Riceviamo da Carlo Lanza e pubblichiamo:
Da qualche tempo la popolazione dell’isola di Stromboli si sente sempre piu’ abbandonata al proprio destino da parte delle istituzioni, a causa dei gravi problemi in cui versa. Ad aggravare la situazione precaria, e’ arrivata la soppressione da dieci giorni a questa parte dell’aliscafo della Siremar delle ore 7,30 che annulla definitivamente per gli studenti il sacrosanto diritto allo studio e aggrava notevolmente, se cio’ fosse ancora possibile, il fondamentale diritto alla sanita’ pubblica. Per gli isolani in genere.
Gli studenti, allo stato attuale raggiungerebbero Lipari dopo le undici del mattino, il che significa soltanto due possibilita’: o abbandonare gli studi (compresi quelli dell’obbligo), o trasferirsi a Lipari, costringendo le famiglie a disgregarsi e, come se non bastasse a caricarsi degli oneri economici causati dai disservizi.
Lo stesso disagio lo vivono le famiglie che hanno i propri figli alle elementari e alle medie, anche se in maniera diversa.
A Stromboli, col disservizio della Siremar, le insegnanti arrivano alle dieci del mattino e, di conseguenza, le lezioni cominciano, nella migliore delle ipotesi mezz'ora dopo. E che dire invece dei problemi che genera la soppressione del primo aliscafo per chi deve seguire delle cure in ospedale, o per fare persino dei semplici esami del sangue? Infine il problema dell’aliscafo si pone anche per tutti coloro che devono disbrigare delle pratiche presso il comune di Lipari o nei pubblici uffici sia del Comune che della provincia.
Insomma sia che lo strombolano debba fare una visita medica, o un certificato al comune occorre partire la sera prima, dormire in albergo e mangiare fuori! Ma il conto chi lo paga? Il Comune, per alleviare i disagi degli isolani o la Siremar con i soldi dei ticket mai versati alle casse comunali come riferito in pubblico dal sindaco dott. Mariano Bruno?
Cosi’ ieri mattina, un comitato spontaneo di cittadini coadiuvato dal sottoscritto, ha organizzato, presso la chiesa di San Vincenzo in Stromboli, un incontro-protesta col sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno, presieduta dai Carabinieri della locale stazione di Stromboli e dalla Polizia Municipale del Comune di Lipari.
All’incontro, avvenuto anche grazie alla disponibilita’ del parroco don Luciano D’Arrigo, hanno partecipato il presidente della Federalberghi dott. Cristian Del Bono e una troupe del Tg1.
L’incontro si e’ tenuto in maniera civile nel rispetto delle figure istituzionali e del luogo in cui ci si trovava.
Dal dibattito sono emersi oltre ai problemi suddetti, degli altri a cui bisognerebbe far fronte quali: l’istituzione del servizio permanente di 118; il dragaggio del molo; la costruzione di una strada d’accesso al cimitero che permetta anche alle persone anziane di visitare i propri cari e in ultimo, ma non per importanza, il problema della spazzatura e del mancato decollo della differenziata, che a Stromboli dovrebbe essere uno dei punti cardine, anche per il rilancio dell’immagine dell’isola.
Per tornare alla vicenda Siremar, ci sono stati momenti di aspre polemiche in cui al sindaco, che asseriva che, come primo cittadino, non poteva far nulla per il disservizio (in quanto, a detta del dott. Bruno, non si riesce a dialogare con i vertici della societa’), veniva chiesto di rimettere il proprio mandato. Qualcun altro, forse provocatoriamente, ma l’idea non sarebbe malvagia, proponeva di rendere Stromboli (e quindi il comune di Lipari) zona franca, ovvero esente iva come la lombarda Livigno, che pur essendo posto disagiato, non ha nemmeno l’un per cento dei problemi a cui sull’isola di Stromboli e nelle Eolie in generale, si e’ sottoposti.
Il presidente di Federalberghi ha evidenziato poi la questione che, a causa dell’incertezza della situazione di Tirrenia e Siremar, non si conosce ancora chi sara’ dal 2011 il nuovo interlocutore dei servizi marittimi, con cui devono dialogare i tour operator italiani e stranieri.
Le previsioni non sono delle migliori, infatti tale situazione potrebbe arrecare danni ingenti al settore turistico, in quanto potrebbero essere annullati buona parte dei pacchetti sulle Isole Eolie.
All’inizio della discussione e’ parso che il Sindaco, con la sua lista di cose fatte per l’isola, tendesse piu’ a giustificare la sua posizione che a sentire i problemi della gente, temendo forse strumentalizzazioni politiche. Si sa che Stromboli e’ stata l’isola che l’ha meno votato, ma e’ pure vero che un amministratore una volta eletto deve rappresentare tutti: Favorevoli e oppositori, ma e' altrettanto vero che questi ultimi devono riconoscere il proprio sindaco come il primo interlocutore!
Col passare del tempo pero’ il dottore Bruno si e’ ravveduto e ha dimostrato di essersi schierato con la popolazione, come evidenziato dall’intervista al Tg1 delle 20 in cui lo stesso Sindaco denunciava con forza la gravita’ dei fatti avvenuti.
Se e’ vero quello che mi e’ stato riferito nella tarda serata di ieri dallo stesso primo cittadino, in merito all'immediato ripristino dell’"aliscafo della discordia”, nel ringraziare il dott. Mariano Bruno per l’interessamento, mi viene in mente che una comunita’ come una grande famiglia, ogni tanto abbia bisogno di confronti, anche “a voce alta” per risolvere i problemi.
Anche nella famiglia puo’ capitare che il padre, distratto da impegni di lavoro, problemi economici ecc. si dimentichi di dar conto a moglie e figli, ma quando vengono fuori le discussioni e se la famiglia e’ sana, le cose si aggiustano.
Chiudo questi pensieri a meta’ tra cronaca e sfogo, augurando a tutti i vip che frequentano l’isola in estate, giornalisti, scrittori, artisti, politici e personaggi dello spettacolo, un sereno Natale, ricordando loro che, quando si verificano questi problemi, in qualita’ di personaggi pubblici, potrebbero veicolare con maggiore impatto gli Sos lanciati da questa piccola comunita', invece di limitarsi ad inviare Sms o messaggi su Facebook che attestano la loro solidarieta’.
Voi che , nelle piacevoli serate d'estate, sorseggiando un aperitivo sotto il vulcano, siete prodighi di consigli su come far funzionare le cose, poi mancate nel momento del bisogno.
Fateci credere, almeno illudendoci che non siete residenti solamente per motivi fiscali!!!
L’isola di Stromboli pur essendo un luogo magico ed unico al mondo, sia dal punto di vista naturalistico e paesaggistico che su quello architettonico, non e’ quel paradiso che si vede nei servizi costruiti “tutti intorno a voi”, che servono da cornice per lanciare i vostri nuovi progetti.
Quando cadono le foglie, il paradiso perduto spesso si trasforma in inferno. Un inferno fatto di isolamento (anche istituzionale) con tutte le cose a cui non abbiamo piu’ diritto. Per noi l’inverno significa quasi perdere il diritto ad essere uomini e questo francamente non ci piace.
Siamo stufi di essere considerati “bestie nella riserva”, voi alla fine della vacanza tornate nelle vostre case e nelle citta’ piene di confort e servizi e a noi ci lasciate in mano una serie di consigli “utili” e un arrivederci all’estate prossima!
Parafrasando il fortunato programma di Fazio e Saviano "Vieni via con me" invito i lettori di questa lettera ad inviare una lista delle cose belle di Stromboli e un'altra dei diritti violati. Una sorta di Vado via - resto qui.
A presto,
Carlo Lanza