Al Segretario Comunale
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
COMUNE DI LIPARI
Oggetto: Nota Prot. N. 0016167 dell’ 08/5/2025 relativa alla convocazione dell’Organo Consiliare in sede decentrata.
In merito alla nota in oggetto, indirizzata per conoscenza anche ai capigruppo, relativa alla proposta di Adunanze aperte dell’Organo Consiliare in sede decentrata, il sottoscritto Consigliere comunale manifesta perplessità rispetto alle modalità con cui si intende convocare tali Adunanze nelle isole del territorio comunale.
L’iniziativa del Presidente del Consiglio di convocare, a breve, Adunanze aperte in sedi decentrate, peraltro tutte ancora da individuare, non è infatti supportata da una richiesta formale, né del Sindaco né della maggioranza dei Consiglieri comunali, su “specifiche problematiche di carattere esclusivamente localistico”, così come prevede l’art. 20 dello Statuto comunale.
Di conseguenza, in assenza di proposte su specifiche problematiche, non si comprende l’utilità della convocazione di Adunanze aperte e decentrate, in considerazione anche dell’impiego del personale dipendente del Comune di Lipari attualmente impegnato nella preparazione degli atti propedeutici all’approvazione del Bilancio nonché, alle porte della stagione estiva, in numerose altre attività amministrative.
Peraltro, non si coglie l’urgenza di tali convocazioni a metà Maggio, in un momento impegnativo per tutti e in modo particolare per gli imprenditori del settore turistico occupati nel riavvio delle loro attività.
D’altronde, è utile evidenziarlo, l’art. 20 dello Statuto comunale stabilisce che “Le deliberazioni adottate nel corso delle adunanze aperte possono avere ad oggetto soltanto atti di indirizzo, mozioni o risoluzioni costituenti espressioni programmatiche di carattere generale o manifestazioni di volontà politiche, con esclusione di ogni altro atto amministrativo di contenuto provvedimentale.“ Lo stesso articolo (art.20) sancisce inoltre che “Nel caso delle adunanze aperte non è prevista la presenza del numero legale né il rispetto di un quorum strutturale o funzionale.”
Lo scrivente condivide il valore del confronto e riconosce l’importanza di coinvolgere le comunità locali quando determinate decisioni hanno un impatto diretto sulla vita dei cittadini. E talvolta, facendolo in modo regolare e non sporadico, saltando, se necessario, gli statuti e i regolamenti.
Tuttavia, si ritiene opportuno riservare tali iniziative a eventi di particolare gravità, così come per i motivi d’interesse delle realtà insulari, nel rispetto scrupoloso dello Statuto e del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale.
In conclusione, si coglie l’occasione per evidenziare la necessità di ridiscutere, nell’immediato, le modalità di partecipazione alle sedute di Consiglio Comunale, attualmente a regime.
Il Consiglio Comunale da remoto
non può essere la regola, non quando devono essere trattati argomenti importanti per l’Ente e per i cittadini. Alcune sedute consiliari si sono svolte in modo a dir poco rocambolesco, quasi ci si trovasse dentro un nuovo videogioco con corsa a ostacoli.
Per queste ragioni ritengo utile anticipare l’intenzione di un nuovo confronto in Consiglio Comunale sulle modalità di partecipazione alle sedute di Consiglio, soprattutto in occasione dell’esame dei bilanci. La questione del ritorno esclusivamente in presenza del Consiglio Comunale su taluni argomenti deve essere un’altra priorità del civico consesso nell’esclusivo ed assoluto interesse dei cittadini e del territorio.
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