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domenica 18 maggio 2025

I cinque consiglieri eletti nelle fila dell'opposizione: Dalla Bandiera blu alla favola del bilancio: Gullo e i suoi fedelissimi naufragano tra bugie, scuse patetiche e incapacità amministrativa.

COMUNICATO

 Leggiamo con un misto di imbarazzo e incredulità l’ennesimo comunicato autocelebrativo del Sindaco Gullo e della sua sempre più esile maggioranza, impegnati nella solita disperata caccia al colpevole pur di non guardare in faccia la realtà: il totale fallimento della loro azione amministrativa.

Stavolta, incredibilmente, i responsabili della perdita della Bandiera Blu sarebbero – secondo loro – i consiglieri di minoranza. Sì, proprio quelli che dovrebbero essere colpevoli perfino delle onde del mare o del passaggio delle stagioni.

Siamo al grottesco.

Si invoca la mancanza di fondi per le analisi delle acque reflue in uscita dal depuratore, da effettuare e trasmettere entro il 18 novembre 2024 – una spesa di poche centinaia di euro – come scusa per giustificare la perdita di un riconoscimento fondamentale per l'immagine turistica del nostro territorio. Anche negli anni passati si è rimasti per lungo tempo senza bilancio, ma nessuna amministrazione aveva mai messo a rischio questo riconoscimento.

Peccato che, appena un mese dopo, si siano trovati 15.000 euro per le luminarie natalizie – cifra mai spesa prima per addobbi. Senza contare i soldi per incarichi e affidamenti esterni, spesso di dubbia priorità.

Ma ci prendete per scemi?

Se davvero il problema fosse stato economico – e non, come invece è, politico e amministrativo – sarebbe bastata una colletta popolare, anche tra gli stessi consiglieri comunali; meglio ancora, un gesto di responsabilità da parte vostra, autotassandovi, almeno una volta. Ma neanche quello. Nulla. Non un euro.

E ora cercate di scaricare la vostra inettitudine sugli altri?

Perfino gli imprenditori locali – bistrattati, ignorati e danneggiati da questa amministrazione – avrebbero pagato di tasca propria per non perdere la Bandiera Blu.

Loro sì, hanno a cuore l’immagine dell’isola. A differenza vostra.

Ma non appagati da questo scivolone, siete riusciti nell’impresa di riscrivere la storia anche sul tema del bilancio comunale.

Altro che “mancata approvazione” da parte del Consiglio comunale: il bilancio 2024-2026 non è mai arrivato in Consiglio Comunale. Mai. A fine novembre è stato presentato solo un PEF rifiuti confuso e fuori tempo massimo, redatto senza alcuna condivisione, e basato su un uso discutibile – e sproporzionato – della tassa di sbarco.

E anche se fosse stato approvato, mancavano tutti gli altri documenti fondamentali, come il PEF idrico, il piano triennale delle opere pubbliche, il DUP e ogni altro atto necessario alla costruzione di un bilancio serio.

Altro che colpa dell’opposizione: la vostra è semplice incapacità.

Nel 2025 – come se nulla fosse – provate pure a portare in aula i documenti propedeutici al bilancio riferiti, però, al 2024, ignorando che la legge vieta l’approvazione di atti previsionali per esercizi già conclusi (art. 151, comma 8-bis TUEL; Circolare Regione Sicilia n. 33/2022).

Dilettanti allo sbaraglio? Ignoranti? O solo arroganti?

Poi c’è la vergognosa gestione delle isole minori e delle frazioni. Qui si tocca il fondo.

Mentre i territori più fragili e dimenticati aspettano un segnale, voi vi arrampicate sugli specchi pur di evitare di convocare consigli comunali aperti a Stromboli, Filicudi o Canneto.

Forse perché temete il confronto con cittadini che da mesi ignorate?

E per giustificare questa fuga, vi inventate pure una ricostruzione normativa fantasiosa: secondo voi, i consigli aperti possono convocarli solo il Sindaco o la maggioranza.

Peccato che la legge e il Regolamento parlino chiaro: l’unico organo titolato a convocare un consiglio, di qualunque genere sia, è il Presidente del Consiglio Comunale, che può anche decidere di svolgerlo in sedi diverse dal Palazzo, comprese le isole e le frazioni (art. 3, comma 2 del Regolamento).

Altro che “non si può fare”: non volete farlo.

Siamo davanti a una delle peggiori stagioni amministrative che Lipari ricordi.

Un Sindaco arroccato nel suo bunker di Palazzo, circondato da sette consiglieri che sembrano più ostaggi che alleati, e sempre pronto a cercare nemici dove servirebbero invece autocritica, competenza e trasparenza.

E si lamenta pure del “ribaltone”?

Noi ci sorprendiamo, invece, di come facciano ancora a rimanere i restanti sette consiglieri di maggioranza, nonostante il disastro amministrativo ormai conclamato del Sindaco Gullo e della sua giunta.

Chi ha perso la maggioranza dovrebbe solo prenderne atto.

Un sindaco serio, con un minimo di dignità istituzionale, avrebbe già rassegnato le dimissioni e chiesto ai cittadini una nuova legittimazione.

Ma Gullo no. Gullo resta, attaccato alla poltrona con una tenacia che fa persino tenerezza, salvo poi fuggire davanti al giudizio popolare.

Il tempo della propaganda sta finendo.

E i cittadini – ve lo diciamo chiaro – non sono stupidi. Sono stanchi. E non vedono l’ora di mandarvi a casa.

I Consiglieri Comunali

Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria

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