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martedì 11 agosto 2009

Quella sindrome del Marchese del Grillo (di Michele Giacomantonio)

(Michele Giacomantonio) Ho la sensazione che una sindrome perniciosa si stia diffondendo fra gli amministratori del nostro Comune: la sindrome del Marchese del Grillo. Avrebbe innanzitutto colpito il nostro primo cittadino che l’ha manifestata platealmente un mese e mezzo fa in una assemblea di concorrenti alla responsabilità di vigile urbano per un trimestre, poi ha contagiato altri amministratori, poi ieri è esplosa con tutta evidenza nelle parole dell’Amministratore dell’ATO 5 Eolie, Rag. Mimmo Fonti. Sono almeno due settimane che i blog eoliani - ma anche noi di Teleisole abbiamo fatto la nostra parte – sono invasi da segnalazioni e fotografie che denunciano una situazione dei rifiuti nelle nostre isole veramente insopportabile. I cassonetti sono sempre stracolmi, la differenziazione ogni giorno di più diventa una pia illusione, le strade sono sporche, blatte, mosche ed un nauseabondo odore di orine misto ad altri fetori ammorbano ed aggrediscono soprattutto dei vicoli del centro storico cittadini e turisti, ecc. ecc. Certo molto dipende dalla inciviltà dilagante di cittadini e turisti che non hanno alcun rispetto per gli altri e per l’ambiente, certo molto dipende dal fatto che nel mese di agosto la popolazione nelle isole di decuplica e l’ordinarietà diventa di colpo emergenza. In queste condizioni forse non ci sono incrementi di fondi che possano risolvere il problema di picchi iperbolici. Forse, forse, forse…Ma proprio per questo, prudenza ed accortezza vorrebbero, che in una “calda estate”, amministratori del Comune o di servizi importanti avessero la pazienza di spiegare pacatamente ai cittadini la situazione, le difficoltà, la necessità di collaborare, ecc. ecc. ecc.
Invece il nostro Rag. Mimmo fonte che fa ? Prende la penna e scrive prendendosela con “ i miasmi che fuoriescono dalle considerazioni di cittadini/consiglieri e da chi si diverte a pensare di fare soldi con pezzi di carta” e poi parla di “spettacolarizzazione dei problemi”, di parole grosse per portarsela a ragione, di classe imprenditoriale del settore che cerca solo di speculare. Parole sprezzanti, insultanti, di una arroganza incredibile… appunto da sindrome del Marchese del Grillo: “Io sono io e voi non siete un….”.
Naturalmente queste parole non possono non provocare reazioni. Replica il consigliere Francesco Megna che si sente chiamato in causa per alcuni interventi sullo stato dei rifiuti a Canneto ma ancora di più per alcune denunce fatte a proposito del servizio nell’ultimo Consiglio Comunale; replica il consigliere Adolfo Sabatini, intervengono l’arch. Giuseppe Natoli , Tindaro Fonti e Piero Roux che si domanda se non sia venuto il momento di superare i cassonetti in superficie e passare al sistema ecopark che prevede il loro interramento.
Una discussione civilissima condita da qualche chicco di pepe ma dai toni che invitano al dialogo. Purtroppo la replica del Rag. Mimmo Fonti sembra non raccogliere l’invito attacca Megna definendo “vaneggiante ed elucubrante” la sua nota, da lezioni di come si dovrebbe comportare un consigliere comunale ed un cittadino, parla di politica populista, da la responsabilità al fatto che il bilancio è stato approvato con ritardo ma invece di prendersela con gli Amministratori se la prende con i consiglieri che praticano una linea politica “iniziata nella maggioranza per finire poi nell’equivoco”.
Giornate nere possono capitare a tutti ed il 10 agosto forse non è stata peri lei, rag. Mimmo Fonti delle migliori. Ma con questi toni non si va da nessuna parte. Vogliamo provare a farci qualche doccia per rinfrescarci le idee e riprendere con calma il filo del discorso?
Invecchiando ho imparato che chi solleva critiche e problemi, se lo fa con argomenti seri e con raziocinio, è più meritorio di chi se ne sta zitto e si fa i “fatti propri”. Le cose migliorano perché c’è chi critica e solleva i problemi.
Il sig. Tindaro Fonti le chiede come mai “un servizio che oggi costa circa 500 mila euro in più rispetto allo scorso anno è qualitativamente inferiore, e Francesco Megna si domanda come mai funzioni che dovevano essere della ditta assegnataria del servizio ( raccolta di gatti morti per la strada, pulizia dei pozzetti stradali e caditoie, lavaggio degli strade e degli spazi pubblici pavimentati) sono stati poi esternalizzati con nuovi oneri per il Comune ; Adolfo Sabatini vuol sapere – forse un po’ maliziosamente – come mai alcune strade ed alcuni cassonetti dalle parte di Calandra siano oggetto di una attenzione tutta speciale. Lei qualche risposta la dà pur dentro un contesto di reattività eccessiva: parla di bilancio in ritardo e risponde che il doppio turno a Lipari, Canneto, ed in gran parte del territorio comunale isole comprese, si fa tutti i giorni, anche di domenica, da oltre due mesi. Ma se è così bisogna verificare perché questo avvenga con risultati così deludenti.
Il fatto è che questo che è in corso è uno fra i mesi di agosto più terribili che io ricordi: per la spazzatura e la sporcizia dilagante , per il traffico, per il chiasso micidiale che tormenta le notti di chi vorrebbe riposare. Bisogna che tutti, amministratori in testa, facciano un serio esame della situazione cominciando col superare la sindrome del Marchese del Grillo. Perché così non si promuovono le isole ma si uccide il turismo che è la nostra gallina dalle uova d'oro.