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mercoledì 8 dicembre 2010

Megaporto di Lipari. Paino e Sabatini scrivono al senatore D'Alia

Al Senatore

Giampiero D’Alia
Segretario UDC Sicilia
Oggetto: Progetto Megaporto Lipari.
Il 6 dicembre ultimo scorso, anche alla Sua presenza, la cittadinanza di Eoliana ha partecipato al convegno organizzato dalle forze di opposizione rappresentate nel Comune di Lipari, soffermandosi sulla questione della realizzazione di un megaporto a Lipari, iniziativa promossa dalla Amministrazione e dal Sindaco in carica.
Abbiamo avuto modo in quella occasione di manifestare anche a Lei tutte le preoccupazioni e le angosce che questa iniziativa, da noi non condivisa, suscita nella maggioranza degli Eoliani.
Ci siamo tutti trovati d’accordo nel sostenere la necessità di realizzare adeguate opere portuali, ma unanimemente i partecipanti al convegno hanno rilevato le negatività della proposta in essere, che sproporzionata nelle dimensioni, esproprierebbe, per la formula scelta dalla amministrazione, gli Eoliani del proprio territorio e delle opportunità di crescita che il diportismo rappresenta per queste isole.
Alla luce dell’unanime sentire dei numerosi partecipanti al convegno Le trasmettiamo un sunto delle questioni sollevate, affinché Lei possa avviare tutte le iniziative politiche e istituzionali utili alla salvaguardia degli interessi di tutti gli Eoliani.
Di seguito si evidenziano quindi i seguenti punti emersi:
La ricaduta negativa di questa speculazione immobiliare, che in un progetto per la realizzazione di porti, prevede la costruzione di numerosi e sovradimensionati immobili in aree demaniali;
La possibilità di realizzare un’opera così imponente in assenza di un Accordo di Programma sottoposto al parere preventivo del Consiglio Comunale, che è l’unico delegato alla programmazione Urbanistica;
La scelta operata da questa Amministrazione di seguire un percorso che prevede di affidare ad una società a stragrande maggioranza privata la gestione di aree demaniali adibite a servizi pubblici ci appare inaccettabile, e per quanto riguarda la possibilità informalmente paventata di affidare alla stessa solo le aree corrispondenti ai soli porti turistici, ci appare come un modo di evadere le più elementari norme di libera concorrenza;
L’assenza di adeguate garanzie, sostituite da fumose dichiarazioni di intento, per le categorie che oggi operano nelle stesse aree come i pescatori o gli operatori titolari di regolari concessioni demaniali per la gestione di pontili per l’attracco dei natanti oggi operanti;
La concessione ad una società a maggioranza privata dell’intero ambito portuale di Lipari e conseguentemente di tutti i flussi che da esso transitano per un cinquantennio, che ci appare come una svendita del nostro territorio, considerato che il gestore sicuramente applicherebbe inaccettabili tasse di accesso al nostro territorio sottoforma di diritti d’ormeggio;
L’enorme impatto ambientale per la realizzazione di un’opera in un territorio già patrimonio UNESCO.
In considerazione di quanto evidenziato, grati per la disponibilità già espressa in quella sede, Le chiediamo di intraprendere tutte le iniziative istituzionali percorribili sia a livello di Governo Regionale che di Governo Nazionale per dare voce ad una protesta che non è solo della parte politica in cui ci onoriamo di militare, ma nell’interesse di tutti gli Eoliani.
Mario Paino (UDC)  Adolfo Sabatini (Nuovo giorno)

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