziare che in paese circola anche la voce che a scatenare il tutto sia stato lo stesso rumeno, unitamente ad un connazionale. E che il "gruppo" di liparoti fosse in realtà di una sola unità.
In ogni caso c'è qualcosa che non va.
Un episodio da stigmatizzare (indipendentemente dalla causa scatenante) e sul quale è indispensabile che i carabinieri, che hanno già avviato le indagini, facciano piena luce. In un senso o nell'altro.
Il condizionale, in questa storia, è però d'obbligo. Per correttezza dobbiamo, infatti, evidenziare che in paese circola anche la voce che a scatenare il tutto sia stato lo stesso rumeno, unitamente ad un connazionale. E che il "gruppo" di liparoti fosse in realtà di una sola unità.
In ogni caso c'è qualcosa che non va.
Via Serro Don Vittorio. Nuovo intervento di Biviano a proposito del fabbricato pericolante
Mancata messa in sicurezza fabbricato pericolante in Via Serro Don Vittorio in località Pianoconte di Lipari e conseguente chiusura della strada. Il consigliere Giacomo Biviano ha inviato questa nota al sindaco Bruno e al dirigente Blasco
Apprendo della chiusura della strada di Via Serro don Vittorio in località Pianoconte di Lipari a causa di un immobile pericolante a rischio crollo e non posso ancora una volta non costatare l’inefficienza e l’inadeguatezza di questa amministrazione e degli uffici comunali competenti.
Infatti, il sottoscritto, in tempi non sospetti, con interrogazione prot. 35869 del 27/10/2008, chiedeva a proposito dell’immobile pericolante in questione se era mai stata emanata un ordinanza con il quale diffidare i proprietari dell’edificio e se in caso di inadempimento da parte dei proprietari s’intendeva procedere attraverso una “somma urgenza” per ripristinare lo stato di sicurezza dei luoghi al fine di eliminare possibili e imminenti situazioni di pericolo.
Successivamente, a seguito di relazione tecnica congiunta del 27/11/2008, prot. 35859, da parte del Resp. Tecnico Uff. protezione civile, del Resp, amm. Ufficio protezione civile e del Tecnico ufficio del patrimonio, nella quale si ribadiva ed evidenziava la grave situazione di pericolo riscontrata, l’allora Responsabile del servizio di Protezione Civile, Dott. Domenico Russo, con nota del 12/12/2008, prot. 35869/42183, disponeva ad ognuno per la parte di propria competenza a “PREDISPORRE ED ADOTTARE TUTTI GLI ATTI NECESSARI A SALVAGUARDIA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA’ E NELLO SPECIFICO: INDIVIDUARE I PROPRIETARI DELL’IMMOBILE E PREDISPORRE IMMEDIATA ORDINANZA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL FABBRICATO METTENDO A CARICO DEI PROPRIETARI I RELATIVI COSTI. NELLE MORE INDIVIDUARE UNA DITTA PER LA RECINZIONE ATTORNO AL FABBRCIATO PER L’INTERDIZIONE ALL’ACCESSO ESTERNO ED INTERNO”.
Ad oggi, ad oltre tre anni e mezzo, a parte la recinzione attorno al fabbricato, nessuna messa in sicurezza è stata mai realizzata, permanendo di fatto una situazione di grave pericolo per il possibile crollo dell’edifico che ha portato in questi giorni all’inevitabile chiusura della strada di Via Serro Don Vittorio con tutti i disagi derivanti per cittadini e residenti della zona.
Nel sollecitare il ripristino dello stato di sicurezza e la riapertura immediata della strada invito il Sindaco di Lipari e il Dirigente del IV settore a voler individuare i responsabili che non hanno proceduto a quanto disposto dall’allora Dirigente Dott. Domenico Russo e a dare immediata esecuzione alla messa in sicurezza del fabbricato, anche attraverso somma urgenza, mettendo a carico dei proprietari i relativi costi
Il Consigliere Comunale Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Stromboli in intensa attività. Stop alle escursioni sul cratere
Il vulcano più attivo delle Eolie, lo Stromboli, è tornato a eruttare. Dalle bocche principali si registra un lancio di lapilli incandescenti e i vulcanologi dell'Ingv e della Protezione civile hanno consigliato alle guide di sospendere le escursioni con i gruppi di turisti sulla cima della montagna.
Il picco è stato raggiunto tra l'una e le due di notte.
La rete di monitoraggio dell'Osservatorio vesuviano ha rilevato in totale 11 segnali sismici sulla sciara del fuoco
Precedentemente, un'altra forte esplosione si era verificata durante la notte del 13 agosto scorso, producendo una colata di lava lungo la sciara
Il picco è stato raggiunto tra l'una e le due di notte.
La rete di monitoraggio dell'Osservatorio vesuviano ha rilevato in totale 11 segnali sismici sulla sciara del fuoco
Precedentemente, un'altra forte esplosione si era verificata durante la notte del 13 agosto scorso, producendo una colata di lava lungo la sciara
Come erano le Eolie...e gli eoliani. (XI puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.itSe dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235
Le foto cartacee saranno restituite.
Grazie
Nelle foto di oggi:
1) Cade l'ultimo diaframma della galleria di Canneto (maggio 1958)
2) Il consigliere comunale Mario Cincotta (versione scalatore - primi anni '90)
3 e 4) Gita d'istruzione delle quinte classi del Commerciale di Lipari
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
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