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sabato 3 maggio 2025
Eoliani che non ci sono più: Deceduti a Settembre -Ottobre 2021(Riproposizione 59° video - durata 2m. e 38 sec.)
Tanti auguri!
Nuova avventura Erasmus+ per i ragazzi del C.I.R.S. di Lipari!
Un gruppo di studenti del Centro di Formazione C.I.R.S. di Lipari è pronto a partire per un’emozionante esperienza nel progetto “Jóvenes del Mar” a Burriana, in Spagna! Dal 3 al 10 maggio 2025, esploreranno il tema dell’inquinamento marino attraverso attività educative, workshop e scambi culturali con giovani da Spagna e Romania.
🌍 Cosa faranno?
Partecipare ad attività nautiche come vela, canoa e kayak.
Presentare la loro scuola e la cultura italiana durante la serata culturale.
Collaborare a soluzioni per proteggere i nostri mari.
🌟 Perché crediamo in queste esperienze?
Questo progetto rappresenta il cuore della cittadinanza europea:
Un'occasione per vivere l'Europa attraverso scambi concreti e cooperazione.
Un momento per condividere valori comuni, dalla sostenibilità all'inclusione.
Un passo verso la costruzione di un'identità europea più forte e unita.
Con il C.I.R.S., i giovani non studiano l'Europa solo sui libri: la vivono, la respirano, la costruiscono.
Segui il loro viaggio con #CIRSperigiovani e scopri come la formazione diventa esperienza!
#ErasmusPlus #GiovaniEuropei #JóvenesDelMar #CIRSperIgiovani
Al Freeland club è iniziato ieri il torneo di calcetto “Primavera 2025": in campo sei squadre (2 foto e video)
Al Freeland club è iniziato, ieri, il torneo di calcetto “Primavera 2025 “. Sei sono le squadre partecipanti, divise in due gironi da tre.
Nel girone A: Carabinieri, Amaro del Capo e Mastais FC
Nel girone B: Gli Gnorri, Mirabilandia e Le Merengues
Ieri il primo incontro ha visto Gli Gnorri imporsi per 8 a 6 contro Le Merengues
Inaugurazione orti didattici- Outdoor education alla scuola Primaria dell’I.C. Lipari S. Lucia
COMUNICATO - Grande entusiasmo e colori all’inaugurazione degli orti didattici dell’I.C. Santa Lucia, nei plessi della scuola primaria di Canneto e Quattropani, progetto reso possibile grazie alla raccolta fondi di “Mani di Natale” da parte dei genitori.
Gli eventi hanno visto la partecipazione entusiasta della Dirigente scolastica, dei genitori, dei docenti e dei bambini.
I veri protagonisti della giornata sono stati proprio loro, che con gioia hanno cantato, giocato, ballato e recitato poesie. Al termine della cerimonia inaugurale, i piccoli studenti si sono dedicati con impegno, aiutati da docenti e genitori, alla piantumazione delle nuove piantine, rinnovando la promessa di prendersene cura con dedizione.
Le docenti referenti del Progetto, ins. Pastore Mariangela per Canneto e Antonella Carrini per Quattropani, hanno adottato l’idea proposta da Avanguardie educative, rete scolastica dell’INDIRE, che rappresenta un’importante opportunità per i bambini di apprendere in modo pratico il ciclo della natura, sviluppare il rispetto per l’ambiente e rafforzare il senso di comunità. Tutto ciò nell’ambito della più ampia metodologia dell’Outdoor education.
La festa di inaugurazione è stata un momento speciale di condivisione e partecipazione, arricchita da momenti di convivialità e musica, un momento speciale per tutti coloro che credono nell’importanza di educare le nuove generazioni alla sostenibilità e un bel segnale di sinergia tra scuola, famiglie e territorio per la crescita delle nuove generazioni.
Lingua: 25 aprile dedicato alle donne della Resistenza. Iniziativa dell'ANCR
L' incontro, guidato dal prof Saija è stato denso di contenuti e di riflessioni sul ruolo delle donne e sulla necessità di custodire la memoria storica come strumento di crescita e consapevolezza collettiva. Per il secondo anno consecutivo l' argomento ha attratto un pubblico interessato e di spessore unitamente a soci e abitanti della nostra piccola isola.
Oggi, 3 maggio: Santi Filippo e Giacomo
S. Filippo, nativo di Betsaida, era un uomo giusto e spesso consultava le Scritture per conoscere quando si sarebbe avverata la promessa del futuro Liberatore atteso da tutte le genti. Un giorno andò a lui Natanaele, e Filippo disse lui: « Abbiamo visto il Messia ».
Filippo felice, ne andò in cerca e lo incontrò mentre tornava dal Giordano. Gesù appena lo vide gli mosse il suo dolce invito: « Vieni e seguimi », e Filippo lo segui con amore ardente.
Egli viene ricordato nel Vangelo per la sua domanda rivolta al Salvatore là nel deserto prima che il Messia operasse il miracolo della moltiplicazione dei pani: « Dove troveremo sufficiente pane per sfamare tanta moltitudine? ».
Ricevuto lo Spirito Santo portò il Vangelo nella Scizia ove fondò una comunità di ferventi cristiani. Quindi per divina chiamata passò in Frigia, ove per le numerose conversioni eccitò l'odio degli idolatri, i quali lo maltrattarono e lo crocifissero. S. Filippo aveva allora ottantaquattro anni di età. Le sue reliquie furono poi trasportate a Roma.
S. Giacomo. Figlio di Alleo e di Maria, parente della Madonna, viene detto il minore per distinguerlo dall'altro Apostolo dello stesso nome. Egli fin dai primi anni, dice il Breviario, non bevve mai vino, si astenne dalla carne ed osservò il voto e gli obblighi del nazareato. A lui solo era permesso di entrare nel Santo dei Santi. Portava vesti di lino e l'assiduità nella preghiera gli aveva fatto divenire i ginocchi duri come la pelle d'un cammello. Chiamato alla sequela di Gesù fu perseverante nella vocazione e seguì in tutta la sua vita il Messia.
Ricevuto lo Spirito Santo rimase vescovo di Gerusalemme. Quivi egli fondò una comunità di cristiani i quali con l'esempio della loro virtù attirarono ogni giorno nuovi proseliti.
S. Giacomo fu uno dei principali Apostoli che parteciparono al Concilio di Gerusalemme e crebbe a tanta santità di vita da essere soprannominato il Giusto.
Governò la sua Chiesa per circa trent'anni, operandovi numerose conversioni, per la qual cosa fu fatto segno all'odio degli Ebrei i quali lo assalirono mentre stava pregando nel tempio, e trascinatolo sulla terrazza lo precipitarono al suolo. Egli non morì in quella caduta, anzi inginocchiatosi invocava perdono ai suoi persecutori, quando un colpo di mazza gli spaccò il cranio. Aveva 96 anni di età. Lasciò come monumento sempiterno la Lettera Cattolica, nella quale è celebre il sue detto: « La fede senza le opere è morta ».
La festa dei Ss. Filippo e Giacomo un tempo il 1° maggio data dal VII-VIII secolo; essa non ricorda il giorno della loro morte sul quale regna ancora molta incertezza ma quello della dedicazione della basilica eretta a Roma nel vi secolo in onore dei due Apostoli e che oggi porta il titolo generico dei Ss. Apostoli. In essa si conservano i corpi dei due gloriosi santi.
PRATICA. A ciascuno il Signore ha tracciato una via. Impariamo da questi due Apostoli ad essere fedel e costanti nello stato di vita in cui il Signore ci ha posti.
PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l'annuale solennità dei tuoi Apostoli Filippo e Giacomo, dehl fa' che mentre ci rallegriamo dei loro meriti, siamo insiemi ammaestrati dai loro esempi.
MARTIROLOGIO ROMANO. Festa dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli. Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell’antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.
PROVERBIO. Se piove per San Giacomo e Filippo, il povero non ha bisogno del ricco
venerdì 2 maggio 2025
Consiglio metropolitano di Messina, convocata prima seduta per il giuramento dei 14 consiglieri
Eoliani che non ci sono più: Deceduti a Ottobre 2021 (Riproposizione 58° video) (durata video 1m. e 25 secondi)
Tanti auguri!
Buon compleanno a Roberto Giardina, Marina Addamo, Simona Natoli, Stefano Falghera, Tony Saltalamacchia, Alina D'Amodio, Elena De Gregorio, Giorgio Saltalamacchia, Giuseppe Mosca, Giuseppe Natoli, Lucia Cincotta, Moira Casella, Giulio Biviano, Michele Giorgio, Francesca Bertè, Andrea Godel
Pulcini della Ludica Lipari in partenza per Santa Lucia del Mela dove disputeranno torneo "Pulcino d'oro"
Sono partiti quest'oggi da Lipari alla volta di Santa Lucia del Mela i pulcini della Ludica che saranno impegnati nella tre giorni del torneo "Pulcino d'oro". In campo 32 formazioni, suddivise in 8 gironi.
I nostri ragazzi sono stati inseriti nel girone F con Calcio Sicilia, Academy Caltagirone, Sport Project.
Esordiranno oggi alle 14 contro lo Sport Project
Oggi, 2 maggio: Sant' Atanasio
Ma Dio, sempre vigile e provvido, già preparava il vincitore di questa battaglia nella persona del grande dottore S. Atanasio. Nacque egli nel 296 da nobili e cristiani genitori. Giovane ancora, ebbe sotto i suoi occhi l'austero e grande spettacolo delle penitenze dei monaci d'Egitto; strinse pure relazione coll'eremita S. Antonio, alla cui scuola apprese l'esercizio della virtù e una magnanima fortezza d'animo, che sarà il suo baluardo contro le molteplici persecuzioni dei suoi nemici ariani.
Intanto S. Alessandro, patriarca di Alessandria, ammirato della santità e della scienza del giovane Atanasio, lo volle con sè; e dopo non molto tempo, vedendo i di lui mirabili progressi nell'interpretazione delle Sacre Scritture, lo ordinò sacerdote. Fu allora che il grande Dottore, conscio della sua grave responsabilità, si diede con maggior slancio agli studi sacri, divenendo, in breve, celebre per i suoi scritti. Intanto l'uragano che minacciava la Chiesa era scoppiato. Ario, uomo turbolento, negava pubblicamente l'unione con sostanziale di Gesù Cristo col Padre; per lui il mistero adorabile di un Dio fatto uomo e morto per noi non era che un sogno vano!
Certo, nulla di più deleterio poteva esservi di queste empie dottrine, che ben presto si estesero tra fedeli. A scongiurare un sì grave pericolo si convocò il Concilio di Nicea. Atanasio vi andò col vescovo Alessandro. Egli aveva pregato e studiato a lungo, e quando, giunto a Nicea, per invito del suo vescovo salì la cattedra, cominciò con tale ardore la confutazione dell'empia eresia, e fu Così limpido e così efficace il suo discorso, che appena ebbe finito, tutti i vescovi che presiedevano al concilio, in numero di 300, si alzarono e unanimi firmarono la condanna di Ario, proclamando Gesù Cristo consostanziale al Padre cioè figlio di Dio, perciò Dio anche Lui.
La vittoria era completa, ma questa per il grande Atanasio fu l'inizio di lotte continue, che non avrebbero avuto fine che con la sua morte.
Le persecuzioni di ogni sorta non smossero il grande Dottore dall'opera intrapresa, che divenne anzi più attiva quando alla morte di S. Alessandro dovette, per volontà di tutto il popolo, occuparne la sede episcopale.
Da quel giorno tutte le forze del nuovo Vescovo furono dirette contro l'Arianesimo. Cinque volte fu esiliato dalla sua sede, ma nulla mai potè vincerlo; troppo forte era il suo amore a Gesù Cristo per il quale avrebbe dato volentieri tutto il suo sangue.
Oltre che con la parola, difese la fede cattolica anche con gli scritti che sono numerosi. Morì pieno di meriti nel 373 a 76 anni di età, 46 dei quali trascorsi nella sede episcopale.
PRATICA. Da S. Atanasio dobbiamo imparare la fermezza nella fede cattolica anche in mezzo alle avversità della vita.
PREGHIERA. Deh! Signore, esaudisci le nostre preghiere che ti indirizziamo nella solennità del, tuo beato confessore e vescovo Atanasio; e per intercessione dei meriti di lui che seppe degnamente servirti, assolvici da tutti i peccati.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa, di insigne santità e dottrina, che ad Alessandria d’Egitto dai tempi di Costantino fino a quelli dell’imperatore Valente combattè strenuamente per la retta fede e, subite molte congiure da parte degli ariani, fu più volte mandato in esilio; tornato infine alla Chiesa a lui affidata, dopo aver lottato e sofferto molto con eroica pazienza, nel quarantaseiesimo anno del suo sacerdozio riposò nella pace di Cristo.
giovedì 1 maggio 2025
Eoliani che non ci sono più: Deceduti a Settembre 2021 - Riproposizione 57° video (durata 1 minuto e 28 secondi)
Elezioni metropolitane, nota dei consiglieri Calabrò, Ferraù e Russo (Lega)
“Grazie agli altri undici candidati che insieme a noi hanno affrontato le elezioni del 27 aprile scorso: abbiamo dato dimostrazione di essere una squadra compatta e se abbiamo vinto lo dobbiamo anche a loro”. Così Pinuccio Calabrò, Alberto Ferraù e Nuccio Russo, i tre consiglieri metropolitani della Lega eletti domenica scorsa.
“Un ringraziamento -aggiungono- va anche al nostro partito, che ha dimostrato di essere fortemente radicato sul territorio, raggiungendo il risultato di essere la compagine politica più votata del centrodestra, e ai 181 amministratori che ci hanno permesso di essere eletti. Siamo consapevoli delle responsabilità che ci aspettano e siamo pronti a onorare gli impegni assunti per il rilancio della nostra provincia”.
Tanti auguri!
Come eravamo, luoghi e personaggi: Una formazione della Folgore
Accosciati da sx a dx: Santino Zanca, Sandro De Luca, Mimmo Milanese, Antonio Romagnoli, Franchino Romagnoli.
Il bimbo è Peppuccio Marino. La foto è stata scattata al comunale di S. Lucia (oggi megaparcheggio)
Oggi 1° maggio: San Giuseppe lavoratore
Nessun dubbio quindi che S. Giuseppe non fosse un operaio vero, un lavoratore, un uomo di fatica. Si ritiene che sia stato falegname, e all'occasione anche fabbro, carpentiere, carradore. Maneggiava la pialla, la scure, la sega, il martello. Così tutti i giorni, dal mattino alla sera, per tutta la vita, faticando, sudando, consumando le forze.
Una delle raffigurazioni più frequenti del Santo Patriarca è quella in cui viene ritratto al banco con la pialla in mano e la sega accanto.
Uomo giusto, sapeva che il lavoro è legge per tutti. Non si ribellò, non si lamentò del suo mestiere, nè della fatica. Lavorò con assiduità, non di malavoglia, eseguendo bene, disimpegnando onestamente gli obblighi e i contratti.
Amò il lavoro. Nella sua umiltà non badò a tutte quelle ragioni che potevano parer buone e che avrebbero potuto indurlo a non occuparsi in cose materiali: l'essere discendente del grande Re Davide, l'essere sposo della Madre di Dio, il Padre putativo del Verbo Incarnato e la di lui guida. L'umiltà gli insegnò a conciliare la sua dignità con l'esercizio di un mestiere molto ordinario e faticoso.
Non si rammaricava di lasciare le sante conversazioni e la preghiera assieme a Gesù e Maria, che tanto consolavano ed elevavano il suo cuore, per attendere per lunghe ore ai lavori dell'officina.
Non ebbe mai la preoccupazione che gli mancasse il necessario. Non ebbe l'ansia e l'assillo di chi non ha fede in quella Provvidenza che sfama i passeri. Perciò, da uomo giusto, osservava esattamente il riposo settimanale del sabato prescritto da Dio agli Ebrei. Lasciava l'officina quando i doveri delle celebrazioni religiose glielo imponevano, o quando speciali voleri di Dio lo ispiravano a intraprendere dei viaggi.
S. Giuseppe non cercò nel lavoro il mezzo di soddisfare la cupidigia di guadagno o di ricchezza. Non fu un operaio incontentabile, pur essendo previdente. Non volle essere ricco, e non invidiò i ricchi. Sapeva essere sempre contento. Da uomo di fede trasformò la fatica quotidiana in un grande mezzo di elevazione, di merito, di esercizio di virtù.
Nutrire e crescere il Fanciullo Divino che si preparava a essere la vittima per la redenzione del mondo: questo era il motivo che rendeva sante e sommamente meritorie le fatiche di S. Giuseppe.
« Chi lo crederebbe? Un uomo acquista col sudore della sua fronte vestiario, nutrimento e sostentamento per il suo Dio! Mani consacrate, destinate a mantenere una vita così bella, quanto è glorioso il vostro ministero, e quanto mi sembra degna degli angeli la vostra sorte! Sudori veramente preziosi! » (Huguet). Col canto nel cuore e la preghiera sulle labbra, S. Giuseppe fu il più fortunato di tutti i lavoratori.
PRATICA. Stimiamo il lavoro. Lavoriamo con onestà, con diligenza, con pazienza, di buona voglia. Amiamo il lavoro. Santifichiamolo e rendiamolo meritorio vivendo abitualmente in grazia e offrendolo ogni giorno al Signore.
PREGHIERA. O Dio, Creatore delle cose, che hai stabilito la legge del lavoro al genere umano, concedici propizio che, sull'esempio e col patrocinio di S. Giuseppe, facciamo bene le opere che ci comandi e raggiungiamo il premio che prometti.
MARTIROLOGIO ROMANI. Solennità di san Giuseppe Lavoratore, Sposo della beata Vergine Maria, Confessore, Patrono dei lavoratori.
VULCANO: VERSO LA RIAPERTURA DELLA “POZZA DEI FANGHI” REVOCATA ORDINANZA DI INTERDIZIONE
L’interdizione si era resa necessaria come unico strumento di mitigazione del rischio connesso alle elevate emissioni di gas vulcanici che, a fasi alterne, si sono verificate sull’isola tra il 2021 (quando fu dichiarato lo stato di emergenza nazionale) e il 2024 quando, finita l’emergenza, la Protezione Civile Regionale segnalava (insieme ai centri di competenza) la necessità di adottare più adeguate misure per la tutela della salute e della incolumità pubblica.
Oggi, dopo un lavoro di circa un anno, tra sopralluoghi tecnici, prescrizioni e indicazioni volte a salvaguardare la sicurezza pubblica, la Società Geoterme si prepara a riaprire la Pozza dei Fanghi, impegnandosi a rispettare le prescrizioni previste dall’ordinanza.
Una lunga vicenda giudiziaria che ha comportato il sequestro dell'impianto, privando l'isola del posto più attrattivo che, insieme al cratere e all'intero contesto naturalistico isolano, la configura e la connota, si chiude così positivamente insieme all'emergenza delle emissioni gassose, aprendo prospettive di rilancio economico e sociale per quella comunità isolana.
mercoledì 30 aprile 2025
Lipari, politica in fibrillazione. In quindici si sono incontrati oggi... con vista sulle amministrative
L'inizio di un percorso, dove non vi sono posizioni di preminenza e dove ognuno porterà il proprio contributo alla "causa", che è, prima di ogni cosa, il bene del paese e della collettività.
Ad organizzare l'incontro "Il patto dei quindici" sono stati Mario Paino e Annarita Gugliotta e, oltre a loro, vi hanno preso parte: Franco Muscarà, Mariano Bruno, Emanuele Carnevale, Mimmo Fonti, Giovanni Munafò, Antonio Casilli, Davide Starvaggi, Gianfranco Grasso, Antonio gugliotta, Marco Giorgianni, Saro Venuto, Corrado Giannò e Gaetano Barca
Straccia bollo, la scadenza sarà prorogata al 30 giugno.
«La norma straccia bollo - evidenzia l'assessore - ha fatto registrare un notevole interesse da parte dei contribuenti. Con questa proroga assicuriamo un po' più di tempo a tutti quei cittadini siciliani che intendono usufruirne e pagare quindi senza interessi e sanzioni la tassa automobilistica regionale scaduta e non versata tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023».
Per ottenere lo sgravio, al momento, è necessario effettuare il pagamento esclusivamente nei punti Aci o negli sportelli convenzionati entro il 30 aprile del 2025. In tale modalità sarà possibile saldare la cartella con l’importo ridotto.
Settimanalmente Aci farà pervenire al dipartimento regionale delle Finanze e del credito i flussi dei pagamenti e quest'ultimo, poi, provvederà a comunicare ad Ader la cancellazione delle somme non dovute grazie allo "Straccia-bollo".