Nei
giorni 6, 7 e 8 settembre c.a. si è svolta una vasta operazione di controllo
della filiera della pesca avente ad oggetto il rispetto della normativa
nazionale e comunitaria che disciplina l’utilizzo di reti consentiti, il
rispetto delle norme sull’etichettatura o sulle taglie minime catturabili,
nonché le norme che regolano la cattura di specie ittiche da parte di pescatori
non professionisti.
I controlli hanno visto intensamente
impegnati circa 20 uomini della Capitaneria di Porto di Milazzo sia con
pattuglie automontate che hanno complessivamente controllato n°30 barche da
pesca sia in mare che nei porti e n°13 punti vendita.
Al
termine dell’operazione sono stati elevati n° 5 verbali di illecito
amministrativo ed 1 notizia di reato.
Il primo è stato elevato a Milazzo a
carico di un venditore ambulante che poneva in vendita specie ittiche senza la
prevista etichettatura che consentisse di accertarne la provenienza lecita,
incorrendo così nella violazione degli artt. 1 e 2 del D.M. 27/03/2002 del
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che prevede il pagamento di una
sanzione pari a Euro 1166. Il pescato (pari a Kg 20 ) è stato altresì, sottoposto a sequestro
amministrativo e dopo l’ispezione del veterinario, considerato idoneo per il
consumo è stato devoluto in beneficienza.
Gli altri illeciti sono stati contestati
a largo delle acque di Milazzo a carico di un pescatori non professionisti che
avevano catturato prodotto ittico superiore in peso a quanto consentito (max 5
kg), incorrendo nella sanzione prevista e punita dall’art 11 comma 4 del
Decreto Legislativo 09.01.2012 n° 4 che prevede una sanzione pari a Euro 1000.
Anche in tal caso il pescato (pari a Kg 8) è stato devoluto in beneficienza.
In questi due ultimi casi, è stato
altresì elevato verbale di illecito amministrativo per navigazione sottocosta
punita dall’art. 2 dell’Ordinanza balneare con sanzione pari a € 172 e per non
essere in possesso di tutte le dotazioni di sicurezza previste, comportamento
punito dal codice della nautica da diporto con sanzione pari a € 172.
Infine, nella giornata di venerdì 7
settembre personale imbarcato sulle unità navali della Guardia Costiera ha
intercettato un’unità da diporto dove i conduttori avevano catturato Kg 2 circa
di esemplari di tonno rosso di taglia inferiore a quella minima
consentita in violazione dell’art. 7 comma 1 lett.a e b del Decreto Legislativo
9 gennaio 2012 n° 4 punito con ammenda da 2 a 12 mila Euro.
Tale operazione si inserisce
nell’attività di vigilanza e controllo della pesca che periodicamente la
Guardia Costiera svolge a terra e a mare finalizzata ad accertare il rispetto
delle norme sull’intera filiera della pesca dal momento dello sbarco del
pescato in banchina sino alla vendita al consumatore finale e a garanzia della
piena applicazione della normativa vigente che prescrive la necessità di una
corretta informazione sullo stato dei prodotti e sulla loro origine, ma anche a
tutela dei pescatori professionisti che lungo la filiera della pesca vogliono
fornire un prodotto di qualità tracciato e trasparente.
Milazzo. 8
settembre 2012