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giovedì 13 agosto 2009

Filicudi: Presentato il volume "Il processo imperfetto. 1894: i fasci siciliani alla sbarra"

(dal nostro inviato Michele Manzotti, giornalista de "La Nazione" ) Presentato a Filicudi "Il Processo Imperfetto" del magistrato Rino Messina. Un appuntamento piuttosto affollato e di ottimo livello culturale.
La cronaca di un processo di fine ottocento per conoscere la nostra storia e comprendere meglio l'attualità. Rino Messina, magistrato e autore del volume ”Il processo imperfetto. 1894: I fasci siciliani alla sbarra” ha così sintetizzato lo spirito alla base del suo lavoro, edito da Sellerio.
Il libro è stato presentato a Villa La Rosa (Filicudi) da Pippo Manzone, Guglielmo Gulotta e Bimba de Maria. La vicenda processuale che portò alla repressione del movimento formato da lavori e intellettuali siciliani e stata riproposta in oltre 500 pagine. La vicenda appassionò l'opinione pubblica dell'epoca mentre lo stato unitario, alle prese con grandi problemi tra cui la spedizione in Abissinia e gli scandali finanziari, aveva l'esigenza di reprimere una voce di dissenso che aveva ramificazioni in altre zone d'Italia. Un'indagine compiuta su documenti d'archivio che colma una lacuna della storiografia.

Brevi

Lipari: "Diffide" e "occhi chiusi" - "Diffidato" dalla polizia municipale nel proseguire a vendere bibite e panini in prossimità della spiaggia di Porticello(su un terreno privato) a Lipari il signor Antonino Castelli di Quattropani si è incatenato davanti al palazzo comunale di via Falcone e Borsellino. Davanti al cancello d'ingresso, dove si trova unitamente al suo cane, ha anche "esposto" una documentazione fotografica relativa ad altre attività esercenti lungo i litorali isolani, ponendo il quesito sulla regolarità di tutte queste.
Intanto proteste giungono per l'autentica invasione di bancarelle di extracomunitari che occupano una ampia area di Marina Lunga (costituendo anche pericolo per il traffico) e di Canneto. Assolutamente nulla contro gli extracomunitari, ma è possibile tutto ciò, è regolare? La polizia municipale, al di là di qualche contestazione che lascia il tempo che trova, ritiene di dover intervenire?

Letojanni:pubblico delle grandi occasioni per il Festival delle bande musicali.
L'intero articolo è visualizzabile cliccando sul questo link in rosso Eolie News 2

PIANO CASA. LA GIUNTA APPREZZA PROPOSTA BENINATI- La giunta di governo ha apprezzato, ieri sera, il nuovo disegno di legge sul così detta piano casa redatto dall’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati. Si tratta di una norma che integra il precedente ddl approvato dalla Giunta e restituito dalla competente Commissione dell’Ars per approfondimenti tecnici.
Per leggere l'articolo integrale cliccare su questo link in rosso Eolie News 2

Lipari: Gli ex Pumex consegnano lettera appello al Presidente della Repubblica

Una lettera, con relativa allegata cronistoria, è stata consegnata dagli ex dipendenti Pumex al Presidente della Repubblica prima che questi lasciasse l'isola eoliana. Il testo:
Al Sig. Presidente della Repubblica Italiana
Egregio Sig. Presidente,
anche noi, ex lavoratori della pomice di Lipari, desideriamo darLe il bentornato nel nostro arcipelago.
Non abbiamo voluto disturbarLa in questi giorni di meritate vacanze e proprio per questo Le consegniamo la presente negli ultimi giorni del suo soggiorno nella vulcanica Stromboli ma, purtroppo, la nostra drammatica situazione ci obbliga a chiedere il Suo aiuto sia nella qualità di Capo dello Stato che di persona da sempre molto attenta ai problemi dei lavoratori.
Siamo circa quaranta lavoratori che, per permettere alle Isole Eolie di entrare a far parte della Lista Unesco dei siti patrimonio dell’umanità, abbiamo dovuto sacrificare la nostra occupazione e, conseguentemente, la fonte di reddito per le nostre famiglie.
Per consentire il mantenimento del sito Eoliano l’Unesco ha chiesto infatti allo Stato, Alla Regione Siciliana ed al Comune di Lipari di dismettere l’attività di estrazione della Pomice chiudendo definitivamente le cave di Lipari, cosa puntualmente verificatasi, raccomadando Loro, però, di salvaguardare l’occupazione, cosa altrettanto puntualmente non verificatasi, per cui noi siamo stati gli unici a pagare, venendo privati del diritto al Lavoro.
Malgrado le innumerevoli promesse di esponenti della classe politica Nazionale, Regionale e locale nulla, ad oggi, è stato fatto per restituirci un lavoro dignitoso e duraturo.
Ci affidiamo quindi a Lei, Sig. Presidente, in quanto massimo garante della Costituzione Italiana, affinchè venga , nuovamente, riconosciuto a noi quello che è il primo diritto sancito dalla Costituzione – il Lavoro – e ci venga restituita quella dignità lavorativa che avevamo e che ci è stata tolta in nome di un bene collettivo quale è stato dichiarato essere l’arcipelago Eoliano.
Alleghiamo alla presente un promemoria sull’evolversi della problematica che così drammaticamente ci sta interessando, nella speranza che Lei, dall’alto della Sua enorme disponibilità possa, con un Suo deciso intervento, fare comprendere a chi di competenza come non sia giusto abbandonare nella più assoluta precarietà decine di cittadini, togliendo loro il lavoro che avevano senza darne loro in cambio uno altrettanto dignitoso e duraturo.
RingraziandoLa, speranzosi, La salutiamo.
Gli ex lavoratori della pomice

Le opere del dott. La Greca. "Vetrine" a Salina, Stromboli e Lipari

Comunicato stampa del 13 agosto 2009
Colgo l’occasione dell’odierna comunicazione per ringraziare sentitamente e pubblicamente il Sindaco di San Marina Salina, Massimo Lo Schiavo e l’assessore Linda Sidoti per la grande disponibilità e gentilezza nell’avermi ospitato all’interno della Rassegna “Terrazza del 12 agosto” “La mia Terra…Salina” dell’11-12-13 agosto, con la presentazione del mio volume “Nel regno di Efesto”, non appena hanno saputo degli argomenti trattati all’interno del volume; dimostrando grande attenzione alle novità che via via arrivano dalla ricerca e dagli autori eoliani, senza formalismi e senza lungaggini burocratiche.
Informo i cittadini e gli appassionati di storia locale che stimano e valorizzano il lavoro degli autori eoliani che il volume “Nel Regno di Efesto” sarà presentato domenica 16 agosto 2009, alle ore 19,00, presso la Libreria sull’isola di Stromboli unitamente al volume di Clara Raimondi “Alle Eolie sulla scia di Ulisse” e all’interno della più ampia illustrazione del progetto “Alle Eolie sulla scia di Ulisse”. Alla presentazione prenderà parte la scrittrice Lidia Ravera.
Anticipo, infine, che i tre volume predisposti dallo scrivente, nel corso dell’anno 2009, saranno presentati presso il Centro Studi di Lipari il 21 agosto p.v. con la collaborazione di Angelo Raffa, Barbara Brundu e Clara Raimondi.
Nel corso delle presentazione saranno esposti, inoltre, alcune opere dell’artista Massimo Liparulo, nell’ambito della mostra in corso presso il “Casajanca” di Canneto, dal titolo “Vite Sospese” figure e simboli legati alla pomice.
Il 3° volume sulla Storia della Pietra Pomice “IL PRIMO NOVECENTO” Dal tentativo Haan alla Legge 10 del 1908”, tratta il primo decennio del Novecento, denso di eventi, che chiude definitivamente la visione ottocentesca delle vicende umane che sono state tracciate nei primi due volumi della Storia della Pomice. I primi anni del novecento rappresentano per l’economia delle Eolie una rivoluzione, le lotte fra imprese straniere, i colpi bassi, lo spionaggio industriale, lo scontro all’interno della società e nel consiglio comunale, le prime indagini sullo stato delle miniere di pomice da parte del Ministero dell’Agricoltura, l’emanazione della Legge 10 del 1908 e la figura del Marchese Ugo di Sant’Onofrio sanciscono la fine dell’attività pomicifera dell’ottocento proiettando le Eolie nel nuovo secolo. La vicenda Haan scrive la parola “fine” a tutti i tentativi ottocenteschi per arrivare ad una unica impresa per lo sfruttamento del mercato della Pomice; d'ora innanzi assisteremo ad una battaglia senza esclusione di colpi fra imprese liparesi ed imprese estere. Lo scontro si sposterà su vari fronti, quasi sempre illeciti e scorretti, con una unica vittima: gli operai. La legge sulla Pomice, approvata dal Parlamento Italiano il 5 gennaio 1908, su iniziativa dell’On.le Marchese Ugo Di Sant’Onofrio, raggiunge vari obiettivi, quello di regolamentare definitivamente l'esazione del dazio all'imbarco e quello di dare, per la prima volta, una forma di copertura agli operai addetti all'escavazione della pomice. Attraverso gli introiti della tassa il Comune di Lipari sarà in grado di dare ordine all'intero settore. Cambia il baricentro della produzione, nel corso dell'ottocento era la montagna e l'interno a dominare, dopo il primo decennio il baricentro si sposta sulla costa, nasceranno gli stabilimenti sulla costa ed i pontili di carico. Il mercato della pomice cambia radicalmente, finisce l'era della pomice in pezzi, arriva l'era della pomice in polvere. Nuovi prodotti, nuovi mercati, quelli tedeschi e quelli americani sostituiscono i francesi, questo per il successivo ventennio. Escono di scena i protagonisti ottocenteschi della politica eoliano, Giuseppe Faraci, Onofrio Carnevale, Giuseppe Franza (che avrà un ruolo importante nel corso del 1926, con la rivolta del 28 agosto che sarà oggetto di un'altra monografia) ed infine, Emanuele Carnevale che “condurrà” il lungo scontro con il Vescovo Pajno. Si diraderà anche il contributo del Marchese Ugo Di Sant'Onofrio e le Eolie non troveranno mai più una figura di uguale livello; un vero politico con a cuore lo sviluppo delle nostre Isole, disinteressato e generoso, sino alla fine; un uomo, ingiustamente, caduto nell'oblio sino ad arrivare, qualche anno fa, una amministrazione miope e scarsamente informata sulla nostra storia, a proporre il cambio del nome della Piazza dedicatagli nel 1908. Nei prossimi decenni troveranno soluzione sia la controversia per la proprietà dei demani pomiciferi sia l'intera problematica della reintegra dei demani comunali eredità del secolo precedente. Gli operai prenderanno sempre più coscienza del loro ruolo, ma il fascismo metterà fine ad ogni speranza di giustizia sociale; se nel corso dell'ottocento il rischio di morte era rappresentato dai crolli in miniera, nei prossimi decenni, assisteremo alle prime avvisaglie della silicosi su larga scala.
Il volume “Lipari al tempo degli Arabi” Il volume dal titolo “Lipari al tempo degli arabi” analizza un episodio storico, sinora inedito per la storiografia eoliana, risalente al 1035 che investe Lipari. Sulla base di una testimonianza storica precisa, abbiamo messo in luce un episodio finora oscuro della storia eoliana e in particolare quello relativo alla traslazione di parte delle reliquie del Santo da Lipari a Pisa, dove tuttora risiedono, a seguito di una spedizione militare pisana.
L’episodio citato viene inquadrato nelle vicende che caratterizzano il periodo storico della dominazione araba mediante un’accurata disamina degli eventi collaterali del medesimo periodo.
Il volume è in grado di dare un contributo inedito alla storia di Lipari all’alba dell’anno Mille e un contributo al storia del Culto di San Bartolomeo.
Due degli eruditi pisani più noti, Tronci e Roncioni, dedicano ampio spazio e risalto alla cronaca dell’attacco pisano nei confronti degli arabi di Lipari, senza alcun tentennamento.
Per quasi un secolo abbiamo dato per scontato alcune informazioni storiche sul periodo arabo di Lipari, adesso la scoperta degli Annali del Tronci ci spingono a cercare altre prove, altre testimonianze, a conferma o smentita di questi fatti. L’odierno scritto va considerato come un primo approccio aperto a successive revisioni, che scaturiranno da ulteriori ricerche, sia sotto l’aspetto della ricerca storico-documentale, sia sotto l’aspetto della ricerca archeologica, (che ci auguriamo di stimolare), per identificare ancor più le testimonianze della comunità e dell’abitato di Lipari durante il periodo arabo.
Le Isole Eolie, ancora una volta, riescono a sorprenderci, a non dare per scontato che tutto sia noto o sia stato scoperto; attraverso la ricerca è possibile scoprire e riscrivere il passato delle nostre isole e darci indicazioni per il futuro.

Doccia per tre. Il fotomontaggio ..con considerazioni di Piero Roux

(Piero Roux) I nostri amici hanno deciso di seguire i consigli del Dott. Giacomantonio e... provano a farsi una doccia per rinfrescarsi le idee e riprendere -con calma- il filo del discorso.

Lipari: Il sindaco "contestato" a Zelig

Doppia "contestazione" ieri sera a Lipari per il sindaco Mariano Bruno sul palco dello spettacolo dei comici di "Zelig" posto in scena al Franchino Monteleone.
Il primo cittadino liparese è stato "contestato" non appena è salito sul palco prima dell'inizio dello spettacolo e alla fine dello spettacolo stesso quando è ritornato sul proscenio per i saluti finali.
La "contestazione" si è sollevata da una consistente parte del pubblico.
Il sindaco Bruno nell'apparizione conclusiva, a fronte delle "contestazioni" provenienti dal pubblico, ha annunciato l'intenzione, poi posta in essere, di ringraziare ed applaudire gli intervenuti allo spettacolo.
Spettacolo che, per la cronaca, ha incontrato il gradimento del pubblico presente.

Lettere al direttore: Semplicemente indignati

Caro direttore,
Le scriviamo poche righe per esprimere il nostro disappunto e la nostra indignazione sullo stato in cui versa la frazione di Canneto(ma non solo) dal punto di vista della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Mai come quest'annno, e noi essendo eoliani di nascita o d'adozione, ma residenti altrove per motivi di lavoro, abbiamo tutte le carte in regola per poterlo dire, si è toccato il fondo.
Cassonetti stracolmi a tutte le ore, un lezzo nauseabondo (a proposito ma quando si lavano i cassonetti?), differenziata lasciata in bella mostra per giorni (almeno due nella migliore delle ipotesi), camion dei rifiuti che, quando passa, si avverte prima il lezzo e poi lo si vede ecc.ecc.
L'unica cosa che funziona, anche se non dappertutto, è il servizio di spazzamento. Ma questo solo a quell'eroe (non sapremmo come definirlo) di Angelino che dalle prime ore dell'alba a tarda sera fatica a più non posso.
Per il resto è solo vergogna!
Attraverso il suo sito, che seguiamo anche quando siamo lontani dalla nostra (sempre meno riconoscibile) Lipari, abbiamo letto le "difese d'ufficio" dell'amico e amministratore dell'ATO Mimmo Fonti. Con tutto il rispetto per il lavoro che svolge, sicuramente con passione, vorremmo potergli dire: "Non si può difendere l'indifendibile. I fatti sono fatti e se si tenta di cambiarli si rischia di diventare non più credibili".
Vorremmo che questa nostra lettera-sfogo non venisse assunta a presa di posizione ma venisse considerata come una ulteriore pagina di "riflessione". Una pagina scritta da chi ama quest'isola e che, purtroppo, senza entrare in altri discorsi e/o in altri settori, la vede sempre più meno linda e sempre più "fetente".
Grazie dell'attenzione
Antonio, Francesca, Mimmo e Loredana (fiorentini di Lipari)
NDD- Una lettera- sfogo, scritta prima che con la tastiera del computer con il cuore, che non lascia spazio ad alcun commento e non potrebbe essere altrimenti vista la precisa e puntuale esposizione del "dramma spazzatura" che riporta.
Noi, ormai, non ci meravigliamo più di nulla. Ancora di più dopo che, da sei giorni, due semplici cartoni vengono lasciati all'ingresso della frazione balneare di Canneto senza che nessuno li veda e li smaltisca. Un benvenuto a Canneto da "vergogna".
Con l'aggravante che questi cartoni "cassonetti all'avanguardia" si stanno riempiendo, giorno dopo giorno, di altri generi di rifiuti lasciati lì da incivili.
Nelle prossime ore, probabilmente...speriamo (lo abbiamo chiesto espressamente ad un addetto alla raccolta) quella vergogna sparirà...
Resta il fatto che sono occorsi ben sei giorni ed una "raccomandazione"

Personaggi delle Eolie che non si sono più : Pippo Calderone

Pippo Calderone, seppure non originario di Lipari, è uno di quei personaggi che hanno legato il volto e il nome a quest'isola. Pippo Calderone, scomparso nell'agosto del 2002, è stato, tra l'altro, lo storico custode dei campi da tennis.
Proprio per ricordarlo ogni anno si tiene il "trofeo Coppa Calderone", la cui 7° edizione prenderà il via a giorni.

Un cannolo da dividere in quattro e quattro bicchieri d'acqua. "Turismo d'elite" alle Eolie

Un cannolo di ricotta da dividere in quattro e quattro bicchieri d'acqua!
Questa la richiesta avanzata, ad una esterrefatta signorina che serve ai tavoli di un bar di Canneto, ieri mattina intorno alle undici da quattro turisti che stanno trascorrendo questo periodo di vacanza a Lipari.
Lo ha raccontato ad Eolienews lo stesso titolare del locale.
Un esempio emblematico, ma non è l'unico, di quale qualità sia il livello di una parte del turismo che in questi affolla l'arcipelago eoliano.

mercoledì 12 agosto 2009

Stromboli: Incontro Bruno-Napolitano all'ombra del vulcano. Il comunicato ufficiale

Comunicato stampa del comune di Lipari
Un incontro cordiale, sereno, tranquillo, così possono essere riassunti i 43’ di colloquio a Stromboli tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed il sindaco di Lipari, Mariano Bruno.
La discussione ha toccato quelle che sono alcune problematiche che interessano l’Arcipelago ed in buona parte già a conoscenza del Capo dello Stato.
Si è discusso del problema trasporti, di quello dell’acqua, dei rifiuti, della scuola di Stromboli, dei lavoratori della pomice, del riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità delle quali le Eolie si fregiano e di molto altro ancora.
Il Presidente Napolitano ha rassicurato il sindaco Bruno che, in considerazione dell’amore che lo lega a queste splendide perle del Tirreno, farà tutti i passi e gli incontri necessari con il Presidente del Consiglio ed i vari Ministri per affrontare le questioni una per una.
Il Capo dello Stato ha inoltre invitato il sindaco di Lipari a rivolgere a tutte le forze politiche di ogni ordine e colore operanti sul territorio un forte e sincero saluto, auspicio di un buon lavoro nell’interesse della comunità.
Dal canto suo il primo cittadino ha omaggiato il Presidente Napolitano con un quadro di M. Brancato con in rilievo, e non poteva essere altrimenti, Stromboli e Strombolicchio e con il libro del Centro Studi “Viaggiatori delle Eolie” nel quale spicca la figura di Dolomieu visitatore delle Eolie e delle Dolomiti oggi accumunate dal titolo di Patrimonio dell’Umanità.

Salina, nel riparo del Dio del vento

(Fabrizio Ardito - Terra) Eolie di pietra e di fuoco, certamente. Ma anche isole dove la campagna domina ancora il paesaggio, come accade sui dolci pendii di Salina. Tra i diversi modi per raggiungere Salina, il più antico è probabilmente il migliore. La nave che lascia Napoli e sfiora i faraglioni di Capri al tramonto si avvicina, poco prima dell’alba, ai bagliori rossi del cratere di Stromboli, che per secoli hanno segnato la rotta verso la Sicilia.
Tra un’isola e l’altra, il traghetto segue una rotta serpeggiante tra la minuscola Ginostra, i faraglioni di Panarea e Filicudi per poi entrare finalmente nella rada di Rinella. Dopo dodici ore di vento marino, è il profumo a tradire l’indole di Salina: non minerale e non più marino, come sugli scogli più rocciosi dell’arcipelago, ma vero odore di campagna bruciata dal sole, con il dolce dei fichi d’india e delle viti. Una lunga strada sale a traversare uno dopo l’altro tutti i borghi dell’isola - che conta tre comuni diversi: prima Leni, a mezza costa verso la costa siciliana e poi, oltrepassato il valico di Valdichiesa, si scende a Malfa, allargata a mezza costa nella zona più ricca di campi e vigneti dell’intera isola.
Con tratti scoscesi a picco sul mare, la via prosegue verso Santa Marina, il paese più grande dell’isola, anch’esso scalo per traghetti e aliscafi e si conclude a Lingua, ai piedi del faro che guarda verso la vicina Lipari, da dove arriva galleggiando la pietra pomice che colora di grigio chiaro le spiagge. A un passo dalle acque immobili dello stagno salmastro, si può iniziare a seguire il filo della storia di Salina nelle sale del piccolo museo, discreto e quasi nascosto tra le case.
Tra gli oggetti della vita quotidiana di pescatori basta poca attenzione per comprendere l’importanza che l’isola ebbe in passato: le navi cariche di malvasia, il prodotto più importante di Salina, lasciavano Santa Marina dirette verso il continente, da dove i barili partivano in direzione di Parigi, Londra e la remota corte di San Pietroburgo. Anche un naturalista doc come Lazzaro Spallanzani, autore di una monumentale opera sulle isole, tra lo schizzo di un vulcano e una dotta notazione geologica non poté fare a meno di parlare del vero tesoro salinese: «durante la mia dimora colà, mi riuscì a stento di procurarmene tanto, onde confortare talvolta lo stomaco, e ravvivare gli spiriti abbattuti dalle penosissime mie pellegrinazioni, come pur di recarne meco, qual rara e deliziosa bevanda, alcuni saggi a Pavia».
La zona più ricca di vigneti - dai cui muretti fanno capolino anche le onnipresenti piante dei capperi, seconda e più rustica gloria gastronomica di Salina - s’incontra dirigendosi verso Malfa. Il cappero che viene normalmente utilizzato in cucina è in realtà il bocciolo del fiore, mentre il frutto - il cucunciu - è di forma allungata e si usa soprattutto crudo e si conserva sott’aceto. Alle spalle del paese di Malfa, il versante sale ripido verso i coni vicini dei due antichi vulcani di Salina: Monte Fossa delle Felci, che sfiora i mille metri di quota e il più basso Monte dei Porri.
Partendo dal colle di Valdichiesa, una passeggiata conduce verso la vetta più alta di Salina: un sentiero segnato segue a tratti la strada forestale diretta verso Monte Fossa delle Felci ed è difficile aspettarsi, dopo il grigio polveroso e bruciato delle pietre dei muretti a secco, con lo sgattaiolare furtivo delle lucertole, che il paesaggio divenga verde, fresco e lussureggiante appena si entra nei boschi di castagni che coprono le quote più alte della montagna. La vetta non è altro che il bordo di un antico cratere, divorato dal tempo, che è stato colonizzato da un mare di felci verdissime. Lungo la discesa, i più allenati possono decidere di seguire le indicazioni sulla destra verso Malfa: la via è ripida ma porta a poca distanza dalle grotte abitate in passato quando le armi saracene s’affacciavano all’orizzonte.
Dalla via principale dell’isola che congiunge Rinella a Malfa, tra un vigneto e l’altro, si stacca una deviazione verso Pollara che, in breve, raggiunge il Semaforo e il panorama più emozionante dell’isola. Davanti, sul mare, si stagliano le sagome di Filicudi e Alicudi. In basso, immerse nel verde, le case di Pollara occupano il versante semicircolare di un cratere enorme, il cui centro si trovava dove oggi emergono dalle onde le rocce taglienti del Faraglione. Tra queste case è stata girata una parte del Postino di Massimo Troisi e da questo tratto di costa, che si può raggiungere con una ripida discesa a piedi fino ai vecchi ricoveri delle barche scavati nella roccia, si può godere quello che molti definiscono il più bel tramonto delle Eolie.
Una seconda passeggiata, meno impegnativa, è la traversata che conduce proprio dal Semaforo di Pollara fino a Leni, percorrendo a mezza costa il crinale di Monte dei Porri (in circa un’ora e mezza di cammino). Sulle pendici, oltre il belvedere di Pizzo del Corvo aperto su Alicudi e Filicudi, lo spettacolo degli uliveti abbandonati è impressionante: per quasi un’ora si cammina tra le piante e i muretti a secco che, per secoli, sono stati la ragione di vita di generazioni di isolani.

Bruno a Stromboli sta incontrando Napolitano

Il sindaco di Lipari Mariano Bruno è a Stromboli dove sta incontrando il presidente della repubblica Giorgio Napolitano. La comunicazione arriva dall'assessore Corrado Giannò. Gli argomenti dell'incontro sono al momento "top secret". E' scontato, comunque, che si parlerà della delicata situazione dei trasporti marittimi.
Bruno potrebbe anticipare a Napolitano quella che è una idea della sua giunta, cioè conferirgli la cittadinanza onoraria del comune di Lipari considerato il suo grande amore per Stromboli.

Il libro di La Greca e la mostra su San Bartolomeo. Ci scrive l'assessore Sparacino

Dopo il nostro editoriale di ieri abbiamo ricevuto una mail della dottoressa Mimma Sparacino, assessore del comune di Lipari, che ringraziamo per aver cortesemente risposto all'argomento da noi affrontato.
IL TESTO DELLA MAIL DELLA DOTTORESSA SPARACINO:
Nessuno ha "dà pagà" meno che mai ex colleghi coi quali ho sempre mantenuto rapporti cordiali nonostante non si cammini più insieme politicamente.
Conosco il lavoro di Pino per avermene lui stesso parlato ormai quasi un mese fà, è un lavoro estremamente interessante perchè porrebbe in essere un a serie di dibattiti e discussioni su studi precedentemente fatti che potrebbero addirittura stravolgere parte della nostra storia, o almeno di quella storia che fino ad oggi pensavamo di conoscere.
Reputo dunque il lavoro di La Greca, per le notizie che lui stesso mi da, estremamente interessante. Ci sono tuttavia dei passaggi , che Pino conosce meglio di me, e che sono obbligati, primo tra tutti una richiesta ufficiale all'amministrazione mai fatta!
Non ricordo bene se lo stesso Pino non tanto tempo fa appunto mi disse che la presentazione del suo lavoro sarebbe avvenuta ad opera del Centro Studi e che pertanto la richiesta sarebbe dovuta partire da loro.
Ora , capisco bene , che per i Nini questa è un'occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire, visto che loro sono veri campioni in fatto di scoop giornalistici storici etc etc...ma non si può certo attribuire a me o all'amministrazione di cui faccio parte la non volontà di accettare una simile proposta o ancora peggio un diniego mai avvenuto !
Le bugie, caro Pino, hanno le gambe corte, ma di questo qualcuno ti aveva già avvertito!
Conosco bene le straordinarie qualità e capacità di Pino per i motivi succitati e non solo, conosco la sua tenacia e la capacità di usare a dovere cesello e martello e credo di conoscere anche la fatica e l'amore che mette in tutto ciò che fà, ma in questo preciso momento io sono un assessore cui piaccia o no bisogna ufficialmente chiedere!
Sono spiacente di non poter accontentare la sua richiesta caro Sarpi ma così và, e mi spiace ancor di più essere stata quasi una Cassandra rispetto alla questione, ma presuntuosamente ancora dico : vedi Pino di nuovo , avevo ragione!
Non ti abbattere però il Centro Studi saprà darti lo spazio che meriti! E... poi cosa hai da perdere ,in fondo fino a ieri ero solo una povera pazza che mai sarebbe riuscita!
Ti auguro tutto il bene possibile
Mimma

Ginostra: Oasi di pace

A Ginostra, il piccolo borgo dell'isola di Stromboli, è una estate estremamente tranquilla. I vacanzieri, in genere possessori di abitazioni, vivono una situazione di autentico relax e non risentono del caos che, in questi ultimi giorni, sta investendo buona parte dell'arcipelago.
Pochi i pendolari che sbarcano nel borgo anche per il numero limitato dei collegamenti. Tante invece le imbarcazioni che si fermano alla fonda nello spazio di mare antistante la frazione. In molti vi restano per intere giornate per assistere alle sempre spettacolari esplosioni notturne del vulcano Stromboli che sovrasta il borgo. Fra le imbarcazzioni avvistate vi sarebbe stata 'Octopus', di Paul Allen, uno dei fondatori di Microsoft, anche lui intento secondo i bene informati a godersi lo spettacolo del vulcano.
Per il momento a Ginostra i problemi invernali, l'isolamento, i forti marosi e tutto il resto sono solo un ricordo lontano o un futuro ancora al di là da arrivare

"Questione rifiuti" a Lipari. Fonti risponde a Giacomantonio e guarda favorevolmente alla "proposta Roux"

Riceviamo dall'amministratore delegato dell' ATO ELIE Mimmo Fonti la risposta all'intervento del dottor Michele Giacomantonio e pubblichiamo:
Condivido l’invito a farci tutti una doccia fredda per rinfrescarci le idee.
Penso di non soffrire della sindrome del Marchese del Grillo, almeno come è stata rappresentata dal regista Mario Monicelli, non amo farmi burla della gente ne mi sento meglio o peggio del mio prossimo.
La mia reazione nasce dalle immani difficoltà di gestire un servizio che di fatto è stato sbolognato dall’amministrazione ad una società (Eolie Ambiente s.r.l.) che ha dovuto accettare un progetto tecnico esecutivo da parte di una Ati dopo aver bandito per ben tre volte la gara pubblica e per due andata deserta.
Sappiamo tutti che quello che viene definito in sede di gara pubblica, specie per un servizio, diventa vincolante per le parti, modestamente il sottoscritto aveva fatto rilevare che il progetto tecnico lasciava delle perplessità ed aveva proposto altre soluzioni, la scelta dell’assemblea dei soci, sovrana in una società, ha determinato (in assoluta buona fede) l’assegnazione della gara mettendo la parola fine a tutto il resto.
L’analisi tecnica ed il piano economico non lasciano spazio alle parole, c’è un prezziario che stabilisce il costo orario del personale e dei mezzi, esso va semplicemente applicato, le disfunzioni che vengono rilevate sono prevalentemente per insoddisfacente spazzamento, per la raccolta lenta ed incompleta. Purtroppo la ditta, con alla mano la vigente ordinanza sindacale, si discolpa di buona parte delle problematiche addebitate. L’ordinanza n. 75 del 11/08/08 prevede la possibilità di conferire dalle ore 06,00 alle ore 10,00 e dalle ore 14,00 alle ore 17,00, la parte differenziata deve restare dentro gli esercizi pubblici che verrà prelevata direttamente dagli operatori. Come tutti sappiamo non viene minimamente osservato l’orario di conferimento, anzi in tutte le ore del giorno e della notte vedi sempre gente che conferisce, inoltre molti esercenti conferiscono nei cassonetti in quanto non hanno aree interne sufficienti e non aspettano i passaggi, basta osservare notte tempo quanta gente va tirando lungo i marciapiedi sacchi pieni di tutto, lasciando aloni di percolato.
Leggo che si condivide che l’educazione civica della ns. gente e dei turisti è molto assopita; ma come possiamo intervenire e cercare di porre un freno al malcostume?? L’unica possibilità, come fanno in moltissime città è quella del controllo e della sanzione ad opera dell’autorità di P.G., e fin quando questo non avverrà possiamo solo discutere.
La differenziata sta andando avanti con discreti risultati, a giugno, su base annuale, il comune di Leni si è attestato al 25,54%, il comune di Malfa al 15,85%, il comune di S.Marina al 15,48 e purtroppo il comune di Lipari al 10,43%
Riguardo la querelle con chi promuove decreti ingiuntivi e le opinioni che questi esprimono sul servizio, non voglio commentare in quanto le sedi proprie, scelte da loro, sono altre.
Dr. Giacomantonio, ho scelto (almeno per ora) di non fuggire di fronte ai problemi, ammetto che sono il primo a sbagliare agendo in modo reattivo quando ritengo di subire delle critiche ingiuste, perché chi conosce il problema, e molti di quelli che scrivono lo conoscono, sanno che la società che amministro non può fare molto e quindi non posso giustificarle, ai miei occhi appaiono strumentali ad altri obiettivi, forse mi sbaglio, ma onestamente penso questo. Mi piacerebbe confrontarmi su tutti i problemi a condizione che tutti esprimiamo concetti con onestà intellettuale, senza interessi di parte o politici, a tal proposito mi sembra buona la proposta del sig. Piero Roux che noi abbiamo già valutato per Panarea con altro impianto interrato similare ( Lift-O-Mat), mi sembra fuori da qualsiasi equivoco la pacatezza con cui egli si rivolge e per questo lo ringrazio.
Sto andando a farmi la seconda doccia fredda della giornata.
Saluti
Mimmo Fonti

"Vite sospese-figure e simboli legati alla pomice". Domani nel "Giardino di Casajanca"

Giovedì 13 agosto alle ore 19.00 "Nel giardino di Casajanca" a Canneto saranno presentate le installazioni di Massimo Liparulo "Vite sospese- figure e simboli legati alla pomice"
Nell'ambito delle iniziative culturali del 2009, il vernissage di domani nasce dalla sinergia di Casajanca con spazio.aperto.artecontemporanea e I-Dee.
Quindi alle 19.00 tutti invitati all'aperitivo!!!!
La presentazione di Liparuolo pubblicata sul sito www.exibart.com :
Massimo Liparulo artista prestato all’architettura, si reca a Lipari per la prima volta (è un caso quel cognome?). Napoli in quei mesi era infestata dai rifiuti che non venivano ritirati, uno scenario apocalittico su cui gli “intellettuali” d’Italia si interrogavano, all’improvviso l’invito di Silvia a Casajanca sembrò l’unica via di fuga dall’amata città partenopea!Da Milazzo si intravedevano le isole Eolie in tutta la loro magia, paesaggio surreale, vulcani, mare, colori, odori, persone, atmosfere uniche, mai l’artista poteva immaginare quella “eruzione” nella sua vita così di colpo. L’incontro con Lipari iniziò con le escursioni alle cave di pomice, alla ricerca dell’ossidiana, alle incredibili cave di caolino dalle mille sfumature. Importante furono le chiacchierate con la gente del posto i racconti, i ricordi delle isole com’erano ai tempi delle cave. Massimo continuando nella sua ricerca percepì alcune “presenze” nei ricordi, nelle cave, sulle isole. Presenze legate al lavoro, alla terra, alla vita degli isolani che tanti cari hanno perso nei decenni delle cave bianche. Iniziano ad emergere nella sua immaginazione i vecchi lavoratori: spiriti, piccoli omini, curvi, rannicchiati a lavorare a trascinare sui binari le loro vite. Vite sospese tra terra e cielo, di cui ancora non riescono o non vogliono liberarsi, restando legati alla loro terra, alle loro famiglie e al loro lavoro.L’artista è solito lavorare con le materie povere, quelle di tutti i giorni, spontaneamente offerte dalla natura e dall’uomo. Anche questa volta non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione, approfittando dell’abbondanza di elementi a sua disposizione.In queste piccole sculture infatti l’elemento predominante è la pomice con il ferro, il rame e il tessuto. Si presentano scene di lavoro nelle cave, ambientate in un mondo misterioso fatto di sogno e di speranze. Si esprime un certo legame tra lo spirituale e l’umano, la necessità di evocare l’arcana spiritualità che è dentro le cose, partendo sempre dal confronto diretto con la materia, assemblata senza privarla del suo carattere primario e selvaggio. La materia viene così riconosciuta grazie alla sua storia e dai segni lasciati dal tempo. Opere forti per il contenuto e allo stesso tempo delicate, forse per le grosse pietre di pomice che nascondono la loro caratteristica leggerezza, per gli esili omini o semplicemente per il bianco simbolo sì della purezza ma anche della morte dei tanti minatori durante gli anni degli scavi.La materia che Liparulo sceglie o rinviene per caso, segna la sua esperienza e ne condiziona il risultato Tra gli altri materiali in questa occasione l’artista utilizza il materiale povero per eccellenza dei nostri giorni, di risulta, gratuito e dalle enormi potenzialità: il cartone. Lavoro di analisi e di approfondimento i due grandi quadri che evocano figure e simboli legati alla pomice. Un lavoro fisico così come è stato quello dei minatori, fatto di escoriazioni, di strappi e sfregi. Arrivare al fondo e vedere oltre è l’intento dando la netta impressione che gli artisti vedano dove l’uomo comune non riesce.

L'ATO c'est moi (fotomontaggio di Piero Roux)

Lettera al direttore. Prendendo spunto dall'intervento del ministro Prestigiacomo a Salina, plauso a chi lavora (osteggiato) per la legalità

Riceviamo da Salina e pubblichiamo una lettera aperta (firmata).
IL TESTO:
In occasione dell’apposizione della targa che indica l’appartenenza dell’isola di Salina al Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’UNESCO, venerdì 17 luglio scorso, il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo veniva accolta con i dovuti onori. Nella piazza di Santa Marina si ritrovavano tutte le Istituzioni, Provincia, Regione, i tre Sindaci dell’isola, le autorità ecclesiastiche, Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale, Servizio di Sicurezza della Riserva, Guardia di Finanza, Guardia Costiera.
In quella sede il Ministro, senza usare mezzi termini o diplomazia di circostanza, richiamava tutti – dalle istituzioni locali ai cittadini – alla quotidiana tutela del patrimonio ambientale. La Prestigiacomo spiegava come il riconoscimento formale celebrato nel’occasione, infatti, non assicurava affatto il perdurare della sostanza.
L’enorme valore paesaggistico ambientale dell’isola – chiariva il Ministro – va protetto ogni giorno attraverso una incisiva politica locale, un attento controllo del territorio e delle acque, la repressione dei comportamenti pregiudizievoli o pericolosi per l’ambiente, il rispetto del bene comune da parte di tutti i cittadini. Nessun turista, infatti, avrà timore di compiere veri e propri attentati alle acque dello splendido mare di Salina (premiato anche quest’anno con le 5 Vele di Legambiente), o alla vegetazione dei suoi maestosi “seni”, fino a quando la comunità locale lo accoglierà con lassismo e superficialità verso quelle stesse preziose risorse. Se avete invertito la rotta, se volete valorizzare il territorio ed il mare perché siano preziosi gioielli per l’isola, gli isolani e l’umanità, allora – ammoniva il Ministro – adoperatevi quotidianamente, altrimenti il formale riconoscimento vi verrà tolto e avrete dimostrato di non meritare questa miniera. Pressappoco queste le parole della Prestigiacomo che, con garbata ed elegantissima fermezza, sottolineava diritti e doveri, onori ed oneri.
Nella quasi immediatezza della visita abbiamo registrato una prima risposta. A fine luglio, infatti, la Guardia Costiera ha reso concrete le parole che il Ministro indirizzava: con un’operazione tempestiva ed efficace i pubblici ufficiali hanno estirpato decine di boe e gavitelli abusivamente collocati nello specchio acqueo di Santa Marina e Lingua. Rivoluzioni e proteste. Sono fioccate le denunce dei diportisti che, dietro pagamento, si erano assicurati un ormeggio alla fonda in baie protette; in tal modo, peraltro, è stato possibile individuare gli ormeggiatori abusivi (locali) e compilare le relative notizie di reato nei loro confronti. Questi ultimi, poi, hanno abbozzato proteste contro la Guardia Costiera accusata di intralciare affari e turismo – peccato che abitudini illecite e prassi illegali (magari in passato troppo tollerate) devono essere un disvalore (oggi finalmente recuperato) e non una fonte di profitto.
Ed ancora, sempre la Guardia Costiera - dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, coadiuvati dalla Delegazione di Spiaggia di Salina - il 4 agosto ha effettuato una intensa giornata di controllo della filiera commerciale dei prodotti ittici, ovvero verifiche sulla provenienza, immissione sul mercato, e commercializzazione fino all’utente finale del pesce, procedendo a controlli su pescherecci, pescherie e ristoratori dell’isola di Salina. Purtroppo, anche in questa occasione, sono state riscontrate irregolarità ed elevati verbali e sanzioni a carico di imprenditori locali.
C’è chi plaude alla Guardia Costiera che diventa presenza rassicurante per tutti gli onesti cittadini, e c’è ancora chi ingoia bocconi amari ritenendo che le divise bianche rovinino la stagione agli operatori (ma ci chiediamo, possono definirsi “operatori” quelle persone che commettono reato per svolgere attività economiche?). E allora, finalmente cambia il vento a Salina e la Guardia Costiera è la prima – finora l’unica – ad aver reso sostanza i moniti del Ministro e le aspirazioni di una comunità che intende valorizzare il suo patrimonio piuttosto che sfruttarlo illegalmente. Dalle istituzioni locali, dunque, ci aspettiamo grande soddisfazione per le operazioni compiute e attendiamo, altresì, una incisiva politica contro ogni tipo di comportamento pregiudizievole per il patrimonio dell’umanità.
Ci aspettiamo, soprattutto, che innanzi al muro invalicabile delle regole e della legge la comunità locale, spontaneamente, recuperi la legalità ed emargini e denunci gli sfruttamenti illeciti delle risorse ambientali, perché l’Isola Verde non sia solo un appellativo. A settembre, vorremmo, che il Ministro potesse far visita ad un piccolo paradiso ritrovato.
Lettera firmata

martedì 11 agosto 2009

L'editoriale. "Caro assessore Sparacino...."

Caro assessore Sparacino,
innanzitutto mi complimento con lei per avere portato, finalmente, a concretizzazione un progetto che si trascinava da tempo, ovvero la riapertura, dopo oltre mezzo secolo, della stupenda Chiesa dell'Immacolata.
Una riapertura che coinciderà, tra l'altro, con una mostra su San Bartolomeo. E a questa mostra voglio riagganciarmi.
Nel leggere il programma una cosa mi è saltata agli occhi e cioè, come in un contesto dove "protagonista" è il nostro Santo Patrono non ci sia riuscito a trovare uno spazio per parlare del libro "Lipari al tempo degli arabi", volume del dottore Pino La Greca che "apre" una pagina assolutamente sconosciuta della storia di queste isole strettamente connessa all'apostolo San Bartolomeo.
Un volume che già nella copertina ha un'immagine di una reliquia che la Curia di Pisa ed il Duomo attribuiscono all'apostolo San Bartolomeo, reliquie che loro stessi ammettono sono state trafugate da Lipari nel 1035.
Certo sono consapevole che quella dell'Immacolata è una mostra di dipinti; ma non dare spazio alcuno spazio ad una scoperta assolutamente unica, strettamente collegata a San Bartolomeo e mai individuata da altri storici come Iacolino e da Libertini o dallo stesso Bernabò Brea appare veramente un "pugno nell'occhio".
Nei corridoi, anche e principalmente in quelli politico-culturali, si vocifera che La Greca "paghi" il fatto di essere un "oppositore" dell'amministrazione di cui lei fa parte.
Da parte mia ritengo che lei è persona abbastanza intelligente da non lasciarsi trascinare nei "dispettucci" della politica e abbia a cuore, come ha dimostrato, la cultura di queste isole.
Allora spero riesca a ricavare uno spazio per portare, in tale occasione, alla luce una parte inedita della storia di Lipari e del nostro Patrono e il frutto di un lavoro paziente e certosino di un nostro concittadino.
Cordialmente
Salvatore Sarpi

Quella sindrome del Marchese del Grillo (di Michele Giacomantonio)

(Michele Giacomantonio) Ho la sensazione che una sindrome perniciosa si stia diffondendo fra gli amministratori del nostro Comune: la sindrome del Marchese del Grillo. Avrebbe innanzitutto colpito il nostro primo cittadino che l’ha manifestata platealmente un mese e mezzo fa in una assemblea di concorrenti alla responsabilità di vigile urbano per un trimestre, poi ha contagiato altri amministratori, poi ieri è esplosa con tutta evidenza nelle parole dell’Amministratore dell’ATO 5 Eolie, Rag. Mimmo Fonti. Sono almeno due settimane che i blog eoliani - ma anche noi di Teleisole abbiamo fatto la nostra parte – sono invasi da segnalazioni e fotografie che denunciano una situazione dei rifiuti nelle nostre isole veramente insopportabile. I cassonetti sono sempre stracolmi, la differenziazione ogni giorno di più diventa una pia illusione, le strade sono sporche, blatte, mosche ed un nauseabondo odore di orine misto ad altri fetori ammorbano ed aggrediscono soprattutto dei vicoli del centro storico cittadini e turisti, ecc. ecc. Certo molto dipende dalla inciviltà dilagante di cittadini e turisti che non hanno alcun rispetto per gli altri e per l’ambiente, certo molto dipende dal fatto che nel mese di agosto la popolazione nelle isole di decuplica e l’ordinarietà diventa di colpo emergenza. In queste condizioni forse non ci sono incrementi di fondi che possano risolvere il problema di picchi iperbolici. Forse, forse, forse…Ma proprio per questo, prudenza ed accortezza vorrebbero, che in una “calda estate”, amministratori del Comune o di servizi importanti avessero la pazienza di spiegare pacatamente ai cittadini la situazione, le difficoltà, la necessità di collaborare, ecc. ecc. ecc.
Invece il nostro Rag. Mimmo fonte che fa ? Prende la penna e scrive prendendosela con “ i miasmi che fuoriescono dalle considerazioni di cittadini/consiglieri e da chi si diverte a pensare di fare soldi con pezzi di carta” e poi parla di “spettacolarizzazione dei problemi”, di parole grosse per portarsela a ragione, di classe imprenditoriale del settore che cerca solo di speculare. Parole sprezzanti, insultanti, di una arroganza incredibile… appunto da sindrome del Marchese del Grillo: “Io sono io e voi non siete un….”.
Naturalmente queste parole non possono non provocare reazioni. Replica il consigliere Francesco Megna che si sente chiamato in causa per alcuni interventi sullo stato dei rifiuti a Canneto ma ancora di più per alcune denunce fatte a proposito del servizio nell’ultimo Consiglio Comunale; replica il consigliere Adolfo Sabatini, intervengono l’arch. Giuseppe Natoli , Tindaro Fonti e Piero Roux che si domanda se non sia venuto il momento di superare i cassonetti in superficie e passare al sistema ecopark che prevede il loro interramento.
Una discussione civilissima condita da qualche chicco di pepe ma dai toni che invitano al dialogo. Purtroppo la replica del Rag. Mimmo Fonti sembra non raccogliere l’invito attacca Megna definendo “vaneggiante ed elucubrante” la sua nota, da lezioni di come si dovrebbe comportare un consigliere comunale ed un cittadino, parla di politica populista, da la responsabilità al fatto che il bilancio è stato approvato con ritardo ma invece di prendersela con gli Amministratori se la prende con i consiglieri che praticano una linea politica “iniziata nella maggioranza per finire poi nell’equivoco”.
Giornate nere possono capitare a tutti ed il 10 agosto forse non è stata peri lei, rag. Mimmo Fonti delle migliori. Ma con questi toni non si va da nessuna parte. Vogliamo provare a farci qualche doccia per rinfrescarci le idee e riprendere con calma il filo del discorso?
Invecchiando ho imparato che chi solleva critiche e problemi, se lo fa con argomenti seri e con raziocinio, è più meritorio di chi se ne sta zitto e si fa i “fatti propri”. Le cose migliorano perché c’è chi critica e solleva i problemi.
Il sig. Tindaro Fonti le chiede come mai “un servizio che oggi costa circa 500 mila euro in più rispetto allo scorso anno è qualitativamente inferiore, e Francesco Megna si domanda come mai funzioni che dovevano essere della ditta assegnataria del servizio ( raccolta di gatti morti per la strada, pulizia dei pozzetti stradali e caditoie, lavaggio degli strade e degli spazi pubblici pavimentati) sono stati poi esternalizzati con nuovi oneri per il Comune ; Adolfo Sabatini vuol sapere – forse un po’ maliziosamente – come mai alcune strade ed alcuni cassonetti dalle parte di Calandra siano oggetto di una attenzione tutta speciale. Lei qualche risposta la dà pur dentro un contesto di reattività eccessiva: parla di bilancio in ritardo e risponde che il doppio turno a Lipari, Canneto, ed in gran parte del territorio comunale isole comprese, si fa tutti i giorni, anche di domenica, da oltre due mesi. Ma se è così bisogna verificare perché questo avvenga con risultati così deludenti.
Il fatto è che questo che è in corso è uno fra i mesi di agosto più terribili che io ricordi: per la spazzatura e la sporcizia dilagante , per il traffico, per il chiasso micidiale che tormenta le notti di chi vorrebbe riposare. Bisogna che tutti, amministratori in testa, facciano un serio esame della situazione cominciando col superare la sindrome del Marchese del Grillo. Perché così non si promuovono le isole ma si uccide il turismo che è la nostra gallina dalle uova d'oro.

Fonti/Megna: Ultimo atto? Lettera dell'Ad dell'ATO che si "smarca" dalle interpretazioni del consigliere

Egregio consigliere cittadino,
dice un proverbio “la risata abbonda sulla bocca degli sciocchi”, ma non è il suo caso, lei ha riso di gusto perché non ha sufficientemente riflettuto. La mia esperienza di consigliere comunale è iniziata nella posizione politica del gruppo di centro all’interno di una lista civica con componenti di sinistra. Il dr. Michele Giacomantonio anche attraverso la decisione del mio gruppo è stato mandato a casa e l’esperienza è stata considerata chiusa. Successivamente, nella medesima posizione politica ho avuto l’onore di far parte della squadra della prima amministrazione del dr. Mariano Bruno. E’ molto diverso dalla sua esperienza politica che inizia sbracciandosi dai balconi accanto e a favore di un sindaco, di un programma, come componente di maggioranza, dalla stessa votato come vice presidente del consiglio (carica remunerata) ed in corso d’opera (circa un anno dopo) decide di uscire e restare nel guado. Anche perché nel futuro vedremo cosa accadrà, forse dipenderà dalle convenienze del momento, si vedrà.
Mi deve scusare, non ricordo il corso dei suoi studi, ma sicuramente avrà avuto a che fare con la filosofia, infatti la riflessione filosofica è un contenitore che permane uguale a se stesso nella forma, ma il cui senso complessivo muta per il contenuto sempre diverso della speculazione stessa.
In altre parole, caro consigliere cittadino, lei ha ritenuto di tradurre le mie affermazioni che tutto dicevano eccetto quello che lei ha voluto interpretare. Esse dicevano che quando non rispetti gli accordi non puoi pretendere che la controparte li rispetti, ma certamente non ho detto che non sono rispettati. Infatti il problema non lo pone la ditta ma lo pongono le maestranze demotivate dalla difficoltà e della non regolarità dei pagamenti degli stipendi; questo è un fatto noto, anche nel suo ambiente, forse lei sarà stato uno dei pochi a non sapere.
Tutti i mass media, che lei sicuramente consulterà, hanno riportato il disagio che hanno vissuto diverse città per fatti analoghi, dove le maestranze hanno incrociato le braccia in attesa della regolarità dei pagamenti degli stipendi, veda Palermo o la stessa Milazzo, ecc.
Passiamo a questo benedetto secondo turno, le consiglierei di informarsi presso il comando dei vv.uu. di Lipari, che spesso hanno collaborato per liberare dalle macchine i contenitori, per conoscere quanti turni di raccolta sono stati effettuati per la festività di S.Cristoforo, le anticipo, due di mattina e due di pomeriggio, quindi almeno quattro al giorno; ma posso credere che lei non se ne sia accorto??
Il pagamento in effetti deve essere effettuato dopo gg. 60 della presentazione della fattura, quindi gennaio va pagato alla fine di marzo, febbraio ad aprile, marzo a maggio, aprile a giugno e cosi via; ma pagare parzialmente gennaio, febbraio e marzo e poi basta le sembra in linea con gli accordi contrattuali?? Tenga conto che a Luglio il contratto di lavoro prevede anche il pagamento della quattordicesima.
Riguardo il termine per la liquidazione delle fatture (gg. 45 piuttosto che gg. 60) è un mero errore che comunque formalmente è stato regolarizzato tra le parti, ma le assicuro che ogni pagamento non è avvenuto prima dei gg. 60, la ditta aspira almeno a questo; colgo l’occasione per tranquillizzare un altro consigliere che mi ha posto la stessa problematica.
La ulteriore sequenza di domande che lei mi pone potrebbero essere liquidate con delle affermazioni, ma sarebbe troppo riduttivo, inoltre pare anche a me tedioso e irriguardoso nei confronti dei lettori del blog (strumento molto utile e importante per la ns. comunità) pertanto la invito a utilizzare la sua carica di consigliere e per le vie formali me li riproponga ed avrà tutte le risposte che desidera anche se non dovute.
Caro consigliere cittadino le mie non sono risposte stizzite, sono critiche legittime ad un consigliere che pone un problema cercando di smarcarsi come cittadino, mortificando il ruolo pubblico che certamente, ribadisco, non si estrinseca con note indirette con connotati di spettacolarizzazione, assurgendosi a paladino e moralizzatore. Ciò è insopportabile per chi ogni giorno affronta immani fatiche a condurre una società che non ha mezzi diretti economici, ne mezzi di controllo, in quanto demandati per legge alla autorità di P.G., e dipende esclusivamente dagli umori di un contesto amministrativo che ogni tanto si scorda che il servizio pubblico e innanzitutto di sua competenza come la responsabilità oggettiva igienico sanitaria.
Se non ci fosse stata candidata mia figlia, come le ho detto nel passato lei avrebbe avuto il mio voto, non mi faccia ricredere. Lei sa fare il consigliere e l’onestà intellettuale paga sempre, se lo faccia dire da chi (suo malgrado) ha qualche anno in più.
Cordiali saluti
Mimmo Fonti

"Nel regno di Efesto". Presentazione a Santa Marina Salina del libro del dott. La Greca

Sarà presentato stasera alle 22,00 nella piazza di Santa Marina Salina il libro "Nel regno di Efesto" del dott. Pino La Greca.
LA SCHEDA DEL "REGNO DI EFESTO- Le Eolie nei racconti di viaggio del ’700 e ’800"
Seguire le orme dei viaggiatori, da Hamilton a De Tocqueville, Villepeux, Reclus, D’Albertis, Maupassant, significa ripercorrere le tappe della storia delle Eolie utilizzando le loro relazioni, vivendo il loro desiderio di conoscere le nostre isole, accompagnarli nel loro bisogno di avventura alla ricerca di nuovi confini.
Questo libro contiene una raccolta ragionata e commentata degli estratti dedicati alle isole Eolie dai diari dei viaggiatori che le hanno visitate nel ’700 e nell’800, che costituiscono anche oggi una lettura interessante e una testimonianza storica preziosa sia per i visitatori moderni sia per chi vuol saperne di più del passato di questo meraviglioso arcipelago siciliano.
Questo l’elenco completo dei viaggiatori: William Douglas Hamilton; Francesco Ferrara; Rosario Gregorio; William Henry Smyth, negli Annali Universali di Viaggi, Alexis de Tocqueville; Friedrich Hoffmann nel Giornale di Scienze Lettere e Arti per la Sicilia; Jeanne Villepreux Power ; Girolamo Di Marzo – Ferro; Antonio Prestandrea e Pietro Calcara; Elisée Reclus; Enrico Alberto D’Albertis; Guy de Maupassant; Roger Lambelin.

Avevamo visto giusto

Avevamo visto giusto non sono scatoli quelli posti sul marciapiede ad Unci da ben 4 giorni ma ...cassonetti innovativi.
Dopo quattro giorni di permanenza lo stanno comprendendo anche i passanti che cominciano a prenderne dimestichezza nell'uso.
Ieri hanno deposto una bottiglia ed una busta di carta, oggi una bella borsa di plastica piena non sappiamo di cosa e qualche altra bottiglia.
Visto i ritmi di raccolta, ed essendo il "cassonetto innovativo" fuori dalle normali aree ci sorge il dubbio se sarà mai svuotato.. forse a dargli "visibilità" ci penserà qualche cane!

Megna all'ad dell'ATO Fonti: Non critichi la forma, ma si preoccupi della sostanza dei problemi e faccia di tutto, avendone gli strumenti...

Riceviamo dal consigliere Francesco Megna e pubblichiamo: Egregio rag. Fonti,
avevo pensato di non replicare alla sua ultima dissertazione, ma poi rileggendone i contenuti, quasi accademici e per lo più diffamatori nei miei confronti, ho deciso di chiarire le numerose inesattezze, dette con l’animosità di chi forse ha il carbone bagnato e la cosiddetta coda di paglia.
Comunque le anticipo sin d’ora che, per non tediare ulteriormente i lettori dei notiziari locali, che una compiuta idea sull’intera vicenda se la sono certamente fatta, non replicherò più alle Sue note sull’argomento.
Premetto intanto che confermo totalmente il contenuto della mia nota precedente e noto con rammarico, anche se me lo aspettavo, che Lei preferisce lanciare accuse gratuite non circostanziate allo scrivente, ma si defila dal rispondere ai rilievi che le vengono mossi…insomma sguscia abilmente via dal problema come un’anguilla, che da un lato la prendi, dall’altro ti scappa!!!
Nel suo ultimo intervento Lei contesta la linea politica del Consigliere Megna, perché “iniziata nella maggioranza e finita nell’equivoco”. Ma da quale pulpito viene la predica, caro rag. Fonti! Non le nascondo che è riuscito a farmi ridere di gusto!!! Proprio Lei, eletto Consigliere Comunale con il Sindaco dott. Giacomantonio nelle file del centrosinistra, pronto a silurarlo alcuni anni dopo e votargli la sfiducia, per poi transumare sulla sponda opposta, con il Sindaco Bruno. Complimenti rag. Fonti per la sua trasparente linea politica, da sempre al fianco dei vincitori!!!
Ma andiamo al contenuto della sua nota: Lei sostiene che il doppio turno si fa da almeno due mesi, anche di domenica, a Canneto come a Lipari. Non voglio pensare che Lei, Rag. Fonti, stia mentendo consapevolmente, si informi piuttosto se a Canneto si è mai effettuato il doppio turno di raccolta, nelle giornate domenicali, almeno fino alla scorsa domenica! Posso assicurarle che ciò non è avvenuto! Ricordo infatti, mio malgrado, l’imbarazzo e l’indignazione delle autorità civili al seguito della processione del Santo Patrono di Canneto, San Cristoforo, l’ultima Domenica di Luglio, a causa dei cassonetti traboccanti che facevano da indecoroso corredo al sacro corteo! Che vergogna!!!
Ma torniamo al servizio RSU: alcune Sue dichiarazioni appaiono gravissime e meritano un’ampia riflessione.
Lei afferma che l’aver improntato la Vostra azione sulla reciproca collaborazione e comprensione con la ditta, ha evitato l’interruzione del servizio e costretto l’impresa ad anticipare 4 mesi di spettanze, incidendo così sul potere contrattuale dell’ATO!!!
Chiarisca intanto rag. Fonti, se la ditta ha mai formalmente minacciato la società d’ambito di interrompere il servizio, che per legge deve comunque essere garantito in quanto servizio essenziale ed indispensabile, a fronte dei ritardati pagamenti e tenuto conto del servizio reso!!!
E poi la invito a rileggere quanto da Lei affermato! Riesce a rendersi realmente conto della gravità delle sue dichiarazioni??
In sostanza Lei sta affermando che attraverso la reciproca collaborazione e comprensione tra l’ATO e la ditta, a fronte dei disagi causati all’impresa a causa dei ritardati pagamenti, l’ATO ha compromesso il proprio potere contrattuale, quindi di fatto consente e tollera che la ditta effettui minori servizi di quelli contrattualmente previsti nel capitolato!
Se così fosse, ciò sarebbe aberrante, nonché ritengo penalmente rilevante: se ne rende conto rag. Fonti???
La invito a rettificare ed a precisare bene il significato reale di tali improvvide affermazioni!!!
E poi, come Lei sa bene, la ditta ha accettato di sottoscrivere il contratto, pur sapendo che non vi era alla data della sottoscrizione, la copertura finanziaria e che pertanto i fondi previsti non erano disponibili!
Inoltre, il capitolato d’appalto prevedeva all’art. 30 che i pagamenti fossero ripartiti in rate bimestrali posticipate, al netto delle eventuali penalità comminate, saldate con pagamento a 60 giorni dalla data di presentazione fattura. Pertanto già nel capitolato le ditte partecipanti, sapevano che il pagamento sarebbe potuto avvenire anche a distanza di 120 giorni (4 mesi) dall’effettuazione del servizio. A tal proposito, non ho compreso, per quali ragioni, in sede di stipula del contratto, l’ATO ha garantito alla ditta un termine più breve per la liquidazione delle fatture (45 giorni anziché 60), in difformità da quanto previsto nel capitolato!
Ma comunque ed in ogni caso, Lei me lo insegna, qualunque impresa seria, per far fronte ai ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, può ricorrere alle anticipazioni bancarie, avendo la certezza del credito da esigere!
Non può certamente essere il ritardato pagamento delle fatture, ampiamente previsto e disciplinato nel capitolato, la causa della perdita da parte dell’ATO del proprio potere contrattuale! Ciò sarebbe gravissimo!!!
Mi chiedo e Le chiedo pertanto, se l’ATO ha mai effettuato formali contestazioni per i numerosi servizi non resi?
Sono state mai applicate le penali e le sanzioni, previste dal contratto di servizio? Avete verificato se il personale attualmente impiegato è conforme per numero a quello previsto nel bando?
È stata verificata, prima di liquidare le somme che Lei stesso definisce acconti, la congruità del sunto generale dei servizi espletati, presentati all’ATO con cadenza mensile, di cui all’art. 5 del contratto, con la reale effettuazione dei servizi e con quanto previsto nella progettazione tecnica?
È stata garantita la parità di trattamento tra le diverse aree geografiche di utenza, anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, così come previsto dall’art. 4 del contratto?
E quando il Comune liquiderà all’ATO gli importi richiesti, Le domando se, a fronte dei servizi contrattualmente non resi, l’ATO intenderà comunque corrispondere l’intera somma prevista dal contratto sottoscritto?
Veda rag. Fonti, questi sono i quesiti ai quali DEVE, e ripeto DEVE, dare risposte precise e puntuali!
Non perda il Suo prezioso tempo, che tra l’altro è pagato con i soldi dei cittadini contribuenti, nel produrre repliche stizzite con accuse personali, né ad impartire sterili ed improduttive lezioni sul ruolo del consigliere comunale e del cittadino!
Non critichi la forma, ma si preoccupi della sostanza dei problemi e faccia di tutto, avendone gli strumenti, per risolverli nell’interesse esclusivo del Comune che rappresenta!
Cordiali saluti
Francesco Megna

Lipari: Due tentativi di incendio

Per ben due volte durante la notte scorsa i piromani hanno tentato di appiccare le fiamme in due aree diverse dell'isola di Lipari. Le aree interessate sono quelle di Serra e Caolino, nella frazione di Quattropani. In entrambi i casi sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di via Bagnamare.

Lipari: Riapre dopo mezzo secolo la Chiesa dell'Immacolata al Castello. Mostra su San Bartolo ed omaggio a Sinopoli

Domenica 16 agosto alle 10 e 30 riapertura al pubblico, dopo circa mezzo secolo, della prestigiosa Chiesa dell'Immacolata al Castello.
Per l'occasione verrà allestita una mostra di dipinti di San Bartolomeo del Ribera provenienti da tutta Europa.
La mostra è frutto di un'azione sinergica tra le comunità di Benevento e Lipari, legate dal culto del Santo Patrono Bartolomeo.
L'evento consentirà inoltre alla cittadinanza di rendere omaggio al Maestro Giuseppe Sinopoli, cittadino onorario, alla presenza della Signora Cappellini Sinopoli e dei figli Giovanni e Marco.
L'omaggio del Coro Polifonico " La Sorgente" di Lipari, le musiche eseguite da Benito Merlino, Marco Sinopoli e Toto Giannelli, la lettura di Lidia Ravera dei " Racconti dell'Isola" scritti da Sinopoli,vogliono dimostrare, ieri come oggi, l'immensa riconoscenza degli Eoliani al Maestro Veneziano... di Lipari.

Lipari: Ordigno bellico in mare. Intensa attività della Guardia Costiera

Un ordigno bellico è stato scoperto nel mare di Lipari tra tra Punta Perciato e Punta Jacopo (coordinate geografiche Latitudine 38° 26', 894 N - Longitudine 014° 56', 547 E). L'ordigno si trova a circa un metro dalla costa e a circa un metro di profondità. In conseguenza di ciò, con ordinanza 24/09 del 10 agosto, il comandante Luca Politi, ha interdetto qualsiasi attività marittima sino a 100 metri di raggio dal punto in questione, in attesa dell’intervento dei sommozzatori-artificieri della Marina militare di Augusta previsto per giovedì 13 agosto.
Quella appena iniziata si è rivelata da subito per gli uomini della Guardia costiera una settimana di intenso lavoro, impegnati, come sono, in più fronti a garanzia della sicurezza e della salvaguardia della vita umana in mare.
Controlli giornalieri a Stromboli e Panarea hanno consentito di riscontrare ed elevare numerose sanzioni amministrative in materia di circolazione in ambito portuale, diporto nautico e trasporto passeggeri. Attraverso il numero blu 1530, ieri, inoltre, sono stati richiesti e si sono resi necessari interventi per una piccola collisione tra imbarcazioni, fortunatamente senza feriti, in notturna a Panarea per una sospetta embolia di una villeggiante .

Stromboli. Alla presentazione del libro di Giacomantonio, messaggio del Capo dello Stato

Ieri sera, sulla terrazza dell’Hotel Villaggio Stromboli, nel meraviglioso scenario di una sera di mezza estate con alle spalle il cono del cratere e di fronte il mare con lo Strombolicchio, è avvenuta la presentazione del libro “Florenzia ha svegliato l’aurora” di Michele Giacomantonio. Madre Florenzia, al secolo Giovanna Profilio, aveva aperto nell’isola una “Casa dei bambini” voluta dall’Associazione per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia e gestita dal suo Istituto il 26 giugno del 1938. Non fu un’esperienza facile perché il vulcano già da qualche anno aveva mostrato una iperattività tellurica che nel 1930 aveva provocato sei morti e numerosi feriti. Le suore operarono nelle parrocchie di San Vincenzo e San Bartolomeo insegnando catechismo, dirigendo le giovani di Azione Cattolica e occupandosi di tutte le iniziative parrocchiali. La missione rimase aperta per ben dodici anni fino all’agosto del 1950 quando Florenzia, visto che i fenomeni vulcanici erano divenuti via via più intensi, che le suore erano sottoposte ad uno stress continuo e gran parte della popolazione abbandonava l’isola ed emigrava in Australia, ne decise il ritiro. Hanno presentato ed illustrato il “saggio biografico” di Giacomantonio la prof. Elvira Casaceli che ha voluto ricordare come Florenzia Profilio sia stato il personaggio più eminente che le Eolie abbiano avuto nell’epoca moderna; la Superiora Generale dell’Istituto Madre Maria Floriana Giuffré che ha ribadito come l’impegno delle suore, ad oltre cento anni dalla fondazione dell’Istituto, prosegua con immutato impegno ed entusiasmo in Italia nelle missioni del Brasile e del Perù; Mons. Giovanni Marra, arcivescovo emerito di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela che ha indicato i diversi filoni di lettura che il libro offre e si è soffermato in particolare su quello della spiritualità di Madre Florenzia che prende le mosse dall’insegnamento di Francesco d’Assisi e dalla “piccola via “ di Teresa di Lisieux. Infine Giacomantonio dopo aver letto alcuni brani del libro in particolare riferiti all’incontro di Suor Florenzia con il Vescovo di Lipari Mons. Raiti e padre il guardiano dei frati minori di Milazzo ed all’esperienza delle suore a Stromboli, ha sottolineato come Florenzia sia la testimone più autentica della gente eoliana che combatte contro le difficoltà e le supera partendo dalla contrada contadina di Pirrera, dall’esperienza della povertà dopo la morte del padre e passando attraverso l’emigrazione a New York, il ritorno a Lipari, le difficoltà per la realizzazione dell’Istituto, le vicende della prima guerra mondiale vissute di riflesso e quelle della seconda affrontate in prima linea fra bombardamenti, sfollamenti, mercato nero, truppe in fuga e l’arrivo degli alleati, fino al viaggio nella Roma dell’immediato dopoguerra e infine la decisione di mandare le suore in missine in Brasile. Per questo mentre la Chiesa valuta se esistono le condizioni per farla prima beata e poi santa, per la gente delle Eolie – ha concluso Giacomantonio – Florenzia è già santa perché è un modello eccezionale di una fede eroica nel proprio progetto vissuto come disegno della Provvidenza. All’incontro non ha voluto far mancare un indirizzo di saluto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, in questi giorni in vacanza nell’isola di Stromboli. Al Presidente nei giorni scorsi la Superiora Generale si era rivolta invitandolo all’iniziativa. Ieri sera, nel corso della manifestazione, la prima autorità dello Stato ha voluto farle pervenire il seguente biglietto autografo: “ Gentilissima Suor Maria, la ringrazio vivamente per la bella lettera, il libro e l’invito. Ho conosciuto anni fa il dottor Giacomantonio nella sua qualità di Sindaco e sono certo di poter trovare nel suo saggio – insieme con la ricostruzione della straordinaria figura di Madre Florenzia Profilio – una “attenta analisi storica”, come lei dice, della realtà innanzitutto delle Isole Eolie nel periodo storico considerato. Mi spiace che in questo mio breve soggiorno a Stromboli mi riesce impossibile intervenire a incontri e dibattiti pubblici. Con un cordiale augurio di successo per l’iniziativa e per il libro, e nello spirito di una sincera condivisione dei sentimenti e dei valori che ella ha voluto rappresentarmi, le invio i miei più amichevoli saluti personali”.

Stromboli: Scarcerato l'uomo che nella chiesa della vulcanica isola aveva rubato un'ostia e aveva un "messaggio divino" per Napolitano

Follie estive. Ispirato da una improvvisa apparizione avvenuta durante una delirante serata trascorsa in discoteca, aveva fatto irruzione nella chiesa di Stromboli attraverso un terrazzo contiguo, rubando un'ostia e poi vagando per le strade dell'isola bussando ad ogni casa cercando l'abitazione del presidente Napolitano per compiere «una missione divina».
Comparso ieri dinanzi al giudice monocratico Roberto Gurini, Giovanni Pannia, 41 anni di Vibo Valentia, dopo un weekend trascorso in carcere è stato immediatamente rimesso in libertà. Il giudice infatti non ha convalidato l'arresto perché – dalle testimonianze raccolte dai carabinieri della vulcanica isola eoliana– è emerso che l'uomo si era introdotto sul terrazzo della casa della farmacista del luogo allo scopo di entrare in chiesa attraverso una finestra ed aveva rovistato all'interno di alcuni armadi del terrazzo perché cercava un arnese per forzare la finestra della chiesa.
Una volto introdotto in chiesa attraverso un pericoloso percorso sul cornicione della navata e dell'abside Pannia è riuscito a raggiungere l'altare dove danneggiava alcune suppellettili sacre ed il tabernacolo dal quale prelevava un'ostia.
Con la stessa ostia, uscito dalla chiesa l'uomo ha iniziato a farneticare bussando ad ogni porta e chiedendo del presidente della Repubblica perché – ripeteva con ossessione – aveva un messaggio divino da riferire. L'arrivo tempestivo dei carabinieri aveva messo fine allo show notturno.
Il giudice ieri, dopo che non ha convalidato l'arresto, ha rimesso in libertà l'uomo – così come aveva richiesto il difensore, l'avvocato Paolo Pino – restituendo gli atti alla Procura.
A Giovanni Pannia che risiede a Vibo Valentia è stato comunque imposto – per evitare che si renda protagonista di altre storie simili – l'obbligo di firma per due volte alla settimana nel registro di pubblica sicurezza dei carabinieri di Vibo Valentia. Pannia, che era giunto sull'isola da circa una settimana per trascorrere un periodo di ferie, per quest'anno potrà dire addio anticipatamente alle vacanze (l.o.)

Legambiente Lipari propone le isole ecologiche

Una nota è stata inviata da Piero Roux di Legambiente Lipari al signor Mimmo Fonti (Amministratore delegato ATO Eolie) e per conoscenza al Dott. Mariano Bruno (Sindaco del Comune di Lipari). Oggetto: Proposta di istallazione isole ecologiche
Gent.mo Signor Fonti,
- visto i ripetuti atti di vandalismo a danno di cassonetti date alle fiamme;
- visti gli innumerevoli solleciti da parte di amministratori, cittadini e vacanzieri circa l’impatto negativo di
cassonetti debordanti;
- considerato che l’immagine che attualmente offriamo ai villeggianti circa la dislocazione inopportuna di
cassonetti posizionati: su un frequentatissimo molo di sbarco di vacanzieri (Marina Corta, pontile lato
nord); su l’area di parcheggio di Via Franza a due passi da una nota struttura alberghiera; sulla via
Bernardino Re (di fronte alle terme romane) ecc, non è delle più edificanti;
- constatato che per ignorati motivi i cassonetti restano- spesso- pieni ed in bella mostra fino a tarda
mattinata;
- necessitando questo Comune di una severa politica atta a promuoverne una positiva immagine, oltre che
per lo status di Patrimonio dell’Umanità, soprattutto per l’economia turistica oggi unica vocazione
dell’Arcipelago;
chiedo
che la S.S.Ill.ma, in concorso con l’amministrazione Comunale, valutasse la possibilità di realizzare, in tutte le isole di competenza, degli Eco-Park come meglio descritto in calce.
Il sistema d’interramento dei cassonetti consente di nascondere i contenitori sotto il livello stradale in modo da ridurre l’impatto ambientale dovuto alla mancanza di cura dei cassonetti stessi o alla loro manomissione, è possibile collocare nelle aree urbane cassonetti interrati per la raccolta dei rifiuti, utilizzabili anche per le raccolte differenziate, poiché in una fossa sola sono collocabili più cassonetti interrati.
Il sistema EcoPark è nato e si è sviluppato soprattutto per la salvaguardia delle esigenze di decoro urbano ed igiene pubblica, migliorando le condizioni di pulizia dello spazio accanto ai contenitori di rifiuti.
Il sistema EcoPark porta un’innovazione soprattutto nella gestione dello spazio nel quale vengono posizionati i cassonetti, il sistema è anche un ottimo metodo contro gli atti vandalici e la manomissione dei cassonetti, poiché sono accessibili ai soli operatori autorizzati.
http://www.ecopark.it/
Approfitto della presente per segnalare la “cattiva abitudine” -cosi come mi è capitato vedere -di lavare i cassonetti in loco ( sulle stesse aree urbane ove sono collocate) facendo scorrere per le vie il percolato residuo.
Sicuro della Sua personale attenzione a quanto proposto e segnalato, porgo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux

Panarea: È tornata in libertà l'algerina arrestata per furto

La donna di nazionalità francese di 41 anni, Sarah Catillo Arab Epouse, nata in Algeria, che venerdì notte si era consegnata volontariamente ai carabinieri dopo aver commesso il furto di una borsetta all'interno di una discoteca, è stata scarcerata ieri. Il giudice monocratico del Tribunale di Barcellona, Roberto Gurini, dopo aver convalidato l'arresto ha rimesso in libertà la donna, come avevano chiesto i difensori Pina Rita Bruno e Paolo Pino, che ieri è uscita dal carcere di Gazzi dove era rimasta in cella, senza presenziare alla direttissima perché colta da malore e in stato confusionale. La donna che aveva subito il furto, sapute le disavventure della francese, ha ritirato la querela. Caduta l'aggravante contestata dalla pubblica accusa, il giudice ha rinviato il processo al 16 dicembre.
La donna ha raccontato ai carabinieri di un ripetuto tentativo di violenza subito sullo yacht sul quale si era imbarcata per lavorare come cuoca. A Panarea ha tentato, ma invano, di cercare lavoro per pagarsi soggiorno e viaggio di ritorno. Venerdì sera si è introdotta nella discoteca dove ha trovato una borsa lasciata incustodita e della quale se ne è appropriata uscendo fuori e consegnandosi ai militari dell'Arma che l'hanno arrestata e poi raccolto la denuncia. Ai carabinieri ha anche detto di essere stata derubata dell'IPhone che aveva con sé. I carabinieri sono sulle tracce dell'armatore che l'aveva assunta e per il quale è stata presentata denuncia di tentata violenza sessuale. (l.o.)

Brevi da Salina

A Salina la più bella è Giulia Carulli- Entrano nel vivo le selezioni della settantesima edizione di Miss Italia in corso di svolgimento a Messina e in tutta la sua provincia. Il sogno delle aspiranti miss è quello di raggiungere la finale di Salsomaggiore, in programma nel mese di settembre.
Nella provincia di Messina sono già stati assegnati quattro titoli che danno diritto alle vincitrici di partecipare alla finalissima di Miss Sicilia in programma il 20 agosto nella città dello Stretto.
A Salina a trionfare con Miss Rapanui è stata la diciottenne messinese Giulia Carulli, alta 1 metro e 73, occhi castani, bel portamento in passerella dove ha vinto e convinto su un lotto di partecipanti di assoluto valore. La vincitrice ha dimostrato di avere charme, in pratica i numeri giusti per potere andare avanti nel concorso.


Un libro sulle mattonelle di Salina- Oggi, 11 agosto alle 19,00, al centro culturale di Rinella (Leni) sarà presentato il libro "Mattonelle delle antiche case di Salina". Dalle collezioni di Felice Lopes e altri a cura di Elvira Valentina Resta. Presenterà il Prof. Carlo Catanzaro. Interverranno Riccardo Gullo (Sindaco di Leni )ed Elvira Valentina Resta

lunedì 10 agosto 2009

Dall'ATO.... posta per Megna e Sabatini

Abbiamo ricevuto due note dell'amministratore delegato dell'ATO eoliana rag. Mimmo Fonti sono indirizzate, rispettivamente, ai consiglieri Megna e Fonti. Le pubblichiamo:
Risposta a Megna
Egr. consigliere cittadino Megna rispondo brevemente alla sua vaneggiante ed elucubrante nota per porre l’accento su due punti essenziali:
il ruolo del consigliere comunale;
il ruolo del cittadino attento e propositivo;
Primo punto
Il ruolo del consigliere comunale è innanzitutto quello di indirizzo e controllo, come lei sostiene, ma ovviamente non si estrinseca nella mera segnalazione di un disservizio attraverso un blog o un portale, piuttosto attraverso una linea politica che mi risulta (mio malgrado) iniziata nella maggioranza per finire poi nell’equivoco. Non mi sognerei mai di inibire in qualsiasi modo la libertà di opinione e di critica (tra l’altro non potrei) ma, se mi consenta, l’accetto solo se è costruttiva, invece la sua mi sembra sterile ed asservita, tant’è che gli è pure sfuggito che il doppio turno a Canneto, come a Lipari ed in gran parte del territorio comunale isole comprese, si fa tutti i giorni, anche di domenica, da oltre due mesi. Forse Lei si ricorda e si confonde con il servizio svolto da altra ditta, lo scorso anno.
Chi si sognerebbe mai di non accettare le critiche, specie se notificate nelle forme d’uso e istituzionali, chi vuole confutare la realtà e l’evidenza dei fatti quando effettivamente i cassonetti sono stracolmi alle ore 19,30 del giorno “x” come lei ha evidenziato e documentato?? Se non sono stato chiaro, ribadisco che ho criticato la forma e la cattiva abitudine di trasformare tutto in politica populista.
Egregio consigliere Megna, lei sa perfettamente che ad oggi abbiamo dato alla ditta, che tanto deve fare e dare, acconti per il mese di gennaio, febbraio e marzo e non abbiamo pagato ne il mese di aprile, ne quello di maggio, ne quello di giugno, ne quello di luglio!!
Credo che solo grazie alla nostra determinazione di coordinare la gestione, improntandola sulla reciproca collaborazione e comprensione siamo riusciti a non far fermare il servizio, “costringendo” la ditta ad anticipare quattro mesi, ciò ovviamente incide sul nostro potere contrattuale. Ma la responsabilità non è anche sua??
Lei consigliere sa perfettamente che l’approvazione del bilancio comunale è avvenuta solo la scorsa settimana, ritiene di aver svolto bene il suo ruolo??
Le mie segnalazione riguardo le difficoltà a gestire il servizio sono innumerevoli, fatte alle istituzioni competenti ed anche alla presidenza del consiglio comunale, non conosco nessuna sua iniziativa in merito.
Secondo Punto
Il ruolo del cittadino attento e propositivo è da stimolo a qualsiasi amministrazione pubblica che abbia a cuore i problemi dei propri amministrati, quindi programma e si muove con determinazione, coscienza e diligenza nella direzione migliore possibile. Spero che questo stia facendo la nostra Amministrazione che lei ha l’onere di controllare ed indirizzare.
E’ semplicemente inutile diventare faziosi e pedanti, bisogna essere costruttivi, far emergere la educazione civica che sembra assopita in troppa gente, per il bene comune e per il senso di correttezza e dignità.
Dare il buon esempio e criticare per migliorare, questo dovrebbe essere il motto del cittadino.
Decida lei, senza disagio, quale ruolo le calza meglio, ha la facoltà di sceglierselo visto che è cittadino e pure consigliere.
Mimmo Fonti
Risposta a Sabatini
Assist nel football americano sta ad indicare i tackles generalmene fatti da due giocatori della stessa squadra contro l'avversario. ...
Mi sta bene.
Le illazioni sono solo perdita di tempo.

Mimmo Fonti

"I soldi con la carta bollata, nuova aria per l'ambiente (?), la lievitazione dei costi. L'amministratore della Eoliemultiservizi replica all'ATO

COMUNICATO SPAMPA
Con riferimento alla nota dell’Amministratore Delegato dell’A.T.O. Me 5 Eolie per l’Ambiente S.r.l. in merito al servizio di raccolta dei rifiuti nel nostro Comune, il sottoscritto Tindaro Fonti Amministratore Delegato della scrivente Società precisa quanto segue.
La fattura n. 1/D del 16 marzo 2009 è stata emessa dalla nostra Società ne confronti dell’A.T.O. ME 5 a fronte di servizi realmente resi e nel rispetto, fra gli altri, di una “miriade” di motivazioni, nonché dell’accordo sottoscritto in data 3/3/2008 dalle imprese affidatarie dei servizi e il Signor Sindaco, il Presidente e l’Amministratore dell’A.T.O. ME 5, il Dirigente del IV settore.
Non avendo proceduto l’A.T.O. ME 5 al pagamento nonostante i ripetuti solleciti, questa Società ha proposto ricorso per Decreto Ingiuntivo nei confronti della Società debitrice dinnanzi al Tribunale Civile di Barcellona P.G. Sez. Staccata di Lipari.
Il Tribunale Civile di Barcellona P.G. Sez. Staccata di Lipari, in data 7/7/2009, letto il ricorso e gli atti allegati, ritenuto che il credito è certo, liquido ed esigibile, visti gli art. 633 e seguenti e 642 del c.p.c. ha ingiunto all’A.T.O. ME 5 in persona del suo legale rappresentante pro tempore di pagare immediatamente la somma di € 257.934.00 alla Eolie Multiservizi S.r.l., avvertendo la parte debitrice che nel termine di 40 giorni dalla notifica dell’atto potrà proporre opposizione.
Da ciò si evince chiaramente che il Signor Giudice del Tribunale, pur avendone facoltà, non ha ritenuto di dover rigettare il ricorso ma, visti gli atti, di accoglierlo.
Tutto ciò per l’Amministratore Delegato dell’A.T.O. significa “tentare di fare soldi con pezzi di carta bollata”, affermazione questa che respingiamo al mittente senza nessun commento in quanto la stessa si commenta da sola.
In merito al servizio di raccolta dei rifiuti, senza voler polemizzare con nessuno, si evidenzia come se pur nella precarietà dell’affidamento, la nostra società dal mese di giugno al mese di settembre, fra gli altri, garantiva con regolarità nelle prime ore pomeridiane il servizio di doppio turno di raccolta, mentre oggi, da notizie da noi assunte, sembrerebbe che nell’isola di Vulcano il doppio turno di raccolta fino a qualche giorno fa non sia nemmeno cominciato.
Meglio avrebbe fatto l’Amministratore dell’A.T.O. anziché disquisire su un provvedimento del Giudice, a spiegare alla gente come mai un servizio che oggi costa circa € 500.000,00 in più rispetto allo scorso anno è qualitativamente inferiore.
Infine, ci sia consentito un breve cenno sulle modalità di conferimento dei rifiuti e del relativo controllo.
Ricordo a me stesso, ma soprattutto agli Amministratori dell’A.T.O., che lo scorso anno sono stati spesi circa € 60.000,00 per una campagna di sensibilizzazione denominata “nuova aria per l’ambiente”, se i risultati sono questi, bisogna riconoscere di avere fallito. E a pensare che lo scorso anno l’Amministratore dell’A.T.O. affermava che le imprese locali non avevano a cuore l’interesse del paese, quelle attuali invece si.
L’AMMINISTRATORE DELGATO
Tindaro Fonti